Tag: diego forlan

  • Forlan record ed infortunio, il Venezuela piega l’Argentina. Video

    Forlan record ed infortunio, il Venezuela piega l’Argentina. Video

    Si è giocata nella notte la seconda giornata del girone di qualificazione sudamericano per i mondiali di Brasile 2014 a conferma di un sostanziale livellamento in classifica non vi è una squadra a punteggio pieno con l’Argentina di Messi sconfitta a sorpresa dal Venezuela e l’Uruguay bloccato sul pari dal Paraguay. I vinotinto compiono l’impresa della loro storia strappando i primi punti all’Argentina, Sabella rivoluziona ancora una volta la formazione schierando l’Albiceleste con un insolito 3-5-2 con Di Maria a far da playmaker di centrocampo e in avanti la coppia Messi-Higuain. Il primo tempo sembra dar ragione al ct con l’Argentina che arriva in area avversaria con estrema facilità ma non riesce a bucare la rocciosa difesa di Farias.

    Diego Forlan |© Pablo Porciuncula/AFP/Getty Images
    Il Venezuela tiene e pian piano inizia a macinare gioco conquistando prima il centrocampo e poi facendo ammattire la difesa con un scatenato Rondo, Andujar diventa il migliore in campo con almeno 5 interventi miracolosi ma è costretto a capitolare alla metà del secondo tempo grazie ad una capocciata di Fernando Amorebieta. Traguardo storico e primi tre punti in classifica per il Venezuela, l’Argentina dopo la bella vittoria denota ancora qualche limite caratteriale e di gioco accentuato oltretutto dalle scelte di Sabella. [jwplayer config=”60s” mediaid=”99947″] Record amaro per Diego Forlan. Nel match Paraguay-Uruguay l’interista segna il gol che lo consacra come miglio marcatore di sempre della Celeste ma non serve ai suoi per superare il roccioso Paraguay ancora con il coltello tra i denti dopo la sconfitta subita nella finale di Coppa America. L’attaccante è costretto oltretutto ad uscire per un infortunio alla coscia sinistra che lo toglierà dai disponibili di Ranieri per almeno due settimane. La partita dopo un primo tempo molle si è ravvivata nella ripresa grazie alle invenzioni di Suarez, suo l’assist per Forlan, e le verticalizzazioni di Cavani schierato quest’oggi largo sulla destra. Il Paraguay dopo aver subito il gol ha però una reazione trovando in mischia con Riveros la rete del pari in pieno recupero. [jwplayer config=”180s” mediaid=”99953″] Spettacola vittoria del Cile sul Peru che vale il riscatto dopo la cocente sconfitta subita con l’Argentina nel primo turno. L’avvio dei padroni di casa è roboante e dopo appena 2′ va in vantaggio con Ponce che sfrutta al meglio la spizzata di Vidal su calcio d’angolo. Il Peru praticamente non è mai in partita e Vargas sfrutta una azione bellissima di Beausejour per firmare il raddoppio. In avvio di ripresa il golazo di Medel sembra chiudere la contesa ma prima Pizarro e poi Farfan riportano il Peru sotto prima che Suazo non chiuda definitivamente la partita trasformando un tiro dal dischetto. [jwplayer config=”240s” mediaid=”99963″] Nell’ultimo confronto di giornata la Colombia supera la Bolivia grazie ad un gol di Falcao in pieno recupero. Risultati della 2 giornata Venezuela-Argentina 1-0 Paraguay-Uruguay 1-1 Cile-Peru 4-2 Colombia-Bolivia 1-0 Classifica: Uruguay 4; Argentina, Ecuador, Venezuela, Cile, Colombia, Perù 3; Paraguay 1; Bolivia 0.

  • Inter in crisi? La verità dopo la sosta

    Inter in crisi? La verità dopo la sosta

    Milano in crisi titolava stamane la Gazzetta dello Sport in riferimento alle pessime prestazioni di Inter e Milan e in merito alla somma dei loro punti in classifica (9 sommando i 4 dei nerazzurri e i 5 dei rossoneri) che davvero sono più di un segnale di allarme. A questo punto mai più gradita fu la sosta delle Nazionali! Due settimane per ricaricare le batterie, il morale e permettere agli infortunati di recuperare al meglio per tornare a dare il giusto apporto a squadre prive di qualità e con poca corsa nelle gambe.

