Tag: Detroit Pistons

  • NBA, cade New York i Lakers si rialzano

    NBA, cade New York i Lakers si rialzano

    Nella notte NBA i New York Knicks conoscono la loro prima sconfitta stagionale al FedEx Forum di Memphis. Dopo le 6 vittorie consecutive la franchigia della Grande Mela deve arrendersi 105-95 alla squadra che attualmente detiene il miglior record della Lega, i Grizzlies. Superlativi i due lunghi: il più giovane dei fratelli Gasol, Marc, e Zach Randolph che mettono a referto 24 punti e 7 rimbalzi e 20 punti e 15 rimbalzi a testa. Ai Knicks non bastano Melo Anthony e Raymond Felton.

    I Los Angeles Lakers del nuovo corso Mike D’Antoni (ancora non in panchina) si rialzano dopo la battuta d’arresto all’esordio contro i San Antonio Spurs. I californiani battono i Phoenix Suns 114-102 guidati dal solito Kobe Bryant autore di 31 punti coadiuvato dall’ apporto di Metta World Peace (22 punti) e dalle doppie doppie di Dwight Howard (18 punti e 12 rimbalzi) e Pau Gasol (16 punti e 10 rimbalzi).

    Kobe Bryant | © Brett Deering/Getty Images

    Riscatto immediato anche per gli Oklahoma City Thunder che sbancano New Orleans 110-95, sugli scudi Kevin Durant con 27 punti e 9 rimbalzi. Spettacolo tra Portland Trail Blazers e Houston Rockets: i texani sempre avanti durante i primi tre periodi costruiscono un buon vantaggio ma nell’ultimo quarto vengono ripresi dai padroni di casa grazie alle bombe (8/17 in due) di Batum (35 punti) e Lillard (27). Si va all’overtime con la franchigia dell’Oregon che mantiene il possesso di vantaggio. Ai Rockets non basta Harden autore di 29 punti, 6 rimbalzi e 6 assist). Vittorie anche per Philadelphia 76ers, Indiana Pacers, Orlando Magic, Golden State Warriors e Atlanta Hawks.

    RISULTATI NBA 16 novembre 2012

    Philadelphia 76ers – Utah Jazz 99-93
    Phi: Holiday 26, Richardson 20, Young 14
    Uta: Millsap 22, Jefferson 15, Carroll 17

    Indiana Pacers – Dallas Mavericks 103-83
    Ind: Hill 15, West 15, Hibbert 14, Young 14
    Dal: Mayo 19, Collison 10, Carter 10

    Detroit Pistons – Orlando Magic 106-110
    Det: Monroe 23, Prince 18, 14 Singler
    Orl: Redick 23, Afflalo 19, Davis 17

    New Orleans Hornets – Oklahoma City Thunder 95-110
    NO: Anderson 15, Lopez 12, Mason jr 11
    Okl: Durant 27, Martin 27, Ibaka 15

    Minnesota Timberwolves – Golden State Warriors 98-106
    Min: Williams 23, Shved 22, Kirilenko 18
    GS: Barnes 18, Lee 18, Curry 17

    Memphis Grizzlies – New York Knicks 105-95
    Mem: Gasol 24, Randolph 20, Gay 17
    NY: Anthony 20, Felton 18, Wallace 13

    Sacramento Kings – Atlanta Hawks 96-112
    Sac: Thompson 19, Thornton 17,  Evans 14
    Atl: Korver 22, Williams 21, Horford 20

    Portland Trail Blazers – Houston Rockets 119-117 (overtime)
    Por: Batum 35, Aldridge 29, Lillard 27
    Hou: Harden 29, Parsons 19, Asik 16, Morris 16

    Los Angeles Lakers – Phoenix Suns 114-102
    Lak: Bryant 31, World Peace 22, Howard 18
    Pho: Dragic 22, Scola 18, Beasley 14

  • NBA Eastern Conference, Miami in pole per il titolo

    NBA Eastern Conference, Miami in pole per il titolo

    Tra circa una settimana prenderà il via la stagione NBA 2012. Questa è una breve analisi del nuovo campionato che si preannuncia molto combattuto e come al solito molto emozionante. Iniziamo il nostro viaggio NBA partendo dalla Eastern Conference.

    ATLANTIC DIVISION

    Boston Celtics: Sarà una stagione dal doppio obiettivo per Boston, ovvero tentare l’ultimo assalto al titolo (ipotesi comunque difficile) ed al tempo stesso far crescere i giovani acquisiti tra Draft e mercato nelle ultime 2 annate, che saranno la colonna portante dei Celtics del futuro. In particolare occhi puntati su Jeff Green (che ritorna in campo dopo un anno di stop per problemi cardiaci) e Jared Sullinger che guideranno la truppa biancoverde nel prossimo decennio assieme al fenomenale playmaker Rajon Rondo. Importante sarà l’esperienza che porteranno Garnett e Pierce ma la perdita di Ray Allen, volato ai rivali degli Heat, è pesante nonostante l’acquisizione di un altro cecchino dal perimetro come Jason Terry.

    Brooklyn Nets: L’obiettivo per la prima stagione a Brooklyn è di migliorare il rendimento dello scorso anno e magari entrare nel novero delle 8 squadre che prenderanno parte ai playoff. Sfumato il sogno estivo Dwight Howard (che avrebbe reso i Nets una corazzata) le armi principali saranno Deron Williams e Joe Johnson (preso dagli Hawks), ma per puntare in alto il centro Brook Lopez sarà chiamato ad elevare e di molto il suo rendimento. Le speranze a Brooklyn passano dai suoi miglioramenti.

    New York Knicks: New York ha puntato decisamente sull’esperienza, molti veterani hanno deciso di accasarsi ai Knicks e proprio per questo ora New York ha uno dei roster più “anziani” della storia NBA. Gli acquisti di Camby, Thomas e Wallace rendono i Knicks una delle migliori squadre sotto canestro (si aggiungono a Stoudemire e Chandler), Carmelo Anthony dovrà trascinare i suoi compagni ai traguardi più alti e dimostrare di essere allo stesso livello delle “Stelle” LeBron James e Kevin Durant. Potrebbe pesare la perdita di Jeremy Lin, eroe della scorsa stagione, lasciato partire verso Houston. Al suo posto in cabina di regia il cavallo di ritorno Felton.

