Tag: derby di roma

  • Lazio-Roma, Zeman rispolvera De Rossi per il derby

    Lazio-Roma, Zeman rispolvera De Rossi per il derby

    Al bando scaramucce e polemiche della vigilia. Il giorno del derby della Capitale è arrivato: Lazio e Roma si ritrovano davanti in una insolita cornice pomeridiana che di sicuro farà tornare indietro di qualche anno i nostalgici del calcio. La Lazio arriva da un momento delicato: due sconfitte nelle ultime tre gare intervallate da un pareggio interno contro il Torino, escludendo ovviamente il discorso Europa League.

    E’ ancora aperta, tra l’altro, la ferita del 4-0 subito domenica scorsa a Catania. Un ko che ha scosso la squadra di Petkovic e fatto infuriare quei tifosi pronti a dimenticare tutto in caso di vittoria nel derby. Dall’altro lato la Roma, dopo qualche sconfitta di troppo, arriva dal bel 4-1 rifilato al Palermo. Una iniezione di fiducia piuttosto importante anche se i rosanero, ovviamente, non sono la Lazio e non bisognerà quindi cullarsi sugli allori. Tra i biancocelesti non ci saranno Ederson e Cavanda infortunato. Per il resto rosa al completo per Petkovic il quale dovrebbe schierare l’undici tipo.

    Daniele De Rossi
    Daniele De Rossi © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Nel suo 4-5-1 troveranno spazio tra i pali Marchetti, in difesa Biava e Dias centrali con Konko e Lulic laterali. In mezzo al campo Hernanes, Ledesma e Gonzalez supportati da Candreva e Mauri con l’unica punta che è Klose. Dall’altro lato Zeman oltre a rinunciare ai due portieri Stekelenburg e Lobont deve fare a meno anche dello squalificato Destro. In difesa spazio per Piris con Castan ancora una volta in panchina mentre in mezzo al campo ci sarà il ritorno di De Rossi.

    Nel suo 4-3-3 il tecnico boemo schiererà, davanti al portiere Goicoechea, un pacchetto arretrato composto da Marquinhos e Burdisso centrali con Piris e Balzaretti esterni. De Rossi, Tachtsidis e Florenzi agiranno in mezzo al campo con Lamela, Totti e Osvaldo terminali offensivi.

    Le probabili formazioni di Lazio-Roma:
    LAZIO (4-5-1): Marchetti; Konko, Biava, Dias, Lulic; Candreva, Hernanes, Ledesma, Gonzalez, Mauri; Klose. In panchina: Bizzarri, Carrizo, Scaloni, Ciani, Radu, Brocchi, Cana, Onazi, Zarate, Floccari, Kozak, Rocchi. Allenatore: Petkovic
    ROMA (4-3-3): Goicoechea; Piris, Marquinhos, Burdisso, Balzaretti; De Rossi, Tachtsidis, Florenzi; Lamela, Osvaldo, Totti. In panchina: Svedkauskas, Taddei, Dodò, Castan, Romagnoli, Bradley, Perrotta, Marquinho, Pjanic, Lopez. Allenatore: Zeman

  • Roma – Lazio 1-2, le pagelle. Mauri uomo derby, Borini generoso

    Roma – Lazio 1-2, le pagelle. Mauri uomo derby, Borini generoso

    Un derby palpitante quello vinto dalla Lazio per 2-1 contro una Roma generosa ma pasticciona. I ragazzi di Reja hanno sfruttato l’episodio iniziale del rigore con espulsione per impostare una partita di copertura e concentrazione con poche sbavature difensive. Il resto lo hanno fatto i simboli biancocelesti in grande forma: Klose ha procurato il rigore che Hernanes ha realizzato, Mauri ha insaccato il gol vittoria su punizione di Ledesma. I giallorossi, sfortunati e messi male nell’occasione chiave ad inizio gara, hanno fatto vedere un grande orgoglio e la voglia di non mollare mai, ma hanno comunque evidenziato le solite beghe difensive e di concentrazione.

    PAGELLE ROMA.

    Luis Enrique 5 La partita gira subito malissimo e l’episodio iniziale ne condiziona tutto l’andamento, ma sia il rigore che il 2 a 1 nascono da errori ormai ripetuti troppe volte nel corso della stagione. Impreparato.

    Borini 7 Riaccende le speranze romanista con un gol da rapace nel momento più nero del match. E’ un leone in mezzo al campo e sembra non sentire la fatica. Generoso.

