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  • Sampdoria Benitez fumata nera, spunta ipotesi Giampaolo

    Sampdoria Benitez fumata nera, spunta ipotesi Giampaolo

    L’accordo sembrava vicino, le premesse lasciavano intendere un esito positivo ma, nella trattativa Sampdoria Benitez sembra che qualcosa sia andato storto e, dunque, le possibilità di vedere il tecnico spagnolo sedere sulla panchina blucerchiata nella prossima stagione in serie A sono improvvisamente sfumate. L’incontro fra le due parti si era tenuto a Londra, nei giorni scorsi, e poi i contatti erano proseguiti ininterrottamente fino a ieri, il giorno della “fumata nera”, quando la Sampdoria ha comunicato sul suo sito ufficiale che, con gran dispiacere di entrambe le parti, “la scrivente e il tecnico iberico hanno convenuto che i tempi per una collaborazione non sono ancora maturi”.

    Una formula che lascia intendere che, forse, in un prossimo futuro potrebbe esserci un nuovo spiraglio, oppure un altro riavvicinamento fra le parti ma per ora, nulla di fatto. Pare che i motivi alla base del mancato accordo siano stati legati alle divergenze sulla politica di calciomercato da impostare, considerando che Rafa Benitez avrebbe chiesto rinforzi importanti come “condicio sine qua non” per accettare l’incarico, mentre la Sampdoria avrebbe risposto di non poter sopportare ingenti esborsi di mercato nella prima stagione del ritorno in serie A, dicendosi pronta a qualche sacrificio ma non ad una rivoluzione.

    La Sampdoria dovrà, dunque, tornare in pista per individuare un’alternativa a Benitez e, pertanto, potrebbe tornare in auge la soluzione Didier Deschamps che, come annunciato, sta vivendo un momento non felice sulla panchina dell’ Olympique Marsiglia, considerando la politica di austerity voluta dal presidente del club francese, che impone grande oculatezza sul mercato e, dunque, limita al massimo ogni velleità di rinforzi per la prossima stagione, nonostante la squadra, reduce dal decimo posto in Ligue 1, ne abbia effettivo bisogno. Il discorso Deschamps dovrebbe, però, essere affrontato dalla Sampdoria in tempi molto stretti, anche perchè sembra che sia in corso una trattativa fra lo stesso tecnico e la federazione francese, che lo avrebbe scelto come possibile successore di Laurent Blanc: in tal caso, quindi, appare difficile che possa decidere di preferire l’avventura in blucerchiato.

    Marco Giampaolo, possibile scelta per la Sampdoria | © Mario Carlini/Iguana Press/Getty Images

    Per tal ragione, il club del presidente Garrone avrebbe deciso di vagliare anche altre soluzioni, come quella che porta a Marco Giampaolo. Di certo, il paragone non regge con i nomi altisonanti di Benitez e Deschamps e si tratterebbe, dunque, di una scelta molto coraggiosa ma che pare esser gradita ai Garrone: i tempi, comunque, stringono perchè il ritiro della squadra per l’inizio della preparazione estiva è fissato per il 15 Luglio a Bardonecchia ed, in quella data, la situazione-panchina dovrà essere già sistemata.

    Intanto, il tecnico della promozione, Beppe Iachini, commenta con una punta di fastidio le numerose voci di toto-allenatore che circolano in questi giorni, precisando che – finora – è ancora lui il tecnico della Sampdoria, anche perchè il club non lo ha ancora informato delle sue future intenzioni: “non ho sentito nessuno dalla Sampdoria. A oggi, per contratto, il tecnico dei blucerchiati sono ancora io, aspetto che mi chiamino poi vedremo cosa succede”. Il contratto di Iachini, infatti, prevedeva il rinnovo automatico in caso di promozione in serie A e, dunque, in ogni caso il tecnico dovrà essere contattato a breve dalla dirigenza doriana per discutere il da farsi in merito.

  • Incontro Sampdoria Benitez, ma spunta alternativa Deschamps

    Incontro Sampdoria Benitez, ma spunta alternativa Deschamps

    Il rilancio della Sampdoria neopromossa in serie A passa dalla scelta del tecnico per la prossima stagione, ricercando un allenatore di peso, di esperienza e di prestigio, che possa tranquillizzare la piazza blucerchiata, ispirando fiducia al popolo doriano dopo una lunga stagione di sofferenze in serie B.

    Il primo nome sul taccuino del presidente Garrone e del suo entourage, da alcuni giorni, è quello di Rafa Benitez, ex tecnico del Liverpool (di successo) e dell’Inter (parentesi assolutamente negativa), che possiede le caratteristiche e le qualità giuste per garantire una gestione di primo livello. Il nodo da sciogliere, però, riguarda l’aspetto “rinforzi”, ossia le trattative di calciomercato in entrata: Benitez, infatti, vorrebbe le garanzie di una rosa competitiva, quantomeno di medio livello, per poterla, poi, plasmare e guidare con le giuste motivazioni.

