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  • Palermo Cesena, Mangia cerca la settima vittoria in casa

    Palermo Cesena, Mangia cerca la settima vittoria in casa

    Allo stadio Barbera alle ore 20:45 anticipo della quindicesima giornata di Serie A fra il Palermo e il Cesena, in una gara in cui i romagnoli sono attesi da un esame molto complesso, contro la formazione di Devis Mangia, fortissima fra le mura amiche, al punto che questa sera potrebbe ottenere il record di sette vittorie consecutive in casa, eguagliando il record già raggiunto due volte da Delio Rossi.

    Devis Mangia, tecnico rosanero | © Dino Panato/Getty Images

    Mangia però, nonostante la possibilità di raggiungere il prestigioso risultato, pensa più che altro alle questioni di campo, all’aspetto pragmatico e concreto, ossia alla possibilità di conquistare tre punti pesanti che sarebbero importanti per la classifica dei rosanero, ma anche consapevole della difficoltà del match connessi alla possibilità di sottovalutare la difficoltà della gara e le forze dell’avversario.

    Punti casalinghi fondamentali, poi, soprattutto in virtù dell’eccessiva discrepanza dei rendimenti dei rosanero fra le partite in casa e quelle in trasferta, considerando che, lontano dallo stadio Barbera, finora hanno raccolto soltanto due punti, con due pareggi, dei quali l’ultimo in ordine cronologico è stato ottenuto contro il Parma al Tardini, sotto una filtre coltre di nebbia, nello scorso turno di campionato.

    Il Cesena, invece, cerca il riscatto dopo la sconfitta subita nell’ultimo turno di campionato contro la capolista Juventus, cercando di dare continuità ai positivi risultati ottenuti prima dello stop di Torino, puntando ancora sulla sua punta di diamante, il rumeno Adrian Mutu, in coppia con Eder e con Candreva nelle vesti di trequartista, maggiormente libero di svariare e di esprimersi. Al Renzo Barbera arbitrerà Gianpaolo Calvarese di Teramo.

    PROBABILI FORMAZIONI PALERMO CESENA

    PALERMO (4-3-1-2): Benussi; Pisano, Silvestre, Munoz, Balzaretti; Acquah, Bacinovic, Barreto; Ilicic; Pinilla, Miccoli.
    Allenatore: Mangia.

    CESENA (4-3-1-2): Ravaglia; Ceccarelli, Von Bergen, Rodriguez, Rossi; Parolo, Guana, Djokovic; Candreva; Eder, Mutu.
    Allenatore: Arrigoni.

  • Juventus travolgente, il Palermo s’inchina alla capolista

    Juventus travolgente, il Palermo s’inchina alla capolista

    I gol di Pepe, Matri e Marchisio lanciano una Juventus sempre più convincente in vetta alla classifica di Serie A, i bianconeri di Conte asfaltano il Palermo con un rotondo 3-0 portando a casa l’intera posta in palio e raggiungendo così a quota 22 punti l’altra capolista del campionato, la Lazio di Edy Reja, con la quale la Vecchia Signora si misurerà sabato prossimo nel big match dell’Olimpico valido per la 13esima giornata di Serie A.

    Juventus | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    La lunga, e forzata, pausa – 22 giorni dall’ultima partita disputata per la sosta delle nazionali e per il rinvio la settimana prima della gara con il Napoli, non ha scalfito la concentrazione degli uomini di Conte che sono riusciti a sfatare il tabù Palermo che puntualmente vinceva a Torino da 3 anni a questa parte, viceversa i rosanero non hanno sfatato il tabù trasferta di quest’anno che ha visto i siciliani conquistare un solo punto nelle 6 gare disputate senza mai riuscire a segnare.
    Con Krasic sempre più lontano da Torino e che si accomoda in tribuna, Conte vara il suo 4-3-3 con Vucinic e Pepe a supporto di Matri, Mangia invece, che deve rinunciare ad Hernandez, si affida alle giocate dei due davanti Ilicic e l’ex Miccoli.

