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  • Juventus, tra Sanchez e Morata spunta il nome di Balotelli

    Juventus, tra Sanchez e Morata spunta il nome di Balotelli

    Come si sa dal termine della stagione, la Juventus ha intenzione di rinforzarsi per puntare a fare più strada possibile anche nella prossima campagna europea. Nei giorni passati si è parlato dello svincolato Didier Drogba, che però non pare aver convinto totalmente Antonio Conte, sempre sulla cresta dell’onda il nome di Sanchez, trattare con il Barcellona però non è certo semplice e mentre salgono le quotazioni del giovane del Real Madrid Alvaro Morata, ecco che spunta a sorpresa il nome di Mario Balotelli.

    Mario Balotelli
    Mario Balotelli

    SuperMario alla Juventus, semplice suggestione o qualcosina di concreto in più? Il tramite per portare a termine un’incredibile operazione è senza dubbio l’agente dell’attaccante della nazionale Italiana, stiamo parlando di Mino Raiola che oltre a Balotelli cura pure gli interessi del giovane talentuoso centrocampista francese e della Juventus, e molto ricercato sul mercato, Paul Pogba ed in passato è stato il procuratore di Pavel Nedved. Il biondo ex centrocampista ceco è ora dirigente della Juventus e dalle parole pronunciate sul caso Pogba si è letto un consiglio da amico da parte di Nedved nei confronti di Raiola:

    Noi vorremmo tenere Paul per più tempo possibile. Ho già affrontato il discorso con il suo procuratore, gli ho detto di lasciarlo ancora un po’ qui con noi. Se Raiola è intelligente deve pensare alla crescita del giocatore e non ai soldi.

    Un obiettivo quindi possibile, calcolando anche che il futuro di Balotelli in maglia rossonera è tutto fuorchè sicuro, anzi SuperMario potrebbe essere la pedina da utilizzare nel mercato per poter far cassa e reinvestire.

    Oltre alla suggestione Balotelli per l’attacco pare sempre più concreta la pista che porta a Morata. L’attaccante delle Merengues, che ha davanti dei veri e propri mostri sacri e che quindi non ha trovato molto spazio, potrebbe arrivare alla Juventus con un prestito con diritto di riscatto a favore dei bianconeri e controriscatto per gli spagnoli. Questo significa che il Real vorrebbe tenersi uno spiraglio aperto per riprenderselo. Rimane anche aperta l’ipotesi dell’inserimento di Morata nella trattativa dei Blancos per arrivare a prendere Vidal, il cileno è un calciatore che sarebbe molto gradito da Carlo Ancelotti. Se si concretizzasse questa ipotesi Vidal andrebbe ad indossare la casacca delle Merengues e alla Juventus andrebbe Morata più un sostanzioso conguaglio economico essendo il centrocampista juventino valutato sui 50 milioni.

    Sempre viva, ma più complessa, è la strada per arrivare ad Alexis Sanchez del Barcellona. Il neotecnico dei Blaugrana Luis Enrique vorrebbe Fernando Llorente e Arturo Vidal, confidando magari nella voglia della Juventus di accaparrarsi Sanchez. Marotta però per il momento avrebbe resistito agli assalti per i suoi campioni, per questo motivo tentare di acquistare l’attaccante cileno del Barcellona solo con i contanti, senza contropartite risulta davvero molto complicato.

  • Brasile 2014: girone C con  Colombia, Giappone, Costa d’Avorio e Grecia

    Brasile 2014: girone C con Colombia, Giappone, Costa d’Avorio e Grecia

    Campionato del Mondo di calcio 2014: il gruppo C è composto da Colombia, Giappone, Costa d’Avorio e Grecia.

    Raramente la Colombia era arrivata ad una fase finale di un Mondiale con una squadra cosi forte. In attesa di sapere se Radamel Falcao riuscirà a recuperare la squadra di José Néstor Pekerman ha tante certezze e molta voglia di stupire. L’obiettivo dei colombiani è riuscire a mgliorare il risultato del 1990. La squadra è considerata come una delle sorprese sudamericane del Mondiale.

     

    mondiali-2014-girone-cLa rosa a disposizione di Pekerman è un mix di qualità e di esperienza con giovani di talento già protagonisti nei principali campionati europei. La porta sarà difesa dal venticinquenne David Ospina Ramírez del Nizza con Faryd Camilo Mondragón, 43 anni a giugno, e Camilo Vargas come alternative.

    Il reparto arretrato rappresenta un’incognita dove come centrali ci sono il capitano Mario Yepes e Luis Amaranto Perea i quali sono avanti con gli anni. L’alternativa si chiama Christian Zapata il quale viene da una stagione con più basi che alti nel Milan. Juan Camilo Zúñiga e Pablo Estifer Armero saranno i due esterni ma anche loro sono delle incognite visti gli importanti infortuni subiti nel corso della stagione. Da tenere molto in considerazione Santiago Arias Naranjo il quale ha preso parte al Mondiale under 20.

    Il centrocampo colombiano è composto molti giocatori militanti nei campionati Europei: il talento di James David Rodríguez: mancino dotato di buona tecnica individuale, preferisce giocare a destra per accentrare e battere a rete, buna rapidità e capacità nell’uno contro uno. Juan Fernando Quintero, il centrocampista del Porto è dotato di intelligenza tattica e ottima visione di gioco, può ricoprire vari ruoli a centrocampo tra cui la mezzapunta e il trequartista: la sua posizione preferita è davanti alla difesa. Arriva dopo un grande stagione nella Fiorentina Juan Guillermo Cuadrado: può giocare in tutte le posizioni della fascia destra, le sue migliori caratteristiche sono velocità e dribbling; è atteso molto al banco di prova di un Mondiale. In patria si attendono molto da Alexander Mejía Sabalsa centrocampista dell’Atlético Nacional è un mediano che può essere schierato anche come centrale o come esterno destro.

    In attacco la stella è sicuramente Radamel Falcao, la punta del Monaco vuole esserci ma l’alternativa principale Carlos Bacca scalpita dopo una ottima stagione al Siviglia. Da seguire anche Téofilo Antonio Gutiérrez attaccante del River Plate. Cosi come Luis Fernando Muriel considerato uno dei giocani più promettenti del calcio mondiale, attaccante ambidestro dotato di tanta velocità e di ottimo dribbling. Quest’anno nell’Udinese è stato anche impiegato come trequartista.

