Tag: dick advocaat

  • Mazzarri ha scelto il campionato. Il Napoli umiliato ad Eindhoven

    Mazzarri ha scelto il campionato. Il Napoli umiliato ad Eindhoven

    Che disastro. Il Napoli delle seconde linee crolla ad Eindhoven incassando tre gol dal Psv nella seconda giornata del girone F. Match sempre in mano agli olandesi che sin dall’inizio hanno imposto il loro ritmo passando in vantaggio dopo 19’ con Lens, raddoppiando sul finire di primo tempo con Mertens e triplicando ad inizio ripresa con Marcelo. Insomma partenopei mai in gara che hanno rischiato anche un passivo più pesante nonostante Mazzarri nella ripresa ha cercato di gettare nella mischia qualche big rimasto inizialmente fuori.

    Il ko contro il Psv evidenzia ancora una volta tutti i limiti di una squadra, quella azzurra, che oltre all’undici titolare sembra avere poco in termini qualitativi. La figuraccia contro il Psv poi è stata resa ancora più pesante dal grosso nervosismo dimostrato durante il match con ben otto cartellini gialli che rischiano di pesare per il prosieguo del girone. Che il campionato sia la priorità dei campani lo si è capito da tempo, ma stravolgendo così la rosa in Europa League non solo non si andrà avanti ma il rischio figuracce è sempre alto. Troppo disattenta, ma sin dalle prime battute, la squadra ospite, che adotta un atteggiamento attendista, cosa che fa andare a nozze la formazione di Advocaat che approfittando dell’inesperienza di molti avversari afferra la preda e pian piano la divora, grazie all’esperienza di gente come Van Bommel e al brio di un ottimo Strootman. Il vantaggio però è tutto frutto del Napoli, o per meglio dire del suo portiere Rosati che al 19’ su un innocuo pallone calciato dalla metà campo avversaria, e preda del compagno Fernandez, decide di uscire al limite e travolgere proprio quet’ultimo regalando a Lens un pallone solo da depositare in gol.

    Il gol del Psv Eindhoven © Dean/Getty Images

    Il Psv ha così cavalcato l’onda, spingendo sulle corsie laterali dove i napoletani hanno palesato più di una difficoltà. E prima della fine del tempo, su cross di Narsingh è Mertens a ribadire in rete per il 2 a 0. Mazzarri ad inizio ripresa prova a calare l’asso Cavani per un anonimo El Kaddouri ma nulla cambia. E’ Marcelo, tutto solo soletto a fare il 3 a 0 con un colpo di testa. Dentro anche Pandev e Zuniga ma i partenopei la porta avversaria la vedono con il cannocchiale e cominciano a raccogliere gialli in sequenza disarmante. Un Napoli brutto, spento e nervoso. Con l’Udinese ringalluzzita dal successo di Anfield Road serve una svolta immediata per non complicare anche i piani scudetto.

    Le pagelle di Psv-Napoli:
    Van Bommel 7: L’ex giocatore del Milan è onnipresente. Non lascia scampo ai dirimpettai sradicando palloni su palloni e giocandoli alla perfezione.
    Strootman 7: Tanto brio e freschezza per lui che in mezzo al campo fa quello che vuole.
    Mertens 7: Un fulmine che manda in tilt gli esterni del Napoli e trova anche la via del gol.
    Rosati 4.5: La sua papera dà il la al successo olandesi. Ok che non gioca quasi mai, ma un errore così elementare non ha attenuanti.
    Fernandez 4,5: In serata no, dalle sue parti trova strada libera chiunque transiti.
    Vargas 5: I tre gol con l’Aik Solna sono solo un flebile ricordo. Ma di palloni gliene arrivano pochi.
    Mazzarri 4,5: Ok il turnover, ma stavolta si è esagerato. I suoi non sono mai stati in partita e sono apparsi spaesati. Esperimento da non rifare.

    Il tabellino di Psv-Napoli:
    PSV EINDHOVEN (4-3-3): Waterman 6; Hutchinson 6,5, Marcelo 7, Derijck 6, Bouma 6; Strootman 7, Van Bommel 7, Toivonen 6,5; Narsingh 7, Lens 7, Mertens 7. In panchina: Tyton, Engelaar, Ritmaler, Van Ooijen, Manolev, Wijnaldum, Locadis. Allenatore: Advocaat 7
    NAPOLI (3-4-1-2): Rosati 4,5; Cannavaro 5,5, Fernandez 4,5, Aronica 5; Mesto 5, Dzemaili 5,5, Donadel 5, Dossena 5,5 (27′ st Zuniga sv); El Kaddouri4, 5 (1′ st Cavani 5,5); Vargas 5, Insigne 5,5 (17′ st Pandev 5,5). In panchina: De Sanctis, Campagnaro, Uvini, Inler. Allenatore: Mazzarri 4,5