    Wesley Sneijder ©Oliver Morin/Getty Images
    PROBLEMI?-L’Inter con l’arrivo di Ranieri, il ‘normalizzatore’, nelle ultime due partite in trasferta contro il Bologna e in Champions con il Cska di Mosca, sembrava aver smaltito le scorie della precedente gestione Gasperini, invece il tonfo casalingo contro il Napoli materializza nuovamente le paure svanite dopo la sfida contro il Novara. Attenzione però, la valutazione dei nerazzurri deve essere il più oggettiva possibile, considerando come nei primi 40 minuti l’Inter (anche grazie al rientro di uno straripante Maicon) abbia dominato, creato molto e preso le redini della partita in mano. Gli errori di Rocchi sul primo giallo di Obi e sul rigore inesistente hanno ovviamente condizionato e indirizzato la partita a favore del Napoli. Ovviamente sbilanciandosi pericolosamente davanti per cercare la rimonta, l’Inter ha mostrato il fianco ad un Napoli che ha giocato una partita perfetta, fatta di attese e ripartenze fulminee. Quello che deve far preoccupare i tifosi nerazzurri sono i moltissimi gol subiti da una delle difese più forti di sempre, dove oggi l’Inter risulta aver la retroguardia più vulnerabile della Serie A. Gli errori di Nagatomo, o di Lucio sono evidenti e su questo Ranieri dovrà lavorare molto per dare al reparto quella solidità che ogni grande squadra ha come marchio di fabbrica. SOSTA E RIENTRI- Come già detto in precedenza, una mano potrebbe proprio arrivare dalla sosta e dalle sfide delle Nazionali, dando maggior tempo agli infortunati di recuperare e a ‘Mr.Wolf’ Ranieri di aggiustare i problemi su citati. Il ritorno di Sneijder sarà più che fondamentale, dove per sopperire alla pesante assenza dell’olandese  Ranieri ha provato a inserire Alvarez nel ruolo di trequartista, ottenendo due prestazioni assolutamente lontane dal soprannome del ragazzo “Maravilla”. Inoltre dopo la sosta ci sarà anche il rientro di Dejan Stankovic, insieme a Thiago Motta e Poli, per inserire forze fresche in mediana e far rifiatare giocatori come Cambiasso e Zanetti che non hanno saltato nemmeno una partita. Con la squadra al completo sicuramente l’Inter di Ranieri saprà risalire la china della classifica e chissà se riuscirà ad avere una voce in capitolo su uno scudetto che a parer dei molti tifosi italiani sembra essere già in mano a Juve o Napoli. MERCATO SBAGLIATO- Il vero errore dei nerazzurri oltre a voler scegliere un tecnico come Gasperini che aveva nel suo Dna il 3-4-3, difficilmente realizzabile con la rosa nerazzurra, è stato vendere Eto’o negli ultimi giorni di mercato, e cercare di sostituire campioni come Sneijder e Maicon con giovani di promessa come Alvarez e Jonathan. Se il primo qualcosina di buono l’ha fatto intravedere, per il secondo il giudizio sarebbe impietoso. Anche l’acquisto di Forlan lascia molti dubbi, considerando come l’uruguaiano abbia una carta d’identità pesante, e come ancora ad oggi non sia riuscito a essere decisivo come dovrebbe, collezionando una serie di prestazioni che portano il tifoso nerazzurro a fare paragoni impossibili con il bomber Eto’o. Lasciando per ultimo l’acquisto di Zarate, di difficile collocazione nello scacchiere nerazzurro, per il nuovo modulo che vede l’utilizzo di due punte come Pazzini e uno tra Milito e Forlan. Con il senno di poi la domanda sorge spontanea: con gli stessi soldi spesi per Alvarez puntare su Inler sembrava così assurdo?

  • Sneijder e Forlan in discoteca la notte prima di Novara-Inter

    Sneijder e Forlan in discoteca la notte prima di Novara-Inter

    I problemi per Gasperini non accennano a dimunire. Il tecnico nerazzurro sotto fuoco incrociato di stampa e tifosi per i risultati che tardano ad arrivare dovrà fare i conti con un altro caso “spinoso”. “I segugi” di Sportitalia hanno beccato ieri sera al Tocqueville, famosa discoteca di Milano, Wesley Sneijder e Diego Forlan contravvenendo al regime di preritiro imposto dall’allenatore.