    Ecco la lista dei convocati di José Néstor Pekerman:

    Portieri: Ospina (Nizza), Mondragon (Dep. Cali), Vargas (Santa Fe)
    Difensori: Zúñiga (Napoli), Yepes (Atalanta), Perea (Cruz Azul), Zapata (Milan), Armero (West Ham), Arias (PSV), Valdés (San Lorenzo), Mosquera (América), Balanta (River Plate)
    Centrocampisti: Aguilar (Tolosa), Sánchez (Elche), Valencia (Fluminense), Ramírez (Morelia), Guarín (Inter), Cuadrado (Fiorentina), Rodríguez (Monaco), Torres (Al Shabab), Soto (Mainz), Quintero (Porto), Mejia (Nacional)
    Attaccanti: Ibarbo (Cagliari), Ramos (Herta Berlino), Muriel (Udinese), Falcao (Monaco), Gutierrez (River Plate), Bacca (Siviglia), Martinez (Porto).

    La vittoria ottenuta in Coppa d’Asia nel 2011 fa sperare in un Giappone che riesca a dimostrare continuità e solidità nel contesto di un Mondiale.

    Il processo di maturazione del calcio giapponese trova in Alberto Zaccheroni il principale protagonista, a suon di risultati, in attesa di un ultimo e definitivo salto di qualità prima dell’addio previsto dopo il Mondiale. Dal 2010 l’ex tecnico di Udinese, Milan, Inter e Juventus è riuscito a conquistare la Coppa d’Asia nel 2011 e la conseguente qualificazione alla Confederation Cup. Gli anni passati alla guida della nazionale hanno permesso al C.t. di forgiare il gruppo dal punto di vista della coesione e dell’impronta tattica in vista del Mondiale. Il 4-2-3-1, marchio di fabbrica del tecnico, sarà una delle certezze per una nazionale che farà della dinamicità e della compattezza i suoi punti di forza.

    In porta ci sarà Kawashima, estremo difensore dello Standard Liegi. Con lui Shusaku Nishikawa e Shuichi Gonda.

    In difesa attenzione a tre giocatori che militano in Bundesliga: Hiroki Sakai, Gotoku Sakai e Atsuto Uchida: quest’ulitmo milita nello Schalke 04 ed ormai è una sicurezza dulla fascia destra. Giocatore importante il terzino dell’Inter Yuto Nagatomo.

    A centrocampo le operazioni saranno comandate da Yasuhito Endo 34enne regista con ottimi tempi di gioco il quale non ha mia uscito dal Giappone per misurarsi con il campionato europeo. Altro veterano Makoto Hasebe con un’esperienza di sei stagioni in Bundesliga.

    Nel reparto offensivo la stella è il milanista Keisuke Honda, l’esperienza sul terreno di gioco è stata inconsistente ma in Brasile il ruolo di Honda sarà quello di trascinare i suoi senza possibilità di appello; la maglia della nazionale sembra offrirgli effetti terapeutici e l’appuntamento mondiale sembra una prova da non fallire. Altro punto di forza è rappresentato da Shinji Kagawa reduce da una stagione non convincente al Manchester United. Si è messo in luce durante la nella Confederation Cup l’attaccante del Mainz Shinji Okazaki, in questa stagione ha realizzato 15 gol. Anche Yochiro Kakitani che potrebbe rivelarsi una delle sorprese nel reparto offensivo: è possibile che il Mondiale si per lui l’ultimo passaggio prima del salto nel calcio europeo.

    Ecco i convocati di Alberto Zaccheroni:

    Portieri: Kawashima (Standard Liegi), Shusaku Nishikawa (Urawa Reds), Shuichi Gonda (FC Tokyo)
    Difensori: Masahiko Inoha (Jubilo Iwata), Yasuyuki Konno (Gamba Osaka), Yuto Nagatomo (Inter), Masato Morishige (FC Tokyo), Atsuto Uchida (Schalke), Maya Yoshida (Southampton), Hiroki Sakai (Hannover), Gotoku Sakai (Stoccarda)
    Centrocampisti: Yasuhito Endo (Gamba Osaka), Makoto Hasebe (Norimberga), Toshihiro Aoyama (Sanfrecce Hiroshima), Hotaru Yamaguchi (Cerezo Osaka)
    Attaccanti: Keisuke Honda (AC Milan), Yoshito Okubo (Kawasaki Frontale), Shinji Okazaki (Mainz), Shinji Kagawa (Manchester United), Hiroshi Kiyotake (Norimberga), Yoichiro Kakitani (Cerezo Osaka), Manabu Saito (Yokohama F Marinos), Yuya Osako (Monaco 1860)

    La nazionale della Costa d’Avorio si è qualificata ai Mondiale per la terza volta consecutiva. Ha dominato il proprio girone di qualificazione e ha vinto il proprio spareggio con il Senegal. E’ una buona squadra con quattro giocatori sopra la media e un contorno di buon giocatori.

    Dal maggio 2012 la nazionale è guidata da Sabri Lamouchi ex giocatore francese. Prima dell’incarico attuale non aveva mai avuto esperienze da allenatore; da quando allena la nazionale la Costa d’Avorio ha ottenuto solo due sconfitte in due anni.

    Il portiere titolare sarà Boubacar Barry.

    In difesa il pilastro si chiama Kolo Tourè, centrale nel Liverpool; in questa stagione non è stato impiegato con continuità, ha giocato soltanto 20 partite e, non tutte per intero, ma è considerato uno dei difensori con più esperienza nel campionato inglese. Insieme a lui Sol Bamba. Serge Aurier è un esterno da osservare molto bene: è un terzino destro a tutto campo che sa fare bene entrambi le fasi, può fare l’esterno di sinistra e anche il difensore centrale. Il grande escluso è Emmanuel Ebouè, del Galatasaray.

    Il centrocampo può avvalersi dell’esperienza di Yaya Tourè: il centrocampista del Manchester City è sicuramente uno dei migliori interpreti nel suo ruolo a livello mondiale. Al talento e alla tecnica unisce notevole resistenza e forza fisica. Chieck Tiote, centrocampista del Newcastle, è anch’esso un giocatore dalla notevole esperienza maturata nella nazionale.

