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  • Marsiglia – Inter 1-0, beffa Ayew al 93′

    Marsiglia – Inter 1-0, beffa Ayew al 93′

    L’Inter non riesce a replicare le gesta eroiche di Milan e Napoli fuori dall’Italia nella Champions League, e come accade praticamente sempre nelle ultime partite al primo tiro in porta viene punita. Ci sarà molto da discutere in merito a questo match, ma rimane l’amaro in bocca ad ogni tifoso nerazzurro nel vedere Ranieri rinunciare a giocarsi la partita, per ‘accontentarsi’ di un pareggio che alla fine sfugge via quasi per uno strano scherzo del destino.Pochi meriti ad un Marsiglia che non ha di fatto incantato ne emozionato, ma tantissimi demeriti ad un’Inter provinciale e assolutamente senza idee. A San Siro servirà un aiuto dal cielo.

    Grande sorpresa nella lettura delle formazioni con Ranieri che stupisce tutti schierando un 4-3-1-2 con Sneijder dietro le due punte Zarate e Forlan, lasciando in panca due big come Milito e Pazzini. In mediana spazio all’esperienza con Cambiasso, Stankovic e Zanetti. Nessuna novità per Deschamps che conferma i pronostici schierando Brandao in coppia con Ayew davanti e utilizzando il recuperato Diarra in mediana.

    PRIMO TEMPO – E’ dei padroni di casa il primo squillo, con il centrocampista francese Cheyrou a provare la conclusione dal limite dell’area nei primissimi minuti, calciando di poco a lato. Nerazzurri coperti e molto attenti in fase difensiva, ma assolutamente senza idee e con molti errori in fase di impostazione. L’occasione buona per far male capita ai nerazzurri al 11’: Cambiasso si invola sulla corsia laterale e serve un cross col contagiri a Forlan, l’uruguaiano calcia a botta sicura ma spreca trovando una parta decisiva di Mandanda. Strepitoso recupero di Zanetti su Morel con il capitano dell’Inter che riesce anche a mettere un buon pallone in area con Zarate che anticipa il portiere dell’OM ma calcia fuori.

    È il turno dei francesi che iniziano a esercitare una certa pressione, con Azpilicueta che al 20’ prova una gran conclusione da fuori area sfiorando la traversa. Pericolosissimo il Marsiglia alla mezz’ora sugli sviluppi di una punizione tagliata in area con Diawara che colpisce male, facendo tirare un sospiro di sollievo a Julio Cesar. Poca cattiveria sottoporta per i nerazzurri al 36’ su un ottimo inserimento di Cambiasso, Zarate riceve palla ma calcia fin troppo centrale e senza la giusta forza. Pessimo l’impatto dell’attaccante argentino sul match, con molti dribbling sbagliati e poca convinzione nelle giocate provate. Si chiude il primo tempo senza ulteriori emozioni e senza recupero.

    Andre Ayew | © BORIS HORVAT/AFP/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Cambio per Ranieri nella ripresa con l’ingresso di Nagatomo al posto di Maicon  che ha accusato un problema fisico. Qualche errore di troppo nell’Inter per Sneijder , che sbaglia appoggi e passaggi decisamente non difficili. Fase di gioco con moltissimi ribaltamenti di fronte, e altrettanti errori in fase di finalizzazione, senza vere azioni degne di nota. Cambio per Ranieri che al 19’ toglie uno spento Zarate inserendo un centrocampista di tanta corsa come Obi, con la squadra pronta a schierarsi con un 4-4-2 classico.  Da segnalare al 22’ la pesante ammonizione di Chivu che essendo diffidato salterà il match di ritorno a Milano. Primo cambio per Deschamps al 29’ con l’ingresso del secondo fratello Ayew, il più piccolo Jordan , che subentra al posto di Brandao. Ancora un’ottima occasione per l’Inter alla mezz’ora sugli sviluppi di un calcio di punizione con Stankovic che in area da due passi calcia al volo, colpendo senza forza e fin troppo centrale senza impensierire il portiere francese. Brividi per i nerazzurri con A. Ayew che sfiora il gol del vantaggio a 12 minuti dal termine, colpendo di testa e mandando il pallone di poco a lato.