    La Juventus inizia ad imporre sin dai primi minuti di gioco il suo ritmo e spinge forte sull’acceleratore decisa a trovare il gol del vantaggio, Chiellini sottoporta però è impreciso. Il Palermo risponde con Ilicic che trova uno strepitoso Buffon a chiudergli lo specchio della porta.
    Bisognerà attendere il 20′ per raggiungere l’obiettivo prefissato, i bianconeri passano con un colpo di testa ravvicinato di un Pepe ritrovatissimo che sbuca tra due difensori avversari mettendo alle spalle di Tzorvas su un preciso cross di Chiellini. La Juve potrebbe andare subito sul 2-0 e festeggiare la prima rete di Pirlo in bianconero se la traiettoria disegnata dall’ex regista del Milan non si fosse stampata sul palo. Con il passare dei minuti però la Vecchia Signora, che fin lì aveva disputato una gara quasi perfetta con un Marchisio in forma Mondiale pronto a chiudere e a far ripartire immediatamente l’azione e con un Lichtsteiner stantuffo inesauribile sulla destra, cala di concentrazione e lascia qualche varco di troppo agli attaccanti rosanero, soprattutto a Ilicic che però è sempre fermato in maniera impeccabile da Buffon.

    Conte intuisce che qualcosa nei meccanismi della squadra si è inceppato e corre ai ripari strigliando i suoi negli spogliatoi. Lo si intuisce perchè la Juve rientra in campo con una cattiveria agonistica e una aggressività maggiore rispetto alla prima frazione e dopo appena 180 secondi raddoppia: Lichtesteiner trova il corridoio giusto per Matri che da posizione defilata sulla destra incrocia sull’angolo opposto trovando il suo quinto centro stagionale. Il Palermo barcolla ed è alle corde, Vucinic si accentra dalla sinistra e con un tiro a giro sfiora di centimentri il secondo palo, poco più tardi azione quasi fotocopia con il montenegrino che invece di tirare serve in mezzo all’area per Matri, il centravanti invece di tirare fa velo, traendo in inganno il difensore siciliano, per l’accorrente Marchisio alle sue spalle che incorona una magnifica prestazione con il gol del definitivo 3-0. Un’azione che si vede fare solo o al Barcellona o alla Play Station. Anche per il numero 8 bianconero, che sta attraversando un periodo di forma eccezionale e senza ombra di dubbio il migliore in campo, si tratta della quinta rete in campionato che gli permette di superare il suo miglior score personale di 4 reti della scorsa stagione.
    Gara in ghiacciaia, non succede praticamente più nulla e gli ultimi minuti vengono riservati alle sostituzioni, Conte concede una ventina di minuti a Quagliarella e una decina a Del Piero applauditissimi dal pubblico di fede bianconera.

    I prossimi appuntamenti, lo scontro al vertice con la Lazio e il recupero con il Napoli, ci sapranno dire sicuramente quanto questa Juventus può volare in alto. Nel frattempo Conte e i suoi uomini si godono il primato in classifica. Per il Palermo ennesima trasferta amara, Mangia dovrà lavorare molto sull’aspetto psicologico per trovare la giusta cura che permetta di trovare il giusto equilibrio tra prestazioni brillanti in casa, 5 vittorie su 5, e pessime lontano dal Barbera.

    Il video di JUVENTUS – PALERMO 3-0

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  • La dura legge del Barbera, Palermo–Bologna 3-1

    La dura legge del Barbera, Palermo–Bologna 3-1

    Nel primo anticipo dell’undicesima giornata di Serie A, il Palermo batte il Bologna per 3-1 grazie alle reti di Zahavi, Silvestre e Ilicic dimostrandosi imbattibile fra le mura amiche. Mangia deve rinunciare a quasi tutto il suo attacco, il solo Hernandez davanti con Miccoli che stringe i denti e va in panchina. Nel Bologna Pioli schiera la stessa formazione vittoriosa contro l’Atalanta con Di Vaio e Acquafresca supportati da Gaston Ramirez.