    In attacco è rappresentata da Didier Drogba il quale a 36 anni è uno dei giocatori più esperti di tutto il calcio a livello europeo. I suoi punti di forza sono sempre stati la concretezza sotto porta e la forza fisica. Gervinho ha saputo rendersi utilissimo nella stagione attuale con la maglia della Roma, sicuramente uno dei protagonisti della competizione mondiale: gioca principalmente da attaccante esterno, eccelle nello scatto e nel dribbling, con rapidi cambi di direzione. Salomon Kalou, giocatore del Lille, è un attaccante che gioca molto come esterno d’attacco ma che, all’occorrenza, può fare anche l’esterno di centrocampo.

    Ecco la lista dei convocati del C.t. Sabri Lamouchi

    Portieri: Boubacar Barry (Lokeren), Badra Ali Sangare (ASEC Mimosas), Mande Sayouba (Stabaek), Sylvain Gbohouo (San-Pedro)
    Difensori: Serge Aurier (Tolosa), Sol Bamba (Trabzonspor), Constant Djakpa (Eintracht Francoforte), Artur Boka (Stoccarda), Didier Zokora e Kolo Tourè (Liverpool), Dja Djedjè (Marsiglia), Ousmane Viera (Rizespor), Akpa-Akpro (Tolosa), Angoua (Valenciennes)
    Centrocampisti: Yaya Tourè (Manchester City), Serey Die (Basilea), Chieck Tiote (Newcastle), Ismael Diomande (Saint-Etienne), Romaric (Bastia), Didier Ya Konan (Hannover).
    Attaccanti: Didier Drogba (Galatasaray), Giovanni Sio (Basilea), Lacina Traorè (Monaco), Wilfried Bony (Swansea), Seydou Doumbia e Salomon Kalou (Lille), Gervinho (Roma), Max Gradel (Saint-Etienne)

    La nazionale greca ha ottenuto il pass per accedere alla fase finale del Mondiale attraverso gli spareggi di novembre che hanno visto trionfare i greci ai danni della Romania. In uno dei gironi più equilibrati del Mondiale l’obiettivo è quello di passare il turno e, magari, raggiungere gli ottavi per stabilire un nuovo record storico nella competizione.

    La nazionale è guidata dal C.t. portoghese Fernando Santos: il decano portoghese del calcio greco, alla guida della nazionale dal 2010 ha trascorso tutta la sua carriera tra la sua patria e quella adottiva come allenatore del Porto.

    La porta sarà difesa da Panaglotis Glykos con l’ex romanista Alexandros Tzorvas come riserva.

    Il pilastro della difesa è il centrale del Borussia Dortmund Sokratis Papastathopoulos il quale nella formaizone tedesca ha trovato la sua completa maturazione. Vasilis Torosidis ha disputato un buon campionato nella Roma. Ildifensore Kostas Manolas è un difensore centrale forte fisicamente e con buona tecnica ed José Holebas è un giocatore mancino, il suo ruolo naturale è il terzino di fascia sinistra ma ppuò svariare per tutta la fascia sinistra ed all’occorenza può essere impiegato come ala.

    A centrocampo la squadra non può fare a meno dell’esperienza di Giorgios Karagounis, uno dei superstiti dell’Europeo vinto nel 2004, ed a quella di Kostas Katsouranis. Lazaros Christodoulopoulos e Panagiotis Kone sono reduci dalla brutta stagione passata in quel Bologna culminata con la retrocessione ma si il Mondiale sa rigenerare queste brutte ferite. Kostas Fortounis è il più giovane giocatore presente in Brasile: classe 1992 in forza al Kaiserslautern, è finito nel mirino dei grandi club europei, mediano e all’occorrenza anche esterno destra è un giocatore che potrebbe spiccare il volo in questa competizione.

    Tutto l’ambiente è convinto che quello brasiliano può essere il mondiale di Kostas Mitroglou, il centravanti dei Fulham è dotato di una notevole forza fisica, ottimo nei colpi di testa e dotato di un ottimo senso del gol. Insieme a lui Giorgios Samaras. Gli altri attaccanti in rosa sembrano di livello inferiore rispetto ai primi due.

    Ecco la lista dei convocati del C.t. Fernando Santos:

    Portieri: Alexandros Tzorvas (Apollon Smyrnis), Michalis Sifakis (Atromitos), Orestis Karnezis (Granada), Panaglotis Glykos (PAOK) e Stefanos Kapino (Panathinaikos);
    Difensori: Avraam Papadopoulos, Dimitris Siovas, Giannis Maniatis, Jose Holebas e Kostas Manolas (Olympiakos), Sokratis Papastathopoulos (Borussia Dortmund), Giorgios Tzavellas (PAOK), Loukas Vyntra (Levante) e Vasilis Torosidis (Roma).
    Centrocampisti: Alexandros Tziolis (Kayserispor), Andreas Samaris (Olympiakos), Kostas Katsouranis (PAOK), Giorgios Karagounis (Fulham), Panagiotis Tachtsidis (Torino), Sotiris Ninis (PAOK), Giannis Fetfazidis (Genoa), Kostas Fortounis (Kaiserslautern), Lazaros Christodoulopoulos e Panagiotis Kone (Bologna).
    Attaccanti: Dimitris Papadopoulos (Atromitos), Dimitris Salpingidis (PAOK), Giorgios Samaras (Celtic), Kostas Mitroglou (Fulham) e Theofanis Gekas (Konyaspor).

    Tutti i gironi di Brasile 2014:

    Girone A
    Girone B
    Girone C
    Girone D
    Girone E
    Girone F
    Girone G
    Girone H

  • Sanchez, Drogba, Morata tanti nomi per la Juventus

    Sanchez, Drogba, Morata tanti nomi per la Juventus

    La Juventus vuole rinforzarsi sul mercato per cercare di competere in Europa oltre che in Italia, Antonio Conte l’aveva fatto capire al termine della scorsa stagione e il suo rinnovo pare probabilmente collegato all’accontentare, almeno dove possibile, le richieste del tecnico.