    Philadelphia 76ers: Perso Andre Iguodala (andato a Denver) è arrivato Andrew Bynum il che rende i Sixers una delle migliori squadre sotto canestro (al suo fianco giocherà Spencer Hawes capace di punire anche dalla distanza). L’assenza dell’ex capitano “A.I.”sarà mitigata da Evan Turner, decisamente in rampa di lancio. Holiday pronto a diventare uno dei migliori playmaker della lega. Con un pò di fortuna Philadelphia potrebbe togliersi tante soddisfazioni quest’anno.

    Toronto Raptors: Prosegue la ricostruzione graduale in Canada, Bargnani e compagni in questo torneo devono necessariamente migliorare il record dell’anno scorso. Le basi ci sono tutte, ma sembra improbabile un loro approdo alla post season, a meno che il nostro “Mago” non diventi un giocatore dominante su entrambi i lati del campo, in quel caso non sono escluse sorprese.

    CENTRAL DIVISION

    Chicago Bulls: Il punto focale della nuova stagione dei Bulls sarà il recupero di Derrick Rose, reduce da un grave infortunio al ginocchio negli scorsi playoff. Con il playmaker in piena forma Chicago sarà decisamente una delle più serie candidate al titolo, le fortune del team dell’Illinois passano dalle sue mani e dalle sue giocate. Sarà interessante vedere anche l’inserimento del nostro Marco Belinelli (dopo lungo corteggiamento finalmente approdato nella squadra che fu del grande Michael Jordan) nel sistema offensivo dei “Tori”. A meno di clamorosi crolli i Bulls non dovrebbero scendere dai primi 4 posti nella Eastern Conference.

    Cleveland Cavaliers: “errare umanum est, perseverare autem diabolicum” è un brocardo latino che evidentemente non conoscono in Ohio. Dopo aver sprecato la quarta scelta assoluta nello scorso Draft per un giocatore assolutamente normale come Tristan Thompson (dopo aver selezionato al numero 1 il fenomeno Irving) ecco che i Cavs ci sono ricascati. La quarta scelta del 2012 ha portato a Cleveland Dion Waiters (guardia di riserva a Syracuse in NCAA), chiamata incomprensibile vista l’abbondanza di talento presente nel Draft (forse uno dei migliori degli ultimi 25/30 anni). Il giocatore, sia chiaro, non è un brocco, ma neanche quell’atleta che sposta gli equilibri, come dovrebbe essere chi viene selezionato così in alto. Altra stagione perdente per i Cavaliers, sperando che poi nel prossimo Draft non vengano commessi i soliti vecchi errori.

    Detroit Pistons: Il processo di ricostruzione e di crescita dei Pistons procede decisamente bene. Il reparto lunghi ora è completo e annovera il talentuoso Greg Monroe ed il potentissimo rookie Andre Drummond un centro che può fare la differenza in partita ma che tira i liberi peggio di Shaq O’Neal. Buono anche il reparto di guardie/playmaker (da tenere d’occhio soprattutto Brandon Knight), mentre per fare il definitivo step verso l’alto serve un’ala piccola di livello assoluto, che probabilmente verrà selezionata al Draft dell’anno prossimo. Detroit potrebbe essere la mina vagante ad Est, in attesa di completare la squadra e ritornare nei piani alti della Lega.

    Indiana Pacers: Indiana ha mantenuto invariata l’ossatura della squadra che ha ben figurato lo scorso campionato. Proprio per questo i Pacers guardano alla nuova stagione con speranza, sarà difficile arrivare al titolo, ma per diventare campioni NBA tutti dovranno fare i conti con il team di Danny Granger, Roy Hibbert, David West e Paul George.

    Milwaukee Bucks: Ultima chiamata per la squadra del Wisconsin, un altro fallimento (lo scorso anno non furono raggiunti i playoff) non sarà più tollerato dalla dirigenza che eventualmente provvederà, in caso di ulteriori delusioni, a ricominciare da zero. Nel back court il punto forte dei Bucks con la coppia Jennings-Ellis potenzialmente da 50/60 punti a partita e 15/20 assist in combinata. Da valutare il settore lunghi, che con la perdita di Bogut (andato ai Warriors proprio per avere Monta Ellis) potrebbe essere il settore meno competitivo della franchigia. Importante aver rifirmato Ilyasova ma non può essere il turco il sostituto di Bogut, dovranno essere trovate valide alternative. Incombe sui Bucks anche il rischio trasferimento da Milwaukee con Seattle pronta ad accogliere la franchigia per ricreare i SuperSonics, una stagione perdente darebbe modo di far pensare proprio in questa direzione.

    Nba | foto tratta dal web

    SOUTHEAST DIVISION

    Atlanta Hawks: Scambiato volutamente il leader Joe Johnson (per abbassare il monte ingaggi) per gli Hawks la nuova stagione non dovrebbe essere ricca di soddisfazioni. Il team pare indebolito dal mercato anche se potenzialmente i playoff potrebbero essere raggiunti. Punto di forza della squadra il front court con Josh Smit ed Al Hordford. Ma quanto peserà ora la mancanza di un gran tiratore e giocatore talentuoso come lo era Johnson nel sistema offensivo di Atlanta? La risposta l’avremo sicuramente tra pochi mesi.

    Charlotte Bobcats: Dopo l’orrendo campionato 2011/2012, culminato con la peggiore percentuale di vittorie della storia NBA, i Bobcats guardano al futuro con un pò più di fiducia grazie all’acquisizione di Michael Kidd-Gilchrist, seconda scelta assoluta al Draft 2012, ala piccola con potenziale devastante sui 2 lati del campo, in grado di elevarsi ai livelli di Anthony, Durant e James (se tutto andrà per il verso giusto). Ovvio che il processo di crescita a Charlotte sia solo agli inizi, le “Linci” saranno una delle squadre più deboli della stagione, ma l’importante sarà far dimenticare l’ultimo torneo e porre le basi per un grande futuro (da valutare i progressi del lungo Biyombo). Jordan guarda al mercato di Seattle per aumentare gli introiti visto che in North Carolina il team non riscuote molto successo.

