Tag: diego forlan

  • L’Uruguay travolge il Paraguay nella finale della Coppa America

    L’Uruguay travolge il Paraguay nella finale della Coppa America

    In una notte magica nella magnifica cornice del Monumental di Buenos Aires l’Uruguay si laurea campione del Sudamerica per la 15esima volta nella sua storia battendo con il punteggio di 3-0 un Paraguay che si è dimostrato nettamente inferiore e che aveva raggiunto la finale senza mai vincere una partita (5 pareggi su 5) in tutta la competizione. La Celeste diventa così la squadra ad aver vinto il maggior numero di Coppe America staccando l’Argentina ferma a quota 14.  

    © ANTONIO SCORZA/AFP/Getty Images
    Il trionfo è firmato Suarez – Forlan ma gran parte del merito va al “Maestro” Oscar Washington Tabarez che è stato in grado di creare un gruppo forte e vincente, come non lo si vedeva da tempo in Uruguay, dimostrando che il quarto posto nel Mondiale di due anni fa in Sudafrica non era solo un caso ma frutto di un lavoro incredibile coadiuvato dalla presenza di talenti puri in squadra. La Celeste va subito in vantaggio dopo appena 11 minuti di gioco con Luis Suarez, nominato miglior giocatore del torneo, che riceve palla in area, dribbla un avversario e di sinistro trafigge il portiere Villar sul secondo palo. La reazione del Paraguay è sterile e subisce il raddoppio dell’Uruguay nei secondi finali del primo tempo. Rios recupera un prezioso pallone quasi al limite dell’area avversaria e serve Diego Forlan per il 2-0 che chiude il match.   Nella ripresa la squadra di Tabarez controlla senza subire mai l’Albirroja a parte una traversa colpita da Valdez al 53′; il Maestro da spazio anche al Matador Cavani, che ha giocato una Coppa America sottotono anche a causa di un infortunio al ginocchio che gli ha fatto saltare il match fondamentale dei quarti di finale con l’Argentina padrone di casa. Nel finale il tris firmato ancora una volta Forlan dopo un contropiede fulminante: Suarez di testa serve l’attaccante dell’Atletico Madrid che batte in uscita Villar. E’ il gol che fa entrare Forlan nell’olimpo del calcio uruguagio raggiungendo a quota 31 reti il miglior marcatore della storia della nazionale Celeste, l’icona Hector Scarone. Al fischio finale è festa grande per i 20 mila supporters uruguagi giunti al Monumental e per le migliaia di persone che si sono riversate per le vie della capitale Montevideo per un successo in Coppa America che mancava dal lontano 1995. Libertad o muerte, Uruguay. SPECIALE COPPA AMERICA 2011 HIGHLIGHTS URUGUAY – PARAGUAY 3-0 ALBO D’ORO LE IMMAGINI

  • Uruguay-Paraguay 3-0, Suarez e doppio Forlan. Video highlights

    Uruguay-Paraguay 3-0, Suarez e doppio Forlan. Video highlights

    Non riesce l’impresa al Paraguay di alzare la Coppa America magari vincendo l’ennesima gara ai calci di rigore ma contro questo Uruguay ben poche squadre sarebbero riuscite nell’impresa. La Celeste di Tabarez stacca l’Argentina portando a 15 i trofei vinti confermando che l’exploit in Sudafrica non è stato un caso.

    © Juan Mabromata/Getty Images
    Mattatori dell’incontro ancora una volta Suarez e Forlan, il bomber del Liverpool conferma ancora una volta di esser un cecchino infallibile sotto porta e i ventisei milioni pagati dai Reds per averlo sembrano pochissimi leggendo le valutazioni attuali dei cosidetti top player. Si sblocca anche Forlan mettendo a segno una doppietta finalizzando al meglio la regia di Rios e Suarez. [jwplayer config=”180s” mediaid=”89922″]

  • Doppio Suarez, Peru ko. L’Uruguay vola in finale

    Doppio Suarez, Peru ko. L’Uruguay vola in finale

    La Coppa America nei quarti, ma anche la fase a gironi, aveva fatto le fortune degli scommettitori più arditi regalando sorprese su sorprese disattendendo di fatto i pronostici della vigilia. Dopo l’eliminazione di Argentina e Brasile lo scomodo ruolo di protagonista è andato di diritto all’Uruguay di Tabarez.

