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  • Inter, Pazzini e Nagatomo stendono la Fiorentina

    Inter, Pazzini e Nagatomo stendono la Fiorentina

    Finalmente una prestazione convincente dell’Inter di Ranieri che riesce a dominare totalmente una Fiorentina quasi inesistente imponendosi per 2-0 e prendendo i 3 punti necessari per risalire la china della classifica con un gol di Pazzini, che rompe nel modo migliore il digiuno del gol, e con un pizzico di fortuna sulla rete del raddoppio con un rimpallo che favorisce Nagatomo.

    Giampaolo Pazzini | © Claudio Villa/Getty Images

    Molte critiche per la squadra di Delio Rossi che non riesce mai ad entrare pienamente in partita e rende il compito fin troppo facile ai nerazzurri. Unica critica per gli uomini di Ranieri, la scarsa concretezza sotto porta evidenziata nel finale con Muntari e Pazzini protagonisti in negativo per le occasioni clamorose sprecate.

    Le prime sorprese dal campo arrivano dall’annuncio delle formazioni ufficiali, con Ranieri che sceglie di giocarsi la carta Coutinho, schierando il baby brasiliano alle spalle del tandem offensivo Milito – Pazzini, dando al Principe un’occasione di rivincita. Brutta tegola invece per la Fiorentina, con Delio Rossi che deve rinunciare al suo giocatore più in forma Stefan Jovetic che all’ultimo momento ha accusato un problema all’anca, con lo stop medico per i dovuti accertamenti. Il tecnico viola corre ai ripari schierando Ljajic alle spalle di Gilardino.

    PRIMO TEMPO – Nei primi quindici minuti di gioco non succede nulla di concreto, i nerazzurri sono sicuramente più propositivi della Fiorentina ma come spesso visto anche nelle scorse partite, il terminale offensivo interista è fin troppo inefficace. Qualche dubbio al 27’ su un presunto tocco di mano in area di Gamberini sul crosso di Coutinho, con deboli proteste da parte dei giocatori nerazzurri non ratificate dal direttore di gara. Ottimo lo spunto del baby brasiliano alla mezz’ora che riesce a puntare Gamberini in area, si libera e trova una buona conclusione respinta da un prontissimo Boruc. Ancora il portiere ex Celtic al 34’ riesce a negare il gol ai nerazzurri con un’uscita perfetta a togliere il pallone a Nagatomo.

    Tantissimi errori in fase di impostazione per la Fiorentina che non riesce a costruire gioco e soffre le fiammate nerazzurre. Al 41’ arriva il colpo decisivo dell’Inter che riesce finalmente a trovare il gol con Pazzini: Coutinho serve un pallone in verticale a scavalcare la difesa viola, il Pazzo anticipa Natali e trova una traiettoria imprendibile per Boruc. Nessun esultanza per l’ex di turno che ritrova la via del gol dopo un digiuno lunghissimo. La prima frazione di gioco termina con l’Inter in vantaggio e un Delio Rossi assolutamente non contento per la prestazione di Ljajic.

    SECONDO TEMPO –  Stessi undici in campo sia per Ranieri che Delio Rossi che confermano le scelte iniziali nella ripresa. Non passano nemmeno 3 minuti e l’Inter colpisce ancora portandosi sul 2-0 sull’asse Pazzini – Nagatomo con il giapponese che finalizza l’azione con un pizzico di fortuna, ricevendo sul corpo il pallone rimpallato da Natali. Incomprensione con Boruc e il pallone dopo la carambola finisce in rete.
    Buona la presenza in campo dei nerazzurri che sembravano aver ritrovato la fiducia che mancava da troppe partite, mentre la Fiorentina sembra essere frastornata dall’uno due della squadra nerazzurra.

    Ranieri al 16’ vede Coutinho stanco e manda in campo Muntari per rinforzare il centrocampo. Buona personalità di Faraoni che prova spesso la conclusione dal limite, cercando anche la giocata più difficile. Sostituzione da entrambe le parti al 19’ con Milito che viene rilevato da Zarate e Ljajic che lascia il campo a Santiago Silva. Alla mezz’ora è il turno di Kharja a prendere il posto di uno spentissimo Lazzari.
    Al 31′ errore di Muntari che sbaglia un gol facile facile, servito da Maicon deve solo toccare il pallone di interno ma colpisce in maniera goffa e la palla va larga senza trovare il tap in di Pazzini che prova l’allungo in scivolata. Ancora errori sotto porta al 40’ con Pazzini da solo davanti a Boruc che controlla il pallone e gli calcia sui piedi con il portiere già a terra. Ultimi guizzi nerazzurri e Tagliavento manda tutti sotto la doccia dopo pochi minuti di recupero. L’Inter torna a sorridere a San Siro.

