Tag: devis mangia

  • Italia-Svezia Under 21, c’è Insigne per Euro 2013

    Italia-Svezia Under 21, c’è Insigne per Euro 2013

    A Pescara è tutto pronto ormai per Italia-Svezia, andata dei play-off qualificazione di Euro 2013. Chi vince accede alla Fase finale dell’Europeo che si giocherà il prossimo giugno in Israele. Entrambe le nazionali hanno vinto il proprio girone d’appartenenza e ora si ritrovano difronte per staccare l’ultimo decisivo pass per Israele. Due anni fa terminò come peggio non poteva per gli azzurri di Casiraghi: un successo illusorio all’andata per poi subire la cocente sconfitta per 3-0 in Bielorussia, ko che sancì l’addio a Euro 2011 e alle Olimpiadi di Londra. Alla vigilia della sfida il ct Devis Mangia non ha voluto caricare di troppe responsabilità i suoi uomini, per evitare spiacevoli sorprese qualora qualcosa dovesse andare storto nei 180′ minuti che attendono l’Under 21.

    L’ex tecnico di Varese e Palermo continua a puntare sul 4-4-2 delle ultime uscite. In attacco spazio alla coppia Immobile-De Luca. La punta dell’Atalanta sostituisce Fabio Borini, reduce da una frattura allo scafoide carpale del piede destro, infortunio per il quale sarà costretto a dare forfait anche per la gara di ritorno.

    SSC Napoli v Parma FC - Serie A
    Lorenzo Insigne torna a Pescara insieme a Immobile | ©Maurizio Lagana/Getty Images

    Sulle fasce agiranno Lorenzo Insigne e Saponara. Il primo vuole dimostrare a Prandelli di meritare la chiamata in Nazionale maggiore tanto quanto El Shaarawy. Facile ipotizzare un suo impiego in posizione più avanzata rispetto a Saponara per cercare maggiormente il dialogo con l’ex compagno di squadra Immobile, la coppia d’oro del Pescara allenato da Zdenek Zeman la scorsa stagione. A centrocampo, complice la pesante assenza di Verratti (selezionato da Prandelli per il match contro l’Armenia), Mangia si affida a Marrone e Florenzi, con quest’ultimo chiamato ad accorciare verso le due punte e offrire soluzioni alternative al gioco degli azzurri. In difesa la coppia centrale sarà composta da Capuano e Caldirola, con De Sciglio e Frascatore terzini. Per il ruolo di estremo difensore dovrebbe spuntarla Bardi, con Perin che si accomoderà in panchina.

    Probabili formazioni Italia-Svezia Under 21 (ore 21)
    Italia (4-4-2): Bardi, De Sciglio, Caldirola, Capuano, Frascatore, Marrone, Florenzi, Saponara, Insigne, Immobile, De Luca.
    Svezia (4-4-2): Jonhson, M. Johansson, Jansson, Petterson, Demir, Hiljemark, J. Johansson, Ajdarevic, Hamad, Ishak, Armenteros.

  • Under 21, Matteo Bianchetti nome nuovo della difesa azzurra

    Under 21, Matteo Bianchetti nome nuovo della difesa azzurra

    L’Italia Under 21 si appresta a giocare la doppia sfida con la Svezia, valida per l’accesso agli Europei 2013 di categoria. Tra i convocati del commissario tecnico Devis Mangia c’è anche Matteo Bianchetti, alla sua prima presenza con l’Under 21 dopo aver compiuto tutta la trafila delle Nazionali giovanili. La presenza di Caldirola e Capuano nella rosa azzurra lascia pensare a un dirottamento in panchina per Bianchetti in queste due partite fondamentali per il proseguo dell’avventura italiana. In ogni caso il fatto che Mangia lo abbia convocato per la prima volta proprio in occasione dei play-off contro la Svezia, è a dimostrazione dell’ottimo lavoro che in questi ultimi tempi il settore giovanile italiano sta compiendo, desideroso com’è di dare una svolta importante all’intero movimento.

    Matteo Bianchetti è originario di Como. Classe ’93, Matteo cresce nelle giovanili della società lariana. Il ragazzo però ha la sfortuna di vivere sulla sua pelle la crisi finanziaria del club, che dopo l’addio di Enrico Preziosi fallisce. Bianchetti lascia così Como per trasferirsi nel Corsico, esperienza che dura però poco tempo. Per Matteo infatti arriva la chiamata dell’Inter, brava a intuire il potenziale del ragazzo. Al suo arrivo a Milano, il “Bianco” partecipa al campionato degli Allievi Nazionali. La stagione seguente (2010-2011 ndr) viene ceduto in prestito al Varese, dove incontra per la prima volta il tecnico Devis Mangia. Sarà un anno ricco di successi per Bianchetti, splendido protagonista della Primavera biancorossa che raggiunge la finalissima del campionato, persa poi in maniera rocambolesca contro la Roma di Alberto De Rossi.

