Tag: derby della lanterna

  • Derby della Lanterna, 1-1 ma che emozioni!

    Derby della Lanterna, 1-1 ma che emozioni!

    Ci sono partite per un appassionato di calcio che sono un must, uno di quegli avvenimenti a cui non si può mancare sono quei match che danno adrenalina, tensione ed uno spettatore anche imparziale non riesce a distaccarsi al punto tale da rimanere indifferente. Sono le grandi classiche, Barcellona-Real Madrid, Inter-Juventus, Boca Juniors-River Plate e certamente Sampdoria-Genoa.

    Migliaia di bandiere blucerchiate in Gradinata Sud | Foto Twitter
    Migliaia di bandiere blucerchiate in Gradinata Sud | Foto Twitter

    Il Derby della Lanterna è uno di quegli appuntamenti che vale la Serie A ed è una partita che a tutti gli effetti è da considerare patrimonio non solo del nostro calcio ma del calcio mondiale  e oggi vale anche l’accesso o meglio la posizione in classifica per il lotto di squadre ce lottano per l’Europa. Coreografie mozzafiato, atmosfera che parte mesi prima e finirà mesi dopo, una città da conquistare ed un dominio morale da sfoggiare ad ogni occasione nella quotidianità della vita, questa per i genovesi è “la partita dell’anno”.

    Che la partita sia sentita dai ventidue in campo si capisce subito dopo quindici secondi di gioco, quando i centrocampisti del Genoa mettono subito sotto pressione i blucerchiati e si registra già il primo fallo. Dopo un minuto di gioco il Genoa si crea subito la prima palla gol, da un calcio d’angolo di sinistra la palla arriva a Perotti che rossa al centro dove Bertolacci da dentro l’area piccola di testa devia alto sopra la traversa.

    E’ il Grifone che fa la partita e che aggredisce i blucerchiati con un pressing ossessivo, tuttavia la Sampdoria riesce ad uscire usando spesso il fisico. Al 7° Soriano batte un bel calcio di punizione dalla sinistra, Romagnoli riesce a colpire di testa ma mette a lato.

    La storia del Grifone ripercorsa in Gradinata Nord | Foto Twitter
    La storia del Grifone ripercorsa in Gradinata Nord | Foto Twitter

    Al 17° Marassi esplode, azione insistita del Genoa che riparte con tre passaggi ribaltando il campo dopo un calcio di punizione per la Samp, un bel fraseggio al limite dell’area di Viviano tra Perotti, Bertolacci e Rincon la palla arriva a Niang sulla destra che mette un rasoterra insidioso dentro l’area sul quale s’insinua Falque battendo il portiere blucerchiato.

    Un minuto dopo i blucerchiati fanno riesplodere il “Luigi Ferraris“, sulla fascia sinistra Roncaglia commette sulla pressione di Eder un errore madornale, anziché alleggerire tiene palla ma se la fa rubare dall’attaccante sampdoriano che sfila così verso l’area e batte Perin in uscita. 1-1 dopo venti minuti, tanta sostanza, tanta foga agonistica e grandissimo entusiasmo è un gran bel derby fin qui.

    Al 27° Okaka si mangia la rete del vantaggio blucerchiato. Acquah resiste e si porta la palla sul limite del fondo nell’angolo di destra poi mette un pallone potente al centro dell’area a mezz’altezza. Okaka sfugge dai radar dei difensori genoani e ad un metro dalla porta spara incredibilmente alto. Passa un minuto e il Genoa in contropiede con Niang risponde, il suo tiro di sinistro a giro dal limite dell’area viene bloccato in due tempi da Viviano.

    Al 32° una bella punizione di sinistro di Falque sibila vicino al palo della porta del portiere blucerchiato facendo trattenere il respiro ai padroni di casa. Al 37° Perotti effettua dal limite dell’area un passaggio smarcante per Niang che è leggermente defilato sul vertice di destra ma tira in modo potente in porta e Viviano respinge in tuffo prima che Romagnoli in affanno liberi in calcio d’angolo.

    Il primo tempo si chiude con un’ottima intensità ma non regala più emozioni, un’ottima prima frazione fatta di agonismo, belle giocate e rovesciamenti di fronte continui, bravo Rocchi a gestire il match finora in modo inglese adattandosi al clima derby.

    Eder pareggia il conto dopo la rete di Falque | Foto Twitter
    Eder pareggia il conto dopo la rete di Falque | Foto Twitter

    Ripresa che inizia senza cambi, e il trend non cambia, Genoa che manovra con un buon palleggio e Samp pronta a ripartire con potenza. Al 50° Silvestre ci prova da fuori area ma il pallone esce alto sopra la traversa. Il primo quarto d’ora del secondo tempo però vive un principio di nervosismo tra le due squadre, complici un paio d’interventi al limite della regolarità dei difensori rossoblù sugli avanti sampdoriani e il troppo allungamento delle squadre che crea scollamento tra i reparti.