    Le immagini di Psv Eindhoven-Napoli: 

  • Turnover Napoli ad Eindhoven, Vargas guida l’attacco

    Turnover Napoli ad Eindhoven, Vargas guida l’attacco

    All’insegna del turnover. Il Napoli che oggi sarà di scena in Olanda, in casa del Psv Eindhoven, sarà ricco di seconde linee. Una scelta quella di Walter Mazzarri motivata dal buon avvio di campionato degli azzurri che dunque vogliono cercare di continuare a mantenere la vetta del campionato e allo stesso tempo dare spazio in Europa League a chi non ha giocato tanto. Non sarà cosi invece nel Psv di Dick Advocaat, il quale schiererà la migliore formazione possibile.

    La diversità delle scelte è dovuta prettamente all’esito della prima giornata: gli olandesi infatti caddero a sorpresa contro il Dnipro mentre i campani regolarono con un secco 4-0 l’Aik Solna grazie alla super prova di Edu Vargas, autore di una tripletta. E sarà proprio lui a guidare l’attacco del Napoli ad Eindhoven insieme ad Insigne. Ma il turnover voluto da Mazzarri è ben più ampio e riguarda anche gli inserimenti di Rosati, Fernandez, Mesto, El Kaddouri, Donadel e Dossena. Insomma spazio veramente a tutti ma in panchina ci saranno i big, eccezion fatta per Hamsik squalificato, che interverranno in caso di necessità.

    Edu Vargas © Paolo Bruno/Getty Images

    Nel 3-5-1-1 di Mazzarri dunque spazio a Rosati tra i pali. Davanti a lui pacchetto arretrato formato da Fernandez, Cannavaro e Aronica. In mezzo al campo El Kaddouri, Donadel e Dzemaili mentre sugli esterni ci saranno Mesto e Dossena. In attacco Insigne agirà alle spalle di Vargas. Dall’altra parte Advocaat, privo di Willems, Jørgensen, Engelaar e Matavz, metterà in campo una squadre ben più offensiva rispetto a quella partenopea. Nel suo 4-3-3 davanti al portiere Waterman ci sarà una difesa formata da Bouma e Marcelo centrali con Hutchinson e Derijck laterali. In mezzo al campo il trio comporto da Strootman, Van Bommel e Toivonen mentre in avanti agiranno Narsingh, Mertens e Lens.

    Le probabili formazioni di Psv Eindhoven-Napoli:
    PSV EINDHOVEN (4-3-3): Waterman; Hutchinson, Bouma, Marcelo, Derijck; Strootman, van Bommel, Toivonen; Mertens, Narsingh, Lens. In panchina: Tyton, Manolev, Ritzmaier, Pieters, Wijnaldum, Depay, Locadia. Allenatore: Advocaat
    NAPOLI (3-5-1-1): Rosati; Fernandez, Cannavaro, Aronica; Mesto, El Kaddouri, Donadel, Dzemaili, Dossena; Insigne, Vargas. In panchina: De Sanctis, Campagnaro, Inler, Behrami, Zuniga, Pandev, Cavani. Allenatore: Mazzarri

  • Fabio Capello è il nuovo ct della Russia

    Fabio Capello è il nuovo ct della Russia

    Ora è ufficiale, Fabio Capello è il nuovo ct della Russia. Negli ultimi giorni disponibili per decidere a chi affidare la propria Nazionale, la Rfu è riuscita a chiudere la trattativa con l’ex ct dell’Inghilterra, il quale è sempre stato il primo della lista per il vice presidente Simonyan, seguito da Roberto Mancini, Luciano Spalletti ed altri allenatori di minor calibro. Subito dopo l’eliminazione a sorpresa della Russia dagli Europei 2012 di Polonia e Ucraina, il ct Dick Advocaat è stato infatti tagliato fuori dalla guida della Nazionale, ed ha deciso di approdare al Psv Eindhoven.

    I primi contatti con Fabio Capello sono arrivati in quei giorni proprio tramite il figlio dell’ex allenatore della Roma, il quale si era recato a Mosca per cercare di capire quale tipo di trattativa volevano mettere in atto i russi per suo padre. A tornare nella capitale è stato poi proprio il tecnico che ha incontrato i vertici della Rfu per delineare le ultime parti del contratto che andrà a firmare nei prossimi giorni.

