Quando iniziarano ad uscire le intercettazione che rigurdavano l’Inter in molti, forse, non diedero credito al lavoro dei periti di Luciano Moggi o forse prima di prender posizione aspettavano di aver un parere ufficiale. Il lavoro del Procuratore Federale Stefano Palazzi ha di fatto alzato la cappa fumosa che aleggiava in questi anni su Calciopoli e adesso un pò tutti sono a chiedere perchè cinque anni fa si tenne fuori una parte consistente delle intercettazioni. A porsi la domanda è anche la Fiorentina, una delle “protagoniste” della prima sentenza che alla luce dei nuovi fatti chiede con un deciso comunicato la verità su quello che è stato definito il più grande scandalo dello sport europeo. “Va fatta subito chiarezza su quanto è successo nell’estate del 2006 – si legge sul comunicato apparso sul sito ufficiale – anche alla luce delle novità emerse dal processo di Napoli e dal supplemento di indagine svolto dal procuratore federale, dottor Palazzi. E’ necessario che venga spiegato a tutti perché migliaia di telefonate, utili nel loro insieme a precisare il quadro della situazione, siano state accantonate dagli inquirenti, in particolare dal colonnello Auricchio, titolare dell’indagine”. La stoccata ad Auricchio “L’ACF Fiorentina chiede con determinazione che il colonnello Auricchio, principale responsabile delle lacune e delle distorsioni emerse, spieghi immediatamente perché allora vennero prese certe decisioni e chi era al corrente delle decisioni prese. E in particolare perché venne selezionato il materiale probatorio a disposizione, ignorandone una parte consistente e rinunciando ad altri approfondimenti possibili e opportuni. E’ fondamentale anche sapere se i Pm Beatrice e Narducci fossero tenuti all’oscuro delle intercettazioni arbitrariamente considerate irrilevanti. E se i responsabili di allora del funzionamento della Federcalcio, il commissario straordinario Guido Rossi e gli organi di giustizia sportiva da lui nominati, fossero informati di una trasmissione solo parziale degli atti messi a loro disposizione”. La proposta. “L’ACF Fiorentina propone che, una volta ottenute queste spiegazioni, i presidenti di tutte le società interessate, direttamente o indirettamente, si siedano intorno a un tavolo, si confrontino a viso aperto e chiudano definitivamente questa questione con chiarezza e onestà reciproca e prima dell’inizio della prossima stagione sportiva”. Carabiniere pentito pronto ad incastrare Auricchio
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Calciopoli: i Pm chiedono 5 anni e 8 mesi per Luciano Moggi. Tutte le richieste
Dopo la quarta udienza di requisitoria, i Pm Stefano Capuano e Giuseppe Narducci hanno finalmente formulato le richieste di pena per i 24 imputati del processo Calciopoli in corso di svolgimento a Napoli.
Tra le varie richieste dei Pubbilci Ministeri ovviamente spicca la pena per Luciano Moggi, 5 anni e 8 mesi per l’ex dg della Juventus mentre per gli altri imputati illustri, richiesti 5 anni per Paolo Bergamo, 4 anni e 6 mesi per Pierluigi Pairetto, 4 anni per Mazzini, 3 anni per l’ex arbitro Massimo De Sanctis, 2 anni per il presidente della Reggina Lillo Foti , 1 anno e 10 mesi per Claudio Lotito, presidente della Lazio, 1 anno e 6 mesi per Leonardo Meani ex dirigente del Milan, 2 anni e 2 mesi per l’ex arbitro Salvatore Racalbuto, 1 anno e 8 mesi per l’altro ex arbitro Antonio Dattilo, , 1 anno e 10 mesi per Andrea Della Valle e 2 anni per suo fratello Diego e 2 anni e 4 mesi per Bertini.
Tutto sommato le richieste formulate dai pubblici Ministeri sono vicine alle previsioni fatte dagli avvocati difensori, anzi, alcuni si aspettavano addirittura qualcosa di più per i loro assistiti infatti, la richiesta di pena per Luciano Moggi di 5 anni e 8 mesi risulta essere inferiore rispetto a quella richiesta per Giraudo e, comunque, meno di quanto richiesto dal pm Palamara nel processo stralcio della Gea sempre per Moggi. La gradazione delle richieste di pena è legata al ruolo di promotori dell’associazione a delinquere, in particolare per quel che riguarda Moggi e i due designatori Bergamo e Pairetto.Curiosità: l’unico arbitro a suo tempo intercettato e facente parte dell’associazione, De Santis, vede allegerirsi molto la sua posizone, perché il pm Narducci dice: «Non siamo riusciti a trovare il ruolo di promotore dell’associazione». .
