I New Jersey Nets, come già anticipato nei giorni scorsi, hanno un nuovo G.M.
Si tratta di Jeff Bower, ex dei New Orleans Hornets, che ha accettato la proposta dei Nets dopo un periodo di riflessione.
New Jersey aveva provato a strappare Joe Dumars ai Detroit Pistons, ma il vice presidente della franchigia del Michigan aveva declinato elegantemente le avances.
Il vero obiettivo sarebbe stato Sam Presti, General Manager degli Oklahoma City Thunder, che nonostante la giovane età (34 anni) e la poca esperienza in NBA (solo dal 2007 è nella Lega quando i Seattle Sonics lo scelsero per riportare in alto la franchigia, poi trasferitasi l’anno dopo ad Oklahoma City) ha dimostrato di essere uno dei migliori manager in circolazione costruendo una formazione molto competitiva nel giro di pochi anni, tassello per tassello. Ma Presti non ha voluto abbandonare la sua “creatura” ora che è arrivata a compimento dell’opera. I Thunder, per inciso, saranno una delle formazioni di testa delprossimo anno NBA e molto probabilmante anche per gli anni seguenti.
L’acquisizione di Bower (ringraziato calorosamente in un comunicato dal proprietario George Shinn, per l’ottimo lavoro svolto nei 14 anni di permanenza agli Hornets) potrebbe creare un effetto domino, anche perchè a New Orleans ancora non hanno in mano il nome del sostituto. Anche se tutti gli indizi portano a Kevin Pritchard, ex G.M. dei Portland Trail Blazers, fatto fuori solo da poche settimane.
Nelle prossime ore potremmo saperne di più e vedere gli effetti della mossa dei Nets.
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New Jersey ha un nuovo General Manager, è Jeff Bower degli Hornets
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NBA: Dumars declina l’offerta dei Nets che ora pensano all’ex Blazers Kevin Pritchard, Del Negro ai Clippers
Come già detto ieri, anche il mercato dei General Manager sta entrando nel vivo e sono state tante le voci che si sono “rincorse” nelle ultime ore.
Sicuramente la più importante riguarda il nuovo interesse dei New Jersey Nets, che devono trovare un sostituto di Thorn che il 15 luglio sarà dimissionario dal ruolo di G.M.
Ieri la franchigia aveva pensato a Joe Dumars, ma visto il desiderio dell’ex giocatore dei Detroit Pistons di restare con la sua attuale squadra (sempre i Pistons!), i Nets si sono buttati in fitte conversazioni con l’ex General Manager dei Portland Trail Blazers Kevin Pritchard, fresco licenziato dalla squadra dell’Oregon.
Pritchard nel corso degli anni ha mostrato grandi qualità nel ruolo, riuscendo ad operare bene sia in sede di mercato che di Draft, selezionando o scambiando sempre prospetti interessanti che hanno avuto ottime carriere in NBA o che tuttora sono delle vere e proprie star.
Il rapporto con i Blazers si era logorato inesorabilmente, ma il progetto partito qualche anno fa era molto ben impostato per riportare ai vertici della NBA Portland, ma la sfortuna (incredibili tutti gli infortuni subiti dai giocatori nel corso delle ultime 3 stagioni) ha un pò tarpato le ali allo sviluppo delle squadra: basti pensare che Greg Oden, che nel 2007 fu selezionato dai Blazers come prima scelta assoluta, in 3 anni ha giocato appena 82 partite (come se avesse disputato solo una regular season), saltando in pratica, per una microfrattura al ginocchio, tutta la prima annata e disputando a metà, sempre per problemi alle articolazioni, le 2 successive. Oden avrebbe dovuto essere l’erede di Shaquille O’Neal in NBA nel ruolo di centro e avrebbe dovuto dominare l’NBA per un decennio ma a questo punto molti si chiedono cosa succederà sia al ragazzo che al progetto Blazers vista la fragilità fisica del numero 52. Probabilmente è per questi motivi che pochi giorni fa il proprietario Paul Allen ha licenziato il suo G.M. di fiducia dopo una collaborazione pluriennale, ma sicuramente sono tante le squadre che sono interessate a lui.
Se la trattativa non dovesse andare a buon fine i Nets hanno pronta l’alternativa: Troy Weaver, assistente di Sam Presti agli Oklahoma City Thunder. Presti era stato corteggiato nei giorni scorsi proprio da New Jersey ma sicuramente non abbandonerà il progetto messo in piedi ad Oklahoma City come già detto ieri nell’articolo dedicato ai movimenti dei General Manager (Leggi l’articolo) e allora i Nets hanno pensato al suo assistente che dovrebbe aver imparato dal “maestro” i trucchi del mestiere.Chiudiamo con la notizia che Vinny Del Negro sarà il prossimo allenatore dei Los Angeles Clippers. Non si sa ancora durata del contratto e compenso ma a breve dovrebbe essere comunicato anche questo “piccolo dettaglio”.