    Al 63° Roncaglia da fuori area prova a tirare un diagonale pericoloso che Viviano con la mano aperta devia in angolo. Al 79° Bertolacci, il migliore in campo, prova anche lui da fuori area ma il suo destro viene sporcato da un difensore genoano e finisce a lato.

    Incredibile gol fallito dalla Sampdoria all’86° quando su un’azione di contropiede Eto’o tenta un passaggio per Muriel che viene deviato in area da un difensore genoano, nello spazio s’infila Obiang che clamorosamente a tu per tu con Perin spara alto sopra la traversa.

    Emozioni forti nei minuti di recupero, quando da una punizione sulla sinistra Kucka svetta in area e colpisce la traversa, sulla ribattuta ancora un colpo di testa genoano respinto da Viviano e poi un terzo tiro verso la porta ma che finisce fuori chiude un match incredibile che poteva premiare sia una che l’altra squadra ma finisce 1-1.

    Sampdoria (4-3-1-2): Viviano 6; De Silvestri 6,5, Silvestre 6,5, Romagnoli 6,5, Regini 5,5; Acquah 6,5, Palombo 6 (dal 66° Duncan 5,5), Obiang 6; Soriano 6,5 (dal 72° Muriel 6); Eder 7 (dal 84° Eto’o S.V.), Okaka 5,5.

    All.: Sinisa Mihajlovic 6,5.

    Genoa (3-4-3): Perin 6; Roncaglia 5,5, Burdisso 6, De Maio 6,5; Rincon 6, Bertolacci 7,5, Kucka 6,5, Edenilson 6 (dal 75° Bergdich 6); Falque 7 (dall’88° Izzo S.V.), Perotti 6,5, Niang 6,5 (dal 80° Borriello (S.V.).

    All.: Gian Piero Gasperini 6.

    Arbitro: Gianluca Rocchi 6,5

    Ammoniti: Viviano (S), Roncaglia (G), Soriano (S), Obiang (S) Espulsi:

  • Tutti gli uomini del Derby della Lanterna

    Tutti gli uomini del Derby della Lanterna

    Gli occhi di tutta l’Italia calcistica e non solo saranno puntati sulla supersfida di Marassi questa settimana, e il Derby della Lanterna andrà in scena in prima serata come anticipo del sabato in solitario, visto che nello stesso giorno non sono previste partite di Serie A nemmeno alle 18:00.

    La stracittadina ligure è da sempre considerata il più bel derby d’Italia, sia per passione vissuta dalle due tifoserie che per l’atmosfera incandescente in campo. Se è da sempre una sfida molto difficile da decifrare per pronosticare un vincitore altrettanto complicato è comprendere lo stato psicofisico delle due compagini, tradotto in parole povere chi vince non si sa ma è sicuro che nessuna delle due vuole perdere.

    Altrettanto improbo è pronosticare chi possa essere l’uomo derby proprio perché spesso è stata una partita chiusa e il marcatore che ha aperto o chiuso la sfida è stato un gregario, per citarne solo alcuni del recente passato Maggio o Rafinha oppure uomini entrati dalla panchina come Boselli nel 2011 determinando poi l’andamento della stessa gara.

    Dal famoso 3 novembre 1946 (data del primo Derby della Lanterna, terminato 0-3 in favore dei blucerchiati) ad oggi sono passati per il prato di Marassi fior fior di giocatori e anche diversi campioni, ma nessuna delle due compagini ha mai messo la zampa vincente innestando la marcia in più e ponendosi al comando dei precedenti in modo netto come per esempio è accaduto al derby di Torino che la storia ha scritto dando un vantaggio netto ad una delle due. In Serie A si sono affrontate 63 volte, per 16 ha vinto il grifone, 24 i pareggi e per 23 volte ha vinto la Sampdoria. E’ l’unico derby che ha avuto un prologo anche nella serie cadetta e in Coppa Italia.

    L’ultima stracittadina ha visto trionfare la Sampdoria, nel girone d’andata grazie ad una punizione velenosa di Manolo Gabbiadini che ha chiuso il match per 0-1, nella supersfida di sabato sera il match-winner di allora non ci sarà perché ceduto al Napoli nella sessione di mercato di gennaio.

