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  • Mondiali 2010: Argentina – Germania, la storia attende…

    Se non è la sfida che racchiude la storia del calcio, comunque poco ci manca!
    Stiamo parlando di Argentina-Germania che oggi pomeriggio alle 16 si affronteranno a Città del Capo, gara valida per i quarti di finale del Mondiale di Sudafrica 2010.
    C’è in gioco un posto tra le prime 4 squadre al mondo, c’è in gioco la possibilità di andare avanti nel Mondiale per cercare di scrivere per l’ennesima volta il nome della propria Nazione sull’albo d’oro della coppa del mondo.
    Insomma esaminando la situazione non manca niente: tecnica, forza fisica, agonismo, fantasia, tenacia, voglia di vincere e anche “qualche” polemica alla vigilia dell’attesissimo match. Nessuno dei protagonisti le ha mandate a dire, le punzecchiature sono state fatte e poi rispedite al mittente da ambo le parti. Il clima è stato surriscaldato abbastanza, speriamo però che in campo ci sia la massima correttezza.

    Complessivamente è una sfida da 5 titoli mondiali, 2 squadre che tra metà anni 80 e inizio anni 90 non avevano rivali come dimostrano le 2 finali consecutive a Messico 1986 e Italia 1990. 2 sfide finite in parità con la vittoria in Messico dell’Argentina per 3-2 (seconda coppa del mondo per l’albiceleste) e la vendetta tedesca di Roma 4 anni dopo con il rigore di Andreas Brehme quasi a tempo scaduto per l’1-0 teutonico (terzo trionfo per la Germania in un Mondiale).
    Ma a rendere l’ambiente infuocato è il passato più recente, ovvero la sfida di 4 anni fa in Germania dove i padroni di casa eliminarono i sudamericani e non mancarono gli strascichi polemici sia in campo che fuori. Le parole della vigilia evidenziano ancora di più questo punto:

    • Non abbiamo tempo di pensare a Schweinsteiger. I giocatori si stanno concentrando sulla partita perché vogliono vendicarsi dopo l’eliminazione del 2006“.

    Maradona, come al solito, non ha mezzi termini e carica i suoi in vista della sfida, dopo le dichiarazioni del mediano del Bayern Monaco, che ha definito gli Argentini come dei “provocatori” ricordando la rissa dell’ultimo Mondiale.

    • La Germania è più forte del Messico ma noi scenderemo in campo con i giocatori giusti per batterli“.

    Ha poi sottolineato il C.T., una frase che apre la strada verso una novità, cioè il potenziale inserimento di Pastore nell’undici titolare al posto di Di Maria, anche se al momento il neoacquisto del Real rimane favorito.
    Il successo di 4 anni fa dei tedeschi ai rigori rappresenta uno stimolo enorme per l’argentina, che spera di ritrovare, nel momento più importante, anche i gol di Leo Messi, per tornare tra le prime 4 squadre al Mondo, un traguardo che all’Argentina manca dai tempi delle “notti magiche italiane” di 20 fa. Da Maradona a Maradona, insomma!

    La Germania da parte sua non cambierà nulla rispetto al trionfo contro l’Inghilterra. Anche Özil e Podolski partiranno dal primo minuto nonostante i guai muscolari che li hanno infastiditi in settimana: sono troppo importanti per poter essere sostituiti proprio nel momento della verità. Perché se è vero che la Germania è la squadra che probabilmente ha sviluppato il gioco migliore in assoluto in Sudafrica, è anche vero che gli scommettitori sono ancora pronti a puntarle contro.

    • Guardando le due squadre sulla carta, i giocatori argentini sono più forti di noi, ma la situazione era simile anche contro l’Inghilterra“.

    Ha detto Miroslav Klose, che in questo match taglierà il traguardo delle 100 presenze in nazionale.
    La lettura tattica del match sembra piuttosto semplice: due attacchi potenzialmente pirotecnici metteranno a dura prova le difese avversarie in un quarto di finale che si annuncia veramente equilibrato e divertente.