    Ovviamente essendo a fine maggio il festival dei nomi si fa ricco giorno dopo giorno, si passa da Sanchez a Morata, senza dimenticare il quasi impossibile Di Maria, Didier Drogba ed il più abbordabile ma duttile Roberto Pereyra dell’Udinese.

    Proviamo quindi a fare un resoconto, su tutti quei nomi che sono stati accostati alla Juventus e che potrebbero vestire bianconero o rimanere utopia.

    La super prestazione fornita nella finale di Champions contro l’Atletico Madrid ha cancellato, se per caso ce ne fosse stata la minima possibilità, la speranza di vedere Angel Di Maria con la maglia della Juventus, l’argentino viene considerato assolutamente incedibile dalle Merengues e al momento la Juventus, ed il calcio italiano non avrebbero nemmeno il potere economico per ingolosire il Real.

    Alexis Sanchez
    Alexis Sanchez

    Situazione decisamente opposta quella di Alexis Sanchez. Il neotecnico dei blaugrana Luis Enrique, secondo il portale spagnolo Sport.es, non riterrebbe fondamentale nel suo gioco il cileno che quindi dopo i mondiali potrebbe finire sul mercato. El Niño Maravilla sarebbe uno dei primi nomi sulla lista che Conte avrebbe presentato a Marotta, il problema però è l’accordo economico da trovare con il Barcellona. I catalani chiedono 25 milioni, la Juventus non è intenzionata a salire oltre i 20, si tratterà.

    Il nome di Drogba è senza dubbio affascinante ma ha i suoi pro ed i suoi contro, l’ivoriano sarebbe quel tocco d’esperienza in più in vista della prossima Champions League ma gli anni passano anche per lui e quindi potrebbe non garantire le presenze e la continuità di un tempo. Il nodo principale però è legato alla durata del contratto, si dice che Drogba vorrebbe un biennale ma la Juventus sarebbe disposta ad un anno di contratto, ne sapremo di più dopo l’incontro previsto in questi giorni tra la dirigenza bianconera e lo staff del calciatore.

    Il nome delle ultime ore è quello di Morata, il Real Madrid sembra si sia fatto avanti con la Juventus per avere Vidal, nell’eventuale cessione del centrocampista cileno potrebbe venir inserito il giovane attaccante dei Blancos.

    Veniamo quindi al caso Pereyra, l’argentino dell’Udinese sembrava ad un passo dal vestire il bianconero della Juventus ma ancora pare ci sia da lavorare, Pozzo pare interessato ad uno tra Zaza e Berardi e la Juventus sarebbe disposta ad inserire Zaza nella trattativa Pereyra e a lasciare Berardi un altro anno al Sassuolo.

    Per quanto riguarda gli altri rientri continua a far notizia il caso Immobile, con il Borussia Dortmund pronto ad alzare l’offerta, Juventus e Torino attendono fiduciose di incassare liquidità da investire nel mercato. Anche Boakye e Gabbiadini rientreranno quasi certamente alla base ma è il secondo che ha le maggiori possibilità di restare a Torino.

  • Drogba, lo Shanghai lo blocca: niente Galatasaray

    Drogba, lo Shanghai lo blocca: niente Galatasaray

    Il suo nome era stato indicato come il colpo del mercato di Gennaio da parte di una delle grandi d’Europa, considerando che nello scorso mese di Novembre – quando ancora la campagna di riparazione era chiusa – lui stesso aveva presentato alla Fifa una particolare richiesta di “permesso” per potersi trasferire “fuori dalla finestra di mercato” in Europa, al fine di prepararsi al meglio per affrontare la Coppa d’Africa. In tal caso, però, la Fifa gli negò il consenso ma, comunque, quella sua iniziativa aveva di fatto mostrato palesemente la sua volontà di lasciare la Cina e lo Shanghai Shenhua.  Stiamo parlando dell’ivoriano Didier Drogba, il cui nome è stato per lungo tempo indicato come bersaglio principale del mercato di riparazione della Juventus che veniva indicata in pole position per assicurarsi Drogba e la sua esperienza europea come “rinforzo Champions”, ma che poi gli ha preferito – per forza di cose – il francese Nicolas Anelka, ex compagno di Drogba allo Shanghai Shenhua.

    Fallito il tentativo della Juventus, era poi trapelato l’interesse di Drogba del Galatasaray di Fatih Terim che, dopo essersi assicurato un pezzo pregiato come Wesley Sneijder voleva completare l’opera di rafforzamento (anche in vista della Champions League, ndr) con il suo acquisto: Drogba sembrava, così, ormai destinato ad accasarsi in Turchia ma, improvvisamente, ha visto cambiare – in negativo dal suo punto di vista – il proprio futuro.

    Drogba, lo Shanghai lo blocca | © Gallo Images/Getty Images
    Drogba, lo Shanghai lo blocca | © Gallo Images/Getty Images

    Infatti, da quanto si apprende oggi, ad un giorno dalla chiusura del calciomercato di Gennaio, Didier Drogba non si muoverà dalla Cina, e lo Shangai Shenhua sembra essere molto determinato nell’impedire la sua partenza, considerando che ha anche emesso un comunicato ufficiale in tal senso, in cui esprime la propria volontà di ricorrere ai mezzi necessari affinchè si possano tutelare gli interessi della società, in virtù del fatto che il contratto di Didier Drogba non è stato interrotto ed è ancora in essere. Inoltre, lo Shanghai Shenhua si dichiara altresì pronto a ricorrere anche alla Fifa per  veder tutelata la propria posizione, raccogliendo “prove” necessarie in tal senso: “Drogba resta un membro dello Shanghai Shenhua, il contratto fra le parti è ancora valido. Stiamo raccogliendo le prove da fornire alla Fifa per proteggere i nostri interessi”. Porte chiuse, dunque, anzi sbarrate anche perchè il club cinese si dichiara addirittura “scioccato” per la linea di comportamento adottata in tale vicenda dal Galatasaray.

    Parole forti e una presa di posizione molto determinata  e decisa da parte del club che, al contrario di quanto ci si potesse attendere, non ha nessuna intenzione di lasciar partire Drogba, probabilmente per non privare la squadra di un elemento fondamentale, dopo la partenza di Nicolas Anelka, che nella squadra Cinese ricopriva il ruolo di calciatore-allenatore, in direzione Juventus.