    FC Internazionale Milano v Koper - Preseason Friendly
    Matteo Bianchetti ritrova Mangia in Nazionale | ©Dino Panato/Getty Images

    Bianchetti fa così ritorno alla base, e qui incontra Andrea Stramaccioni. Destino benevolo per Matteo, che prima toglie (vedi Como) e poi restituisce con gli interessi al giovane difensore centrale dal fisico imponente (189 cm per 80 kg). Con la Primavera nerazzurra si rende protagonista assoluto fino a gennaio, quando un grave infortunio muscolare lo costringe a saltare il resto della stagione. Stramaccioni però, ora allenatore della Prima squadra, non si dimentica di lui. Appena recuperato, Bianchetti viene aggregato al primo gruppo e vive il derby sedendo sulla panchina accanto al suo maestro. Adesso per Matteo si aprono le porte dell’Under 21, con vista Brasile 2014.

  • Under 21, convocati per la Svezia. Mangia sfida Prandelli

    Under 21, convocati per la Svezia. Mangia sfida Prandelli

    L’Under 21 del nuovo commissario tecnico Mangia si affaccia ai play-off per le qualificazioni a Euro 2013. La doppia sfida contro la Svezia (match di andata questo venerdì, il ritorno di martedì) è l’ultimo passo che manca per raggiungere nuovamente palcoscenici da tempo soltanto accarezzati con la mente. Sebbene quella scandinava non sia una Nazionale materasso, gli azzurri hanno tutte le carte in regola per ottenere il pass che darebbe la presenza certa ai prossimi campionati europei di categoria. Fin qui il cammino di Mangia è stato ottimo, a partire dall’esordio scintillante in amichevole contro l’Olanda. L’unico neo della nuova gestione rimane la sconfitta casalinga (ininfluente) contro la modesta Irlanda del Nord.

    Le convocazioni del commissario tecnico azzurro faranno sicuramente discutere. Leggendo i nomi dei convocati infatti, più di uno potrebbe storcere il naso e vedere un gesto di sfida quasi plateale nei confronti di Cesare Prandelli e della Nazionale maggiore, impegnata nel girone di qualificazione ai prossimi Mondiali del 2014 in Brasile. Mangia non si è fatto problemi nel convocare almeno due-tre elementi che ad oggi, anche alla luce della lista dei convocati dello stesso Prandelli, avrebbero potuto far parte tranquillamente della Nazionale A.

    lorenzo insigne
    Lorenzo Insigne, il pomo della discordia tra Mangia e Prandelli | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    In attacco Mangia ha selezionati Insigne e Borini. Il primo è reduce dalla prima assoluta con l’Italia dei “grandi”, nel match che gli azzurri hanno disputato un mese fa contro Malta. Il secondo invece ha fatto parte dei 23 prescelti per gli Europei di Ucraina e Polonia, sebbene non abbia mai calcato il terreno di gioco. In difesa poi spicca anche il nome di Mattia De Sciglio, una delle rivelazioni di questo avvio di campionato, con Prandelli che ha ripetuto più volte di tenerlo sotto osservazione per le grandi potenzialità dimostrate nelle prime uscite da titolare con il Milan. Senza dimenticarci infine di Alessandro Florenzi, centrocampista tuttofare della Roma di Zeman, anche lui in odore di Nazionale maggiore dopo le ottime prestazioni offerte con la maglia giallorossa.

    CONVOCATI ITALIA UNDER 21 PER LA DOPPIA SFIDA CON LA SVEZIA
    Portieri: Bardi, Colombi, Perin.
    Difensori: Bianchetti, Caldirola, Capuano, De Sciglio, Donati, Frascatore, Romagnoli, Sampirisi.
    Centrocampisti: Crimi, Florenzi, Insigne, Marrone, Rossi, Sala, Saponara, Viviani.
    Attaccanti: Borini, De Luca, Gabbiadini, Immobile, Longo.