    De Rossi 6,5 La sua presenza come scudo davanti alla difesa è troppo importante per la squadra. Catalizza il gioco e spezza le incursione avversarie con lucidità e carisma. Imprescindibile.

    Totti 6,5 Da vero capitano si batte con coraggio. Prende una marea di falli e cerca di dare geometrie ma non è facile con l’uomo in meno attaccare ad organico completo e trovare le vie della pericolosità. Garanzia.

    Bojan 6,5 (dal 32′ s.t.)  Entra e scuote la Roma con vivacità e due percussioni insidiose, una porta una punizione insidiosa, l’altra un fallo da giallo del già ammonito Biava, ma Bergonzi non vede.

    Marquinho (dal 12′ s.t.)  Sostituisce Pjanic e fa meglio del bosniaco con una buona spinta sulla sinistra e qualche interessante cross.

    Juan 6 La sua partita è fatta di alti e bassi. Sul rigore si fa superare da Klose in velocità ma la disposizione della linea difensiva lo danneggia enormemente. Sul 2-1 di Mauri liscia il colpo di testa e lascia il laziale libero di battere a rete. Nel mezzo una partita di classe e sostanza. E’ miracoloso su Hernanes sventando il quasi certo 3 a 1. Innervosito dai cori razzisti della Curva Nord.

    Pjanic 5,5 Non entra nel vivo del match fin quando si fa male. Non riesce ad incidere anche per la fatica dell’uomo in meno senza però commettere errori marchiani, ma ancora una volta ci si aspetterebbe di più dal suo talento.

    Lobont 5,5 (dal 10′ p.t.) Entra a freddo e non può nulla sul penalty. Per il resto della gara una sola facile parata e il gol della vittoria il quale solo un grande colpo di reni sventerebbe.

    Stekelenburg 5 La sua partita dura 7 minuti. La colpa in realtà è della difesa romanista scriteriata e della bravura di Klose.

    Jose Angel 5 Ennesimo bocciatura per un giocatore ancora oggetto misterioso. Quando prova a spingere sulla fascia arrivato nella zona calda puntualmente si ferma e ricomincia da dietro. In difesa insicurezza costante.

    Heinze 5 L’argentino ci mette la solita grinta, ma sbaglia il passaggio che innesca il rigore ed espulsione. Non è aiutato dalla brutta fase difensiva di Luis Enrique, ma si dimentica di impartire le marcature sul calcio piazzato che decide il match.

    Taddei 5 Non ha la solita brillantezza in entrambe le fasi. Sulla rete di Mauri partecipa colpevolmente alla immobilità della difesa.

    Simplicio 5 Sbaglia il passaggio che innesca il possibile contropiede del 3 a 1 laziale rimediato da Juan. Il resto è una continua ricerca della posizione in mezzo al campo senza grande gamba e fantasia.

    Stefano Mauri © GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    PAGELLE LAZIO.

    Reja 6,5 La sua Lazio conferma il trend del campionato fatto di solidità e concretezza. Non esprime un gioco frizzante ma fa sempre le cose giuste con concentrazione e determinazione. Gli episodi aiutano a prendere i tre punti. Così si arriva in Champions.

    Hernanes 7 Prima imbecca Klose che prende il rigore poi lo trasforma con freddezza. In mezzo al campo è il vero regista della Lazio e non smette mai di correre. Solo un grande recupero di Juan gli nega la gioia della doppietta. Fondamentale.

    Klose 7 Con un’unica giocata praticamente segna il Derby in favore della Lazio: la zampata che toglie la palla dalle braccia di Stekelenburg e lo spinge al fallo è da fuoriclasse universale che ha mantenuto l’umiltà e la forma per lottare su ogni palla anche quando di giocabili ne arrivano poche. Decisivo.

    Mauri 7 E’ l’ago della bilancia tattica che per tanto tempo è mancato alla Lazio. Trova un gol in spaccata con il pezzo migliore del suo repertorio: l’inserimento in area. Ritrovato.

    Ledesma 6,5 Fa un grande lavoro oscuro in mediana e pennella la punizione del gol partita dimostrando ancora una volta di avere quantità e qualità.

    Gonzales 6,5 E’ il maratoneta della Lazio. Corre e pressa ma se vede lo spazio prova a infilarsi negli spazi per fare male in zona gol.

    Dias 6,5 Il suo gioco è talvolta irruento, ma il risultato è che nella sua zona non si passa mai.

    Marchetti 6 E’ praticamente inoperoso.