    Ma, probabilmente, nell’intera vicenda pesa anche la mancanza di rispetto da parte del Galatasaray che, secondo la dirigenza dello Shanghai Shenhua, avrebbe compiuto palesi violazioni nel tentativo di ingaggiare un giocatore sotto contratto e che non si era svincolato dal club cinese.

    Una mini-crisi diplomatica sull’asse turco-cinese che, dunque, rischia di far saltare tutto: a meno di ulteriori colpi di scena, Drogba resta in Cina.

  • Con Drogba il Galatasaray punta alla Champions

    Con Drogba il Galatasaray punta alla Champions

    Il Galatasaray sta attirando gradualmente su di sé le luci dell’attenzione mediatica. Il motivo è presto detto. Basta guardare la notevole campagna acquisti dei turchi che sono riusciti a portare a casa loro dei fior di campioni. Prima Wesley Sneijder, “prigioniero” dell’Inter di Andrea Stramaccioni, poi Didier Drogba, anch’egli intrappolato, proveniente però dai ben più lontani cinesi dello Shanghai Shenhua. La dirigenza, sotto la guida del presidente Aysal Unal, è riuscita in breve tempo a costruire una solida compagine fondata su campioni in cerca di una seconda giovinezza. In questo modo, il Galatasaray, si candida a essere, se non lo è già, la squadra numero uno della Turchia e della Super Lig, il campionato turco. La Telekom Arena, stadio da più di 50 mila posti dove è solito giocare le partite casalinghe il Galatasaray, potrà godersi due campioni di fama mondiale: Sneijder e Drogba. Davvero niente male per una piccola Cenerentola del calcio europeo costretta per forza di cose a diventare una big. La strada è quella giusta.

    Sneijder e Drogba trasformano il Galatasaray in una superpotenza del calcio europeo | ©MIRA/AFP/Getty Images
    Sneijder e Drogba trasformano il Galatasaray in una superpotenza del calcio europeo | ©MIRA/AFP/Getty Images

    SNEIJDER E DROGBA – I rinforzi ultimi rispondono ai nomi di Drogba e Sneijder. Su entrambi la concorrenza era spietata: ricordiamo che anche molti club italiani fra cui il Milan e la Juventus, si erano fiondati sui due campioni rimasti insoddisfatti dalle rispettive esperienze. Sneijder quest’anno non è mai riuscito a ritagliarsi lo spazio che si merita all’Inter e di conseguenza emigrare è stata la soluzione più conveniente e logica per tutti. Invece di andare in un club dal nome più roboante come il Milan o il Liverpool, Sneijder ha scelto il Galatasaray. Poco importa se i tifosi turchi avevano da ridire sulla splendida moglie del centrocampista olandese Yolanthe: Wes non ci ha pensato due volte. Per l’ex interista, contratto da tre anni e mezzo con ingaggio di cinque milioni di euro a stagione. Sneijder ha fra l’altro già esordito con la nuova maglia turca nel derby che il Galatasary ha vinto contro il Besiktas per 2-1 pochi giorni fa. Nemmeno il tempo di godersi il nuovo arrivo che per i tifosi turchi ecco un’altra sorpresa: Didier Drogba. L’ivoriano ha accettato la proposta del Galatasaray: 18 mesi per il “modico” ingaggio di sei milioni di euro più quattro al momento della firma e ulteriori bonus. In sostanza, solo per 18 mesi, il giocatore, attualmente impegnato nella Coppa d’Africa con la sua Costa d’Avorio, potrebbe arrivare a guadagnare fino a 11 milioni di euro.

    BIG TEAM? – Già senza i due ultimi arrivi, il Galatasaray poteva vantare una formazione di tutto rispetto. Certo, non da vittoria a occhi chiusi della Champions League, ma sicuramente perfetta per far bene in Europa. Diamo un’occhiata alla formazione del Galatasaray e concentriamoci su come questa potrebbe cambiare. In porta ci sono pochi dubbi: spazio a Muslera, ex portiere della Lazio. Difesa con Ebouè, Birinci, Kaya e l’ “italiano” Ujfalusi (ex Fiorentina). A centrocampo spazio ad Amrabat, Felipe Melo, Riera, e Sneijder. Davanti l’nteressante coppia gol Drogba-Yilmaz. In panchina sono rimasti comunque ottimi giocatori del calibro di Milan Baros, Balta, Nounkeu e Elmander. Con un po’ di pratica e qualche altro colpo mirato per puntellare la difesa, il Galatasary si candida a diventare una mina vagante delle competizioni europee.

  • Niente Italia, Drogba firma per il Galatasaray

    Niente Italia, Drogba firma per il Galatasaray

    Tra i due litiganti, il terzo gode. Nel calciomercato questo detto è spesso veritiero e la sessione invernale 2013 non è da meno. Da inizio gennaio si è parlato di Didier Drogba prima vicinissimo alla Juventus, poi al Milan. Le richieste importanti dell’ivoriano però hanno rallentato le trattative, dando la possibilità al Galatasaray di inserirsi con successo tra i due club italiani. Operazione silenziosa e rapida, tanto da suscitare una certa perplessità da parte dei media europei, viste le continue dichiarazioni dell’ex attaccante del Chelsea, favorevole ad un ritorno in Europa solo in un campionato importante. Ok, forse la Serie A ha perso un po di appeal, ma sinceramente, non credo che la Premier turca sia più importante. Fatto sta che Drogba ha firmato per il Galatasaray, raggiungendo l’ex interista Sneijder.

    Si attende solamente il via libera dello Shanghai Shenua per ufficializzare l’operazione. L’ivoriano ha firmato un contratto da 18 mesi nella quale percepirà in totale ben 10 milioni di euro. Lascia una miniera d’oro (la Cina) per trovarne un’altra (la Turchia).