    • Non potremo permetterci nessun errore. L’Argentina gioca un calcio molto fisico ai limiti del consentito. I sudamericani sono gente adorabile, di grande cuore, e sul campo giocano un calcio molto aggressivo, giocano con tutto il corpo, questo fa parte della loro mentalità ed è uno dei loro punti di forza“.

    Ha poi confermato il Commissario Tecnico Joachim Löw.
    2 squadre di grande carattere, 2 tecnici diversissimi ma ugualmente motivati e desiderosi di tornare sul tetto del mondo. Alcuni infatti hanno dipinto Argentina-Germania già come una finale anticipata: probabilmente un’esagerazione, ma quanto basta per far comprendere la tensione che precede questa attesissima rivincita.
    E la storia attende…!

    GERMANIA-ARGENTINA
    Queste le probabili formazioni di Argentina-Germania, partita valida per i quarti di finale in programma sabato (ore 16) a Città del Capo.
    Germania (4-2-3-1): 1 Neuer, 16 Lahm, 3 Friedrich, 17 Mertesacker, 20 Boateng, 6 Khedira, 7 Schweinsteiger, 13 Mueller, 8 Ozil, 10 Podolski, 11 Klose. (12 Wiese, 22 Butt, 14 Badstuber 5 Tasci, 2 Jansen, 4 Aogo, 18 Kroos,, 21 Marin, 15 Trochowski, 23 Gomez, 9 Kiessling). All.: Loew.
    Argentina (4-2-3-1): 12 Romero, 15 Otamendi, 2 Demichelis, 4 Burdisso, 6 Heinze, 8 Veron, 14 Mascherano, 7 Di Maria, 10 Messi, 11 Tevez, 9 Higuain. (1 Pozo, 21 Andujar, 3 Clemente Rodriguez, 13 Samuel, 12 Garce, 15 Otamendi, 5 Bolatti, 20 Maxi Rodriguez, 23 Pastore, 16 Aguero, 18 Palermo, 19 Milito). All.: Maradona.
    Arbitro: Irmatov (Uzbekistan)

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  • Maradona “Rosetti ha sbagliato tutto, la vittoria per Vale Rossi”

    Nonostante il vantaggio avuto dall’errore di Rosetti Diego Armando Maradona critica l’operato dell’arbitro italiano “L’arbitro ha condizionato la partita, Rosetti ha sbagliato tutto. Ma adesso non diciamo che abbiamo vinto solo per questo. Messi non ha segnato? E’ stato scalciato dall’inizio alla fine. Il suo marcatore Torrado andava ammonito e poi espulso. Sembrava di essere tornati indietro di vent’anni, ai tempi di Gentile”.

    “E’ stata una partita molto tesa. Sapevamo perfettamente che, se fossimo riusciti a esprimere il nostro gioco, saremmo riusciti a farla nostra”. – continua il Pibe de Oro – “Nell’arco dei novanta minuti siamo stati superiori. Devo fare i complimenti alla mia squadra, che ha fatto molto bene le cose che avevo chiesto. Abbiamo mantenuto molto bene il possesso della palla”. E infine la dedica speciale “Voglio dedicare questo successo al mio amico Valentino Rossi che sta male”.

  • L’Argentina vola, Rosetti l’aiuta. Il Messico esce con onore

    L’Argentina vola, Rosetti l’aiuta. Il Messico esce con onore

    Vince e convince l’Argentina di Diego Armando Maradona. La Selecion, come a Germania 2006, supera il Messico ma questa volta lo fa senza aspettare i calci di rigore.

    L’11 di Maradona entusiasma per il mix perfetto tra qualità, concretezza e applicazione tattica ma il successo sul Messico è aperto da un topica della terna italiana. Dopo un avvio favorevole al Messico, Rosetti con la complicità del suo assistente convalida un gol a Tevez in nettissima posizione di fuorigioco.

    Il Messico perde le staffe e la partita si mette sui binari più congeniali per i funambolici argentini. Da un errore di Osorio el Pipita Higuain si riprende la testa solitaria della classifica marcatori segnando il due a zero.

