Tag: delio rossi

  • “Delio Rossi mente” Behrami difende Ljajic

    “Delio Rossi mente” Behrami difende Ljajic

    L’episodio del raptus in panchina di Delio Rossi, nella gara fra Fiorentina e Novara dello scorso 2 Maggio, in cui il tecnico Viola si è scagliato contro il suo giocatore Adem Ljajic, colpevole di aver adoperato un atteggiamento irrispettoso al momento della sostituzione, continua a portar dietro di sè pesanti strascichi polemici.

    Subito dopo l’increscioso episodio, il tecnico Delio Rossi, infatti, ha giustificato il suo comportamento violento sostenendo che il calciatore avrebbe “offeso la sua famiglia” ed in particolare la madre morta o un figlio handicappato, mentre lo stesso Ljajic ha smentito seccamente tali accuse, invocando la prova televisiva per leggere il suo labiale, a conferma del fatto che le uniche parole da lui adoperate sono state ironiche ed in riferimento alla sostituzione appena effettuata dal mister, dicendogli testualmente: “Bravo, sei proprio bravo” ed applaudendo a mò di scherno.

    Ljajic, inoltre, per dar maggior peso alla sua “difesa” precisa di “esser pronto a lasciare il calcio qualora le immagini tv mostrassero pesanti offese nei confronti della famiglia di Delio Rossi“. Parole decise quelle del calciatore, finalizzate a smentire l’immagine di ragazzo viziato, e sottolineando, di contro, l’umiltà delle sue origini, e la sua infanzia vissuta ai confini con il Kosovo, laddove cadevano le bombe della guerra Balcanica. La violenza del tecnico, dunque, non sarebbe una reazione ad una pesante provocazione del calciatore, ma uno scatto di nervosismo spropositato, nei confronti del calciatore serbo che, comunque, ha mostrato freddezza nel non reagire fisicamente, restando fermo in panchina. In tal senso, dunque, Ljajic precisa di esser “orgoglioso di non aver reagito all’attacco, dimostrando che i miei genitori mi hanno insegnato l’educazione”, confermando di non aver alcuna intenzione di perdonare il tecnico che, mentre lo colpiva, gli avrebbe urlato contro: “Sei uno stronzo, ti ammazzo!”

    A supporto della versione dei fatti dichiarata da Ljajic giungono, poi, anche le parole del compagno di squadra Valon Behrami, in un’intervista rilasciata a Radio Blu. Le parole del calciatore Viola, infatti, hanno rivelato che molti dei compagni di squadra presenti in panchina hanno confermato la versione di Ljajic, smentendo, così, le dichiarazioni di Delio Rossi.

    Delio Rossi | ©Dino Panato/Getty Images

    Per tal ragione, dunque, Behrami si dichiara deluso dall’atteggiamento dell’ormai ex tecnico Viola, che “da questo errore poteva uscire da grande persona se si fosse scusato il giorno dopo l’accaduto, invece non l’ha fatto ed, anzi, ha aggiunto altro parlando degli insulti ricevuti da Ljajic: insulti che Adem ha giurato di non aver mai pronunciato”.

    Tuttavia, secondo le dichiarazioni di Behrami, il nervosismo di mister Rossi non sarebbe relativo soltanto all’episodio della partita contro il Novara, ma affonderebbe le sue radici in un malessere complessivo del tecnico sulla panchina Viola, considerando che – rispetto ai tempi della Lazio in cui Behrami ebbe modo di conoscerlo e di apprezzarlo a livello umano – il tecnico si sarebbe mostrato molto distaccato e chiuso in sè stesso, vivendo poco la città e pensando solo al campo ed al lavoro, probabilmente anche a causa del rendimento negativo della squadra, che lo ha innervosito ed esasperato, portandolo ad agire in questo modo.

    Pertanto, secondo Behrami, quando le acque si calmeranno, per la Fiorentina sarà assolutamente prioritario analizzare attentamente i molteplici errori effettuati nel corso di questa stagione disastrosa, “in cui le cose sono state fatte al contrario” per provare a ripartire con il piede giusto nella prossimo campionato.

  • Delio Rossi chiede scusa “Grazie Firenze”

    Delio Rossi chiede scusa “Grazie Firenze”

    C’era tanta attesa per la conferenza stampa di Delio Rossi dopo la follia andata in scena mercoledì sera al Franchi di Firenze durante Fiorentina – Novara. Il tecnico, ormai ex viola, parla a distanza di due giorni dall’aggressione, che gli è costata l’esonero e 3 mesi di squalifica, al suo giocatore Adem Ljajic, richiamato in panchina alla mezz’ora del primo tempo e che non avrebbe gradito la sostituzione insultando, con epiteti ancora tutti da accertare, l’allenatore che ha trovato l’appoggio di tutta la tifoseria viola che questa mattina ha appeso uno striscione fuori dallo stadio che recita ‘Da mercenari circondato, uomo vero ti sei dimostrato‘.