    Chiarisco subito, non ci vedo nulla di male tanto che la stessa emittente televisiva ha precisato la presenza per circa un ora senza far consumo di alcolici ma è il caso lampante dei problemi di casa Inter piombata ancora una volta ai tempi di Bobo Vieri e Ronaldo quando per disciplinare i giocatori la società decise di pedinarli.

    Le indiscrezioni vogliono di un Moratti adirato per il nuovo caso spinoso ma nello stesso tempo distaccato per lasciar a Gasperini ampia autonomia nel gestire l’accaduto. Inevitabilmente l’ex tecnico genoano dovrà prender una decisione e seppur difficile varrà per la sua credibilità all’interno del gruppo.

    Negli schemi provati ieri dal mister e dai rumors sulle probabili formazioni i due erano dati tra i sicuri titolari ma nelle prossime ore potrebbe cambiare la situazione con l’utilizzo di Zarate e Alvarez.

    VERSO NOVARA-INTER GASP LANCIA PAZZINI

  • Esce Forlan entra Muntari, Gasp rompe con i tifosi

    Esce Forlan entra Muntari, Gasp rompe con i tifosi

    Gasperini con uno scialbo 0-0 si tiene stretta la panchina dell’Inter per un altra settimana ma se ad inizio partita i tifosi avevano scelto il tecnico contestando, dopo tanto tempo, la società per le scelte in sede di mercato, al minuto 79′ di Inter-Roma ha praticamente deluso tutto con un cambio inaspettato che non ha nulla a che fare con il blasone e gli obiettivi del popolo nerazzurro.

    Muntari sostituisce Forlan ©milanoweb.it
    L’ex tecnico del Grifone infatti denota un modesto coraggio inizialmente scegliendo ancora una volta la tanto vituperata difesa a tre concedendo però a Sneijder di giocare nelle sua posizione ideale al centro del campo e alle spalle delle due punte. La squadra, pur soffrendo le migliori capacità di palleggio dei giallorossi, crea le sue buone occasioni e sopratutto nel primo tempo fa vedere un barlume di risveglio. Il secondo tempo però la Roma dimostra di aver più fiato e più scelte tanto da costringere Gasp a modificare il suo modulo togliendo una punta in favore di un centrocampista. Il punto era troppo importante ma accontentarsi del pari a San Siro sacrificando ancora una volta il rapace Pazzini è un atteggiamento che i tifosi e Moratti (le smorfie in tribuna valgono quanto una confessione) non possono accettare. L’incubo esonero è solo rimandato a martedi prossimo quando i nerazzurri faranno visita al Novara per il debutto casalingo in serie A. I tre punti sono l’unico obiettivo, Gasp deve esser il primo a saperlo. ROMA-INTER 0-0, LE PAGELLE

  • Nessuno si fa male, Inter-Roma 0-0. Video

    Nessuno si fa male, Inter-Roma 0-0. Video

    Partite a reti bianche a San Siro dove Inter e Roma si sono neutralizzate a vicenda in una partita con molte emozioni e troppa imprecisione. Primo punto in classifica per entrambe le squadre ma almeno per i nerazzurri è sembrato non cambiare la musica, con numerose occasioni sprecate e davvero molta approssimazione in fase offensiva. Emblematico il cambio di Gasperini, Forlan Muntari nel finale quasi a voler difendere un pareggio casalingo per cui la Roma non avrebbe firmato. Continuano i dubbi sulla gestione della squadra e continuano la sfortuna sottoporta per Milito e soci.

    La prima sorpresa della serata arriva direttamente alla lettura delle formazioni: Luis Enrique non cambia il modulo ma gli interpreti inserendo sulle fasce difensive due centrocampisti puri come Perrotta e Taddei. Centrocampo con Pizzarro al centro e De Rossi leggermente decentrato, mentre c’è spazio per Borini in attacco nel tridente con Totti e Osvaldo. Nessuna novità per Gasperini che modifica leggermente la posizione di Sneijder inserendolo al fianco di Zanetti con la possibilità di spostarsi dietro le punte in fase offensiva.

