Tag: derby d’italia

  • Icardi rimonta Tevez, Juve-Inter finisce 1-1

    Icardi rimonta Tevez, Juve-Inter finisce 1-1

    La Juventus domina per quasi un’ora la gara ma non concretizza. L’Inter riesce a reagire, trova il pareggio con il solito Icardi, spesso giustiziere dei bianconeri, e nel finale con una Juve lanciata in avanti, sfiora anche il successo.

    Una Juventus che è parsa stanca dopo una partenza super, l’Inter invece dopo un primo tempo davvero brutto è cresciuta concludendo anche fisicamente meglio degli avversari.

    Un pareggio che permette alla Juventus di rimanere in testa, con un solo punto sulla Roma. Un punticino invece che non cambia molto la classifica dell’Inter ma che certamente dà morale ai nerazzurri.

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri sceglie la migliore formazione con Tevez e Llorente di punta, supportati da Vidal. Mancini, che non può schierare Palacio influenzato, schiera Hernanes e Kovacic dietro ad Icardi, panchina per il nuovo arrivato Podolski.

    Partenza super della Juventus che al 2° ha un’occasione ma la conclusione di Marchisio, piuttosto libero, finisce a lato non di molto. Il gol è solo rimandato perchè al 4° Vidal s’inventa una gran giocata di tacco, poi serve in mezzo Tevez che da due passi segna il gol del vantaggio. La reazione dell’Inter non si vede ed al 12° D’Ambrosio è bravo a salvare su un tiro piuttosto insidioso di Vidal. A questo punto la squadra di Mancini prova a crescere specialmente in intensità ed aggressività. Al 27° Handanovic, dopo l’ennesimo errore in disimpegno della difesa nerazzurra, è bravo a salvare sul tiro da fuori di Vidal. Al 35° il portiere sloveno è ancora protagonista con un vero e proprio miracolo su Pogba, autore di una giocata geniale. L’Inter accusa la pressione della Juventus e non riesce mai a rendersi pericolosa, il primo tempo si chiude sul 1-0 per i bianconeri.

    Mauro Icardi | Foto Twitter
    Mauro Icardi | Foto Twitter

     

    La ripresa parte con equilibrio, l’Inter cerca l’aggressività ma la gestione della palla dei nerazzurri rimane complicata. Al 53° Mancini si gioca la carta Podolski, che va a sostituire Kuzmanovic spostando in avanti il baricentro nerazzurro. Al 64° un lampo dell’Inter vale il pareggio, palla in profondità per Icardi che entra in area e piazza il diagonale che vale il pareggio. Al 69° ancora Handanovic che si lancia a salvare una punizione di Pirlo. La Juventus cresce ma è l’Inter ad avere un’occasione clamorosa non sfruttata da Icardi in contropiede. Poco dopo è Buffon a sfoderare una gran parata su tiro di Icardi. La Juve vuole vincere ma si scopre, Icardi spreca, Osvaldo si infuria. Al 86° Kovacic prende il rosso diretto lasciando i suoi in 10. Gli uomini di Allegri ci provano ma non riescono a sfondare, l’Inter regge e Handanovic salva proprio all’ultimo secondo. Non c’è più tempo finisce 1-1.

     

    JUVENTUS – INTER 1-1 (1-0) (4° Tevez (J), 64° Icardi (I))

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Marchisio, Pirlo, Pogba; Vidal (77° Pereyra); Tevez, Llorente (63° Morata).

    Allenatore: Allegri.

    Inter (4-3-2-1): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus, D’Ambrosio; Guarin, Medel, Kuzmanovic (53° Podolski); Kovacic, Hernanes (85° Osvaldo); Icardi (89° M’Vila).

    Allenatore: Mancini.

    Arbitro: Banti.

    Ammoniti: Icardi (I), Ranocchia (I), Morata (J), Juan Jesus (I), Bonucci (J), Medel (I)

    Espulsi: Kovacic (I)

  • Pronostici Serie A 30 giornata

    Pronostici Serie A 30 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, pronostici serie A per la 30esima giornata che si giocherà tutta di sabato in occasione delle feste pasquali. Ci attendiamo tanti gol e forse qualche sorpresa, che se azzeccata, potrebbe riservarvi una bella sorpresa dentro l’uovo. La giornata è ricca di spunti interessanti, ci sono tanti interessi in gioco che potrebbero rivoluzionare tante vostre scommesse. I goal potrebbero arrivare dai campi di Bergamo, Milano, Palermo, Torino e Roma mentre le partite bloccate dalla paura di perdere potrebbero essere quelle fra Genoa e Siena e l’impegno dell’Udinese in casa contro un Bologna pago della salvezza ormai raggiunta. Le c.d. “fisse” potrebbero arrivare dai campi di parma e Verona mentre l’incertezza regna sovrana sui campi di Cagliari ed ovviamente San Siro con un derby d’Italia che si preannuncia bellissimo.

