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  • Mondiali 2010: Argentina, buona la prima. Decide Heinze contro la Nigeria

    Un gol di Gabriel Heinze dopo appena 6 minuti di gioco del primo tempo permette all’Argentina di battere la Nigeria e partire col piede giusto nell’esordio del Mondiale.

    A Johannesburg la formazione sudamericana guidata in panchina da Diego Armando Maradona parte veramente forte (tra l’altro l’ex calciatore del Napoli fece la sua ultima apparizione in un campionato del mondo proprio contro la Nigeria con una larga vittoria per 4-0) e sbaglia un clamoroso gol dopo 3 minuti di gioco con Higuain, preferito a Milito come punta centrale, che dopo una superba azione di Messi che salta 3 uomini per poi passare al numero 9, mette a lato un pallone più facile da mandare dentro la porta!
    Dopo 2 minuti è proprio Messi che invece impegna l’estremo difensore africano Enyeama costretto a rifugiarsi in calcio d’angolo dopo il sinistro del fuoriclasse del Barcellona: dagli sviluppi del corner arriva il gol di Heinze che di testa infila la porta della Nigeria e l’incolpevole Enyeama, unico tiro sul quale non potrà opporsi l’estremo difensore, dato che durante gli altri 85 minuti di gioco si ergerà ad assoluto protagonista della partita assieme a Messi in un duello che ha tenuto vivo l’entusiasmo del pubblico sugli spalti.
    La Nigeria cerca di organizzarsi e con Obinna e Taiwo cerca di rendersi pericolosa, ma senza risultato. Dall’altra parte del campo Messi imperversa ed Enyeama deve superarsi ancora una volta sul tiro mancino della “Pulce”.
    Al 21esimo minuto altro errore clamoroso di Higuain tutto solo davanti al portiere che si oppone ancora una volta da gran campione. Al 37esimo invece sono ancora Messi ed Enyeama i protagonisti: il fenomeno del Barcellona converge dalla destra e cerca il sinistro a giro sul palo lungo, Enyeama è perfetto e ci arriva con la mano di richiamo mettendo la palla in calcio d’angolo!
    Il primo tempo termina con una punizione calciata alta da Veron. Argentina nel complesso meritatamente in vantaggio.
    La ripresa si apre senza nessuna novità e nessun cambio da parte dei tecnici e al 49esimo i sudamericani vanno vicini al raddoppio: Messi parte dalla trequarti e chiede il triangolo a Veron che gli restituisce il pallone nello spazio, tocco di punta della “Pulce” con la conclusione del fuoriclasse del Barcellona che si spegne sul fondo di pochissimo.
    Al 59esimo altra iniziativa dello scatenato numero 10 albiceleste che fa 30 metri palla al piede, quindi cerca il mancino a incrociare sul secondo palo ma la conclusione viene murata in calcio d’angolo!
    Al 63 si fa vedere la Nigeria che però non riesce neanche tirare in porta visto che il tiro di Yakubu viene deviato in corner da Jonas Gutierrez. Al 66esimo ancora Enyeama protagonista sul tiro di Higuain servito perfettamente dal solito Messi. Ma 2 minuti più tardi si vede anche la formazione africana con Odemwingie, ma l’esterno africano inciampa sul pallone e non riesce a servire Martins tutto solo a centro area per un facile appoggio in rete. La Nigeria ci crede e con Taiwo va nuovamente vicina al gol con un bolide che termina di poco a lato. Il terzino nigeriano pochi minuti dopo lascia il campo per problemi fisici e allora ci pensa Martins al 78esimo ad impegnare per la prima volta Romero, portiere dell’Argentina che su un tiro dal limite dell’ex interista si salva respingendo coi pugni. All’80esimo spazio a Diego Milito che rileva Higuain e festeggia con una presenza i suoi 31 anni. Solo un minuto dopo Messi viene fermato da Enyeama e sul capovolgimento di fronte la Nigeria rischia di pareggiare con Uche che però spara alto da posizione più che favorevole.
    Poi non succede più nulla con l’Argentina che porta a casa una bella vittoria e di importanza capitale visto che la Nigeria dovrebbe essere la seconda forza del Girone B. La squadra di Maradona ha meritato la vittoria, pur patendo qualche sofferenza, ma in un match di 90 minuti, all’esordio, può anche starci qualche sbavatura.