    L’OM ha qualcosa in più nel finale e il solito Ayew si libera dal limite calcia benissimo e si vede negare il gol da una buona parata del portiere nerazzurro che devia in angolo.  Dallo stesso corner nel minuto finale ne scaturisce la doccia fredda  per i nerazzurri: Chivu perde la marcatura proprio su Ayew e gli permette di colpire di testa da due passi e portare i suoi in vantaggio. Gol al 93’ e la partita finisce a favore dei padroni di casa. Con la sesta sconfitta su 7 partite la panchina di Ranieri si fa sempre più cocente.

  • Champions League Marsiglia Inter, Sneijder in coppia con Milito?

    Champions League Marsiglia Inter, Sneijder in coppia con Milito?

    L’ora della verità è arrivata in casa Inter. Proprio stasera contro il Marsiglia di Deschamps nell’andata degli ottavi di Champions League, Ranieri si gioca la chance fondamentale per rimanere ancora alla guida dell’Inter, e dare un senso a una stagione che da qui alla fine difficilmente regalerà ulteriori emozioni ai tifosi interisti. Dopo l’ultima debacle casalinga contro il Bologna, il morale è ai minimi storici, ma si sa che in queste partite da dentro o fuori, i veri campioni sanno tirare fuori le grandi prestazioni, diventando dei veri e propri trascinatori del proprio gruppo. È quello che Ranieri chiede di fare a Sneijder, cercando di farlo tornare il leader di una squadra che soli due anni fa saliva sul tetto del mondo. Occhio però, perché sull’olandese non smettono di fioccare critiche, soprattutto da personaggi illustri: Van Basten l’ha definito poco professionale poiché avendo esaurito le possibilità di vittoria con il suo club sia proiettato con la testa già al prossimo europeo.

    Una curiosità: la sfida nella sfida è quella tra i due tecnici, dove proprio Claudio Ranieri cercherà di ottenere una “rivincita” su Deschamps, in ricordo della sconfitta del suo Chelsea, quando fu eliminato dalla Champions, proprio dal Monaco guidato dal tecnico francese.

    MARSIGLIA – Deschamps non vuole sbagliare una partita molto importante per la sua squadra, cercando di approfittare del momentaccio che i nerazzurri stanno attraversando. I francesi sono un avversario ostico, considerando come non perdono un match da fine novembre dopo aver iniziato una stagione in maniera molto simile a quella interista. Il tecnico ex bianconero che dovrà fare a meno, di uno dei suoi giocatori migliori, Remy, fuori per infortunio (potrebbe recuperare per il ritorno a Milano), dovrebbe schierare la formazione migliore, con un 4-3-3 molto roccioso e offensivo al tempo stesso. Nel dettaglio: tra i pali Mandanda con davanti a sé una linea a quattro, con Diawara e Nkoulou centrali e Azpilicueta e Morel sugli esterni. In mediana stringe i denti Diarra, recuperato in extremis, affiancato da Cheyrou, con Amalfitano e Valbuena più avanzato. Davanti assente Remy dovrebbe prendere il suo posto Brandao, insieme alla stella ghanese A. Ayew, figlio di Abedì Pelè, storico giocatore del Marsiglia.