    Diego Milito, unico autore di una tripletta nei Derby della Lanterna | Foto Web
    Diego Milito, unico autore di una tripletta nei Derby della Lanterna | Foto Web

    Parlando di uomini derby della storia non si può non partire dall’origine della sfida e ricordare la coppia Giuseppe Baldini e Adriano Bassetto che negli anni ’40 erano proprio un incubo per la difesa genoana e misero, insieme ad altri marcatori, i primi derby proprio a favore dei blucerchiati facendo registrare nel 1948 il massimo scarto registrato nella storia del Derby della Lanterna 5-1 in favore della Sampdoria. I due restano ancora oggi i maggiori top-scorer della stracittadina.

    A quattro reti c’è un certo Roberto Mancini, sempre per la Sampdoria, che nella storia di questa partita si è dimostrata sempre più prolifica dell’avversario ma l’unica tripletta realizzata nella storia dei Derby della Lanterna è rossoblù e targata Diego Milito.

    Tre giocatori poi sono riusciti a mettere il proprio nome sul tabellino dei marcatori con entrambe le maglie si tratta di Giuseppe Baldini che realizzò anche una rete con la maglia del Genoa, Paolo Barison che dal Grifone passò alla Sampdoria dopo una parentesi al Milan e Eddie Firmani, che iniziò la sua avventura italiana con la maglia blucerchiata e la chiuse con la maglia rossoblù.

    Altro dato statistico interessante è quello relativo ai postumi che il Derby della Lanterna porta dietro, oltre al normale e sano sfottò che si respira in città per i mesi a seguire spesso c’è stata anche una vera e propria sterzata nel prosieguo della stagione sia per la squadra che lo ha vinto che per la squadra che ha perso.

    Inutile ricordare nella stagione nefasta, per la Sampdoria, del 2010/11 il derby di ritorno venne deciso dalla rete di Mauro Boselli nei minuti di recupero e che a fine stagione i blucerchiati retrocedettero. Ancora oggi i tifosi rossoblù sono convinti di essere stati determinanti per la retrocessione dei cugini. Oppure andando alla stagione storica per le genovesi (1990/91) quando alla fine la Sampdoria si laureò Campione d’Italia e il Grifone conquistò il primo storico piazzamento per la Coppa UEFA, in quell’occasione fu proprio la partita d’andata a dare il là ad una corsa fantastica per i colori rossoblù. Al vantaggio iniziale di Eranio rispose nella ripresa Gianluca Vialli ma a metà secondo tempo una punizione magistrale di Claudio Branco mandò in tripudio la Gradinata Nord e la squadra allenata allora da Osvaldo Bagnoli divenne una corazzata che chiuse con merito al quarto posto in classifica.

  • Gabbiadini regala alla Sampdoria il Derby della Lanterna

    Gabbiadini regala alla Sampdoria il Derby della Lanterna

    Una punizione laterale insidiosa di Manolo Gabbiadini ad un quarto d’ora dal termine ha consegnato il successo nel Derby della Lanterna alla Sampdoria.

    Una gara non certamente indimenticabile per quanto riguarda il gioco espresso dalle due squadre ma è stato senza dubbio un match intenso, pieno di aggressività da ambo le parti che è vissuto per tutto il tempo sul filo della tensione e dell’equilibrio spezzato al minuto 75° dal tiro da tre punti di Gabbiadini. Gioia in tribuna per il presidente Ferrero, la Sampdoria, in attesa della gara di domani dell’Udinese si trova momentaneamente al 3° posto solitario della classifica.

    La Gradinata Nord | © Luana Ambrico | Il Pallonaro
    La Gradinata Nord | © Luana Ambrico | Il Pallonaro

    Per quanto riguarda la sponda rossoblù, i ragazzi di Gasperini hanno fatto principalmente la gara, cercando di provare a sfondare l’ottima difesa blucerchiata che ha retto sino alla fine. Il tecnico del Genoa, che ha anche provato a modificare lo schema, però può comunque essere contento dello spirito e della grinta messa in campo dai suoi, oggi i punti non sono arrivati ma giocando così non tarderanno ad arrivare.

    Veniamo al racconto della gara, la prima sorpresa è subito nelle formazioni non certo da parte del Genoa con Gasperini che schiera il 3-4-3 pronosticato alla vigilia con Roncaglia, De Maio e Burdisso davanti a Perin, Sturaro e Rincon in mediana con Edenilson ed Antonelli esterni. Davanti trio d’attacco formato da Perotti, Pinilla e Kucka.

     

     

    Come detto la sorpresa arriva da Mihajlovic che lascia in panchina Gastaldello scegliendo la coppia Silvestre, Romagnoli come centrali, Regini e De Silvestri esterni, Obiang, Soriano e Palombo a metà campo, Gabbiadini, Okaka ed Eder in attacco.