    Pronostici Serie A ©Julian Herbert/Getty Images
    Pronostici Serie A ©Julian Herbert/Getty Images

    Pronostici Serie A giornata 30 guida alla “bolletta vincente”

    Atalanta-Sampdoria sabato ore 15:00
    Prevediamo un match a viso aperto e quindi la previsione è di un “Goal”

    Cagliari-Fiorentina sabato ore 15:00                    
    Si giocherà a porte chiuse al “Is Arenas” di Cagliari ma la squadra padrona di casa è sempre temibile fra le mura amiche. La previsione è di una doppia 1X ma occhio anche a un “si ospite” viola.

    Genoa-Siena  sabato ore 15:00
    Match salvezza, partita tattica e quindi la previsione è di un “Under 2,5”

    Inter-Juventus sabato ore 15:00
    Partita clou della 30esima giornata che riserverà tante emozioni con la nostra previsione di un “Over 2,5”

    Palermo-Roma sabato ore 15:00
    Ultima chance per i rosanero per una salvezza forse già lontana ma la Roma è ancora in lotta Champions, la previsione è di un “Goal”

    Lazio-Catania ore 15:00
    Padroni di casa che vogliono vendicare l’umiliante 4-0 dell’andata ma la difesa è da reinventare, anche qui la previsione è di un “Goal”

    Parma-Pescara sabato  ore 15:00
    Prevediamo una partita a viso aperto ma la previsione sembra abbastanza scontata con la vittoria dei padroni di casa. Previsione “1”

    Udinese-Bologna  ore 15:00
    Partita che potrebbe regalare pochi bonus e quindi la nostra previsione è di un “Under 2,5”

    Chievo-Milan sabato ore 18:30
    Partita chiave per i rossoneri in ottica secondo posto Champions, la previsione è di una vittoria ospite ma occhio anche ad un gol del Chievo. Previsione “2” e “Si Casa”.

    Torino-Napoli ore 20:45
    Importantissima sfida all’Olimpico di Torino, tutte e due le squadre giocheranno a viso aperto e quindi la previsione è di un “Goal”

  • La Juve espugna San Siro, Inter punita da Vucinic e Marchisio

    La Juve espugna San Siro, Inter punita da Vucinic e Marchisio

    La Juventus lancia un messaggio importante al campionato battendo nella decima giornata l’Inter sempre più nei bassifondi della classifica. A San Siro la partita termina 2-1 per i bianconeri grazie alle reti di Mirko Vucinic (il quinto personale in carriera ai nerazzurri) e di Claudio Marchisio, abile a concretizzare un uno-due con Matri; in mezzo il momentaneo pareggio di Maicon, il migliore dei suoi.

    Inter – Juve | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    Avvio di marca nerazzurra, Juve un pò timida nella gestione della palla ma che non soffre particolarmente gli attacchi sterili degli avversari; al 12′ vantaggio bianconero con Vucinic che sfrutta una bellissima azione della coppia Matri-Lichtsteiner con Castellazzi che salva sull’attaccante lodigiano ma nulla può alla sventola ravvicinata del montenegrino. Juve avanti e la sensazione che l’Inter vada subito a cercare il pari, ma nemmeno un giro d’orologio e Matri vede il suo tiro spegnersi di un nulla sul fondo che poteva regalare il 2-0 già nel primo quarto d’ora di gara. Come si suol dire in questi casi “gol mangiato gol subito” 1o minuti dopo Maicon raccoglie un invito di Sneijder al vertice dell’area di rigore e da posizione quasi impossibile fa partire una sventola, deviata da Bonucci, che inganna Buffon e si insacca alle sue spalle: 1-1. Per gli uomini di Conte un film già visto, palle gol sprecate e pareggio subìto, come con il Genoa prima e con la Fiorentina martedì scorso e poteva andargli ancora peggio se il colpo di testa di Pazzini non avesse centrato in pieno la traversa 2 minuti dopo; ma stavolta bastano poco meno di 5 minuti per reindirizzare la partita sul binario giusto: Vucinic la dà a Marchisio, il numero 8 bianconero scambia rapidamente con Matri e tocco sotto all’angolino basso per il 2-1 juventino. Si va verso la fine del primo tempo con un’altra pericolosissima azione bianconera che Lichtsteiner per la troppa fretta spreca malamente, e con una grande azione Pirlo-Marchisio con l’autore del secondo gol a tu per tu con Castellazzi (difesa dell’Inter inesistente) il quale non può far altro che travolgere il centrocampista di Antonio Conte: rigore netto ma per Rizzoli tutto regolare e Castellazzi che si evita anche il sacrosanto rosso. Al riposo il risultato è 1-2. Nella ripresa cambio a sorpresa per Ranieri, che inserisce Castaignos per un vivace Mauro Zarate, cercando di dare più peso all’attacco nerazzurro. Però a farsi pericolosa è sempre la Juventus che approfitta dei contropiedi per mettere in difficoltà la squadra nerazzurra, e dell’efficace possesso palla per addormentare la partita nei suoi momenti cruciali. E sono solo le azioni dei bianconeri alla ricerca del gol della tranquillità: prima spreca Estigarribia che dopo una galoppata sulla sinistra tira debolmente e Castellazzi si salva col piede sinistro (nemmeno calcio d’angolo assegnato alla Juve) e poi Del Piero subentrato a un Vucinic sfinito ma ottimo per corsa e sacrificio, ciccando il pallone a tu per tu col portiere interista. Il finale consegna alla Juve di Conte il primo posto solitario in vetta alla classifica e all’Inter un sacco di interrogativi per il futuro: 5 sconfitte in 9 giornate è un ruolino di marcia più che preoccupante. Se la Juve per lo scudetto c’è, si può dire ugualmente anche per i nerazzurri? Paradossalmente già domenica pomeriggio l’Inter potrebbe essere in zona retrocessione, salvo le vittorie di Bologna e Novara.