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NBA: Si scatena anche il mercato dei General Manager, Joe Dumars verso i Nets
Non è solo il mercato dei giocatori a tenere banco in NBA. Anche i General Manager hanno tantissime richieste visto che alcune franchigia non solo stanno rifondando i propri roster ma addirittura rinnovando gli assetti societari.
Negli ultimi giorni si sta facendo strada la voce che Joe Dumars, Presidente e G.M. dei Detroit Pistons, dopo una carriera piena di vittorie con la squadra del Michigan anche come giocatore, sarebbe stato contattato dai New Jersey Nets, interessatissimi a fare dell’ex guardia tiratrice dei “Bad Boys” di Detroit il loro dirigente principale.
Dumars ha il grande merito di aver costruito pezzo per pezzo i Pistons vincenti degli anni 2000-2007, ma negli ultimi 2 campionati le sue scelte non hanno avuto lo stesso acume delle precedenti, gettando i Pistons nell’anonimato (vedi scambio Allen Iverson- Chauncey Billups con i Denver Nuggets come ultimo esempio).
Ora i Nets sono pronti ad affidargli le sorti della società dato che il 15 luglio diverrà ufficiale il divorzio da Rod Thorn che ha già presentato le dimissioni da General Manager delle “Reti” del New Jersey.Dumars ha comunque rilasciato un’intervista dove ha escluso un suo spostamento dal Michigan e i Nets per cautelarsi hanno parlato anche con Jeff Bower, G.M. ed ex allenatore nella scorsa stagione dei New Orleans Hornets. Con l’arrivo di Monty Williams come head coach, Bower è ritornato alle sue vecchie mansioni nella Louisiana, ma il progetto dei Ntes potrebbe portarlo via dagli Hornets. Per sostituirlo, se dovesse cedere alle lusinghe di Avery Johnson (nuovo allenatore di New Jersey) i “Calabroni” avrebbero pensato allo stesso Dumars. Insomma un intreccio molto difficile da districare, ancor di più se si pensa che alcune fonti in NBA rimaste anonime comunque, sono pronte a giurare che il vero obiettivo dei Nets sarebbe Sam Presti, General Manager dei Thunder: Presti ha dimostrato, dal 2007 (anno in cui ha preso le redini della dirigenza dei Seattle Sonics, poi trasferiti ad Oklahoma City e diventati Thunder) di saper operare meravigliosamente sia in sede di mercato che di Draft e in soli 3 anni ha portato i Sonics/Thunder ad essere una squadra di primo rilievo nell’intero panorama della NBA. Con le ultime acquisizioni al Draft dello scorso 24 giugno i Thunder sono diventati completi sotto ogni punto di vista (proprio da New Orleans è arrivato il centro Cole Aldrich, undicesima scelta assoluta, in cambio della 21esima e 26esima scelta di Oklahoma City, che dovrebbe tappare il buco sotto canestro che negli scorsi playoff è costato l’eliminazione contro i Lakers al primo turno visto che Gasol, Bynum e Odom hanno fatto quello che volevano sotto i tabelloni).
Oklahoma è indicata già come la probabile antagonista dei Lakers nella Western Conference la prossima stagione, pur avendo la squadra più giovane in NBA con un’età media vicina più ai 20 che ai 25 anni, e per l’enorme tasso di talento riuscito ad ammassare proprio da Presti in questi pochi anni grazie ad oculatezza ed operazioni mirate. Insomma uno dei manager più ambiti (anche per via dell’acquisizione al Draft 2007 di Kevin Durant, sicuramente la stella più promettente in NBA) e prima o dopo, siamo sicuri, riceverà la chiamata delle franchigie più nobili della Lega, e a quel punto Oklahoma sarà chiamata a trattenere il suo manager con una super offerta.