    © Sergio Goya/Getty Images
    La Celeste dopo il quarto posto in Sudafrica conferma quanto di esser l’organico più competitivo del Sudamerica centrando la finale avendo quindi la possibilità di staccare l’Argentina in testa alla classifica di più titoli conseguiti. L’undici di Tabarez è un mix interessante tra qualità e concretezza, senza fronzoli in difesa, l’Uruguay con l’assenza di Cavani pur perdendo una potenziale bocca di fuoco è ancora più coperta e difficile da metter in difficoltà. La partita con il Peru è stata tattica e senza acuti importanti per quasi un ora con le due squadre eccessivamente timorose. La svolta alla partita arriva nel primo quartod’ora del secondo tempo grazie alla straordinaria intesa tra Forlan (stranamente ancora a secco) e Suarez. Il bomber dei Sottomarini propizia la prima rete con una bomba non trattenuta da Fernandez sulla cui respinta arriva Suarez. Lo stesso attaccante del Liverpool raddoppia dopo pochi minuti evitando di fatto la reazione del Peru. L’Uruguay vola in finale e aspetta il match tra Paraguay e Venezuela di questa notte per sapere chi sarà la rivale. Il Peru di Makarian paga forse un atteggiamento troppo difensivista, nel finale di gara è stato espulso il viola Vargas.

  • Argentina ennesimo flop. Uruguay in semifinale

    Argentina ennesimo flop. Uruguay in semifinale

    Non è riuscito nemmeno Batista a dar un’anima alla selezione Argentina costretta a lasciare anzitempo per l’ennesima volta una rassegna finale. L’Albiceleste, fallisce tra le mura amiche facendosi imbrigliare dalle strategie del Maestro Tabarer facendo scivolare la partita sui piani più congeniali all’Uruguay.

    Le formazioni L’Argentina ripropone l’undici vittorioso contro la Costa Rica con Gago in mediana al fiando di Mascherano e in avanti Di Maria, Aguero e Messi alle spalle del Pipita Higuain. Tabarez rinuncia al claudicante Cavani lasciando il peso dell’attacco sulla spalle di Forlan e Suarez. La partita entra subito nel vivo, il bolognese Perez dopo appena un minuto macchia la sua partita con un fallaccio che l’arbitro valuta con un solo giallo. Il roccioso centrocampista ha così la possibilità di metter in rete al 6′ il gol del vantaggio approfittando dell’imbarazzante difesa argentina. La partita è maschia piena zeppa di contrasti duri e l’arbitro fa fatica ad intervenire, la Seleccion ci prova con le individualità di Di Maria e Aguero ma Lugano e compagni formano una diga davanti a Muslera. Messi inventa però il pari in una azione di contropiede trovando Higuain in piena area di rigore, il Pipita fredda Muslera con un perfetto colpo di testa.

    Il gol galvanizza l’Argentina che prende il controllo della partita ma comunque trova difficoltà a concludere verso la porta difesa da Muslera. Un ulteriore vantaggio a Messi e compagni arriva dall’ingenuo Perez che all’ennesimo fallo viene spedito sotto la doccia meritatamente. La strategia di tabarez a questo punto è chiara difesa ad oltranza e allegerimento per Suarez e Forlan chiamati a curare da soli la fase d’attacco. Higuain segna ma in fuorigioco e l’Uruguay si fa pericolosa su ogni palla inattiva, LUgano centra la traversa mentre Caceres trova il gol ma in offside.

    La ripresa non regala nuove emozioni se non nel finale quando Muslera con un doppio intervento strozza la gioia del gol a Tevez (entrato solo al 41′) e al tapin di Higuain. I supplementari passano senza grosse emozioni e alla lotteria dei rigori è decisivo l’errore di Tevez che regala una nuova gioia all’Uruguay ai danni della rivale storica.