    Queste le parole di Delio Rossi in conferenza stampa:

    E’ difficile essere qui per me in questo momento anche perché, per la situazione che si è venuta a creare, la mia avventura a Firenze è finita. Sono venuto per salutare la città, ringrazio la famiglia Della Valle per aver vissuto questa avventura in cui ho creduto e  credo ancora“.

    Sono dispiaciuto e chiedo scusa per l’episodio alla gente di Firenze, ai miei giocatori, alla mia società e a Ljajic. Ma una cosa mi ha dato fastidio: ho visto in questo frangente molti moralisti e perbenisti che si sono permessi di dare dei giudizi senza aver vissuto la situazione, senza sapere la storia di un uomo, senza sapere di chi parlavano. La mia è la storia di un ragazzo che ha iniziato ad allenare i bambini del Foggia per portarli fuori dalle strade, ha allenato gli operai la sera, ha allenato nei campi polverosi della Serie C e sono arrivato ad allenare i professionisti. Non mi sono mai premesso di dare giudizi lesivi nei riguardi di nessuno, ho solo pensato a lavorare“.

    Su alcuni punti fermo non transigo. Il rispetto della mia persona, il rispetto del mio lavoro, il rispetto della squadra che alleno e il rispetto della mia famiglia. Se toccano questi punti non va bene. Chiedo scusa per l’episodio, il gesto è stato brutto, deprecabile ma mi ha dato fastidio questo perbenismo. Hanno detto che se fossi stato furbo l’avrei fatto dentro lo spogliatoio invece che davanti alle telecamere, allora sarebbe stato virile? Non mi sembra giusto. Non ho mai detto di essere Padre Pio, ma non ho mai alzato un dito contro nessuno, neanche sui miei figli. Ho sbagliato, pago, sto pagando“.

    delio rossi | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    C’è un bel proverbio indiano che dice: ‘Prima di dare un giudizio su una persona devi camminare due giorni con i suoi mocassini’. Non devo vendere niente, non voglio essere il paladino di nessuno, credo in quello che faccio ma molte volte ferisce di più la lingua che la spada e su certe situazioni non transigo“.

    Infine chiusura dedicata alla situazione che vive e ha vissuto al Fiorentina in questa difficile stagione con la salvezza quasi raggiunta:

    In questo momento la barca è quasi in porto, bisogna mettere solo l’ancora, ma la palla rotola ancora. Avremo modo di parlare, alla gente di Firenze dico solo di stare vicino alla squadra alla famiglia Della Valle e a questi giocatori. Del resto allenatori e giocatori passano ma i colori rimangono. Io ho sempre operato per il bene della mia squadra e se mi trovo in questa situazione è per questo, se fossi stato un altro me ne sarei fregato. Io certe cose me le tengo dentro. E poi i due partiti, sto con uno o l’altro non va bene, non lo trovo giusto“.

    Senza entrare nel merito se sia giusta o sbagliata la reazione a degli insulti (da ieri esperti e non si sono cimentati a decifrare il labbiale di Ljajic ancora da accertare, secondo alcuni avrebbe offeso il figlio portatore di handicap “Sei più handicappato di tuo figlio” mentre secondo altri e secondo la versione dello stesso calciatore si sarebbe limitato ad una provocazione forte ma ristretta “Bravo, bravo, grazie, sei grande“) con l’aggressione, era inevitabile per Delio Rossi l’esonero da parte della proprietà e la squalifica di tre mesi inflitta dal giudice sportivo. Ljajic si è anche lui scusato con società, compagni, tifosi e tecnico ed è attualmente stato messo fuori rosa in attesa della punizione che i Della Valle gli riserveranno. Una brutta faccenda che sia i diretti interessati che la tifoseria e la società vorranno dimenticare al più presto.

  • Delio Rossi esonerato dopo pugni a Ljajic. Fiorentina a Guerini

    Delio Rossi esonerato dopo pugni a Ljajic. Fiorentina a Guerini

    Delio Rossi esonerato dalla Fiorentina, inevitabile. La serata di ieri a Firenze verrà dimenticata a fatica dai tifosi viola. Vedere il proprio allenatore prendere a pugni un calciatore non è certamente uno spettacolo che capita tutti i giorni. Fiorentina Novara passerà alla storia come un remake dei vecchi buon film western che in passato incollavano alla televisioni migliaia di persone. Va detto però che il calcio è tutto fuorché un film di Bud Spencer e Terence Hill. Delio Rossi ha pagato a carissimo prezzo un atto platealmente da censura. Non va dimenticata neanche la provocazione del calciatore Ljajic. Nelle ultime ore sul web si sono scatenati i dibattiti in merito al fattaccio del Franchi. Si poteva e doveva intervenire diversamente?