    La gioia rosanero ©Tullio M. Puglia/Getty Images
    Il Palermo parte molto bene con Ilicic che dimostra di essere in giornata buona, infatti lo sloveno è molto pimpante e dai suoi piedi nasce il vantaggio dei rosanero al 13’ con un fendente che non viene trattenuto da Gillet che si fa trafiggere da due passi da Zahavi. L’emergenza in attacco per il Palermo diventa drammatica con l’infortunio di Abel Hernandez che si blocca durante uno scatto costringendo Mangia a sostituirlo con Varela preferendo non rischiare Miccoli. Gillet si riscatta negando il gol del raddoppio di nuovo a Ilicic compiendo una bella parata con la complicità della traversa ma Il Bologna non sta certamente a guardare e si rende pericoloso in due occasioni, prima è Kone che si beve tutta la difesa rosanero tirando di punta e trovando pronto Tzorvas, poi è Raggi che su azione da calcio d’angolo trova ancora prontissimo Tzorvas. La prima frazione si chiude quindi con il Palermo in vantaggio ma con il Bologna nel vivo del match e che avrebbe meritato anche qualcosa di più. Il Bologna sembra entrare più convinto in campo nella ripresa, ma le velleità rossoblù vengono spente dopo 5’ grazie all’incornata di Silvestre che insacca il suo secondo gol stagionale. Pioli inserisce Gimenez per uno spento Acquafresca ma è il Palermo che comanda la partita rendendosi pericoloso nelle ripartenze. Miccoli si riscalda ma alla fine non entrerà in campo grazie anche al 3-0 di Josip Ilicic che chiude definitivamente il match con l’inutile gol della bandiera, firmato da Gaston Ramirez unico a salvarsi tra i rossoblù.  Quinta vittoria su cinque partite fra le mura amiche del Barbera per la squadra di Mangia con la sosta a disposizione che arriva nel momento migliore al fine di recuperare i tanti infortunati nel reparto offensivo.

  • Palermo-Bologna probabili formazioni. Miccoli in panchina, gioca Zahavi

    Palermo-Bologna probabili formazioni. Miccoli in panchina, gioca Zahavi

    Incrocio pericoloso quello delle 18:00 fra Palermo e Bologna che apre l’unidicesima giornata di Serie A, soprattutto per i desideri di rivalsa del tecnico dei rossoblu, Pioli, esonerato nel mese di Luglio (a stagione non ancora iniziata, ndr) da Zamparini che gli preferì l’attuale tecnico rosanero Mangia sulla panchina palermitana.

    Eran Zahavi | © Maurizio Lagana/Getty Images
    Il Bologna giunge a Palermo galvanizzato dalla vittoria contro l’Atalanta, oltre che dal rinnovo del contratto del talento uruguaiano, Gaston Ramirez, avvenuto in settimana. Il Palermo, invece, è reduce dalla sconfitta contro la Fiorentina e da una settimana con la volontà di riscattarsi al Barbera, fra le mura amiche. Tatticamente, i padroni di casa rosanero si schiereranno con il modulo 4-3-1-2, ritrovando il recuperato Hernandez in avanti, e con i seguenti undici in campo dal primo minuto: Tzorvas, Pisano, Silvestre, Cetto, Balzaretti, Migliaccio, Bacinovic, Acquah, Ilicic, Zahavi, Hernandez, con Miccoli in panchina. Il Bologna si schiererà con modulo analogo, 4-3-1-2, con Gillet, Raggi, Loria, Cherubin, Morleo, Kone, Mudingayi, Perez, Ramirez, Di Vaio, Acquafresca.

  • L’Udinese va con Di Natale formato Nazionale, Palermo battuto 1-0

    L’Udinese va con Di Natale formato Nazionale, Palermo battuto 1-0

    Udinese – Palermo era la partita delle conferme che Francesco Guidolin cercava e che ha trovato, con un gol, firmato dalla sua certezza per eccellenza, il capocannoniere Totò Di Natale, al settimo gol in campionato.

    Antonio Di Natale | © Dino Panato/Getty Images
    Era in dubbio la sua presenza, ma nonostante le condizioni non perfette si è dimostrato un bomber infallibile, pronto per essere riconvocato in Nazionale da Cesare Prandelli per il prossimo impegno in Polonia. Una Udinese che, al pari di Di Natale, si è mostrata pronta a rispondere dopo la sconfitta contro il Napoli di mercoledì scorso, partendo subito forte, con la traversa colpita da Floro Flores al 7′ del primo tempo. Al 37′, poi, arriva il gol decisivo di Di Natale, su cross di Basta, che di destro infila il portiere rosanero Tzorvas. Dopo la rete del vantaggio friulano, il Palermo sfiora il pareggio con un’occasione per Miccoli, che però viene recuperato da Danilo. Ancora pochi minuti dopo Di Natale sfiora il raddoppio, con un cucchiaio alto di poco. Ancora pericoli di marca friulana con Armero che colpisce il palo in un’occasione in cui il portiere greco Tzorvas non avrebbe potuto far nulla. Nei minuti finali sono i siciliani con Cetto ad avere una clamorosa occasione per il pareggio che non viene realizzato. Il Palermo conferma il mal di trasferta, l’Udinese, invece, ritrova la vittoria e si proietta al secondo posto in classifica, subito dietro la capolista Juventus. Per i friulani, però, e per Di Natale in particolare, la parola scudetto non può esser pronunciata: “Scudetto? Non scherziamo“. Da buon Napoletano, la scaramanzia è d’ obbligo per Totò, che ora attende la chiamata di Prandelli.