  • Juve – Inter dopo Calciopoli. Il bilancio sorride ai bianconeri

    Juve – Inter dopo Calciopoli. Il bilancio sorride ai bianconeri

    Come tutti ben sanno la partita che mette di fronte sullo stesso terreno di gioco Inter e Juventus è considerata la madre di tutte le partite, due squadre da sempre nemiche e che Calciopoli ha contribuito ad aumentarne una rivalità già di per sè accesa contagiando inevitabilmente nelle polemiche anche le rispettive dirigenze.
    Quello andato in scena ieri sera allo stadio Olimpico di Torino è stato il derby d’Italia numero 156 in Serie A e che ha visto i bianconeri trionfare con un gol di Matri. Il bilancio negli scontri diretti in campionato post Calciopoli è a favore dei bianconeri che possono vantare 3 vittorie contro le 2 conquistate dall’Inter; tre invece i pareggi.

    Nel dettaglio la Vecchia Signora nella stagione del ritorno nella massima serie dopo essere stata condannata alla retrocessione d’ufficio in Serie B, quella 2007-2008, pareggiò 1-1 tra le mura amiche (Camoranesi replicò al gol iniziale di Cruz) mentre s’impose a San Siro per 2-1 nella gara di ritorno con il gol, in fuorigioco, dello stesso Camoranesi e quello di Trezeguet (vano era stato invece il gol in pieno recupero di Maniche) dando una lezione di calcio a domicilio ai rivali nerazzurri.
    L’anno seguente, stagione 2008-2009, la prima con la timone Mourinho e l’ultima di Ibrahimovic con la maglia nerazzurra, l’Inter riuscì a prevalere nel computo dei due scontri diretti portando a casa la vittoria all’andata (1-0 a Milano con gol di Muntari) e pareggiando nel ritorno a Torino sfiorando il colpaccio con Balotelli se non fosse stato per il gol di Grygera al 91′ che fissò il punteggio finale sull’1-1.
    Bilancio di perfetta parità invece nella stagione 2009-2010 con la Juve che vinse 2-1 in casa (gollonzo di Felipe Melo ad aprire, pari momentaneo di Samuel Eto’o e gol partita di Marchisio) e l’Inter che si affermò con autorità nella gara di ritorno a San Siro per 2-0 con gol strepitoso di Maicon, il più bello dell’intera stagione, e sigillo di Eto’o in quella che fu l’annata del triplete nerazzurro e la più deprimente per i bianconeri che al termine del campionato giunsero solo settimi in classifica fallendo la qualificazione in Champions League.

    Il resto è storia recente con la Juve che quest’anno, stagione 2010-2011, è uscita indenne da San Siro (0-0) e che ha festeggiato ieri una importantissima e prestigiosissima vittoria grazie alla rete di Matri che ha allungato l’imbattibilità casalinga in campionato dei bianconeri nello speciale confronto dove l’Inter non vince da 6 anni. L’ultimo blitz nerazzurro a Torino, che porta la firma di Cruz, infatti risale al 20 aprile 2005, ancor prima dell’ultima sfida tra le due rivali storiche precedente lo scoppio di Calciopoli nella quale la Juventus espugnò San Siro per 2-1 con le reti del trionfo realizzate da Ibrahimovic, ancora alla corte della Vecchia Signora, e da Del Piero su un magistrale calcio di punizione (in mezzo il gol di Samuel).

  • Juventus – Inter, cresce l’attesa per il derby d’Italia. Le probabili formazioni

    Juventus – Inter, cresce l’attesa per il derby d’Italia. Le probabili formazioni

    Stasera all’Olimpico di Torino i nerazzurri di Leonardo e i bianconeri di Del Neri si contenderanno molto di più dei soliti 3 punti calcistici in palio.