    PRIMO TEMPO- Avvio di personalità per la squadra di Luis Enrique, che pressa alto l’undici nerazzurro e insiste con un lungo possesso palla. È intorno al 10’ minuto ad arrivare il primo pericolo per l’Inter quando Osvaldo servito in area fa partire un diagonale che Julio Cesar neutralizza chiudendo lo specchio della porta all’italo argentino. Brutto colpo al 15’ per il portiere Stekelenburg che prende un calcione in pieno viso da Lucio su un’uscita bassa in area, con il difensore nerazzurro che tiene la gamba invece di saltare .Il portiere giallorosso lascia il campo in barella sostituito da Lobont. Giallo per il difensore brasiliano. Brivido al 19’ quando Borini mette un pallone teso verso la porta e Lucio salva sulla linea mettendo in calcio d’angolo. Sugli sviluppi dello stesso ancora Borini ha l’occasione di segnare con un gran tiro dal limite dell’area respinto  da una bella parata di Julio Cesar. Al 22’ è l’Inter ad affacciarsi davanti con Milito che va a dribblare l’uomo, entra in area e da posizione defilata prova una conclusione facilmente murata da Lobont. Bella invenzione di Totti alla mezz’ora  con un colpo a scavalcare la difesa interista serve un pallone perfetto in area a Borini che al volo non colpisce bene e mette fuori. Occasione d’oro per Nagatomo al 36’ dopo un bello scambio Milito- Forlan, Sneijder serve un pallone perfetto al terzino nipponico che fa partire un diagonale fortissimo che sfiora la traversa con Lobont battuto. Ultima occasione prima del fischio finale per Totti su punizione, con il capitano che calcia alto. Mazzoleni fischia e mandi tutti a riposo in un primo tempo di certo non esaltante dal punto di vista dello spettacolo.

    SECONDO TEMPOSquadre che tornano in campo nella ripresa, con gli stessi uomini. Parte fortissimo la Roma nei primi minuti con Totti che serve un pallone tra le linee a Osvaldo che in area  non trova la giusta freddezza per battere Julio Cesar finendo per calciare sul portiere nerazzurro.  Al 4’ è l’Inter ad avvicinarsi al gol, dagli sviluppi di una punizione di Sneijder, Milito colpisce di testa da nemmeno un metro e spreca un’occasione clamorosa mandando il pallone di poco a lato. Roma che inizia a crederci e fa la partita dimostrando una continuità offensiva che dovrebbe rappresentare il primo campanello d’allarme per la squadra di Gasperini. Baricentro troppo arretrato per l’undici nerazzurro che non riesce a ripartire e soffre in maniera evidente le avanzate giallorosse. Pronto il cambio per Gasperini che già al 13’ fa entrare Zarate per Milito, mentre la Roma manda in campo Gago per Pizzarro. Ottimo spunto di Zarate al 19’ che con un doppio passo e una finta di tiro si libera e calcia benissimo sfiorando l’incrocio dei pali, prendendosi i primi applausi di San Siro. Ancora una grande occasione per i nerazzurri con Sneijder che dal limite dell’area fa partire un gran tiro, fin troppo centrale che Lobont neutralizza senza problemi. Luis Enrique nel frattempo fa scaldare Borriello giocandosi l’ultima carta dalla panchina, per farlo subentrare al posto di uno sfinito Borini. Mossa che fa infuriare il pubblico di San Siro al 34’ quando Gasperini  toglie la prima punta Forlan per far entrare un centrocampista come Muntari. Quasi un segnale di resa. Bellissimo spunto di Zarate al 40’ che mette una palla tesa in area e dal rinvio di Kjaer Sneijder si trova tra i piedi la palla per segnare ma viene murato dal difensore giallorosso che salva sulla linea. Bel finale dell’Inter che avrebbe l’occasione per segnare ancora una volta con Sneijder che calcia troppo centrale e si fa neutralizzare l’ennesimo tiro. Fischio Finale sullo 0 a 0 con San Siro che riempie di fischi i suoi uomini.

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  • Nasce il Palermo di Mangia, Inter ko. Gasp da rivedere

    Nasce il Palermo di Mangia, Inter ko. Gasp da rivedere

    Notte amara per l’Inter di Gasperini che al Barbera prende quattro dal Palermo e inizia nel peggiore dei modi la stagione appena iniziata. L’avvertimento di Moratti nei confronti della difesa a 3 forse non è stato ben recepito, e se Mourinho nella sua prima stagione alla Pinetina capì che l’adattamento a un modulo non suo era necessario, Gasp dovrà mostrare sicuramente di più di quello visto stasera per non essere ricordato come il sosia di Benitez. Difesa colabrodo, gioco approssimativo, e scelte davvero discutibili (vedere il cambio di Zarate al 33’): queste i capi d’imputazione a suo carico.