    Il primo tempo si conclude con un accenno di rissa e ad inizio ripresa Tevez chiude la contesa con una fucilata da trenta metri. Il Messico trova il gol della bandiera con una prodezza del prossimo Red Evil’s Fernandez.

    Maradona si regala la Germania, il Messico può recriminare. Disastroso il Sudafrica per l’Italia, dopo la magra figura degli azzurri oggi lasciano il continente nero Fabio e Capello e Rosetti.

    IL TABELLINO
    ARGENTINA-MESSICO 3-1

    26′ Tevez, 33′ Higuain, 7′ st Tevez (A), 26′ st Hernandez (M)
    Argentina (4-3-3): Romero; Otamendi, Demichelis, Burdisso, Heinze; M. Rodriguez (42′ st Pastore), Mascherano, Di Maria (34′ st Gutierrez); Messi, Tevez (24′ st Veron), Higuain. A disp.: Pozo, Andujar, C. Rodriguez, Samuel, Garce, Bolatti, Veron, Pastore, Aguero, Palermo, Milito. All.: Maradona
    Messico (4-3-2-1): Perez; Osorio, F. Rodriguez, Marquez, Salcido; Juarez, Torrado, Guardado (16′ st Franco); Dos Santos, Bautista (1′ st Barrera); Hernandez. A disp.: Ochoa, Luis Ernesto Michel, Aguilar, Moreno, Barrera, Castro, Magallon, Torres, Franco, Medina, Blanco, Vela. All.: Aguirre.
    Arbitro: Rosetti (ITA)
    Ammoniti: Marquez (M)
    Espulsi: –

  • Maradona: “sogno di allenare il Napoli”

    Il legame tra Diego Armando Maradona e il Napoli è indissolubile, ma per chi avesse mai potuto pensare che il Pibe de Oro avrebbe dimenticato il caloroso popolo partenopeo dopo questi anni di lontananza oggi sarà smentito.

    Maradona in conferenza stampa da Sudafrica spiazzando un pò tutti ha confessato di voler allenare il Napoli:

    “Spero di allenare l’Argentina ancora per molti e molti anni, ma poi vorrei realizzare un altro sogno, visto che i sogni non muoiono mai: allenare il Napoli. Lo farei per vedere un’altra volta il San Paolo pieno– ha proseguito Maradona – Seguo il Napoli in televisione e noto che una curva o anche tutte e due sono sempre vuote, e questo non mi piace”.

    ”Ho vissuto in Italia sette anni, che essendo stato a Napoli significano 14 – ha scherzato Maradona – e porterò sempre quella gente nel mio cuore. Lo so che adesso che l’Italia è eliminata, i napoletani tiferanno per l’Argentina. Per questo li porterò sempre nel cuore e, anche se altri lo fanno, io non parlerò mai male della loro città”.

    Simpatico il siparietto prima della conferenza stampa, con Maradona impegnato a scavalcare una transenna per salutare l’amico ed ex compagno di squadra Salvatore Bagni.

  • Mondiali 2010: highlights Argentina – Corea del Sud 4-1

    L’Argentina inizia a far sul serio e grazie al suo terribile reparto avanzato ha la meglio della Corea del Sud. Gli asiatici dimostrano comunque di poter esser una sopresa del mondiale ma oggi Higuain era in giornata di grazia.

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    Il racconto della partita

  • Finalmente il “Pipita”. Tris di Higuain, l’Argentina c’è

    Finalmente il “Pipita”. Tris di Higuain, l’Argentina c’è

    Se nella prima giornata i bomber non avevano brillanto facendo temere ad un mondiale senza stelle protagoniste e deciso dai gregari, la seconda giornata ha ribaltato tutto e dopo la splendida doppietta di Forlan di ieri oggi ci ha pensato Higuain a dar un segnale alle rivali al titolo finale.

