Tag: derby

  • Serie A: le interviste di Inter – Milan

    Le voci dei protagonisti dopo il derby Inter – Milan terminato 2-0 per i nerazzurri.

    INTER
    MOURINHO: “Abbiamo dimostrato di essere i più forti oggi fin dal primo minuto, potevamo perdere solo restando in sei uomini, anche in sette avremmo vinto. La gara dei sogni? No. La gara dei sogni è quando la tua squadra fa bene, l’avversario fa bene e anche l’arbitro fa bene. I miei sono stati fantastici, il Milan ha fatto il suo per onorare la propria storia ma ho sentito un odore strano. L’espulsione è stata assurda, ma abbiamo capito che non era un caso. Non è un problema mio, il calcio è vostro io sono uno straniero a lavorare. Sono molto arrabbiato per l’arbitraggio e non riesco ad essere felice per il risultato ottenuto. Non voglio che nella prossima partita contro il Parma la mia squadra finisca la partita in 7 uomini. Perchè è stato designato Rocchi e non uno come Rizzoli con maggiore esperienza? Leonardo ha ammesso la nostra superiorità? Non avevo dubbi, Leonardo è un grande uomo”.

    JULIO CESAR
    : “Sono molto stanco, penso che oggi è stato qualcosa di particolare, anche per me. Sono contento perchè ho dato un contributo importante contro una squadra che stava crescendo molto. Devo fare i complimenti a tutti i miei compagni che in dieci hanno lottato fino alla fine e hanno portato a casa una vittoria importantissima. E’ stato un derby meraviglioso, e adesso dobbiamo solo godere. Scudetto? Mancano ancora troppe partite. Ancora una volta ci siamo dimostrati fortissimi”.

    PAOLILLO: “Ci tengo a dire che tra le modifiche dei calendari e questa partita ho visto troppo segnali che non mi piacciono. Abbiamo dato una dimostrazione di superiorità, ci sono stati episodi che spero vengano valutati molto bene, a partire dall’espulsione di Sneijder.

    MILAN
    LEONARDO: “L’inizio della gara è stata a favore dell’Inter, che mentalmente ci ha messo in difficoltà aggredendoci alla grande. Con l’espulsione di Sneijder è cambiata la partita ma noi non eravamo brillanti. I nerazzurri invece sono stati bravissimi nel rubar palla e ripartire. L’Inter è una squadra importante. Noi abbiamo tenuto molto palla ma eravamo un po’ lenti, cercavamo di allargare il gioco ma loro hanno chiuso molto bene giocando al massimo anche in difesa. Il nostro valore non cambia, anche se oggi abbiamo trovato una squadra che ha tirato fuori qualcosa di particolare. Il risultato poteva cambiare se trovavamo il goal ad inizio del secondo tempo, poi con il loro raddoppio è diventata durissima. Il nostro morale non deve cambiare, così come la nostra filosofia di gioco e la voglia di fare quel tipo di calcio che c’ha portato fino a qua. Certo, ripeto, che noi non eravamo al massimo mentre tutti nell’Inter hanno reso alla grandissima. Eravamo convinti di fare molto bene, non di essere favoriti”.

  • Inter: arruolabili Muntari e Thiago Motta, Stankovic in dubbio e Sneijder ha la febbre

    Il derby è alle porte e per Jose Mourinho è l’ora delle scelte. Dalle ultime che arrivano dalla Pinetina il tecnico portoghese dovrebbe aver recuperato due elementi importanti per il centrocampo, sono rientrati in gruppo Muntari e Thiago Motta svolgento l’intero lavoro insieme ai compagni dando cosi l’impressione di esser disponibili per il delicato match.

    Preoccupano invece le condizioni dei trequartisti Stankovic e Sneijder, il serbo continua ad allenarsi a parte limitandosi ad un lavoro differenziato e alle terapie e a questo punto il suo forfait si fa sempre più certo. La notizia dell’ultima ora è però l’influnenza di Wesley Sneijder, l’olandese si è recato alla Pinetina per la consueta seduta di allenamento ma è stato rispedito a casa per un forte stato influenzale. Il derby è domenica sera e in teoria ci sarebbe il tempo per un recupero ma è chiaro che a questo punto c’è il dubbio sulla sua presenza.

