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  • NBA: ancora down i Celtics ed up i Rockets. Reportage delle partite del 18/10/2017

    NBA: ancora down i Celtics ed up i Rockets. Reportage delle partite del 18/10/2017

    Nella seconda giornata della Season Regular NBA 2017/18, in cui Belinelli e i suoi Atlanta Hawks hanno battuto i Dallas Mavericks, si sono disputate altre dieci partite.

    San Antonio Spurs – Minnesota Timberwolves 107-99

    I San Antonio Spurs, orfani degli infortunati Tony Parker e soprattutto di Kawhi Leonard, debuttano in casa con l’obiettivo stagionale di confermarsi ancora una volta tra i pretendenti al titolo. Lo fanno incontrando i giovanissimi Minnesota Timberwolves, che invece vogliono mostrare di essere ormai esplosi e pronti a fare qualcosa di più grande.

    La vittoria va ai San Antonio Spurs, non senza difficoltà, guidati da un LaMarcus Alridge che realizza 25 punti e prende 10 rimbalzi, sicuramente motivato dal fresco rinnovo contrattuale. Logicamente è il sistema di Gregg Popovich che funziona sempre bene, e lo fa grazie ad un Danny Green da 17 punti (3/7 al tiro da 3 punti), ad un ottimo  esordio da titolare di Dejounte Murray con 16 punti, ad un panchinaro di eccellenza come Rudy Gay (14 punti e 5 rimabalzi), infine grazie all’esperienza in campo di Pau Gasol.

    I Minnesota Timberwolves dimostrano di saperci fare, seppur mancando ancora di certezze. Andrew Wiggins realizza 26 punti, con un inaspettato 4 su 6 al tiro da 3, al quale accompagna 5 rimbalzi.  Karl-Anthony Towns è sempre la, pronto ad essere il Centro del futuro, per lui i punti sono 18 e 13 i rimbalzi. Discreto l’esordio di Jimmy Butler autore di 12 punti.

    Destroit Pistons – Charlotte Hornets 102-90

    Nella notte in cui viene inaugurato da Eminem, Kid Rock e Big Sean, la Little Ceasars Arena, il nuovo campo da gioco dei Detroit Pistons, i padroni di casa festeggiano con una facile vittoria. A guidare la vittoria è Tobias Harris, che parte col botto realizzando nel primo quarto ben 17 punti, su quelli che poi saranno 27 totali, a cui agigungerà 10 rimbalzi. Buona prestazione di Andre Drummond, da 8 punti e 13 rimbalzi, ma per i padroni di casa è stato anche decisivo, oltre ai 10 assist di Reggie Jackson, i 16 punti di Langston Galloway e i 13 di Henry Ellenson.

    Per gli Charlotte Hornets limitato in attacco ma positivo l’esordio di Dwight Howard, che registra 10 punti, 15 rimbalzi e 2 stoppate, anche se il leader della squadra è indubbiamente Kemba Wlaker, autore di 24 punti e 6 rimbalzi. Hanno molti nomi ancora da schierare, ma avranno anche molto da lavorare.

    Indiana Pacers – Brookyln Nets 140-131

    Ad Indianapolis inizia l’era del Post-George, lo fa nel migliore dei modi, con una vittoria a piene mani, in cui ben 8 giocatori vanno a referto in doppia cifra. Si segna tanto gli Indiana Pacers sono quasi sempre avanti, top scorer della squadra di casa, ma per un pelo, è Victor Oladipo, autore di 22 punti a cui accompagna tra l’altro 4 palle rubate. Le doppie doppie si sprecano, segnano 21 punti sia Darren Collison che Myles Turner, il primo con 11 assist, il secondo con 14 rimbalzi e 4 stoppate. 11 i rimbalzi di Thaddeus Young il quale realizza anche 17 punti. Ottima anche la panchina per la squadra di casa, a partire dal figlio di Arvydas Sabonis, Domantas Sabonis segna 16 punti, gli stessi di Lance Stephenson.

    Si vedono belle cose anche da parte dei Brooklyn Nets, in particolare un D’Angelo Russel autore di 30 punti, è quasi invisibile Timofey Mozgov, mentre Trevor Booker va in doppia doppia con 20 punti e 10 rimbalzi. Vicino alla doppia doppia anche Demarre Carrol con 10 punti e 9 rimbalzi. Brutta tegola infine per gli ospiti, Jeremy Lin, autore fino a quel momento di 18 punti, si infortuna nell’ultimo quarto.

    Orlando Magic – Miami Heat 116-109

    Partita a fase alternata quella tra gli Orlando Magic ed i Miami Heat, dopo un primo tempo quasi tutto dominato dagli ospiti, con un Hassan Whiteside in stato di graziea, da 26 punti e 22 rimbalzi, sembra così aver trovato il suo posto nella NBA. Nel secondo vi è il dominio dei padroni di casa, in una vittoria corale, tra cui spicca Nikola Vucevic con 19 punti e 13 rimbalzi, oltre al top scorer Evan Fournier autore di 23 punti, che rimanda indietro l’attacco degli Heat e da la vittoria ai Magic.

    Probabilmente due squadre che nel campionato NBA avranno poco da dire.

    Washington Wizards – Philadelphia 76ers 120-115

    A Washington si è giocata la prima partita della scommessa dei giovani, con in campo nella stessa squadra le prime due prime scelte degli ultimi due anni: Ben Simmons e Markelle Fultz, che insieme a Joel Embiid fanno probabilmente, in prospettiva, il trio più temibile del futuro. A parte ciò, i Wizards incassano la prima vittoria stagione, con il solito John Wall, da 28 punti, 8 assist e 5 rimbalzi, con un Breadly Beal da 25 punti ed un Marcin Gortat da 17 rimnbalzi oltre che 11 punti. I 76ers hanno dimostrato già di voler dire la loro, con un Ben Simmons da 18 punti e 10 assist, il rookie Markelle Fultz da soli 10 punti, un Joel Embiid da 18 punti e 13 rimbalzi, ma soprattutto con l’exploit di un Robert Covington da 29 punti ed un pauroso 7/11 al tiro da 3 punti. Bella partita, chiusa in realtà solo a 15 secondi dalla fine con l’errore da 3 di J.J. Redick.