    L’Inter, visti i risultati del week end, con un Milan travolgente sul Parma (4 a 0) e un Napoli con ambizioni da tricolore (2 a 0 sul campo della Roma), non può permettersi falsi passi per la realizzazione della rimonta scudetto. La Juventus ancor di più della squadra nerazzurra non può lasciare nemmeno un punto sul suo cammino, poiché svanito il sogno scudetto una sconfitta o addirittura un pareggio vorrebbero dire complicarsi di molto il cammino per la conquista di un posto nell’Europa che conta. Ancor di più oggi, dopo il secco 3 a 0 dell’Udinese al Cesena che rilancia prepotentemente gli uomini di Guidolin verso la zona Champions, tanto che con i risultati dell’ultimo mese la squadra del presidente Pozzo è quota 43, a solo un punto di distacco dall’Inter.

    Vediamo nel dettaglio come scenderanno in campo le squadre e quali saranno le scelte dei due allenatori.

    Il tecnico brasiliano Leonardo pare abbia deciso di puntare sull’undici che ha battuto la Roma, quasi a voler premiare i ragazzi. Leo sembra aver le idee chiare sugli uomini da schierare e su un possibile utilizzo di Dejan Stankovic risponde così: “E’ stata la settimana delle nazionali, ma l’identità della mia squadra è ormai molto chiara. Stankovic sta bene, oggi valuteremo. Lui ha voglia, ma non possiamo andare oltre la realtà”. Quindi tra i pali vedremo Julio Cesar, la difesa sarà composta dalla coppia di centrali Ranocchia – Cordoba, con l’italiano autore di una buonissima prestazione con la maglia della nazionale. A Destra Maicon, e a sinistra è in vantaggio capitan Zanetti su Nagatomo, scalando da centrocampo al suo vecchio ruolo di terzino sinistro. Nella linea di centrocampo come vertice basso Thiago Motta, con Kharja e Cambiasso che agiranno ai lati e l’olandese Sneijder a supporto del terminale offensivo composto da Pazzini ed Eto’o.

    Del Neri in conferenza stampa carica i suoi e riconosce al tempo stesso i meriti dell’Inter:

    “Lo dimostrano i fatti: la Juve al completo se la gioca contro qualunque squadra. Ora stiamo bene, abbiamo recuperato tantissimi giocatori, l’infermeria è praticamente vuota. La rosa è quasi completa ed equilibrata. Dobbiamo partire ai 1000 all’ora? Sì, ma anche arrivare. Siamo convinti di fare bene, spero che sarà una partita intensa, corretta ed emotiva. L’Inter è in gran forma, dobbiamo dimostrare di essere competitivi, una vittoria potrebbe dare grandi stimoli e fiducia per il seguito del campionato. Giocheremo al massimo delle nostre possibilità, possiamo dire la nostra”.

    Poi sullo schieramento da scegliere per il big match di stasera, con la possibilità di vedere nuovamente Giorgio Chiellini sulla fascia e non al centro della difesa:

    “Chiellini a sinistra è una scelta definitiva? Per ora mi serve lì, fino a quando non recupero giocatori di un certo tipo continuerà a giocare lì. Se per me è più terzino e centrale? E’ un giocatore. Se punterò sul 4-4-2 o il 4-3-3? Ne ho lette tante, qualcuno ha addirittura scritto che potrei giocare con il 4-4-3. Magari. È  importante avere una squadra organizzata.”

    Con il rientro di uomini importanti l’allenatore bianconero stasera manderà in campo molto probabilmente una difesa che vedrà al centro il nuovo arrivato Barzagli con Bonucci, relegando sulla fascia Chiellini e sul lato opposto il giovane Sorensen. A centrocampo Melo e Aquilani saranno la diga per fermare le offensive nerazzurre, con Marchisio e Krasic che dovranno agire sulle fasce. La novità sta in attacco con la scelta di un tandem composto da Toni (che ha nell’Inter una delle sue vittime preferite) e Matri.

    Juventus (4-4-2): Buffon; Sorensen, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Krasic, Melo, Aquilani, Marchisio; Toni, Matri.

    Allenatore: Del Neri.

    In panchina: Storari, Sissoko, Grygera, Pepe, Del Piero, Martinez, Iaquinta.

    Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Zanetti, Ranocchia, Cordoba, Maicon; Cambiasso, Thiago Motta, Kharja; Sneijder; Pazzini, Eto’o.

    Allenatore: Leonardo.

    In panchina: Castellazzi, Materazzi, Nagatomo, Obi, Coutinho, Pandev, Alibec

  • Matri vs Pazzini: il Derby d’Italia

    Matri vs Pazzini: il Derby d’Italia

    Dopo essere stato cercato per tutta l’estate dalla dirigenza bianconera, Giampaolo Pazzini è finito nel mercato di gennaio all’Inter, rivale storica della Juventus. Alessandro Matri invece in estate sembrava dovesse andare al Milan, essendo egli stesso un prodotto del vivaio rossonero, quando la Juve sempre a gennaio ha puntato forte su di lui investendo circa 18 milioni di euro. Mettendolo in questo modo, al centro di un progetto e affidandogli non poche responsabilità. È arrivata per entrambi pochi giorni fa la convocazione in nazionale e adesso a continuazione di un periodo splendido per entrambi ci sarà la sfida tra Juventus e Inter, il derby d’Italia che li vedrà assoluti protagonisti. Due destini che si incrociano.