    Fabio Capello © Michael Regan/Getty Images)

    Per Capello la Russia ha stipulato un biennale di 12 milioni di euro che vedrà il mister impegnato nella preparazione verso la qualificazione ai Mondiali del 2014 che si svolgeranno in Brasile: il vice-presidente Nikita Simonyan ha infatti chiarito che l’obiettivo principale è quello di esserci in Sudamerica tra due anni e di arrivarci come sorpresa del momento dopo il flop degli Europei. Un progetto da portare a termine dunque per il nuovo ct Fabio Capello che non vorrà di certo ripetere il disastroso insuccesso del collega Advocaat.

    Il nuovo ct ha inoltre già scelto lo staff per la nuova esperienza: ad aiutare il tecnico ci saranno Igor Shalimov, giocatore ricordato per aver indossato le maglie dell’Inter, del Napoli e del Bologna, e Dmitri Alenichev, anche lui giocatore approdato in Italia per vestire la maglia del club giallorosso della Roma e del Perugia, scelti anche per evitare i primi problemi di lingua tra gli atleti e il mister.

  • Fabio Capello vola a Mosca per incontrare i vertici della Rfu

    Fabio Capello vola a Mosca per incontrare i vertici della Rfu

    Dalla lunga lista di nomi che la Federcalcio russa aveva diramato nel proprio sito come papabili successori di Dick Advocaat sembra essere uscito il nome del nuovo ct della Russia. Dopo il no secco di Roberto Mancini, il quale ha preferito prolungare il suo contratto con il Mancherster City diventando l’allenatore più pagato al mondo, la Russia è andata incontro anche alla risposta negativa di Luciano Spalletti che ha deciso di rimanere alla guida dello Zenith. Ma i vertici della Rfu non si sono di certo disperati in quanto nella lista avevano inclusi allenatori di gran spessore come Marcello Lippo, Pep Guardiola, Rafael Benitez e Fabio Capello: ed è proprio sull’ex ct dell’Inghilterra che sembra essere ricaduta la scelta.

    In realtà a quanto pare la loro scelta numero uno è sempre stata quella dell’ex allenatore della Roma: ancora subito dopo l’eliminazione della Russia dagli Europei 2012, il figlio nonchè agente del tecnico Pierfilippo Capello, è volato a Mosca per parlare con i dirigenti della Federcalcio russa, lasciando il padre in vacanza. Inoltre un primo contatto era avvenuto direttamente in Polonia quando in tribuna agli Europei l’ex ct degli inglesi si era fatto vedere più volte alle partite della Russia, nonostante l’Inghilterra fosse nel girone con Svezia, Francia e Ucraina.

    Fabio Capello | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    A confermare la grande possibilità di vedere Fabio Capello nella panchina della Russia è proprio lui stesso in quanto nella giornata di oggi il tecnico è volato a Mosca dove potrà incontrare i vertici della Federcalcio russa e discutere sul contratto che li andrebbe a legare. Per quanto riguarda lo stipendio la Russia ha offerto una cifra attorno ai 7 milioni di euro a stagione, di certo un valido motivo per cogliere al balzo l’opportunità e cominciare a lavorare con i giocatori della Russia per prepararli al meglio in vista delle qualificazione ai Campionati Mondiali di Brasile 2014.

    Quello che è certo è che chiunque sarà il tecnico che andrà a guidare la squadra russa, dovrà essere in grado di portare la squadra a vincere il girone di qualificazione in quanto è il primo obiettivo della Rfu: la Federcalcio russa ha infatti spiegato che se l’obiettivo non sarà centrato potrebbe far saltare il contratto con il nuovo ct.

  • La Russia tenta Mancini. Il Manchester City trema

    La Russia tenta Mancini. Il Manchester City trema

    Roberto Mancini prossimo allenatore della Russia. Non è follia ma è la clamorosa indiscrezione che rimbalza dal web nelle ultime ore. In effetti questa indiscrezione che è partita dal portale russo Sports.ru non trova smentita e pare essere proprio vera. La Russia dopo le dimissioni di Dick Advocaat è alla ricerca di un grande allenatore che possa condurre la nazionale russa a traguardi ben più importanti di quelli raggiunti ad Euro 2012 (Russia eliminata nella fase a gironi). Inoltre non dimentichiamo che tra 6 anni la Russia ospiterà i mondiali di calcio e sicuramente vorrà recitare un ruolo da protagonista nell’appuntamento casalingo. Ecco che allora la federazione sta sondando varie piste tra cui Fabio Capello e Roberto Mancini. L’offerta recapitata all’ex allenatore dell’Inter è di quelle indecenti ovvero contratto di 6 anni a 7,5 milioni a stagione.