    Matuzalem 6 Dei due mediani è quello che si dovrebbe proporre di più, ma non sempre ha la gamba per sprintare in avanti e dunque preferisce tenere la posizione.

    Garrido 6 Partita di grande ordine per il terzino sinistro che non concede nulla sulla fascia di competenza nonostante spinga molto poco.

    Biava 5,5 Insieme a Dias forma il valico difensivo, ma a differenza del collega commette qualche fallo plateale di troppo e l’arbitro lo grazia dal rosso.

    Scaloni 5,5 Lui il rosso lo prende, ma a poco dalla fine e dopo una partita di grande generosità e concentrazione difensiva.

    HIGHLIGHTS ROMA -LAZIO 1-2

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  • Roma – Lazio 1-2, il derby parla biancoceleste

    Roma – Lazio 1-2, il derby parla biancoceleste

    Un derby anomalo ed emozionante regala la vittoria alla Lazio contro una bella Roma. Decisivo il rigore trasformato da Hernanes dopo 10 minuti seguito dal pareggio di Borini al 16′ e il raddoppio definitivo di Mauri al 59′. La Roma ha giocato 75 minuti in dieci uomini mantenendo sempre la partita in bilico e capitolando soltanto su una giocata in seguito ad un calcio piazzato. I giallorossi comunque hanno manifestato i soliti problemi di disorganizzazione difensiva e scarsa concentrazione nella propria area gettando alle ortiche un grande sacrificio profuso per rimediare all’inferiorità numerica. I biancocelesti invece possono gioire dopo una partita da subito in discesa ma niente affatto facile e giocata con grande ordine e determinazione. Edi Reja può dunque esultare sotto la Nord e godersi il terzo posto in solitaria.

    IL PRIMO TEMPO. Pronti via e la Roma comincia con una discreta intensità e Borini dopo 4′ minuti scappa via a Biava che lo stende, il fallo è fischiato ma il giallo non arriva. Passano soltanto 7 minuti e Heinze sbaglia un appoggio facile in costruzione di gioco innescando il 3 contro 2 per la Lazio, Hernanes lancia Klose che anticipa Stekelenburg in uscita: calcio di rigore e cartellino rosso per l’estremo difensore olandese della Roma. Dagli undici metri Hernanes non perdona: è 1-0. La reazione della Roma è rabbiosa nonostante l’avvio devastante e Scaloni rimedia un giallo pesante. Al 16′ sugli sviluppi di una punizione di Totti, Juan coglie la traversa da posizione defilata e Borini si avventa sulla ribattuta mettendo a segno il gol dell’incredibile pareggio.

    La partita ora è infiammata e le squadre si danno battaglia vera senza risparmiarsi colpi duri. Non c’è una grande qualità di gioco, ma l’alto livello agonistico regala spettacolo con la Roma che pressa alto e la Lazio che insidia in ripartenza. Da una situazione di questo tipo al 31′ nasce una grande occasione per la Lazio con Matuzalem che mette una palla insidiosa in area sulla quale prima Mauri e poi Klose non arrivano di un soffio. Due minuti più tardi la Roma si rende pericolosa sempre su un calcio piazzato sul quale De Rossi non arriva. Al 39′ ancora De Rossi sbaglia un disimpegno che insidia la retroguardia e al 46′ Mauri ha una golosa situazione, ma si spegne nell’area romanista con una simulazione punita col giallo. Il primo tempo finisce con un giusto 1-1.

    Roma Lazio © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    IL SECONDO TEMPO. La seconda frazione di gioco si apre con ritmi più blandi rispetto alla prima anche perchè le squadre hanno speso molte energie. Al 12′ la Roma perde Pjanic per un infortunio muscolare al suo posto entra Marquinho. Due minuti più tardi ci prova Totti con un gran destro ma la palla sfila vicino al palo. Al 16′ arriva il raddoppio di Mauri che sfrutta una punizione di Ledesma dal lato destro per deviare in spaccata la palla e insaccare indisturbato la porta difesa da Lobont. La partita si incattivisce e si susseguono le interruzioni di gioco. Con la Roma votata all’attacco l’erroraccio di Simplicio al 20′ provoca l’ennesimo contropiede subito con Hernanes che si ritrova solo davanti a Lobont, ma Juan compie un vero e proprio miracolo deviando il pallone mentre il fantasista laziale sta ber battere il portiere giallorosso.