    Wesley Sneijder | © Claudio Villa/Getty Images

    INTER – Sacrificare Sneijder e la sua qualità per schierare una formazione più equilibrata, o utilizzare il folletto di Utrecht più avanzato in coppia con Milito, è il dubbio maggiore che attanaglia Claudio Ranieri. Alla ricerca di un equilibrio che manca da ormai diverse partite, dove qualsiasi modulo scelto evidenzia come la ‘coperta sia troppo corta’ e renda vulnerabilissimo un reparto difensivo fino a poco tempo fa impenetrabile, urge una soluzione per arginare la velocità e le ripartenze dei francesi. Le buone notizie arrivano dall’infermeria, con il recupero di una pedina fondamentale come Walter Samuel in difesa, e per il ritorno di una punta di peso come Milito fermato a Bologna dall’influenza. Nel dettaglio le possibili scelte relative all’undici che scenderà in campo: in difesa si torna sul classico con Lucio e Samuel al centro e Maicon a destra e Chivu in ballottaggio con Nagatomo a sinistra. Centrocampo a quattro bloccato, con Cambiasso e Poli o Palombo più centrali e Zanetti e Obi più larghi sulle fasce. Novità in attacco dove oltre al recuperato Milito dovrebbe giocarsi le sue chance Sneijder nel nuovo ruolo di seconda punta. Occhio alla voglia di rivincita di uno come Forlan che sente queste partite di Champions in maniera particolare. Considerando come sia rimasto fuori da questa competizione per il malaffare estivo, avrà voglia di dimostrare il suo reale valore più di tutti i suoi compagni.

    PROBABILI FORMAZIONI MARSIGLIA INTER

    MARSIGLIA (4-3-3): Mandanda; Azpilicueta, Diawara, N’Kolou, Morel; Valbuena, Cheyrou, A. Diarra; Amalfitano, Brandao, A. Ayew. All. Deschamps.
    A disp.:
    Bracigliano, Fanni, Traore, Sabo, Kabore,  J. Ayew.

    INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Zanetti, Stankovic, Cambiasso, Obi; Forlan, Pazzini. All. Ranieri.
    A disp.:
    Castellazzi, Ranocchia, Chivu, Palombo, Poli, Sneijder, Milito.

  • Marsiglia Inter, Ranieri si gioca tutto

    Marsiglia Inter, Ranieri si gioca tutto

    Milan e Napoli hanno praticamente ipotecato i quarti di Champions League dando nuovo vigore al calcio italiano prendendosi una bella e convincente rivincita sul calcio inglese da molti additato come sistema di riferimento. Questa sera tocca però all’Inter di Ranieri che per far filotto all’Italia ha bisogno della partita perfetta al Velodrome di Marsiglia contro l’undici di Deshamps. Il cammino altalenante in campionato da parte dell’Inter impone un deciso scatto d’orgoglio, necessario per dare ancora un senso alla stagione e non definirla fallimentare con sei mesi d’anticipo. Marsiglia Inter deve esser la partita dell’orgoglio, la partita in cui i big trovano nuove motivazioni e Ranieri azzecchi le scelte in campo. Un risultato negativo infatti potrebbe esser letale per il tecnico ma anche per molti giocatori della rosa nerazzurra.

    Claudio Ranieri | ©ANNE-CHRISTINE POUJOULAT/AFP/Getty Images
    Marsiglia Inter, la vigilia. Lo scontro dialettico tra i due tecnici non è stato cosi tanto acceso anche se Ranieri è in cerca ancora di rivincita dopo la sconfitta in quel famoso Monaco Chelsea che gli costò la panchina. Deschamps pur consapevole delle difficoltà attuale dell’Inter considera l’undici del presidente Massimo Moratti favorito per blasone e per la qualità dei giocatori in campo. Più cauto ma ottimista è Ranieri che ieri in conferenza stampa ha chiesto ai suoi giocatori quello scatto d’orgoglio necessario per ricominciare a far sognare i tifosi, sopratutto in Champions League dove l’eliminazione diretta può innescare stimoli diversi rispetto al campionato.