  • Under 21 raggiunti i playoff. L’obiettivo adesso è stupire

    Under 21 raggiunti i playoff. L’obiettivo adesso è stupire

    Pura formalità il match di ieri pomeriggio che vedeva la nostra Under 21 impegnata contro i pari età del Liechtenstein per la penultima partita del girone. Il 7-0 finale con cui i ragazzi di Devis Mangia hanno sconfitto gli avversari indica chiaramente come in campo ci sia stata una sola squadra. In gare come queste è sempre difficile capire dove arrivano i meriti dei vincitori e quanto invece i limiti degli avversari possano condizionare pesantemente il risultato al termine dei novanta minuti regolamentari. Ci sembra inutile però nascondere i notevoli progressi compiuti dalla Nazionale italiana negli ultimi 12 mesi, dopo aver toccato il profondo rosso con la gestione Casiraghi. Non è isteria affermare che l’attuale Under 21, valutato anche il materiale umano a disposizione, sia tra le migliori squadre d’Europa, non avendo nulla da invidiare ad altri Paesi più “nobili” come Spagna e Francia. Ora che l’obiettivo play-off è stato raggiunto, l’obiettivo è quello di stupire.

    La mano dell’allenatore Nonostante Devis Mangia attribuisca gli onori del successo a Ciro Ferrara, conferendogli il 99,9% dell’attuale formazione, è innegabile come già in queste prime partite si percepisca la mano dell’allenatore, ex Varese (Primavera) e Palermo (Primavera e Prima squadra). Il 4-4-2 proposto nel pomeriggio di ieri contro il Liechtenstein ha piacevolmente impressionato. In mezzo al campo a farla da padrone c’erano Viviani e Marrone, con l’ex giallorosso e il bianconero perfettamente integrati nel gioco azzurro. Il primo regista importante, sebbene possa peccare in velocità, ma comunque bravo a cercare sempre la profondità per i due esterni offensivi, senza dimenticare che sui calci piazzati spesso e volentieri è irresistibile. Sono piaciuti Alessandro Florenzi ed El Shaarawy, le due frecce azzurre. Particolarmente sollecitato il giallorosso, bravo a farsi trovare sempre pronto sull’out di destra e a duettare con la ZanzaraDe Luca, favorito anche inconsciamente dall’ex compagno di squadra Viviani. Importante sottolineare anche la doppietta del Faraone, protagonista con il Milan di un avvio non di certo esaltante. Nei primi minuti del match El Shaarawy sembrava confermare il trend negativo delle prime due giornate di campionato, salvo poi sbloccarsi poco prima dell’intervallo con la rete del momentaneo 4-0, giocando con maggiore sicurezza nella ripresa, quando si è reso protagonista del pregevolissimo 6-0. Ennesima conferma anche per Ciro Immobile, in gol per la quarta volta consecutiva in altrettante partite della Nazionale. Anche se è presto per dare un giudizio “rodato”, la scelta di Devis Mangia come successore di Ferrara è stata particolarmente azzeccata, con Sacchi bravo a scegliere l’ex rosanero per la formazione dei nuovi baby talenti azzurri.

    stephan el shaarawy e ciro immobile | ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    L’Under marea Finalmente qualcosa di nuovo dalle nuove generazioni. Sembra passata un’eternità da quando Marcello Lippi sparò a zero sul settore giovanile italiano all’indomani della debacle azzurri nei Mondiali del Sudafrica, affermando come il nostro Paese fosse povero di talenti. Due anni dopo la situazione si è completamente rovesciata. E’ lo stesso Cesare Prandelli ad attingere a piene mani sul motore dell’Under 21. Non è un caso che per le prime convocazioni post Euro 2012 siano stati chiamati ragazzi come Destro, Insigne e Verratti, con i rossoneri El Shaarawy e De Sciglio in rampa di lancio, senza scordare Alessandro Florenzi, che molto presto potrebbe ricevere la telefonata del ct azzurro. Una marea di giovani talenti pronti a sfidare i cosiddetti vecchietti. Anche i club di Serie A hanno recepito il messaggio, chi più chi meno. Quella degli Under 23 può essere definita la nuova rivoluzione culturale del ventunesimo secolo. A volte mi sembra quasi di non essere in Italia.

    Gli highlights di Italia Liechtenstein 7-0

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  • Devis Mangia nuovo allenatore dell’Under 21, manca solo l’ufficialità

    Devis Mangia nuovo allenatore dell’Under 21, manca solo l’ufficialità

    Devis Mangia è il nuovo allenatore dell’Under 21. Manca ancora il comunicato ufficiale da parte della Figc, ma ormai non ci dovrebbero essere più dubbi circa il successore di Ferrara in azzurro. Dopo che l’ex commissario tecnico ha risolto consensualmente il contratto con la Figc per legarsi alla neo promossa Sampdoria, Arrigo Sacchi (coordinatore tecnico delle Nazionali giovanili ndr) ha cominciato a sfogliare diversi curricula. Nelle ultime ore era circolato insistentemente il nome di Gigi Di Biagio, attuale selezionatore dell’Under 20, e proprio l’ex centrocampista giallorosso sembrava essere in vantaggio per raccogliere l’eredità lasciata vacante da Ferrara. Più defilato rispetto agli altri Marco Giampaolo, che dopo un avvio folgorante di carriera (Ascoli e Cagliari) ha deluso le aspettative.