  • Inter vs Milan: Oriali infiamma il derby, Moratti fa il pompiere

    Inter vs Milan: Oriali infiamma il derby, Moratti fa il pompiere

    lele_oriali

    Il clima del derby si ancora più incandescente dopo la vittoria del Milan contro il Siena che ha riportato i rossoneri a 6 punti. In casa Inter ancora non si è digerito lo slittamento della partita di Coppa Italia contro l’Udinese a mercoledi prossimo ma dalle parole di Lele Oriali si intuisce che il problema è anche il recupero della partita contro la Fiorentina. Il presidente Massimo Moratti cerca però di metter acqua sul fuoco e pensa alla via del dialogo come soluzione migliore per vivere un derby importante in un clima tranquillo.

    “Adesso penso solo alla partita di domenica. Per quel che riguarda la polemica, vedremo, parleremo con la Lega e con Adriano Galliani, ma penso si potra’ risolvere tutto in maniera intelligente. In che senso? Non lo so, vedremo. “il Milan sta giocando molto bene, ha i giocatori che sono in forma e credo che verrà fuori una bellissima partita, senza dubbio”.”

    Di tutt’altra intensità e orientati a render ancor più infuocata la settimana pre derby sono le dichiarazioni di Lele Oriali:

    “Il cambiamento è inconcepibile. Non mi meraviglierei che ci chiedessero di giocare in Coppa Italia questa settimana. Se ci avvisano adesso, ci organizziamo. Mi auguro che l’arbitro non ci penalizzi e che l’Inter possa finire in 11. Con questa vicenda il Milan ha confermato di essere forte in campo e anche fuori. Francamente non sapevo che Galliani fosse ancora il presidente della Lega Calcio. Bastava che avvertisse. E ancora: “Il rinvio di Fiorentina-Milan? Strano che non l’abbiano spostata dopo l’ultima giornata del girone di ritorno”

  • Serie A: highlights Roma – Lazio 1-0. Cassetti è l’uomo derby

    Va alla Roma uno dei derby più noiosi di sempre. Le due squadre praticamente non giocano per tutto il primo tempo limitandosi ad allontanare la palla dalla propria area di rigore ma a render ancor più soporifero l’incontro ci pensano i tifosi con un fitto lancio di petardi costringono Rizzoli a sospendere l’incontro. Complessivamente è però la Lazio a giocare meglio e ad avere le occasioni più pericolose con un palo di Zarate e Mauri sul quale è superlativo di Julio Sergio. Nella seconda parte esce la Roma che prima impegna Muslera con un colpo di testa di Perrotta e poi trova il gol con Cassetti abile a smarcarsi in area e a ribadire in rete un assist di Vucinic.

  • Serie B 15 Giornata: Crotone – Reggina. Live streaming e probabili formazioni

    • CROTONE – REGGINA (ore 15:30)

    CROTONE (4-2-3-1): Concetti; Galeoto, Legati, Abruzzese, Morleo; Beati, Galardo; Gabionetta, Mazzarrani, Cutolo; Bonvissuto.
    Allenatore: Lerda.
    REGGINA (3-4-3): Cassano; Lanzaro, Valdez, Santos; Buscè, Cascione, Carmona, Rizzato; Brienza, Viola A. , Pagano.
    Allenatore: Iaconi

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3, CANALE 4

  • Coppa Italia: Siena – Grosseto 2-0. Bianconeri al quarto turno

    Coppa Italia: Siena – Grosseto 2-0. Bianconeri al quarto turno

    Marco BaroniNel derby tutto toscano il Siena batte il Grosseto per 2-0 nel terzo turno di Coppa Italia; la gara, inizialmente in programma nel mese di agosto, era stata rimandata per la concomitanza del Palio di Siena che si teneva proprio in quei giorni.
    Le reti della vittoria sono state realizzate da Calaiò al 59′ in semirovesciata e dal cileno Larrondo 20 minuti più tardi in contropiede.