    Roberto Mancini © Alex Livesey/Getty Images

    Il tecnico jesino è attualmente legato al Manchester City da un contratto che scade nel giugno 2013. La trattativa per il rinnovo va avanti da mesi con lo sceicco Mansour ma ancora non si è arrivati alla definizione del prolungamento del contratto. L’offerta dei Citizens per il tecnico jesino è quella di un rinnovo triennale a 5 milioni di sterline a stagione. Il Mancio però vorrebbe un accordo più lungo ma soprattutto avere maggiore autonomia in sede di mercato. La proposta indecente russa potrebbe giocare a favore dell’allenatore italiano e potrebbe far sì che lo sceicco Mansour acconsenta in toto alle richieste del suo tecnico.

    A vantaggio del Manchester City invece, vi è il fatto che Roberto Mancini è conscio di avere a disposizione una delle squadre più forti del mondo e dopo aver vinto la Premier League nella scorsa stagione non vorrebbe lasciare sul più bello la squadra che lui stesso ha modellato. Nella prossima stagione i Citizens sono chiamati a difendere il titolo di Campioni d’Inghilterra (conquistato quest’anno a distanza di 44 anni) dall’assalto dei cugini dello United e del Chelsea, che si è rinforzato parecchio soprattutto con l’acquisto del belga Eden Hazard. Inoltre i Citizens sono chiamati a migliorare il cammino in Champions, cammino che nella scorsa stagione è stato tutt’altro che esaltante e consono al potenziale di Tevez e company. Adesso sta a Mancini decidere il suo futuro. La Russia lo tenta. Ma a Manchester non se la passerebbe di certo peggio.

  • La Russia tenta Fabio Capello

    La Russia tenta Fabio Capello

    Dopo aver lasciato il posto a Hodgson che ha guidato l’Inghilterra nel deludente Campionato Europeo di Polonia e Ucraina, Fabio Capello torna a far gola a tantissimi club ma anche a tantissime Nazionali. Nonostante in questi giorni l’ex ct dell’Inghilterra sia in vacanza, gli occhi di molti ds sono puntati su di lui e, potrebbe essere il figlio a volare a Mosca per chiudere la trattativa con la Russia.

    La Russia è infatti al momento la squadra che più vorrebbe Fabio Capello a capo della sua Nazionale e per questo è previsto un incontro tra l’allenatore italiano e i vertici della Rfu che hanno deciso di non rinnovare il contratto a Dick Advocaat dopo il flop degli Europei 2012. L’ex ct russo è approdato in questi giorni al Psv Eindhoven chiudendo così la sua carriera come allenatore della Nazionale: i capi della Federcalcio russa non sono rimasti soddisfatti della prestazione della squadra agli Europei 2012 dove la Russia è stata eliminata a sorpresa ancora nella fase a gironi dopo la sconfitta rimediata dalla Grecia.

    Fabio Capello © Caddick/AFP/Getty Images

    I vertici della Rfu, dopo le dimissioni del Presidente Serghei Fursenko, hanno quindi deciso di puntare su Fabio Capello ma, se l’ex ct inglese non dovesse approdare a Mosca, la Russia ha già in mente i nomi dei successori di Advocaat: secondo della lista è infatti Gazzayev, seguito da Pisarev, attuale allenatore della Nazionale Russa Under 21, e da Borodyuk.

    La Rfu dovrà però prendere la sua decisione entro breve in quanto il 20 Luglio prenderanno il via i campionati russi e tutto dovrà essere quindi già scritto. Il successore di Advocaat dovrà essere in grado di portare la squadra ai Campionati Mondiali di Brasile 2014, impegno a cui la Rfu non vuole assolutamente mancare: per questo è stato scelto Capello, allenatore che secondo i vertici russi sarebbe in grado di riportare in alto la Nazionale.

    Nonostante il grande obiettivo, la qualificazione non è così impossibile in quanto i russi sono stati inseriti nel girone con l’Azerbaijan, con l’Irlanda Del Nord, con il Lussemburgo, con Israele e con il Portogallo, formazioni quasi tutte alla portata di Dzagoev e compagni.