    Le squadre sono molto stanche ma la Roma prova generosamente a raddrizzare la partita e la Lazio sfrutta le ripartenze. Dopo qualche folata biancoceleste al 39′ c’è l’occasione più importante per la Roma con Totti che in terzo tempo stacca di testa sul cross di Marquinho, ma la palla esce fuori di qualche centimetro. Due minuti più tardi Scaloni prende il secondo giallo e quindi il rosso per un fallo al limite dell’area sul neoentrato Bojan che appare molto vivace. Con la parità numerica la Roma tenta l’assalto finale e ancora Bojan scappa via al già ammonito Biava che lo stende fuori area ma Bergonzi ammonisce per simulazione l’attaccante spagnolo. Nei rimanenti quattro minuti di recupero non ci sono le forze tra i giallorossi per essere più di tanto pericolosi. La Lazio vince per 2-1.

  • Roma – Lazio, Totti vs Klose, Luis Enrique vs Reja

    Roma – Lazio, Totti vs Klose, Luis Enrique vs Reja

    E’ il derby della Champions League quello tra Roma e Lazio. I giallorossi a 38 punti al sesto posto si giocano lo scontro diretto e probabilmente l’ultima opportunità, pratica e psicologica, per lottare per il terzo posto e per scacciare le bufera su Luis Enrique e la sua Roma immatura. I biancocelesti condividono il terzo posto con l’Udinese e devono fare di tutto per difenderlo. A 45 punti ormai l’obiettivo è alla portata e la vittoria nel Derby servirebbe a spazzare via le polemiche delle dimissioni di Reja e della eliminazione dalla Europa League.

    ROMA – Nella gara delicata per antonomasia Luis Enrique non cambia atteggiamento e ripropone il consueto 4-3-1-2. Stekelenburg tra i pali con il contestatissimo Rosi a destra, Taddei sulla sinistra e Juan in coppia con Heinze centrali di difesa. A centrocampo torna Daniele De Rossi dopo la clamorosa esclusione contro l’Atalanta. Al suo fianco non ci sarà lo squalificato Gago, ma il solito Pjanic e la sorpresa Marquinho che soffia il posto a Simplicio. Dietro alle  punte rientra dalla squalifica ad hoc il capitano Francesco Totti. In attacco straconfermato il Borini Nazionale insieme a Erik Lamela. Come noto assente Osvaldo per squalifica.

    Hernanes e De Rossi, Roma Lazio © Giuseppe Bellini7Getty Images

    LAZIO – Edi Reja ritrova il modulo che ama di più: il 4-2-3-1. Marchetti in porta con il baluardo Dias e Biava centrali. Emergenza sulle fasce considerando le pesanti assenze di Radu, Konko, Zauri e Lulic. Giocano Garrido a sinistra e Scaloni a destra. A centrocampo la Lazio deve fare a meno della quantità di Brocchi e Cana infortunati e schiera Ledesma e Matuzalem in mediana. Il terzetto dei trequartisti è composto dal Profeta Hernanes in zona centrale, dall’acciaccato Gonzalez sulla destra e dal ritrovato ago della bilancia Stefano Mauri. Unica punta l’inamovibile bomber Miroslav Klose.

    PROBABILI FORMAZIONI ROMA – LAZIO

    ROMA (4-3-1-2): Stekelenburg; Rosi, Heinze, Juan, Taddei; De Rossi, Pjanic, Marquinho; Totti; Borini, Lamela.
    A disposizione: Curci, Jose Angel, Kjaer, Perrotta, Greco, Simplicio, Bojan.
    Allenatore: Luis Enrique.

    LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Scaloni, Dias, Biava, Garrido; Matuzalem, Ledesma; Gonzalez, Hernanes, Mauri; Klose.
    A disposizione: Bizarri, Diakitè, Sbraga, Zampa, Candreva, Alfaro, Kozak.
    Allenatore: Reja.

  • Roma – Lazio, un derby da Champions

    Roma – Lazio, un derby da Champions

    Roma e Lazio ancora una volta l’una contro l’altra nella gara che da sempre infiamma la capitale. Se i fasti di un tempo quando le due squadre si giocavano lo Scudetto oggi non ci sono più, la sfida anche in questa stagione non deciderà soltanto la supremazia cittadina ma quale tra le due cugine ha le carte in regola per aspirare al terzo posto che vuol dire Champions League.