    Boston Celtics – Milwaukee Bucks 100-108

    Il campionato è iniziato da meno di due giorni e già non è un buon momento per i Boston Celtics che dopo la sconfitta con i Cleveland Cavaliers e l’infortunio di Hayward, subiscono già la prima sconfitta casalinga.
    I Celtics reggono bene, dopo un -7 riescono a far segnare anche un +5, ma è un finale tutto a favore dei Milwaukee Bucks, che guidati da Giannis Antetokounmpo autore nel totale di 37 punti, di cui 16 solo nell’ultimo quarto,  accompagnati da 13 rimbalzi, piazzano un parziale di 11-1 e chiudono definitvamente con il tiro da tre punti di Matthew Dellavedova, autore di 15 punti. Ottimo anche l’apporto di Malcom Brogdon che realizza 19 punti e di Khris Middleton che con 15 punti e 9 rimbalzi non va in doppia doppia per un pelo.
    Dal lato dei Boston Celtics deve ancora ambientarsi Kyrie Irving, 17 punti e solo 4 assist per lui, ma soprattutto un pessimo 7/25 al tiro. Jayson Tatum si trova meno a suo agio della gara d’esordio, mentre a guidare ancora una volta le fila è Jaylen Brown, miglior realizzatore dei suoi con 18 punti. Infine sembra ancora non esplodere Al Horford.

    Memphis Grizzlies – New Orleans Pelicans 103-91

    A Memphis ieri notte è stata evidenziata una certezza, a parte le due torri in casa Pelicans c’è il vuoto e non basta dominare il primo quarto per vincere una partita. Non bastano i 33 punti e 18 rimbalzi di Anthony Davis, nè o 28 punti, 10 rimbalzi e 7 stoppate di DeMarcus Cousins, non bastano se in due si segna più del resto della squadra e se dalla panchina arrivano in totale 8 punti, specie se Jrue Holiday segna 4 punti in tutto facendo 2/11 dal campo.
    Lo dimostrano i Grizzlies che danno la squadra in mano a Mike Conley, realizzatore di 27 punti con un ottimo 9/15 al tiro, ma che lo fanno accompagnare da Marc Gasol che produce una doppia doppia da 14 punti ed 11 rimbalzi, e fanno uscire dalla panchina un rookie come Dillon Brooks esordisce scrivendo nel suo taccuino 19 punti.

    Utah Jazz – Denver Nuggets 106-96

    I Nuggets incassano subito una sconfitta e lo fanno dopo una partenza a razzo ed un dominio quasi perenne tra secondo e terzo quarto, con un +9, sul 49-58, alla fine del primo tempo.
    Chi è che cambia le sorti in campo è Alec Burks, che tra il terzo ed il quarto quarto segna 12 dei suoi 16 punti totali. Chi invece regge per tutta la partita è Rudy Gobert, che va in doppia doppia con 18 punti e 10 rimbalzi, mentre all’esordio in maglia Jazz Ricky Rubio si fa notare per i suoi 10 assist.
    Da Denver si è visto un Willie Burton, 23 punti,  che diventa miglior realizzatore partendo dalla panchina, Nikola Jokic che tira male realizzando solo 7 punti, ma contribuisce con 12 rimbalzi e 8 assist, mentre Paul Millsap realizza 19 punti e prende 6 rimbalzi seppur ancora debba adattarsi.

    Phoenix Suns – Portland Trail Blazers 76-124

    E’ un massacro quello subito dai Phoenix Suns per mano dei Portland Trail Blazers, lo dicono i numeri e le giocate nel campo, lo dicono i 48 punti di scarto tra le due compagini, nuovo record per una sconfitta nella gara di esordio stagionale, lo dice il libro dei record negativi dei Suns. Tutto ciò, corredato dall’assenza di C.J. McCollum tra gli avversari, fa presagire una brutta annata per i Suns, una squadra nella quale i giocatori non sembrano per nulla essere a proprio agio tra di loro. La chiara dimostrazione arriva guardano Eric Bledsoe, che con soli 15 punti e soli 3 assist è il migliore in entrambe le statistiche.
    Dal lato di Portland invece le cose sembrano facili, il leader Damian Lillard scrive 27 punti, 5 rimbalzi e 5 assist, dalla panchina esce Pat Connaughton e fa il record in carriera con 24 punti, Al-Farouq Aminu raccoglie 12 rimbalzi, 11 come i punti sono quelli di Jusuf Nurkic. Oltre questo non c’è altro da dire, il risultato finale dice tutto.

    Sacramento Kings – Houston Rockets 100-105

    Non poteva essere migliore l’avvio di stagione degli Houston Rockets che dopo aver battuto i Golden State Warrios fanno registrare già la loro seconda vittoria, nonostante Chris Paul non tocchi il campo da gioco.
    A pensarci è sempre James Harden, nuovamente a segno con 27 punti, ma soprattutto con 3 pesantissime triple nell’ultimo quarto. Ancora una volta lo segue bene Eric Gordon, che realizza 25 punti con 4 triple, ed infine esce fuori Clint Capela che segna 22 punti e prende 17 rimbalzi.
    Ai Kings è mancata la convinzione di potercela fare, ma i due lunghi Willie Cauley-Stein autore di 21 punti e 10 rimbalzi e Skal Labissiere (12 punti e 10 rimbalzi) hanno dimostrato che in ottica futura nel reparto avranno qualcosa da dire. Buona la prestazione di Buddy Hield con i suoi 19 punti, ma soprattutto ottimo l’esordio del rookie De’Aaron Fox che segna nel suo tabellino 14 punti partendo dalla panchina.
    Gli Houston Rockets quest’anno ce la metteranno tutta, e batterli non sembra sarà così facile.