    Il leggendario tecnico del Milan, nonché ct della Nazionale maggiore ai Mondiali statunitensi del ’94, non ha mai nascosto di apprezzare le idee tattiche del giovane Devis Mangia, che durante le sue esperienze precedenti a Palermo e Varese ha colpito tutti per la grande mentalità offensiva data ai propri giocatori.

    devis-mangia
    devis mangia | ©Tullio M. Puglia/Getty Images

    Devis Mangia è salito alla ribalta delle cronache soltanto dopo essere stato scelto da Zamparini come allenatore della Prima squadra rosanero all’inizio della stagione appena trascorsa (Mangia era arrivato in Sicilia qualche mese prima, per assumere la guida tecnica della Primavera). Il patron dei siciliani lo scelse proprio per il suo carattere forte e la mentalità aggressiva che riusciva a trasferire alle proprie squadre.

    Il capolavoro del tecnico nato a Cernusco sul Naviglio fu quello di portare il Varese alla finalissima dei Playoff Primavera dell’anno scorso, dove i suoi ragazzi persero soltanto ai tempi supplementari contro la Roma stellare di Alberto De Rossi.

    L’ufficialità che certifichi Devis Mangia nuovo ct dell’Under 21 arriverà non appena l’ex tecnico del Palermo risolverà il contratto che lo lega ancora alla squadra rosanero. Con ogni probabilità già nella giornata di oggi dovrebbe arrivare l’annuncio ufficiale.

  • Ciro Ferrara nuovo allenatore della Sampdoria

    Ciro Ferrara nuovo allenatore della Sampdoria

    Dopo il no di Benitez e la scelta di Didier Deschamps di preferire la possibile nomina come nuovo ct della Nazionale francese dopo l’addio di Laurent Blanc, la Sampdoria sceglie Ciro Ferrara per guidare la squadra nella nuova stagione che è ormai alle porte.

    Ad annunciarlo è stato proprio il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete che, finita la partita che ha visto l’Italia uscire sconfitta dalla Spagna nella finale del Campionato Europeo, ha dichiarato d’aver parlato con il ct dell’Under21 e con Edoardo Garrone, il quale ha chiesto l’autorizzazione per contattare il ct e fargli una proposta professionale.

    Una mossa intelligente quella di Garrone, che si è guadagnato così l’ok del presidente Abete alla richiesta di Ciro Ferrara di poter essere liberato in quanto incuriosito dalla nuova avventura che gli è stata proposta dalla società ligure. Inoltre Giancarlo Abete ha spiegato che a giorni sarà pubblicato un comunicato ufficiale dove verrà resa nota la liberazione di Ferrara e soprattutto il nome del suo sostituto che secondo alcune voci potrebbe rispondere al nome di Devis Mangia.

    Ciro Ferrara © Paolo Bruno/Getty Images

    Ciro Ferrara comincierà a breve quindi quanto lasciatogli dall’ex allenatore Beppe Iachini sulla panchina della Doria, la quale è riuscita a ritornare in Serie A dopo un annata passata nel campionato cadetto.

    Inoltre l’ex ct della Nazionale italiana Under21 ha già scelto chi saranno i componenti del suo staff tecnico che sarà composto dall’ex portiere bianconero Angelo Peruzzi come vice allenatore e Massimo Neri come preparatore atletico.

    Il contratto che vede legati Ciro Ferrara e la squadra di Garrone durerà per due anni con l’opzione per l’eventuale terza stagione. Nuova esperienza dunque per l’ex difensore di Juve e Napoli che, dopo l’esperienza con gli azzurri, torna ad allenare una squadra di club con la voglia di riscatto dopo la non esaltante stagione alla guida della Juventus.

  • Mangia non mangia il panettone. Esonerato, Palermo a Mutti

    Mangia non mangia il panettone. Esonerato, Palermo a Mutti

    Il Natale è alle porte, ed il panettone – si sa – è il dolce tipico, il simbolo culinario della festività: nel mondo del calcio, nel gergo adoperato maggiormente, “mangiare il panettone” è divenuto un modo per definire lo status degli allenatori sulle proprie panchine, un modo per testare il rapporto fra tecnico e società, ed il livello di solidità della panchina.