    Ha proprio ragione Maradona per vincere il Mondiale ci vuol bravura ma anche che qualcuno ti guardi dall’alto e il Pibe de Oro con il rosario tra le mani sembra aver una buona stella. La Selecion padrona del gioco trova il vantaggio con un gollonzo: da una punizione al 17′ di Messi, Demichelis “cicca”, il pallone va a sbattere sullo stinco del sorpreso Park Chu-young e finisce in rete.

    La Corea non ha il tempo di riorganizzarsi che l’Argentina sfiora prima e poi trova il raddoppio con Higuain abile a farsi trovare pronto su un cross al bacio di Maxi Rodriguez. Partita chiusa? Nemmeno per sogno. Demichelis si addormenta sul finale di primo tempo e Lee Chung-yong gli ruba palla e trafigge Romero.

    In avvio di ripresa Maradona toglie uno spento Veron ma la Corea è più propositiva e al 13′ spaventa l’Albiceleste con Yeom Ki-hun che lanciato a rete calcia clamorosamente fuori. La paura dura poco perchè sale in cattedra sua maestà Messi che serve in appena 5′ due assist facili facili per Higuain per il 4-1 finale.

    Argentina lanciata verso il turno successivo con l’attacco che inizia a girare, c’è invece da temere per le amnesie difesa da oggi orfana di Samuel. La Corea del Sud ha comunque tutte le carte in regola per stupire.


    TABELLINO
    Argentina-Corea del Sud 4-1

    Argentina (4-3-3): Romero; Heinze, Samuel (23′ Burdisso), Demichelis, Gutierrez; Maxi Rodriguez, Mascherano, Di Maria; Messi, Tevez (30′ st Aguero), Higuain. A disposizione: Pozo, Andujar, C. Rodriguez, Garce, Otamendi, Bolatti, Pastore, Palermo, Milito). All. Maradona
    Corea del Sud (4-2-3-1): Jung Sung-ryong; Oh Beom-seok, Cho Yong-hyung, Lee Jung-soo, Lee Young-pyo; Ki Sung-yueng (1′ st Kim Nam-il), Kim Jung-woo; Lee Chung-yong, Park Ji-sung, Park Chu-young; Yeom Ki-hun. A disposizione: Kim Young-kwang, Lee Woon-jae, Cha du-ri,Oh Beom-seok, Kim Hyung-il, Kim Dong-jin, Kim Jae-sung, Kim Bo-kyung, Lee Seung-ryul, Ahn Jung-hwan, Lee-Dong-Guk) All. Huh Jung-moo
    Arbitro: De Bleeckere (Belgio).
    Marcatori: 17′ autorete Park Chu-young (C), 33′ Higuain (A), 46′ Lee Chung-yong (C), 31′ st Higuain (A), 35′ st Higuain (A)
    Ammoniti: Yeom Ki-hun, Lee Chung-yong (C), Gutierrez, Mascherano, Heinze (A)
    Espulsi: –

    SPECIALE MONDIALI SUDAFRICA 2010

  • Mondiali 2010: l’Argentina vede gli ottavi, pericolo Messi per la Corea

    Mondiali 2010: l’Argentina vede gli ottavi, pericolo Messi per la Corea

    Torna sotto i riflettori l’Argentina che scenderà in campo tra poche ore a Johannesburg per aprire la seconda giornata del Gruppo B. Di fronte la Corea del Sud che rievoca lontani ricordi, spiacevole ma anche dolci. Infatti il ct della Seleccion Maradona incrocierà sulla panchina avversaria lo stesso Huh Jung-Moo che cercò in tutti i modi di “mandarlo in ospedale” durante i Mondiali di Messico 86, specialmente con l’entrata assassina da taekwondo [guarda il video] in cui il Pibe de Oro rischiò molto. E la marcatura da “osservato speciale” molto probabilmente verrà riservata oggi all’erede Messi che nella prima giornata contro la Nigeria è stato immarcabile. Dicevamo ricordi spiacevoli ma anche belli perchè l’Argentina in Messico vinse il suo secondo Mondiale in finale contro la Germania.