Quindi giornata importante per il processo di Calciopoli che si sta avviando alla conclusione in attesa che si conosca il futuro del giudice Teresa Casoria, colei che dovrà decidere per la condanna o l’assoluzione degli imputati. Sul giudice partenopeo pende un’istanza di ricusazione presentata dai due pubblici ministeri che oggi hanno fatto la loro requisitoria. La decisione di ricusazione verrà presa in considerazione dalla corte d’Appello di Napoli solo a fine mese e in caso di esito positivo, cioè l’allontamento della Casoria, il processo dovrà riprendere da capo.
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Mutu rompe con i Becali. Pace in arrivo con la Fiorentina?
Un segnale forte e chiaro Adrian Mutu alla Fiorentina lo aveva già mandato nei giorni scorsi dichiarando pubblicamente “Voglio continuare a giocare con la maglia viola” ma il rumeno, dopo le parole, ha deciso di passare ai fatti rompendo il rapporto che lo legava ai suoi procuratori storici, i fratelli Giovanni e Victor Becali, a causa della sua situazione venutasi a creare all’interno del club.
Ora pare che con questa mossa Mutu possa essere reintegrato in rosa. Per i Della Valle infatti il vero problema erano proprio gli agenti rumeni, ritenuti come i principali responsabili degli atteggiamenti e dei comportamenti del giocatore in questi ultimi anni, per ultimo quello di avergli consigliato di abbandonare l’allenamento qualche giorno prima della trasferta di Bologna dopo una discussione dai toni molto accesi che avevano avuto con la proprietà viola mettendolo così nei guai con la società.Il riavvicinamento è possibile, Mutu sta cercando, assistito dal nuovo procuratore Pietro Chiodi, di ricucire lo strappo con i Della Valle ma toccherà a loro decidere se perdonare o meno il giocatore. Se così non fosse Andrea e Diego darebbero almeno la possibilità al rumeno di trasferirsi altrove senza tenerlo “prigioniero” e fuori rosa.
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La Juve sceglie Gilardino, tramonta la pista Dzeko
Ore calde queste in casa Juve: Marotta e Paratici avrebbero messo a segno, secondo quanto rivela Tuttosport, l’ennesimo colpo della loro gestione bianconera raggiungendo un accordo di massima con l’agente di Alberto Gilardino che a giugno andrà sicuramente via dalla Fiorentina. La permanenza del bomber a Firenze è giunta al termine: infatti non verrà trattato il rinnovo per il centravanti viola che al termine di questa stagione potrebbe sfruttare l’articolo 17, avendo superato il 28esimo anno di età ed essendo entrato negli ultimi 24 mesi di contratto. Con questa ipotesi Gilardino potrebbe trasferirsi soltanto all’estero, alla Fiorentina verrà riconosciuto un risarcimento in denaro nettamente inferiore al costo del suo cartellino. Ragion per cui se Della Valle e Corvino vorranno incassare quanto più possibile saranno costretti a cedere il loro pezzo pregiato alla Juventus che a sua volta sta stringendo i tempi per anticipare l’operazione e portarlo a Torino già durante questo mercato di riparazione. Non sarà facile ma gli 8 milioni più l’intero cartellino di Amauri, corteggiato anche dalla Lazio, messi sul piatto della bilancia potrebbero bastare per strappare il si al patron viola.
L’operazione Gilardino precluderebbe quella imbastita a giugno scorso e che dura da mesi per Dzeko. L’attaccante bosniaco, nonostante abbia annunciato per l’ennesima volta di non volersi muovere dal Wolfsburg fino al termine della stagione in attesa della chiamata della Juventus, non potrà realizzare il suo sogno di giocare nel campionato italiano se i bianconeri dovessero acquistare il bomber viola. Per lui si spalancherebbero dunque le porte di Real Madrid e Manchester City.
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Della Valle vs Prandelli: quello che non c’eravamo detti…
Sollecitato da Oliviero Beha Diego Della Valle torna ad occuparsi ufficialmente della Fiorentina spiegando il suo momento negativo e la presunta genesi dei guai societari. L’ex presidente punta il dito dritto su Cesare Prandelli accusandolo senza giri di parole di aver rotto l’armonia del club con il suo tentativo di accasarsi alla Juventus: “Questa società era legata a un motto: tutti per uno, uno per tutti. Poi è venuto a mancare un tassello. La situazione è cambiata e ha destabilizzato tutto. Quando ho avuto la certezza che Prandelli stava tentando di andare alla Juve”. La risposta del ct azzurro non si è fatta attendere “Sono molto amareggiato. Non mi sono mai proposto ad altre società, mi spiace che non abbia mai parlato Andrea Della Valle: lui sì che sa la verità.”