    Il tecnico spagnolo, infatti, pare non aver posto alcun tipo di vincolo o condizione circa il suo ingaggio (aspetto lodevole considerando i suoi precedenti standard) essendo consapevole dei mezzi a disposizione del club blucerchiato, ed accettando l’offerta ricevuta di due milioni a stagione più eventuali bonus-rendimento, ma vorrebbe qualche certezza maggiore circa le strategie di mercato in programma. In tal senso, secondo quanto riportato dal giornale di Genova “Il Secolo decimonono” quest’oggi è in programma un incontro Sampdoria Benitez proprio per definire al meglio tali aspetti, anche se comunque le premesse per un prossimo “matrimonio” sembrano essere positive, e l’aspetto “determinante” sarebbe proprio la grande voglia di Benitez di tornare a misurarsi in un’esperienza in panchina in Italia, considerando la sua inattività dal 2010, in coincidenza con l’addio all’Inter. In tal senso, lo stesso presidente Garrone si è “sbottonato”, affermando che “Benitez è una delle possibilità, i contatti ci sono stati, è in progress”.

    Rafael Benitez | ©MARWAN NAAMANI/AFP/Getty Images

    In tali circostanze, però, le certezze non esistono ed i cambiamenti degli scenari possono essere repentini e, per tal ragione, la Sampdoria ha il dovere di sondare anche altre piste alternative rispetto a Benitez, nel caso in cui qualcosa dovesse “andar storto”: la prima opzione alternativa, in tal caso, sarebbe Didier Deschamps, ex tecnico della Juventus ed attuale allenatore del Marsiglia, con un contratto in scadenza nel 2014 ma che, secondo quanto riporta l’autorevole “Equipe” potrebbe non presentarsi al raduno della squadra in programma lunedì prossimo, a causa di alcuni forti screzi con la società ed, in particolare, con il direttore sportivo Anigo causati da “visioni” diverse sui programmi della società, impostati all’assoluto contenimento dei costi deciso dal presidente Labrune.

    Una divergenza che potrebbe spingere il tecnico francese a lasciare l’Olympique Marsiglia perchè, alla luce della scarsa competitività della rosa e dell’oggettiva difficoltà a migliorare il decimo posto in classifica della scorsa stagione, verrebbero meno i giusti stimoli e ciò potrebbe far decidere al tecnico francese di esercitare la clausola del suo contratto che gli consente di chiudere il rapporto con il Marsiglia ad ogni scadenza annuale dietro pagamento di una sorta di “penale” fissata per 3,5 milioni di euro.

    Se la trattative con Benitez dovesse incrinarsi, dunque, per i blucerchiati sarebbe pronta un’alternativa di tutto rispetto, ma da cogliere al volo, considerando i numerosi “corteggiatori” del tecnico francese.

  • Francia nel caos. Blanc, Nasri e Menez rischiano la nazionale

    Francia nel caos. Blanc, Nasri e Menez rischiano la nazionale

    Si diceva ancora prima degli Europei che se Laurent Blanc avesse fallito a questo Campionato Europeo 2012 le valigie sarebbero state messe fuori dalla porta della Nazionale francese; e purtroppo per l’allenatore della Francia in Polonia e Ucraina non è andata benissimo. Solamente una vittoria su quattro partite è infatti il magro bottino dei galletti che, inseriti nel girone con Inghilterra, Ucraina e Svezia, sono riusciti ugualmente a passare il turno seppur subendo la sconfitta dalla Svezia nell’ultimo match della fase a gironi.

    La partita con la Spagna nei quarti di finale è stata poi la goccia che ha fatto traboccare il vaso nonostante la netta superiorità della squadra di Del Bosque, Blanc poteva fare di meglio con i suoi, evitando di andare a casa con la coda tra le gambe.

    Il contratto che vede Laurent a guida della Nazionale francese, scadrà il 2 luglio e i contro sono sicuramente più dei pro dopo il flop della Francia Euro 2012. A mettersi di mezzo c’è anche la richiesta del Barcellona che, dopo aver tenuto sott’occhio il ct francese, ha spiegato che sarebbero interessati ad un suo arrivo per la stagione del 2013/2014 in quanto per quella che sta per cominciare hanno già Tito Villanova.

    Delusione Francia © FRANCK FIFE/AFP/GettyImages

    Flop Francia Euro 2012, arriva Deschamps? Ad arrivare al posto di Blanc sembra esserci proprio Didier Deschamps, il quale ha fatto sapere che la sua collaborazione con il Marsiglia dovrebbe terminare a breve in quanto vorrebbe poter ritornare ad allenare una squadra italiana. Se il progetto che ha in mente Deschamps non dovesse andare in porto, la Francia lo accoglierà a braccia aperte per metterlo alla guida dei giocatori francesi.

    Non bastasse arriva un’altra brutta tegola per la Francia che potrebbe perdere Samir Nasri. Il giocatore rischia infatti due anni di sospensione dalla Nazionale per il suo comportamento durante gli Europei; apparte non essere stato uno dei migliori, ha concluso questo Campionato facendo qualcosa di imperdonabile e mettendo in cattiva luce la Francia.