    SPONDA ROMA. I  giallorossi arrivano al match decisivo dopo una settimana a dir poco burrascosa. La brutta sconfitta per 4-1 in casa dell’Atalanta col caso De Rossi escluso contro i bergamaschi per un discutibile provvedimento disciplinare (causa un lieve ritardo alla riunione tecnica pre.partita in albergo) che ha tenuto banco sui media romani e nazionali e che ha spaccato in due tifosi e opinionisti, i derossiani e gli enriquiani per così dire. Sta di fatto che la decisione di tener fuori il n.16 ha innervosito ambiente e squadra ed ha ottenuto il sostegno un pò goffo della società. Vedere i rossi presi stupidamente da Osvaldo e Cassetti per credere. Ma non basta, durante la settimana si sono susseguite dichiarazioni come quella di Gabriel Heinze che pur adottando un diplomatico politichese ha fatto capire di essere sconcertato per l’accaduto, ponendosi sulla sponda derossiana per l’appunto. Comunque stavolta De Rossi ci sarà con tutta la sua grinta e determinazione per vendicare la sfida-beffa dell’andata. Recuperato a pieno titolo anche capitan Totti che è al suo Derby numero 30 e punta Delvecchio e Da Costa a quota 9 gol nella speciale classifica della stracittadina.

    Hernanes e De Rossi, Roma Lazio © Giuseppe Bellini7Getty Images

    Osservato speciale poi è Fabio Borini, il calciatore in forma Nazionale e il più temuto dai laziali di questi tempi.  La sensazione è che i quattro romani e romanisti (Totti, De Rossi, Rosi, Greco) vivranno la partita in modo convulso e sarà importante che trasformino la tensione in energie positive. Dunque il Derby si preannuncia come una partita spacca stagione per una Roma sesta a 38 puntiche deve assolutamente vincere lo scontro diretto. Luis Enrique si  gioca stagione e onore dato che la vittoria contro i biancocelesti potrebbe far sorridere l’ambiente romanista anche in assenza di grandi traguardi raggiunti e contare nelle valutazione di fine stagione. In attesa della continutà la Roma americana aspira almeno alla gloria di breve termine.

    SPONDA LAZIO. In casa biancazzurra la situazione non si può certo definire pacifica. La Lazio viene da una deludente eliminazione dalla Europa League e soprattutto dalla vicenda delle dimissioni poi ritirate di mister Edi Reja. Il nome di Gianfranco Zola ha serpeggiato per una intera settimana considerando anche il black out di Palermo, poi però la magia dei risultati ha rimesso tutto nel verso giusto. La vittoria contro la Fiorentina ha riportato in sella Reja, rilanciato le ambizioni laziali e sedato le ire del presidente Claudio Lotito. La Lazio che divide il terzo posto con l’Udinese a quota 45 è una squadra che vuole arrivare fino in fondo.

    Nonostante il gioco non sempre brillante la squadra di Reja si è rivelata tra le più solide e concrete del campionato. Soprattutto grazie al suo bomber, leader e vero fuoriclasse Miroslav Klose che decise la gara d’andata con un gran gol in zona cesarini. Importante il feeling con la stracittadina del recuperato Stefano Mauri mentre il mattatore di tante sfide Tommaso Rocchi è infortunato. Altro simbolo nell’eterna sfida è Cristian Ledesma che dovrà fare lavoro doppio per schermare una difesa in piena emergenza ma col solito Dias a far da padrone. Il Profeta Hernanes ha già promesso una grande prestazione e rinnoverà la sfida tra sudamericani col romanista Lamela.

    La Lazio dunque arriva favorita, ma il Derby è una partita speciale e spesso i pronostici non possono considerare le variabili incalcolabili di una partita ad altissimo tasso emotivo.

  • Roma – Lazio, Totti recupera per il derby

    Roma – Lazio, Totti recupera per il derby

    I simboli di una città storicamente sono croce e delizia della stracittadina capitolina e così ancora una volta Francesco Totti riempie le pagine del pre-Derby. Stavolta per un piccolo infortunio, un pestone all’alluce ricevuto da Cicinho nell’allenamento di ieri. Comunque il n.10 giallorosso oggi si è allenato regolarmente e sta facendo un lavoro specifico di fisioterapia, il tutto fa pensare che la Roma non debba rinunciare al suo leader nella delicatissima sfida contro i cugini biancocelesti.

    I NUMERI DI TOTTI NEL DERBY. La presenza del Capitano potrebbe essere una grossa leva psicologica per i compagni oltre che tecnica considerando anche le statistiche. Totti ha disputato 29 Derby di Campionato (4 in Coppa Italia) collezionando 8 reti appena dietro a Marco Delvecchio e Da Costa nella speciale classifica. Dieci volte ha conquistato i tre punti e altrettante dieci è uscito sconfitto, 9 sono invece i pareggi. Importante considerare che tutte le volte che il Capitano ha griffato con un gol la sfida contro i biancocelesti la Roma non ha mai perso. E infatti l’ultima vittoria giallorossa vide la sua doppietta con un gol su punizione e uno su rigore. In occasione dell’ultima sconfitta nel girone d’andata della stagione in corso, invece, fatalmente il Capitano non era in campo per un infortunio muscolare.