Della Valle spiega di dettagli “La presi come una chiacchiera. Ma quando il proprietario della Juve mi ha chiamato dicendomi che Prandelli parlava con Bettega e che per rispetto nei miei confronti non lo avrebbe mai preso avendo anche un’altra idea, capii che era vera. Certi pensieri fanno male quando si sono fatte tante cose assieme. A Prandelli abbiamo voluto tutti bene, noi, Corvino, la città, tutti. E’ una persona che non aveva vinto nulla. Sostenuto da noi, dalla tifoseria, da tutti, ha costruito una bella cosa. Eravamo tutti orgogliosi del lavoro fatto. Gli ho impedito di fare un grande errore, come l’avrebbe presa la tifoseria? Prandelli può raccontare la sua verità. Mi piaceva di più il Prandelli di Orzinuovi, attorniato dai suoi familiari, meno quello di oggi. Non doveva chiamare i giocatori viziati, io e loro gli facciamo gli auguri. La Fiorentina è comunque casa sua, a patto che si comporti con lealtà”.
Prandelli risponde per le rime: “Come dice Diego Della Valle, in certi casi basterebbe alzare il telefono e chiarire le cose. A me questo è stato negato e nessuno può dimostrare il contrario. Si è fatto ricorso ai media per affrontare situazioni che dovevano essere risolte in casa. E’ importante che tutti possano esprimere la propria idea: io l’ho sempre fatto con onestà e chiarezza e quello che ho ottenuto credo di doverlo a tanto impegno e tanta serietà. Non mi sono mai sentito accasato da nessuno, come del resto non mi sono mai proposto per incarichi ad altre società. Anzi, in più di un’occasione ho rifiutato per restare a Firenze”.
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Fiorentina: Sfogo Della Valle, “cittadella viola” addio
È un Andrea Della Valle esplosivo, quello presentatosi ai microfoni dei giornalisti, indirizzando un vero e proprio sfogo con obiettivo dichiarato la regione Toscana e la città di Firenze.
Il Patron della Fiorentina ha definitivamente accantonato il progetto che vedeva la realizzazione di una vera e propria cittadella viola, nei pressi dell’ Artemio Franchi, dichiarando di essere stufo, insieme al fratello Diego, di tutta la strumentalizzazione creata attorno alla cittadella, inoltre, sempre Andrea Della Valle, ha aggiunto: “è tutto un rimpallarsi fra poteri politici e poteri economici, ma io e mio fratello da oggi diciamo basta. Vorrà dire che per la Fiorentina ci inventeremo qualcos’altro, sento dire che la Fiorentina non è per me una priorità, che vengo a Firenze il fine settimana solo per fare una passeggiata. Questo è un gioco al massacro che non accetto. I tifosi veri, i fiorentini veri devono sapere che questa proprietà è qui e così sarà sempre; non voglio che si pensi e si dica che al sottoscritto non frega più nulla della Fiorentina. Noi ci prendiamo le cose belle e brutte, abbiamo commesso degli errori e cercheremo di risolverli, ma voglio ricordare che io do anima e corpo a questa Fiorentina.
Un vero e proprio esempio di come occorre agire, nel momento difficile della sua Fiorentina, è richiamato dal Patron viola nel comportamento della curva Fiesole, sempre pronta a fischiare e contestare quando è il momento, ma anche a spronare e incitare nelle situazioni più opportune.
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Gilardino verso la Premier, i Della Valle preparano l’addio?
Una clamorosa indiscrezione potrebbe avvalorare i rumors che si susseguono intorno alla famiglia Della Valle e alla loro volontà di abbandonare il calcio a partire dalla prossima stagione. Intendiamoci, al momento si tratta solo di illazioni che non trovano conferme dirette se non nell’immobilismo viola nel mercato.
Dall’Inghilterra balza la voce di una possibile cessione di Alberto Gilardino offerto dalla società viola al miglior offerente già per il mercato invernale di gennaio. In queste ore i tifosi viola staranno facendo gli scongiuri ma pare che il Tottenham sia corso subito all’arrembaggio per battere sui tempi le possibili contendenti al bomber.
La cessione di Gilardino ridimensionerebbe ulteriormente le ambizioni viola riducendo all’osso il reparto avanzato a disposizione di Mihajlovic.