    Miami Heat: Sono ancora loro i favoriti di questo torneo, dopo aver vinto il campionato 2011/2012. La squadra è rimasta invariata con l’aggiunta di un fenomeno come Ray Allen che potrà dare un gran contributo con i suoi tiri da 3 punti (migliore cecchino della storia NBA). Resta un pò corto il reparto lunghi, con Bosh che probabilmente partirà da centro pur preferendo giocare da ala grande. In questo caso sono da valutare le voci che vorrebbero il centro Oden vicino agli Heat, con l’ex prima scelta assoluta al Draft del 2007 che ha recuperato dai milioni di guai fisici che lo hanno tormentato negli ultimi 5 anni. Sarebbe un innesto importante sotto canestro perchè se Oden riuscisse ad esprime almeno la metà del suo vero potenziale Miami diventerebbe imbattibile, considerando che in squadra ci sono 2 dei migliori 10 giocatori della Lega come Wade e James (che ormai è il numero uno indiscusso della NBA). Heat favoriti per il titolo ma non con così grande distacco dalle altre pretendenti.

    Orlando Magic: E’ facile pronosticare una stagione perdente per i Magic che dopo la cessione di Dwight Howard (ai Lakers, così come era successo una quindicina di anni fa con Shaquille O’Neal), centro leader indiscusso ad Orlando, hanno accumulato tantissime scelte nei prossimi Draft per ricostruire una squadra vincente. Saranno tempi durissimi nei prossimi 3 anni per i tifosi dei Magic, il team non appare in grado di superare, al momento, le 25 vittorie stagionali.

    Washington Wizards: Neanche il tempo di iniziare che per Washington arrivano subito brutte notizie con l’infortunio di John Wall. I Wizards non saranno una squadra competitiva e i playoff restano un miraggio, la ricostruzione ancora è nel pieno del suo svolgimento. Probabile che i capitolini saranno una delle peggiori 4-5 squadre della stagione, l’importante sarà far crescere i tanti giovani presenti nel roster e puntare a ritornare nei pian alti nei prossimi 2 anni.

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  • Nba London live 2013, Pistons e Knicks si sfideranno in un match di regular season

    Nba London live 2013, Pistons e Knicks si sfideranno in un match di regular season

    La magia della Nba torna a Londra nel 2013. Il 17 gennaio 2013 Londra ospiterà per la terza volta un match della regular season Nba. A sfidarsi, presso la O2 Arena, saranno i Detroit Pistons e i due volte campioni dei New York Knicks, in un match dove lo spettacolo e l’adrenalina Nba saranno davanti agli occhi dei fan europei. Sempre a Londra infatti, presso la O2 Arena, i Toronto Raptors e i New Jersey Nets diedero vita nel marzo 2011 a due sfide da tutto esaurito. Tutto questo avverrà grazie all’organizzazione della Nba London Live 2013, che permetterà ai fan europei del basket a stelle e strisce di assistere il prossimo 17 gennaio ad un match della regular season Nba. I biglietti per il match tra Detroit Pistons e New York Knicks saranno in vendita dal prossimo 30 ottobre all’indirizzo www.theo2.co.uk

    Detroit Pistons v New York Knicks © Chris Trotman/Getty Images

    Dopo aver organizzato le Olimpiadi con grande successo, Londra si appresta ad ospitare un altro grande evento come la disputa di un match di regular season Nba. Il commisioner Nba David Stern si è dichiarato entusiasta per l’organizzazione di questo match: “Londra è stata l’epicentro dello sport mondiale questa estate, e le Olimpiadi sono state un’incredibile vetrina per la pallacanestro. Giocando la nostra terza gara di regular season in tre anni in città e avendo due storiche franchigie come i Knicks ed i Pistons che fungono da ambasciatori del nostro sport, potremmo offrire straordinarie opportunità per un’ulteriore crescita e sviluppo del movimento in Gran Bretagna ed in tutta l’Europa”.

    Per i Knicks si tratta di un ritorno in Europa dopo le apparizioni in preseason a Milano e Parigi, tappe dell’Nba Europe Live 2010. D’altro canto per i Detroit Pistons la sfida del prossimo 17 gennaio sarà la prima partita di sempre giocata in Europa. Il vecchio continente ormai è sempre più incline ad ospitare il fantastico mondo della Nba, che in questi giorni disputerà ben 4 match sui parquet europei organizzati dall’Nba Europe live tour 2012. Tour Nba europeo che domenica sera farà tappa a Milano, dove al Forum di Assago è previsto il match tra l’Armani Jeans e i Boston Celtics.

  • NBA, scambio tra Charlotte e Detroit. Deron Williams free agent

    NBA, scambio tra Charlotte e Detroit. Deron Williams free agent

    In attesa del Draft 2012, che si terrà nella notte italiana (ore 2.00 circa) al Prudential Center di Newark, in NBA le squadre iniziano a muoversi in vista della prossima stagione. Trade di notevole rilevanza quella effettuata tra i Charlotte Bobcats ed i Detroit Pistons: la guardia Ben Gordon, ex anche dei Chicago Bulls, approda in North Carolina nella squadra peggiore dell’intero campionato. Percorso inverso per l’ala Corey Maggette che invece vola in Michigan per rinforzare il reparto a disposizione di coach Lawrence Frank.

    I Bobcats ricevono anche una prima scelta futura da Detroit, perchè con lo scambio si accollano il super contratto di Gordon che nei prossimi anni prenderà ben 25 milioni di dollari. Nella scorsa stagione Gordon ha tenuto una media di 12.5 punti a partita, con una sontuosa prestazione da 45 punti e 9/9 dalla lunga distanza contro i Denver Nuggets; il cestista di origine britannica, eletto miglior sesto uomo dell’anno nel 2005 quando militava nei Chicago Bulls, chiude la sua esperienza a Detroit con un bilancio sicuramente non esaltante e una media complessiva di soli 12,4 punti a partita in 3 stagioni. Un rendimento mediocre se si pensa al faraonico contratto concessogli dal G.M. Joe Dumars quando lo prese da free agent.

    Soddisfatti comunque i Bobcats che acquisiscono il tiratore da 3 punti che mancava nel roster (nell’ultima stagione percentuale pessima dello 0,295%) ma non è solo questa la lacuna da colmare e nei prossimi giorni ci saranno ulteriori movimenti.