    Drogba, neo acquisto del Galatasay © ALEXANDER JOE/AFP/Getty Images
    Drogba, neo acquisto del Galatasay © ALEXANDER JOE/AFP/Getty Images

    I NUOVI RICCHI – Prima Snejider, poi Drogba. Il Galatasaray entra di diritto tra i nuovi ricchi. E’ ormai chiaro l’obiettivo del club turco: arrivare il più lontano possibile in Champions League. Infatti, in campionato il Gala viaggia a +5 rispetto al Besiktas (secondo il classifica e battuto nel recente week end, dove ha esordito l’olandese) e non avrebbe avuto bisogno di un rinforzo di lusso come l’ivoriano. Nella competizione europea di maggior prestigio, i turchi dovranno sfidare lo Schalke 04 agli ottavi di finale e in caso di passaggio del turno diventeranno la mina vagante dai quarti di finale in su.

    D’altronde Drogba, non potrà essere d’aiuto ai compagni prima di febbraio (proprio quando si giocherà il primo turno ad eliminazione diretta della Champions), visto che attualmente è impegnato con la propria Nazionale nella Coppa d’Africa.

    DECLINO ITALIANO – Un tempo la Serie A era ben vista dagli stranieri, pronti a rinunciare a qualche milione sull’ingaggio pur di atterrare in Italia. Stavolta siamo stati sorpassati da un campionato poco conosciuto come quello turco, il declino è ufficiale!

  • Juventus, Anelka obiettivo numero uno

    Juventus, Anelka obiettivo numero uno

    Nicolas Anelka accetterebbe volentieri la proposta della Juventus di portarlo a Torino. Il giocatore francese, attualmente in Cina nello Shanghai Shenhua, sarebbe disposto a trasferirsi in Italia e Beppe Marotta lo ha messo al numero uno nella lista degli obiettivi bianconeri. La pista Anelka sarebbe più facile rispetto a quella del suo compagno di squadra Didier Drogba. Intanto il francese potrebbe liberarsi prima dell’ivoriano visto che è da più tempo di quest’ultimo allo Shanghai: meno di un anno alla scadenza del contratto mentre per Drogba i tempi sono più lunghi e l’operazione più complicata. In questo momento Anelka si sta allenando in Francia assieme al Paris Saint-German di Carlo Ancelotti il quale, interpellato dalla dirigenza bianconera riguardo lo stato di forma dell’ex Chelsea, ha dato il suo via libera alla trattativa. I bianconeri hanno voluto sentire l’opinione di Ancelotti per due motivi: intanto Carletto ha allenato Anelka al Chelsea e può avere un’idea della sua utilità alla Juventus poi sta recentemente allenando il giocatore che pare non aver subito cali di forma dovuti all’età. Con la benedizione di Ancelotti, l’affare sembra più vicino.

    Nicolas Anelka in azione nello Shanghai | © STR/Stringer / Getty Images
    Nicolas Anelka in azione nello Shanghai | © STR/Stringer / Getty Images

    ANCHE DROGBA? – Abbiamo detto che la Juventus preferisce puntare tutto su Nicolas Anelka. La domanda che in molti si fanno è: sono congelate le altre piste di mercato? Assolutamente no perchè rimane sempre alta l’attenzione verso Didier Drogba, l’uomo che ha portato la Champions League al Chelsea nella scorsa stagione. Come affermato poco fa, l’operazione Drogba è più complicata di quella di Anelka ma l’appeal è sempre molto elevato. Sull’ivoriano c’è anche il Milan, che sottobanco cerca di portare a Milanello un top player. Per quanto riguarda Lisandro Lopez, la Juventus sembra aver fatto qualche passo indietro. I francesi sarebbero anche disposti a cedere il giocatore in prestito ma vorrebbero che la Juventus lo riscattasse obbligatoriamente: i bianconeri invece non sono molto convinti. Nonostante questo la pista non si è comunque congelata del tutto. Un’ipotesi molto suggestiva sarebbe comunque quella di rivedere nella stessa squadra, una di quelle di primo livello dei maggiori campionati europei come la Juventus, la coppia gol del Chelsea Drogba-Anelka. L’età può sembrare elevata ma sicuramente l’intesa non mancherebbe fra i due.

    SFOLTIRE – Alla Juventus si accostano molti giocatori. Chiaramente tutti non potranno arrivare ma è anche vero che in attacco non c’è spazio per sette o otto giocatori. Con Anelka alla finestra, qualcuno degli attuali bomber bianconeri dovrà inesorabilmente salutare Torino. I più indicati a far spazio ai nuovi acquisti sembrano essere Matri e Quagliarella. Secondo Gazzetta.it, i due sono accostati insistentemente alla Fiorentina. I bianconeri  preferirebbero cedere Quagliarella che non Matri mentre, viste le condizioni dei toscani, la Fiorentina avrebbe più bisogno di un bomber di razza come l’ex giocatore del Cagliari. Montella stravede per entrambi e un possibile arrivo a Firenze non è affatto un’utopia. Unica cosa da sottolineare è che non sono stati ancora interpellati i diretti interessati. Matri, la giornata scorsa, è tornato in gol e potrebbe rientrare ancora nei piani di Conte mentre Quagliarella è finito in disparte. Llorente a giugno e uno fra Anelka o Drogba a gennaio per regalare alla Juventus quei top player che le mancano per raggiungere la perfezione.

  • Milan, ritorno di fiamma per Drogba

    Milan, ritorno di fiamma per Drogba

    Didier Drogba era uno dei primi obbiettivi seguiti dal Milan, poi abbandonato per seguire altre piste. L’ostacolo che impediva il matrimonio fra il Diavolo e l’ivoriano era duplice: da un lato l’enorme ingaggio voluto da Drogba, al di fuori del budget del Milan, dall’altro il corteggiamento di altri club, in primis la Juventus di Conte in perenne cerca di un fantomatico Top-player. Ecco che di fronte a queste difficoltà il Milan ha preferito virare su altri nomi,  seguire un’altra strategia. Il club di via Turati nei giorni scorsi aveva aumentato il pressing per Ricardo Kakà e per Mario Balotelli e sembrava che tutto dovesse risolversi per il meglio. Il brasiliano era disposto a sacrificare parte del suo faraonico ingaggio per tornare a casa mentre il Real Madrid era disposto a dare Kakà in prestito al Milan ma poi qualcosa è andato storto. Trattativa bloccata: o vendita o nulla. Il Real ha fatto marcia indietro così come lo ha fatto Mino Raiola, procuratore di Mario Balotelli. Per Supermario si lavorava nell’ombra e la trattativa non era ben avviata come quella per il brasiliano ma poco ci mancava. Nonostante questo, anche la pista del Bad Boy italiano sembra saltata a meno di clamorosi imprevisti. D’altra parte il 31 gennaio è ancora lontano. Ecco dunque spiegato il perché della retromarcia del Milan su Didier Drogba.