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NBA Draft 2010: La lista completa delle scelte e l’analisi
Ecco l’elenco completo del primo giro del Draft NBA 2010:
1 Washington John Wall PG
2 Philadelphia Evan Turner SG
3 New Jersey Derrick Favors PF
4 Minnesota Wesley Johnson SF
5 Sacramento DeMarcus Cousins PF
6 Golden State Ekpe Udoh PF
7 Detroit Greg Monroe C
8 LA Clippers Al-Farouq Aminu SF
9 Utah Gordon Hayward SF
10 Indiana Paul George SF
11 New Orleans Cole Aldrich C (ad Oklahoma City)
12 Memphis Xavier Henry SG
13 Toronto Ed Davis PF
14 Houston Patrick Patterson PF
15 Milwaukee Larry Sanders PF
16 Minnesota Luke Babbitt SF (a Portland)
17 Chicago Kevin Seraphin PF
18 Oklahoma City Eric Bledsoe PG (ai L.A. Clippers)
19 Boston Avery Bradley SG
20 San Antonio James Anderson SG
21 Oklahoma City Craig Brackins PF (a New Orleans)
22 Portland Elliot Williams SG
23 Minnesota Trevor Booker PF (a Washington)
24 Atlanta Damion James SF (a New Jersey)
25 Memphis Dominique Jones SG (a Dallas)
26 Oklahoma City Quincy Pondexter SF (a New Orleans)
27 New Jersey Jordan Crawford SG (ad Atlanta)
28 Memphis Greivis Vasquez PG
29 Orlando Daniel Orton PF
30 Washington Lazar Hayward SF (a Minnesota)Già fatta l’analisi delle prime 3 scelte in presa diretta durante il Draft (leggi l’articolo)ora possiamo concentrarci sulle scelte successive: al numero 4 i Minnesota Timberwolves hanno selezionato la migliore ala piccola pura dell’intero Draft (visto che Evan Turner volendo può spostarsi anche nel ruolo di guardia tiratrice) ovvero Wes Johnson di Syracuse.
Alla numero 5 i Sacramento Kings hanno chiamato il fortissimo centro di Kentucky University ovvero DeMarcus Cousins che porta dei rischi però per la sua fragile tenuta mentale. Fisicamente però è un top player, con una struttura fisica simile a quella del centro più forte attualmente in NBA, Dwight Howard.
I Warriors alla numero 6 hanno scelto Ekpe Udoh di Baylor University un pò a sorpresa visto che potevano selezionare qualche altro giocatore più funzionale al loro stile di gioco.
Con il numero 7, Greg Monroe, da Georgetown, è stato chiamato dai Detroit Pistons, ala grande talentuosissima con mani dorate e un intelligenza cestistica fuori dal comune.
Alla scelta numero 8 si è posizionato Al-Farouq Aminu, grande atleta e rimbalzista da Wake Forest, un’ala che può ricoprire entrambi i ruoli e che può essere la vera mina vagante di queste scelte dato l’enorme talento e la stazza fisica a disposizione: i Los Angeles Clippers non se lo sono lasciato scappare!
Alla nona scelta si è piazzato Gordon Hayward che gli Utah Jazz hanno letteralmente soffiato alla squadra che sarebbe seguita, ovvero gli Indiana Pacers: Hayward, originario dell’Indiana, ha trascinato Butler University alla finale NCAA quest’anno e Larry Bird (presidente delle operazioni di mercato dei Pacers) aveva fatto più di un pensierino sul suo talento che a livello di tecnica di tiro sembra indiscusso. I Jazz però li hanno anticipati e così la franchigia dell’Indiana si è dovuta accontentare al decimo posto di Paul George che ha fatto vedere molti margini di miglioramento in questi ultimi tempi.
La scelta più interessante è stata la numero 11 dove i New Orleans Hornets hanno selezionato Cole Aldrich, tremendo centro bianco con una predisposizione difensiva veramente eccezionale spedendolo subito agli Oklahoma City Thunder di Kevin Durant che in cambio anche di Morris Peterson hanno ceduto alla squadra della Louisiana la scelta numero 21 e la 26 ovvero Craig Brackins e Quincy Pondexter (anche se su quest’ultimo sono in molti a scommettere per il futuro), ma la priorità dei Thunder di trovare un centro per completare il puzzle era impellente. Gli ex Seattle Sonics ora sembrano veramente completi e anche i Lakers campioni dovranno guardarsi le spalle dall’assalto dei ragazzini terribili di coach Scott Brooks.
Da segnalare anche lo scambio tra Bulls e Nets: Chicago manda Hinrich e la 17esima scelta ai Nets per una seconda scelta futura per liberare spazio salariale in vista dell’Estate, inoltre i Minnesota Timberwolves cedono subito Luke Babbitt (selezionato al numero 16) e assieme a Ryan Gomes lo spediscono a Portland per Martell Webster.
Da riportare anche un record: l’Università di Kentucky piazza ben 5 giocatori nel primo giro del Draft NBA: Wall alla 1, Cousins alla 5, Patterson alla 14, Bledsoe alla 18 e Orton alla 29. -
NBA: La Draft Lottery premia Washington, seconda scelta per Philadelphia, solo terzi i Nets che avevano il peggior record
Nella notte c’è stata la Draft Lottery NBA, uno degli eventi più seguiti negli Stati Uniti, che rende ufficiali tramite un sistema di lotteria, l’ordine delle squadre che al Draft potranno scegliere i migliori giocatori provenienti dalle Università e dall’Europa. Ovviamente partecipano a questa selezione solo le 14 squadre non qualificate per la post season, che ovviamente hanno bisogno di “aiuto” per riemergere dopo un anno da dimenticare. Dopo queste 14 squadre, infatti, l’ordine di scelta per chi ha ottenuto la qualificazione ai playoff, segue l’ordine del record di vittorie-sconfitte in stagione (esempio i Cavaliers avranno la 30esima scelta perchè hanno ottenuto il miglior record, Orlando la 29esima visto che è stata la seconda migliore squadra della Lega in stagione regolare, i Lakers la 28 esima e così via)
C’era tanta attesa per i Nets che avevano avuto in stagione il peggior record (12 vittorie e 70 sconfitte), pronti a rifondare la squadra con la possibile prima scelta e con il mercato dei giocatori free agent visto l’enorme spazio salariale a disposizione.