  • Inter Fiorentina, Maicon per scacciare la crisi

    Inter Fiorentina, Maicon per scacciare la crisi

    L’Inter si giocherà gran parte della stagione nelle prossime 72 ore, nelle sfide di stasera contro la Fiorentina e mercoledì contro il Genoa, dove vincere significherebbe uscire dalla mediocrità di una classifica da incubo.

    Maicon | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Come nel miglior libro giallo arriva puntuale l’ultimo colpo di scena, con l’ennesima assenza stagionale di Sneijder, che ufficialmente secondo la società e il tecnico salterà la sfida con i viola a scopo precauzionale per permettere un miglior recupero dell’olandese. In via ufficiosa secondo le indiscrezioni della Gazzetta dello Sport è utile sapere come negli allenamenti di rifinitura l’olandese abbia sentito un dolore all’altezza del retto femorale e come gli esami di accertamento abbiano evidenziato un’elongazione dello stesso muscolo. Arrivederci al 2012 è il nuovo augurio che Ranieri è costretto a fargli.

    Tanti dubbi per Delio Rossi in casa viola, dove la pesante assenza di Montolivo costringerà probabilmente il tecnico della Fiorentina ad adottare un nuovo modulo, con l’ipotesi di un classico 4-4-2. Il morale dopo la vittoria contro la Roma è alto, ma le insidie di una sfida contro l’Inter non rappresentano certamente un ostacolo facile da superare per qualsiasi avversario.

    INTER – Una partita che ovviamente vista la situazione di classifica non è possibile sbagliare, quindi Ranieri si affida al rientro, all’esperienza e alla qualità di un giocatore fondamentale come Maicon per spaccare in due la corsia laterale di sua competenza. Il rientro di un altro big come Lucio dovrebbe far tirare il fiato a Ranocchia apparso meno brillante nelle ultime uscite. Di fronte al colosso Maicon dovrebbe agire nuovamente il gioiellino Marco Davide Faraoni a ricambiare la fiducia del tecnico interista con altre prestazioni di qualità e a servire quei cross utili alle punte per sbloccarsi dopo il ramadan del gol. Modulo classico per Ranieri che sceglie un 4-4-2 coperto e al tempo stesso propositivo in zona offensiva.

    Nel dettaglio Julio Cesar a difendere tra i pali, supportato dalla retroguardia a quattro con Lucio e Samuel coppia centrale e Maicon a destra, con Nagatomo a sinistra per sostituire l’infortunato Chivu. Centrocampo con Thiago Motta e Cambiasso al centro della linea a quattro con Faraoni e Alvarez larghi sulle corsie laterali. Tandem offensivo con Pazzini e l’argentino Zarate ancora atteso per una prova che convinca tifoseria e tecnico, con il presidente poco convinto dell’ipotesi riscatto.

    FIORENTINA – Rossi ha lasciato in conferenza stampa i dubbi relativi al modulo che verrà utilizzato stasera a San Siro, spiegando come l’assenza di Montolivo abbia scombinato tutte le carte in tavola. L’enigma riguarda la possibilità di affidarsi al solito 4-3-2-1 o virare per un più comodo 4-4-2. Dubbi in mediana dove il ballottaggio per una maglia è una corsa a tre tra Salifu, Munari e Romulo. Nessun dubbio per la difesa dove Rossi ritroverà la coppia Natali-Gamberini, con i soliti De Silvestri e Pasqual sulle corsie laterali. Centrocampo con Beherami, largo a destra e Vargas a sinistra per aumentare l’ampiezza dell’azione e mettere in difficoltà il gioco dei nerazzurri. Dubbio sulla posizione di Lazzari che potrebbe giocare nel ruolo del trequartista in appoggio del duo offensivo Gilardino – Jovetic, con il giovane montenegrino che sfrutta il momento positivo sotto porta con una vena realizzativa da attaccante di razza. Gli ultimi dubbi verranno sciolti solo pochi momenti prima dell’ingresso in campo.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER FIORENTINA

    INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Samuel, Ranocchia, Nagatomo; Faraoni, Cambiasso, Thiago Motta, Alvarez; Zarate, Pazzini.
    A disposizione: Castellazzi, Cordoba, Lucio, Poli, Coutinho, Muntari, Milito.
    Allenatore: Ranieri.

    FIORENTINA (4-3-1-2): Boruc; De Silvestri, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Munari, Vargas; Lazzari; Gilardino, Jovetic.
    A disposizione: Neto, Romulo, Nastasic, Salifu, Kharja, Ljajic, Silva.
    Allenatore: Rossi.