    IL TABELLINO
    ARGENTINA-NIGERIA 1-0
    ARGENTINA (4-2-3-1): Romero ; Gutierrez, Demichelis, Samuel, Heinze; Veron (28′ st Maxi Rodriguez), Mascherano; Di Maria (40′ st Burdisso), Messi, Tevez; Higuain (34′ st Milito sv). A disposizione: Pozo, Andujar, Rodriguez, Bolatti, Garcè, Otamendi, Aguero, Palermo, Pastore. All.: Maradona.
    NIGERIA (4-3-3): Enyeama; Odiah, Yobo, Shittu, Taiwo (29′ st Uche); Haruna, Etuhu, Kaita; Obasi (14′ st Odemwingie), Yakubu, Obinna (6′ st Martins). A disposizione: Aiyenugba, Ejide, Kanu, Afolabi, Utaka, Brown, Yussuf, Echiejile, Adeleye. All.: Lagerback.
    ARBITRO: Stark (Germania)
    MARCATORI: 6′ Heinze
    AMMONITI: Gutierrez (A), Haruna (N)
    ESPULSI: nessuno

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  • Mondiali 2010: L’Argentina e Messi all’attacco della Nigeria

    E’ il giorno del debutto mondiale per una delle formazioni di calcio più forti al mondo: l’Argentina di Diego Armando Maradona.
    L’ex fuoriclasse del Napoli siederà in panchina per guidare i suoi giocatori al successo nella massima competizione intercontinentale che nel paese sudamericano è molto attesa.
    Ovviamente gli occhi saranno puntati quasi esclusivamente sull’unico vero erede di Maradona, ovvero Leo Messi che sarà chiamato all’arduo compito di trascinare i suoi compagni di squadra in ogni partita. Vero faro della squadra, Messi deve dimostrare anche in Nazionale di essere quel giocatore determinante che noi tutti possiamo ammirare nella sua squadra di club, il Barcellona. I risultati e le prestazioni della “Pulce” con la squadra del proprio Paese non sono stati mai eccellenti ma ora è arrivato il momento di dimostrare che le cose possono (e devono) cambiare se il nome del piccolo talento argentino vorrà essere accostato ed essere al pari di quello del suo illustre predecessore che ora lo guida dalla panchina.
    Maradona ha incoronato definitivamente Messi come leader e punta di diamante della “Selecciòn”:

    • Se c’è qualcuno che può trascinare questa Argentina verso il trionfo finale questo qualcuno è sicuramente Leo Messi“.

    Parola di Diego Armando Maradona, uno che l’Argentina l’ha già trascinata a grandissimi traguardi e che di magie se ne intende come pochi altri. L’allenatore albiceleste però responsabilizza anche il gruppo:

    • Messi non può essere lasciato solo. Per vincere l’Argentina ha bisogno sia di Leo che di una squadra intera a disposizione del suo genio. Messi insomma deve essere la ciliegina sulla torta di un grande gruppo che lavora dietro di lui e che lo supporta“.

    Poi fa un augurio al suo numero 10 ma implicitamente anche a sè stesso:

    • Vorrei che Messi avesse lo stesso impatto e che ricoprisse lo stesso ruolo di protagonista che io ebbi al Mondiale del 1986. Gli auguro di diventare il migliore di tutti i tempi“.

    Indubbiamente le favorite al titolo potrebbero essere altre, Brasile e Spagna su tutte, ma Diego si augura che le invenzioni di Messi faranno la differenza.

    Dall’altra parte del campo ci sarà la Nigeria che dovrà cercare di fermare i campioni sudamericani che scenderanno in campo. Impresa veramente difficile ma gli africani non tremano.