     

     

  • Sfortuna Gallinari, crac al ginocchio sinistro

    Sfortuna Gallinari, crac al ginocchio sinistro

    Brutta, bruttissima notizia per Danilo Gallinari ed i suoi tanti tifosi in Italia e non, l’ala azzurra si è infortunato, pare seriamente al ginocchio sinistro durante l’ultima partita giocata nella notte contro i Dallas Mavericks di Dirk Nowitzki. Il numero otto dei Denver Nuggets a 4’27” dal riposo durante un entrata in area ha messo malamente a terra il ginocchio sinistro che ha effettuato un movimento innaturale cedendo di schianto sotto le urla di dolore del “Gallo”. Gallinari è stato trasportato con la sedia a rotelle fuori dal Pepsi Center di Denver per gli accertamenti del caso ma la prima diagnosi, a caldo, sembra essere devastante per il più forte giocatore del basket italiano al momento in circolazione: rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, una diagnosi che se confermata, farà dire addio alla stagione in corso in Nba ed agli Europei in Slovenia con la nazionale azzurra.

    L'urlo di dolore di Gallinari ©Doug Pensinger/Getty Images
    L’urlo di dolore di Gallinari ©Doug Pensinger/Getty Images

    Danilo stava disputando la sua solita fantastica partita contro i Dallas Mavericks di Dirk Nowitzki che sono praticamente fuori dai Playoff, post season che invece è stata conquistata da Denver con ampio margine grazie anche alla striscia di quindici vittorie consecutive in stagione e di un’ imbattibilità fra le mura amiche garantita anche dalle stupende prestazioni del Gallo in questa stagione.

    Denver ha vinto la partita contro Dallas 95-94 rischiando nel finale anche a causa dell’infortunio di Gallinari che ha scosso tutti i Nuggets ed il Pepsi Center letteralmente ammutolito al momento del crac. I pensieri dei compagni e di coach George Karl sono tutti per il giovane azzurro il quale verrà sottoposto ad una risonanza magnetica per rilevare con certezza l’entità di un infortunio che sicuramente non ci voleva per Danilo e per tutto il basket italiano che può perdere oltre ad Andrea Bargnani, anche l’ex Armani Jeans per gli Europei in Slovenia della prossima Estate.

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  • NBA: Bargnani e l’anno zero, Denver vince senza Gallinari

    NBA: Bargnani e l’anno zero, Denver vince senza Gallinari

    Dieci le partite Nba giocate nella notte. Ennesima prestazione deludente da parte di Andrea Bargnani, che chiude a zero punti il match perso da Toronto a Cleveland. I Cavs conquistano la loro seconda vittoria consecutiva senza poter contare sul loro giocatore principe, Kyrie Irving, dopo aver battuto ventiquattro ore prima i Bulls allo United Center. Ai canadesi non bastano i 34 punti di DeRozan, top scorer dell’incontro.
    La giornata ha sorriso maggiormente alle squadre della Eastern Conference: fra queste, segnaliamo New York. Non è stato però tutto semplice per Carmelo Anthony e compagni, i quali hanno dovuto fare i conti con Stephen Curry. Il giocatore dei Warriors  ha segnato qualcosa come 54 punti, facendo così registrare il suo personal season-high. Tutto questo non è però bastato agli ospiti per violare il parquet dei Knicks.
    Nell’appassionante corsa play-off della Western Conference, cadono sia Houston che Utah, battute rispettivamente da Milwaukee e Atlanta. Potrebbe approfittarne la squadra di Mike D’Antoni proprio questa sera, quando allo Staples Center riceverà Minnesota, di certo un avversario non irresistibile.

    Dopo Bargnani anche Gallinari a secco, senza giocare però…

    Andrea Bargnani | © Louis Dollagaray/Getty Images
    Andrea Bargnani | © Louis Dollagaray/Getty Images

    Andrea Bargnani non è l’unico italiano ad essere rimasto a secco nella notte appena trascorsa. Anche il nostro Danilo Gallinari non è riuscito a segnare un canestro nel match vinto da Denver contro Portland. Nel suo caso però c’è un’attenuante di rilievo: il Gallo infatti non è nemmeno sceso in campo. Stavolta il sostituto, all’anagrafe Wilson Chandler, non ha brillato (7) come nel precedente incontro. A tenere a galla i Nuggets ci ha pensato la coppia stratosferica composta da Iguodala (29) e Ty Lawson (30), che insieme hanno trascinato Denver ad una delle “rare” vittorie in trasferta.

    Tutti i risultati

    Wizards-Pistons 95-96
    Magic-Kings 101-125
    Cavs-Raptors 103-92
    Rockets-Bucks 107-110
    Grizzlies-Mavs 90-84
    Knicks-Warriors 109-105
    Thunder-Hornets 119-74
    Spurs-Suns 101-105 (ot)
    Jazz-Hawks 91-102
    Blazers-Nuggets 109-111

    Classifica Eastern Conference

    Heat 41-14
    Pacers 36-21
    Knicks 34-20
    Hawks 33-23
    Nets 34-24
    Bulls 32-25
    Celtics 30-27
    Bucks 28-28
    Sixers 22-33
    Raptors 23-35
    Pistons 23-37
    Cavs 20-38
    Wizards 18-38
    Magic 16-42
    Bobcats 13-44

    Classifica Western Conference

    Spurs 45-14
    OKC 42-15
    Clippers 41-18
    Grizzlies 38-18
    Nuggets 37-22
    Warriors 33-25
    Jazz 31-27
    Rockets 31-28
    Lakers 28-30
    Blazers 26-31
    Mavs 25-32
    Twolves 20-34
    Hornets 20-39
    Suns 20-39
    Kings 20-39