Identica situazione per Minnesota, che in regular season aveva ottenuto qualche vittoria in più rispetto ai disastrati Nets.E invece la “follia” delle palline nell’urna ha premiato una delle squadre più sfortunate nell’intero anno cestistico, ovvero i Washington Wizards, che tra cessioni illustri per motivi di bilancio (Antawn Jamison ai Cavaliers di James e Caron Butler ai Mavericks di Nowitzki) e guai con la legge per l’esuberanza di alcuni giocatori della franchigia capitolina (vedi caso Gilbert Arenas per la famosa faccenda delle armi da fuoco portate nello spogliatoio dei Wizards durante gli allenamenti della squadra, gesto che è costato sospensione per tutto l’anno sportivo più multa e ore di servizi sociali al numero 0 di Washington) ha invece ricevuto in dote dalla fortuna la serie di numeri che dà la possibilità di sceglier per primi nel prossimo Draft del 24 giugno. I Wizards avevano il quinto peggior record e hanno compiuto quindi un prodigioso balzo in avanti avendo solo l’8,8% di aggiudicarsi il primo posto, scavalcando New Jersey Nets, Minnesota Timberwolves, Sacramento Kings e Golden State Warriors.
Altra squadra baciata dalla buona sorte sono stati i Philadelphia 76ers che hanno ottenuto la seconda scelta assoluta benchè la posizione di partenza fosse la sesta. Troppo esigue le percentuali dei Toronto Raptors di Andrea Bargnani (0,6%) di arrivare primi, veramente un’inezia al confronto degli altri.Poi nessun’altra sorpresa con i Nets appunto che sono scalati al terzo posto (con una grandissima delusione), Minnesota al quarto, Sacramento al quinto, Golden State al sesto e via dicendo.
Grande opportunità quindi per Wizards e 76ers che si spartiranno i 2 migliori talenti Universitari, ovvero il fenomeno John Wall (talentuosissimo play-guardia di Kentucky University in odore di essere scelto come primo assoluto) ed Evan Turner (guardia-ala piccola tuttofare di Ohio State University che eccelle in ogni singola statistica di gioco, dai punti, agli assist, ai rimbalzi per finire alle stoppate e alle palle rubate). Sono loro i premi per Washington e Philadelphia che potranno tranquillamente ricostruire nel giro di pochi anni su questi 2 fenomeni!Di seguito riportiamo l’ordine di probabilità delle squadre di ottenere la prima scelta assoluta a seconda del loro (peggiore) piazzamento in stagione (che fa riferimento alla regular season 2009-2010):
1 New Jersey Nets: 250 combinazioni, 25% di probabilità di poter avere la prima scelta
2 Minnesota Timberwolves: 199 combinazioni, 19.9% di probabilità
3 Sacramento Kings: 156 combinazioni, 15.6% di probabilità
4 Golden State Warriors: 119 combinazioni, 11.9% di probabilità
5 Washington Wizards: 88 combinazioni, 8.8% di probabilità
6 Philadelphia 76ers: 63 combinazioni, 6.3% di probabilità
7 Detroit Pistons: 43 combinazioni, 4.3% di probabilità
8 Los Angeles Clippers: 28 combinazioni, 2.8% di probabilità
9 Utah Jazz (ricevuta dai New York Knicks): 17 combinazioni, 1.7% di probabilità
10 Indiana Pacers: 11 combinazioni, 1.1% di probabilità
11 New Orleans Hornets: 8 combinazioni, 0.8% di probabilità
12 Memphis Grizzlies: 7 combinazioni, 0.7% di probabilità
13 Toronto Raptors: 6 combinazioni, 0.6% di probabilità
14 Houston Rockets: 5 combinazioni, 0.5% di probabilitàE ora riportiamo l’ordine del Draft dopo la “Lottery”:
1. Washington Wizards
2. Philadelphia 76ers
3. New Jersey Nets
4. Minnesota Timberwolves
5. Sacramento Kings
6. Golden State Warriors
7. Detroit Pistons
8. Los Angeles Clippers
9. Utah Jazz
10. Indiana Pacers
11. New Orleans Hornets
12. Memphis Grizzlies
13. Toronto Raptors
14. Houston RocketsAppuntamento al 24 giugno con il Draft, dunque, primo grande appuntamento per iniziare a capire i destini delle squadre per la stagione 2010-2011!