     

    CONDANNA – A bocce ferme la condanna è insindacabile. Chi potrebbe complimentarsi con l’ormai ex allenatore viola dopo un episodio del genere? Gli unici forse sarebbero gli stessi ultrà di Genova che soltanto una settimana fa avevano trasformato il Luigi Ferraris in una trincea da prima guerra mondiale. Volendo anche trovare tutte le giustificazioni possibili, non è concepibile che un tecnico (di qualsiasi divisione ndr), si lasci andare a episodi del genere. L’esonero nell’immediato post-partita è una conseguenza naturale di un calcio che vuole crescere e dire no a qualsiasi forma di violenza.

    delio rossi | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    MULTA? – Posto che l’allontanamento di Delio Rossi sia inevitabile, perché soltanto una multa nei confronti di Ljajic? Comportamenti come quello del giovane serbo non sono accettabili. Come può un giocatore deridere in quel modo il proprio mister? Che cosa può pensare adesso Ljajic, rimasto praticamente impunito a parte una multa pecuniaria? E’ come accendere il semaforo verde per qualsiasi situazione simile. Io posso fare quello che voglio, tanto a pagare è soltanto l’allenatore.

    Non volendo insegnare nulla a nessuno, credo però che la giusta punizione per l’esterno viola classe ’91 fosse l’immediato inserimento nella lista trasferimenti e una multa tale da cancellare lo stipendio del giocatore da qui fino alla scadenza del contratto.

    GUERINI – Nel frattempo, in seguito all’esonero di Delio Rossi, il prossimo allenatore della Fiorentina (almeno nelle due gare che mancano al termine della stagione) sarà Vincenzo Guerini. L’ex centrocampista viene così promosso a tecnico della Prima squadra, dopo aver ricoperto quest’anno il ruolo di team manager all’interno della società viola.

    Video Delio Rossi aggredisce Ljajic

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”136157″]

  • Delio Rossi aggredisce Ljajic. Video

    Delio Rossi aggredisce Ljajic. Video

    Due settimane fa furono i tifosi del Genoa a far vergognare il mondo del calcio per costretto con la forza e le minacce i giocatori a consegnare la maglia. Domenica sera fu il Friuli di Udine ad ospitare la mega rissa di Udinese Lazio che coinvolse dirigenti e giocatori, questa sera la follia ha trovato sfogo invece a Firenze nel match tra Fiorentina Novara importantissimo per i viola in piena lotta salvezza. Gli ospiti già matematicamente retrocessi si trovavano alla mezzora sopra di due gol frutto dei gol di Jeda lasciato inspiegabilmente solo in mezzo all’area di rigore, e di Rigoni dagli undici metri. Delio Rossi allora nel tentativo di dar una scossa ai suoi al 32′ toglie un evanescente Ljajic per inserire Olivera, il giocatore serbo però non prende bene il cambio e risponde con un applauso ironico nei confronti del tecnico e a quanto pare qualche parola di troppo.

    Delio Rossi aggredisce Ljajic scagliandosi sul giocatore con una serie di manate al volto e in questo momento il video sta facendo il giro del mondo mettendo ancora una volta il nostro calcio sotto la lente di ingrandimento. Il tecnico comunque subito dopo ha ritrovato il solito self control riprendendo la gestione della sua squadra e portandola al pareggio grazie ad una doppietta di Riccardo Montolivo bandiera viola

    Video Delio Rossi aggredisce Ljajic
    [jwplayer config=”60s” mediaid=”136157″]

  • Roma – Fiorentina, Totti speranza di Luis Enrique. Tornano Jovetic e Amauri

    Roma – Fiorentina, Totti speranza di Luis Enrique. Tornano Jovetic e Amauri

    Oggi pomeriggio per il recupero della 33esima giornata di Serie A, rinviata per la morte del giocatore del Livorno Piermario Morosini, scendono in campo Roma e Fiorentina. I giallorossi vengono dall’umiliante sconfitta contro la Juventus nel posticipo di domenica sera che ha complicato fortemente le ambizioni di Champions dei ragazzi di Luis Enrique (sesta posizione a 5 punti dai cugini laziali). I viola, invece, dopo l’incredibile successo in casa del Milan hanno preso un punticino in casa col Palermo e gettato alle ortiche una possibile vittoria contro l’Inter con il rigore sbagliato da Ljajic che ha lasciato l’amaro in bocca. La squadra di Delio Rossi infatti è in piena lotta per la retrocessione col minaccioso Lecce a -3 e il Genoa a -2.