  • Verso Inter Fiorentina: out Sneijder e Montolivo

    Verso Inter Fiorentina: out Sneijder e Montolivo

    Dopo l’ennesima pesante sconfitta casalinga contro l’Udinese, e quella europea contro il Cska Mosca l’Inter è obbligata a vincere per dare una scossa ad uno spogliatoio e ad una rosa fin troppo in crisi, senza far riferimento ad una classifica da incubo. I continui infortuni, (ultimo della lista Chivu che nonostante soffrisse per una caviglia dolorante è stato utilizzato in una partita ‘inutile’ come quella contro il Cska), la condizione precaria di molti senatori, i giovani che stentano a decollare e l’assenza di ‘mira’ sottorete per gli attaccanti sono i problemi che turbano maggiormente i pensieri di Claudio Ranieri e del numero uno nerazzurro Massimo Moratti.

    Riccardo Montolivo | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Discorso diverso in casa viola dove il tecnico Delio Rossi può mostrare il sorriso dopo la bella vittoria maturata contro la Roma di Luis Enrique, dimostrando come la sua Fiorentina possa avere un ruolo importante in questo campionato. I rientri di Jovetic e Gilardino hanno ridato peso ad un reparto orfano di calciatori con molta personalità, con il giovane Jo-Jo nella sua stagione migliore.

    INTER – Ranieri storce il naso per l’infortunio di Chivu, ma ritrova il  finalmente il giocatore che più di tutti voleva sulla fascia destra con il rientro di Maicon. Occhio però lo stesso tecnico nerazzurro spiega come il terzino brasiliano debba fare una partita con il freno a mano tirato, evitando di correre troppo su quella fascia, cercando in questo modo di non sovraccaricarlo poiché il brasiliano, essendo al rientro da un lungo stop non è ancora perfettamente al 100%.  Ranieri ammette con assoluta sincerità, come l’Inter di un tempo non ci sia più, quando tutto girava alla perfezione, e in un momento così difficile e delicato per la rosa nerazzurra è necessario l’affetto e il supporto dei tifosi. Ancora out dalla lista dei convocati, Wesley Sneijder che si cerca di preservare per il futuro, non volendo ottenere le solite ricadute sugli infortuni che l’hanno costretto ai box fin troppo a lungo, e per lo stesso motivo non figura nella lista nemmeno il nome di Diego Forlan che procede il recupero in attesa del suo rientro previsto nella prossima trasferta di Genova. Mancheranno in questa partita sicuramente anche Stankovic e Obi, con capitan Zanetti squalificato per l’espulsione rimediata contro l’Udinese. Tra i rientri invece spiccano i nomi di Lucio e Muntari.

    FIORENTINA – Delio Rossi non sottovaluta i nerazzurri, nonostante il momento negativo che stiano attraversando, avverte i suoi uomini delle insidie che la sfida in trasferta di domani sera potrebbe riservare. I problemi arrivano dall’infortunio di Montolivo (alle prese con una lesione muscolare di primo grado al semimembranoso, con una diagnosi di uno stop di circa 10 giorni), vero e proprio faro del centrocampo viola, con il tecnico viola che deve correre ai ripari sostituendolo con un giocatore con caratteristiche simili. La scelta potrebbe ricadere sul giovane Romulo, nonostante lo stesso Rossi abbia spiegato come il giocatore sia un esterno e non possa giocare centrale. Quindi c’è aria di cambiamento nel modulo di gioco, adattandosi ai giocatori che l’ex tecnico di Lazio e Palermo ha a disposizione. Da segnalare l’indisponibilità di Alessio Cerci che non recupera dall’infortunio della scorsa settimana. Rientro eccellente al centro della difesa per Natali che sconta il turno di squalifica.

  • Fiorentina, pragmatismo tenacia la cura di Delio Rossi

    Fiorentina, pragmatismo tenacia la cura di Delio Rossi

    Domenica scorsa, contro la Roma di Luis Enrique, la Fiorentina di Delio Rossi ha mostrato di essere sulla strada giusta, quella della guarigione, dimostrando che la cura del tecnico romagnolo sta procedendo al meglio.

    Delio Rossi | © Marco Luzzani/Getty Images

    Una vittoria netta, per 3 a 0 che, però, non deve portare eccessivi entusiasmi, anche perchè giunta anche a causa di responsabilità evidenti dell’avversaria, frasteornata e nervosa, che ha concluso la gara in  otto, causa tre espulsioni indiscutibili.

    Per il tecnico romagnolo, dunque, è già tempo di guardare avanti, proiettandosi alla prossima gara di campionato, altro ostacolo importante da superare, contro l’Inter di Claudio Ranieri, a San Siro.

    L’obiettivo di Delio Rossi, presente con la squadra al Motorshow di Bologna presso lo stand Mazda, sponsor della Fiorentina, è quello di dare continuità ai risultati, oltre che di far divertire la tifoseria con il bel gioco. Il proverbiale pragmatismo di Rossi, infatti, gli fa rilevare che se la società ha ritenuto opportuno operare un cambio tecnico, con l’avvicendamento fra lui e Mihajilovic, c’era qualche problema da risolvere e, dunque, bisogna lavorare proprio in tale direzione.