    In Argentina adesso è tempo di processi con Messi e Batista come principali bersagli per una nuova occasione persa.

  • All’Uruguay basta Álvaro Pereira, l’Argentina ai quarti

    All’Uruguay basta Álvaro Pereira, l’Argentina ai quarti

    © Daniel Garcia/Getty Images
    Dopo due delundenti pareggi l’Uruguay di Tabarez doveva fare la voce grossa per riscattarsi e conquistare l’accesso ai quarti di finale senza ulteriori patemi. L’ex tecnico di Cagliari e Milan senza Cavani e Caceres è costretto a cambiare la sua Celeste sopratutto in difesa dove non ha a disposizione un difensore di ruolo per sostituire l’ex bianconero, il primo tempo di Forlan e compagni è comunque travolgente con il Messico costretto a far il ruolo di vittima sacrificale. A sbloccare la partita è proprio il sostituto di Caceres, Álvaro Pereira, bravo al 14′ a depositare in rete una corta respinta di Michel. Il gol galvanizza la Celeste che però paga l’imprecisione sotto porta di Forlan e Suarez, l’attaccante dell’Atletico è oltretutto sfortunato beccando il palo a botta sicura prima della fine del primo tempo. Nella ripresa però arriva la reazione del Messico che mette in seria difficoltà l’Uruguay e va vicino al gol più di una occasione. Ci riprova Forlan, SUarez dalla distanza e Lodeiro becca il palo con la complicità di un incerto Michel. Ad un quarto d’ora dalla fine Marquez Lugo mette in rete il pallone che varrebbe il pari gelando per qualche secondo i tifosi uruguaiani ma l’arbitro giustamente annulla per fuorigioco. L’Uruguay si classifica come seconda alle spalle del Cile e adesso dovrà vedersela contro i padroni di casa e favoriti della vigilia dell’Argentina. Speciale Coppa America 2011: risultati, classifiche, curiosità

  • Uruguay-Peru 1-1. Steccano Cavani e Forlan

    Uruguay-Peru 1-1. Steccano Cavani e Forlan

    Sulla Coppa America sembra essersi abbattuta la maledizione delle favorite, dopo Argentina e Brasile non riesce ad andare oltre uno striminzito pari anche l’Uruguay dall’attacco atomico formato dal nostro Cavani, il veterano Forlan e la bocca di fuoco Suarez. L’undici di Tabarez non si è risparmiato dando vita ad una partita d’attacco lasciandosi però trafiggere in contropiede dall’ordinato Peru.

    La parata di Fernandez su Forlan | © Getty Images
    Le tattiche delle due squadre erano chiare sin dall’avvio, oltretutto Markariàn, il tecnico del Peru, non poteva contare dall’inizio dell’apporto di viola Vargas di ritorno dall’ennesimo infortunio stagionale e senza i novanta minuti nelle gambe. L’inizio di partita è soft, leggero predominio della Celeste ma nessuna conclusione degna di nota, a sorpresa a sbloccare la partita è però il Peru grazie ad una bella ed efficace verticalizzazione di Guevara per Guerrero, l’attaccante dell’Amburgo elude tutta la difesa e deposita in rete dopo aver saltato anche Muslera. L’Uruguay cerca di riorganizzarsi e diventa pericoloso con Forlan prima con una conclusione dalla distanza e poi su calcio di punizione ma in entrambi le occasioni Fernandez è attentissimo. Quando tutti erano proiettati alla seconda frazione di gioco è l’attaccante del Liverpool a ritorvare l’equilibrio finalizzando al meglio una giocata sontuosa di Lodeiro. Nella ripresa lo scenario non cambia, Uruguay in pressing e Peru bravissimo in contropiede. Al quartod’ora altra occasionissima per l’undici di Makarian ma questa volta il diagonale di Advincula viene respinto da Muslera. Un errore difensivo del Peru a metà del secondo tempo consegna una palla d’oro a Suarez che serve un assist d’oro a Forlan. Il bomber di Sudafrica sbaglia però mandando alto. Nel finale l’ingresso di Vargas rende ancora più pericoloso il Peru che sfiorano il nuovo vantaggio con lo stesso esterno viola e con Guerrero la cui conclusione però va alta. Finisce in parità, nel Peru brilla Guerrero autore del gol ma anche di tantissimo lavoro per far salire e rifiatare la squadra. Tra la Celeste steccano Cavani e Forlan ottima la prova in regia di Lodeiro.