    Il più atteso è Sneijder. Inutile nascondersi dietro al dito, il rapporto Ranieri Sneijder è tutt’altro che idilliaco. Il tecnico pur riconoscendone il talento in ogni occasione non lo ritiene idoneo al pragmatico 4-4-2 che permette ai nerazzurri di esser accorti in difesa e pericolosi in fase di ripartenza. Ranieri non si è sbilanciato sull’utilizzo ma la sensazione è che Sneijder giocherà dall’inizio Marsiglia Inter nel ruolo di spalla di Diego Milito e a discapito di Pazzini e Forlan. In difesa scontato l’utilizzo del tandem Lucio Samuel mentre sugli esterni ci saranno Maicon e Nagatomo preferito a Chivu. Centrocampo composto da tre veterani come Zanetti a destra, e la coppia Stankovic Cambiasso al centro. Sulla sinistra Ranieri dovrebbe affidarsi alla vivacità di Obi. Il Marsiglia invece, schierato con il solito 4-3-3 conoscendo Deschamps non sarà poi cosi sbilanciato cercando per lo più di non prender gol piuttosto che un attacco all’arma bianca.

  • Deschamps spalanca le porte di Marsiglia a Del Piero

    Deschamps spalanca le porte di Marsiglia a Del Piero

    Dopo Didier Deshamps, Ciro Ferrara ed Antonio Conte, per Alessandro Del Piero potrebbe esserci il “poker”: ossia, la quarta volta nella propria carriera ad essere allenato da un ex compagno di squadra, e nel caso particolare, per la seconda volta proprio da Didier Deschamps, ex veterano dello spogliatoio bianconero ai tempi di Marcello Lippi, ed in seguito tecnico della Juve in serie B, nella più funesta annata della sua storia terminata, però, con una brillante promozione nel maggio 2007.

    Didier, ora, è il tecnico del Marsiglia che affronterà nell’ottavo di Champions League la traballante Inter di Claudio Ranieri e sta compiendo un buon lavoro con la sua squadra, l’Olympique Marsiglia, che proverà a tendere qualche trappola ai nerazzurri: Deschamps, d’altronde, ha un “conto aperto” con Ranieri, considerando che – proprio dopo la sua ottima annata sulla panchina bianconera – venne sostituito dal tecnico romano, lasciando la società in maniera non propriamente idilliaca.

    Per ora, mister Didier è, dunque, pienamente concentrato sul prossimo ed imminente impegno in campo ma nelle interviste preparatorie al match non si sottrae dal rispondere a qualche domanda attinente il suo futuro e, soprattutto, il futuro della sua squadra, individuando un “rinforzo da sogno”, proprio nella persona di Del Piero, che a fine stagione vedrà scadere il suo contratto bianconero.

    In tal senso, in merito all’ipotesi di un prossimo futuro di Alex nella Ligue 1, la prima divisione transalpina, Didier si lascia scappare un auspicio ed un annuncio rivolto proprio al numero 10 bianconero: in un’intervista rilasciata alla Rai, infatti, sostiene di aver grande stima nei confronti di Del Piero e della sua carriera, precisando che – fermo restando che sarà Alex a decidere il futuro della sua carriera – sarebbe onorato di accoglierlo all’OM, e lo farebbe “a braccia aperte“, proprio perchè “è un campione ed un grande uomo ed ho avuto la fortuna di conoscerlo come compagno di squadra e poi come giocatore“.

    Didier Deschamps | © David Cannon/Getty Images

    Parlare di Alex, poi, rimanda automaticamente il discorso alla situazione in casa bianconera, proprio nella settimana più delicata ed importante della stagione in cui si sta vivendo la “marcia di avvicinamento” al big match di San Siro contro il Milan. A proposito della Juventus di Conte, altro suo ex compagno di spogliatoio nella Juventus anni ’90 che vinse a iosa scudetti, Coppe nazionali ed europee. Didier Deschamps, dunque, invia un consiglio amichevole all’indirizzo di Antonio Conte , invitandolo a non preoccuparsi troppo del contesto che sta intorno alla sua squadra, ossia ai giornali, televisioni e radio, ma di pensare esclusivamente alle questioni di campo, lavorando per provare ad ottenere grandi risultati con la Juventus.