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NBA: Chicago agguanta i playoff, Durant vince la classifica marcatori
Il risultato più importante della notte NBA è la vittoria di Chicago a Charlotte che dà ai Bulls una insperata (almeno fino a qualche tempo fa) qualificazione ai playoff dove incontrerà la migliore squadra dell’intera Lega, ovvero i Cleveland Cavaliers. Chicago prova a fare il vuoto ma Gerald Wallace tiene sempre i suoi in partita (alla fine 15 punti per lui). Poi si scatena Derrick Rose che chiude con 27 punti ben coadiuvato da Joakim Noah da 21 punti e 13 rimbalzi. Buona prova dell’ex Tyrus Thomas per i Cats con 16 punti. Chicago chiude la stagione sul 41 vittorie e 41 sconfitte, identico record della passata stagione.
Atlanta batte Cleveland nel festival delle riserve e dei panchinari con Jeff Teague per gli Hawks che piazza 24 punti. Clevelan chiude la stagione con la quarta sconfita consecutiva e tutti i “big” a riposo in vista dei playoff.
Boston lascia a riposo i migliori e Rajon Rondo ne approfitta per prendersi la scena piazzando 21 punti e 15 assist, che alla fine sono inutili perchè Milwaukee vince grazie ai 17 punti a testa della coppia Ridnour-Stackhouse.
Dallas vince contro gli Spurs e le 2 squadre si ritroveranno a battagliare anche nella post season: anche lo scorso anno al primo turno le 2 squadre texane si sono affrontate ma con il vantaggio campo invertito (l’anno scorso per San Antonio, quest’anno per i Mavericks) e a spuntarla fu Dallas con grandi vittorie in trasferta. Nella partita odierna grande prova di Blair che piazza 27 punti e 23 rimbalzi conditi anche da 3 stoppate. Nowitzki invece allunga la serie di tiri liberi segnati consecutivamente a 74, estendendo il record di franchigia.
New Orleans espugna Houston grazie ai 35 punti (e 10 rimbalzi) di West. Ai Rockets non bastano i 26 punti di Ariza e i 24 di Martin. Per gli Hornets “giovani fenomeni crescono” i rookie Collison e Thornton mettono a referto rispettivamente 26 e 20 punti.
Vittoria più sofferta del previsto per i Miami Heat sui Nets che arriva dopo 2 supplementari. Senza la stella Dwyane Wade ci pensa Beasley a prendersi le luci della ribalta con 25 punti e 13 rimbalzi. I Nets timbrano la 70esima sconfitta stagionale ma grazie a questo orrido record (12 vittorie-70 sconfitte) hanno più possibilità di tutti di accaparrarsi il nuovo fenomeno John Wall al prossimo draft. Si aspetta solo il responso della Lottery tra un mese.
Detroit espugna Minneapolis grazie ai 20 punti di Prince. Per i T-wolves (arrivati alla fine del calvario quale è stato questo campionato) ottimo Brewer con 27 punti.
Orlando si prende il secondo miglior record della Lega dietro i Cavs battendo Philadelphia. Ora i Magic attendono Charlotte al primo turno playoff.
Scontro inutile a Washington dove i Wizards battono sul filo di lana gli Indiana Pacers grazie ai 26 punti di Blatche. Per i Pacers ottimi i progressi mostrati quest’anno dal centrone Roy Hibbert che chiude la stagione con 29 punti.
Kevin Durant diventa il più giovane atleta a vincere la classifica marcatori nella storia della NBA. La stella ex Sonics a soli 21 anni scrive già il proprio nome nella storia della Lega, e dopo soli 3 anni di attività è pronto a diventare il principale antagonista di LeBron James in campionato. Durant ha guidato i suoi Thunder alla vittoria su Memphis con 31 punti e chiude la sua annata con 30 punti di media a partita. Ora però ci sono i Lakers all’orizzonte nel primo turno playoff, che vede, secondo molti addetti ai lavori, già spacciati i giovanissimi di Oklahoma City che chiudono a 50 vittorie stagionali dopo le sole 23 dello scorso anno diventando così la principale candidata di squadra rivelazione dell’anno.
Cadono ancora i Lakers, nel derby losangelino contro i Clippers. Senza Kobe Bryant non bastano i 21 punti di Odom e 18 punti e 17 rimbalzi di Gasol. I Clippers sono guidati dalla tripla doppia di Steve Blake che chiude con 23 punti, 10 rimbalzi e 11 assist.