    Devis Mangia ©Marcello Paternostro/Getty Images
    Vediamo nel dettaglio lo svolgimento della partita: Guardando le formazioni balza subito all’occhio nella panchina nerazzurra la figura di Sneijder che viene lasciato a riposo probabilmente in vista della sfida di Champions, mentre per il Palermo la novità è l’arretramento di Migliaccio al centro della difesa al posto di Cetto, con l’inserimento di Della Rocca a centrocampo. PRIMO TEMPO- Parte subito forte il Palermo, con un pressing alto, aggredendo fin da subito i primi portatori di palla nerazzurri. Avvio difficile per l’Inter con un brutto errore di Zarate che al 5’ cerca di dribblare Miccoli e perde la palla vicino la propria area, il numero 10 salentino serve Abel Hernandez che di testa schiaccia e vede negarsi il gol da una bella parata di Julio Cesar. Difesa nerazzurra troppo fragile, con le imbucate di Hernandez che mettono davvero i brividi alla squadra di Gasperini.  Davvero sterile la manovra offensiva nerazzurra con le uniche conclusioni degne di nota, di Cambiasso e Forlan,  entrambe lontane dai pali del greco Tzorvas. Segnali di preoccupazioni per Gasperini che nemmeno alla mezz’ora del primo tempo manda a scaldare Sneijder vista la pessima prestazione di Zarate. GOAL È nel momento più buio al 33’ che l’Inter trova la luce con un gol di Milito che porta i suoi in vantaggio. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo con un pallone rimpallato, dal limite dell’area Stankovic  trova una gran botta e Milito di astuzia colpisce il pallone deviandolo e anticipando il portiere rosanero: Palermo 0 Inter 1. Nemmeno il tempo di festeggiare e Zarate viene sostituito per far posto a Sneijder.
    Il ritorno del Principe Milito ©Tullio M. Puglia/Getty Images
    Il primo tempo si chiude con i nerazzurri in vantaggio. SECONDO TEMPO- La squadre tornano in campo con il Palermo che sostituisce l’italiano Della Rocca inserendo Acquah, mentre per l’Inter scendono in campo gli stessi uomini. Partono subito forte i giocatori rosanero, sulla stessa riga del primo tempo. GOAL Doccia fredda per i nerazzurri, al 3’ minuto con Miccoli che viene servito da Acquah solo davanti a Julio Cesar e mette con assoluta freddezza il pallone alle spalle del portiere carioca. Tutto da rifare Palermo 1 Inter 1. Al 6’ l’Inter si riaffaccia davanti con Forlan che serve Milito, che a porta vuota calcia a botta sicura ma trova una ‘strana’ deviazione di Migliaccio che colpisce il pallone con un braccio. L’arbitro non ritiene sanzionabile l’azione e fa proseguire come niente fosse tra le proteste nerazzurre, assegnando solamente calcio d’angolo.
    La gioia dopo il gol di Miccoli ©Tullio M. Puglia/Getty Images
    GOAL Sugli sviluppi del corner Silvestre butta giù in piena area Samuel e stavolta il direttore di gara non ammette repliche assegnando un calcio di rigore che Diego Milito trasforma senza troppi problemi. Palermo 1 Inter 2. GOAL Partita assurda, con il Palermo che si affaccia davanti al 9’ ed è devastante ancora una volta con una verticalizzazione di Ilicic a trovare Miccoli, che entra in area e serve un solitario Hernandez che mette in cassaforte il pareggio portando la partita nuovamente sul pari: Palermo 2 Inter 2. Difesa nerazzurra assolutamente inguardabile. Al 26’ molte proteste rosanero su un brutto fallo di Samuel che essendo già ammonito avrebbe meritato il secondo giallo e la relativa espulsione mentre Brighi lo grazia tra i fischi del pubblico. GOAL E’ Fabrizio Miccoli a mettere il sigillo decisivo a questa partita al minuto 40’ quando su punizione pennella una traiettoria imprendibile e porta i suoi in vantaggio battendo Julio Cesar: Palermo 3 Inter 2. GOAL L’umiliazione per i nerazzurri arriva nel finale al 43’ con un tiro da fuori di Pinilla che Julio Cesar ‘battezza’ fuori e invece incredibilmente la palla centralmente entra in rete. Ingenuità clamorosa per un portiere di tale calibro. Lezione del Parlermo avanti 4 a 2. GOAL Proprio quando la partita sembra finita è Sneijder ad accendere le speranze per i suoi servendo un pallone perfetto a Forlan che da solo davanti a Tzorvas non sbaglia e scarica il pallone in rete, portando l’Inter sul 3 a 4. Arrembaggio finale dei nerazzurri ma il Palermo regge all’impatto e porta a casa un risultato importantissimo. Finale Palermo batte Inter 4 a 3.