    Le parole di Deschamps appaiono come un suggerimento all’indirizzo dell’amico Conte, per provare a distoglierlo dal clima di polemiche innescato dagli episodi arbitrali delle ultime settimane, dai commenti piccati, dalle battute ironiche di Allegri e dall’attesa per la decisione del giudice sportivo circa l’eventuale riduzione delle giornate di squalifica nei confronti di Zlatan Ibrahimovic.

    Preservare la serenità dello spogliatoio bianconero secondo Deschamps è la chiave fondamentale, che potrebbe consentire di proseguire sulla positiva strada fin qui intrapresa. Un cammino importante quello della Juventus di Conte, che – secondo Didier – “è partito favorito dal fatto di conoscere bene l’ambiente, la società, la mentalità e la città“, ma oltre a tali elementi, ve ne sono altri che costrituiscono un importante “plus” che potrebbe fare la differenza: il calore dello Juventus Stadium, con il suo ambiente caldissimo, ed una società che ha investito tanto e che sta lavorando bene.

    In un contesto di tale “idillio bianconero”, dunque, l’ex centrocampista della Juve non può sottrarsi dall’azzardare un paragone fra la squadra di Conte e quella di Lippi: quella di mister Marcello “era forte ed ha fatto molto bene, ma anche questa ha i mezzi per andare lontano e per regalare grandi soddisfazioni“.

  • Inter fortunata con il Marsiglia? Ranieri sfida Deschamps

    Inter fortunata con il Marsiglia? Ranieri sfida Deschamps

    Marsiglia Inter, Napoli Chelsea e Milan Arsenal, questo è l’esito del sorteggio odierno dalle urne di Nyon. Sorteggio favorevole ai nerazzurri avranno pensato in molti (con in primis il tecnico rossonero Allegri che ha spiegato come “all’Inter sia andata meglio”), ma come la lezione dello scorso anno contro lo Schalke 04 insegna, è meglio non sottovalutare gli avversari in questa competizione. Non ci sono squadre facili, o passaggi di turno già scritti, perché ogni avversario in queste sfide secche tira fuori la cosiddetta prestazione della vita, rendendo la partita difficile anche per le big più blasonate.

    Inter Marsiglia, sarà rivincita per Ranieri su Deschamps? | ©Ben Radford/Getty Images

    O. MARSIGLIA- Occhio dunque ai francesi perchè l’Olympique di Marsiglia,  guidato da una vecchia conoscenza italica come Didier Deschamps, è dotata di buone individualità nella rosa. Tra tutti spicca il nome di André Ayew, uno dei figli di Pelè, capace di realizzare 12 gol in quest’inizio di stagione, e autore di una splendida doppietta in Champions contro il Borussia Dortmund. Fari puntati anche sull’argentino Lucho Gonzalez,  e su Valbuena in grado di segnare il gol qualificazione al 90’ della sfida proprio contro i tedeschi su citati. Altra stella assoluta è il francese Loic Remy anche lui in doppia cifra come Ayew a quota 12 reti realizzate. Da segnalare anche il portiere Mandanda nel giro della nazionale francese. In patria i francesi non stanno vivendo un momento di forma ottimale, occupando l’ottava posizione in classifica con un distacco di 11 punti dalla coppia di testa formata da Psg e Lorient.

    Nel dettaglio ecco riportate le principali reazioni dei vertici nerazzurri al sorteggio odierno:

    RANIERI– Il tecnico romano, placa gli animi, evitando di far sentire i suoi giocatori come, avvantaggiati da un sorteggio abbordabile sulla carta:“Sorteggio positivo? Vedremo dopo le partite, noi ce la possiamo giocare con tutti. Spero solo che a febbraio potrò avere una squadra in forma e al meglio della condizione”. Ricordando inoltre come con Deschamps ci sia una specie di conto in sospeso: “Sarà una bella sfida con Deschamps, mi ha già fatto fuori quando allenavo il Chelsea e lui il Monaco, speriamo vada meglio. Ai giocatori prima del sorteggio ho detto che non conta l’avversario ma pensare a noi e prepararci al meglio”. Ranieri ai microfoni di Inter Channel rincara la dose chiarendo alcuni concetti fondamentali per arrivare in qualche modo pronti alla sfida di Febbraio: “l’importante è arrivare in una buona condizione psico-fisica. Importa andare in campo, conta solo quello. Poi è chiaro che l’avversario di turno lo studieremo per bene, poiché tutte le squadre hanno pregi e difetti”. Ovviamente avrà un discreto peso il calendario, e il tecnico nerazzurro non lo nasconde affatto: “Chiaro che conta anche il calendario, ma la cosa fondamentale sarà la nostra condizione: se staremo bene, faremo ruotare i ragazzi e arriveremo all’impegno al top”.

    PAOLILLO-  L’amministratore delegato e direttore generale dell’Inter Ernesto Paolillo commenta così a caldo ai microfoni di Sky Sport l’esito delle urne  di Nyon: “La Champions è l’obiettivo di tutti; però è meglio pensare partita dopo partita e sognare alla fine. Il ricordo di Madrid c’è, ma anche la fame di andare a Monaco. Però dobbiamo essere realisti e procedere passo dopo passo”. Stesso copione sul presunto vantaggio di aver pescato una squadra sulla carta inferiore: “Noi quelli più felici? Siamo abbastanza sereni, perché c’è la volontà di fare bene. Le avversarie si equivalevano tutte, l’importante è arrivare con tutta la rosa in forma”. Prudenza è la parola d’ordine: “ricordando quello che successe dopo lo Schalke 04”. Sulla comunicazione della data del 22 febbraio per la gara di andata a Marsiglia Paolillo storce un po’ il naso: “Sarà dopo Napoli-Inter se non ricordo male; sarebbe stato meglio giocarla prima, ma fa nulla”.

    Dichiarazioni tratte da: Fc Inter News.it

  • Marsiglia storica rimonta. Da 3-1 a 4-5 sul Lille. Video

    Marsiglia storica rimonta. Da 3-1 a 4-5 sul Lille. Video

    Il Marsiglia di Deschamps vince il primo titolo stagionale alla fine di una partita al carciopalma con ben 5 gol negli ultimi minuti di partita. I campioni in carica del Lille sfidavano il Marsiglia per la Supercoppa di Francia, la partita è bella e nonostante il predominio iniziali dell’undici dell’ex bianconero a sfondare è il Lille con Belmont bravissimo a piazzare all’angolino basso un assist di Hazard. Nel secondo tempo lo stesso talento belga raddoppia, e Sow vanifica dopo appena un minuto il gol di Ayew.

    © AFP PHOTO/ ABDELHAK SENNA
    Il finale però è thrilling all’85’ Morel accorcia le distante, Remy trova il pari all’87’ con un bel colpo di testa e allo scadere Ayew trasforma il rigore del sorpasso. Tutto finito? Neanche per idea. Il Lille trova il pari con Basa prima che Ayew trasformi il rigore del 5-4 finale che consegna la coppia al Marsiglia. [jwplayer config=”240s” mediaid=”90466″]

  • Valzer panchine, dalla Roma al Chievo. Tutto dipende da Sabatini

    Valzer panchine, dalla Roma al Chievo. Tutto dipende da Sabatini

    In serie A è tempo di valzer di panchine, in una serie di destini incrociati, e di scelte fra loro collegate. In queste ore la squadra che maggiormente sembra interessata ad una risoluzione sulla questione panchina è la Roma, che percorre due strade parallele: Luis Enrique o Didier Deshamps. Lo spagnolo, tecnico del Barcellona B è stato sponsorizzato e consigliato direttamente da Pep Guardiola: c’è da fidarsi dei consigli del tecnico Campione d’Europa, anche se è inevitabile tentennare nella scelta alla luce della non esperienza di Luis Enrique nel calcio di primo livello, nè nel campionato italiano.