    Devis Mangia | © Tullio M. Puglia/ Getty Images

    Nel caso di Devis Mangia, la conferenza stampa pre-derby con il Catania, si era aperta in modo ironico e provocatorio, divertente, con in bella mostra proprio un panettone, portato dallo stesso tecnico, per esorcizzare il rischio esonero, e dimostrare che – nonostante appena arrivato nessuno credesse sulla sua possibile permanenza sulla panchina del Palermo fino a Natale – “il panettone lui lo avrebbe mangiato”, proprio a Palermo, con tanti canditi di agrumi siciliani, “comunque vada”, rassicurando tutti sulla sua serenità sulla panchina rosanero, sulla sua corretta alimentazione ed, in particolare sulla sua “assunzione di zuccheri”, connessa proprio all’eventualità di mangiare il panettone o il pandoro.

    Il derby con il Catania di ieri pomeriggio, però, ha rimescolato le carte, con una sconfitta tanto pesante soprattutto per i risvolti campanilistici sempre molto importanti in Sicilia, che ha messo in crisi il suo rapporto – finora quasi idilliaco – con il vulcanico presidente Maurizio Zamparini, proprio colui che lo ha lanciato dandogli fiducia ad inizio stagione, dopo l’esonero shock di Stefano Pioli avvenuto a fine Agosto dopo la sconfitta in amichevole contro il Napoli.

    Zamparini aveva rimproverato in alcune occasioni Devis Mangia, chiedendogli un atteggiamento maggiormente prudente in occasione delle gare in trasferta, dove il Palermo ha spesso evidenziato seri problemi difensivi, ma non ci si attendeva una rottura, perlomeno nel breve termine. Invece, è giunta la notizia dell’esonero con effetto immediato, senza neppure il tempo di chiudere l’anno solare 2011, con l’ultima partita in programma contro il Novara mercoledì sera: Devis Mangia il panettone probabilmente lo mangerà comunque, ma soltanto a casa sua.
    Una decisione che appare quasi come un fulmine a ciel sereno, ma con Maurizio Zamparini non esistono acque tranquille, nonostante la squadra non stia andando così male, con 20 punti all’attivo e la decima posizione in classifica.

    Il principale difetto della formazione rosanero, come noto, è stato finora il rendimento in trasferta, con soli due punti conquistati fuori dal Barbera, a fronte di 18 punti conquistati in casa, ma la decisione dell’esonero pare sia maturata proprio nell’ultima settimana, in cui il Palermo ha collezionato tre sconfitte consecutive, due in casa, contro il Cesena in campionato ed il Siena in Coppa Italia, ed in trasferta ieri contro il Catania. Un comunicato secco, lapidario, diretto:

    L’US Palermo comunica l’esonero del tecnico e del suo staff, ringraziandolo per la disponibilità dimostrata e per il lavoro svolto, nella grande fatica sostenuta per il salto dalla Primavera alla Prima Squadra, ritenendolo comunque un tecnico di ottima prospettiva“.

    Un modo delicato e cortese per dire: “Tante grazie, e arrivederci”, proprio alla vigilia del Natale.

    Nel dopo Mangia, ora, c’è già una certezza: Bortolo Mutti, che firmerà entro questa sera, e ritornerà in Sicilia dopo la bella parentesi di Messina, ed a Palermo, dove aveva già lavorato nella stagione 2001-2002, ma prima che il club venisse acquisito da Zamparini. Mutti, però, nonostante sia un tecnico d’esperienza, con i suoi 57 anni, nelle ultime esperienze in panchina non ha avuto fortuna, con due esoneri, a Modena e Salerno, e due retrocessioni (seppure da subentrante in panchina, ndr) con l’Atalanta ed il Bari.

    Mutti sarà così il terzo tecnico stagionale del Palermo, mentre quello di Devis Mangia è stato il 32 esimo esonero nella carriera presidenziale di Zamparini: numeri da record, negativo.

    IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA PRE-DERBY DI MANGIA

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  • Coppa Italia, Palermo Siena 4-7 dcr. Il Barbera diventa terra di conquista

    Coppa Italia, Palermo Siena 4-7 dcr. Il Barbera diventa terra di conquista

    Il fortino inespugnabile del Barbera è diventato in soli 4 giorni terra di conquista. Dopo la sconfitta contro il Cesena il Palermo di Mangia capitola anche contro il Siena nel match valido per gli Ottavi di Coppa Italia. Palermo Siena conferma la spettacolarità della Coppa Italia che dopo i tempi supplementari di Juventus Bologna della scorsa settimana ci regala una gara ricca di gol terminata con l’estenuante lotteria dei calci di rigore.