    I due attaccanti in uno speciale che andrà in onda sabato alle 23.30 e domenica alle 18 su Sky Sport 1, raccontano il loro stato d’animo:

    “Juve-Inter prima di arrivare qui era il cosiddetto Derby d’Italia, una delle partite più importanti del campionato – spiega l’attaccante bianconero Alessandro Matri – È una delle partite che mi piaceva guardare da casa. Adesso è una partita importantissima, dove c’è la possibilità di dimostrare il proprio valore contro una diretta concorrente, e non vedo l’ora che inizi”.

    Stessa carica e voglia di vincere per Pazzini che parla anche di un’ipotetica esultanza: “Speriamo sia  una bella partita. Speriamo di vincere perché vogliamo continuare questa nostra rimonta, abbiamo voglia. È chiaro che è una partita difficile e andiamo là per vincere. Se segno come esulto? Intanto speriamo di segnare. Poi, sull’esultanza credo di non inventarmi niente”.

    Parole chiare per il bomber ex Cagliari sulla scelta che l’ha portato a vestire la maglia bianconera: “La Juventus è una delle squadre più importanti del campionato, più importanti di tutto il mondo. Lo pensavo prima, e me lo ha confermato il gruppo che ho trovato. E la società che c’è qui. Una svolta della mia carriera? È capitato tutto in una settimana. Sicuramente una svolta c’è stata, però adesso sta a me proseguire e non fermarmi qui. Diciamo che me lo sono gustato tutto il mercato, fino all’ultimo giorno. È stato bellissimo arrivare alla Juve. Per me venire qui è stato un sogno, e spero continui”.

    Pazzini invece conferma l’importanza del mese di Gennaio nella sua vita calcistica, spiegando come il passaggio all’Inter abbia colto di sorpresa anche lui: “Per me gennaio è sempre stato un mese particolare perché ho fatto sempre trasferimenti. Questo non me lo aspettavo proprio perché c’erano altri pensieri, e altre cose nella mia testa. Quindi è stato una trasferimento bello ma soprattutto inaspettato. La grandissima differenza che ho trovato entrando in questo spogliatoio è la grandissima voglia di vincere che hanno tutti, dai compagni al mister, anche nelle partitelle ad Appiano. Vedi queste cose e capisci che ti trovi in una grande squadra, che ha fame e voglia di vincere ancora.

    Le prime impressioni sui compagni di squadra fanno capire come l’ex doriano si sia integrato alla perfezione: “Eto’o e Milito? Sono forti, e quando ti trovi dentro ti rendi conto di quanto lo siano. Mi dispiace per Milito che adesso è fermo, sta avendo un anno un po’ così, ma non è in discussione. Su Eto’o qualsiasi parola è superflua. E con un trequartista come Sneijder è bello giocare, è normale, sei in una squadra top. Poi, se vuoi vincere tutto, è bello avere concorrenza, nel mio caso in attacco, e poi servono ricambi visto che in una stagione può succedere di tutto”

    Alla domanda se 18 milioni sia una quotazione troppo alta per il suo cartellino Alessandro Matri risponde: “Questa quotazione non mi pesa. Mi rende orgoglioso di me e mi dà motivo di dimostrare di valerli. Ha fatto bene Marotta a prendere me e non Pazzini? – l’ex cagliaritano risponde sorridendo – Sì.”

    Il derby d’Italia è già iniziato.

    (Fonte : La Gazzetta dello Sport)

  • E’ la vigilia di Inter – Juve. Del Neri: “Non firmo per il pari”. Benitez: “E’ come Real – Barça”

    E’ la vigilia di Inter – Juve. Del Neri: “Non firmo per il pari”. Benitez: “E’ come Real – Barça”

    Sarà il derby d’Italia numero 155 in Serie A quello che andrà in scena domani sera a San Siro. Inter – Juventus è sempre stata una sfida dal sapore particolare non solo in campo ma anche fuori, infiammata in quest’ultimo periodo dalle note vicende di Calciopoli bis con il club bianconero che, attraverso il presidente Andrea Agnelli, ha fatto sapere che andrà fino in fondo per chiedere uniformità di giudizio nei confronti dei rivali nerazzurri in relazione a quanto sta emergendo nel processo in corso a Napoli.

    E’ come ogni vigilia che si rispetti i due tecnici, Del Neri da una parte e Benitez dall’altra, hanno affrontato le rispettive conferenze stampa cercando di caricare al massimo, attraverso le proprie dichiarazioni, i gruppi a loro disposizione.

    Il tecnico dei campioni d’Italia Benitez è fiducioso e sicuro di sè in vista del big match di domani sera:

    • Affronteremo la Juventus, una squadra forte e che quest’anno è cambiata molto. Avrà fame di vincere e per noi sarà una partita difficile e ad alta intensità. Noi, però, abbiamo fiducia in noi stessi, nei nostri tifosi e possiamo vincere contro chiunque. Inter – Juve è come Liverpool – Manchester United in Inghilterra o Barcellona – Real Madrid in Spagna. Credo che la rivalità sia più o meno la stessa. Questa è una partita che tutti gli allenatori vogliono vincere, solo che ognuno ha un modo diverso di dimostrarlo. Dentro sono emozionato, a me piace vincere come nessun altro“.