    Deron Williams | © Warren Little/Getty Images

    Si muovono anche i Rockets che spediscono Chase Budinger a Minnesota in cambio della 18esima scelta in questo Draft. Probabile che Houston, che ora ha a disposizione le scelte numero 14, 16 e 18 cerchi di arrivare a qualche nome grosso per rinforzare la squadra. Il nome che circola più insistentemente è quello di Dwight Howard, il migliore centro della NBA, che la dirigenza dei Magic vuole cedere onde evitare di perderlo a parametro 0 la prossima Estate. Anche Howard vuole andare via da Orlando e così se l’interesse delle parti convergerà è possibile che tutti possano guadagnare dall’eventuale trade.

    Intanto la superstar Deron Williams dei New Jersey Nets ha comunicato di non aver esercitato la player option a sua disposizione diventando così free agent. Ora è pronto a vagliare tutte le possibili destinazioni.

  • NBA, Gallinari travolge Minnesota, Chicago Bulls primi nella Lega

    NBA, Gallinari travolge Minnesota, Chicago Bulls primi nella Lega

    Nella notte si è conclusa la regular season NBA, una stagione leggermente più corta rispetto al normale (invece delle canoniche 82 partite per ogni squadra ne sono state giocate 66 per via del lockout che ha tenuto tutti fermi fino al giorno di Natale del 2011). Con le magnifiche 16 franchigie che parteciperanno ai playoff già designate restavano da definire solo alcune posizioni per determinare gli accoppiamenti della post season. In programma quindi 13 partite, turno di riposo solo per Indiana Pacers, Oklahoma City Thunder, Los Angeles Clippers e Phoenix Suns che hanno giocato ieri la loro ultima partita di campionato regolare.

    Toronto batte i Nets: per la squadra di Andrea Bargnani (infortunato) un discreto arrivederci al prossimo anno quando i canadesi saranno chiamati al salto di qualità.

    Pochi stimoli per i Sixers a Detroit che chiudono all’ottavo posto della Eastern Cionference. Per Philadelphia quindi difficile serie di playoff contro i Chicago Bulls.

    Boston supera Milwaukee ma nonostante ciò giocherà il primo turno playoff contro Atlanta con lo svantaggio del fattore campo. I Bucks guardano invece già al prossimo torneo dove dovranno riscattare questa annata un pò deludente.

    Ancora una vittoria per i Wizards che raggiungono quota 20 vittorie (6 successi consecutivi) e guardano con più ottimismo al futuro. Washington approfitta del riposo forzato dei Big Three di Miami e trionfa in scioltezza.

    I Charlotte Bobcats sono ufficialmente la peggiore squadra della storia NBA: con la sconfitta patita contro i New York Knicks il team del North Carolina supera i Sixers edizione 1972-1973 (percentuale di vittorie 0.109), per loro un poco onorvole 0.106. per la felicità (si fa per dire) del proprietario Michael Jordan che sarà ricordato come il più grande giocatore di basket di tutti i tempi ed ora anche come il peggior proprietario della storia, almeno fino a quando qualche altra squadra non farà peggio.

    Denver Nuggets | © Doug Pensinger/Getty Images

    Atlanta batte agevolemnte Dallas e si prende il vantaggio del fattore campo nel primo turno palyoff da giocare contro Boston. Per i campioni in carica texani invece ci saranno gli Oklahoma City Thunder ed una probabile eliminazione al primo turno della post season.

    Chicago per la seconda stagione consecutiva è la migliore formazione della Lega: 50-16 il record, lo stesso degli Spurs che però vengono condannati dal tie-breaker NBA. Cleveland, avversaria di giornata, si arrende facilmente allo strapotere dei “Tori”.

    Memphis supera Orlando ed ottiene il vantaggio del fattore campo nella sfida del primo turno della post season contro i Los Angeles Clippers.

    Ultima gara della stagione con sconfitta per Marco Belinelli (9 punti a fine match) ed i New Orleans Hornets che vengono battuto a Houston, sorride invece Danilo Gallinari che travolge con i suoi Denver Nuggets i Minnesota Timberwolves: per l’ala Azzurra 17 i punti a fine partita. Ora sotto con i Los Angeles Lakers nel primo turno playoff.

    I Jazz hanno la meglio dei Blazers consolidando l’ultima piazza per la post season ad Ovest, vince San Antonio ma nonostante lo stesso record dei Bulls i neroargento devono accontentarsi della seconda posizione nella classifica genarale della NBA per il fattore tie-braker. Spurs però primi nella Western Conference e con il possibile vantaggio del fattore campo fino alla Finale di Conference.

    Sconfitta indolore dei Lakers a Sacramento (terzo posto ad Ovest già in tasca da qualche giorno). Kobe Bryant non scende in campo e lascia strada libera a Kevin Durant per il titolo di miglior realizzatore del torneo (terza affermazione di fila per il fenomeno dei Thunder in questa graduatoria). A Bryant sarebbero bastati una quarantina di punti per balzare al primo posto ma coach Brown ha pensato bene di farlo riposare in vista dei playoff.

    Risultati NBA 26 aprile 2012

    Toronto Raptors-New Jersey Nets 98-67
    Detroit Pistons-Philadelphia 76ers 108-86
    Boston Celtics-Milwaukee Bucks 87-74
    Washington Wizards-Miami Heat 104-70
    Charlotte Bobcats-New York Knicks 84-104
    Atlanta Hawks-Dallas Mavericks 106-89
    Chicago Bulls-Cleveland Cavaliers 107-75
    Memphis Grizzlies-Orlando Magic 88-76
    Houston Rockets-New Orleans Hornets 84-77
    Minnesota Timberwolves-Denver Nuggets 102-131
    Utah Jazz-Portland Trail Blazers 96-94
    Sacramento Kings-Los Angeles Lakers 113-96
    Golden State Warriors-San Antonio Spurs 101-107

    LE CLASSIFICHE 

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    NBA, Bryant affonda Thunder. Gallinari schianta Magic. OK Spurs Knicks