    Le due squadre si presentano appaiate al primo posto del raggruppamento a punteggio pieno, i sudamericani vinsero contro la Nigeria mentre gli asiatici, più a sorpresa, ebbero la meglio sulla Grecia al termine di una gara giocata brillantemente. La vittoria potrebbe dare già la qualificazione agli ottavi di finale con un turno d’anticipo e Messi e compagni non vorrano sprecare questa ghiotta possibilità.

    Nella conferenza stampa alla vigilia del match Maradona ha, come al solito, fatto il suo show non mandandole a dire e, così facendo, ha protetto la squadra da eventuali critiche: principali obiettivi Pelèdovrebbe tornare al museo“, Platinie’ francese e pensa di essere migliore di tutti gli altri” e il pallone di questi Mondiali Jabulaniil pallone ha sicuramente un ruolo decisivo. Chiedo a Pelé e Platini di provare a giocare con il nuovo pallone e controllare com’è, invece di parlare del sottoscritto“.

    Per quanto riguarda le formazioni, Maradona perde il regista del centrocampo Veron per un risentimento muscolare (riposo precauzionale per il capitano dell’Albiceleste) e al suo posto giocherà Maxi Rodriguez, per il resto, conferma in toto la squadra titolare che s’impose contro i nigeriani con Messi, Tevez e Higuain a guidare il reparto d’attacco e Mascherano davanti la difesa; ancora panchina invece per Milito e Aguero.
    Nei sudcoreani ci sarà la stella Park Ji Sung a far tremare la retroguardia avversaria. L’Argentina parte nettamente favorita, del resto è normale con quel potenziale offensivo che si ritrova il Pibe de Oro.

    Probabili formazioni ARGENTINA – COREA DEL SUD (ore 13:30)

    ARGENTINA (4-3-3): 12 Romero, 2 Demichelis, 13 Samuel, 6 Heinze, 17 Gutierrez, 20 Maxi Rodriguez, 14 Mascherano, 7 Di Mar¡a, 10 Messi, 11 Tevez, 9 Higuain.
    A disposizione: 1 Pozo; 21 Andujar, 3 C. Rodriguez, 12 Garce, 15 Otamendi, 5 Bolatti, 23 Pastore, 16 Aguero, 18 Palermo, 19 Milito.
    Ct: Maradona
    COREA DEL SUD (4-4-2): 18 Jung Sung-ryong, 22 Cha Du-ri, 4 Cho Yong-hyung, 14 Lee Jung-soo, 12 Lee Young-pyo, 17 Lee Chung-yong, 16 Ki Sung-yueng, 8 Kim Jung-woo, 7 Park Ji-sung, 10 Park Chu-young, 19 Yeom Ki-hun.
    A disposizione: 21-Kim Young-kwang,1-Lee Woon-jae, 2-Oh Beom-seok,3-Kim Hyung-il, 15-Kim Dong-jin, 2 Kim Jae-sung, 6 Kim Bo-kyung, 5-Kim Nam-il, 11-Lee Seung-ryul, 9 Ahn Jung-hwan,20 Lee-Dong-Guk
    Ct: Huh Jung-Moo.

    DOVE GUARDARE LA PARTITA IN STREAMING

    GUARDA LO SPECIALE MONDIALI 2010

  • Maradona ritrova Huh Jung-Moo. Il video dell’entrata killer di Messico 86

    Pomeriggio la partita tra Argentina e Corea del Sud, valida per la seconda giornata del Gruppo B, segnerà l’incontro tra Maradona e Huh Jung-Moo che tornano ad incrociarsi a distanza di 24 anni, avversari oggi da commissari tecnici sulle rispettive panchine come lo erano allora da giocatori. Era il 2 giugno 1986, i Mondiali giocati in Messico, e si affrontavano Argentina e Corea del Sud nella prima gara del Gruppo A: l’attuale ct coreano riservò un “trattamento speciale” al Pibe de Oro per tutta la durata del match, falli voluti per intimorire il campione argentino che rischiò di rompersi, più di una volta, le preziosissime gambe, in particolar modo con un’entrataccia che è sembrata più una mossa di taekwondo che non un’intervento di gioco. Dopo il brutto fallo, Maradona rimase a terra dolorante per qualche minuto sebbene l’entrata in scivolata non sia stata sanzionata da nessun tipo di cartellino dall’arbitro.