    Il giocatore del Mancherster City dopo la sconfitta contro la Spagna si era rifiutato di parlare con i giornalisti, evitando la conferenza stampa ma poi, arrivato al pullman si era accorto di aver dimenticato qualcosa in spogliatoio: nel tragitto ha incontrato un giornalista de L’Equipe al quale il giocatore avrebbe risposto in modo volgare, incolpandolo di scrivere solo della “cacca” nei loro giornali. Non bastasse Nasri ha continuato a insultare il giornalista invitandolo poi ad uscire per fare a botte e dicendogli che ora poteva raccontare al suo giornale di quanto fosse maleducato e arrogante.

    Un comportamento davvero infantile quello del giocatore francese che ora, dopo la figuraccia, rischia anche la squalifica. Inoltre il giocatore durante la partita contro la Spagna aveva tentato di colpire con il pallone la giornalista, nonchè fidanzata di Casillas, Sara Carbonero.

    A rischiare la sospensione sembra però non essere solamente Nasri: la lista infatti vede inseriti anche M’Vila, Menez e Ben Arfa che rischiano sanzioni fino a quattro giornate di stop per i comportamenti definiti eccessivi ed esagerati tenuti durante l’Europeo.

    Insomma, dopo il polverone scoppiato ai Mondiali 2010 in Sudafrica con lo scontro tra Anelka e Domenech dove il giocatore aveva pesantemente insultato l’allenatore nello spogliatoio durante la partita contro il Messico, si alza un altro bruttissimo polverone per la nazionale transalpina.

  • Blanc non rinnova Inter o Chelsea nel futuro

    Blanc non rinnova Inter o Chelsea nel futuro

    Un mancato prolungamento che, se confermato, potrebbe aprire nuovi scenari su alcune delle più prestigiose panchine europee. E’ quello tra Laurent Blanc e la nazionale francese. Tra le parti l’accordo scadrà al termine degli Europei in programma tra Polonia e Ucraina in estate, ma la federcalcio transalpina ancora non ha deciso sul da farsi. Presumibilmente la Fff vorrebbe ancora temporeggiare e decidere il tutto sulla base dei risultati ottenuti da Blanc agli Europei. Ma nonostante l’intenzione dell’ex difensore di rimanere sulla panchina dei Galletti, bisognerà ancora attendere, e il rischio è quello di fallire nella massima competizione continentale e di trovarsi senza una panchina in vista della prossima stagione.

    Proprio per questo Blanc si sta cominciando a guardare intorno, come si intuisce, velatamente, dalle dichiarazioni rilasciate al quotidiano Le Parisien. “La mia intenzione – ha dichiarato – è continuare a fare il commissario tecnico della Francia e non ho cambiato idea. Ma ancora non ne abbiamo parlato e io non sono il tipo che bussa alle porte“. Frasi sibilline che vanno ad aggiungersi alle indiscrezioni rivelate del giornale parigino secondo cui Inter e Chelsea, alla cui guida al momento ci sono due traghettatori quali Stramaccioni e Di Matteo, si sarebbero già fatte avanti per sondare un po’ il terreno.

    Laurent Blanc © PATRIK STOLLARZ/AFP/Getty Images

    Si tratterebbe di sfide eccezionali e a un certo punto – ha affermato Blanc – potrei decidere di andare ad allenare un club. Non voglio mettere pressioni a nessuno, dico solo come la penso. Sento spesso che è il patron a decidere se prolungare o meno il contratto di un giocatore o di un allenatore, è vero, ma può anche essere il lavoratore a decidere cosa fare“. In caso di un suo addio Blanc avrebbe già individuato il suo successore. Anch’esso una vecchia conoscenza del calcio italiano. “Didier Deschamps, abbiamo fatto lo stesso percorso“. Una dichiarazione che arriva a poche ore dalle indiscrezioni secondo le quali l’anno prossimo Deschamps non sarà alla guida del Marsiglia. Solo casualità o c’è altro?

  • Bayern Monaco – Marsiglia, per Deschamps impresa disperata

    Bayern Monaco – Marsiglia, per Deschamps impresa disperata

    Ovviamente tutti i riflettori saranno puntati sul grande match del Camp Nou Barcellona – Milan, ma il martedì di Champions League stasera offre anche un altro quarto ndi finale: all’Allianz Arena, obbligatoriamente chiamata Fußball Arena München durante le competizioni europee, andrà in scena il secondo atto di Bayern Monaco – Marsiglia.

    Impresa disperata per i francesi di Deschamps che all’andata, sul terreno amico del Velodrome, dovettero inchinarsi dinanzi alla forza dei bavaresi. Forte del 2-0 di una settimana fa, il Bayern è ad un passo dal conquistare la semifinale nella quale probabilmente troverà il Real Madrid a frapporsi sulla strada che porta alla finale del prossimo 19 maggio, appuntamento che gli uomini di Heynckes non vogliono farsi sfuggire poichè il match verrà disputato proprio all’Allianz Arena.