    Partita stupenda a Los Angeles dove i Lakers hanno la meglio sui Thunder dopo 2 overtime: gara equilibrata nel primo tempo dove ad una manciata di secondi dal termine esplode la follia di Ron Artest: l’ala dei gialloviola, grande protagonista fino a quel momento, dopo un canestro rifila una sonora gomitata al povero ed incolpevole Harden trovatosi nel posto sbagliato nel momento sbagliato (a fine pagina il video della gomitata-killer). Il deprecabile gesto viene giustamente punito dagli arbitri con l’espulsione, i tifosi losangelini si dimostrano poco sportivi applaudendo il giocatore al rientro negli spogliatoi. Gesto ancor più da condannare se si pensa che Artest in Estate ha cambiato il proprio nome in Metta World Peace ovvero tradotto letteralmente “metti pace nel Mondo”. Di benevolo e pacifico il suo gesto ha davvero ben poco, ed il povero Harden non rientrerà più sul parquet per continuare il match. Tornando alla partita gli ospiti mettono il turbo ed arrivano vicini ai 20 punti di vantaggio prima dello show costruito da Kobe Bryant che nell’ultimo quarto a furia di canestri d’autore e di assist porta il punteggio in parità cosa che vale il primo overtime. Qui i Lakers sembrano allungare ma vengono ripresi negli ultimi istanti da Oklahoma City. Si va al secondo supplementare dove non c’è storia, Bryant gioca un basket sublime nei momenti topici e con 26 punti, 6 rimbalzi ed 8 assit guida i suoi compagni al successo. Contributo importante da parte di Pau Gasol che sfiora la tripla doppia con 20 punti, 14 rimbalzi e 9 assist, prezioso Jordan Hill che firma una sontuosa doppia doppia da 14 punti e 15 rimbalzi. Per Oklahoma City brilla il solito Durant (35 punti), Westbrook deleterio (dalle sue scelte scriteriate parte la rimonta Lakers) con 14 punti, 10 assist ma un orrendo 3/22 al tiro. I Lakers a meno di clamorosi epiloghi blindano il terzo posto ad Ovest.

    Sorride anche New York che sbanca Atlanta guidata da un super Carmelo Anthony da 39 punti e 10 rimbalzi (suo il canestro della vittoria). Ottimo l’apporto di Stoudemire che chiude in doppia doppia (22 punti e 12 rimbalzi) con un Fields quasi perfetto dal campo (18 punti). Agli Hawks non basta la miglior gara stagionale di Marvin Williams (29 punti ed 11 rimbalzi) con Teague e Joe Johnson autori rispettivamente di 23 e 22 punti.

    Facile affermazione di Sacramento a Charlotte: i protagonisti sono Cousins (29 punti e 10 rimbalzi) ed Evans (22 punti) con Jason Thompson che sforna una prova a tutto tondo (14 punti, 11 rimbalzi, 7 assist e 5 recuperi). I Bobcats, sempre più proiettati ad essere la peggiore squadra della storia della NBA, hanno 13 punti a testa da Walker, Brown e Mullens.

    Dopo lo scivolone contro i Wizards tornano alla vittoria gli Heat che si sbarazzano nel finale dei Rockets ora matematicamente fuori dalla post season. Senza Wade e Bosh a guidare Miami ci pensa LeBron James con 32 punti, 8 rimbalzi e 5 assist. Ai texani non basta la buona prova di Parsons da 23 punti.

    Detroit supera di misura Toronto grazie ai 19 punti a testa di Gordon e Knight. Monroe arpiona 17 rimbalzi (con 8 punti) e per i Raptors è notte fonda nonostante i 16 punti di DeRozan.

    Kobe Bryant, Los Angeles Lakers | © Stephen Dunn/Getty Images

    San Antonio, grazie al KO dei Thunder a Los Angeles, blinda il primo posto della Western Conference (basterà un solo successo nelle prossime 3 gare per la matematica certezza). Gli Spurs fanno fuori i Cavaliers vincendo ogni singolo quarto di gioco. Come al solito ampie rotazioni per coach Popovich ed il migliore è Ginobili con 20 punti. Gli ospiti hanno i migliori realizzatori in Irving (19 punti) e Jamison (21).

    In una gara dal significato nullo i Warriors hanno la meglio sui Timberwolves: la chiave del successo è il play Charles Jenkins con 24 punti, 9 assist e 6 rimbalzi. Minnesota, sempre priva dei suoi uomini migliori (in primis Kevin Love), trova 19 punti e 16 rimbalzi da Pekovic e 14 punti e 12 assist da Barea.

    Sorride Danilo Gallinari che firma 17 punti e 7 rimbalzi nella vittoria dei suoi Nuggets sugli Orlando Magic: l’unica nota positiva per gli ospiti è Ryan Anderson che chiude con 24 punti e 9 rimbalzi, mentre per Denver oltre al “Gallo” ci sono i 17 punti di McGee e le doppie doppie di Lawson (13 punti e 10 assist) e di Faried (11 punti e 10 rimbalzi).

    Non va bene invece a Marco Belinelli: i suoi Hornets incappano in un pessimo ultimo periodo contro i Clippers (33-14 il parziale) dilapidando l’ampio margine fin lì costruito. Per la guardia Azzurra solo 3 punti a referto, il miglior realizzatore di New Orleans è l’ex Eric Gordon con 17 punti. Per Los Angeles sono solamente 3 i giocatori in doppia cifra ma tanto basta per accaparrarsi la vittoria: Foye piazza 24 punti, Paul 33 con 13 assist e Griffin 21 con 15 rimbalzi.

    Risultati NBA 22 aprile 2012

    Atlanta Hawks-New York Knicks 112-113
    Los Angeles Lakers-Oklahoma City Thunder 114-106 (2 overtime)
    Charlotte Bobcats-Sacramento Kings 88-114
    Miami Heat-Houston Rockets 97-88
    Detroit Pistons-Toronto Raptors 76-73
    San Antonio Spurs-Cleveland Cavaliers 114-98
    Minnesota Timberwolves-Golden State Warriors 88-93
    Denver Nuggets-Orlando Magic 101-74
    Los Angeles Clippers-New Orleans Hornets 107-98

    LE CLASSIFICHE 

    IL FOLLE GESTO DI METTA WORLD PEACE:

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    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, Anthony affonda Boston. Gli Spurs battono i Lakers

    NBA, Anthony affonda Boston. Gli Spurs battono i Lakers

    Rischiano grosso i Sixers che nelle ultime giornate di regular season dovranno cercare di tenersi stretto l’ultimo posto playoff ad Est dagli attacchi dei Milwaukee Bucks: Philadelphia, dopo un’intera stagione passata quasi sempre in testa all’Atlantic Division, sta subendo un’involuzione di gioco e di risultati. Nella notte sono i Pacers a sbancare il parquet dei 76ers grazie ai 24 punti (con un ottimo 6/8 dalla lunga distanza) di Danny Granger, doppia doppia per Roy Hibbert (15 punti e 13 rimbalzi) mentre ai padroni di casa non servono i 23 punti, 7 rimbalzi e 6 assist di Iguodala, i 19 punti di Young ed i 18 di Louis Williams. Per Phila le cose sono ancora più complicate dall’aver esaurito tutte le partite interne, le 5 gare rimanenti saranno tutte in trasferta con lo scontro diretto a Milwaukee alla penultima giornata. Situazione al limite del critico.