    Il Milan torna su Didier Drogba | ©  Gallo Images/Stringer / Getty Images
    Il Milan torna su Didier Drogba | © Gallo Images/Stringer / Getty Images

    OBBIETTIVO DROGBA – Il Milan adesso è quasi costretto a concentrare tutte le sue forze sull’operazione Drogba. Attenzione però perchè per l’ex campione d’Europa del Chelsea è fortissima la concorrenza della Juventus. Si prevede dunque un avvincente testa a testa fra le due squadre italiane. Anzi, per essere più precisi, utilizziamo l’immagine del triangolo perchè su Drogba non ci sono solo Milan e Juve ma anche, notizia dell’ultim’ora, la Lazio. Questo perchè il giocatore potrebbe liberarsi a costo zero dai cinesi dello Shanghai Shenhua

    BEN VENGA – A rincarare la dose ci pensa l’allenatore del Milan Massimiliano Allegri che, come riportato dal sito di Repubblica, sarebbe molto contento dell’arrivo di Drogba. Di lui così come di tutti gli altri campioni che sono stati accostati al Milan: ben vengano a Milanello per il mister rossonero questi talenti. L’unica cosa è che si parla di operazioni difficili, complicate per l’a.d Adriano Galliani. Comunque sia l’eventuale operazione Drogba andrebbe a cozzare contro la nuova linea verde messa in atto dal Milan? Difficile dirlo però dobbiamo ammettere che i rossoneri si sono ringiovaniti moltissimo: Niang, El Shaarawy e De Sciglio sono gli esempi più lampanti. Se fra questi aggiungiamo un campione, magari non più giovanissimo, ma in grado di aiutare nella crescita i baby talentini, tanto di cappello. Drogba potrebbe essere proprio questo personaggio: la chioccia con i pulcini, tanto per usare una metafora campagnola. L’ingaggio richiesto è però di quelli che fanno rabbrividire: stupisce che il Milan, vista la meticolosità della getione del bilancio, non si sia tirato indietro. Il giocatore vuole 10 milioni netti da ora fino al giugno 2014, i bianconeri hanno offerto 8 ma non sono bastati. Il Milan se vorrà Drogba dovrà essere più flessibile anche se i rossoneri per ora sono riusciti solo a pareggiare l’offerta juventina: 8 milioni sono anche quelli offerti dal Diavolo. La decisione ora è di Drogba: restare in Cina coperto d’oro ma senza ambizioni o venire in Italia con qualche soldo in meno ma al centro della scena?

  • Coppa d’Africa, esplode il tunisino Msakni. Delusione Drogba

    Coppa d’Africa, esplode il tunisino Msakni. Delusione Drogba

    Finita la prima giornata della Fase a Gironi della Coppa d’Africa 2013 possiamo analizzare insieme l’andamento delle 16 Nazionali partecipanti al torneo. Una competizione segnata dai tanti pareggi e dai gol in Zona Cesarini. Se proprio dobbiamo essere sinceri, questo torneo non ha regalato grandissime emozioni al pubblico di casa e anche la presenza sugli spalti non è stato un successone al momento. Solo la gara inaugurale tra la Nazionale ospitante (il Sudafrica) e Capo Verde ha visto la presenza di 50000 spettatori, nel resto dei match si è oscillati tra le 10000 presenze in Zambia-Etiopia e le sole 2000 persone di Costa d’Avorio-Togo. Una competizione che sta regalando pochi spunti interessanti e che si spera, possa subire una grossa accelerata a partire dalle partite odierne (inizierà la seconda giornata).

    Adesso però è tempo di riassunti e analisi dei quattro gironi della Coppa d’Africa.

    GRUPPO A

    Al momento, il Girone A si è dimostrato quello più noioso in assoluto con un doppio pareggio a reti bianche. Al contrario degli altri Gruppi, questo ha potuto contare su una notevole presenza di pubblico, con un totale di 75000 spettatori presenti sommando le due gare disputate. Sudafrica-Capo Verde ha deluso non poco le aspettative terminando con un scialbo 0-0, stessa sorte nell’altro match Angola-Marocco. Dopo una giornata, tutti ad 1 punto in classifica.

    Sudafrica – Capo Verde 0-0
    Angola – Marocco 0-0

    Classifica: Angola 1; Capo Verde 1; Marocco 1; Sudafrica 1.

    GRUPPO B

    Formazione Mali impegnata nella Coppa d'Africa 2013 &copy Michael Sheehan / Gallo Images
    Formazione Mali impegnata nella Coppa d’Africa 2013 &copy Michael Sheehan / Gallo Images

    Qualche gol e qualche emozione in più nel Girone B. Reti e volti noti nella sfida tra Ghana e Repubblica Democratica del Congo, dove si rendono protagonisti due giocatori noti nel campionato italiano. Parliamo di Badu e Asamoah, autori dei due gol che portano sul 2-0 i ghanesi, prima della rimonta dei congolesi tra il 53′ e il 69′ con il rigore realizzato da Mbokani, attaccante dell’Anderlecht che abbiamo potuto osservare già in occasione della doppia sfida contro il Milan. Risultato finale 2-2. Nell’altra gara, vittoria di misura del Mali sul Niger, con la rete dell’ex centrocampista del Barcellona, Keita, arrivata a cinque minuti dal termine.

    Ghana – Repubblica Democratica del Congo 2-2 
    40′ Badu (G), 50′ Asamoah (G), 53′ Mputu (C), 69′ Mbokani (rig) (C)
    Mali- Niger 1-0
    84′ Keita

    Classifica: Mali 3; Ghana 1; Repubblica Democratica del Congo 1; Niger 0.