    Il Marsiglia, carnefice dell’Inter agli ottavi, tra l’altro non viene da un periodo felice nella Ligue 1, negli ultimi 5 impegni solo un pareggio e 4 sconfitte che con ogni probabilità e a meno di clamorosi epiloghi, terranno fuori l’OM dalle competizioni europee per la prossima stagione (a 8 giornate dal termine sono 10 i punti di distacco dal Lione che attualmente occupa l’ultimo posto disponibile per l’Europa League); inoltre, per preparare al meglio questa sfida, i transalpini hanno chiesto e ottenuto il rinvio dell’ultima di campionato contro la capolista Montpellier. Deschamps è finito nel mirino della critica d’oltralpe e rischia di non essere riconfermato sulla panchina biancoazzurra, stasera dovrà fare a meno dello squalificato Alou Diarra e dell’indisponibile Diawara. Al loro posto dovrebbero trovare spazio Fanni al fianco di N’Koulou al centro della difesa e Cheyrou in mediana con Mbia; Le speranze di rimonta saranno riposte nel reparto avanzato, dove Amalfitano, Valbuena e Andrè Ayew supporteranno Remy.

    Arjen Robben e Jeremy Morel © GERARD JULIEN/AFP/Getty Images

    In casa Bayern c’è euforia per i 4 punti rosicchiati nell’ultimo mese al Borussia Dortmund, bloccato sul 4-4 nell’ultimo turno della Bundesliga dallo Stoccarda, e le speranze di strappare il Meisterschale ai gialloneri e riportarlo in Baviera aumentano giorno dopo giorno. Non ci sarà l’uomo tutto campo Schweinsteiger squalificato, in compenso Heynckes avrà a disposizione Robben e Gomez che hanno deciso la gara di andata oltre che di Muller e Ribery. Tra i pali ci sarà l’affidabile Neuer, in difesa capitan Lahm agirà sulla corsia di destra con Badstuber e Boateng in mezzo vista l’indisponibilità di Van Buyten e Breno. A centrocampo il giovane Kroos farà compagnia a Gustavo. Ai tedeschi basterà controllare le due reti di vantaggio, ma conoscendo il Bayern di sicuro non si fermerà a gestire la gara ma proverà a vincerla nel modo più largo possibile.

    PROBABILI FORMAZIONI BAYERN MONACO – MARSIGLIA

    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Boateng, Badstuber, Alaba; Gustavo, Kroos; Robben, Muller, Ribery; Gomez.
    Panchina: Butt, Rafinha, Contento, Pranijc, Timoshschuk, Petersen, Olic.
    Allenatore: Heynckes.

    MARSIGLIA (4-2-3-1): Mandanda; Azpilicueta, Fanni, N’Koulou, Morel; Mbia, Cheyrou; Amalfitano, Valbuena, A. Ayew; Remy.
    Panchina: Bracigliano, Traorè, Kaborè, Sabo, Brandao, Gignac, J. Ayew.
    Allenatore: Deschamps.

  • Bayern Monaco irresistibile a Marsiglia. Gomez e Ribery firmano l’exploit

    Bayern Monaco irresistibile a Marsiglia. Gomez e Ribery firmano l’exploit

    Il Bayern Monaco è ad un passo dalla semifinale. La vittoria per 2 reti a 0 ottenuta al Vélodrome di Marsiglia è più di un’ipoteca in vista del doppio confronto con il Real Madrid che martedì ha strapazzato l’Apoel Nicosia. Decisivi sono risultati Mario Gomez, con la grossa complicità del portiere dei francesi Andrade che ha sostituito Mandanda e Robben. Un successo comunque meritato per i teutonici, apparsi superiori alla formazione di Deschamps. All’Allianz Arena dunque non resterà che amministrare questi due gol di vantaggio: per quanto visto in Francia, un’impresa non impossibile.

    Bayern che fa la partita ma è il Marsiglia a rendersi pericoloso per primo in azione di rimessa: è il 6’ quando Fanni di testa chiama in causa Neuer, sulla respinta si avventa Remy che però non riesce a correggere in rete. Il Marsiglia si vede lontano un miglio che ha il timore di subire un gol, con Ribery e Robben letteralmente scatenati sugli esterni, ed infatti è proprio da loro che a 1’ dalla fine nasce l’azione del vantaggio tedesco con Mario Gomez che grazie all’aiuto del portiere Andrade riesce a gonfiare la rete. Azione, tuttavia, viziata da un fallo di mani di Lahm.

    Nella ripresa il Marsiglia sembra fare poco o nulla per tornare in partita, e il Bayern Monaco cosi non ha grossi problemi ad amministrare ed a trovare anche il raddoppio: è il minuto 24’ quando Mario Gomez apparecchia per Robben il quale non ci pensa due volte e manda alle spalle di Andrade. Heynckes capisce che la gara è in cassaforte e fa riposare anche qualche elemento, nella fattispecie Kroos, Ribery e Muller. Deschamps dall’altro lato si gioca la carta Brandao che stavolta però non risulta decisivo come a San Siro. Per il Bayern dunque tutto facile mentre al Marsiglia nel match di ritorno servirà un vero e proprio miracolo per accedere in semifinale.