    Partita senza senso e senza storia a Detroit dove i Cleveland Cavaliers vengono letteralmente spazzati via dalla furia dei Pistons: gli ospiti limitano i danni solo nell’ultimo quarto riuscendo a portare il distacco dal -51 di fine terzo periodo (50-101!) fino al definitivo -39. Sempre doppiati nel punteggio dai padroni di casa i Cavs trovano la doppia doppia del rookie Tristan Thompson (12 punti e 13 rimbalzi) ed i 18 punti di Harris. Detroit invece gioca una gara perfetta affidandosi a Brandon Knight (28 punti e 7 assist con plus-minus di +41), ben coadiuvato da Prince (15 punti) e Monroe (doppia doppia da 12 punti e 13 rimbalzi).

    Carmelo Anthony, New York Knicks | © Christopher Pasatieri/Getty Images

    Succeso importante per i Memphis Grizzlies sul campo dei rabberciati Minnesota Timberwolves (privi di Ridnour, Milicic, Rubio e soprattutto Love). Gli “Orsi” sono trascinati da Rudy Gay che infila 28 punti, 9 rimbalzi e 4 assist, Conley contribuisce con 16 punti ed 8 assist e Zach Randolph firma la doppia doppia da 16 punti ed 11 rimbalzi. I padroni di casa riescono a portare solo 2 giocatori in doppia cifra, Barea con 28 punti (ai quali vanno aggiunti 8 assist e 5 rimbalzi) e Pekovic che porta alla causa una doppia doppia da 16 punti ed 11 rimbalzi.

    Bella partita al Madison Square Garden di New York, dove i Knicks superano i Boston Celtics guidati da uno spettacolare ed immenso Carmelo Anthony. Per lui fantastica tripla doppia da 35 punti, 12 rimbalzi e 10 assist, ma l’arma con cui i bluarancio affondano gli avversari è il tiro da 3 punti dove alla fine viene registrato un sontuoso 19/32 (60%). I cecchini dei Knicks sono Novak (25 punti e 8/10 dalla lunga distanza) e J.R. Smith (25 punti con 7/10 nelle triple). Agli ospiti non basta la super prova del capitano Paul Pierce (43 punti), i 20 punti di Garnett e la doppia doppia di Rajon Rondo (13 punti ed altrettanti assist).

    Nell’ultima partita della notte NBA gli Spurs si vendicano del KO subìto qualche giorno fa in casa contro i Lakers sbancando lo Staples Center di Los Angeles. Gara autoritaria per i neroargento che dal secondo quarto in poi diventano irresistibili per i gialloviola. Ampie rotazioni per coach Popovich per arginare la fatica visto che i texani chiuderanno nella notte il ciclo di 3 incontri consecutivi (contro Sacramento). Brilla Parker (29 punti e 13 assist), Ginobili aggiunge 15 punti e Duncan 19. I Lakers, sempre senza Bryant, hanno 21 punti da Bynum e 16 a testa da Barnes e Gasol.

    Risultati NBA 17 aprile 2012

    Philadelphia 76ers-Indiana Pacers 97-102
    Detroit Pistons-Cleveland Cavaliers 116-77
    Minnesota Timberwolves-Memphis Grizzlies 84-91
    New York Knicks-Boston Celtics 118-110
    Los Angeles Lakers-San Antonio Spurs 91-112

    LE CLASSIFICHE

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, Bulls stendono Miami. Gli Spurs battono Memphis, bene i Clippers

    NBA, Bulls stendono Miami. Gli Spurs battono Memphis, bene i Clippers

    Tutto facile per i Detroit Pistons a Charlotte contro la peggiore formazione della NBA che alla prossima sconfitta acquisirà matematicamente il poco invidiabile ultimo posto in classifica. Detroit trionfa annichilendo i Bobcats in ogni zona del campo, in evidenza Brandon Knight con 21 punti e 7 assist e Greg Monroe che chiude la sua gara in doppia doppia (25 punti ed 11 rimbalzi). Sostanzioso anche il contributo di Jason Maxiell che arriva a quota 17 punti, mentre per la squadra di proprietà di Michael Jordan solo 3 giocatori superano di poco la doppia cifra in punti segnati, con Brown ed Augustin autori di 13 punti a testa e White di 12.

    I Chicago Bulls blindano il primo posto della Eastern Conference (e molto probabilmente anche quello nella classifica della Lega) mandando KO dopo un overtime la squadra diretta inseguitrice, i Miami Heat. La franchigia della Florida non riesce ad approfittare neanche della gara pessima disputata da Derrick Rose (26 minuti in campo, 1/13 al tiro per soli 2 punti totali ed un plus-minus di -27) e vengono distrutti dalle seconde linee dei Bulls: 17 i punti di Korver (5/6 da 3 punti e plus-minus di +24), 16 quelli di Watson (sostituto di Rose, sua la tripla del pareggio a fil di sirena dei regolamentari con plus-minus addirittura di +38!) ed 11 quelli di Gibson con un plus-minus di +27. Deng e Boozer contribuiscono con 35 punti in combinata e agli ospiti non bastano i 30 punti di LeBron James, i 20 di Bosh ed i 21 di Wade, con gli altri 6 giocatori impiegati nelle rotazioni che racimolano appena 15 punti! E’ proprio la panchina il vero punto debole di Miami, un brutto segnale in vista dei playoff.

    Chicago Bulls | © Rob Carr/Getty Images

    Vittoria importante per i Los Angeles Clippers a Minneapolis: i californiani sfruttano al meglio l’assenza del leader dei Timberwolves Kevin Love, messo KO nella partita precedente da un gomito di McGee dei Denver Nuggets, che lo ha preso alla tempia. Per il team di coach Del Negro ci sono i 19 punti e 13 rimbalzi di Blake Griffin, i 17 di Caron Butler, i 14 di Mo Williams  mentre Chris Paul si dedica interamente alla regia (8 punti ed 8 assist). Minnesota si consola con le buone prove di Pekovic (17 punti) e di Beasley (14 punti e 10 rimbalzi).