    Didier Deshamps, invece, possiede il requisito dell’esperienza – dopo un anno sulla panchina della Juve, con la promozione dalla serie B – ma il presidente dell’Olimpique Marsiglia non pare affatto intenzionato a farlo partire, come ha dichiarato apertamente nei giorni scorsi. Nell’ eventualità che partisse, poi, ci sarebbe anche la destinazione Chelsea, dopo l’esonero di Carlo Ancelotti.

    In attesa c’è Delio Rossi: in tal senso, il rifiuto dell’attuale tecnico rosanero di allenare Genoa ed Atalanta potrebbe essere spiegato proprio in chiave interessamento giallorosso. Ecco perchè la scelta della Roma potrebbe finire per innescare un effetto domino sulle pachine delle altre squadre di serie A, soprattutto per quanto concerne l’ eventuale scelta di Delio Rossi.

    Il Genoa, dopo la Roma è la squadra che si è mossa con più decisione nel tentativo di sondare più terreni: Gian Piero Gasperini è ancora sotto contratto, e Alberto Malesani che fino a qualche giorno fa il tecnico veneto, ex del Bologna, sembrava ormai vicinissimo all’ ingaggio in rossoblu, ma negli ultimi giorni il presidente Preziosi ha rallentato l’operazione, per prendersi del tempo per riflettere e per valutare altre possibilità, anche se Malesani resta in pole position.

    In casa Catania, dop l’addio di Diego Simeone si pensa a Montella oppure a Torrente.

    Restando in terra sicula,al Palemo dopo l’addio di Delio ROssi l’arrivo più probabile è quello di Pioli, ex Chievo, molto apprezzato da Maurizio Zamparini, (e questa è già una notizia dati i rapporti tradizionalmente tribolati fra il presidente ed i suoi allenatori), soprattutto per la capacità di curare al meglio la fase difensiva, un particolare tutt’altro che secondario date le critiche furibonde mosse dal presidente al suo tecnico per i troppi gol incassati.

    A Pioli verrebbe, così, offerto un contratto biennale ed il suo posto al Chievo potrebbe essere occupato da Di Carlo oppure da Colantuono.

    Sulla panchina del neopromosso Siena, poi, dopo la partenza di Antonio Conte probabile l’arrivo di Ficcadenti, che ha appena dato l’ addio al Cesena, sostituito da Giampaolo.

    Un’altra neo promossa, l’Atalanta, è alla ricerca di un nuovo tecnico per sostituire Colantuono, che potrebbe andare ad allenare il Torino, anche se in serie B, dopo i contatti avuti nei giorni scorsi con il presidente Urbano Cairo. In casa Atalanta, invece, Gigi Del Neri, appena liberato dalla Juventus, pareva il favorito anche perchè ha già allenato in passato i nerazzurri bergamaschi, ma il sogno – anche in questo caso – resta l’ ingaggio di Delio Rossi, ma rimane aperta anche la pista Ficcadenti, nonostante – come detto – appaia vicino all’ accordo con il Siena.

  • Deschamps resta al Marsiglia, parola del presidente Dassier

    Deschamps resta al Marsiglia, parola del presidente Dassier

    Il presidente dell’Olympique MarsigliaJean Claude Dassier, esce allo scoperto per allontanare la illazioni sull’arrivo di Didier Deshamps alla Roma, affermando come tutte le voci circolate siano soltanto frutto di un “gioco” fra Didier Deshamps ed i giornalisti.

    Il tecnico, infatti, ha un contratto di un anno con il club francese, anche se potenzialemente potrebbe liberarsi se venisse pagata entro il 15 Giugno la clausola rescissoria fissata per 3 milioni di euro. E’ questo l’ostacolo principale fra la Roma ed il tecnico francese, uno degli elementi che ha dirottato l’interesse dei capitolini su Luis Enrique e che permette al presidente dell’OM di essere maggiormente ottimista sulla permanenza di Deshamps.