Curry aiuta i Warriors a battere i Blazers mettendo a referto 42 punti, 9 rimbalzi e 8 assist. Ora il fenomeno di Golden State si giocherà il titolo di rookie dell’anno con Tyreke Evans. Per Portland tutti a riposo in vista di Phoenix.
E proprio Phoenix espunga la Energy Solutions Arena di Salt Lake City e si guadagna il terzo posto della Western Conference che vuol dire appunto Portland Trail Blazers al primo turno di playoff. Serata da dimenticare per i Jazz che speranzosi di agguantare addirittura il secondo posto, dopo la nona sconfitta casalinga perdono addirittura il fattore campo e scendono al quinto posto trovando come avversario i temibili Denver Nuggets di Carmelo Anthony. Deron Williams piazza 24 punti ma la metà proviene dalla lunetta (12/14) con 5/17 dal campo. Senza Boozer, Millsap delude con la sua gara che non va oltre i 7 punti ed i 7 rimbalzi per una squadra che tira il 37% e perde 19 palloni. Per i Suns uno splendido finale di stagione con 28 vittorie nelle ultime 35 partite giocate. Nella 54esima vittoria stagionale brilla Stoudemire (20 pts) mentre Nash si prende 4 tiri e smista 11 assist.
Risultati NBA del 14 aprile 2010
Charlotte Bobcats – Chicago Bulls 89-98
(Cha: Thomas 16, Wallace15, Jackson 14 – Chi: Rose 27, Noah 21, Miller 11, Deng 11, Gibson 11)
Atlanta Hawks – Cleveland Cavaliers 99-83
(Atl: Teague 24, Evans 15, Pachulia 13 – Cle: Moon 15, Hickson 14, Parker 8, Telfair 8, Illgauskas 8)
Boston Celtics – Milwaukee Bucks 95-106
(Bos: Rondo 21, Daniels 13, Robinson 12, Williams 12 – Mil: Ridnour 17, Stackhouse 17, Ilyasova 15)
Dallas Mavericks – San Antonio Spurs 96-89
(Dal: Butler 20, Nowitzki 19, Kidd 18 – SA: Blair 27, Parker 16, Temple 14)
Houston Rockets – New Orleans Hornets 115-123
(Hou: Ariza 26, Martin 24, Scola 15 – NO: West 35, Collison 26, Thornton 20)
Miami Heat – New Jersey Nets 94-86 (2 overtime)
(Mia: Beasley 25, Chalmers 15, Wright 11, Jones 11 – NJ: Yi 23, Lee 17, Lopez 12)
Minnesota Timberwolves – Detroit Pistons 98-103
(Min: Brewer 27, Jefferson 16, Milicic 15 – Det: Prince 20, Villanueva 16, Summers 12, Daye 12, Jerebko 12)
Orlando Magic – Philadelphia 76ers 125-111
(Orl: Nelson 21, Carter 17, Gortat 16 – Phi: Speights 23, Dalembert 12, Carney 11, Green 11)
Washington Wizards – Indiana Pacers 98-97
(Was: Blatche 26, McGee 14, Martin 11 – Ind: Hibbert 29, Granger 17, Watson 14)
Oklahoma City Thunder – Memphis Grizzlies 114-105
(Okl: Durant 31, Green 16, Maynor 15, Ibaka 15 – Mem: Gay 25, Randolph 21, Mayo 17)
Los Angeles Clippers- Los Angeles Lakers 107-91
(Cli: Blake 23, Kaman 22, Outlaw 14 – Lak: Odom 21, Gasol 18, Brown 18)
Portland Trail Blazers – Golden State Warriors 116-122
(Por: Pendergraph 23, Webster 18, Howard 13, Cunningham 13 – GS: Curry 42, Ellis 34, Tolliver 19)
Utah Jazz – Phoenix Suns 86-100
(Uta: Williams 24, Okur 21, Miles 14 – Pho: Stoudemire 20, Frye 15, Richardson 12, Dragic 12)CLASSIFICHE NBA
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NBA: Finalmente super Bargnani e Toronto spera ancora nei playoff
Facile vittoria per i Magic su Indiana. 7 uomini in doppia cifra per Orlando, con Carter sugli scudi (21 punti), che permette alla franchigia della Florida di mantenere il secondo posto assoluto nella Lega alle spalle dei Cavs ad una sola partita dalla fine della stagione regolare.
Il canestro di Haslem a 2 secondi dalla fine dà la vittoria agli Heat e permette il sorpasso in classifica sui Bucks e fara sì che Miami possa incontrare ai playoff, per ora, i più abbordabili Celtics rispetto ai temibili Hawks. 30 punti di Wade, mentre a Phila non bastano i 24 di Kapono.