  • NBA: cade Bargnani, Denver senza Gallinari frena i Lakers

    NBA: cade Bargnani, Denver senza Gallinari frena i Lakers

    Quattro le partite Nba giocate nella notte italiana. L’unico italiano a scendere in campo è stato Andrea Bargnani, che ha perso in casa contro Washington (84-90). Prestazione discreta per il nostro Andrea, il quale mette a referto 8 punti (4/11) in ventuno minuti a disposizione. Ai Raptors è mancato in maniera terribile Rudy Gay (1/11 dal campo), assente ingiustificato stasera, lasciando ogni responsabilità a DeRozan, che da solo segna 25 punti, non sufficienti però per evitare la sconfitta. Si segnalano poi altre due vittorie esterne, quella di Boston a Utah, dove serve un tempo supplementare ai nonni vestiti di verde per avere ragione dei Jazz, con un Paul Pierce sempre in forma smagliante (26 punti, 7 rimbalzi, 8 assist), e quella di Atlanta (103-114 contro Detroit), dove per la verità i dubbi su un successo degli Hawks erano francamente pochi, considerato il livello alquanto scarso dei Pistons in questa stagione. Vi state chiedendo quale sia l’unica squadra che ha fatto valere il fattore campo?

    Denver frena i Lakers, Chandler sostituisce al meglio Gallinari

    Kobe Bryant cade al Pepsi Center | ©Doug Pensinger/Getty Images
    Kobe Bryant cade al Pepsi Center | ©Doug Pensinger/Getty Images

    Ovviamente è Denver. I Nuggets confermano il proprio strapotere al Pepsi Center, dove in stagione hanno perso a memoria soltanto tre incontri, e anche stavolta, nonostante l’avversario sia di primo pelo, esercitano la legge non scritta di quest’anno: ad Alcatraz amici, non si passa. Nel quintetto di George Karl manca lui, Danilo Gallinari, fuori per infortunio, ma a sostituirlo degnamente ci pensa Wilson Chandler, che chiude la serata a quota 23 punti, top scorer dei suoi compagni di squadra (10/18 dal campo).

    I Lakers nonostante il ko possono comunque tirare un sospiro di sollievo perché appunto i Jazz hanno perso la loro partita contro Boston, lasciando quindi invariate le caselle della corsa play-off. Male che vada i californiani torneranno ad una distanza di 3 vittorie e mezzo da Houston, distacco comunque accettabile e sopratutto recuperabile da Bryant e compagni in questo finale di stagione. Black Mamba, dopo aver segnato 78 punti negli ultimi tre giorni, si ferma a 29 punti, 9 assist e 6 rimbalzi, consapevole forse di potersi meritare un pizzico di riposo dopo due serate da sogno come quelle appena trascorse.

    Tutti i risultati

    Raptors-Wizards 84-90
    Pistons-Hawks 103-114
    Jazz-Celtics 107-110 (ot)
    Nuggets-Lakers 119-108

    Classifica Eastern Conference

    Heat 40-14
    Pacers 35-21
    Knicks 33-20
    Hawks 32-23
    Nets 33-24
    Bulls 32-24
    Celtics 30-27
    Bucks 26-28
    Sixers 22-32
    Raptors 23-34
    Pistons 22-37
    Wizards 18-37
    Cavaliers 18-38
    Magic 15-41
    Bobcats 13-43

    Classifica Western Conference

    Spurs 45-13
    Thunder 41-15
    Clippers 40-18
    Grizzlies 37-18
    Warriors 33-23
    Jazz 31-26
    Rockets 31-27
    Lakers 28-30
    Blazers 26-30
    Mavs 25-30
    TWolves 20-33
    Hornets 20-37
    Kings 19-38
    Suns 18-39

  • NBA: Gallinari torna alla vittoria

    NBA: Gallinari torna alla vittoria

    Sette le partite Nba giocate nella notte. Non sono scesi in campo, ma i Lakers possono comunque tirare un sospiro di sollievo per le sconfitte di Utah e Houston, rispettivamente contro Clippers e Washington, ko che riaccendono la sfida play-off nella Western Conference, con i giallo-viola capitanati da Bryant (40 punti di Black Mamba nell’ultima partita contro Portland) distanti 3 vittorie e mezzo dai Rockets, a cui non sono bastati i 27 punti di James Harden per espugnare il Verizon Center. Nella Eastern Conference registriamo l’ennesimo successo di Miami, che in trasferta strapazza Philadelphia con un sonoro 114-90. LeBron James protagonista insieme a Wade (33) con una tripla doppia (16 punti, 10 rimbalzi, 11 assist). Trasferte positive anche per Indiana (90-72 a Detroit), e Atlanta, che vince in volata contro i Bucks grazie al canestro decisivo di Al Horford a cinque secondi dal termine. Malissimo infine Orlando, che cade davanti al proprio pubblico contro i Cavaliers. Sugli scudi Speights con i suoi 18 punti e 8 rimbalzi.

    Gallinari e Denver tornano alla vittoria

    Andre Iguodala | ©Rob Carr/Getty Images
    Andre Iguodala | ©Rob Carr/Getty Images

    Individualmente parlando non è stata una grande giornata per Gallinari, che rimane sul parquet di Charlotte soltanto 15 minuti, giusto il tempo di segnare due triple, oltre a mettere a referto anche due assist e altrettante stoppate, ma il nostro Gallo ha di che sorridere visto che Denver è tornata a vincere in trasferta dopo quattro ko consecutivi lontano dal Pepsi Center. La palma di migliore in campo va ad Iguodala (5/7 dal campo), che realizza tredici punti e 10 assist. Da segnalare anche i 17 punti di JaVale McGee dalla panchina (8/10 dal campo).