    Ritorno in carreggiata per i San Antonio Spurs che stoppano la serie positiva dei Memphis Grizzlies: i texani dopo la brutta prova contro i Lakers si rialzano trascinati da un Tim Duncan d’altri tempi con 28 punti e 12 rimbalzi, con Ginobili che infila 20 punti e Tony Parker che ne piazza 13 smistando 9 assist. Memphis paga la serata storta al tiro di Rudy Gay (19 punti ma ottenuti con 22 tentativi) ed a nulla valgono le doppie doppie di Randolph (10 punti ed 11 rimbalzi) e di Marc Gasol (14 punti e 10 rimbalzi).

    Infine i Dallas Mavericks superano i Golden State Warriors: 2 i protagonisti dell’incontro per i texani campioni NBA in carica, Jason Kidd che sfiora la tripla doppia con 9 punti, 10 rimbalzi e 12 assist e Dirk Nowitzki, top scorer con 27 punti. Per i californiani brillano David Lee con 30 punti ed 8 rimbalzi ed il rookie Thompson che gioca un match a tutto tondo chiudendo alla fine con 24 punti, 7 rimbalzi ed 8 assist, inutili però per portare a casa la vittoria.

    Risultati NBA 12 aprile 2012

    Charlotte Bobcats-Detroit Pistons 85-109
    Cha: Augustin 13, Brown 13, White 12
    Det: Monroe 25, Knight 21, Maxiell 17

    Chicago Bulls-Miami Heat 96-86 (overtime)
    Chi: Boozer 19, Korver 17, Deng 16, Watson 16
    Mia: James 30, Wade 21, Bosh 20

    Minnesota Timberwolves-Los Angeles Clippers 82-95
    Min: Pekovic 17, Randolph 16, Beasley 14
    Cli: Griffin 19, Butler 17, Mo Williams 14

    San Antonio Spurs-Memphis Grizzlies 107-97
    S.A.: Duncan 28, Ginobili 20, Parker 13
    Mem: Gay 19, Mayo 16, Speights 15

    Golden State Warriors-Dallas Mavericks 103-112
    G.S.: Lee 30, Thompson 24, Robinson 10
    Dal: Nowitzki 27, Terry 16, Wright 16

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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  • NBA, New York sbanca Orlando. Chicago batte Boston, OK i Clippers

    NBA, New York sbanca Orlando. Chicago batte Boston, OK i Clippers

    Situazione bollente ad Orlando dove i Knicks espugnano il parquet dei Magic: nel pre-partita l’allenatore Van Gundy conferma alla stampa che Dwight Howard, il leader della squadra, vorrebbe il coach licenziato visti i brutti risultati dell’ultimo periodo. Il centro intervistato da alcuni giornalisti locali smentisce le voci ma ormai tutto sembra già chiaro e nei prossimi giorni sono attese grosse novità in Florida. La battuta d’arresto dei Magic è la quinta consecutiva, la peggiore striscia di sconfitte per il team dal lontano 2007. New York approfitta della confusione totale dei neroazzurri e trova in Carmelo Anthony la guida per l’importante successo, per lui 19 punti ed 8 rimbalzi. Bene Chandler autore di una doppia doppia da 12 punti e 12 rimbalzi e dalla panchina J.R. Smith ed il ripescato Toney Douglas (a causa di forza maggiore visti i tanti infortuni dei bluarancio) scrivono a referto 15 punti a testa. I Magic assistono impotenti allo show degli ospiti, Howard irrilevante segna 8 punti con 8 rimbalzi ed il top scorer è Jason Richardson con 16 punti.

    Nella sfida tra 2 delle peggiori squadre della Lega i Detroit Pistons hanno la meglio contro Washington: il miglior realizzatore per i padroni di casa è Greg Monroe che firma 18 punti, a dargli una mano ci pensano Stuckey con 15 punti, Prince con 14, Gordon con 13 mentre Maxiell aggiunge la doppia doppia da 11 punti ed altrettanti rimbalzi. Ai Wizards non basta la grande prova di John Wall che scrive nel suo tabellino personale 28 punti e 10 assist, l’unico a dargli appoggio è Kevin Seraphin con 15 punti e 9 rimbalzi, poi la formazione della capitale trova pochissimo dai gregari.

    Carmelo Anthony, New York Knicks | © Christopher Pasatieri/Getty Images

    Gara interessante e viva a Chicago dove i Bulls battono i Boston Celtics con un super secondo tempo. Gli ospiti partono molto meglio rispetto agli avversari e sfruttano al massimo l’ennesimo forfait di Derrick Rose (che a questo punto rischia di dover saltare anche qualche gara dei playoff dove la sua squadra ha già acquisito la matematica qualificazione), chiudendo il primo tempo con un vantaggio di 11 punti. La musica non sembra cambiare nella ripresa ed i biancoverdi toccano anche i 18 punti di vantaggio ma qui succede l’incredibile perchè i Bulls iniziano a recuperare punto su punto stringendo le maglie della difesa ed aumentando la produttività in attacco. Alla fine del terzo quarto Chicago ha già ricucito tutto il gap ed è passata anche a condurre di un punto. I padroni di casa resistono nell’ultimo periodo e portano a casa una vittoria fondamentale nella corsa al primo posto della Eastern Conference. Deng si prende le luci del palcoscenico con 26 punti, , Noah ne aggiunge 17 con 9 rimbalzi, Watson 15 con 8 assist e Boozer 12 con 14 rimbalzi. Ai Celtics non bastano i 22 punti di Pierce, le doppie doppie di Garnett (12 punti e 14 rimbalzi) e Rondo (10 punti e 12 assist) ed i 14 punti di Allen in uscita dalla panchina.

    Infine i Clippers battono i Kings nel derby californiano: è Randy Foye il protagonista losangelino con 20 punti con Griffin e Butler che firmano 14 punti a testa e Paul ne infila 13. Sacramento paga i tanti falli di Cousins (solo 18 minuti in campo con 8 punti prima di uscire per il raggiunto limite), e non servono i 17 punti di Thomas, i 14 di Evans e la doppia doppia di Thompson da 15 punti e 16 rimbalzi.