    ROMA – Emergenza formazione in casa romanista, oltre ai soliti noti Juan, Burdisso, Cassetti e Simplicio si aggiungono gli squalificati Stekelenburg, Bojan e Lamela, quest’ultimo fermato per 3 giornate per lo sputo a Lichtsteiner. Fabio Borini è completamente recuperato dopo l’infortunio muscolare e poi l’influenza, che lo avevano bloccato e costretto a scendere in campo allo Juventus Stadium non in buone condizioni. Rispetto al match contro i bianconeri rientra dal primo minuto al centro della difesa Gabriel Heinze con Daniele De Rossi che tornerà nel suo ruolo naturale di mediano davanti alla difesa. Il Biondo di Ostia dovrebbe essere affiancato dagli altri titolari Pjanic e Marquinho con Gago relegato in panchina. Taddei a destra prenderà il posto di Rosi e Josè Angel agirà a sinistra. Dietro alle punte capitan Totti dopo l’esclusione dall’undici titolare contro la Juve ad assistere sicuramente Osvaldo e Borini. Curci tra i pali prenderà il posto di Stekelenburg. In panchina il tecnico spagnolo porta i giovani Pagliacelli e Tallo.

    Francesco Totti © Tullio M. Puglia/Getty Images

    FIORENTINA – I ragazzi di Delio Rossi dovrebbero scender in campo col 3-5-2. Il solito Artur Boruc fra i pali con Camporese, Natali e Nastasic a comporre il trio di centrali. Fluidificanti del centrocampo a 5 dovrebbereo essere a sinistra Cassani e a destra uno fra De Silvestri. A centrocampo non ci sarà Montolivo fermato da un problema muscolare, ci saranno invece Lazzari e Kharja più il dinamismo di Behrami anche se quest’ultimo soffre un’infiammazione al ginocchio che lo mette in dubbio. Ancora fuori Vargas, davanti rientrano dopo l’infortunio e la squalifica Jovetic e Amauri.

    PROBABILI FORMAZIONI ROMA – FIORENTINA

    ROMA (4-3-1-2): Curci; Taddei, Heinze, Kjaer, Jose Angel; Pjanic, De Rossi, Marquinho; Totti; Osvaldo, Borini.
    A disposizione: Pigliacelli, Rosi, Simplicio, Gago, Greco, Perrotta, Tallo.
    Allenatore: Luis Enrique.

    FIORENTINA (3-5-2) Boruc; Nastasic, Natali, Camporese; De Silvestri, Berhami, Kharja, Lazzari, Cassani; Jovetic, Amauri.
    A disposizione: Neto, Gamberini, Olivera, Marchionni, Salifu, Ljajic, Cerci.
    Allenatore: Delio Rossi.

  • Fiorentina – Inter 0-0, i nerazzurri salutano la Champions

    Fiorentina – Inter 0-0, i nerazzurri salutano la Champions

    Termina 0-0 il lunch match della 34^ giornata tra Fiorentina Inter. Brutta gara degli uomini di Stramaccioni che non riescono a costruire nessuna occasione pericolosa nei 90′ minuti di gara. Delude il quartetto offensivo schierato dall’ex tecnico della Primavera nerazzurra ad inizio partita, con Forlan che prosegue inesorabile la propria parabola discendente. Impalpabile la prova di Zarate. A recriminare maggiormente però sono proprio i padroni di casa. L’episodio chiave dell’incontro è infatti il rigore fallito dal serbo Adem Ljajic, che a metà ripresa si vede parare il penalty da Julio Cesar. Prestazione comunque positiva per i viola, che nonostante le pesanti assenze riescono a strappare un punto che potrebbe valere oro a fine campionato.

    ZERO GOLFiorentina Inter alla vigilia era stata data come una partita da “over”, ricca di gol. Niente di tutto questo invece, anzi. Più sbadigli che altro, cinque tiri in porta in tutto l’arco di gara. Di certo non il miglior spettacolo di questo week-end calcistico, che fra le altre cose ha proposto un Clasico niente male.

    adem ljajic | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    ANSIA RIGORI – Evidentemente non è giornata per i rigoristi. Ieri era stato Handanovic ad ipnotizzare Thereau, oggi è toccato al brasiliano dell’Inter superarsi. Per Julio Cesar è il terzo rigore parato in questa stagione, una prodezza però che potrebbe non bastare per mantenere accese le speranze Champions dei nerazzurri.