    Tutti i risultati

    Magic-Cavaliers 94-118
    Bobcats-Nuggets 99-113
    Wizards-Rockets 105-103
    Pistons-Pacers 72-90
    Sixers-Heat 90-114
    Bucks-Hawks 102-103
    Clippers-Jazz 107-94

    Classifica Eastern Conference

    1. Heat 39-14
    2. Pacers 35-21
    3. Knicks 32-20
    4. Nets 33-23
    5. Bulls 32-23
    6. Hawks 31-23
    7. Celtics 29-26
    8. Bucks 26-28
    9. Sixers 22-31
    10. Raptors 23-33
    11. Pistons 22-36
    12. Cavaliers 18-37
    13. Wizards 17-37
    14. Magic 15-41
    15. Bobcats 13-43

    Classifica Western Conference

    1. Spurs 44-13
    2. Thunder 40-15
    3. Clippers 40-18
    4. Grizzlies 36-18
    5. Nuggets 35-22
    6. Warriors 32-23
    7. Jazz 31-25
    8. Rockets 31-27
    9. Lakers 27-29
    10. Mavericks 25-29
    11. Blazers 25-30
    12. Timberwolves 20-32
    13. Hornets 19-37
    14. Kings 19-37
    15. Suns 18-38
  • NBA: Belinelli non basta, Chicago ko a Boston

    NBA: Belinelli non basta, Chicago ko a Boston

    Dodici le partite Nba giocate nella notte italiana. La copertina di oggi la dedichiamo al nostro Marco Belinelli, uno dei protagonisti nel match del TD Garden che ha visto Boston superare 71-69 Chicago. L’azzurro è stato il miglior realizzatore dei Bulls con 12 punti in appena 19 minuti giocati. In questa partita dallo score decisamente basso, a fare la differenza sono stati gli 8 punti segnati da Kevin Garnett nell’ultimo periodo, e sopratutto il canestro da due a 20″ dal termine quando il punteggio vedeva i Celtics avanti di una sola lunghezza (67-66). Gli ospiti hanno però avuto la possibilità nei secondi finali di compiere il sorpasso con la tripla tentata da Boozer, che però ha raggiunto a fatica il ferro. Per Boston è l’ottava vittoria in nove partite, tutte disputate senza RR.

    No Belinelli, no Denver

    Kevin Garnett sa fare ancora la differenza | ©Jared Wickerham/Getty Images
    Kevin Garnett sa fare ancora la differenza | ©Jared Wickerham/Getty Images

    Continua la striscia negativa dei Nuggets, che lontano dal Pepsi Center non sanno più vincere. Contro Brooklyn (119-108), Denver perde la terza partita consecutiva. Assente per la seconda serata di fila Danilo Gallinari, frenato da una fastidiosa sinusite. I Nets possono sorridere per la grande prestazione di Joe Johnson (26), il migliore dei suoi insieme C.J Watson (25), che non hanno fatto rimpiangere l’assenza di Deron Williams. Tra gli ospiti Ty Lawson si conferma top scorer con i suoi 26 punti.

    Sempre ad Est si registrano le facili vittorie di Atlanta (76-108 sul campo di Orlando, Josh Smith da 30 punti), e Indiana, che umilia Charlotte 101-77, nella notte della tripla-doppia di Paul George, autore di 23 punti, 12 rimbalzi e 12 assist. Vincono anche i Bucks, che battono Philadelphia 94-92, con un grandissimo Monta Ellis, che mette a referto 27 punti, fra cui i due tiri liberi decisivi nel finale di gara. Grossa sorpresa poi al Garden di New York, dove i Knicks si son visti superare da Toronto, una delle squadre più in forma al momento. Con quella di stanotte sono ormai quattro le vittorie consecutive dei Raptors, che oggi devono ringraziare i 26 punti di Alan Anderson, partito dalla panchina. Per Bargnani invece solo due punti in dodici minuti. Giornata da dimenticare per Carmelo Anthony, che si ferma a 12 punti ed un imbarazzante 5/24 da due.

    Non sono mancate le sorprese nemmeno ad Ovest, dove Portland è stata letteralmente spazzata via da New Orleans (99-63). Anthony Davis è il migliore dei suoi con 21 punti e 11 rimbalzi. Meno sorprendente invece la sconfitta di Washington in trasferta a Detroit (96-85), con i Pistons che hanno beneficiato della fantasia di Will Bynum (8 assist) e Jose Calderon (24 punti), per avere ragione dei Wizards. A Dallas i Mavs si sbarazzano facilmente dei Kings (123-100), festeggiando lo storico traguardo di Vince Carter, che supera Larry Bird nella speciale classifica dei migliori marcatori di tutti i tempi (21,769, cinque in più della leggenda Bird). Prosegue nel frattempo la silenziosa marcia di San Antonio, anche stanotte vincente (95-96 a Cleveland), aiutata dalla tripla di Kawhi Leonard nel finale e dal rientro delle sue stelle (Tim, Tony, Manu). In chiave play-off si registrano infine da una parte la vittoria dei Jazz nella terra dei laghi (93-97 su Minnesota, 20 punti per Al Jefferson, dall’altra il ko dei Rockets allo Staples Center, dove i Clippers si sono imposti per 106-96 grazie ai 20 punti di Griffin e gli 11 assist di Chris Paul.

    Tutti i risultati

    Magic-Hawks 76-108
    Cavaliers-Spurs 95-96
    Pacers-Bobcats 101-77
    Pistons-Wizards 96-85
    Knicks-Raptors 88-92
    Nets-Nuggets 119-108
    Celtics-Bulls 71-69
    Hornets-Blazers 99-63
    Timberwolves-Jazz 93-97
    Bucks-Sixers 94-92
    Mavericks-Kings 123-100
    Clippers-Rockets 106-96

    Classifica Eastern Conference

    1. Heat 35-14
    2. Knicks 32-18
    3. Pacers 32-21
    4. Nets 31-22
    5. Bulls 30-22
    6. Hawks 29-22
    7. Celtics 28-24
    8. Bucks 26-25
    9. Sixers 22-29
    10. Raptors 21-32
    11. Pistons 21-33
    12. Cavaliers 16-37
    13. Wizards 15-36
    14. Magic 15-37
    15. Bobcats 12-40