    Esultanza Bayern Monaco © BORIS HORVAT/AFP/Getty Images

    Le pagelle di Olympique Marsiglia Bayern Monaco
    Andrade 4,5: Contribuisce, e non poco, alla serataccia dei francesi. E’ lui di fatto a permettere la prima marcatura con un intervento tutt’altro che irresistibile, ma nel complesso non convince.
    Morel 4,5: E’ il punto debole del Marsiglia. Dalle sue parti Ribery e Robben si infilano come lama nel burro.
    N’Koulou 6,5: Come già dimostrato con l’Inter è un giocatore di qualità nel reparto arretrato. Cerca di fermare come può i tedeschi che almeno per vie centrali non sfondano.
    Valbuena 5: Il Marsiglia non è mai pericoloso grazie anche ad uno come lui che non ha quasi mai uno spunto buono.
    Lahm 6.5: Un suo fallo di mano vizia il gol del vantaggio, ma in ogni caso disputa una buonissima prova.
    Robben 7: E’ lui l’ago della bilancia dei tedeschi. E non tanto per gol e assist, quanto per qualità del gioco espresso e velocità.
    Ribery 6: Fa qualche buona cosa ma appare un po’ nervoso, forse a causa dei fischi dei suoi ex tifosi.
    Gomez 7,5: Un gol ed un assist: gran parte di questa vittoria passa proprio da lui. Un giocatore insostituibile tra i bavaresi.

    Il tabellino di Olympique Marsiglia Bayern Monaco:
    OLYMPIQUE MARSIGLIA (4-2-3-1): Andrade 4,5; Azpilicueta 5,5, Fanni 6, N’Koulou 6,5, Morel 4,5; Diarra 5,5 (26′ st Cheyrou sv), M’Bia 6; Amalfitano 5,5 (23′ st Brandao sv), Valbuena 5, A. Ayew 5; Remy 5,5. In panchina: Bracigliano, Traoré, Kaboré, Gignac, J. Ayew. Allenatore: Deschamps 5,5
    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer 6,5; Lahm 6,5, J. Boateng 6, Badstuber 6, Alaba 6; Luiz Gustavo 6,5, Kroos 6 (18′ st Tymoschuk 6); Robben 7, Muller 6 (26′ st Schweinsteiger sv), Ribery 6 (33′ st Pranjic sv); Gomez 7,5. In panchina: Butt, Rafinha, Contento, Olic. Allenatore: Heynckes 7
    ARBITRO: Velasco Carballo (Spagna)
    MARCATORI: 44′ Gomez, 24′ st Robben
    NOTE: Ammoniti: Diarra, M’Bia (OM); Lahm, Kroos, Luiz Gustavo, Schweinsteiger (B)

    Ecco la sintesi dell’incontro:
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  • Champions League, Bayern Monaco in formazione tipo a Marsiglia

    Champions League, Bayern Monaco in formazione tipo a Marsiglia

    Da una parte un Marsiglia che va male in campionato ma capace di belle cose in Champions League, dove ha persino eliminato l’Inter agli ottavi di finale. Dall’altro un Bayern Monaco con in test una sola cosa: la finale che si giocherà a maggio nel proprio stadio. Questi i temi principali della bella sfida che si giocherà stasera in Francia e che potrebbe valere già buona parte della semifinale di Champions. In vista di questo appuntamento Didier Deschamps dovrà fare a meno del portiere Mandanda, espulso nel recupero contro l’Inter e dunque squalificato. Infortunato invece Diawara, che dunque non sarà della gara e che rappresenta un’altra assenza piuttosto pesante.

    Nel 4-2-3-1 dell’ex allenatore della Juventus trovano spazio in porta Andrade. Difesa formata da Azpiculeta e Morel esterni con Fanni e N’Kolou centrali. Davanti alla difesa agirà la coppia formata da Diarra e Mbia con il trio Amalfitano, Valbuena e A. Ayew alle spalle di Remi. Solo panchina dunque sia per Gignac che per l’eroe di San Siro Brandao, autore del gol qualificazione contro i nerazzurri.
    Heynckes dall’altro lato non ha squalificati ma non può contare sugli infortunati Breno e Van Buyten.

    bayern monaco | © CHRISTOF STACHE/AFP/Getty Images

    Probabile anche due esclusioni eccellenti, ossia quelle di Schweinsteiger e Olic. Nel 4-2-3-1 speculare a quello dei francesi spazio a Neuer in porta, difesa formata da Lahm e Alaba esterni, J. Boateng e Badstuber centrali. Davanti alla difesa agiranno Luiz Gustavo e Kroos mentre il trio delle meraviglie Robben, Muller, Ribery giostrerà davanti all’unica punta, ossia il temibile Mario Gomez.