    PASSIONE SNEIJDER – Lo stravolgimento tattico operato da Stramaccioni ad inizio match (addio al 4-3-3, spazio al 4-2-3-1), deve leggersi anche in chiave Sneijder. L’allenatore nerazzurro vuole recuperare l’olandese. Dall’altra parte però la risposta non è stata delle più confortanti. Entrato in campo nel secondo tempo al posto di Forlan, il trequartista non è riuscito ad incidere sul match.

    Fiorentina Inter 0-0, pagelle
    Boruc 6: contro non ha l’Inter del “triplete”. Che cosa significa? Quattro tiri facili facili. Come dire, ci saranno giornate più dure da qui al termine della stagione.
    Natali 6,5: al suo fianco ha due ragazzini, Camporese e Nastasic. Svolge ottimamente il compito di maestro. Lezione conclusa con successo.
    Kharja 6,5: ex con il dente avvelenato, pressa a tutto campo e prova a giocare un brutto tiro ai suoi ex compagni di squadra. Serve l’assist a Ljajic in occasione del rigore, poi fallito dal serbo.
    Cerci 6,5: Delio Rossi pesca il jolly di giornata. Le sue ripartenze creano più di un pericolo alla retroguardia dell’Inter, con un Lucio in grande difficoltà. Piccolo ma fondamentale dettaglio: è sempre solo.

    Julio Cesar 7: salva la baracca nerazzurra parando il rigore al giovane serbo, sebbene in precedenza era stato lo stesso brasiliano ad inguaiare i suoi compagni. Tutto è bene quel che finisce bene.
    Lucio 5: ci capisce poco o niente durante tutto il match, spesso infilato in velocità da un indiavolato Cerci. Non è più lo stesso difensore di due anni fa, in estate sarà addio?
    Zarate 4: l’argentino ci prova, ma un conto è provarci, un altro è ottenere risultati concreti. La cura Stramaccioni, che sembrava avesse avuto effetti miracolosi sull’ex biancoceleste, pare essere già svanita.
    Forlan 3: ormai ha giocato in tutti i ruoli. A sinistra, a destra, centrale, oggi si è reinventato trequartista. I tifosi nerazzurri alcune domande cominciano a farsele. Quanto guadagna l’uruguaiano? Quanti anni ha? Perché l’hanno preso se manco poteva giocare in Europa? Chi aveva detto che Forlan sarebbe comunque stato utile in campionato e avrebbe poi dato il suo contributo a febbraio quando riprendeva la Champions League?

  • Fiorentina – Inter, Jovetic non recupera. Alvarez, bentornato

    Fiorentina – Inter, Jovetic non recupera. Alvarez, bentornato

    Il lunch match della 34^ giornata vede affrontarsi all’Artemio Franchi Fiorentina Inter. I viola dovranno fare a meno per questo delicatissimo incontro della coppia d’attacco titolare Amauri-Jovetic. L’italo-brasiliano infatti è squalificato, mentre Jojo si è arreso all’ennesimo infortunio. Nel 3-5-2 di Delio Rossi giocheranno Cerci e Ljajic. Gli uomini di Stramaccioni cercano invece una vittoria che consentirebbe ai nerazzurri di sperare ancora nel treno Champions, approfittando di un’eventuale sorpresa all’Olimpico nel pomeriggio, con la Lazio che ospiterà il Lecce di Serse Cosmi. Nel tridente offensivo dell’Inter torna titolare dopo oltre tre mesi Ricky Alvarez, che va a completare un reparto tutto argentino insieme a Milito e Zarate. Soltanto panchina per Sneijder e Forlan.

    ASSENZE PESANTI – I tifosi della Fiorentina non possono sorridere. La zona retrocessione dista solamente tre punti, e quest’oggi la sfida contro l’Inter è ad alto rischio. Se non bastasse il periodo negativo attraversato dai gigliati (due vittorie negli ultimi 10 match di campionato), all’appello mancheranno due giocatori chiave come Amauri e Jovetic. In porta giocherà Boruc, difesa a tra composta da Gamberini, Natali e Nastasic. Gli esterni di centrocampo saranno Cassani e Pasqual, con Behrami, Montolivo e Lazzari nella linea mediana. In attacco toccherà alla coppia tanto discussa formata da Cerci e Ljajic. In panchina il gioiello della Primavera Acosty.