    Classifica Western Conference

    1. Spurs 42-12
    2. Thunder 39-13
    3. Clippers 38-17
    4. Grizzlies 33-18
    5. Nuggets 33-21
    6. Warriors 30-22
    7. Jazz 30-24
    8. Rockets 29-26
    9. Lakers 25-28
    10. Blazers 25-28
    11. Mavericks 23-29
    12. Timberwolves 19-31
    13. Hornets 19-34
    14. Kings 19-35
    15. Suns 17-36
  • NBA: LeBron James riscrive la storia

    NBA: LeBron James riscrive la storia

    LeBron James entra (di nuovo) nella storia NBA. Centrando per la sesta partita consecutiva la quota trenta punti con il 60% al tiro, il Prescelto stacca definitivamente tutti gli altri grandi del basket americano, sedendosi sul trono che spetta al più forte di tutti i tempi. Neanche Michael Jordan arrivò a tanto, e quando scomodiamo Air, stiamo scomodando il Dio della pallacanestro mondiale, scusate se è poco. La stella di Miami vive l’ennesima notte magica nella partita vinta dagli Heat su Portland con il risultato di 117-104, mettendo a referto 30 punti, 6 rimbalzi, 9 assist e 2 stoppate. Top scorer della serata il giovane Damian Lillard, leader dei suoi con 33 punti. Prestazione comunque inutile di fronte allo strapotere di James e del quintetto di casa, che conquista la vittoria numero 23 in Florida, a fronte di tre sole sconfitte. Nella vittoria di Miami da segnalare anche i 32 punti di Chris Bosh, che come percentuali tira addirittura meglio del suo compagno di squadra (13/16 dal campo).

    Denver senza Gallinari, Toronto la punisce con Rudy Gay

    LeBron James entra nella storia | ©Mike Ehrmann/Getty Images
    LeBron James entra nella storia | ©Mike Ehrmann/Getty Images

    I Nuggets cadono per la seconda volta consecutiva nel giro di tre giorni, dopo aver fatto registrare in precedenza una striscia record di 15 vittorie in 18 partite. Stavolta Denver deve inchinarsi ai Raptors (109-108), e all’immenso Rudy Gay, che regala un altro successo ai suoi nuovi compagni di squadra con un canestro in sospensione a 4″ dal termine, con il risultato che vedeva avanti gli ospiti 107-108. La squadra di coach Karl non ha potuto contare sul prezioso apporto di Gallinari, costretto al forfait per un’infezione alle vie respiratorie. Dall’altra parte, nonostante Toronto abbia vinto, non può esultare nemmeno Bargnani, che ha chiuso la serata con 4 punti  in 18 minuti di gioco partendo dalla panchina.

    Nella Western Conference si registra la vittoria casalinga di Memphis sui Kings, grazie alla doppia-doppia da 24 punti e 12 punti fatta registrare da Marc Gasol.

    Le vere sorprese però si registrano in chiave ottavo posto, ultima posizione utile per conquistare l’accesso ai play-off. Non sono buone notizie per i Lakers (che hanno battuto senza difficoltà i Suns 91-85, con 19 punti e 18 rimbalzi di Howard), perché sia i Rockets che i Jazz hanno vinto i loro rispettivi incontri.

    Houston ha violato l’Oracle Arena (107-116, top scorer Harden con 27 punti), confermando così quanto si pensava alla vigilia, ovvero che i Warriors stanno facendo enorme fatica per riprendersi dalla recente striscia negativa che li vede loro malgrado protagonisti.

    La più grande sorpresa è però giunta da Utah, dove i padroni di casa sono riusciti nell’impresa di battere OKC (109-94). Ha giocato un fattore decisivo l’apporto straordinario della panchina dei Jazz, capace di contribuire con 49 punti, tra cui i 15 di Derrick Favors. Ai Thunder non sono bastati i 33 punti di Kevin Durant per evitare la prima sconfitta dopo quattro vittorie consecutive.

    Tutti i risultati

    Raptors-Nuggets 109-108
    Heat-Blazers 117-104
    Grizzlies-Kings 108-101
    Jazz-Thunder 109-94
    Warriors-Rockets 107-116
    Lakers-Suns 91-85

    Classifica Eastern Conference

    1. Heat 35-14
    2. Knicks 32-17
    3. Pacers 31-21
    4. Bulls 30-21
    5. Nets 30-22
    6. Hawks 28-22
    7. Celtics 27-24
    8. Bucks 25-25
    9. Sixers 22-28
    10. Raptors 20-32
    11. Pistons 20-133
    12. Cavaliers 16-36
    13. Wizards 15-35
    14. Magic 15-36
    15. Bobcats 12-39

    Classifica Western Conference

    1. Spurs 41-12
    2. Thunder 39-13
    3. Clippers 37-17
    4. Grizzles 33-18
    5. Nuggets 33-20
    6. Warriors 30-22
    7. Jazz 29-24
    8. Rockets 29-25
    9. Blazers 25-27
    10. Lakers 25-28
    11. Mavericks 22-29
    12. Timberwolves 19-30
    13. Kings 19-34
    14. Hornets 18-34
    15. Suns 17-36

    Top 10 Nba della notte

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  • NBA: Toronto vince senza Bargnani, Gallinari ko a Boston

    NBA: Toronto vince senza Bargnani, Gallinari ko a Boston

    Nove le partite Nba giocate nel Sunday night americano. Serata dai sentimenti opposti per i nostri italiani, con Bargnani che può sorridere per la seconda vittoria consecutiva di Toronto dopo aver battuto al Canada Air Centre gli Hornets (102-89) nonostante non sia sceso sul parquet neanche un minuto per un improvviso attacco influenzale. Tra i Raptors, che hanno tirato dall’arco con percentuali intorno al 50%, spicca la prova di John Lucas, autore di 10 dei suoi 19 punti (season-high) nel decisivo quarto periodo, dove di fatto si è deciso l’incontro. Ancora ottimo Rudy Gay, top scorer con 20 punti. Da sottolineare anche la prestazione di Kyle Lowry, che mette a referto 14 punti, 5 rimbalzi e addirittura 10 assist. Agli ospiti non bastano i 36 punti della coppia Lopez-Vasquez.