    Francesco Totti | ©ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    Stavolta invece ha fatto di tutto per essere presente compreso il giallo preso di proposito contro il Parma per saltare la trasferta in casa dell’Atalanta e non rischiare di saltare l’eterna sfida, Cicinho permettendo. Anche perchè le tre giornate di squalifica per Osvaldo, nonostante il ricorso da presentare, rischiano di creare una carenza di peso nell’attacco romanista. Comunque con il Borini in forma ottimale visto negli ultimi tempi e nella gara di ieri della Nazionale, la Roma potrà contare su un fase offensiva di grande livello con motivazioni importanti ed una grande voglia di far felici i tifosi e di avvicinare i cugini più avanti in classifica.

  • Trionfo Lazio nel derby, delusione Roma

    Trionfo Lazio nel derby, delusione Roma

    Un derby di Roma che non tradisce le aspettative e regala spettacolo e colpi di scena. La Roma esce sconfitta per un singolo episodio come spesso accade in partite di questo tipo. Se le due squadre si sono equivalse nel complesso vuol dire che i giallorossi non escono ridimensionati, ma la Lazio potrà sfruttare l’entusiasmo della vittoria e l’ottima posizione di classifica ottenuta.

    Hernanes e De Rossi | © Giuseppe Bellini/Getty Images
    Nell’approccio alla gara gli uomini di Luis Enrique si fano preferire agli avversari sotto il profilo della mentalità e dell’intensità del gioco. E il buon inizio, infatti, regala il gol del vantaggio di Osvaldo dopo il quale la squadra continua su buoni livelli: circolazione veloce e precisa della palla, difesa alta coi reparti corti. Il buon momento giallorosso frutta una clamorosa occasione su cross dalla destra che nè Bojan nè Osvaldo riescono a capitalizzare. Dal 30′ in poi, però, il pressing giallorosso cala insieme alla lucidità nelle ripartenze e la Lazio guadagna campo e possesso provocando un sostanziale equilibrio tra le due formazioni. Nei primi minuti della ripresa la Roma prova a riproporre lo stesso atteggiamento del primo tempo senza la medesima precisione. Poi un primo svarione di Kjaer mette in allarme la retroguardia. Qualche minuto dopo il crack del danese: grande discesa di Brocchi e fallo plateale quanto ingenuo in area di rigore. Tagliavento applica alla lettera il regolamento e con un pizzico di fiscalità decreta il calcio di rigore e il cartellino rosso per il centrale romanista. Hernanes batte e trasforma. A questo punto la Roma entra nel panico: cinque minuti di calcioni al pallone e ansie difensive dettate dal contraccolpo psicologico del pareggio. Dopo lo sbandamento iniziale i giallorossi si ricompattano, stringono le maglie e la Lazio non punge. L’ingresso di Lulic, però, dà una spinta in più ai biancocelesti che provano un paio di volte la conclusione, ma Stekelenburg c’è. La Roma subisce le folate laziale poco organizzate dal punto di vista corale e basate sulle abilità dei singoli. Prima Klose di testa e poi Cissè con un destro al volo colpiscono due clamorosi legni, ma la Roma tiene e con un paio di ripartenze mette paura ai cugini. Il finale è di marca laziale: un forcing disordinato che si conclude a pochi secondi dal termine quando Mtuzalem imbecca Klose che segna il gol della vittoria biancoceleste. La Lazio porta a casa i tre punti, ma sembra ancora una squadra work in progress. E’ ancora, infatti, troppo legata alle individualità di Klose o Cissè. La manovra risulta compassata e priva di alternative di gioco quando Hernanes non accende la luce. Se il brasiliano non detta i tempi del gioco e le geometrie per l’attacco il regista diventa Ledesma che non sembra in grado di ricoprire il ruolo di mediano e playmaker insieme. Lazio ancora da migliorare sotto il profilo della velocità e degli inserimenri senza palla. Per ora la squadra di Reja si tiene stretta la grande vittoria e può lavorare sull’onda emotiva e sugli elementi positivi. Come per esempio la superba prova di Klose, l’impatto molto positivo al match di Lulic e la prestazione lucida di Biava. Dall’altra parte del Tevere c’è una Roma ferita dopo una partita persa a pochi secondi dal termine e giocata per metà bene e per metà male col grande handicap dell’uomo in meno. Certamente l’aspetto della fragilità psicologica nei momenti di criticità è statto determinante per gli uomini di Luis Enrique. La squadra riesce ad esaltarsi quando le cose gli riescono, ma quando c’è da soffrire non è coesa e spiccano soltanto i veterani. Un altro problema invece è tattico: la posizione dei terzini sempre altissimi. In fase d’attacco è sicuramente un vantaggio, anche se quando i due difensori esterni non sono propositivi tale vantaggio è nullo. Il vero nodo è la fase difensiva in cui spesso i due centrali si ritrovano a difendere in solitudine. A quel punto tutto dipende dalla bravura individuale, cosa che sembra contraddittoria rispetto all’idea di squadra nella testa del tecnico asturiano.