    Un cambiamento che, comunque, è stato già visibile con la rigenerazione di uomini importanti, come Jovetic che, secondo il tecnico, “ha qualcosa in più degli altri”, cercando di recuperare ad alti livelli anche Vargas e Cerci, “che sono giocatori importanti”, anche se sarà necessario chiarire i rapporti e la reale considerazione che Delio Rossi attribuisce soprattutto a Cerci. Per quanto riguarda il capitolo Montolivo, invece, il tecnico pare avere le idee molto chiare in proposito, ritenendo che i giocatori si debbano distinguere in base alla bravura sul campo e non in base alla durata del loro contratto, oppure alla scadenza di esso: per tal motivo, nonostante i “conflitti” con la società, Montolivo avrà, finchè sarà a Firenze – sempre un posto in squadra, finchè “sarà idoneo per giocare”.

    Idee chiare, pragmatismo, tenacia: la cura Delio Rossi sembra funzionare.

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  • Fiorentina Roma, le pagelle. Super star Jo-Jo Jovetic!

    Fiorentina Roma, le pagelle. Super star Jo-Jo Jovetic!

    Brutta scoppola per la Roma di Luis Enrique che dopo la sconfitta rimediata contro l’Udinese va a sbattere contro un’ottima Fiorentina e un Super Jovetic, autopunendosi in maniera gratuita regalando la superiorità numerica agli avversari. Passi il fallo di Juan, ma il fallo di Gago a centrocampo con l’argentino già ammonito rasenta la stupidità, e anche l’ingenuità con cui Bojan salva sulla linea parando come un portiere di ruolo farà molto discutere, ragionando in vista della delicatissima sfida in programma nel prossimo turno contro la Juventus. Splendida invece la Fiorentina ridisegnata dal nuovo tecnico Delio Rossi che sceglie un modulo  a due punte, con il ritorno di entrambe le punte Gilardino e Jovetic con quest’ultimo apparso a livelli stratosferici. Funziona ancora una volta la linea verde di Corvino che ha scoperto un altro giocatore interessantissimo classe 93, preso dal Partizan Belgrado, il serbo Nastasic, che non fa assolutamente rimpiangere l’indisponibile Natali al centro della difesa.

    Stevan Jovetic e Alessandro Gamberini | ©Claudio Villa/Getty Images

    Le pagelle di Fiorentina Roma

    Pagelle Fiorentina

    Nastasic 6,5 Sentiremo ancora a lungo parlare di lui. È un classe 93, ma non gli manca l’esperienza per reggere l’impatto con il nostro calcio. Schierato al fianco di Gamberini dopo il debutto in coppa Italia è pronto per la prima da titolare in serie A dimostrando di avere tutte le caratteristiche del buon difensore centrale. Sfiora anche il gol nel finale trovando solo la parata perfetta di Bojan.

    Gamberini 7 Quando vede la Roma vede rosso, e sceglie nei capitolini la sua vittima preferita per fare gol. Statistiche alla mano realizza il suo terzo gol consecutivo alla Roma, portando i suoi sul punteggio di 2 a 0 congelando la partita. Ottima prova anche in fase difensiva, dove praticamente non concede nulla agli attaccanti di Luis Enrique.

    Jovetic 7,5 E’ la sua annata e dopo aver passato la scorsa stagione ai box per l’infortunio al crociato, vuole dimostrare a tutti di essere tornato ai suoi livelli e anche più in alto. Nella sua miglior stagione aveva realizzato 6 gol, con quello messo a segno oggi eguaglia il suo record personale e si candida a diventare il nuovo bomber viola in attesa del miglio Gilardino. Si guadagna il rigore e lo batte con una freddezza da killer, inventando assist e  magie per i compagni che deliziano gli occhi di tutti i tifosi amanti del bel calcio.

    Montolivo 6,5 Si sente il suo nome solo in merito alla scadenza contrattuale, e al prossimo club nel quale giocherà, ma troppo spesso ci si dimentica di quanto possa essere importante avere un giocatore come lui in mezzo al campo. Cuce il gioco e detta i tempo della manovra viola, il tutto con un’eleganza da grande campione.

    Pagelle Roma

    Juan 5 Su di lui c’era tutta la responsabilità della retroguardia giallorossa, perché dopo l’infortunio di Burdisso e Kjaer era necessario ritrovare il vero Juan. C’è molta strada da fare, visto l’intervento scomposto su Jovetic che regala il rigore ai viola e gli costa l’espulsione nei primi minuti di gioco.

    Gago 4 Partita di sacrificio per il mediano argentino che deve rincorrere troppo spesso i velocissimi esterni viola. Si fa ammonire nella ripresa per un brutto intervento su Beherami protestando inutilmente, poi alla mezz’ora inspiegabilmente spegne il cervello, stendendo in corsa da dietro Jovetic a centrocampo regalandosi gli spogliatoi in anticipo e mettendo ulteriormente nei guai i suoi compagni.