    Dopo lo spettacolo delle due tifoserie, si parte.

    Distinti | © Luana Ambrico | Il Pallonaro
    Distinti | © Luana Ambrico | Il Pallonaro

    Primi 10 minuti molto nervosi con più fischi dell’arbitro che gioco con la Sampdoria costretta ad un cambio con Regini che si fa male muscolarmente, entra Mesbah, per inseguire una ripartenza veloce di Edenilson. La prima vera occasione, se si eccettua un inserimento di Eder il cui cross viene agevolmente bloccato da Perin, arriva al 20° con un bel colpo di testa di Pinilla che impegna Viviano nella presa a terra. La gara prosegue con l’intensità dei primi minuti, ma occasioni sostanzialmente non se ne vedono. Sul finale di tempo brivido per il Genoa con Perin che pasticcia sul rinvio e regala la palla agli avversari che però non riescono a sfruttare l’occasione. Dopo due minuti di recupero si va al riposo sullo 0-0.

    Il secondo tempo riparte senza cambi ed il Genoa prova a far subito la gara con aggressività ed un tentativo di fuori di Rincon. Gasperini al 59° cambia lo schema passando al 4-4-2 con l’inserimento di Matri per Kucka, ma è la Sampdoria che prova a rendersi insidiosa in contropiede. Al 75° la gara si sblocca, punizione laterale di Gabbiadini, nessuno la tocca, forse la sfiora De Maio, e la palla si insacca alle spalle di Perin. Il Genoa si lancia in attacco in maniera rabbiosa ma non riesce a rendersi mai pericoloso. Dopo 3 minuti di recupero l’arbitro Damato fischia la fine. Il Derby della Lanterna lo decide Manolo Gabbiadini.

     

    GENOA – SAMPDORIA 0-1 (0-0) (75° Gabbiadini)

    GENOA (3-4-3): Perin 5.5; Roncaglia 6.5, De Maio 5.5, Burdisso 6 (70° Bertolacci 5.5); Edenilson 6.5, Sturaro 6, Rincon 6 (81° Iago Falque sv), Antonelli 6; Perotti 6.5, Pinilla 6.5, Kucka 5 (59° Matri 5.5)

    Allenatore: Gasperini.

    SAMPDORIA (4-3-3): Viviano 6; Regini sv (11° Mesbah 5.5), Romagnoli 7, Silvestre 6, De Silvestri 6.5; Soriano 6.5, Palombo 6, Obiang 5 (90° Krsticic sv); Eder 6, Okaka 6.5, Gabbiadini 6.5(85° Sansone sv).

    Allenatore: Mihajlovic.

    Arbitro: Damato.

    Ammoniti: Silvestre (S), Burdisso (G), Eder (S), Pinilla (G), Okaka (S), Sturaro (G), Obiang (S).

  • Genova freme per il Derby della Lanterna

    Genova freme per il Derby della Lanterna

    Una competizione nella competizione, il Derby della Lanterna è una rivalità continua, il pensiero comunque a quello che hanno fatto i cugini, subito dopo aver seguito e patito per i propri colori, sentire il cuore palpitare all’impazzata e sentirlo morire in un istante. Questo è il derby di Genova, un derby che si concretizza in novanta minuti ma che non finisce mai.

    Genoa e Sampdoria sono pronte, tirate e posizionate in classifica nel modo migliore per offrire uno spettacolo incredibile, e poi ci sono i tifosi, quelli in grado di costruire un’atmosfera incredibile, con coreografie mozzafiato e cori di scherno originali e mai banali. Sarà una partita spettacolare, emozionante e imprevedibile così come è Genova, capace di stupire gli stessi genovesi in alcune circostanze nel bene e nel male.

    Coreografia Genoa | Foto Twitter
    Coreografia Genoa | Foto Twitter

    La Lanterna è pronta a tingersi dei suoi colori, ad illuminare con il suo faro la metà genovese che uscirà vittoriosa dal confronto e che fino al re-match poi girerà per la città con la possibilità di guardare il cugino dall’alto in basso e non conterà la classifica di Serie A, perché vincere entrambi i derby equivale a vincere lo scudetto cittadino.

    Coreografia Sampdoria | foto twitter
    Coreografia Sampdoria | foto twitter

    Nelle ultime stagioni più che a partite di calcio si è assistito a duelli rusticani, ma è sintomo anche questo di quanto la tensione sia alta sia in campo che fuori per l’importanza della posta in palio ed al pubblico piace così, perché anche se si esce sconfitti si deve uscire dal campo avendo dato tutto. Il cuore di ogni tifoso presente batte all’unisono e impazzisce se la palla entra nella porta giusta o smette di battere per alcuni secondi se finisce dietro le spalle del proprio portiere.