  • Lazio-Roma, ultime e probabili formazioni. Totti è out, Klose ce la fa

    Lazio-Roma, ultime e probabili formazioni. Totti è out, Klose ce la fa

    E’ il giorno del Derby di Roma. Dopo una settimana di fibrillazione nella capitale finalmente sta per arrivare l’ora clou. E’ 0rmai noto che il match sarà orfano di Francesco Totti, mentre dall’altra parte Miroslav Klose scenderà regolarmente in campo dopo gli allarmi dei giorni scorsi. Andiamo a vedere come si schiereranno le due formazioni.

    Francesco Totti | © Manuel Queimadelos Alonso/Getty Images
    PROBABILE FORMAZIONE LAZIO – Edi Reja proporrà un 4-3-1-2 più coperto rispetto al modulo con i tre trequartisti e l’unica punta che ha utilizzato ad inizio stagione ottenendo successi alterni. Tra i pali il titolare Marchetti. La difesa titolare è confermata: da destra verso sinistra con Konko, Dias, Biava e Radu. Stankevicius è in ballottaggio con Biava al centro ma ha scarse possibilità di essere titolare. Nel centrocampo a tre ci sarà Ledesma in posizione centrale di regista con Gonzalez mezzala sinistra e Brocchi mezzala destra. Solo panchina per Stefano Mauri reduce da un infortunio. Hernanes, dunque, sarà il rifinitore dietro al recuperato Klose e a Djibril Cisse. PROBABILE FORMAZIONE ROMA – Luis Enrique confermerà il suo modulo marchio di fabbrica cioè il 4-3-1-2 sulla carta simile a quello biancoceleste, ma nella realtà molto diverso e atipico. Ci sarà il ritorno in campo di Stekelenburg dopo il brutto infortunio alla testa subito un mese fa contro l’Inter. A destra della difesa confermato Rosi, a sinistra Josè Angel. Sicura la presenza al centro di Burdisso. Al fianco dell’argentino se la giocano Heinze, Kjaer e Juan. Il primo dei tre sembra in netto vantaggio sugli altri. A guidare il centrocampo come al solito Daniele De Rossi. Ai suoi lati Perrotta da una parte e Simplicio dall’altra che compete con Pizarro per avere una maglia da titolare. Dietro alle punte Miralem Pjanic sostituirà Capitan Totti infortunato. Davanti comporranno l’attacco Osvaldo e Bojan. LAZIO (4-3-1-2): Marchetti; Konko, Dias, Biava, Radu; Brocchi, Ledesma, Gonzalez; Hernanes; Klose, Cisse. A disposizione: Bizarri, Stankevicius, Lulic, Matuzalem, Mauri, Cana, Rocchi. Allenatore: Reja. ROMA (4-3-1-2): Stekelenburg; Rosi, Burdisso, Heinze, Josè Angel; Perrotta, De Rossi, Simplicio; Pjanic; Osvaldo, Bojan. A disposizione: Curci, Cassetti, Kjaer, Gago, Taddei, Borriello, Borini. Allenatore: Luis Enrique.

  • Derby, parla Zeman: Luis Enrique sì, Reja no

    Derby, parla Zeman: Luis Enrique sì, Reja no

    Zeman ex di Lazio e Roma attualmente alla guida del Pescara parla del derby capitolino a 360 gradi. L’allenatore che conosce così bene il calcio italiano e la piazza romana comincia la sua analisi dai due allenatori delle squadre. Per quanto riguarda l’asturiano della Roma, Luis Enrique, Zeman ha parole d’elogio perchè lo spagnolo “è ve­nuto in Italia e cerca di pro­porre il suo calcio fatto dipossesso palla”.