    Bojan 4 Decisamente lontano anni luce dal giocatore fenomenale che avevamo ammirato al Barcellona. Ancora non perfettamente ambientato al nostro calcio non gli riesce praticamente nulla in una partita che lo vede protagonista solo da “portiere” quando mura sulla linea una conclusione di Nastasic regalando il secondo rigore ai viola e finendo la partita anzitempo.

    De Rossi 6 Unico vero gladiatore romano, gioca una partita di grinta, fatica e sudore chiudendo dove può e adattandosi a fare il difensore centrale come gli chiede il suo tecnico. Le sirene inglesi o spagnole in merito al rinnovo del contratto non sembrano disturbarlo affatto. Professionista e calciatore esemplare.

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  • Fiorentina Roma, Delio Rossi inguaia Luis Enrique

    Fiorentina Roma, Delio Rossi inguaia Luis Enrique

    Delio Rossi vince il suo derby personale contro i giallorossi portando nuovamente la Fiorentina al successo e regalandosi tre punti fondamentali per risalire la classifica. Fiorentina Roma non smette mai di regalare sorprese nonostante il dominio viola non sia mai stato messo in discussione, li giallorossi (già in dieci per il rosso di Juan) si suicida con Gago e Bojan nella ripresa con espulsioni inspiegabili. Roma assolutamente inguardabile e settimana da incubo per Luis Enrique che dovrà affrontare la difficilissima partita contro la Juventus senza Juan, Gago e Bojan tutti e tre espulsi e quindi squalificati.

    Giallorossi che cambiano per la tredicesima volta la formazione, Luis Enrique sorprende tutti stravolgendo le previsioni iniziali schierando Cicinho come terzino, avanzando Perrotta a centrocampo e soprattutto lasciando in panchina Francesco Totti. Spazio dunque per un tridente offensivo composto da Lamela e Bojan più avanzati e subito dietro Pjanic. Nessun cambiamento dell’ultim’ora per Delio Rossi che conferma le previsioni.

    Gamberini e Jovetic mattatori di Fiorentina Roma | ©Claudio Villa/Getty Images
    Fiorentina Roma la partita
    PRIMO TEMPO- Partita decisiva per la Fiorentina che vuole cancellare i fantasmi di una classifica da incubi cercando di regalare i primi punti al nuovo tecnico Delio Rossi. Il primo squillo della partita è giallorosso con Gago che al 5’ dopo una lunga azione di possesso palla, scarica un gran destro dal limite dell’area, con la palla che va di poco alta sopra la traversa. Doppia tegola per la Roma al minuto 15’ quando Jovetic da solo davanti a Stekelenburg viene affossato da Juan in area, con D’Amato che non ha dubbi decretando il calcio di rigore per i viola e l’espulsione di Juan per i giallorossi. Dal dischetto va lo stesso Jovetic che tira nell’angolo basso beffando il portiere olandese e portando i suoi in vantaggio. Luis Enrique corre ai ripari schierando De Rossi al centro della difesa e chiedendo a Lamela e Pjanic di aiutare il centrocampo. Buona Roma alla mezz’ora che preme per trovare il pareggio, riversando i suoi calciatori nell’area viola con continuità, mandando in apnea la difesa fiorentina. Fiorentina che paradossalmente nonostante l’uomo in più inizia a soffrire il gioco della Roma, abbassandosi troppo e concedendo molti spazi agli uomini di Luis Enrique. Proprio nel momento migliore dei giallorossi  al 44’ arriva la doccia fredda per la Roma con il gol di Gamberini, che servito da Montolivo su calcio d’angolo stacca su Heinze e infila il pallone in rete portando i viola in vantaggio per 2 a 0.

    SECONDO TEMPO– Squadre che tornano in campo con gli stessi uomini che avevano finito il primo tempo con Totti che rimane ancora in panchina per la Roma. Non cambia la musica con la Roma che gioca con un lungo possesso palla sterile e la Fiorentina che è pericolosissima nelle ripartenze con Jovetic assolutamente in giornata. L’unico tiro degno di nota per la Roma arriva al 9’ con Lamela che spalle alla porta calcia senza guardare ma trova Boruc a neutralizzare la conclusione fin troppo centrale. Ancora l’argentino pochi minuti dopo, è l’unico dei suoi a provare a sbloccare la partita con un bel diagonale di sinistro a impegnare nuovamente l’ex portiere del Celtic. Partita che rispecchia lo stesso copione del primo tempo, dove la Roma tiene moltissimo il pallone ma non riesce mai a finalizzare l’azione per via di una punta di peso all’interno dell’area di rigore. Al 25’ altro cambio per Luis Enrique che manda in campo Simplicio per Pjanic, con l’ultima sostituzione utilizzata pochi minuti dopo a togliere un infortunato Cicinho con Greco, ora è chiaro che Totti non entrerà in campo. Follia agonistica di Gago alla mezz’ora  che già ammonito a centrocampo stende con un’entrata da dietro Jovetic, guadagnandosi il cartellino rosso e l’uscita anticipata lasciando i suoi in 9. Partita che davvero non finisce mai di stupire, con Nastasic che calcia a botta sicura dagli sviluppo di un calcio d’angolo e trova la parata con le mani di Bojan sulla linea. Gesto tanto istintivo quanto stupido che regala allo spagnolo l’espulsione e il secondo rigore ai viola. Jovetic lascia l’onore a Santiago Silva di batterlo e il Tanke non delude realizzando il 3 a 0. Roma in otto e partita assolutamente da dimenticare. Fischio finale e volto nero per Luis Enrique che avrà molto da dire in conferenza stampa.