  • “Barbera” inespugnabile, Palermo – Lecce 2-0

    “Barbera” inespugnabile, Palermo – Lecce 2-0

    Un buon Palermo batte il Lecce per due reti a zero grazie al rigore realizzato da Pinilla nel primo tempo, ed al raddoppio di Abel Hernandez nella ripresa. Mangia schiera a sorpresa, ma forse neanche troppa, Pinilla al posto di Miccoli che risente sia per un fastidio al polpaccio che dal punto di visto emotivo troppo la partita contro la sua squadra del cuore. Di Francesco preferisce Cuadrado a Pasquato per affiancare l’unica punta, Corvia.

    Abel Hernandez ©Maurizio Lagana/Getty Images
    I primi minuti sono a ritmo molto basso ma è il Palermo che ha il comando del gioco, con il Lecce che agisce soprattutto in contropiede approfittando della velocità di Cuadrado. Il primo pericolo è targato rosanero con Balzaretti che spara da fuori area centrando Tomovic, ma il lecce non sta a guardare con Corvia che da fuori area impegna Tzorvas in calcio d’angolo. Ilicic è in palla ed è Hernandez che ne approfitta, l’uruguaiano viene lanciato in velocità, entra in area con Mesbah che lo stende procurano un rigore netto, Pinilla dal dischetto non sbaglia regalando il vantaggio ai rosanero ma subito dopo Corvia si mangia il pareggio non approfittando di una papera di torva che respinge goffamente un tiro di Obodo. Tuttavia è l’unico pericolo vero portato dal Lecce con il Palermo che legittima il vantaggio, prima con Hernandez da fuori area e poi con Acquah che colpisce da due passi a botta sicura colpendo Oddo che salva Benussi dal secondo gol. La ripresa si apre con la novità di Zahavi al posto di Pinilla infortunatosi alla fine del primo tempo con il Lecce che dimostra di essere più aggressivo soprattutto con Cuadrado che impegna la difesa rosanero in più occasioni. Mangia sente il pericolo ed inserisce Miccoli e Bacimovic, con lo sloveno che propizia il secondo gol del Palermo recuperando un bel pallone a centrocampo servendo Hernandez che chiude il triangolo con Zahavi chiudendo la partita. Il Lecce si sbilancia ma è Miccoli che si divora il terzo gol spedendo a lato da ottima posizione.

  • Palermo-Lecce, probabili formazioni. Ilicic per il riscatto

    Palermo-Lecce, probabili formazioni. Ilicic per il riscatto

    Questa sera al Barbera, si chiude la nona giornata di Serie A con il posticipo fra Palermo e Lecce. I rosanero sono a caccia di una vittoria scaccia crisi ma non è da meno il Lecce che si vuole subito riprendere dalla clamorosa rimonta subita dal Milan domenica scorsa. Mangia è deciso a prendersi la massima posta in palio, e per fare ciò è deciso a rispolverare uno dei suoi giocatori più deludenti in questo inizio di stagione.