    Mihajlovic e Gasperini conoscono perfettamente come è vissuto il Derby della Lanterna e sanno quanto le tifoserie ci tengono quindi è certo che avranno preparato al meglio questa partita, sapendo però anche che spesso i derby sono decisi da chi non ti aspetti, da chi magari entra dalla panchina e vuole lasciare un segno indelebile nella memoria dei tifosi. Come nel caso di Boselli nella stagione 2010/11 che per la memoria rossoblù rimarrà come il gol che ha fatto retrocedere la Sampdoria, anche se non è vero, la Samp perderà la gara decisiva più avanti. O come nel caso di Icardi, giovane promessa blucerchiata nella stagione 2012/13 che realizzò la rete del definitivo 3-1 per la Sampdoria e che sbatté temporaneamente in ventesima posizione il Grifone. Oppure come nella stessa partita, vivere giornate da incubo, come capitò a Cesare Bovo che realizzò un’autorete per il Genoa e che ancora oggi è ricordato con sfottò dal popolo blucerchiato.

    Genova è pronta anche a cambiare il look, come da tradizione, si vedranno scalinate e muraglioni tinti dei colori dei vincitori. Spesso capita infatti che chi vince, giusto per continuare a ricordarlo al cugino, durante i festeggiamenti della notte trovi ispirazione per colorare parte della città di rossoblù o blucerchiato.

    Un esempio delle scalinate di Genova
    Un esempio delle scalinate di Genova

    La febbre da Derby della Lanterna è già cominciata e il Grifone è pronto ad alzarsi in volo, tirare fuori gli artigli per fermare il marinaio che a sua volta ha spiegato le sue vele e ha pronte le sue salve di cannone.

  • 90° Derby della Lanterna tra polemiche e sfottò

    90° Derby della Lanterna tra polemiche e sfottò

    Domenica 2 febbraio 2014, si giocherà il 90° Derby della Lanterna, tra Genoa e Sampdoria. (altro…)

  • Aria di derby, Ferrara punta tutto su Mauro Icardi

    Aria di derby, Ferrara punta tutto su Mauro Icardi

    Vincere il derby per mettersi alle spalle un periodo complicatissimo. Il filotto di sconfitte consecutive, per la Sampdoria, sembra non arrestarsi più. Ogni volta la stessa storia: vigilia di grande attese, tra pretattica e motivazioni a mille, e poi flop sul campo. Quasi mancasse ancora qualcosa ai blucerchiati per scrollarsi di dosso un andazzo a dir poco terrificante. Il prossimo avversario, domenica, sarà il Genoa. L’antagonista più indicato per provare a dare la svolta. Aggiudicarsi la stracittadina vorrebbe dire almeno due cose: punti per una classifica preoccupante e, aspetto cruciale questo, panchina meno pericolante per il tecnico Ciro Ferrara.

    Fattore infermeria – Certo, un derby le motivazioni le crea da solo. Poi, però, servono anche gli uomini giusti per provare a vincerlo. E anche questa volta la Sampdoria, ormai alla vigilia di un match spartiacque, è costretta a guardarsi allo specchio. Dalla seduta di questa mattina, svolta a porte chiuse sul prato superiore di Bogliasco, le notizie giunte non fanno sorridere. Maresca e Obiang si sono allenati con il gruppo, così come Mustafi, rientrato dopo l’impegno con l’Under 20 tedesca. Allenamento pomeridiano individuale invece per Estigarribia, così come per lo svizzero Berardi. Cure per i lungodegenti  Pozzi e Maxi Lopez. Anche per Eder difficile in reinserimento: proverà a stringere i denti, ma è difficile la sua presenza al derby.

    Mauro Icardi pronto a dare la svolta alla Samp
    Mauro Icardi è l’asso nella manica di mister Ferrara Credito: GABRIEL BOUYS
    AFP

    Tutto su Icardi – Con l’attacco debilitato dagli infortuni, Ciro Ferrara starebbe valutando alcune variazioni di tipo tattico. La Samp, domenica, dovrebbero scendere il campo schierata con un 4-4-2 a trazione anteriore. La novità dovrebbe essere l’inserimento della giovane punta Mauro Icardi dal 1’. Insieme a lui, nel caso Eder non dovesse farcela, pronto Juan Antonio. Icardi in questa stagione ha collezionato pochi minuti. Per lui, quindi, l’occasione per mettersi in mostra da titolare. E magari per provare a cambiare le sorti di una Sampdoria ormai in piana crisi.