    Fiorentina Roma 3-0 video highlights
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  • Serie A 14 Giornata: risultati, marcatori e classifica

    Serie A 14 Giornata: risultati, marcatori e classifica

    La Juve torna in vetta alla classifica domando un Cesena che ha resistito agli assalti dei bianconeri fino al 72′ prima di cedere sotto i colpi di Marchisio, al sesto centro in stagione, e Vidal che ha trasformato un calcio di rigore apparso inesistente per un presunto fallo di Antonioli sull’ex Giaccherini. La Vecchia Signora torna così al comando della Serie A toccando quota 29 punti, due in più della coppia Milan e Udinese che negli anticipi hanno vinto in trasferta in casa del Genoa (2-0) e dell’Inter (1-0).

    Juventus Serie A | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Primo successo sulla panchina della Fiorentina per Delio Rossi che coincide con il tracollo della Roma a Firenze. I viola battono i giallorossi di Luis Enrique, sempre più a rischio, per 3-0 con la Roma che termina la gara addirittura in 8 contro 11 per le espulsioni di Juan, Gago e Bojan e che salteranno così il big match della prossima giornata contro la Juventus. Le reti che regalano il primo sorriso a Rossi di Jovetic (rigore), Gamberini e Silva (altro rigore).

    Il Bologna ottiene un prezioso successo sul Siena grazie alla rete decisiva di capitan Di Vaio, pari a reti inviolate tra Chievo e Atalanta mentre il Cagliari espugna Catania nell’anticipo di mezzogiorno, splendido gol di Ibarbo. Stasera il posticipo è Parma – Palermo, domani Lazio e Novara saranno impegnate nel Monday Night.

    RISULTATI E MARCATORI 14 GIORNATA SERIE A 2011-2012

    BOLOGNA – SIENA 1-0
    28′ Di Vaio
    CATANIA – CAGLIARI 0-1
    64′ Ibarbo
    CHIEVO – ATALANTA 0-0
    FIORENTINA – ROMA 3-0
    17′ Jovetic, 44′ Gamberini, 86′ rig Silva
    GENOA – MILAN 0-2
    56′ rig Ibrahimovic, 79′ Nocerino
    INTER – UDINESE 0-1
    73′ Isla
    JUVENTUS – CESENA 2-0
    72′ Marchisio, 83′ rig Vidal
    NAPOLI – LECCE 4-2
    26′ Lavezzi (N), 33′ Cavani (N), 41′ Dzemaili (N), 54′ Muriel (L), 81′ Cavani (N), 93′ Corvia (L)
    PARMA – PALERMO 0-0
    LAZIO – NOVARA 3-0
    15′ Biava, 22′ e 71′ Rocchi

    CLASSIFICA SERIE A

    Pos Squadra Pt G
    1. JUVENTUS 29 13
    2. MILAN 27 13
    3. UDINESE 27 13
    4. LAZIO 25 13
    5. NAPOLI 20 13
    6. PALERMO 20 13
    7. CAGLIARI 17 13
    8. ROMA 17 13
    9. CATANIA 17 13
    10. FIORENTINA 16 13
    11. CHIEVO 16 13
    12. PARMA 16 13
    13. GENOA 15 12
    14. ATALANTA [-6] 15 13
    15. INTER 14 12
    16. SIENA 14 13
    17. BOLOGNA 14 13
    18. NOVARA 10 13
    19. CESENA 9 13
    20. LECCE 8 13

    CLASSIFICA MARCATORI SERIE A

    10 – Denis (Atalanta)
    9 – Di Natale (Udinese)
    8 – Ibrahimovic (Milan)
    7 – Giovinco (Parma), Cavani (Napoli)
    6 – Klose (Lazio), Jovetic (Fiorentina), Marchisio (Juventus), Matri (Juventus)
    5 – Calaiò (Siena), Osvaldo (Roma), Palacio (Genoa), Rigoni (Novara), Nocerino (Milan)
    4 – Moralez (Atalanta), Miccoli (Palermo), Pepe (Juventus)

  • Fiorentina Roma, Jovetic sfida Totti. Chi esce dalla crisi?