    Marsiglia Bayern Monaco, le probabili formazioni:
    MARSIGLIA (4-2-3-1): Andrade; Azpilicueta, Fanni, N’Kolou, Morel; A. Diarra, Mbia; Amalfitano, Valbuena, A. Ayew; Remy. In panchina: Bracigliano, Traore, Kabore, Cheyrou, Brandao, Gignac, J. Ayew. Allenatore: Deschamps
    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Lahm, J. Boateng, Badstuber, Alaba; Luiz Gustavo, Kroos; Robben, Muller, Ribery; Mario Gomez. In panchina: Butt, Rafinha, Contento, Tymoschuk, Pranjic, Schweinsteiger, Olic. Allenatore: Heynckes

  • Inter – Marsiglia 2-1, Brandao gela San Siro

    Inter – Marsiglia 2-1, Brandao gela San Siro

    Doveva arrivare l’impresa, così non è stato per l’Inter eliminata in maniera crudele dalla Champions League dal Marsiglia di Didier Deschamps che riesce a beffare nuovamente Claudio Ranieri. A gelare i nerazzurri e i 70 mila accorsi a San Siro per spingere idealmente la squadra a ribaltare il risultato dell’andata, la rete nell’ultimo minuto di recupero di Brandao che pareggia quella illusoria di Milito che permette ai francesi di approdare ai quarti di finale. Solo per le statistiche, e per incrementare di qualche decimo il Ranking Uefa, il gol della vittoria a tempo abbondantemente scaduto di Pazzini su calcio di rigore.

    La delusione al triplice fischio finale è visibile sui volti dei giocatori nerazzurri che, a fronte di una prestazione non brillantissima, avevano comunque creduto in una possibile rimonta soprattutto dopo il gol dell’attaccante argentino che aveva riportato la situazione in perfetto equilibrio. Le lacrime liberatorie di commozione di Ranieri venerdì nella gara vinta con il Chievo lasciano spazio a quelle di dolore di stasera.

    Eppure l’Inter era partita a mille all’ora creando già nei primissimi minuti di gara due palle gol clamorose, la prima con Sneijder, schierato dal tecnico romano a ridosso delle due punte, che a colpo sicuro dal limite dell’area piccola trova il miracolo di Mandanda strepitoso anche sulla seconda occasionissima capitata a Milito che ribadisce verso la porta di petto su un cross teso proveniente dalla destra dell’olandese anzichè andarci di testa che avrebbe impresso più forza alla sfera.

    Brandao © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    L’avvio a razzo dell’Inter non deprime il Marsiglia che non accusa il colpo, anzi, si sveglia dal torpore iniziale prendendo le misure ai padroni di casa che fanno fatica a trovare sbocchi negli ultimi 16 metri, con Diarra e Mbia che prendono il controllo completo del centrocampo. I francesi sfondano sulla corsia di competenza di Nagatomo dove la catena di destra composta da Azpilicueta e Amalfitano mettono in difficoltà il terzino nipponico che va sistematicamente in affanno quando viene puntato dall’avversario. Valbuena si muove bene tra le linee sebbene non sia al 100% della condizione fisica e il rapido Remy non è un cliente facile per Lucio e Samuel. Nonostante il buon primo tempo, dopo la sbandata iniziale, il Marsiglia si fa vedere dalle parti di Julio Cesar soltanto per due volte, con un colpo di testa di Remy e con una bordata dalla distanza di Morel entrambe fuori dallo specchio della porta e controllate dall’estremo difensore nerazzurro.

    La ripresa comincia male per l’Inter che dopo pochi minuti perde per problemi muscolari Sneijder, Ranieri ne approfitta, quasi a non vederne l’ora, per passare al suo caro 4-4-2 inserendo Obi e Pazzini al posto dell’olandese e dell’evanescente Forlan. Il Marsiglia da l’impressione di controllare il match e di poter portare a casa tranquillamente la qualificazione perchè il countdown non fa altro che rendere l’Inter sempre più confusionaria presa dalla frenesia di trovare il gol del pareggio. Ma ad un quarto d’ora dal termine Milito torna a fare il Milito del Triplete siglando l’1-0 che fa esplodere di gioia San Siro facendosi trovare al posto giusto nel momento giusto dopo un batti e ribatti in area di rigore. I nerazzurri con la rete dell’attaccante argentino trovano nuova linfa e cominciano a crederci, il Marsiglia di Deschamps tira i remi in barca impaurito cercando di congelare il risultato ma proprio quando le due squadre di preparano al supplementare ecco al 92′, negli ultimi 60 secondi di match, l’errore difensivo di Lucio che consente al nuovo entrato Brandao di aggiustarsi la palla sul sinistro e di fulminare Julio Cesar per il gol che condanna l’Inter. Prima del fischio finale c’è tempo ancora per lo scatto d’orgoglio di Pazzini che entra in area e si procura un calcio di rigore, causando l’espulsione di Mandanda, che lui stesso trasforma rendendo più amara la vittoria.