    Palermo Siena Coppa Italia | ©Tullio M. Puglia/Getty Images
    Sia Mangia che Sannino (in tribuna perché squalificato) fanno ampio uso del turnover pensando agli imminenti impegni di campionato, il Siena infatti farà visita a San Siro al Milan, il Palermo sarà invece impegnato nel derby contro il Catania che a questo punto potrebbe segnare il futuro dell’ex allenatore della Primavera. L’avvio di partita è interamente di marca senese con l’undici di Sannino apparentemente più concentrato sulla partita e alla ricerca di un passaggio ai quarti che sarebbe storico. E’ Reginaldo a concretizzare la supremazia ribadendo in rete un tiro di Gonzalez, il Palermo sembra stordito e incapace di far male se non Ilicic. E proprio lo sloveno trova il pari dagli undici metri per un ingenuo fallo di Bolzoni su Della Rocca, i rosanero però dimostrano di non esser troppo sulla partita andando sotto dopo appena un minuto facendosi infilare da una bella triangolazione Grossi Gonzalez. Budan ha l’occasionissima per il pari ma un grande Pegolo si supera.

    All’intervallo Mangia carica i suoi che entrano in campo con un altro piglio e trovano il pari ancora con Ilicic. Il Siena in contropiede passa nuovamente, ancora con Reginaldo che conclude a rete dopo che la sua prima conclusione era stata respinta dal portiere rosanero. Nel convulso finale Bertolo viene atterrato da Angelo concedendo ad Ilicic il pallone del trip. Si va ai supplementari. Il Palermo passa avanti per la prima volta grazie a Bertolo che supera Pegolo con l’aiuto di un difensore, ma Angelo trova il nuovo pari che costringe Palermo Siena alla lotteria dei rigori. Dal dischetto il Siena si dimostra più freddo mentre il Palermo incredibilmente sbaglia i primi tre rigori con Bollino, Ilicic e Cetto dovendo dire addio alla Coppa Italia manifestazione che lo scorso anno la vide protagonista. Per il Siena un traguardo storico il raggiungimento dei quarti dove adesso incontrerà la vincente di Udinese Chievo.

    Pagelle Palermo Siena
    Tzorvas: 5 In campionato ha perso il posto in favore di Benussi. La Coppa poteva esser un riscatto ma la macchia con una uscita maldestra e poi esce per infortunio.
    Bricchetto: 6,5 Buona la sua partita con tanti interventi determinanti
    Aguirregaray 5 Doveva esser il nuovo Maicon, è disastroso in fase difensiva e impalpabile in attacco.
    Cetto: 5 Macchia una prova incolore con l’errore dal dischetto
    Migliaccio: 5,5 Prova a reggere l’urto senese in difesa ma alla lunga viene coinvolto nella serata no della squadra.
    Mantovani: 6 Disciplinato ma senza spunti interessanti
    Alvarez: 6 Insieme ad Ilicic il migliore dei suoi anche se spesso eccede nei dribbling
    Acquah: 5 manca il suo dinamismo a centrocampo.
    Della Rocca: 6 Si procura il rigore del pari, la sua prova è generosa.
    Ilicic: 6,5 Tre gol durante la partita sbaglia però il rigore decisivo.
    Lores: 5,5 Il ragazzo è ancora acerbo.
    Budan: 5,5 Fa quello che può fin quando la condizione fisica lo sorregge.
    Bertolo 6 Si procura un rigore e va anche in gol. Forse meritava qualche minuto di partita in più
    Mangia: 5 la sua squadra sembra aver perso il furore agonistico e l’entusiasmo di inizio stagione.

    Pegolo: 6,5 quattro gol sono troppi ma lui non ha colpe, anzi è decisivo nel corso della gara.
    Angelo: 6,5 si riscatta dal rigore procurato segnando il 4-4.
    Contini: 5,5 bravo nei palloni alti, va in difficoltà quando il Palermo manovra velocemente.
    Pesoli: 6 partita ordinata
    Rossi: 6 presidia bene la sua zona.
    Reginaldo: 7,5 Due gol e tanto aiuto alla fase d’impostazione
    Bolzoni: 5,5 Errore di gioventù in occasione del rigore del pari. Fa comunque legna in mediana.
    Codrea: 5,5 va ad intermittenza, quando il pallone passa dai suoi piedi però il Siena riesce ad esser pericoloso.
    Grossi: 6,5 prova tutto cuore condita dall’assist a Gonzalez
    Larrondo: 6 Una traversa nel primo tempo poi giochicchia senza incidere molto.
    Gonzalez: 6,5 visti gli infortuni in casa rosanero forse la sua permanenza avrebbe fatto comodo.
    Tabellino
    IL TABELLINO
    PALERMO SIENA 4-4 (4-7 dopo i rigori)