Toronto mantiene vive le speranze di playoff e vince a Detroit grazie ad una grandissima prova di Bargnani (33 punti, 7 rimbalzi, 5/6 da 3) e al career high di Amir Johnson autore di 26 punti. I canadesi sono in serata di grazia e chiudono con il 60% sia dal campo che dall’arco mentre per i Pistons c’è la 24esima sconfitta casalinga con un Ben Gordon da 24 punti. Per i Raptors, ottima prova di Jack (15 punti, 12 assist).
Charlotte passa a New Jersey (probabilmente ultima partita ad East Rutherford, si trasferiranno a Brooklyn) con un Jackson da 17 punti, mentre ai Nets non basta Williams da 21 punti, 13 rimbalzi e 6 assist.
24 punti di Danilo Gallinari e 26 di Lee trascinano i Knicks alla vittoria sui Wizards. Per Washington c’è un buon Mike Miller che infila 5 delle 10 triple di squadra per i suoi 23 punti, conditi da 7 rimbalzi e 5 assist.
Milwaukee cade in casa contro Atlanta e saluta il quinto posto nella Eastern Conference prendendosi al primo turno playoff proprio i temibili “Falchi”. Johnson mette a referto 31 punti e ai Bucks non bastano i 28 di Salmons.
50esima vittoria stagionale per gli Spurs che passeggia sui resti dei derelitti Timberwolves: 75 punti dei panchinari per San antonio che ora sono attesi dall’ultimo turno contro Dallas per giocarsi il sesto posto ai danni dei Blazers.
26 punti di Smith, 22 di Afflalo (con ben 13 rimbalzi) e 21 di Anthony permettono ai Nuggets una facile vittoria contro Memphis. Stanotte sfida decisiva a Phoenix per mantenere il terzo posto a d Ovest.
Oklahoma sarà l’avversario dei campioni in carica dei Los Angeles Lakers: in uno scontro “spareggio” contro i Blazers, a Portland, i giovani Thunder perdono le redini del comando negli ultimi minuti e sono condannati ad affrontare i gialloviola californiani in una sfida che quasi sicuramente li vedrà spazzati via in men che non si dica. Portland passa grazie a 30 punti di Camby, agli ex Sonics non bastano i soliti 30 punti di Kevin Durant. Portland è quasi matematicamente sesta, Oklahoma più che questo KO paga quello di ieri contro i modestissimi Warriors, segno che nell’ultimo periodo la squadra attraversa momenti poco brillanti in determinati frangenti di gioco permettendo grandi parziali agli avversari per vincere l’incontro. Serve una svolta per dare quantomeno filo da torcere ai Lakers.
Tyreke Evans mette a referto i 24 punti necessari per chiudere la stagione con una media di 20 punti, 5 rimbalzi e 5 assist (impresa riuscita nell’anno da rookie solo a Jordan, James e Robertson) mentre i Rockets si portano via da Sacramento la vittoria numero 42 di una stagione comunque positiva. L’ex Kevin Martin segna 39 punti con 11/20 dal campo e 16/16 dalla lunetta mentre Ariza infila 5 delle 8 triple dei Rockets e chiude con 29 punti.
Dallas ipoteca la seconda piazza ed espugna il campo dei Clippers: a Dirk Nowitzki bastano 22 minuti per mettere a referto 25 punti con 8 rimbalzi, 9/13 dal campo e 3/3 dall’arco.
Risultati NBA del 12 aprile 2010
Indiana Pacers – Orlando Magic 98-118
(Ind: Price 19, Granger 18, Dunleavy 18 – Orl: Carter 21, Nelson 15, Lewis 14)
Philadelphia 76ers – Miami Heat 105-107
(Phi: Kapono 24, Meeks 21, Brand 15 – Mia: Wade 30, Arroyo 15, Beasley 15, Richardson 15)
Detroit Pistons – Toronto Raptors 97-111
(Det: Gordon 24, Prince 17, Villanueva 16 – Tor: Bargnani 33, Johnson 26, Jack 15)
New Jersey Nets – Charlotte Hornets 95-105
(NJ: Harris 22, Williams 21, Lee 18 – Cha: Jackson 17, Henderson 14, Thomas 13)
New York Knicks – Washington Wizards 114-103
(NY: Lee 26, Gallinari 24, Douglas 16 – Was: Miller 23, Blatche 19, Livingston 18)
Milwaukee Bucks – Atlanta Hawks 96-104
(Mil: Salmons 28, Jennings 21, Stackhose 13 – Atl: Johnson 31, Williams 18, Horford 13, Bibby 13)
San Antonio Spurs – Minnesota Timberwolves 133-111
(SA: Bogans 17, Duncan 16, Hairston 14, Mahinmi 14 – Min: Pavlovic 16, Sessions 13, Ellington 13, Jefferson 13)
Denver Nuggets – Memphis Grizzlies 123-101
(Den: Smith 26, Afflalo 22, Anthony 21 – Mem: Conley 22, Young 18, Randolph 12, Mayo 12)
Portland Trail Blazers – Oklahoma City Thunder 103-95
(Por: Camby 30, Miller 22, Aldridge 15 – Okl: Durant 30, Green 17, Harden 12)
Sacramento Kings – Houston Rockets 107-117
(Sac: Evans 24, Landry 19, Udrih 16, Greene 16 – Hou: Martin 39, Ariza 29, Lowry 14)
Los Angeles Clippers – Dallas Mavericks 94-117
(Cli: Kaman 17, Smith 15, Novak 15 – Dal: Nowitzki 25, Marion 21, Terry 12, Kidd 12)CLASSIFICA NBA
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NBA: San Antonio sbanca Denver, Nowitzki guida Dallas
Nona vittoria nelle ultime 11 partite per Indiana: i Pacers continuano nel loro momento felice grazie a Granger (22 punti) e Murphy (25 punti e 9 rimbalzi).