  • Grecia-Russia 1-0, eroe Karagounis, Advocaat rimandato in greco

    Grecia-Russia 1-0, eroe Karagounis, Advocaat rimandato in greco

    Ci credete alle favole? Grecia-Russia termina 1-0 in favore della Nazionale di Santos. Risultato che elimina dagli Europei la Russia, alla vigilia considerata una delle outsider per la vittoria finale, sopratutto dopo la vittoria in amichevole contro l’Italia pochi giorni prima dell’inizio del torneo. La rete che da ai greci l’accesso ai quarti di finale la realizza Karagounis al 45′ del primo tempo. La Russia, che prima del fischio di inizio comandava il Gruppo A a quota 4 punti, frutto della larga vittoria all’esordio contro la Repubblica Ceca e del pareggio con la Polonia, chiude il girone al terzo posto, a pari punti proprio con la Grecia. Gli ellenici, in virtù del successo di oggi si qualificano ai danni degli uomini di Advocaat. Nessuno avrebbe mai scommesso su un finale così.

    ESOPO – Ora non ci azzardiamo di certo a dire che Santos conosca a tal punto la mitologia greca da poter utilizzarla in qualche modo prima dell’inizio di una partita, qualcosa però sarà sicuramente passata per la testa del ct portoghese, che ha firmato un’impresa d’altri tempi. Tanta roba si direbbe oggi. Non osiamo immaginare cosa avrebbe fatto Esopo o Omero se fosse stato presente ieri sera a Varsavia. Fortunatamente ad assistere ad uno dei miracoli calcistici più incredibili della storia recente c’erano alcune migliaia di persone sulla cui carta d’identità figurava il nome Grecia. Magari non hanno pensato di portare carta e penna per stilare una nuova Iliade, oppure regalare un Odissea ai propri amici russi, però le emozioni che hanno vissuto ieri difficilmente potranno ripetersi nei prossimi due-tre anni. E chissà se fra loro c’era qualche tifoso di basket, dell’Olympiakos ovviamente. Sì, proprio una favola.

    georgios karagounis | © NATALIA KOLESNIKOVA/AFP/GettyImages

    NUMERO 10 – E come ogni mito che si rispetti, c’è bisogno di un protagonista divino, o che almeno si avvicini a tali abiti. Deve avere il numero 10, su questo non si discute. D’accordo, c’è tale Georgios Karagounis. Chi è? Ha la fascia da capitano, aspetto incolto che mal si presta ai paragoni con le divinità sbarbatelle, però non dimentichiamo che Zeus il rasoio non sapeva neanche cosa fosse. Determinato, abituato alle imprese impossibili, coraggioso nel 2003 quando decise di trasferirsi all’Inter, salvo poi tornare sui suoi passi e approdare nuovamente sotto il monte Elicona. Fondamentali nel suo processo evolutivo le Musa, psicologhe un po’ vetuste ma sempre attuali. Eroe nel 2004 in Portogallo, ha ricordato a tutti una legge non scritta che permea l’universo intero: la storia si ripete.

    Grecia-Russia 1-0 pagelle
    GRECIA
    Sokratis 7: in Italia pochi hanno un buon ricordo di lui, sopratutto i tifosi del Milan, compreso Allegri. Ieri però al centro della difesa ha giocato una delle sue migliori partite. Bentornato Sokratis!
    Karagounis 8: il Zeus greco ha dettato legge ieri sera. Meglio Karagounis o Alessandro Magno? No aspetta, c’è anche Ercole e Leonida. Potremmo discutere per ore senza trovare una risposta. Santos, da persona concreta qual è, si fa poche domande. E forse è meglio così.
    Salpingidis 7: se la Grecia è ai quarti di finale un po’ di merito (diciamo l’80%) ce l’ha anche l’esterno d’attacco Salpingidis. Anche ieri prova encomiabile del calciatore del Paok. Prima il gol del pareggio contro la Polonia, poi il rigore guadagnato e sbagliato pochi secondi dopo da Karagounis, ora la qualificazione. Ma allora è un vizio Dimitrios!
    Gekas 6,5: un po’ sfortunato lo è Gekas. Nonostante sia uno degli artefici della favola ellenica, l’unica volta che ha segnato i propri compagni di squadra hanno perso. Bene, ora c’è la sfida dei quarti. Se Gekas segna sappiamo già come andrà a finire.