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La Fiorentina in ritiro. C’è attesa per le “Corvinate”
La Fiorentina del dopo Prandelli volta pagina e ripartendo dalle intuizioni di Corvino sarà affidato a Sinisa Mihajlovic il compito di stupire e riportare i colori viola in Champions League dove lo scorso anno hanno dimostrato di stare più che bene.
Per i tifosi viola c’è apprensione e paura per un ridimensionamento degli obiettivi da parte dei Della Valle ma le riconferme di Gilardino, Jovetic e Vargas sono un ottimo punto di partenza e conoscendo Corvino l’idea geniale può arrivare da un momento all’altro.
I viola in questi anni hanno giocato molto sulle intuizione del loro uomo mercato e questo dovrebbe far dormire sogni tranquilli al caloroso popolo fiorentino. Con Mihajlovic in panchina la nuova Fiorentina potrebbe diventare una colonia italica della Serbia, sembra infatti che l’interesse per il terzino sinistro si sia spostato sull’udinese Lukovic piuttosto che su Insua e per la prossima stagione la Fiorentina pare sia riusciata a bloccare il giovanissimo Matija Nastasic beffando Branca e l’Inter.
Sembra imminente invece l’arrivo del portierone polacco Artur Boruc che liberebbe di fatto Frey portando nelle casse denaro fresco da reinvestire.
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Calciomercato: Tre idee e un sogno per la Fiorentina che verrà
Senza Europa e con la necessità di autofinanziarsi Pantaleo Corvino ha iniziato a tessere per costruire il nuovo corso della Fiorentina e riprovare a conquistare l’Europa sin dal prossimo anno. Le abilità del tuttofare viola non sono mai messe in dubbio e a prescindere dall’allenatore, il suo lavoro insieme alla voglia di continuare a far calcio dei Della Valle devono esser garanzia per i tifosi.
Il mercato partirà dalle cessioni questa volta, gli indiziati sembrano esser Vargas, Mutu e Frey. Il peruviano è il pezzo da novanta che porterà nelle casse societarie quasi 25 milioni di euro grazie all’asta che si scatenerà tra Inter, Juventus, Bayern Monaco e Real Madrid per averlo. Dopo la squalifica è addio con Adrian Mutu e per Frey si aspetta un offerta allettante.
Rimpinguate le casse societarie Corvino partirà all’assalto di Pepe, Miguel Veloso e Biagianti. Il laterale friulano, in odor di mondiale è un pupilli di Marino e sarebbe un ulteriore indizio sul possibile sostituto di Prandelli. Veloso e Biagianti sarebbero alternative importanti e di qualità per far compiere il definitivo salto di qualità al centrocampo viola.
Ma nella testa di Corvino per la mediana c’è un nome suggestivo: Alberto Aquilani. Il centrocampista di scuola Roma e adesso al Liverpool in caso di partenza di Benitez non avrebbe più la certezza di rientrare nei piani dei Reds e in viola in coppia con Montolivo potrebbe rilanciarsi e comporre il centrocampo della Nazionale che verrà.
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Fiorentina: adesso è ufficiale, Della Valle lascia. Ecco le motivazioni
“Scrivo a tutti quelli che vogliono bene alla Fiorentina per comunicare che da oggi non sarò più il Patron della Società. La sottile strumentalizzazione che in questo periodo qualcuno ha tentato di fare nei confronti della Società, contrapponendola ai suoi tifosi, ha superato ogni livello di tollerabilità e qualunque cambiamento di comportamento per il futuro non ne modificherebbe comunque la gravità. Vedere la Società messa da molti sul banco degli imputati senza aver commesso nulla se non difendere con forza i valori e la dignità della maglia viola non è per me accettabile e soprattutto non è giusto. Ai tifosi veri dico di tenere gli occhi aperti e di non farsi usare da chi vuole destabilizzare i rapporti tra la società e i suoi sostenitori; state vicini a questa dirigenza che ha dato e darà il massimo per cercare di farvi sognare ancora di più, e fate in modo che mio fratello Andrea rimanga vicino alla Società con tutta la passione che ha e che ha sempre dimostrato. Pochi come lui sanno dosare cuore e capacità gestionali necessarie per guidare una Società di calcio importante come la Fiorentina. Voi tutti, tifosi veri, continuate a sostenere questi ragazzi che vanno in campo perché sono un gruppo fantastico e generoso e difendete sempre e solo i valori della maglia viola”. Diego Della Valle.