Charlotte batte Detroit e tenta un disperato aggancio ai Miami Heat che vorrebbe dire evitare i temibilissimi Orlando Magic di Dwight Howard nei playoff.
Atlanta doma Washington grazie al sempre più sesto uomo dell’anno Jamal Crawford autore di 28 punti.
Philadelphia sbanca Memphis grazie alla sua migliore serata nel tiro da 3 della stagione (14 bombe segnate), e ad un’ottima prova di Speights (22 punti). Ai Grizzlies non bastano i 23 punti di Conley.
Boston espugna Milwakee: Pierce mette a referto 24 punti, Allen ne piazza 21 e ai Bucks non basta la coppia Jennings-Salmons che insieme scrive a referto 40 punti.
San Antonio va a vincere sul difficile campo dei Denver Nuggets: quarto periodo da 36 punti per gli Spurs che piega la resistenza dei padroni di casa e Ginobili e Jeferson autori di 15 punti a testa. Billups segna 27 punti ma non bastano a trascinare i compagni di squadra.
Dopo i 40 punti segnati a Portland, Dirk Nowitzki si ripete e ne segna 39 dopo sole 24 ore. Mavs che sono quasi sicuri del secondo posto, aiutati dalla seconda tripla doppia della stagione (105esima della sua carriera NBA) di un rinato Jason Kidd (11 punti, 10 rimbalzi e 13 assist) e da un Jason Terry che piazza 25 punti uscendo dalla panchina. Kings che mettono in vetrina Landry con 30 punti e il solito Evans con 27 punti 8 rimbalzi e 6 assist.
Finisce dopo 7 sconfitte di fila la serie negativa dei Los Angeles Clippers che battono i Golden State Warriors in una partita di pura fine stagione. Per i padroni di casa, grande gara di Kaman che mette a referto una doppia doppia da 27 punti e 10 rimbalzi. La ditta Davis-Blake produce 35 punti, 11 rimbalzi e 14 assist con i Clippers che chiudono sopra il 50% al tiro. Ai Warriors non bastano i 29 punti di Curry (ma nessuno nell’ultimo decisivo periodo) che infila 5 delle 14 triple degli ospiti, di cui 8 portano la firma della coppia Morrow-Williams (40 punti in due).
Risultati NBA del 10 aprile 2010
Charlotte Bobcats – Detroit Pistons 99-95
(Cha: Hughes 18, Jackson 14, Wallace 14 – Det: Gordon 21, Maxiell 14, Villanueva 12, Bynum 12)
Indiana Pacers – New Jersey Nets 115-102
(Ind: Murphy 25, Granger 22, jones 18 – NJ: Lopez 20, Yi 18, Williams 15, Lee 15)
Washington Wizards – Atlanta Hawks 95-105
(Was: Blatche 24, Young 23, Miller 16 – Atl: Crawford 28, Johnson 20, Josh Smith 10, Evans 10, Bibby 10)
Memphis Grizzlies – Philadelphia 76ers 101-120
(Mem: Conley 23, Randolph 19, Gay 14, Arthur 14 – Phi: Speights 22, Kapono 15, Iguodala 15)
Milwaukee Bucks – Boston Celtics 90-105
(Mil: Salmons 21, Jennings 19, Stackhouse 12 – Bos: Pierce 24, Allen 21, Rondo 15)
Denver Nuggets – San Antonio Spurs 85-104
(Den: Billups 27, Anthony 19, Smith 13 – SA: Duncan 18, Jefferson 15, Ginobili 15)
Sacramento Kings – Dallas Mavericks 108-126
(Sac: Landry 30, Evans 27, Casspi 15 – Dal: Nowitzki 39, Terry 25, Butler 15)
Los Angeles Clippers – Golden State Warriors 107-104
(Cli: Kaman 27, Davis 21, Butler 15 – GS: Curry 29, Williams 22, Morrow 18)CLASSIFICHE NBA