    Didier ha ammesso pubblicamente l’interessamento nei suoi confronti di diversi club prima dell’ultima giornata di campionato della Ligue1, fra cui la Roma di Thomas DiBenedetto, ma queste dichiarazioni non infastidiscono il presidente dell’OM, poichè è consapevole che “rientra nel gioco delle parti, anche perchè Deshamps è uno dei 5-6migliori tecnici europei”.

    Per rafforzare ulteriormente il suo messaggio, il presidente aggiunge un appello a Didier Deshamps, rivelando come tutto l’ambiente di Marsiglia sia affezionato al tecnico e voglia la sua permanenza sulla panchina dell’Olympique per la prossima stagione: “Didier, ti amiamo e vorremmo che restassi!”

  • Roma, Luis Enrique è più vicino

    Roma, Luis Enrique è più vicino

    Luis Enrique ha sorpassato tutti nella corsa alla panchina della Roma. L’ex attaccante di Barcellona e Real Madrid, avrebbe tutta l’intenzione di chiudere la sua avventura alla guida del Barcellona B, che quest’anno ha chiuso al secondo posto nella Segunda Division, e sarebbe pronto per il grande salto in un club professionista: “Il mio ciclo al Barcellona B è finito, dopo tre stagioni stupende. Sono pronto per una nuova avventura, ma seguirò sempre il Barcellona da tifoso“.

    Il tecnico spagnolo, consigliato da Pep Guardiola in persona, avrebbe superato la concorrenza di Stefano Pioli, che ha appena divorziato dal Chievo e che nei giorni scorsi aveva avuto un incontro con il ds giallorosso Walter Sabatini, e quella di Didier Deschamps, in un primo momento il candidato principale a sedere sulla panchina capitolina ma le cui quotazioni nelle ultime ore sono in ribasso. In particolare il tecnico francese ex Juve ha ammesso i contatti con la Roma e la possibilità di liberarsi dal Marsiglia ma resta in attesa di notizie provenienti da Sabatini che prima di scegliere però vuole incontrare Luis Enrique, incontro che dovrebbe avvenire entro la giornata di martedì. Se le cose dovessero andare per il verso giusto, sarà lo spagnolo il nuovo tecnico della Roma, in caso contrario Deschamps avrebbe la strada spianata.

  • Roma, Deschamps è il favorito

    Roma, Deschamps è il favorito

    Sfumato il sogno Carlo Ancelotti appena licenziato da Abramovic, la Roma sembra abbia trovato il tecnico che guiderà la squadra nella prossima stagione. Il ds capitolino Walter Sabatini ha in questi giorni allacciato dei contatti e tenuto colloqui con diversi allenatori per saggiarne la disponibilità a sedersi sulla panchina giallorossa.
    Dato il benservito a Vincenzo Montella, che ha traghettato la squadra al termine della stagione prendendo il posto del dimissionario Claudio Ranieri, il nome più caldo che circola in queste ore è quello dell’attuale allenatore del Marsiglia Didier Deschamps.

    Il tecnico francese ex Juve, avrebbe superato la concorrenza di Silvio Pioli che sembrava in un primo momento il candidato principale a raccogliere l’eredità dell’Aeroplanino. Deschamps in un colloquio con Sabatini ha dato la sua disponibilità a trasferirsi a Roma ma vorrebbe aspettare il termine del campionato di Ligue1, che avverrà domenica, per comunicare la sua decisione al presidente del club dell’OM Jean Claude Dassier.

    Sabatini ha ricevuto dalla nuova proprietà americana capeggiata da Thomas DiBenedetto carta bianca per l’ingaggio del nuovo tecnico e per il calciomercato che i giallorossi andranno a fare. Al momento però, per quanto riguarda quest’ultimo punto, è ancora tutto fermo con la situazione di Daniele De Rossi, il pezzo pregiato da sacrificare per reperire fondi da investire nel calciomercato, che rimane congelata perchè è fondamentale progettare la nuova stagione e prendere le decisioni di comune accordo con colui che sarà il nuovo tecnico.