    ricky alvarez | © Valerio Pennicino/Getty Images

    SUDAMERICA STYLE – Cinque argentini e due brasiliani nell’undici titolare dell’Inter. Stramaccioni affronta la sfida di Firenze affidandosi alla “famiglia” sudamericana. In porta Julio Cesar, difesa a quattro con Zanetti e Nagatomo terzini e Lucio-Chivu come coppia centrale. A centrocampo Stankovic regista basso, con Obi e Cambiasso in posizione leggermente più avanzata. In attacco il trio tutto argentino composto da Alvarez, Milito e Zarate. Dopo aver raccolto 7 punti nelle prime tre partite della sua gestione, Stramaccioni spera nel riuscire a fare bottino pieno anche nella trasferta di Firenze, portandosi così momentaneamente a tre sole lunghezze dalla Lazio che occupa il terzo posto in classifica.

    Formazioni Fiorentina Inter, 34^ giornata Serie A

    Fiorentina (3-5-2): Boruc, Nastasic, Natali, Gamberini, Cassani, Pasqual, Lazzari, Montolivo, Behrami, Cerci, Ljajic.
    Panchina: Neto, Camporese, De Silvestri, Kharjia, Romulo, Salifu, Acosty. Allenatore: Delio Rossi

    Inter (4-3-3): Julio Cesar, Zanetti, Lucio, Chivu, Nagatomo, Cambiasso, Stankovic, Obi, Zarate, Alvarez, Milito.
    Panchina: Castellazzi, Ranocchia, Maicon, Guarin, Sneijder, Forlan, Pazzini.

  • Fiorentina – Palermo 0-0, viola in lotta per non retrocedere

    Fiorentina – Palermo 0-0, viola in lotta per non retrocedere

    Fiorentina Palermo finisce a reti bianche al “Franchi” di Firenze, un pareggio che, in concomitanza della rocambolesca vittoria del Lecce a Catania, riapre la lotta per la zone retrocessione che adesso vede coinvolti anche i viola.

    In occasione del turno infrasettimanale, niente turn over per Delio Rossi che si affida allo zoccolo duro che ha espugnato San Siro per cercare di dare un po’ di continuità a questa disastrata stagione viola mentre, dall’altra parte, Bortolo Mutti manda un po’ a sorpresa in panchina il capitano del Palermo, Fabrizio Miccoli, schierando a fianco di Abel Hernandez lo sloveno Josip Ilicic.

    La prima mezz’ora di gioco vede i padroni di casa decisi a sbloccare il risultato andandoci anche vicini con il palo colpito da Nastasic e due occasioni pericolosissime di Amauri e Cesare Natali. Stefan Jovetic sembra ispirato ma la classe del montenegrino si accende ad intermittenza ed in quelle poche occasioni, viene sprecata malamente dai propri compagni di squadra. Il Palermo cerca di sfruttare le ripartenze e non dispiace nel finale della prima frazione di gioco rendendosi anche pericoloso sia con Ilicic che con Hernandez che in due occasioni, fa tremare seriamente la curva Fiesole.

    Stefan Jovetic ©Tullio M. Puglia/Getty Images

    La ripresa si apre con dei ritmi un po’ più bassi rispetto al primo tempo, la Fiorentina inizia a pensare che un punticino non sarebbe poi così male, considerato che il Lecce inizia la ripresa a Catania sotto di un gol e dello stesso avviso sembra essere anche Bortolo Mutti, con la dimostrazione della panchina per tutti i 90’ regalata a Fabrizio Miccoli. Iniziano i cambi per le due squadre ma l’inserimento di Bacinovic e Lazzari non cambiano il ritmo blando del match con L’unico sussulto di una scialba seconda frazione di gioco, rappresentato dalla “furbata” tentata da Amauri che tenta di mascherare con un colpo di testa, una schiacciata con la mano in rete. L’arbitro in un primo tempo concede il gol ma fortunatamente per i rosanero, il guardalinee segnala il fallo con il consequenziale annullamento del gol. Gli ultimi minuti vengono vissuti più con l’orecchio rivolto al Massimino di Catania dove arriva, proprio nei minuti finali, la notizia più brutta per i viola con il vantaggio firmato da David Di Michele allo scadere.

    Adesso si fa molto dura per la compagine guidata da Delio Rossi che non è certamente abituata a lottare per simili piazzamenti e tutti sappiamo come finì un anno fa con la Sampdoria, con il pianto finale di Angelo Palombo. Prestazione così così per il Palermo che si è comportato da vera e propria compagine in lotta per la salvezza e rischiando di capitolare solamente, nella prima metà del primo tempo.