    GRUPPO C

    Altro girone equilibratissimo con due pareggi in due partite. Per fortuna, abbiamo potuto assistere a qualche gol, rendendo il Gruppo C più avvincente ed emozionante rispetto al primo gruppo. Nella prima gara pareggio per 1-1 tra Zambia-Etiopia, con poche emozioni e le due reti arrivate tra il 45′ e il 65′. Nell’altro match, incredibile pareggio del Burkina Faso contro la Nigeria. I nigeriani in vantaggio dopo venti minuti, dominano e controllano la gara fino al 94′, quando Traorè (centrocampista del Lorient) trova la rete del pareggio, regalando una gioia immensa alla sua Nazione.

    Zambia – Etiopia 1-1
    45′ Mbesuma (Z), 65′ Girma (E)
    Nigeria – Burkina Faso 1-1
    23′ Emenike (N), 94′ Traorè (BF)

    Classifica: Burkina Faso 1; Etiopia 1; Nigeria 1; Zambia 1.

    GRUPPO D

    Formazione tunisina impegnata nella Coppa d'Africa 2013 © ALEXANDER JOE/AFP/Getty Images
    Formazione tunisina impegnata nella Coppa d’Africa 2013 © ALEXANDER JOE/AFP/Getty Images

    Tra stelle deludenti e risultati scontati, è terminata anche la prima giornata dell’ultimo gruppo della Coppa d’Africa. Tra le delusioni troviamo sicuramente Drogba e Adebayor. Nella sfida Costa d’Avorio-Togo, i due non hanno inciso sul risultato finale. Il primo, forse disturbato troppo dalle continue voci di mercato che lo vedono un giorno vicino alla Juve e il giorno dopo al Milan, mentre l’attaccante del Tottenham, non è parso tranquillo mentalmente, dopo aver accettato in extremis la convocazione, precedentemente rifiutata a causa di vecchie ruggini con la Federazione togolese (per via degli scontri di qualche anno fa dove rischio la vita). La gara viene decisa dall’esterno ivoriano dell’Arsenal, Gervinho all’88’, fissando il risultato finale sul 2-1. In gol anche Tourè (centrocampista del Manchester City) e Ayite. Nell’altra sfida del Gruppo D, vittoria nei minuti finali del Marocco sull’Algeria con la rete di Msakni (giovane attaccante classe ’90), ribattezzato il piccolo Mozart, autore di un gol alla Del Piero con un tiro al limite che si spegne sotto l’incrocio del pali.

    Costa d’Avorio – Togo 2-1
    8′ Tourè (C), 45′ Ayite (T), 88′ Gervinho (C)
    Marocco – Algeria 1-0
    90′ Msakni

    Classifica: Costa d’Avorio 3; Marocco 3; Algeria 0; Togo 0.

  • Buffon rinnova con la Juve fino al 2015, l’annuncio con Agnelli

    Buffon rinnova con la Juve fino al 2015, l’annuncio con Agnelli

    Gianluigi Buffon: un nome, una garanzia. L’estremo difensore bianconero è stato recentemente premiato come il miglior portiere dell’ultimo quarto di secolo e, notizia dell’ultim’ora, ha appena rinnovato il suo contratto con la Juventus fino al 2015. Buffon e la Vecchia Signora, un legame iniziato nel lontano 2001 con l’acquisto dell’allora giovane portiere dal Parma da parte della Juventus per fior di quattrini, un’immensità per un estremo difensore. I risultati non si fanno però attendere perchè in pochi anni Buffon vince tutto quello che c’è da vincere a livello di squadra: campionati, coppe e pure un Mondiale con l’Italia. Gli unici due vuoti in bacheca riguardano il Pallone d’Oro e la Champions League: se per il primo ormai non ci sono più molte speranze visti i fenomeni in circolazione, per il secondo ce ne sono eccome.

    Buffon rinnova con la Juventus fino al 2015 | © Marco Luzzani 7 Getty Images
    Buffon rinnova con la Juventus fino al 2015 | © Marco Luzzani / Getty Images

    ETERNO AMORE – Se non è amore eterno poco ci manca. Secondo quanto dalle fonti più autorevoli, Buffon e la Juventus avrebbero già trovato l’accordo per il rinnovo del contratto del numero uno bianconero in scadenza. Si parla di un possibile prolungamento fino al 2015 e per domani, è attesa la conferenza del numero uno assieme ad Agnelli di fronte ai giornalisti. Nel 2015 Buffon avrà 37 anni suonati e presumibilmente la Juventus sarà il suo ultimo club di livello poi chissà, nulla vieta che Gigi decida di terminare la sua straordinaria carriera in qualche altro campionato “alla Del Piero” per intenderci. Sono molte proprio le analogie fra i due grandi uomini bianconeri. Uno su tutti è il senso di appartenenza e l’impegno mostrato nell’indossare una maglia blasonata come quella della Juventus, onorata con sudore e con orgoglio in ogni situazione. Le sirene di mercato erano forti anche per Buffon. Soprattutto nell’anno della sciagurata retrocessione della Juventus, il portiere bianconero era uno dei giocatori più desiderati dai club europei. In quel periodo il Milan aveva quasi concluso il suo trasferimento in maglia rossonera ma qualcosa bloccò il passaggio. Buffon, rifiutando proposte di livello, come detto del Milan ma anche di squadre estere come il Real Madrid o il Chelsea, decise di scendere in Serie B assieme ai suoi compagni, assieme alla sua Juve. Esemplare anche la scelta di ridursi l’ingaggio e di voler restare bandiera della causa bianconera. Ad oggi Buffon è considerato uno dei migliori portieri del mondo se non il migliore in assoluto.

    MERCATO – La Juventus in pieno mercato trova il rinnovo di un suo giocatore. Nonostante questo, nessuno si dimentica che ai bianconeri servono dei rinforzi, soprattutto nel reparto offensivo. I nomi che si fanno sono sempre quelli e l’identikit pure: è necessario portare a Vinovo un top-player in grado di segnare molti gol e di garantire il salto di qualità a un attacco spesso e volentieri sterile. Ecco dunque l’ultimatum all’ivoriano Drogba che dovrà decidere entro 48 ore. Più facile la pista che porta a Llorente che dovrebbe sì arrivare ma solo a giugno. Nel caso non ci sia l’intesa con i due bomber citati ecco altri nomi d’emergenza: Borriello e Immobile, un usato garantito in quanto entrambi hanno avuto esperienze bianconere e giocano in Serie A. Non serve nemmeno il periodo di ambientazione.