    E ora? A Ranieri non restava che arrivare più lontano possibile in Champions, considerato che il campionato è ormai andato e il terzo posto resta comunque difficile da centrare, per ottenere una riconferma sulla panchina nerazzurra. Al tecnico romano, che ha comunque l’alibi di aver preso una squadra già in difficoltà, non resta che appellarsi ai santi per restare anche per la prossima stagione al timone di una nave che rischia di inabissarsi se non si dovessero riparare tempestivamente quelle falle apertesi negli ultimi anni e sulle quali non si è deciso di intervenire. La ricostruzione dell’Inter dovrà partire per forza di cose già da domani, a cominciare dai piani alti.

  • Inter – Marsiglia, l’impresa è possibile

    Inter – Marsiglia, l’impresa è possibile

    Quale occasione migliore se non quella di stasera contro il Marsiglia nella gara di ritorno degli ottavi di Champions League per dimostrare quanto vali, Inter? L’ora della verità è scoccata, dopo tante chiacchiere è arrivato il momento per Ranieri e company di prendere per le corna una stagione che definirla deludente, finora, è alquanto riduttivo. Dopo gli incoraggianti recenti risultati con Catania e Chievo, i nerazzurri vedono la luce in fondo al tunnel dal quale non riuscivano più ad uscire dal mese di gennaio.

    Stasera solo un risultato è ammesso, vincere. Bisognerà lottare per tutti i 90 minuti per cercare di capovolgere l’1-0 dell’andata e centrare la qualificazione ai quarti di finale di Champions che poi, sperando in un sorteggio benevolo, potrebbe lanciare i nerazzurri verso una semifinale insperata e inimaginabile fino a qualche settimana fa che darebbe lustro e a Ranieri la certezza della riconferma sulla panchina dell’Inter anche per la prossima stagione.

    L’impresa è possibile perchè di fronte ci sarà un Marsiglia moralmente a pezzi reduce da 4 ko di fila in Ligue 1 senza neanche riuscire a segnare, l’ultima rete dei transalpini, che porta la firma di Ayew, infatti è stata realizzata proprio in occasione dell’andata degli ottavi di Champions disputata al Velodrome lo scorso 22 febbraio. I francesi arrivano a San Siro per difendere con le unghie e con i denti il vantaggio, minimo, ottenuto nel primo confronto. Il tecnico Didier Deschamps vorrà evitare un’altra debacle che, alla luce anche della situazione difficile in cui versa la squadra in campionato, potrebbe costare la panchina all’ex centrocampista della Juventus e della nazionale francese campione del Mondo nel ’98 e d’Europa nel 2000.

    Inter © Dino Panato/Getty Images

    Per quanto concerne le formazioni che tra poco meno di due ore scenderannno in campo, Ranieri, confortato dalle ultime prestazioni di Sneijder, opta per il 4-3-1-2; il fantasista olandese sarà a sostegno della coppia offensiva Milito e Forlan con Pazzini che verrà accantonato in panchina; a centrocampo Stankovic sarà il play basso, a dargli man forte nel reparto il giovane Poli, che ha conquistato poco a poco la fiducia del tecnico romano, e Cambiasso. In difesa, davanti a Julio Cesar, Lucio e Samuel mentre saranno importanti le sgroppate sulla fascia di Maicon e di capitan Zanetti sul fronte opposto a quello del brasiliano.

    Deschamps ritrova Valbuena e Remy, quest’ultimo assente nella gara d’andata per infortunio. Se per il primo un suo utilizzo fin dal primo minuto appare difficile, per il secondo il suo impiego al centro dell’attacco nel 4-3-3 è scontato. Al fianco del giovane attaccante francese che in questa stagione ha già segnato 17 reti tra campionato e coppe, Amalfitano e il giustiziere dell’andata Ayew, figlio di Abedi Pelè che giocò nel Torino. In mediana agiranno Diarra, Cheyrou e Mbia, Diawara e Nkolou sarà la coppia di difesa mentre toccherà ad Azpilicueta e Morel arginare le avanzate di Maicon e Zanetti.

    A San Siro saranno almeno in 70 mila a spingere i nerazzurri verso la conquista dei quarti, in più a fare il tifo da lontano ci sarà Josè Mourinho che a Milano ha lasciato il cuore e che durante la conferenza stampa alla vigilia di Real Madrid – Cska Mosca ha voluto dedicare un pensiero alla sua ex squadra.
    Quella di stasera è una gara che vale una stagione che potrà far ritrovare all’Inter morale e la via smarrita. E’ assolutamente vietato sbagliare.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER – MARSIGLIA

    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Zanetti; Poli, Stankovic, Cambiasso; Sneijder; Milito, Forlan.
    Panchina: Castellazzi, Nagatomo, Ranocchia, Palombo, Obi, Pazzini, Zarate.
    Allenatore: Ranieri.