    Per quanto riguarda le formazioni, modulo spregiudicato per l’Argentina con il solo Mascherano a protezione della linea difensiva (che annovera anche un centrocampista di fascia schierato come terzino, ovvero Jonas Gutierrez) e 4 giocatori dalle spiccate doti offensive come Carlos Tevez, Angel Di Maria, Sebastian Veron e l’immancabile Leo Messi a supporto di Higuain, momentaneamente in vantaggio per il ruolo da titolare in attacco sul “Principe” Diego Milito.
    La Nigeria baserà il suo gioco su alcuni giocatori chiave che saranno chiamati a superare i loro limiti contro una super potenza del calcio come l’Argentina. Parliamo della spinta del difensore marsigliese Taiwo, dell’esperienza al centro della difesa di Yobo, del prezioso contributo a centrocampo del giocatore del Fulham Etuhu e della velocità e della pericolosità in attacco dell’ex nerazzurro Obafemi Martins. Solo panchina per il “gioiellino” del Chelsea Obi Mikel ma non si escludono sorprese dell’ultim’ora con il numero 10 nigeriano in campo.

    Si gioca alle 16 con l’Argentina nettamente favorita sulla Nigeria per via dell’enorme tasso di talento in squadra. Ma gli uomini del C.T. svedese Lars Lagerback potrebbero sorprendere sfruttando la loro resistenza e potenza fisica.

    ARGENTINA-NIGERIA: PROBABILI FORMAZIONI
    Probabili formazioni di Argentina-Nigeria, valida per il gruppo B, in programma all’Ellis Park (ore 16.00):
    Argentina (3-4-3): 22 Romero, 2 Demichelis, 13 Samuel, 6 Heinze, 17 Gutierrez, 14 Mascherano, 8 Veron, 7 Di Maria, 10 Messi, 11 Tevez, 9 Higuain. (21 Andujar, 3 C. Rodriguez, 15 Otamendi, 4 Burdisso, 12 Garce, 5 Bolatti, 20 M. Rodriguez, 23 Pastore, 19 Milito, 16 Aguero, 18 Palermo, 1 Pozo). All.: Maradona.
    Nigeria (4-4-2): 1 Enyeama, 17 Odiah, 5 Ofolabied, 2 Yobo, 3 Taiwo, 11 Odemwingie, 20 Etuhu, 15 Lukman, 14 Kaita, 8 Aiyegbeni, 9 Martins. (23 Aiyegnugba, 16 Ejide, 22 Adolaye, 21 Echiejile, 6 Shittu, 13 Ayila, 4 Kanu, 12 Uche, 7 Utaka, 18 Obinna, 19 Obasi, 10 Ideye). All.: Lars Lagerback. Arbitro: Wolfgang Stark (Germania)

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  • Sud Africa 2010: i 23 dell’Argentina. Maradona convoca Palermo, Lavezzi torna a casa

    Continueranno a far discutere le scelte di Diego Armando Maradona anche dopo l’ufficializzazione dei 23 che rappresenteranno l’Argentina ai Mondiali di Sud Africa 2010. Alle già annunciate defezioni di Cambiasso e Zanetti si aggiunge anche quella del Pocho Lavezzi a cui è stato preferito Martin Palermo.

    Oltre a Lavezzi sono stati esclusi le altre nostre conoscenze Datolo e Coloccini, oltre a Insaurralde, Mercier, José Sosa, Blanco. Ancora soddisfazioni per Diego Milito che dopo aver superato la diffidenza grazie alle imprese in nerazzurro avrà la sua opportunità mondiale.

    Ecco la lista definitiva delle spedizione Argentina in Sudafrica

    Portieri – Andujar (Catania), Romero (AZ Alkmaar), Pozo (Colon).

    Difensori – Demichelis (Bayern Monaco), Samuel (Inter), Garcè (Colon), Burdisso (Roma), Rodriguez (Estudiantes), Heinze (Marsiglia), Otamendi (Velez).

    Centrocampisti – Bolatti (Fiorentina), Pastore (Palermo), Veron (Estudiantes), Mascherano (Liverpool), Gutierrez (Newcastle), Di Maria (Benfica), Maxi Rodriguez (Liverpool).

    Attaccanti – Messi (Barcellona), Milito (Inter), Aguero (Atletico Madrid), Higuain (Real Madrid), Tevez (Manchester City), Palermo (Boca Juniors).

  • Argentina, i 30 pre-convocati di Maradona. C’è Milito, no a Zanetti e Cambiasso

    Diego Armando Maradona ha diramato la lista dei 30 pre-convocati in cui non figurano Cambiasso e Zanetti, due colonne dell’Inter. In compenso il ct ha dato fiducia a Diego Milito che però non è sicuro di partire per il Sud Africa e si giocherà il posto con Martin Palermo.
    Ci sono invece Messi, Aguero, Tevez, Higuain e Veron mentre sono ben 7 i convocati che giocano in Serie A: Andujar, Samuel, Burdisso, Pastore, Bolatti, Lavezzi e appunto Milito.