    1′, 39′ rig. e 47′ st rig. Ilicic; 8′ pts Bertolo (P), 21′ e 14′ st Reginaldo, 40′ Gonzalez, 10′ pts Angelo (S)
    Palermo (4-4-1-1): Tzorvas (42′ Brichetto); Aguirregaray, Cetto, Migliaccio, Mantovani (27′ st Bollino); Alvarez, Acquah, Della Rocca, Varela; Ilicic; Budan (15′ st Bertolo). A disp.: Prestia, Simon, Balzaretti, Barberis. All.: Mangia
    Siena (4-4-2): Pegolo; Angelo, Contini, Pesoli, Rossi; Reginaldo (43′ st Angella), Codrea (23′ st Parravicini), Bolzoni, Grossi; Larrondo (8′ st Sestu), Gonzalez. A disp.: Farelli, Troianiello, Acosta, Milanovic. All.: Sannino
    Arbitro: Gervasoni
    Ammoniti: Migliaccio, Cetto (P), Pegolo, Angella (S)
    Espulsi: 2′ pts Mangia (P), per proteste

    Calendario Ottavi Coppa Italia

    Data Ore Partita Risultato
    18 Gennaio 2012 21:00  Milan 4 – Novara 20
    10 Gennaio 2012 21:00  Lazio 5 – Verona 41
    11 Gennaio 2012 20:45  Roma  8 – Fiorentina 9
    8 Dicembre 2011 21:00  Juventus 1 – Bologna 16  2-1 dts
    11 Gennaio 2012 17:30  Udinese 6 – Chievo 11
    13 Dicembre 2011 21:00  Palermo  3Siena 19  4-7 dcr
    19 Gennaio 2012 21:00  Inter 7 – Genoa 10
    12 Gennaio 2012 21:00  Napoli 2 – Cesena 15
  • Palermo Siena in Coppa Italia per il riscatto

    Palermo Siena in Coppa Italia per il riscatto

    Reduci entrambi da una sconfitta interna Sannino e Mangia, protagonisti del miracolo Varese nella scorsa stagione, si ritrovano a distanza di pochi mesi al Barbera in un nuovo faccia a faccia Palermo Siena. In campionato vinsero i rosanero ma questa sera sarà tutt’altra storia con i quarti di Coppa Italia obiettivo importante per entrambe le società per preparare al meglio il rush finale del 2011 che già domenica prossima prevederà due importanti appuntamenti per le due squadre. Il Palermo farà visita infatti al Catania per un derby sentitissimo e ricco di insidie, i bianconeri invece faranno visita al Milan arrabbiato dopo il passo falso di Bologna.

    Palermo Siena |©Getty Images
    Nelle intenzioni degli allenatori pur volendo raggiungere l’agognato e prestigioso traguardo dei quarti di finale di Coppa Italia questa sera faranno ampio uso delle seconde linee affidandosi a chi per infortuni o scelte tecniche ha avuto meno possibilità di calcare il rettangolo verde. Mangia ha infatti lasciato a riposo Silvestre, Barreto e Miccoli oltre a Bacinovic escluso per motivi disciplinari e sempre più distante dal progetto rosanero. In porta dovrebbe scender in campo Tzorvas costretto a recuperar consensi dopo aver perso la maglia da titolare in favore di Benussi. Occasione in difesa per Aguirregaray che dovrà dimostrare di esser pronto a sostituire Pisano fermo ai box per un mese. Con Cetto tornerà ad agire da difensore centrale Migliaccio, questa sera capitano, mentre Mantovani darà respiro a Balzaretti. In mediana scontato l’utilizzo di Acquah squalificato in campionato, Alvarez e Della Rocca dovrebbero esser gli altri due interni. In attacco il giovane Lores e Ilicic saranno a supporto del rientrante Budan. In panchina Barberis e Bollino due giovani della Primavera rosanero che potrebbero trovar spazio nel corso della partita e da tenere sicuramente sott’occhio.

    Anche Sannino farà un massiccio uso del turnover per Palermo Siena schierando Pegolo in porta, difesa a 4 con Angelo e Rossi esterni, Pegono e Contini centrali. La mediana godrà delle geometrie del giovane Bolzoni con a fianco Parravicini, Troianello e Reginaldo saranno gli esterni a supporto di Larrondo e Gonzalez. Sannino squalificato nel match di Cagliari del quarto turno eliminatorio sarà sostituito da Baiano in panchina.