  • Uruguay-Perù, probabili formazioni. Tocca al Matador

    Uruguay-Perù, probabili formazioni. Tocca al Matador

    Le tre giornate passate della Coppa America, che hanno molto deluso gli appassionati, non fanno di certo ben sperare per le partite in programma nella serata di oggi. Il match che alle 2.15 (ora italiana) vedrà impegnata la “Celeste” contro il Perù, non dovrebbe essere, ma il condizionale è d’obbligo visto i precedenti, un ostacolo insormontabile. Il commissario tecnico Oscar Tabarez, vecchia conoscenza del calcio italiano, dovrebbe avere a disposizione la formazione migliore e ricorrerà al nuovo modulo 4-3-3, che va contro il suo credo 4-4-2 con centrocampo a rombo, per dare ampio spazio ai tre tenori davanti. In porta il neo acquisto del Galatasaray, Muslera, coperto da una linea arretrata formata da M.Pereira sulla destra, Lugano e Victorino centrale e l’ex juventino Caceres sulla sinistra. A centrocampo panchina per il talento bolognese Ramirez che guarderà, pronto ad entrare, il suo compagno in rossoblu Perez formare il terzetto con Arevalo Rios e Lodeiro che dovrà sostenere i bomber d’attacco Suarez, Cavani e Forlan, probabilmente al suo ultimo grande appuntamento internazionale.

    Il Matador Cavani | © Francisco Leong/Getty Images
    Uruguay (4-3-3): Muslera, M.Pereira, Lugano, Victorino, Cáceres; Pérez, Arévalo Ríos, Lodeiro; Cavani, Forlán, Suárez. Se Tabarez avrà tutti a disposizione purtroppo lo stesso non vale per il suo collega Markarian, il tecnico dei peruviani dovrà, infatti, fare a meno di importanti pedine del proprio scacchiere come Farfan e Pizarro che non parteciperanno all’avventura e a quanto pare nel match d’esordio anche del esterno viola Juan Manuel Vargas. Il tecnico uruguayano di nascita ma peruviano di adozione dovrebbe ricorrere ad un classico 4-4-2, con Advincula che dovrebbe però muoversi in posizione più arretrata rispetto al compagno di reparto, in un teorico 4-4-1-1. In porta a difendere i colori della bicolor ci sarà Fernandez, con Recoredo e Vilchez esterni bassi e Acasiete e Rodriguez centrali di difesa. In mediana sarà Carmona a sostituire il viola sulla corsia mancina, con Ballon, Guevara e Cruzado a completare il reparto. Sarà come detto Advincula a reggere insieme a Guerrero il peso dell’attacco peruviano, con il giovanissimo Carrillo, neo tesserato dello Sporting Lisbona e a sorpresa anche Paolo Guerrero attaccante dell’Amburgo, pronti a subentrare dalla panchina. Perù (4-4-1-1): Fernández; Recoredo, Acasiete, Rodríguez, Vílchez; Ballón, Guevara, Cruzado, Carmona; Advíncula; Guerrero. Ct: Markarián

  • Uruguay “Celeste” nostalgia, i convocati

    Uruguay “Celeste” nostalgia, i convocati

    Se facessimo un passo indietro e tornassimo alla scorsa estate in Sud Africa, ci sarebbe da ben sperare per la prestazione dell’Uruguay nella Coppa America. La Celeste, che si schierava con il 4-4-2, è stata costretta a mutare il suo assetto tattico per riuscire ad inserire nella formazione titolare il neo-bomber napoletano Edinson Cavani. Tabarez potrà contare su tutti gli elementi che hanno ben figurato nel Mondiale del 2010, e quindi la formazione dovrebbe prevedere in campo diversi elementi militanti in Italia e che vogliono ben figurare, puntando alla vittoria finale in un trofeo che li vede detentori della leadership a pari merito con l’Argentina (14 titoli per entrambe le formazioni).