    RUSSIA

    Sergey Ignashevich | ©CHRISTOF STACHE/AFP/GettyImages

    Ignashevich 4: il 32 enne difensore del Cska l’ha combinata davvero grossa. E ora chi glielo dice a Putin? Calcolando l’età e lo shock di ieri notte, crediamo che Ignashevich abbia chiuso anticipatamente la sua carriera in Nazionale. Anche perché difficilmente i tifosi lo vorranno nuovamente in rosa.
    Zhirkov 6: commovente vederlo alla fine del primo tempo rincorrere Karagounis. C’era anche quasi riuscito a rimediare quanto aveva scelleratamente fatto Ignashevich, purtroppo per lui però i cm nel calcio possono fare la differenza. Vuoi mettere Muntari? Sufficienza meritata.
    Dzagoev 6: uno dei paradossi della Russia di Advocaat è proprio Dzagoev. Tre gol in due partite per poi essere eliminato contro l’ultima del Gruppo A. Resterà la stella incompiuta di questi Europei. Per fortuna che ha solo 22 anni e avrà modo di rifarsi, con un altro allenatore in panchina.
    Kerzhakov 4: dire che ha disatteso le aspettative è un eufemismo. L’attaccante dello Zenit ha scambiato gli Europei per una gita turistica. Zero gol all’attivo e una sostituzione durante l’intervallo nell’ultima partita. Al peggio non c’è mai fine.

    CLASSIFICA FINALE GIRONE A

    SPECIALE EURO 2012

    GRECIA RUSSIA 1-0 HIGHLIGHTS
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  • Grecia-Russia, Dzagoev per i quarti, greci disperati

    Grecia-Russia, Dzagoev per i quarti, greci disperati

    Stasera terza e ultima giornata del Gruppo A. A Varsavia si sfidano Grecia-Russia, due Nazionali che si presentano all’appuntamento decisivo con una classifica completamente diversa. Per gli ellenici la situazione è piuttosto disperata. Con un solo punto all’attivo infatti, dovrebbero contemporaneamente vincere contro la Russia sia sperare che nell’altro incontro Repubblica Ceca e Polonia pareggino. La Russia invece anche soltanto con un pareggio chiudere qualsiasi discorso qualificazione portandosi a quota 5 punti ed essendo sicura almeno del secondo posto. Tra i greci Santos pare intenzionato a schierare dal primo minuto Gekas, mentre in difesa tornerà lo squalificato Papastathopoulos. Advocaat invece schiera la formazione delle prime due gare, con Kerzhakov unica punta nel 4-3-3 che ha come stella Dzagoev, autore già di 3 reti in questi Europei.

    GRECIA – Il ct Santos dovrà fare a meno del portiere Chalkias, infortunatosi nell’incontro precedente, al suo posto giocherà Sifakis. Clamorosa bocciatura quindi per Tzorvas, di proprietà del Palermo. In difesa come ricordato in precedenza rientra al centro della difesa Sokratis, espulso nella gara di esordio contro la Polonia. Al suo fianco il giovane dello Schalke Papadopoulos. I terzini sono sempre gli stessi, Torosidis a destra e Holebas a sinistra. A centrocampo il mediano basso sarà Katsouranis. Davanti a lui, in posizione più avanzata giocheranno il compagno di club Karagounis e il 25 enne Maniatis. Il tridente offensivo sarà composto dagli esterni Salpingidis-Samaras e la boa centrale Gekas.

    alan dzagoev | © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    RUSSIA – Nessun problema di formazione per Advocaat, che continua a schierare lo stesso 11 dall’inizio del torneo, bagnato con la convincente vittoria ai danni della Repubblica Ceca. In porta Malafeev, in difesa la coppia centrale del Cska, Ignashevich e Berezutski. Terzini Anyukov e Zhirkov. A centrocampo, insieme a Shirokov, giocheranno Denisov e con ogni probabilità Zyryanov. Davanti il trio delle meraviglie Dzagoev, Arshavin e Kerzhakov. Parte dalla panchina ancora una volta l’attaccante del Lokomotiv Mosca Pavlyuchenko.

    PRECEDENTI – Negli ultimi 11 anni la Grecia non ha mai battuto la Russia. Nel 2004 e nel 2008, entrambe le volte durante la Fase a gironi degli Europei, la Russia ha battuto la Nazionale ellenica. L’ultimo incontro fra le due squadre si è disputato l’11 novembre scorso, amichevole terminata sul risultato di 1-1.

    QUOTE – I bookmaker vedono i russi favoriti assoluti dell’incontro. Il “2” è dato a 1.70. La vittoria della Nazionale del ct Santos invece è considerata altamente improbabile, come dimostra la quota di 5. Il pareggio paga 3,60 la posta.