    MARSIGLIA (4-3-3): Mandanda; Azpilicueta, Diawara, Nkolou, Morel; Diarra, Mbia, Cheyrou; Amalfitano, Rémy, A. Ayew.
    Panchina: Bracigliano, Traoré, Fanni, Kaboré, Valbuena, Brandao, J. Ayew.
    Allenatore: Deschamps

  • Marsiglia Inter 1-0, le pagelle. Zarate flop

    Marsiglia Inter 1-0, le pagelle. Zarate flop

    Continua anche fuori dal territorio nostrano la spirale negativa innescata da Ranieri e dalla sua Inter. Stavolta non bastano i nove undicesimi della squadra capace di vincere tutto con Mourinho, (con le uniche novità davanti di Zarate e Forlan) poiché nonostante i nerazzurri abbiano ritrovato certi equilibri tattici, davanti la porta è mancato quel cinismo necessario a chiudere la partita, come si era visto contro la Lazio e nel derby. Inter brutta senza dubbio, ma che certamente non ha subito il gioco dei francesi, e che di controparte non ha imposto il proprio, pensando fin troppo a non prendere gol e ad essere eccessivamente prudente. L’immagine della partita è la solita: Julio Cesar rimane inoperoso fino al 92’, quando devia in corner una conclusione di Ayew. Dallo stesso angolo scaturirà nell’ultimo minuto di recupero la zuccata dell’attaccante ghanese a sancire la fine della partita. Perdere così fa davvero male, perché l’Inter dopo averci provato, ha di fatto rinunciato a giocarsi le proprie carte, accontentandosi di un pareggio contro un Marsiglia tutt’altro che insuperabile, per ritrovarsi in fin dei conti con un pugno di mosche in mano e tantissimo amaro in bocca. Pensare di potersela giocare a San Siro con questo dettame tattico e questa sterilità offensiva è più che un’utopia.

    PAGELLE MARSIGLIA

    Mandanda 6 compie un intervento strepitoso nei primissimi minuti per negare il gol sulla zampata al volo di Forlan. Poi si fa trovare sempre ben posizionato, riuscendo a neutralizzare le altre conclusioni nerazzurre senza pericolo. Fortunato nel finale sulla conclusione da due passi centralissima di Stankovic.

    Azpilicueta 6,5  Parte con il freno a mano tirato, ma poi nella ripresa mostra il meglio di se spingendo moltissimo e mettendo in seria difficoltà la retroguardia nerazzurra.

    Nkoulou 6  Difensore roccioso che tiene a bada Forlan e Zarate chiudendo quando può lo spazio con i centimetri e il fisico

    Ayew 7 Praticamente assente per tutto il primo tempo nel finale della partita si accende e inizia a prendere la mira con un paio di colpi di testa di poco fuori. Al minuto 92 dribbla Nagatomo e fa partire un gran tiro dal limite, su cui Julio Cesar devia in corner. All’ultimo respiro, colpevole la dimenticata marcatura di Chivu non può sbagliare e sul cross del calcio d’angolo da due passi colpisce di testa e punisce i nerazzurri.

    Mauro Zarate | © BORIS HORVAT/AFP/Getty Images

    PAGELLE INTER

    Chivu 4,5 Davvero è inspiegabile come un difensore possa avere certi cali di concentrazione a 30 secondi dalla fine della partita. È come se il romeno fosse già negli spogliatoi con la testa, perché la mancata marcatura su Ayew nel finale non fa altro che accentuare quanto poca attenzione ci sia in fase difensiva in queste ultime uscite per i nerazzurri. Da segnalare un inutile fallo a centrocampo che gli costerà la squalifica per il match di ritorno.

    Cambiasso 7 Il Cuchu dopo diverse partite da voto mediocre, torna a essere quel giocatore fondamentale per il centrocampo nerazzurro, lottando e ringhiando in mediana, senza contare l’innumerevole numero di palloni recuperati e la corsa messa a disposizione della squadra. Buone idee anche in fase di costruzione con gli ottimi assist sprecati per Zarate e Forlan. La nota positiva della serata.

    Sneijder 5,5 Doveva essere l’uomo in più, il trascinatore della squadra, e invece in campo ti trovi solo il fantasma del giocatore che solo due anni fa meritava di vincere il Pallone d’oro. Sbaglia numerosi appoggi, e tanti controlli, evidenziando una tranquillità che gli manca da tempo. L’addio a giugno sembra cosa fatta.

    Forlan 5,5 Tanta corsa, molto movimento e tanto sacrificio per il bene della squadra. Ma schierato da prima punta a uno come lui si chiede solo il gol e come dimostrano le ultime prestazioni sembra aver dimenticato come si faccia a segnare.

    Zarate 4,5 Esaurisce il suo credito verso Ranieri. Prova a saltare l’uomo con le solite giocate, che puntualmente non gli riescono, perdendo palla  o facendosela rubare senza creare mai qualcosa di buono.

    VIDEO HIGHLIGHTS MARSIGLIA INTER 1-0

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