    © FRANCK FIFE/AFP/Getty Images
    In porta come detto ci sarà l’ “italiano” della Lazio, anche se radio mercato lo vuole lontano dalla città capitolina, Fernando Muslera. In difesa Maxi Pereira e l’ex juventino Martin Caceres sulle fasce, mentre Diego Godin dell’Atletico Madrid sarà affiancato al centro dall’esperto Diego Lugano, in forza al Fenerbahce. Il centrocampo a 3 che dovrà tamponare, vedrà impegnati il bolognese Diego Perez, con il compagno Gaston Ramirez pronto a subentrare, Egidio Arevalo Rios e Nicolas Lodeiro talentino dell’Ajax, da tenere sotto osservazione e possibile sostituto di Walter Gargano centrocampista del Napoli. In attacco il trio delle meraviglie Luis Suarez e Diego Forlàn a sostegno del Matador Edinson Cavani. Il primo viene da una stagione altalenante e con il suo passaggio al Liverpool ha abbassato notevolmente la sua media gol, mentre per quanto riguarda l’attaccante dell’Atletico Madrid, la Copa rappresenta l’ultima occasione per dimostrare di essere ancora un giocatore che può fare la differenza. Di Cavani sarebbe superfluo aggiungere qualsiasi cosa, dopo la moltitudine di gol realizzati con l’azzurro del Napoli, ma dovrà quanto meno dimostrare di essere ancora in palla e di poter trascinare anche la propria nazionale ad un risultato di prestigio, il primo ostacolo sarà quello di superare il turno in un girone, che con Cile, Perù e Messico non è proprio semplice.

    I CONVOCATI

    N Portieri Club
    1 Fernando MUSLERA LAZIO
    12 Juan CASTILLO COLO COLO
    21 Martin SILVA DEFENSOR SPORTING
    N Difensori Club
    2 Diego LUGANO FENERBAHCE
    3 Diego GODIN ATLETICO MADRID
    5 Mauricio VICTORINO CRUZEIRO
    11 Alvaro PEREIRA PORTO
    16 Maxi PEREIRA BENFICA
    18 Andres SCOTTI COLO COLO
    20 Martin CACERES SIVIGLIA
    23 Sebastian COATES NACIONAL
    N Centrocampisti Club
    4 Walter GARGANO NAPOLI
    6 Cristian RODRIGUEZ SPORTING GIJON
    8 Sebastian EGUREN BARCELLONA
    14 Nicolas LODEIRO AJAX
    15 Diego PEREZ BOLOGNA
    17 Arevalo RIOS BOTAFOGO
    19 Alvaro GONZALEZ LAZIO
    N Attaccanti Club
    7 Edinson CAVANI NAPOLI
    9 Luis SUAREZ LIVERPOOL
    10 Diego FORLAN ATLETICO MADRID
    13 Sebastian ABREU BOTAFOGO
    22 Abel HERNANDEZ PALERMO
    C.T.
    Oscar TABAREZ

    .

    Probabile Formazione (4-3-3)
    1 MUSLERA
    11 PEREIRA          3 GODIN          2 LUGANO          20 CACERES
    15 PEREZ          4 GARGANO          17 RIOS
    9 SUAREZ          7 CAVANI          10 FORLAN

    SPECIALE COPPA AMERICA 2011: NEWS, CALENDARIO, PROGRAMMA, CURIOSITA’