    Probabili formazioni Grecia-Russia, terza e ultima giornata Gruppo A
    Grecia (4-3-3): Sifakis, Torosidis, Sokratis, Papadopoulos, Holebas, Katsouranis, Karagounis, Maniatis, Salpingidis, Samaras, Gekas.
    A disposizione: Tzorvas, Tzavellas, Malezas, Feftatzidis, Ninis, Fotakis, Makos, Fortounis, Liberopoulos, Mitroglu. Allenatore: Santos
    Russia (4-3-3): Malafeev, Anyukov, Ignashevich, Berezutski, Zhirkov, Shirokov, Denisov, Zyryanov, Dzagoev, Arshavin, Kerzhakov.
    A disposizione: Akinfeev, Shunin, Sharonov, Granat, Nabakin, Semshov, Izmailov, Glushakov, Kombarov, Pavlyuchenko, Progrebnyak. Allenatore: Advocaat.

  • Polonia-Russia 1-1, Dzagoev ancora a segno

    Polonia-Russia 1-1, Dzagoev ancora a segno

    Si apre con i previsti scontri fuori dallo stadio il match tra Polonia-Russia. Le due squadre, rivali di sempre in ambito politico, si sono trovate a confronto in questo incontro valido per la seconda gara della fase a gironi e, dopo un match grintoso, il giusto risultato è il pareggio finale dell’1-1.

    Partita dalle grandi emozioni che ha visto le due squadre mettere tutto quanto possibile in campo per uscirne da vincitrice: molte sono state infatti le palle gol, scaturite da un ottimo gioco offerto dai ventidue giocatori scesi in campo. La Polonia scende in campo schierata con un 4-2-3-1 con Tyton, Piszczek, Wasilewski, Perquis, Boenisch, Murawski, Polanski, Blaszczikowski, Obraniak, Dudka e Lewandowski. Mentre la Russia opta per un 4-3-1-2 con Malafeev, Anyukov, Ignashevich, A. Berezutksi, Zhirkov, Zyryanov, Denisov, Shirokov, Dzagoev, Arshavin e Kerzhakov.

    Sapendo di non poter permettersi di perdere, i ragazzi di Smuda, entrano in campo decisi a far propria la gara e, dopo 20′ di gioco Polanski insacca la rete avversaria ma guardalinee alza prontamente la bandierina e segnala il fuorigioco; tutto da rifare dunque per la Polonia che, supportata da un gran pubblico, riparte cercando di non scoprire troppo la difesa.

    Ma basta un calcio di punizione alla Russia per andare in vantaggio al 37′ del primo tempo allo Stadio di Varsavia: è infatti il capocannoniere Alan Dzagoev con un colpo di testa a portare la sua squadra sul risultato di 0-1 facendo esplodere tutti i tifosi presenti. La Polonia continua a crederci e, nonostante la rete subita cerca più volte di andare a rete, arrivando spesso nell’area avversaria ma non riuscendo a finalizzare le azioni; si chiude così con il vantaggio per la Russia il primo tempo.

    Rete Polonia © Shaun Botterill/Getty Images

    Si torna in campo con la Russia che cerca il raddoppio e la Polonia che cerca continuamente il pareggio, importantissimo per non dover giocarsi tutto nell’ultimo match della fase a gironi. Ma con un grande cuore la squadra locale arriva ad insaccare la rete avversaria: al 57’ minuto il capitano della Polonia Blaszczikowski supera il portiere avversario con un goal fantastico dove appena dentro l’area piazza un gran tiro di sinistro alla destra di Malafeev.

    Qui la partita si fa intensa, con le due squadre che non ci stanno ed alzano il ritmo del match: a nessuna delle due basta infatti il pareggio più per orgoglio personale che per la vittoria finale. Molte sono infatti le possibilità per entrambe le squadre ma protagonisti si fanno i portieri e le difese che impediscono l’arrivo di un’altra rete.

    Arriva quindi il primo cambio per la Russia di Advocaat che inserisce Pavlyuchenko al posto di Kerzhakov; subito la risposta di Smuda che toglie Dudka, che non accetta bene il cambio, per inserire Mierzejewski. Nessun cambiamento però in campo dove la Polonia cerca la rete ma trova di fronte a se la difesa russa che non ci sta a subire il gol dei polacchi. Grintoso e ad alto ritmo per tutti i 90′ il match si chiude con un pareggio che lascia un po’ d’amaro in bocca alla Polonia che meritava qualcosa di più per quanto dato in campo.

    Ora per la Polonia importante sarà la partita contro la Repubblica Ceca. La classifica dopo le due giornate giocate vede infatti la Russia in testa con 4 punti, la Repubblica Ceca a 3 punti dopo la vittoria di oggi sulla Grecia, la Polonia a 2 punti e in fondo alla classifica la Grecia ferma a quota 1.