    Gallinari si arrende dopo 3 overtime, Miami regola i Lakers

    I Nuggets di Danilo Gallinari cadono a Boston (118-114) dopo una partita infinita. Ci sono infatti voluti tre overtime per decretare Boston vincitrice dell’incontro. I padroni di casa conquistano così la loro settima vittoria consecutiva, mentre Denver arresta la sua corsa dopo nove successi di fila. L’eroe della serata è Paul Pierce con l’ennesima tripla doppia della stagione (27 punti, 14 rimbalzi, 14 assist), e sopratutto autore della bomba a 7″ secondi dalla fine del secondo extra-time che ha consentito ai Celtics di allungare l’incontro al terzo ot. Gallinari chiude la serata con 18 punti e 10 rimbalzi, mentre Ty Lawson raggiunge i 29 punti.

    In Florida Miami batte i Lakers (107-97) grazie ad un’altra grande prestazione di LeBron James, per la quinta serata consecutiva sopra i 30 punti (record della franchigia) e sempre con una percentuale superiore al 60% (ha raggiunto Adrian Dantley e Moses Malone). Ai Lakers non sono bastati i 28 punti e 9 assist di un ispirato Kobe Bryant per rimanere a galla. In ogni caso Mike D’Antoni può consolarsi con il ko dei Rockets contro Sacramento (117-111). L’ottavo posto nella Western Conference continua ad essere a portata per i californiani.

    Chris Paul torna in trionfo dal Garden | ©Al Bello/Getty Images
    Chris Paul torna in trionfo dal Garden | ©Al Bello/Getty Images

    Dall’altra parte i tifosi dei Clippers esultano per aver ritrovato finalmente il loro leader. Chris Paul è il protagonista assoluto del successo dei rosso-blu al Garden di New York, dove i Knicks sono affondati con un netto 88-102. Per Cp3 25 punti, 6 rimbalzi e 7 assist, a cui si aggiungono i 17 punti di Blake Griffin. Dall’altra parte Carmelo Anthony termina con 42 punti, sebbene venga letteralmente murato nell’ultimo periodo da un’impressionante difesa di Grant Hill, che lo limita a due soli canestri.

    Ad Orlando i Blazers confermano il loro pessimo ruolino di marcia esterno (8-18), perdendo contro una delle squadre peggiori della lega (110-104). Dopo 12 sconfitte consecutive, i Magic tornano alla vittoria trascinati dai 22 punti di J.J. Redick e la doppia-doppia di Nikola Vucevic da 17 punti e 19 rimbalzi. Tra gli ospiti da segnalare i 25 punti di LaMarcus Aldridge.

    Netto successo casalingo di Memphis contro Minnesota (105-88), nel quale si mettono in evidenza i nuovi arrivati. Tayshaun Prince segna 18 punti (8/8 dal campo), Austin Daye ne firma 16. Il migliore è però Mike Conley con 16 punti e 8 assist.

    San Antonio riprende il cammino interrotto a Detroit travolgendo Brooklyn in trasferta (86-111). Troppo superiore il divario tecnico tra le due squadre, dove emerge un fantastico Tony Parker con 29 punti e 11 assist. Sottolineiamo che ai Spurs mancavano sia Tim Duncan che Manu Ginobili.

    Infine Oklahoma City si diverte con Phoenix (69-97), servendole una pesante umiliazione davanti ai suoi stessi tifosi. Top scorer della serata Russell Westbrook con 24 punti, mentre un Kevin Durant sdolcinato si ferma a 18.

    Tutti i risultati

    Knicks-Clippers 88-102
    Heat-Lakers 107-97
    Celtics-Nuggets 118-114 (3 ot)
    Raptors-Hornets 102-89
    Magic-Blazers 110-104
    Grizzlies-Timberwolves 105-88
    Nets-Spurs 86-111
    Suns-Thunder 69-97
    Kings-Rockets 117-111

    Classifica Eastern Conference

    1. Heat 34-14
    2. Knicks 32-17
    3. Pacers 31-20
    4. Bulls 30-20
    5. Nets 29-22
    6. Hawks 27-22
    7. Celtics 27-23
    8. Bucks 25-24
    9. Sixers 22-27
    10. Pistons 20-32
    11. Raptors 19-32
    12. Cavaliers 16-35
    13. Magic 15-36
    14. Wizards 14-35
    15. Bobcats 11-39

    Classifica Western Conference

    1. Spurs 40-12
    2. Thunder 39-12
    3. Clippers 36-17
    4. Grizzlies 32-18
    5. Nuggets 33-19
    6. Warriors 30-21
    7. Jazz 28-24
    8. Rockets 28-25
    9. Blazers 25-26
    10. Lakers 24-28
    11. Mavericks 22-28
    12. Timberwolves 18-30
    13. Kings 19-33
    14. Hornets 17-34
    15. Suns 17-35

    Kevin Durant in love

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  • Pronostici Nba: sfida LeBron-Bryant, Gallinari a Boston

    Pronostici Nba: sfida LeBron-Bryant, Gallinari a Boston

    Il Sunday night dell’Nba sta all’amore, come Franco Battiato sta alla musica. Premessa doverosa per le partite di stasera, che messe insieme formano una poesia bella e buona. Il primo verso sarà recitato in Florida, dove Miami incontra i Lakers. Partita che gli ospiti cercheranno di vincere per accorciare ulteriormente il loro distacco dall’ottavo posto, ultima piazza utile per l’accesso ai play-off. Non sarà però semplice, anzi, perché di fronte c’è un certo LeBron James. Se non bastasse, il Prescelto attraversa uno stato di forma eccezionale, avendo segnato 37 degli ultimi 47 tiri provati. Miami poi in casa ha perso fin qui soltanto tre partite. Ci vorrà quindi tutto l’orgoglio dei californiani e di una persona in particolare, Black Mamba, che in queste serate cambia marcia.