  • Il derby di Madrid, Aguero tra presente e futuro

    Il derby di Madrid, Aguero tra presente e futuro

    La rimonta sul Barcellona del Real Madrid di Mourinho passa per la partita di stasera contro l’altra squadra della capitale spagnola, l‘Altetico Madrid, che ospita le merengues al Vicente Calderon. Come al solito la vigilia del match è stata infuocata dalle provocazioni dello “Special One” che ha ribadito ancora una volta come il calendario imposto dalla federazione spagnola stia penalizzando il suo Real, impegnato mercoledì in coppa e di nuovo in campo oggi nell’anticipo: “Vedremo se sarà sufficiente per vincere dare quello che abbiamo. L’Atletico ha avuto una settimana per preparare la partita, mentre noi fino alla mezzanotte di mercoledì sera stavamo pensando a tutt’altra partita“. I riflettori saranno però puntati sul fuoriclasse argentino dei “colchoneros” Aguero, per il quale questo potrebbbe essere l’ultimo derby di Madrid giocato con la maglia dell’Atletico: sono infatti insistenti le voci di un suo possibile addio a fine stagione, magari con un clamoroso passaggio alla “Casa Blanca” che sembra una delle pretendenti più accreditate ad accaparrarsi “El Kun”.

    FORMAZIONI –  A tener banco in casa Real sono le condizioni di Cristiano Ronaldo regolarmente convocato per la partita di stasera ma resta incerta la sua presenza dal primo minuto. Mourinho dovrebbe schierare i suoi secondo un 4-2-3-1 con Xabi Alonso e Lassana Diarra come schermo davanti alla difesa e Ozil, Di Maria e proprio Ronaldo dietro l’unica punta Adebayor. Per Quique Sánchez Flores invece 4-4-2 con qualche vecchia conoscenza del calcio italiano come Ujfalusi e Tiago, ma soprattutto con la coppia offensiva Forlan-Aguero che dovrà essere innescata dalle giocate di Reyes.

    ATLETICO MADRID (4-4-2): De Gea; F.Luis, Dominguez, Godin, Ujifalusi; Elias, Tiago, M.Suarez, Reyes; Aguero, Forlan.

    Allenatore: Quique Sánchez Flores

    REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas; Marcelo, R.Carvalho, Pepe, Sergio Ramos; Xabi Alonso, L.Diarra; C.Ronaldo, Ozil, Di Maria; Adebayor.

    Allenatore: Josè Mourinho

  • Pazzini, l’Inter fa sul serio

    Pazzini, l’Inter fa sul serio

    La sconfitta all’ora di pranzo contro l’Udinese ma sopratutto le consuete ricadute di Diego Milito hanno convinto l’Inter a tornare sul mercato alla ricerca di una prima punta che possa permettere a Leonardo di non stravolgere l’attacco durante l’assenza dell’argentino.

    L’ammissione di acquisto è arrivata prima dal tecnico brasiliano e poi confermata da Branca e Moratti facendo scatenare gli addetti ai lavori in un vortice di nomi tra ipotesi, indizi e certezze. I nomi più caldeggiati sono “i soliti” Luis Fabiano e Forlan entrambi in rotta con il club ma comunque attaccanti esperti ed affidabili sotto porta, quel che non convince in casa nerazzurra è l’età avanzata dei due e la consapevolezza in caso di acquisto di dover rimandare all’estate la necessità di ringiovanire il reparto avanzato.

    Nelle nottata di ieri però Gianluca Di Marzio, esperto di calciomercato per Sky ha svelato una succulenta strategia di mercato da parte di Branca: portare Pazzini a Milano già da gennaio. Pare ci sia stato già un incontro con il giocatore e oggi potrebbe esserci un tentativo con la società doriana, il “Pazzo” risolverebbe i problemi d’attacco per le prossime stagioni e sarebbe comunque un colpo importante per rispondere all’acquisto di Cassano da parte dei cugini rossoneri. Per avere Pazzini l’Inter potrebbe metter interessanti contropartite tecniche che farebbero vacillare la resistenza doriana. L’ultima alternativa è Marco Di Vaio anche se appare difficile strapparlo al Bologna.

    Chi l’attaccante giusto per l’Inter

    • Giampaolo Pazzini (81%, 62 Voti)
    • Diego Forlan (6%, 5 Voti)
    • Altro (6%, 5 Voti)
    • Marco Di Vaio (5%, 4 Voti)
    • Luis Fabiano (2%, 1 Voti)

    Totale Votanti: 77