    LE PAGELLE:

    Polonia – Russia 1-1
    Polonia:
    Tytoń 6, Boenisch 5.5, Wasilewski 6, Perquis 6.5, Piszczek 6.5, Dudka 6, Polanski 6.5, Obraniak 6.5, Murawski 5.5, Błaszczykowski 7, Lewandowski 6. A disp.: Sandomierski, Wojtkowiak, Kamiński, Wawrzyniak, Matuszczyk, Rybus, Wolski, Grosicki, Sobiech, Brożek. All.: Smuda
    Russia: Malafeev 6.5, Anyukov 6, Ignashevich 6, Zhirkov 5.5, Berezutski 6.5, Shirokov 6, Denisov 5.5, Zyryanov 6, Dzagoev 6, Arshavin 5, Kerzhako 5.5. A disp.: Akinfeev, Shunin, Sharonov, Granat, Nababkin, Kombarov, Kokorin, Glushakov, Semshov, Pogrebnyak. All.: Advocaat

    CLASSIFICA GIRONE A

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO POLONIA-RUSSIA 1-1

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  • Polonia-Russia, a Varsavia rischio scontri nel derby dell’Est

    Polonia-Russia, a Varsavia rischio scontri nel derby dell’Est

    Comincia stasera il secondo turno del girone A dove, alle 20.45, la padrona di casa della Polonia affronterà la Russia, squadra che nel primo match ha lasciato tutti a bocca aperta grazie ad un Dzagoev fantastico.
    Le due squadre scenderanno in campo consce che già da oggi si giocheranno il passaggio al turno successivo: la Russia parte certamente favorita avendo conquistato nella prima gara la netta vittoria sulla Repubblica Ceca con un 4-1. La Polonia invece si è dovuta accontentare di un pareggio con la Grecia.

    Decisivo quindi il match per la squadra del ct Smuda che inoltre dovrà fare a meno dello squalificato Szczesny. In caso di vittoria gli ex sovietici sarebbero infatti già matematicamente qualificati; inutile nascondere che l’intenzione dei russi è proprio quella di chiudere i conti dopo due partite. I padroni di casa non possono dunque più permettersi di inciampare e dovranno scendere in campo decisi a conquistare la vittoria contro la squadra di Advocaat.

    Sicuramente i polacchi potranno contare sul numeroso pubblico che accorrerà stasera allo stadio di Varsavia dove a dirigere l’incontro sarà il tedesco Stark. Tra le due squadre i precedenti assoluti tra le nazionali maggiori di Polonia e Russia sono tre, tutti in amichevole: un successo a testa ed un pareggio sono i risultati di questi; l’unica differenza è che in queste tre gare la Russia ha sempre segnato, per un totale di 5 reti.

    Alan Dzagoev © Clive Mason/Getty Images

    Partita che sarà complicata anche per la polizia polacca che si sta preparando all’incontro, considerato ad alto rischio di tensioni e disordini, a causa dei rapporti di ostilità tra i due Paesi e, in particolare, dell’intenzione dei tifosi russi di marciare verso lo stadio di Varsavia per celebrare la festa nazionale del 12 giugno. Altro aggravante è sicuramente la tragedia dell’incidente aereo presso Smolensk del 2010 dove sono morti il presidente polacco Lech Kaczynski e buona parte del governo di Varsavia.

    Il match saprà quindi dare la giusta dose di adrenalina sia fuori che dentro il campo per una partita che vale molto di più della semplice vittoria finale. Advocaat e Smuda dovranno schierare in campo l’undici titolare migliore per conquistare un’importante risultato e riuscire a passare il turno.

    PROBABILI FORMAZIONI POLONIA-RUSSIA

    Polonia (4-4-1-1): Tyton;  Piszczek, Perquis, Wasilewski, Wawrzyniak; Blaszczykowski, Murawski, Polanski, Rybus; Obraniak; Lewandowski. A disposizione: Sandomiersky, Boenisch, Wojtkowiak, Kaminski, Dudka, Matuszczyk, Mierzejewski, Wolski, Sobiech, Grosicki, Brozek. Allenatore: Smuda.

    Russia (4-3-1-2): Malafeev, Anyukov, Berezutski, Ignashevich, Zhirkov; Shirokov, Denisov, Zyryanov; Dzagoev; Arshavin, Kerzhakov. A disposizione: Shunin, Akinfeev, Granat, Nababkin, Sharonov, Glushakov, Izmailov, Kombarov, Semshov, Kokorin, Pobregbnyak, Pavlyuchenko. Allenatore: Advocaat
    Arbitro: Wolfgang Stark (GER)