    Riguardo la formazione che Benitez intende schierare con capitan Zanetti, Samuel e Pandev che sono out, il tecnico precisa:

    • Il rombo? Se c’è bisogno di cambiare lo faremo. Con Sneijder, Pandev, Milito ed Eto’o in campo abbiamo più qualità e giocatori con una mentalità offensiva, ma stiamo cercando il giusto equilibrio fra difesa e attacco. Milito? Si è allenato e ci sono buone possibilità che giochi dall’inizio“.

    Infine un commento sul suo mancato trasferimento alla Juventus a giugno quando tutto ormai sembrava già fatto:

    • Si è scritto tanto su questo argomento ma io ho molto rispetto per Del Neri. Sta facendo un grande lavoro e io sono orgoglioso di essere alla guida dell’Inter“.

    Dall’altra parte della barricata Del Neri, che si appresta a disputare il suo primo derby d’Italia come il collega Benitez, si mostra sereno, voglioso di vittoria ed evita qualsiasi discorso riguardante Calciopoli:

    • Domani si affronteranno due squadre di grande spessore, che hanno sempre combattuto intensamente in queste partite. Da questo punto di vista è una sfida particolare. Non posso sapere come fosse prima di Calciopoli perché non c’ero. Chiaro che c’è un antagonismo di vecchia data, ma noi dobbiamo pensare a fare calcio sul campo, di Calciopoli ci deve interessare poco. Per battere l’Inter servono grande aggressività e grande intensità. Io non firmo mai per un pareggio, mai. Noi sentiamo l’affetto dei nostri tifosi, non la pressione, abbiamo giocatori abituati a match come questi: Pepe per esempio ha giocato tante partite con la Nazionale, Krasic pure. Non soffriranno questo tipo di ambiente. Ovvio però che questa è una sfida nella sfida e cercheremo di fare ancora meglio rispetto alle altre volte. Noi dobbiamo solo andare a ricercare la prestazione e cercare i miglioramenti, prestando grande attenzione a una squadra che l’anno scorso ha vinto in Italia e in Europa. Il pareggio di Manchester ha dato energie positive alla squadra, possiamo combattere con squadre di livello. Ma, attenzione, tutto questo non deve sfociare in presunzione“.

    La conferenza stampa termina con un accenno alla formazione:

    • Amauri? Se sta bene gioca, altrimenti nemmeno lo convoco. De Ceglie? Aveva bisogno di riposare perchè aveva giocato tutte le partite. L’infortunio da questo punto di vista gli ha fatto bene. Se Marchisio e Melo giocheranno? Più facile Melo e Aquilani“.
  • Inter – Juventus 2-0. Maicon ed Eto’o riportano in vetta i nerazzurri

    Inter – Juventus 2-0. Maicon ed Eto’o riportano in vetta i nerazzurri

    L’Inter si aggiudica il derby d’Italia numero 155 battendo a San Siro la Juventus 2-0 riprendendosi la vetta della classifica, in attesa del derby della capitale di domenica. Una gara che si mette subito in discesa per i nerazzurri favoriti dall’espulsione di Sissoko per doppia ammonizione che ha lasciato con un uomo in meno i bianconeri per oltre un tempo. Decisiva le rete spettacolare di Maicon che precede il bis di Eto’o a tempo scaduto. Non ci poteva essere festeggiamento migliore per Zanetti, 500 gettoni con la maglia nerazzurra in campionato, e Mourinho alla sua 100esima presenza sulla panchina dell’Inter.

    La Juventus incassa un’altra sconfitta, la 13esima in campionato quest’anno, giocando comunque una buona gara difensiva, forse una delle migliore della stagione: Cannavaro e Chiellini tengono a bada il trio d’attacco Eto’o, Milito, Pandev fino a quando poi sono costretti ad arrendersi sul tiro da fuori area di Maicon. Impalpabile ancora una volta Diego, recuperato in extremis e gettato nella mischia da Zaccheroni dal primo minuto mentre Del Piero riesce a fare ben poco fino a quando il tecnico non decide di sostituirlo con Poulsen per sopperire all’espulsione di Sissoko e tappare il buco in mezzo al campo lasciato vuoto dal maliano.

    L’inizio di gara è della Juventus che è più determinata dell’avversario e si fa pericolosa con Iaquinta e Del Piero, in entrambe le occasioni è bravo Julio Cesar ad opporsi. Il primo tiro dell’Inter verso la porta bianconera avviene al 16′ con Thiago Motta, Buffon si distende e sventa il pericolo. Il centrocampo nerazzurro cresce pian pianino come il nervosismo, soprattutto quello juventino che prima vede i gialli di Felipe Melo e Sissoko e poi il rosso a quest’ultimo che ne condizionerà il prosieguo della gara.