    Tabellino e Pagelle Fiorentina Palermo

    FIORENTINA (3-5-2): Boruc 6; Gamberini 6, Natali 6,5, Nastasic 6,5; De Silvestri 6 (dal 32′ s.t. Cassani s.v.), Behrami 6, Montolivo 5,5, Kharja 6 (dal 23′ s.t. Lazzari 5,5), Pasqual 6; Jovetic 5,5, Amauri 5,5. (Neto, Felipe, Salifu, Cerci, Ljajic). All: Rossi

    PALERMO (3-5-2): Viviano 6; Munoz 6, Mantovani 6,5, Labrin 6,5; Pisano 6, Della Rocca 6, Donati 6,5, Barreto 5,5 (dal 4′ s.t. Bacinovic 6), Bertolo 6; Ilicic 6 (dal 44′ s.t. Vazquez s.v.), Hernandez 6 (dal 30′ s.t. Budan s.v.). (Tzorvas, Kosnic, Zahavi, Miccoli). All: Mutti

  • Fiorentina – Palermo, probabili formazioni. Amauri si, Ilicic no

    Fiorentina – Palermo, probabili formazioni. Amauri si, Ilicic no

    Fiorentina Palermo sarà uno dei match più interessanti del turno infrasettimanale di mercoledì 11 aprile. I viola sono a caccia della seconda vittoria consecutiva dopo l’exploit inatteso a San Siro contro il Milan, mentre i rosanero devono cercare di racimolare quei punti necessari per raggiungere la salvezza matematica e dare spazio a quei giovani tanto invocati dal patron Zamparini.

    La vittoria ottenuta a San Siro è stata vero e proprio ossigeno per i viola che hanno potuto calmare per un po’ le critiche di tifoseria ed addetti ai lavori mentre, per quanto riguarda la compagine di Bortolo Mutti, si deve assolutamente raggiungere quanto prima la quota salvezza, che con la vittoria del Lecce contro la Roma dell’ultimo turno, si è alzata non consentendo ancora di chiudere il campionato in tranquillità.

    Delio Rossi non ha sciolto ancora i pochi dubbi dell’undici iniziale viola ma si dovrebbe andare verso una riconferma in blocco della squadra che ha espugnato San Siro con l’italo – brasiliano Amauri da titolare e con Adem Ljajic in panchina. In mediana possibile opportunità dal primo minuto per Lazzari con il ballottaggio per l’ultimo posto fra Berhami ed Olivera con lo svizzero favorito. Bortolo Mutti recupererà Mantovani, Donati ed Hernandez, tutti assenti contro la Juve per squalifica con lo sloveno Josip Ilicic che si dovrà accomodare in panchina dopo la scialba – e per certi versi irritante prestazione – fornita al Barbera contro i bianconeri di Conte. In difesa sono ancora assenti sia Matias Silvestre che Federico Balzaretti e quindi, altra opportunità da titolare per il giovane Labrin che non ha certamente sfigurato nelle precedenti uscite.

    Amauri ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    Probabili formazioni Fiorentina Palermo

    Fiorentina (3-5-2) – Boruc; Gamberini Natali Nastasic; De Silvestri Behrami Montolivo Lazzari Pasqual; Jovetic Amauri. A disposizione: Neto, Felipe, Olivera, Kharja, Vargas, Marchionni, Ljajic. Allenatore: Rossi

    Palermo (3-5-2) – Viviano; Munoz Mantovani Labrin; Pisano Migliaccio Donati Barreto Acquah; Miccoli Hernandez. A disposizione: Tzorvas, Milanovic, Della Rocca, Bertolo, Vazquez, Ilicic, Budan. Allenatore: Mutti.

  • Milan – Fiorentina, le pagelle. Amauri jolly per la Juve

    Milan – Fiorentina, le pagelle. Amauri jolly per la Juve

    La sorpresa che non ti aspetti. In Milan Fiorentina si è assistito al trionfo dei gigliati, capaci di espugnare San Siro dopo 12 anni da quel 17 maggio 2001 quando una doppietta di Enrico Chiesa consentì ai toscani di battere i rossoneri. La vittoria viola di oggi ha un protagonista assoluto, Amauri. L’ex attaccante della Juve, approdato a Firenze durante il mercato di gennaio, ha realizzato la sua prima rete con la maglia viola. Un gol pesantissimo quello di Amauri, sia in chiave salvezza che in ottica scudetto, con il Milan che nel giro di una settimana perde 5 punti e primato a vantaggio della Juventus. Al termine del campionato mancano ancora sette partite, nelle quali i rossoneri potranno contare su un Cassano in più. Basterà per confermare il titolo dello scorso anno?