    Il tecnico Marco Baroni, che ha traghettato la squadra dopo l’esonero di Giampaolo, ha così regalato ai tifosi bianconeri la qualificazione nel giorno dell’ufficialità di Mario Beretta come prossimo allenatore del Siena (già domani dirigerà il primo allenamento).
    Nel quarto turno i toscani affronteranno il Novara in casa.

  • NFL: Risultati 8 Giornata. I Denver Broncos subiscono la prima sconfitta

    NFL: Risultati 8 Giornata. I Denver Broncos subiscono la prima sconfitta

    Denver BroncosL’ 8 giornata della NFL ha portato al massimo campionato americano la prima sconfitta stagionale dei Denver Broncos che in casa dei Baltimore Ravens subiscono un pesante 30-7.
    Uniche 2 squadre imbattute restano i “tritatutto” New Orleans Saints (impegnati nel Monday Night), e gli Indianapolis Colts che in casa contro i San Francisco 49ers faticano più del previsto ma vincono 18-14.
    Vittorie molto facili per i Chicago Bears contro i Cleveland Browns (30-6), degli Houston Texans sui Buffalo Bills (31-10), dei Dallas Cowboys sui Seattle Seahawks (38-17), e dei Tennessee Titans contro Jacksonville Jaguars (30-13 e prima vittoria stagionale). I Miami Dolphins vanno a vincere di misura sul campo dei New York Jets (ora ufficialmente in crisi) per 30-25, e nello scontro tra “cenerentole” i Saint Louis Rams battono i Detroit Lions 17-10 abbandonando la casella delle 0 vittorie.

    Il derby della “baia” tra Oakland Raiders e San Diego Chargers va a quest’ultimi con il risultato finale di 24-16. Alti e Bassi invece nella stagione dei vice campioni del mondo degli arizona Cardinals che sono sconfitti a domicilio dai non irresistibili Carolina Panthers per 34-21. I Philadelphia Eagles dominano con fin troppa facilità uno dei due match clou del giorno, quello con i New York Giants, con un altisonante 40-17.
    Chiudiamo con la partita del “Lambeau Field” di Green Bay dove i Packers padroni di casa si sono fatti infliggere una dolorosa sconfitta dai Minnesota Vikings (38-26) perchè a guidare l’attacco dei Vikings c’era la “storia” di Green Bay, il quarterback Brett Favre.

    Monday Night che vedrà di fronte,come gia’ accennato, i New Orleans Saints e gli Atlanta Falcons.

    Risultati NFL 8 Giornata

    • Arizona Cardinals – Carolina Phanters 21-34
    • Baltimore Ravens – Denver Broncos 30-7
    • Buffalo Bills – Houston Texans 10-31
    • Chicago Bears – Cleveland Browns 30-6
    • Dallas Cowboys – Seattle Seahawks 38-17
    • Detroit Lions – Saint Louis Rams 10-17
    • Green Bay Packers – Minnesota Vikings 26-38
    • Indianapolis Colts – San Francisco 49ers 18-14
    • New York Jets – Miami Dolphins 25-30
    • Philadelphia Eagles – New York Giants 40-17
    • San Diego Chargers – Oakland Raiders 24-16
    • Tennessee Titans – Jacksonville Jaguars 13-30

    Monday Night

    • New Orleans Saints – Atlanta Falcons
  • Milan: Gattuso reagisce da leader e si addossa tutte le colpe

    Milan: Gattuso reagisce da leader e si addossa tutte le colpe

    Rino GattusoDopo la debacle nel derby il Milan cerca di nasconder la testa sotto la sabbia per evitare le critiche e ripartire alla ricerca della convinzione necessaria a sopperire alle mancanze strutturali di un organico privo dei due elementi carismatici delle passate stagione, vale a dire il capitano di mille battaglie Paolo Maldini e Kaka. Gattuso è uno che di grinta e determinazione ne ha da vendere e la fascia di capitano al braccio forse lo ha ulteriormente caricato di responsabilità fin a sfinirlo nella confusione mentale che lo ha indotto a quell’inutile fallo da espulsione. Dalle pagine de “Il Giornale”(riportata in basso) spiega cosa è accaduto e dimostra di aver subito imparato l’ennesima lezione:

    • Caro Gattuso, come sta?