    Probabili formazioni Palermo Siena Coppa Italia (ore 21 Rai Due)
    Palermo (4-4-1-1):
    Tzorvas; Aguirregaray, Cetto, Migliaccio, Mantovani; Alvarez, Della Rocca, Acquah, Lores; Ilicic; Budan. A disp.: Brichetto, Prestia, Balzaretti, Bertolo, Barberis, Simon, Bollino. All. Mangia.
    Squalificati: Munoz.
    Indisponibili: Pisano, Pinilla, Hernandez, Zahavi, Di Matteo.

    Siena (4-4-2): Pegolo; Angelo, Pesoli, Contini, Rossi; Troianiello, Parravicini, Bolzoni, Reginaldo; Gonzalez, Larrondo. A disp.: Farelli, Angella, Milanovic, Grossi, Codrea, Sestu, Acosta. All. Baiano
    Squalificati: nessuno.
    Indisponibili: Vergassola, Belmonte.

    Arbitro: Gervasoni di Mantova.

  • Mutu zittisce il Barbera. Palermo Cesena 0-1

    Mutu zittisce il Barbera. Palermo Cesena 0-1

    Un risultato dai toni clamorosi, soprattutto perchè giunto contro ogni previsione della vigilia. Il Palermo di Devis Mangia, reduce da sei vittorie consecutive al Renzo Barbera, ad un passo dalla conquista del record di sette vittorie, si ferma per opera del Cesena di Arrigoni e, soprattutto, di Adrian Mutu, il fuoriclasse prestato alla provincia romagnola, che sta ritrovando la sua dimensione più congeniale, quella del gol, e delle reti decisive.

    Adrian Mutu | © Getty Images

    Al Renzo Barbera la partita inizia con il Cesena che, da subito, mostra di essere più tonico ed in partita, sfruttando la mobilità di Candreva e Mutu dietro la punta Eder, che riescono a creare non pochi grattacapi alla difesa rosanero ed al portiere Benussi, in grande serata, che chiude la porta ad Eder e Mutu più volte, evitando un passivo più pesante di quello finale.

    Il primo tempo si chiude sul risultato di 0 a 0, anche se già nella prima frazione i bianconeri avevano mostrato salute atletica, bel gioco, capacità di ripartire, freschezza e meccanismi di squadra collaudati, al contrario di una situazione di classifica ancora non del tutto rosea, anche se il picco della gara rosanero giunge proprio sul finire del primo tempo, con due grandi interventi di Ravaglia prima su Silvestre e poi su Fabrizio Miccoli.

    Ad inizio ripresa, però, il Cesena ritorna in campo con grande determinazione, sfiorando subito il gol del vantaggio, colpendo la traversa con cross di Ghezzal deviato da Munoz, con il portiere rosanero già battuto. Pochi minuti dopo, al 63′ la rete che decide la gara, firmata di testa da Adrian Mutu, che salta più alto di Acquah e batte il portiere Benussi, infilando la palla sotto la traversa, sfruttando al meglio in calcio  d’angolo battuto da Antonio Candreva.

    Un minuto dopo, al 64′, Munoz – al culmine della sua serata negativa – raccoglie il secondo cartellino giallo per fallo su Eder, e termina, così, anzitempo la sua gara, lasciando in inferiorità numerica il Palermo.

    Al 72′, però, il Palermo prova a scuotersi, con assist di Ilicic per Miccoli, che prova il sinistro da fuori area, parato dal portiere romagnolo. Al 77′ ci prova, invece, Lores per i rosanero, ma anche il suo tiro viene respinto da  Ravaglia.

    Resi inutili i tentativi dei padroni di casa di evitare la prima sconfitta fra le mura amiche, dopo quattro minuti di recupero la gara termina con la vittoria del Cesena, che conduce la gara in porto senza troppe difficoltà, sfruttando anche le difficoltà del Palermo che, oltre all’inferiorità numerica per l’ espulsione di Munoz, ha perso anche Pisano per infortunio, costretto a terminare la gara in attacco perchè il mister Mangia aveca già effettutato le tre sostituzioni.

    Una serata da dimenticare, dunque, per i siciliani, che oltre all’imbattibilità interna, è parso avessero perso lo smalto che aveva contraddistinto le gare casalinghe, fatte di bel gioco e determinazione. Il Palermo di questa sera, invece, è sembrata la squadra formato trasferta, opaca e spenta, timorosa e distratta.

    La squadra di mister Arrigoni, invece, ha ripreso il positivo cammino intrapreso prima della sconfitta dello scorso turno contro la Juventus, conquistando tre punti fondamentali in chiave classifica, ma non esaltandosi eccessivamente, ben consapevole del lungo cammino ancora da intraprendere: nonostante la serata vincente, infatti, il mister Arrigoni non ha voluto mancare alla sua consuetudine scaramantica tale per cui, da inizio stagione non commenta mai le vittorie della sua squadra.