    Portieri: Romero, Andujar, Pozo.
    Difensori: Otamendi, Demichelis, Samuel, Heinze, Burdisso, Garcè, Rodriguez, Insaurralde, Coloccini.
    Centrocampisti: Gutierrez, Veron, Mascherano, Di Maria, Mercier, Sosa, Pastore, Bolatti, Datolo, Blanco.
    Attaccanti: Messi, Higuain, Tevez, Milito, Aguero, Lavezzi, Palermo.

  • Argentina: Maradona minacciato in pubblico

    “Non prendertela con mio padre, perchè te la faccio pagare”. È l’avvertimento lanciato oggi da Humberto Grondona, figlio del presidente della Federcalcio argentina Julio Grondona, al ct della Nazionale Diego Maradona che aveva accusato il padre di essere il responsabile della cancellazione di un’amichevole contro una formazione degli Emirati Arabi Uniti, in programma il 29 maggio a Dubai.

    In un’intervista ad una radio di Buenos Aires, Humberto Grondona ha dichiarato inoltre: “Sono contento che Diego guidi la Nazionale, ma è meglio che non attacchi mio padre”. La notizia è stata riportata anche dal sito on line Tyc Sports, subito inondato dai blogger con ogni sorta di insulti contro Grondona junior, che si occupa delle Nazionali giovanili.

  • Il Pagellone settimanale di Crazy Diamond

    Il Pagellone settimanale di Crazy Diamond

    AMAURI 2 Altra prestazione oscena, ma adesso è italiano a tutti gli effetti e ribadisce a gran voce il suo sogno, citando addirittura tutti i lavoratori extracomunitari del Paese che ce l’hanno fatta e che lui degnamente rappresenta. In effetti gli operai magrebini saranno veramente fieri di vedere un brasiliano spalmare nutella per la colazione degli azzurri ai Mondiali, commozione a palate.

    IAQUINTA 2 l’altro ariete di cui solo Lippi capisce il genio nascosto. Pur di segnare in fuorigioco di otto metri davanti alla porta nega la doppietta a Chiellini e il gol della tranquillità alla sua squadra. Come direbbe qualcuno, “più bello che intelligente”.

    IL PAESE DEI BISCOTTI 4 Doveva vincere l’Inter a Firenze, e invece han pareggiato. Il biscotto non c’era, e se c’era se l’è mangiato Ayroldi, e pare fosse anche buono.

    CALCIOPOLI BIS 9 Un sequel avvincente che tira più di Avatar senza bisogno di occhialini 3D. Il calcio italiano è talmente pulito che già si annunciano una Calciopoli 3 e 4, e anche una serie televisiva. Già scritturato Christopher “Fester” Lloyd per la parte di Galliani, rimane da definire che ruolo dare a Brooke e Taylor, mentre stando a voci di corridoio Chuck Norris sarà il giudice che alla fine decapiterà tutti con un calcio rotante.

    MEANI 4 chiede di piazzare due persone fidate nella commissione di serie C, così, solo perchè “se abbiamo un po’ di controllo anche nelle categorie inferiori è meglio”. Ma le istituzioni non devono preoccuparsi, come dice Frattini non c’è nessuna ingerenza, è solo uno dei passi per un potere più solido. Il secondo è il federalismo e il terzo la Champions League.

    CONFLITTO DI DIS-INTERESSI 5.5 Nei quindici minuti dedicati all’argomento su Mediaset scopriamo che “il Milan ha già pagato”. Otto punti, una pacca sulle spalle e amici come prima. Bei tempi quelli in cui l’Italia era il paese dei condoni, ormai manco il vino sprecano, tarallucci nell’acqua e via andare.

    MIHAJLOVIC 6 Media tra il voto al Sinisa allenatore, che ha portato il Catania a fare meno punti solo della Roma primatista, e al Sinisa libero pensatore, che se la sua ex squadra viene coinvolta in uno scandalo lo definisce monnezza. D’altronde aveva anche definito Arkan un eroe e il Kosovo un pezzo di Serbia ingiustamento sottratto ai suoi legittimi possessori. Sei sempre alla ricerca di un calciatore che non dica solo banalità, finchè non ne trovi uno e te ne penti.