    Per la cronaca la partita finì poi 3-1 per l’Albiceleste e Maradona non segnò. Ora la storia potrebbe ripetersi con l’erede del Pibe de Oro, Lionel Messi, al quale potrebbe essere riservato lo stesso trattamento dai difensori coreani. Ma, contrariamente a quanto si possa pensare, potrebbe essere di buon auspicio perchè quel Mondiale messicano l’Argentina lo vinse. E chissà che con ciò il fato non stia tentando di dirci qualcosa….

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  • Maradona show. Il ct della Selecion in tackle su Pelè, Platini e Jabulani

    Maradona show. Il ct della Selecion in tackle su Pelè, Platini e Jabulani

    In un mondiale in cui le stelle stentano a diventar protagonisti in campo è Diego Armando Maradona a predersi come suo solito lo scettro oltre che le prime pagine. Le sue conferenze stampa sono gremitissime e lui non disdegna le stoccate ad effeto che fanno la gioia dei giornalisti.

    Il Pibe de Oro se la prende con “il nemico” storico Pelè, con il “francese” Platini e con Jabulani, il pallone del mondiale, odiato da portieri e giocatori. Maradona replica alla stella brasiliana che nei giorni scorsi lo aveva accusato di aver accettato la guida tecnica dell’Argentina solo per soldi “Pelè torni al museo – dice Maradona -. E Platini non mi sorprende perchè io e lui siamo sempre stati molto distanti”.

    Platini aveva criticato l’argentino come tecnico definendolo “Un grande giocatore del passato”. E rincara “Sappiamo come sono i francesi. Platini è francese e pensa di essere meglio del resto del mondo. Io non gli ho mai dato peso. Io chiedo a Pelè e Platini di andare a rivedere il pallone con cui giocavano loro e poi dare un giudizio sullo Jabulani. Magari la smettono di dire cose stupide su di me…”.

    E poi la difesa di Messi “Ho notato Podolski, Elano, Maicon, ma nessuno mi ha impressionato in modo particolare. Nessuno è riuscito a fare neppure il 40% di ciò che ha fatto Messi contro la Nigeria. Leo deve solo stare tranquillo e giocare il suo calcio. Sono molto fiducioso riguardo alla partita di domani contro la Corea del Sud: vinceremo noi”

  • Le interviste di Argentina – Nigeria 1-0. Maradona: “Importante partire bene”

    • E’ stata la mia miglior prestazione, ed è arrivata davanti al miglior giocatore del mondo. Dio è il mio segreto, solo Dio. Mi fa stare tranquillo“.

    Lo ha dichiarato Vincent Enyeama, portiere della Nigeria, autore di almeno quattro interventi importanti su Leo Messi. Il numero 1 africano ha poi proseguito:

    • Sono riuscito a fermare Messi con l’aiuto di Dio“.

    Queste invece le parole rilasciate in conferenza stampa dal Commissario Tecnico dell’Argentina Diego Armando Maradona dopo il successo di misura contro la Nigeria:

    • Abbiamo sofferto un pò in una partita che si presentava difficile, questa è la legge del calcio. Grazie a Dio abbiamo vinto noi, speriamo di fare più gol in futuro. Per noi era necessario vincere. I miei giocatori hanno grandi meriti così come il portiere della Nigeria. Iniziare un Mondiale vincendo ti da una certa tranquillità per il futuro. Molte occasioni ma pochi gol? È una cosa che ora non mi preoccupa. Riserveremo i colpi buoni per la prossima partita“.

    Poi elogia il portiere avversario autore di una prestazione veramente notevole:

    • Devo dire che il portiere della Nigeria, Enyeama, è stato molto bravo, ha neutralizzato almeno 3 o 4 gol“.