    Risultati NBA 5 aprile 2012

    Orlando Magic-New York Knicks 80-96
    Detroit Pistons-Washington Wizards 99-94
    Chicago Bulls-Boston Celtics 93-86
    Sacramento Kings-Los Angeles Clippers 85-93

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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  • NBA, Bargnani abbatte Charlotte. Knicks KO, bene Heat, Spurs e Lakers

    NBA, Bargnani abbatte Charlotte. Knicks KO, bene Heat, Spurs e Lakers

    Andrea Bargnani è il protagonista assoluto nella vittoria dei suoi Toronto Raptors contro la peggiore formazione della NBA, i Charlotte Bobcats: l’Azzurro mette a segno 30 punti ben coadiuvato da Derozan (20 punti) e Kleiza (18). Ottima la regia di Calderon che non tira quasi mai ma sforna 11 assist, per gli ospiti, ormai destinati all’ultimo posto della classifica ci sono 20 punti e 14 rimbalzi di Mullens, l’unica nota positiva di questo finale di stagione ed i 18 di Augustin.

    Successo senza grossi rischi per i San Antonio Spurs che arrivano a quota 8 affermazioni di fila: i Cleveland Cavaliers vengono spazzati via e seppelliti sotto 35 punti di scarto nonostante il vantaggio del fattore campo ed il recupero di Irving (13 punti) dall’infortunio patìto qualche giorno fa. 6 giocatori texani raggiungono la doppia cifra in punti segnati con il “carneade” Mills a guidare il gruppo aquota 20 mentre per Parker e Green ci sono 19 punti a testa. Top scorer dei padroni di casa è Jamison con 15 punti.

    KO pesante per i New York Knicks che cadono ad Indianapolis al cospetto dei Pacers: ultimo quarto orrendo per i bluarancio, che subiscono un parziale complessivo di 40-17 che ribalta match e risultato, dopo aver chiuso il terzo periodo in vantaggio di 15 punti. Non bastano le doppie doppie di un super Carmelo Anthony (39 punti e 10 rimbalzi) e Chandler (12 punti e 14 rimbalzi), Indiana trionfa grazie ai 27 punti di Granger ed ai 18 di George.

    Il season high in stagione di LeBron James (41 punti) trascina i Miami Heat contro i Sixers: Philadelphia prova a lottare ma alla fine deve inchinarsi al “Re” che sopperisce al meglio alla defezione di Wade, out per problemi fisici. Ottimo contributo alla squadra della Florida arriva da Bosh (17 punti) e Chalmers (19) mentre per gli ospiti sono inutili i 26 punti di uno scintillante Evan Turner.

    Andrea Bargnani, Toronto Raptors | © Doug Pensinger

    Periodo poco fortunato per Orlando che perde nettamente a Detroit: i Magic vengono condannati dalle assenze del leader Dwight Howard e di Ryan Anderson che tolgono punti e rimbalzi alla formazione di Van Gundy. Miglior marcatore è Glen Davis con 31 punti e 10 rimbalzi, per i Pistons 6 uomini in doppia cifra tra i quali spiccano Greg Monroe (22 punti ed 11 rimbalzi) e Ben Gordon (18 punti, 6 rimbalzi e 7 assist).

    Dopo aver sbancato Oklahoma City i Grizzlies superano i Warriors: Mayo prosegue nel momento magico e dopo aver deciso la sfida contro i Thunder piazza altri 19 punti (sempre partendo dalla panchina) ben assistito da Conley (18 punti). Golden State, in caduta libera in questa fase con 6 sconfitte consecutive, trova la doppia doppia di David Lee da 22 punti e 13 rimbalzi ma ovviamente non basta per portare a casa il risultato.

    Phoenix sbanca Sacramento e tiene vive le speranze playoff grazie ai 18 punti e 12 assist di Nash ed ai 20 punti e 10 rimbalzi di Gortat. Ai Kings non serve la prova mostruosa (la migliore in carriera) per il centro emergente del panorama NBA, DeMarcus Cousins, che chiude con 41 punti e 12 rimbalzi ed i 25 punti e 7 assist di Isaiah Thomas.

    Infine i Lakers rischiano grosso contro i non proprio irresistibili Nets: dopo 2 quarti di gioco di gran livello, nel secondo tempo New Jersey si riporta a contatto ed alla fine la sfida viene decisa dal canestro da 3 punti a 6 secondi dalla sirena di Kobe Bryant (24 punti). Sostanzioso il contributo di Gasol (22 punti e 12 rimbalzi) e Sessions (19 punti ed 11 assist). Ospiti che segnano essenzialmente con Deron Williams (20 punti), Wallace (19) ed Humphries (18 punti e 15 rimbalzi).

    Risultati NBA 3 aprile 2012

    Toronto Raptors-Charlotte Bobcats 92-87
    Tor: Bargnani 30, DeRozan 20, Kleiza 18
    Cha: Mullens 20, Augustin 18, Brown 12

    Cleveland Cavaliers-San Antonio Spurs 90-125
    Cle: Jamison 15, Irving 13, Hudson 12
    S.A.: Mills 20, Parker 19, Gren 19

    Indiana Pacers-New York Knicks 112-104
    Ind: Granger 27, George 18, Jones 12, Barbosa 12
    N.Y.: Anthony 39, Fields 15, Chandler 12

    Miami Heat-Philadelphia 76ers 99-93
    Mia: James 41, Chalmers 19, Bosh 17
    Phi: Turner 26, Williams 18, Hawes 12

    Detroit Pistons-Orlando Magic 102-95
    Det: Monroe 22, Gordon 18, Prince 15, Maxiell 15
    Orl: Davis 31, Turkoglu 16, Duhon 13

    Memphis Grizzlies-Golden State Warriors 98-94
    Mem: Mayo 19, Conley 18, Cunningham 13
    G.S.: Lee 22, Robinson 18, Rush 13

    Sacramento Kings-Phoenix Suns 100-109
    Sac: Cousins 41, Thomas 25, Williams 16
    Pho: Gortat 20, Nash 18, Redd 16

    Los Angeles Lakers-New Jersey Nets 91-87
    Lak: Bryant 24, Gasol 22, Sessions 19
    N.J.: Deron Williams 20, Wallace 19, Humphries 18

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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