  • Palermo-Inter, ultime e probabili formazioni. Sneijder in panchina

    Palermo-Inter, ultime e probabili formazioni. Sneijder in panchina

    Josè Mourinho amava parlare di ‘rumore’ dei nemici prima delle grandi sfide della sua Inter, mentre oggi nel giorno del debutto nerazzurro nella prima di campionato, l’unica notizia che fa molto rumore potrebbe essere l’esclusione sin dal 1’ minuto di Wesley Sneijder. Nonostante mister Gasperini abbia incassato a pieno la fiducia di Moratti, (fiducia con riserva) in merito al nuovo modulo di gioco e soprattutto sull’utilizzo della nuova difesa a tre, con un difficile collocamento del trequartista olandese, ancora rimangono moltissimi dubbi sul suo operato. Stasera nella prima stagionale, la sua Inter dovrà vedersela contro un Palermo, privo di un grande campione come Pastore, e rivoluzionato sotto la guida tecnica affidata all’allenatore della Primavera Devis Mangia.

    Milito e Pazzini ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Vediamo nel dettaglio le possibili scelte degli allenatori, prima di scendere in campo e darsi battaglia: PALERMO- Come già detto il cambio di guida nei rosanero ha ridisegnato anche il modulo di gioco, laddove con Delio Rossi c’era la classica figura del trequartista, adesso  con l’utilizzo di un 4-4-2 classico attraverso l’uso maggiore delle corsie laterali, e la corsa delle ali , dovrebbe rappresentare l’arma in più di questo Palermo. Ilicic dovrebbe dunque slittare a sinistra , tornando a giocare in un ruolo già ricoperto ai tempi del Maribor. Mangia privo di molti giocatori a causa degli infortuni, dovrà rinunciare a Rubinho tra i pali, schierando il greco Tzorvas. Difesa rivoluzionata dalla stagione passata, con l’unico intoccabile Balzaretti, supportato sull’altro fascia da E.Pisano, mentre al centro ci sarà il nuovo acquisto dal Catania Silvestre in coppia con l’esordiente Cetto, e Munoz che vedrà il campo dalla tribuna. Centrocampo di contenimento con Migliaccio e Barretto centrali, e sulle corsi laterali agiranno la velocità di Alvarez e le qualità tecniche di Ilicic. Per l’attacco i giochi sembrano fatti, con Miccoli in grande condizione e Abel Hernandez deciso a dimostrare al connazionale Forlan come si faccia gol in Italia. INTER- Il discorso per la formazione nerazzurra merita una riflessione particolare. La partita di mercoledì di Champions impone a Gasperini un utilizzo oculato dei suoi campioni, considerando in particolar modo anche la settimana delle nazionali, che ha visto moltissimi giocatori tornare dai ritiri in condizioni non perfette. L’infortunio di Thiago Motta ha in parte complicato i disegni tattici del nuovo tecnico nerazzurro, e nell’ultima rifinitura prima della partita i segnali lanciati da Gasperini vedevano un’Inter scendere in campo con il suo tanto amato 3-4-3. La novità maggiore sta nella lista degli esclusi. Uno su tutti è Wesley Sneijder, ma bisogna considerare anche Andrea Ranocchia, che lascerà il posto a Zanetti nella nuova difesa interista. Vista l’indisponibilità di Chivu il reparto arretrato sarà così composto: Samuel a dirigere i giochi al centro, con Lucio e capitan Zanetti a supporto sugli esterni. Come sopperire a centrocampo all’assenza di uno come Sneijder? Schierando Cambiasso e Stankovic al centro per garantire la giusta copertura, e allargare il gioco sulle fasce utilizzando due esterni puri come Nagatomo e Jonathan, al suo debutto in serie A. In attacco rimangono i maggiori dubbi, dove Forlan e Zarate sembrano avere il posto assicurato, mentre il ballottaggio che si risolverà solo all’ultimo secondo vede protagonisti Pazzini e Milito. L’argentino sembra leggermente favorito nelle gerarchie personali di mister Gasperini, ma le ultime prove di Pazzini non sono da ignorare. Moratti parlò chiaro poco tempo fa: Pazzini deve giocare! La palla passa in mano a Gasperini. PALERMO (4-4-2) Tzorvas; Pisano, Silvestre, Cetto, Balzaretti; Alvarez, Migliaccio, Barreto, Ilicic; Miccoli, Hernandez. A disposizione: Benussi, Mantovani, Aguirregaray, Bacinovic, Della Rocca, Zahavi, Pinilla.All. Mangia INTER (3-4-3) J. Cesar; Zanetti, Lucio, Samuel; Jonathan, Cambiasso, Stankovic, Nagatomo; Zarate, Milito, Forlan. A disposizione: Orlandoni, Ranocchia, Faraoni, Obi, Sneijder, Alvarez, Pazzini.All. Gasperini