    Fiorentina Roma, Jovetic sfida Totti. Chi esce dalla crisi?

    Si respira comunque aria di derby in casa viola, poiché i trascorsi biancocelesti del nuovo allenatore Delio Rossi non si scordano così facilmente. Fiorentina Roma si affronteranno oggi nella sfida in programma al Franchi alle ore 15 per strappare una vittoria utile a risollevare una classifica deficitaria e un morale davvero ai minimi storici. Grane per entrambe le squadre con la Fiorentina che vede scoppiare un caso Cerci, l’attaccante volato a Barcellona nel giorno di riposo (con il permesso della società) ha perso il volo e non è rientrato nel giorno degli allenamenti, scatenando le ire di Delio Rossi che per punirlo gli farà saltare la sfida contro i giallorossi. Stessa punizione inflitta anche in casa Roma a Osvaldo per aver colpito il compagno Lamela al termine della sfida contro i friuliani dello scorso turno.

    Totti torna in campo per Fiorentina Roma | ©Getty Images

    FIORENTINA- I viola oggi devono assolutamente ritrovare i tre punti, avendo all’attivo un ruolino di marcia assolutamente inguardabile con una sola vittoria nelle ultime nove gare (risalente addirittura all’1 a 0 contro il Genoa che salvò la panchina di Mihaijilovic ancora per qualche turno). Guai anche in attacco dove il digiuno dal gol di Gilardino ( non segna dall’11 settembre scorso contro il Bologna) e l’assenza di Jovetic hanno reso un reparto abituato a segnare moltissimo, davvero sterile. Delio Rossi punta forte su due ex biancocelesti come De Silvestri, cresciuto nelle giovanili della Lazio e Beherami, che potrebbero sentire quell’aria di derby e tirar fuori una prestazione da grandi sfide. Nella consueta conferenza stampa il tecnico viola, ha spiegato come chi sbaglia paga riferendosi al caso Cerci, e che la sua linea in questi casi sarà intransigente. Per quanto riguarda invece l’aspetto tattico relativo alla formazione che scenderà in campo oggi, Rossi dovrebbe schierare un 4-3-1-2 con Boruc tra i pali, difesa classica che vede l’assenza di Natali squalificato, rimpiazzato da Nastasic in coppia con Gamberini, mentre sulle corsie laterali agiranno De Silvestri e Pasqual. Centrocampo con Montolivo nel suo ruolo di playmaker, con Vargas e Beherami più larghi sugli esterni e Lazzari a supporto del rinnovato duo d’attacco Gilardino- Jo-Jo Jovetic.

    strong>ROMA-  Superato il caso Osvaldo, Luis Enrique deve cercare di vincere questa partita per ritrovare quella serenità e ridare quella credibilità a questo nuovo progetto Roma. Le buone notizie in casa giallorossa arrivano dal recupero del capitano Francesco Totti, che dopo una lunga assenza per via degli infortuni torna a vedere il campo da titolare. Sarà proprio il numero dieci giallorosso a sopperire alla mancanza dell’italo argentino indisciplinato, caricandosi il peso dell’attacco sulle proprie spalle come faceva in passato. Il tecnico spagnolo, vero e proprio mago trasformista nella creazione delle formazioni della Roma sembra indirizzato a schierare un modulo speculare a quello viola, utilizzando un 4-3-1-2 che vede i soliti ballottaggi in difesa: titolari dovrebbero partire Juan e Heinze (calcolando come siano out per gli infortuni sia Burdisso che Kjaer) coppia centrale con Perrotta, Taddei e Josè Angel a giocarsi due maglie in tre per il ruolo di terzini. Nel centrocampo giallorosso troviamo al solito posto Daniele De Rossi, affiancato da Gago e Simplicio, con Pjanic lanciatissimo per il ruolo di trequartista a servire il tandem offensivo composto da Totti e lo spagnolo Bojan Krcic. Parte dalla panchina invece l’argentino Lamela che potrebbe subentrare a partita in corso.

    Fiorentina Roma Probabili Formazioni:
    Fiorentina (4-3-1-2): Boruc; De Silvestri, Nastasic, Gamberini, Pasqual; Behrami, Montolivo, Vargas; Lazzari; Jovetic, Gilardino.
    A disposizione: Neto, Camporese, Romulo, Munari, Ljajic, Santiago Silva, Babacar. All: Rossi

    Roma (4-3-1-2): Stekelenburg; Perrotta, Juan, Heinze, Taddei; Gago, De Rossi, Simplicio; Pjanic; Bojan, Totti.
    A disposizione: Lobont, Cicinho, Josè Angel, Cassetti,Greco, Caprari, Lamela.
    All: Luis Enrique