    Josip Ilicic & copy;Tullio M. Puglia/Getty Images
    Infatti lo sloveno Ilicic non sta sicuramente giocando a quei livelli che gli permisero di essere considerato, lo scorso anno, uno dei migliori acquisti dell’era Zamparini. Grande attesa c’e’ anche intorno a Fabrizio Miccoli, il salentino incontra il “suo” Lecce in una partita sempre dalle forti emozioni personali. Di Francesco dal canto suo, si presenterà in Sicilia per giocarsela riproponendo il modulo con il rombo a centrocampo e con l’unico dubbio rappresentato dal partner di Corvia, Pasquato o Cuadrado? Favorito sembra essere il giovane ex Juve. Palermo: (4-3-1-2) Tzorvas, Pisano, Silvestre, Cetto, Balzaretti, Migliaccio, Bacinovic, Barreto, Ilicic, Miccoli, Abel Hernandez. A disp. Benussi, Mantovani, Aguirregaray, Acquah, Bertolo, Zahavi, Pinilla. Lecce (4-3-1-2): Benassi, Oddo, Carrozzieri, Tomovic, Mesbah, Piatti, Obodo, Giacomazzi, Bertolacci, Corvia, Pasquato . A disp. Gabrieli, esposito, Giandonato, Oliveira, Muriel, Grossmuller, Cuadrado.

  • Roma-Palermo 1-0, le pagelle. Lamela si presenta

    Roma-Palermo 1-0, le pagelle. Lamela si presenta

    La Roma la spunta sul Palermo dopo una partita di grande sofferenza. Gli uomini di Luis Enrique giocano un primo tempo opaco illuminato soltanto dalla perla di Lamela. Nel secondo subiscono la velocità del Palermo e solo la scarsa concretezza sotto porta dei siciliani assegna i tre punti ai giallorossi. La squadra disposta male in difesa. I terzini sono sempre troppo alti e se De Rossi non riesce ad abbassarsi la Roma si ritrova a difendere con una paradossale difesa a due. La pessima prova odierna del centrocampo certamente non supporta la continua situazione di uno contro uno tra difesa giallorossa e attacco rosanero. Il Palermo gioca una buona partita. Difende discretamente ed è normale che conceda occasioni ai giallorossi in possesso di un parco attaccanti di primissimo livello. Con un pò di attenzione, però, potrebbe evitare qualche amnesia in più. Attcca con voglia, ma in modo disordinato. Eppure crea svariate occasioni da gol, anche clamorose, che gli attaccanti in giornata no non riescono a capitalizzare.

    Erik Lamela | ©Tullio M. Puglia/Getty Images
    Stekelenburg 7 La parata su Zahavi nel primo tempo vale come un gol. E’ deciso e pronto nelle uscite e compie altre parate da portiere di altissimo livello. Cassetti 5 Torna da titolare dopo tanto tempo e si vede. Non sfigura nel primo tempo e all’inizio del secondo. Poi complice la stanchezza cala vertiginosamente finendo con svarioni e buchi difensivi. Juan 6,5 Anche lui torna dopo tanto, ma è ineccepibile. Nella difficoltà difensiva della Roma è sempre sicuro e attento. Burdisso 5,5 Partita di sostanza. Non brilla, ma è il solito lottatore grintoso. Spesso deve difendere con l’aiuto del solo Juan. Gara macchiata quando allo scadere lascia Miccoli libero di colpire a rete. J.Angel 5 Il ragazzo è troppo discontinuo. Si assenta dal match per lunghi tratti, poi infuria sulla fascia con belle discese, ma non basta. De Rossi 5,5 Prova sotto la sufficienza. Corre con grinta, ma è pasticcione e qualche volta lezioso. Gago 5 Oggetto misterioso. Non trova la posizione e fa sempre la giocata prudente. A volte sbaglia passaggi semplici e non riesce proprio a mettersi in mostra. Pizarro 5 Vaga senza meta. Impreciso e fuori forma. Ci si chiede perchè il mister non lo sostituisca. Lamela 7,5 Impatto letale con la Serie A. Otto minuti e gol da antologia. Delizia con qualche altra bella giocata che fa capire di che pasta è fatto. Rimane sì un pò fuori dal vivo del gioco, ma è il match winner. Borriello 6 Lotta come un leone. Non perde quasi mai il pallone e sa cosa vuol dire il sacrificio quando arrivano poche palle giocabili. Osvaldo 5,5 Dà il solito grande apporto fisico, ma sbaglia due gol clamorosi. Bojan 6,5 Entra con grande piglio. Salta uomini e tira. Forse poteva giocare qualche minuto in più. Luis Enrique 5,5 La sua squadra non convince. Vince quasi per caso rischiando tantissimo in casa e adotta una disposizione tattica, soprattutto in difesa, che si concilia poco col gioco del calcio cioè la difesa a 2. Tsorvas 6 Non può nulla sul gol. Per il resto il greco si disimpegna bene. Pisano 5,5 Non spinge con continuità e soprattutto senza qualità. Difende in modo approssimativo Silvestre 5,5 Non compie errori marchiani, ma lascia troppa libertà alle punte giallorosse soprattutto nelle due occasioni non capitalizzate di Lamela e Osvaldo. Migliaccio 5,5 Cerca di caricare i compagni, ma non è sempre perfetto nelle chiusure. Tanta grinta, ma anche tanti falli. Balzaretti 5 Prova a spingere, ma non lascia di certo i solchi sulla fascia. Si fa saltare da Osvaldo rischiando di far prendere il gol del ko. Barreto 5,5 Partita anonima. Fa moltissima quantita, ma non sempre è lucido nelle giocate. Della Rocca 5,5 Corre tanto e prova qualche inserimento senza successo. Acquah 6 E’ un pò disordinato, ma dà un bel dinamismo al centrocampo. Qualche volta si propone davanti con passaggi e inserimenti. Zahavi 5,5 Nel complesso la sua prestazione non è brutta: si muove tanto, prova il tiro e cerca i compagni con fortune alterne. Pesa, però, il gol mangiato anche grazie a un super Stekelenburg. Hernandez 5 Dà sempre l’impressione di poter sfondare con la sua velocità e possenza. Qualche volta lo fa, ma poi conclude o stoppa male il pallone. Lo 0 nella casella del Palermo è in buona parte colpa sua. Pinilla 6 Tiene in apprensione la difesa romanista. Non ha grandi occasioni, ma col suo movimento ne crea per i compagni. Miccoli 5,5 Entra e dà subito un altra caratura all’attacco siciliano, ma nonostante provi il tiro un paio di volte da discreta posizione la palla sfila sempre fuori. Al 92′ sbaglia il gol dell’ipotetico pareggio. Mangia 5,5 Nonostante il suo Palermo perda i tre punti non ha assolutamente demeritato. Il probelma è che entrambe le squadre giocano male. Bergonzi 6,5