  • Verso Palermo-Inter, Moratti si affida a Gasperini

    Verso Palermo-Inter, Moratti si affida a Gasperini

    Polemiche, Articolo 7, contributo di solidarietà, sciopero, etc, e il calcio giocato dov’è? Dopo quasi due settimane di attesa, per l’ancora incomprensibile sciopero dettato dalla Lega Calcio con l’Aic calciatori, sembra essere davvero tutto pronto per l’inizio del nuovo campionato di Serie A. Si parte stasera con i rossoneri freschi vincitori dell’ultimo titolo di campione d’Italia, contro la nuova Lazio di Reja, rivoluzionata nell’attacco e non solo. Chiuderà la prima giornata il posticipo serale Palermo Inter al Barbera, dove la squadra guidata da Gasperini, dovrà in qualche modo lanciare un segnale chiaro ai rossoneri e alle altre squadre per far capire se la sua candidatura ad Anti Milan sia ancora valida. Vediamo nel dettaglio com’è l’aria che tira nello spogliatoio nerazzurro.

    Gasperini ©AFP/Getty Images
    MOLTI DUBBI- Nonostante le parole di Massimo Moratti che ha voluto dare piena fiducia a Gasperini, soprattutto per quanto riguarda la scelta del tanto discusso modulo 3-4-3, adesso il giudice sovrano come spesso accade, sarà il campo. Così il presidente nerazzurro sulle prossime scelte del tecnico ex Genoa: “Io sono convinto che siamo ancora fortissimi, possiamo avere il dubbio del nuovo schema, che però io trovo sia giusto come evoluzione della squadra. Per questo, sono vicino all’allenatore: avrà successo con l’evoluzione tattica che sta imponendo e, se non dovesse avere successo, il nostro allenatore è intelligente e, se lo riterrà opportuno, lo cambierà”. In realtà rimangono ancora molti dubbi sul possibile undici titolare da schierare in campo domenica sera, poiché le indicazioni delle ultime partite hanno dato un segnale univoco e chiaro: la difesa a 3 ancora non è ben rodata, e l’elevato numero di gol presi non è certamente un fattore da trascurare. PROBLEMI NAZIONALI- Un ulteriore problema potrebbe essere rappresentato dai giocatori rientranti dalle Nazionali arrivati alla Pinetina solo in questi ultimi giorni, poiché non si sono potuti allenare a dovere come avrebbe voluto il tecnico, arrivando così alla prima di campionato magari affaticati e non nella giusta condizione. Le cattive notizie arrivano direttamente dal ritiro azzurro dove Thiago Motta infortunatosi contro la Slovenia, ha accusato uno stiramento al bicipite femorale della coscia della gamba sinistra. Ovviamente indisponibile contro il Palermo, sarà arruolabile non prima di 3 settimane di stop. Tanta paura anche per Dejan Stankovic, che festeggiando la sua 100esima partita con la Serbia, nel match contro le Far Oer (vinto 3 a 1) ha subito un brutto colpo alla testa ed è uscito al 46’ per correre in ospedale e fare i dovuti accertamenti. Dovrebbe comunque essere recuperabile in extremis e scendere in campo nella prima stagionale. ALLARME CENTROCAMPO E DIFESA- Le prime defezioni stagionali arrivano dunque dal centrocampo con l’assenza di Motta, con Obi tornato da poco dalla nazionale, Poli che non è ancora in condizione perfetta e Stankovic che nonostante potrebbe essere schierato dal primo minuto non è sicuramente al 100%. Nell’ultimo allenamento c’è stato un fitto dialogo tra Sneijder e Gasperini, quasi a voler ridare all’olandese quel posto da protagonista, da padrone del centrocampo che gli spetta. Se il tecnico nerazzurro dovesse scendere in campo con il suo classico 3-4-3, Sneijder dovrebbe di nuovo adattarsi a giocare al centro del campo, abbassare il suo raggio d’azione e dettare i tempi alla squadra, prendendo in mano le chiavi del gioco nerazzurro. Diversamente con la scelta delle due punte, potrebbe tornare ad agire dietro gli attaccanti, facendo il suo lavoro preferito: mettere in condizione di segnare i suoi compagni! Le defezioni non mancano nemmeno in difesa con gli indisponibili Caldirola e Chivu, e quindi Lucio che probabilmente agirà sulla fascia del romeno. Le uniche certezze arrivano dall’attacco, dove Forlan e Zarate saranno sicuramente in campo dal primo minuto, con il ballottaggio Milito Pazzini che verrà risolto sul filo di lana, nonostante Pazzini visto il gol segnato in Nazionale e le buonissime prestazioni fornite nelle ultimissime uscite, sembri leggermente favorito sull’argentino. Dichiarazioni tratte: da Fc Inter News.It