    «Sto che devo saltare la convocazione per la Nazionale e che devo stare fuori per 15-20 giorni. A questo punto spero di tornare col Marsiglia in Champions. Sto che sono andato in ospedale e mi hanno riscontrato lo stiramento dei legamenti della caviglia sinistra. Ecco come sto».

    • È finito anche in ospedale?

    «Certo, per capire quello che mi era successo. E d’altra parte la gente sa che se finisco a terra, a palla ferma, a San Siro, durante un derby, non è per fare la scena».

    • Ma il medico del Milan intervenuto ha capito al volo di cosa si trattava, della gravità dell’infortunio?

    «Avevo una vistosa fasciatura alla caviglia sinistra, sembrava avessi uno scarpino bianco, non era uno scherzo».

    • Ma perchè allora ha impiegato 20 minuti buoni prima di decidersi a chiedere la sostituzione?

    «Ho sbagliato, ora posso dirlo, ho la testa dura, dovevo uscire subito. Prima di arrendermi al dolore e all’infortunio, provo a restare in campo, a resistere. Mi sembra un comportamento da uomo, non è che voglio fare l’eroe. È già successo, d’altro canto».

    • Quando, scusi, Gattuso?

    «È successo nel campionato scorso. Vi ricordate di Milan-Catania? Mi faccio male sul finire del primo tempo, resisto in pratica tutta la partita e alla fine scopro che ho avuto la lesione del legamento del ginocchio. Tutti i medici che mi hanno visitato mi hanno fatto la stessa domanda: ma come hai fatto a giocare mezza partita in quelle condizioni?».

    • Torniamo al derby: dal minuto numero 17, ora dell’infortunio, al momento in cui ha alzato la mano e provato ad uscire, non ha detto niente alla panchina?

    «Ho avvertito Ambrosini, con un segnale in codice, di affrettare il riscaldamento perchè stavo per uscire, non ce la facevo più. Sull’infortunio ha avuto un peso anche quella rincorsa nei confronti di Eto’o da cui è nato il rigore».

    • Lo sa Rino, che ha rischiato l’espulsione già allora?

    «Ho letto e sentito: dovevo uscire prima del fallo su Sneijder ed è questa l’unica consolazione, se di consolazione si può parlare dopo aver preso quattro “fischioni” dall’Inter».

    • Torniamo al rigore: doveva esserci Gattuso a frenare il contropiede di Eto’o?

    «Mi sono trovato io da quella parte e mi sono lanciato senza riflettere nel tentativo di raggiungerlo. Come si vede bene dal filmato, l’ho raggiunto, gli sono passato anche davanti, è il mio braccio che gli procura il danno e la caduta. Comunque, alla fine di quello scatto, ho sentito un dolore della …».

    • Perchè non ha chiesto soccorso in quella circostanza, magari fermando il gioco per la seconda volta? C’era il rigore da battere, forse c’era tutto il tempo per far scaldare Ambrosini o Seedorf…

    «Perchè mi sono vergognato ad arrendermi e a buttarmi a terra un’altra volta. Lo sapete come la penso sull’argomento, lo trovo umiliante per un uomo vero».

    • L’altra domanda delle cento pistole è la seguente: sapendo d’essere ammonito, perchè ha fatto quel secondo fallo, inutile, a metà campo, su Sneijder andando incontro all’espulsione matematica?

    «Questa è una domanda che si può rivolgere a chi sta seduto in tribuna, con la bottiglia dell’acqua minerale in mano, e ha il tempo per riflettere, pensare, decidere cosa sia più utile. Io no. Io mi trovavo in una condizione molto diversa. Ero appena uscito dal campo, mi ero tolto la fascia di capitano e la tenevo in mano perchè il cambio non c’era stato, Seedorf si stava allacciando le scarpe. Le tv hanno addirittura cronometrato il tempo in cui sono rimasto fermo a bordo campo con la fascia in mano in attesa del cambio: 2 minuti e mezzo. In quelle condizioni, rientrato di gran corsa, è difficile valutare l’intervento più razionale: è l’istinto che ti guida. E mi ha guidato verso la soluzione sbagliata».