    Nella ripresa, dopo una decina di minuti di assestamento, Eto’o ha sul piede giusto l’occasione del vantaggio ma arrivato nei pressi di Buffon calcia alto sulla traversa. La pressione dell’Inter si fa maggiore e Milito si mangia clamorosamente un gol già fatto a due passi dal numero uno bianconero mandando di poco a lato la sfera di testa, ci prova anche Stankovic dalla distanza ma Buffon è attento e smanaccia in calcio d’angolo. E’ il preludio al gol che arriva grazie alla magia di Maicon ad un quarto d’ora dal termine che raccoglie la sfera al limite dell’area e con un bel palleggio come solo i brasiliani sanno fare scaglia il destro imparabile per Buffon. San Siro si alza in piedi ad applaudire il gesto tecnico di Maicon.
    La Juventus è alle corde e, prima del raddoppio di Eto’o al 92′, coglie una traversa su punizione calciato da Balotelli.

    Il tabellino
    INTER – JUVENTUS 2-0
    75′ Maicon, 92′ Eto’o
    INTER (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, J. Zanetti; Cambiasso, Thiago Motta (46′ Stankovic); Eto’o, Sneijder (89′ Muntari), Pandev (55′ Balotelli); Milito.
    A disposizione: Orlandoni, Cordoba, Materazzi, Arnautovic.
    Allenatore: Mourinho
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Zebina, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Sissoko, Melo, Marchisio (77′ Salihamidzic); Diego; Iaquinta (72′ Amauri), Del Piero (42′ Poulsen).
    A disposizione: Manninger, Legrottaglie, De Ceglie, Camoranesi.
    Allenatore: Zaccheroni.
    Arbitro: Damato
    Ammoniti: Samuel (I), Iaquinta (J), Melo (J), Thiago Motta (I), Chiellini (J), Balotelli (I)
    Espulso: Sissoko (J)

  • Stasera c’è Inter – Juventus, il derby d’Italia. Le ultime e le formazioni

    Stasera c’è Inter – Juventus, il derby d’Italia. Le ultime e le formazioni

    Inter – Juventus, la madre di tutte le partite. Grande attesa stasera per il derby d’Italia numero 154, da quando il campionato italiano è stato rinominato Serie A: il bilancio parla a favore della Juventus che guida con 72 vittorie contro le 43 dei nerazzurri (più 38 pareggi).
    Sarà un derby d’Italia e più infuocato che mai alla luce di quanto sta venendo fuori da quello che sembra essere Calciopoli 2, con i legali di Moggi, ex dg bianconero, che nel corso del processo penale di Napoli hanno portato in tribunale intercettazioni che riguardano in particolar modo l’Inter, con l’intento di dimostrare la discutibile onestà, a livello sportivo, nerazzurra.
    Vicende di Calciopoli a parte, la sfida è stata anticipata al venerdì per consentire all’Inter di favorire di un giorno in più di riposo in vista della semifinale di Champions League di martesì a San Siro contro il Barcellona.
    Quello di stasera sarà anche un derby d’Italia anomalo per le motivazioni e gli obiettivi diversi di questa stagione delle sue squadra: l’Inter si sta giocando lo scudetto e, dopo aver perso la testa della classifica settimana scorsa in favore della Roma, vuole tornare a comandare la Serie A; la Juventus ha l’obiettivo arduo di conquistare il quarto posto che consentirebbe ai bianconeri di disputare i preliminari di Champions League.
    Curiosità: il capitano dell’Inter Javier Zanetti e l’allenatore Josè Mourinho festeggeranno rispettivamente la 500esima presenza in Serie A e e la 100esima panchina nerazzurra.

    Per quanto riguarda le ultime sulle formazioni Mourinho ha intenzione di dare un assetto offensivo alla sua squadra schierando Eto’o, Milito, Sneijder e Balotelli contemporaneamente in campo; al posto di Stankovic dovrebbe esserci Thiago Motta al fianco di Cambiasso mentre in difesa i soliti Maicon, Samuel, Lucio e Zanetti sulla corsia di sinistra.
    Zaccheroni invece ha qualche problema in più: Diego è recuperato ma partirà dalla panchina, out Trezeguet e Giovinco, il tecnico è intenzionato a mandare in campo un 4-4-2 che dia più equilibrio alla squadra. Coppia d’attacco dovrebbe essere Del Piero – Iaquinta con Amauri in panchina, sulle fasce Camoranesi e De Ceglie con in mediana Felipe Melo e Marchisio, il giustiziere dei nerazzurri all’andata, in vantaggio su Sissoko. Infine difesa con Cannavaro e Chiellini centrali, Zebina e Grosso laterali.