    Zeman ex di Lazio e Roma | © Getty Images
    Non certo dichiarazioni al miele, invece, nei confronti dell’avversario Edi Reja. Secondo il tecnico boemo, infatti, Reja  “cambia troppo spesso i moduli, una volta Hernanes gioca al cen­tro, un’altra volta a sinistra”. Ma la stoccata più dura arriva in merito alla storia professionale del mister goriziano che secondo Zeman  “non è abituato a lottare per lo scudetto, questo dice la sua lunga carriera”. Il tecnico del Pescara parla anche del clima del derby e di quello che può comportare una sconfitta considerando che lui ne dovette subire quattro consecutive sulla panchina giallorossa: “c’è tanta passione, tanto tifo e per i tifosi è im­portante. Quell’anno siamo arrivati davanti alla Lazio che aveva una squadra im­portante. Ho perso qualche tifoso daa’ Roma ma ho ac­quistato qualche tifoso daa’ Lazio”. E poi un consiglio spassionato al collega Reja il quale “deve pregare per vincere” e questo soprattutto perchè i tifosi gioiscano. A proposito di supporters quando gli si chiede che tipo di presidente sia Claudio Lotito, Zeman è breve e incisivo: “non credo che fosse un tifoso della Lazio”. Dall’altra parte,però, c’è Thomas Di Benedetto. Anche l’americano presidente della Roma non entusiasma uno Zeman che si dice abituato al calcio vec­chio: “per me il presidente deve essere il primo tifoso della squadra e un appassio­nato, deve aver vissuto die­tro la squadra per tanto tem­po. Questa mi sembra troppo un’operazione economica. Non è il mio ideale. Anche se oggi per fare calcio ci voglio­no soldi”.

  • Lazio-Roma senza Totti e Klose. Quale assenza è più importante?

    Lazio-Roma senza Totti e Klose. Quale assenza è più importante?

    Il Derby capitolino di domenica prossima molto probabilmente sarà orfano di Francesco Totti e Miroslav Klose. Per il Capitano e numero 10 giallorosso l’assenza è ormai certa. l’ecografia di ieri ha dato responso negativo infatti e la lesione alla coscia destra necessita di un lavoro di fisioterapia più lungo del previsto. Per quanto riguarda il tedesco di origine polacca, invece, lo staff medico laziale deciderà l’impiego o meno del calciatore entro le prossime 48 ore. Il problema è una distrazione al legamento collaterale del ginocchio sinistro.

    Miroslav Klose | ©Paolo Bruno/Getty Images
    In ogni caso se entrambe le stelle dovessero mancare la partita sarà privata di due fattori determinanti e due fonti di spettacolo. Da una parte il Totti trascinatore e chiave emotiva per i novelli calciatori giallorossi della stracittadina. Dall’altra tutta l’esperienza di Klose capace di girare il derby verso la sponda laziale nello spazio di una zampata o una frustata di testa. Dunque il condottiero contro il rapace, la bandiera contro l’uomo dei tre punti. In generale due campioni enormi. Difficile pesare l’importanza delle due assenze considerando il valore assoluto dei due calciatori.
    Francesco Totti | ©Getty Images
    In questo senso si è espresso un vecchio volpone del calcio italiano come Eugenio Fascetti, decretando un sostanziale pareggio tra l’importanza delle due defezioni. Non è dello stesso avviso il veterano della serie A e romano di fede giallorossa, Carlo Mazzone. Secondo Er Magara , infatti, il forfait di Totti potrebbe pesare enormemente nelle fila della Roma. La squadra, sottolinea Mazzone, è ancora fragile sotto il profilo psicologico e dell’esperienza e la stella romanista avrebbe potuto colmare in parte di questo gap. Da segnalare però il dato storico che racconta di un Totti non sempre sereno nel corso dei derby capitolini. Per contro, il risvolto della medaglia dell’ultima stracittadina decisa proprio da una doppietta del Capitano. Sul versante Klose invece un solo risvolto, e anche positivo, essendo la punta alla sua prima nella sfida tra i due club della capitale.Il Nazionale tedesco è stato praticamente sempre decisivo fin qui per la Lazio. L’impressione è che l’impianto tattico di Reja dipenda inevitabilmente da un terminale offensivo capace di finalizzare gli attacchi con esili margini di errore e in grado di far salire la squadra o di farla rifiatare quando le lacune del gioco e la stanchezza vengono a galla.