  • Lamela segna al debutto, Roma-Palermo 1-0

    Lamela segna al debutto, Roma-Palermo 1-0

    Vittoria casalinga della Roma che supera il Palermo di misura e con grandi difficoltà. Come al solito un buon approccio alla gara dei ragazzi di Luis Enrique: buoni ritmi, circolazione veloce della palla e tanta voglia di attaccare.

    Erik Lamela | © Paolo Bruno/Getty Images
    L’ottima mentalità giallorossa si concretizza all’ottavo minuto:  De Rossi intercetta una palla vagante a centrocampo e infila l’esordiente Erik Lamela in profondità che arriva sulla zona sinistra dell’area di rigore, converge quanto basta e scarica un sinistro a giro da sogno che si va ad insaccare sul palo lungo, Tzorvas può solo guardare. Per tutti i primi trenta minuti c’è una Roma che attacca poco di più, ma il Palermo che si difende bene e e cerca di rispondere alle offensive giallorosse. Dopo il gol di Lamela, però, la partita è lenta e noiosa. Rompe il sonno dei tifosi la formazione sicialiana che al 41′ costruisce un’occasione colosssale con Balzaretti che lancia a rete Zahavi: l’israeliano solo davanti al portiere calcia bene, ma Stekelenburg compie un vero e proprio miracolo con la mano di richiamo e manda le squadre negli spogliatoi col risultato fermo sull’1-0 per i capitolini. Dopo un opaco primo tempo, nel secondo comincia la girandola delle occasioni da gol e la partita si fa divertente. Al 6′ la difesa romanista va nel pallone e ne approfitta Acquah che mette una palla dentro l’area di rigore per Pinilla che sarebbe solo davanti a Stekelenburg, ma non ci arriva con la testa. Capovolgimento di fronte al minuto 11 quando Osvaldo se ne va in area superando Balzaretti, poi converge al centro e a pochissimi metri dalla porta prova un sinistro a giro che si spegne alto sull’incrocio dei pali. Due minuti più tardi Lamela vince un rimpallo e si trova a tu per tu con Tzorvas, ma calcia di poco al lato. Si susseguono i tiri pericolosi da una parte e dall’altra. Poi al 32′ lancio illuminante per Ilicic che supera di slancio Stekelenburg e a porta vuota tira male facendo un cross in mezzo intercettato da De Rossi che evita il tap-in di Pinilla. Al 40′ il neo entrato Bojan conclude una splendida serpentina con un tiro di sinistra di pochissimo alla destra del palo. Al 43′ ancora un’occasione per Pizarro e poi al 47′ incredibile chance per Miccoli che rischia di pareggiare con un tiro al volo di sinistro.