    • Nel frattempo c’è stato anche il derby dall’esito esaltante per l’Inter e umiliante per il Milan…

    «Guardi che ci eravamo preparati nel modo giusto, durante tutta la settimana. Sapevamo che non dovevamo prendere gol, altrimenti avrebbero preso il sopravvento. E infatti nei primi minuti siamo stati molto compatti, molto stretti, specie nella fase difensiva che era quella più delicata».

    • Molti critici sostengono che il Milan ha resistito all’Inter fino al momento del suo infortunio. Poi è come se si fosse aperta una falla da quella parte del centrocampo…

    «Non mi lascio lusingare da questi giudizi. Io sono una persona pratica, vado al sodo: abbiamo perso. E dico che l’Inter a un certo punto ha preso a martellarci nella tre-quarti dove ha guadagnato tanti palloni mettendo a durissima prova la resistenza della difesa».

    • Certo, il Milan non ha avuto neanche la più piccola delle reazioni…

    «A quel punto, con la squadra in dieci, e il risultato ormai fissato sul 3 a 0, nemmeno Rambo avrebbe fatto qualcosa. Pato era da solo in avanti».

    • Lo sa che Moratti sostiene che l’Inter nella ripresa si è fermata?

    «Arrivederci».

  • Liscio&Sbalascio: fatti e misfatti della seconda giornata di serie A

    Torna la rubrica settimanale “Liscio & Sbalascio” per la seconda giornata di campionato e cominciamo subito ad analizzare i fatti che abbiamo apprezzato e quelli che invece non ci sono piaciuti.
    Da dove iniziare se non dal primo derby della stagione 2009/2010? E’ per questoche analizziamo subito Milan-Inter senza chiederci troppo quale delle due squadre promuoviamo. Dopo aver avuto conferma (senza bisogno a dire il vero) che l’Inter è una squadra completa, promuoviamo senza dubbio Sneijder che, a due giorni dall’arrivo a Milano, ha subito conquistato e convinto il suo pubblico (ma permetteteci di dire che l’impresa non è risultata troppo ardua); Milito si conferma il fuoriclasse della scorsa stagione al Genoa e Eto’o dimostra di essersi ambientato nel migliore dei modi. Insomma ci sarebbe da spendere una parola un pò per tutti.

    Passiamo all’altra partita importante in programma in questa giornata di campionato e scusate se oggi ci sentiamo di esaltare Diego, il giocatore che ha cambiato volto alla Juventus. Diego imposta, Diego punta e davanti al portiere la mette dentro. E’ vero che il primo goal nasce da un errore di Cassetti ma solo un fuoriclasse riesce e infilare il portiere dalla sinistra di esterno destro.

    Parliamo ancora una volta di Cassano e la sua risposta a Lippi per la mancata convocazione? No saremmo ripetitivi e allora preferiamo far rientrare tra i lisci la prima doppietta di Quagliarella davanti al suo pubblico del San Paolo.
    Promuoviamo anche le 3 squadre che affiancano la Juve in vetta in classifica, ovvero Sampdoria, Genoa e Lazio.

    Analizziamo ora lo Sbalascio della seconda giornata e con cosa potremmo iniziare? Certamente con il Milan. Dopo aver decantato il trionfo dell’Inter, passiamo ad analizzarne invece la rovina dei cugini milanesi. Potremmo iniziare col dire che il Milan non è una squadra competitiva quest’anno, è carente in alcuni reparti, manca di un vero leader capace di guidare la squadra. Gattuso ha dato dimostrazione di non esserlo, inguaiando i suoi compagni (già in evidente stato di confusione)con quel fallo inutile scaturito da nervi a fior di pelle che non ha saputo controllare. Ma scusate tanto se nella situazione che ha visto protagonista Ringhio ci sentiamo di dare il 50% della colpa anche a Leonardo e chi si trovava in panchina. Il numero 8 Rossonero chiede il cambio al 36′ ed è uscito (o si è fatto cacciare) quasi al 39′. Perchè? Semplicemente perchè Seedorf dalla panchina non era pronto a entrare. E allora permetteteci di avere da ridire sull’atteggiamento poco serio e professionale dei giocatori (e di chi lo ha permesso) che in panchina indossavano la maglia d’allenamento e non la maglia della divisa da gioco.
    Perdere un derby in casa per 4-0 non è facile da digerire come invece ha voluto far credere Silvio Berlusconi che, al termine della partita, non si è detto preoccupato perchè “in fondo sono solo 4 pappine”…..
    La Roma è la delusione di quest’avvio campionato con 0 punti (dopo la prova con Genoa e Juve, dirette avversarie nel proseguo del campionato) e peggior difesa finora con 6 goal al passivo.