  • Moratti “venderemo altri campioni”

    Moratti “venderemo altri campioni”

    La Juventus lo aveva invitato all’inaugurazione del Juventus Stadium ma Massimo Moratti ha preferito disertare ufficialmente per un impegno a Sondrio per un convegno per i 40 anni della Banca Popolare “Lo stadio di proprietà risolve molti problemi. La Juventus mi aveva invitato all’inaugurazione del suo nuovo impianto, ma avevo questo impegno a Sondrio e non ci sono potuto andare”.

    Verosibilmente la decisione del patron nerazzurro è per evitare la contestazione dei tifosi bianconeri e per tener fede ad una certa linerità di comportamento visto che già oggi la decisione del Tnas potrebbe dar vita ad una nuova puntata della guerra a distanza tra Juventus e Inter.

    L’impegno in Valtellina è servito però a Moratti per tornare a parlare ai suoi tifosi dopo aver sbollito la rabbia per il caso Forlna. Moratti ha definito l’accaduto grave ma dopo indiscrezioni di possibili allontanamenti pare sia tornato il sereno ovviamente in attesa degli eventi.

    Moratti torna poi a parlare dell’esigenza di vendere i campioni per metter a posto il bilancio e rientrare nei ferrei parametri del fair play finanziario “Non si sa quando effettivamente saranno applicate le direttive dell’Uefa. Noi saremmo ancora fuori e non possiamo farci cogliere impreparati. Se ci fossero soluzioni diverse alle cessioni eccellenti sarebbe meglio. In molti mi dicono di risparmiare. Tutte cose di buon senso. Ma questo discorso finisce sempre con il banchiere che mi chiede: “Beh presidente, ma prendere Messi è così impossibile?”

    L’ultima parte del suo intervento è su Gasperini “Può esserci il dubbio del nuovo schema, ma sono convinto che se andrà male lui lo cambierà. Sono vicino all’allenatore”

  • Forlan, il mistero si infittisce “volevo restare all’Atletico”

    Forlan, il mistero si infittisce “volevo restare all’Atletico”

    Il colpo Forlan era stato battezzato dagli addetti ai lavori come un capolavoro strategico dell’Inter brava a prender uno dei bomber più prolifici al mondo ad un costo decisamente contenuto. L’uruguaiano pur non potendo rimpiazzare Eto’o del punto di vista tecnico e tattico può esser un valore aggiunto in esperienza e per la sua grande capacità di mettersi a servizio della squadra.

    Diego Forlan ©Antonio Scorza/Getty Images
    L’attaccante però non potrà giocare la prima parte della Champions League facendo storcere il naso non tanto per la bontà dell’acquisto bensì sul reale interesse del ragazzo a mettersi a disposizione dell’Inter piuttosto che trovare un prepensionamento dorato. Lo stesso Forlan in una intervista concessa alla radio spagnola Onda Porceno ha confessato quest’oggi che l’addio all’Atletico non è stata una sua scelta ma praticamente un invito da parte della società che intendeva affidar il suo ruolo a nuovi giocatori. L’errore nell’inserimento delle liste Champions è stato chiaramente dell’Inter ma allo stesso modo è stato omesso strategicamente dall’Atletico che non è sceso dalla richiesta iniziale di 5-6 milioni e l’entourage del giocatore che è riuscito a mantenere l’ingaggio attuale.