  • Roma-Palermo, probabili formazioni. Esordio per Lamela

    Roma-Palermo, probabili formazioni. Esordio per Lamela

    Sfida delicatissima tra Roma e Palermo valevole per l’ottava giornata del Campionato di Serie A. I capitolini vengono dalla scottante sconfitta nel derby arrivata all’ultimo secondo. I siciliani sono reduci da un umiliante 3-0 subito a San Siro da parte del Milan. Lo stato psicologico delle due squadre è dunque fragile e questa partita potrebbe orientare la condizione mentale dei prossimi turni. Un problema ipotetico di autostima che i due carismatici tecnici tenteranno di evitare schierando le formazioni nel modo che andiamo ad analizzare.

    Erik Lamela | © RAUL ARBOLEDA/AFP/Getty Images
    PROBABILE FORMAZIONE ROMA – Luis Enrique metterà in campo la Roma col consueto 4-3-1-2 tutto votato all’attacco. Tra i pali il titolare Stekelenburg. Il rebus difesa sarà risolto con molte probabilità con il rientro da titolare del brasiliano Juan. Dopo un periodo vissuto ai margini della squadra il numero 4 giallorosso sfrutta anche la squalifica di Kjaer. Affianco al verdeoro ci sarà il recupero di Burdisso dopo il turno di riposo causa stanchezza da Nazionale. Sulla destra il ritorno dell’altro veterano Marco Cassetti. Rosi e Cicinho infatti sono infortunati e l’esperimento di Perrotta terzino sembra essere uscito dai piani del tecnico asturiano. A sinistra l’inamovibile Josè Angel. La zona mediana sarà presidiata dal ritrovato Daniele De Rossi con Pjanic sul fianco destro e Perrotta (in vantaggio nel ballottagio) o Simplicio su quello sinistro. Nel ruolo di trequartista potrebbe essere la volta buona per l’esordio del talento argentino Erik Lamela, acquistato per quasi 20 milioni di euro, ma ancora mai visto alle prese col campo. Le due punte saranno Bojan e Osvaldo. Nel caso in cui Luis Enrique scelga di non rischiare Lamela dal primo minuto allora Bojan potrebbe giocare dietro le punte e Marco Borriello fare coppia con Osvaldo. PROBABILE FORMAZIONE PALERMO – Devis Mangia adotterà con ogni probabilità un 4-3-1-2 speculare a quello romanista. Tra i pali Tzorvas come di consueto. Difesa titolare con l’argentino Silvestre e Migliaccio riconfermato sulla linea dei difensori dopo le recenti prestazioni di ottimo livello. Sulle fasce Pisano a destra e Balzaretti a sinistra. Centrocampo formato standard con Acquah baluardo centrale (se la gioca con Bacinovic) e vicino Barreto e Della Rocca. Sulla linea trequarti agirà Josip ilicic, preferito a Zahavi, al servizio di Pinilla e Hernandez. Dunque dovrebbe essere escluso dall’undici titolare Fabrizio Miccoli. Probabili formazioni Roma – Palermo ROMA (4-3-1-2): Stekelenburg; Cassetti, Burdisso, Juan, Josè Angel; Perrotta, De Rossi, Pjanic; Lamela; Osvaldo, Bojan. A disposizione: Curci, Heinze, Taddei, Simplicio, Pizarro, Borrielo, Borini. Allenatore: Luis Enrique. PALERMO (4-3-1-2): Tzorvas; Pisano, Silvestre, Migliaccio, Balzaretti; Barreto, Acquah, Della Rocca; Ilicic; Pinilla, Hernandez. A disposizione: Benussi, Cetto, Aguirregaray, Bacinovic, Zahavi, Alvarez, Miccoli. Allenatore: Mangia.