    Pagelle Milan Fiorentina 1-2, 31^ giornata Serie A

    MILAN
    Abbiati 6: sei come i gol subiti nella settimana horribilis rossonera. Incolpevole sui due gol viola, nel primo tempo salva il momentaneo vantaggio del Milan compiendo un bell’intervento sulla punizione di Pasqual. INNOCENTE
    Mexes 4: senza Thiago Silva al suo fianco, il francese è un po’ come un uovo di Pasqua senza sorpresa. Mentre Galliani ripensa al suo acquisto, i tifosi del Diavolo si chiedono come abbia fatto a resuscitare anche un attaccante come Amauri che non segnava da più di un anno. VUOTO
    Muntari 5: diamo a Cesare quel che è di Cesare, ma ormai la linea dei tre centrocampisti di rottura non pare più proponibile. Questo pomeriggio il Milan non è stato in grado di imbastire un’azione fluida, suscitando anche l’ira dell’alfiere Ibrahimovic. Forse Muntari è il giocatore che rappresenta meglio tale discorso. FUORIGIRI
    Ibrahimovic 5,5: quando il Milan non gira, nel 90% dei casi si conosce a priori anche il “colpevole”. Lo svedese entra in campo nervoso, torna negli spogliatoi infuriato,  e nel secondo tempo prosegue sulla falsa riga del primo. Passa in secondo piano il gol numero 23 in campionato. CAMOMILLA
    Maxi Lopez 6: a sorpresa  Allegri lo preferisce a Robinho nell’undici titolare. L’argentino disputa una partita dignitosa, colpendo anche il palo durante la prima frazione sul punteggio di 1-0 in favore dei suoi compagni di squadra. Soltanto una prodezza del portiere avversario gli nega il gol nella ripresa. OSSIGENO

    amauri carvalho | © Claudio Villa/Getty Images

    FIORENTINA
    Boruc 6,5: grande prestazione del portiere polacco. La parata su Maxi Lopez potrebbe valere contemporaneamente salvezza viola e sfilare dal petto dei milanisti lo scudetto conquistato lo scorso anno. Decisivo anche nel primo tempo su una punizione di Ibrahimovic, con il risultato ancora fermo sullo 0-0. DESTINO
    Natali 7: il difensore centrale viola esce fra gli applausi, dopo una prestazione da incorniciare. Grazie ai suoi interventi la Fiorentina respinge tutti gli assalti del Milan. In scadenza a giugno, Galliani ci stava già facendo un’idea. CONSIGLI PER GLI ACQUISTI
    De Silvestri 6,5: bella prova dell’esterno destro di Delio Rossi, che oggi sostituiva l’infortunato Cassani. C’è il trucco però, perché difronte a lui non c’era né Bale né Roberto Carlos, ma Zambrotta. FORTUNATO
    Jovetic 7:  se il montenegrino è in palla, i viola guadagnano automaticamente in fiducia e in punti. Manda in bambola tutta la retroguardia avversaria, perché ha i numeri e la classe di un big. Gol e assist, che chiedere di più? ORO COLATO
    Amauri 6,5:  fino al gol nullo, però nel calcio basta poco per passare da brocco a campione. Cento giorni da pecora e un giorno da leone, si potrebbe riassumere così la parabola dell’italo brasiliano, tornato a Itaca 24 appena in tempo per l’impresa. UOVO DI PASQUA

    Tabellino Milan Fiorentina 1-2, 31^ giornata Serie A
    Milan (4-3-1-2): Abbiati 6, Abate 5,5, Bonera 5,5, Mexes 4, Zambrotta 5 (83′ Cassano s.v.), Ambrosini 5,5 (53′ Aquilani 5,5), Muntari 4,5, Nocerino 5,5, Emanuelson 5 (62′ Robinho 5,5), Ibrahimovic 5,5, Maxi Lopez 6.
    Panchina: Amelia, Gattuso, Yepes, El Shaarawy. Allenatore: Allegri
    Fiorentina (3-5-2): Boruc 6,5, Nastasic 6, Camporese 6 (70′ Felipe 6), Natali 7, De Silvestri 6,5, Pasqual 6, Behrami 6,5, Lazzari 5,5, Kharja 6 (84′ Olivera s.v.), Jovetic 7,5, Ljajic 5 (77′ Amauri 6,5).

    Video Milan Fiorentina 1-2 highlights Youtube
    [jwplayer config=”180s” mediaid=”132308″]

    Leggi anche:
    Crollo Milan, da Amauri un favore alla Juve
    Palermo Juventus 0-2, pagelle e video highlights
    Solo un pari per l’Inter, addio sogno Champions
    Lecce indigesta per Luis Enrique, 4-2 al Via del Mare