  • Palermo-Fiorentina probabili formazioni. Rossi ritorno da nemico

    Palermo-Fiorentina probabili formazioni. Rossi ritorno da nemico

    Partita delicata quella di oggi pomeriggio al Renzo Barbera, si affrontano, infatti, due squadre che hanno bisogno di punti per risalire la china e migliorare la loro attuale posizione in classifica lontana, ma non molto, dalle aspettative pre-campionato. In casa Palermo il tecnico Mangia pare intenzionato a stravolgere in parte la formazione che ha rimediato una figuraccia allo Juventus Stadium. Sicuri del posto solo il capitano Miccoli e Ilicic, quest’ultimo apparso comunque in forma nonostante le tre occasioni da gol fallite nel match della scorsa settimana, lo sloveno agirà verosimilmente alle spalle dell’attaccante salentino e del ritrovato Pinilla. A centrocampo Acquah, Bacinovic e Barreto formeranno la diga a protezione della perforatissima difesa rosanero, composta da una linea a quattro che vedrà Pisano e Mantovani sugli esterni, quest’ultimo sostituto dello squalificato Balzaretti, mentre per garantirsi maggiore protezione il tecnico dei siciliani ha deciso di spostare al centro Migliaccio a far coppia con Silvestre.

    Palermo (4-3-1-2): Tzorvas; Pisano, Silvestre, Migliaccio, Mantovani; Acquah, Bacinovic, Barreto; Ilicic; Miccoli, Pinilla.
    A disp.: Benussi, Munoz, Aguirregaray, Della Rocca, Bertolo, Zahavi, Lores Varela

    Delio Rossi| © Gabriele Maltinti/Getty Images

    In casa viola partita dalle grosse emozioni per il neo-tecnico Rossi che ritorna a Palermo da “nemico” dopo aver lasciato un segno indelebile nei cuori di tutti i tifosi. L’allenatore non sa ancora se potrà contare o meno su Jovetic, ma al 90% il montenegrino non sarà della partita, al suo posto giocherà Munari con l’avanzamento di Lazzari sulla linea di trequarti a far coppia con Cerci dietro le spalle del bomber Gilardino, non molto amato da quelle parti dopo l’episodio del gol segnato con un evidente tocco di mano. Detto di Munari, la mediana dovrebbe essere completata da capitan Montolivo e da Behrami. Mentre in difesa non ci sarà sull’esterno il grande ex di turno Cassani, al suo posto De Silvestri con Pasqual sull’out di sinistra e Gamberini e Natali a completare il reparto. In porta il solito Boruc.

    Fiorentina (4-3-2-1): Boruc; De Silvestri, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Montolivo, Munari; Lazzari, Cerci; Gilardino. In panchina: Neto, Romulo, Nastasic, Vargas, Salifu, Ljajic, Silva.

  • Delio Rossi torna a Palermo, per Zamparini sarà un Derby

    Delio Rossi torna a Palermo, per Zamparini sarà un Derby

    Il ritorno di Delio Rossi al Barbera in veste di allenatore della Fiorentina, nel confronto con la sua ex squadra rosanero, sarà un vero e proprio derby, parola del presidente Maurizio Zamparini.

    Delio Rossi | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Il mister della Fiorentina, dunque, verrà accolto da un’atmosfera incandescente in Sicilia, soprattutto grazie alle dichiarazioni del vulcanico presidente, che sembra avere ancora un conto in sospeso con il suo ex allenatore, con il quale ha vissuto un rapporto in stile “odi et amo”, anche a causa di un’eccessiva similutudine caratteriale, che, a lungo andare, ha finito per rendere incompatibile il rapporto professionale fra i due.

    Per caricare la vigilia, dunque, Zamparini decide di puntare l’attenzione sui precedenti non fortunati per la sua squadra contro i Viola, ricordando alcune sviste arbitrali che condizionarono il risultato, in occasione di gol dubbi realizzati da Mutu e Gilardino.

    Il presente rosanero, però, assume ora priorità e riguarda soltanto Devis Mangia, un tecnico che il presidente Zamparini stima veramente molto ed al quale ha deciso di concedere fiducia, anche perchè gli ricorda proprio “il primo Delio Rossi”, nella sua esperienza alla Salernitana. Tuttavia, il Palermo non soddisfa pienamente il Presidente, soprattutto per lo stentato rendimento in trasferta, anche se la classifica compatta rende meno visibili le difficoltà riscontrate dai siciliani fuori dalle mura amiche.

    Per mister Rossi, però, dopo il non semplice passaggio del turno ottenuto in Coppa Italia grazie alla vittoria nel Derby toscano contro l’Empoli, con il consueto pragmatismo che lo contraddistingue, le tematiche che ruotano attorno agli amarcord palermitani non sembrano di primo piano: prima di tutto le questioni di campo anche se, anche per un uomo “tutto d’un pezzo” come lui, sarà difficile reggere all’emozione di un tuffo nei ricordi, dopo un’esperienza tanto intensa come quella Palermitana, dalla quale “è uscito in punta di piedi”, come lui stesso disse al momento dei saluti.