    Gallinari e Bargnani, notti magiche

    Lebron James ospita i Lakers in Florida | ©Mike Ehrmann/Getty Images
    Lebron James ospita i Lakers in Florida | ©Mike Ehrmann/Getty Images

    In campo anche i nostri due italiani, Danilo Gallinari e Andrea Bargnani. Il primo è atteso al match più difficile, con Denver che sarà ospite dei Celtics, in quello che si preannuncia come un incontro durissimo per i ragazzi di coach George Karl. Dopo nove vittorie consecutive, i Nuggets forse incasseranno proprio stasera il loro primo ko, contro una squadra che comunque sta giocando il suo miglior basket di tutta la stagione proprio ora che è assente Rajon Rondo.

    Bargnani dovrebbe invece avere vita facile contro New Orleans. Nonostante infatti gli ospiti arrivino da due vittorie consecutive, fra cui la vittoria alla Philips Arena di Atlanta, i Raptors hanno dimostrato nelle ultime partite (vedi la vittoria su un campo ostico per tutti come quello di Indianapolis) di poter rialzarsi in piedi dopo una prima parte di stagione deludente. Con Rudy Gay e Bargnani al tiro, più la regia di Calderon, Toronto può davvero costruire le basi per un solido futuro.

    Altamente spettacolare infine anche la partita del Garden di New York tra Knicks e Clippers. I rosso-blu hanno recuperato finalmente Chris Paul, anche se nell’ultimo incontro perso a Miami Cp3 non ha mostrato una forma fisica eccezionale, così come era normale dopo oltre due settimane di assenza per i problemi al ginocchio. Dall’altra parte i Knicks di Melo Anthony vorranno confermare l’eccellente ruolino di marcia casalingo avuto negli ultimi giorni, con cinque vittorie consecutive dal 28 gennaio al 5 febbraio scorso.

    Pronostici Nba 10 febbraio

    Knicks-Clippers 1
    Heat-Lakers 1
    Celtics-Nuggets 1
    Grizzlies-Timberwolves 1
    Magic-Blazers 2
    Raptors-Hornets 1
    Suns-Thunder 2
    Nets-Spurs 2
    Kings-Rockets 2

  • Pronostici Nba:Gallinari incontra Irving

    Pronostici Nba:Gallinari incontra Irving

    Cinque le partite Nba in programma nel Saturday Night. Diciamo subito che il nostro Danilo Gallinari avrà i riflettori puntati addosso nella trasferta dei suoi Nuggets a Cleveland, dove i padroni di casa non perdono da tre incontri di fila. Per Denver è un po’ come l’ultimo esame prima della tesi, anche perché non c’è più il Pepsi Center di mezzo. Di fronte Kyrie Irving e compagnia bella, il Gallo dovrà urlare al mondo che Denver non è una squadra che vince soltanto se è rinchiusa ad Alcatraz. Certo, l’appuntamento non è proprio di quelli così pressanti, però lo stato attuale di forma dei Cavs unito alla presenza di Irving, può trasformare la partita di oggi nella classica prova del nove. E qui ti voglio: noi diamo fiducia a Denver, almeno per questa prima trasferta, e voi?

    Golden State rischia a Dallas

    Kyrie Irving, Cleveland Cavaliers | © Chris Chambers/Getty Images
    Kyrie Irving, Cleveland Cavaliers | © Chris Chambers/Getty Images

    Il secondo incontro di giornata vede i Sixers ospitare al Wells Fargo Center Charlotte, appena rastrellata dai Lakers la scorsa notte. Anche se i Bobcats hanno impensierito i giallo-viola, Philadelphia non può e non deve temere una squadra come i Bobcats che in trasferta hanno lo stesso feeling che Shaq poteva avere coi liberi (5-19). Propendiamo dunque per una facile vittoria dei padroni di casa, che prima di perdere l’ultimo match con Indiana arrivavano da 3 “w” consecutive.

    A Dallas va in scena una delle sfide più equilibrate di quest’oggi, con i Mavs che incontrano Golden State. La squadra di Dirk Nowitkzi si è dimostrata affidabile nelle ultime due partite giocate in casa, avendo battuto prima i Suns e poi i Blazers. Il problema è che l’avversario di stasera e ben al di là della soglia del 50%, e perciò i problemi potrebbero aumentare. C’è da considerare però la recente striscia negativa degli ospiti, che in trasferta perdono da tre serate. Volendoci sbilanciare, assegniamo qualche punto di vantaggio ai Mavericks.

    Tra Bucks e Pistons non vorrei fare una figuraccia, ma a parer mio i padroni di casa sono leggermente favoriti. Forse sembrerà che non mi stia tanto simpatica Detroit, che non meno di 24 ore fa ha è riuscita nell’impresa di battere San Antonio, però delle due squadre mi dà qualche sicurezza in più quella allenata da coach Boylan, nonostante il periodo di magra attraversato ultimamente (5-5). La fiammella di speranza è il match del 30 gennaio,  in cui Milwaukee si era sbarazzata di Detroit (in trasferta ndr) per 90-117. In dieci giorni non è poi cambiato così tanto.

    Chiudiamo infine con la sfida della Sleep Train Arena di Sacramento, dove i Kings ospitano i Jazz. Quest’ultimi, feriti dal ko inferto loro dai Bulls nelle precedenti 24 ore, dovranno riprendere da subito a vincere se non vogliono essere raggiunti da Houston al settimo posto della Western Conference, avendo sempre in considerazione che il motto “non guardarsi mai alle spalle” questa stagione non funziona per colpa di una presenza non proprio indiscreta come quella dei Lakers, in grande recupero dopo una prima parte di stagione scioccante. Non sarà però semplice a Sacramento, squadra che in casa viaggia col 50% di vittorie (12-12).

    Pronostici Nba di oggi 9 febbraio

    Kings-Jazz 2
    Cavaliers-Nuggets 2
    Wizards-Bobcats 1
    Mavericks-Warriors 1
    Bucks-Pistons 1