    Probabili formazioni INTER – JUVENTUS (ore 20:45)

    INTER (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Zanetti; Thiago Motta, Cambiasso; Balotelli, Sneijder, Eto’o; Milito.
    A disposizione: Orlandoni, Materazzi, Cordoba, Quaresma, Muntari, Stankovic, Pandev.
    Allenatore: Mourinho.
    JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Zebina, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Camoranesi, Felipe Melo, Marchisio, De Ceglie; Iaquinta, Del Piero.
    A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Poulsen, Sissoko, Candreva, Immobile, Amauri.
    Allenatore: Zaccheroni.

  • Serie A: Gioia Juve, stende l’Inter con una magia di Marchisio

    Va alla Juventus il derby d’Italia numero 153; i bianconeri vincono la battaglia dell’Olimpico grazie alla magia di Marchisio che firma il gol vittoria al 58′ riaprendo di fatto il campionato che solo la settimana scorsa sembrava destinato ai nerazzurri. In precedenza Chiellini aveva portato in vantaggio la Juve con un gol fortunoso e pochi minuti più tardi era arrivato il pareggio dell’Inter grazie al colpo di testa di Eto’o.

    Ferrara manda in soffitta il 4-2-3-1 e rispolvera il modulo con il trequartista, Diego, dietro le due punte Amauri e Del Piero; escluso dall’undici titolare Camoranesi, mossa rischiosa perchè l’italo-argentino ha dimostrato di essere l’unico in grado di inventare a centrocampo.
    Mourinho risponde con il solito modulo e speculare a quello dei bianconeri; Balotelli parte dalla panchina, Stankovic viene avanzato dietro i due attaccanti e Zanetti sostituisce lo squalificato Maicon sulla fascia destra.

    La Juve parte subito a pieno regime cercando di arrivare subito al gol; i padroni di casa reclamano il rigore al 5′ per una spinta di Muntari alle spalle di Sissoko che stava concludendo a botta sicura ma l’arbitro Saccani (serata piena di errori per lui) lascia proseguire; i bianconeri sono più tonici e spingono molto sulla fascia destra dove Caceres, ottima la sua prova, e Sissoko tengono impegnata la retroguardia nerazzurra.
    Al 20′ arriva il vantaggio juventino: Diego scodella in area su calcio di punizione, Chiellini colpisce la palla di testa che viene deviata da Lucio nella propria porta prendendo controtempo Julio Cesar. Mourinho si infuria e protesta con il direttore di gara per il calcio di punizione assegnato ai bianconeri da cui è scaturito il gol (il fallo di Samuel su Del Piero ci stava tutto): Saccani non può fare altrimenti e lo espelle.
    L’Inter prova a reagire e Samuel impegna Buffon con un colpo di testa; pochi giri di lancette ed Eto’o ristabilisce la parità: solita disattenzione juventina che lascia Stankovic libero di crossare, Chiellini e Cannavaro si perdono Eto’o in area di rigore e il camerunense indisturbato insacca alle spalle di Buffon.

    Nella ripresa il gioco si fa più maschio e aumenta il nervosismo sia da una parte che dall’altra. La prima occasione da gol è per i nerazzurri che non riescono a concludere il contropiede; sul capovolgimento di fronte Diego serve Marchisio che dopo una cavalcata di 30 metri serve Sissoko, il centrocampista maliano prova la conclusione da fuori con un tiro non irresistibile che Julio Cesar non trattiene; sulla palla si avventa Marchisio che estrae dal cilindro una giocata magica: salta con una finta Lucio intervenuto in scivolata e con un tocco sotto batte il numero uno nerazzurro. E’ il gol vittoria che permette alla Juventus di accorciare a 5 i punti di distacco in classifica.
    Finale nervoso con Felipe Melo espulso per un fallo di reazione su Balotelli e parapiglia tra Chivu che da una testata a Sissoko e tra Thiago Motta e Buffon. Poi il fischio finale e l’Olimpico che diventa una bolgia.

    Il campionato è riaperto: il Milan, vittorioso nell’anticipo del pomeriggio balza a -4 dall’Inter capolista, seguono i bianconeri ad un punto ma l’iniezione di fiducia che ha dato il successo di stasera potrebbe valere molto di più.

    Il tabellino
    JUVENTUS-INTER 2-1
    20′ Chiellini (J); 26′ Eto’o (I); 58′ Marchisio (J)
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Caceres, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Sissoko, Melo, Marchisio (80′ Poulsen); Diego (91′ Grygera); Amauri, Del Piero (71′ Camoranesi).
    A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Giovinco, Trezeguet.
    Allenatore: Ferrara.
    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Zanetti, Lucio, Samuel (88′ Materazzi) , Chivu; Motta, Cambiasso (78′ Mancini), Muntari (63′ Balotelli); Stankovic; Eto’o, Milito.
    A disposizione: Toldo, Cordoba, Khrin, Vieira.
    Allenatore: Mourinho
    Arbitro: Saccani
    Ammoniti: Muntari (I), Melo (J), Samuel (I), Grosso (J), Amauri (J), Balotelli (I), Caceres (J)
    Espulso: 87′ Melo (J)