    Per un momento abbandoniamo il calcio giocato e menzioniamo in questa categoria anche (ripetiamolo) l’ennesima esclusione di Cassano nella lista dei convocati per la Nazionale.
    Altro Sbalascio che vogliamo menzionare è il solito giochino mediatico a cui ci ha abituati Mourinho che, nel pre-derby, in risposta a un Cobolli Gigli che dichiarava apertamente di sperare in una vittoria rossonera risponde: “Se vince la Juve o la Roma invece per me non cambia niente l’unica cosa che mi preoccupa è che il campionato finisce all’ultima giornata con Milan-Juventus”. E noi già alla seconda di campionato siamo stanchi dei suoi trucchetti!

    Secondo voi qual è il “Liscio & Sbalascio” di questa settimana?

  • Serie A 2 Giornata: Samp, Genoa e Lazio raggiungono la Juve in testa

    Serie A 2 Giornata: Samp, Genoa e Lazio raggiungono la Juve in testa

    Cassano e PazziniDopo il derby di Milano stravinto dall’Inter e le 3 reti della Juventus rifilate alla Roma, la seconda giornata di campionato, ancora in notturna, vede le genovesi bissare i successi della settimana scorsa: la Sampdoria, guidata da un super Cassano ancora una volta non convocato in Nazionale da Lippi, vince facile contro un’Udinese che appare ancora in rodaggio: 3-1 il risultato finale con reti di Pazzini, anche lui merita la considerazione del ct come il suo compagno di reparto essendo uno degli attaccanti più in forma in questo momento, di Franceschini, rivitalizzato dopo l’opaca parentesi a Napoli e di Cassano che, suo malgrado, sbaglia anche un rigore ma a giochi già fatti. I friulani subiscono la prima sconfitta in campionato e rimangono con un solo punto in classifica: Marino deve porre rimedio agli errori commessi.
    Sull’altra sponda di Genova i rossoblu di Gasperini espugnano il difficilissimo campo dell’Atalanta per 1-0 con gol vittoria di Moretti, al suo secondo gol in Serie A. Grifone che continua a sognare, dopo la qualificazione alla fase a gironi dell’Europa League, e bergamaschi che sembrano ancora fuori condizione.
    Lazio corsara a Verona con il nuovo bomber Cruz che realizza una doppietta e mantiene i biancocelesti a punteggio pieno. Prestazione convincente opera del tecnico Ballardini.
    La Fiorentina ottiene il primo successo stagionale grazie alla rete di Jovetic che sigla il gol vittoria e permette così di battere il Palermo di Walter Zenga che torna con i piedi per terra dopo i proclami di vittoria dello scudetto. Ad ogni modo sognare non è reato.
    Vittorie infine per Napoli, Siena e Parma: i partenopei davanti al loro pubblico sfoderano un primo tempo da paura con assoluti protagonisti Quagliarella e Hamsik (un gol a testa); nel secondo tempo la squadra allenata da Donadoni abbassa la guardia e per poco il Livorno non giunge al pareggio (gol di Lucarelli e tante occasioni sbagliate) ma è sempre il Quagliarella a chiudere la partita sul 3-1. Il Siena vince in terra sarda con il ritrovato Calaiò che realizza una doppietta mentre il Parma regola a domicilio il Catania con le reti di Galloppa e Paloschi (a niente è valso il momentaneo pareggio etneo di Biagianti).
    Unico pareggio della seconda giornata è stato l’anticipo a reti inviolate tra Bari e Bologna.