    DI NATALE 8 Ma quanto sta segnando Di Natale? Ho sempre pensato non fosse un fuoriclasse, ma un giocatore perfetto per fare la fortuna delle piccole-medie squadre sì. Ora che ci penso forse Lippi ha capito tutto, la sua Nazionale potrebbe essere solo modesta invece fa volutamente schifo così Di Natale si scatena e vincono il Mondiale.

    MESSI 10 Quarantesimo gol stagionale, uno più bello e più importante dell’altro. Un Maradona ancora più giovane, senza panzetta e pare anche senza vizi. Se non lo acchiappano Raiola o Lele Mora habemus Diego. Questo fermo restando che Quaresma, Giovinco e Lavezzi sono altrettanto forti, l’importante è crederci.

    SAMPDORIA 8 No ma l’avete capito o no che se continua così rischia davvero di andare in Champions League la Sampdoria? Chapeau. Che pronunciato da Del Neri suona più o meno Sciapffffò, da GianclòBlonc “l’important è partecipèr” e da DellaValle “maremmamaiala”.

    Crazy Diamond

  • Calciomercato: Aguero apre all’Inter:”Sono molto felice del loro apprezzamento”

    L’ Atletico Madrid passa in semifinale di Europa League ai danni del Valencia, ai microfoni nel dopo la sfida si presenta anche il gioiellino madrileno, che si manifesta entusiasta del corteggiamento da parte della squadra nerazzurra:“Sono molto contento del loro apprezzamento nei miei confronti, adesso non è il caso di parlare di trattative di mercato a stagione ancora in corso, se ne riparlerà a giugno, bisogna prima di tutto trovare un accordo tra le società per parlare, ma adesso vado avanti con l’Atletico Madrid”.

    La Società nerazzurra è avvisata, il giocatore argentino sarebbe disposto ad un eventuale trasferimento e non vede l’ora di approdare in una grande squadra, però prima c’è da battere la concorrenza di molti grandi club europei che da tempo seguono il giocatore. Il fattore che però potrebbe avvantaggiare l’Inter nella trattativa è Maradona, che è il genero del giocatore e grande amico di Massimo Moratti. Se ne riparlerà a giugno.

  • Napoli: sarà Maradona il nuovo dg, l’annuncio dopo i Mondiali

    Clamorosa l’indiscrezione raccolta da tuttonapoli.net che vuole Diego Armando Maradona nuovo direttore generale del Napoli per la prossima stagione. Pare che il Pibe de Oro una volta conclusa la sua avventura con la Selecion sarebbe disposto a trasferirsi in Italia per aiutare il patron De Lauerentis a dar una dimensione internazionale ai partenopei.

    Diego ricoprirebbe il ruolo che fu di Pierpaolo Marino ma con ancora più occhio sul mercato piuttosto che al bilancio dove l’idolo dei napoletani ha dimostrato di non esser ferrato. In Argentina la notizia sta suscitando grande clamore e addirittura pare che Maradona sia intenzionato a sanare i debiti con il fisco italiano proprio grazie all’interessamento di De Laurentis che farà da garante con lo Stato Italiano.

    Il Mercato? Nomi grossi e altisonanti. Si parla de El Kun Sergio Aguero, marito della figlia di Maradona, del funambolico Di Maria e del giovane Otamendi. Certo se oggi non fosse 1 Aprile….

  • Maradona: altro show in conferenza stampa

    Diego Armando Maradona non si smentisce mai e dopo la convincente vittoria in Germania ne ha combinata un altra delle sue in conferenza stampa. Ad aspettare il Pibe de Oro oltre ai giornalisti c’era al tavolo delle interviste il giocatore del Bayer Monaco Muller. Maradona stizzito lascia la sala, torna dopo che il giocatore e uscito esclamando “Sono abituato a stare da solo sul palco”.

  • Amichevole: highlights Germania – Argentina 0-1. Decide Higuain

    Inizia a carburare l’Argentina di Maradona e a farne le spese è l’ambiziosa Germania di Loew. E’ il solito Higuain a regalare la vittoria alla Selecion e far salire il morale della squadra in vista del Sud Africa