La Lazio ha scelto il suo allenatore per la prossima stagione: Davide Ballardini. Il tecnico ex Palermo è arrivato in mattinata nel centro sportivo di Formello per siglare l’accordo biennale a 750 mila euro a stagione propostogli dal presidente Claudio Lotito.
Ballardini verrà presentato domani alle 12:00 e prende il posto di Delio Rossi che se n’è andato sbattendo la porta in faccia al presidente.
In queste ore tra Lotito e il nuovo tecnico è in corso un summit per tracciare le strategie di mercato e sistemare l’attuale rosa della Lazio.
Ballardini nella sua carriera in Serie A ha guidato il Cagliari per 2 volte e nell’ultima stagione è stato l’allenatore del Palermo togliendosi parecchie soddisfazioni lungo il corso del campionato e sfiorando la qualificazione in Europa League ma il rapporto deteriorato con il presidente Maurizio Zamparini ha spinto l’allenatore romagnolo a dimettersi a fine stagione.
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Ufficiale: Davide Ballardini è l’allenatore della Lazio
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Ferrara lascia Coverciano: è ora della firma. Zenga al Palermo; Rossi, Ballardini e Mazzarri senza panchina
Il puzzle degli allenatori di serie A si sta componendo e cosi dopo l’annuncio di ieri del proseguimento tra Spalletti e la Roma, oggi è il turno del matrimonio tra Ferrara e la Juventus. Il neo ct juventino sembra aver lasciato il ritiro di Coverciano in direzione Torino per firmare il contratto che lo legherà per la prossima stagione alla Vecchia Signora, sarà che il mercato è cambiato ma la dirigenza juventina ancora una volta fà una figura pessima ed impopolare, la scelta Ferrara a questo punto sembra un ripiego al rifiuto di altri tecnici (Conte e Spalletti appunto) e rischia di destabilizzare l’ambiente sin da inizio stagione. Dalla parte di Ferrara però c’è tanta esperienza da secondo di Lippi in Nazionale la stima dello spogliatoio ed un palmares da giocatore e da juventino di tutto rispetto, suo compagno di viaggio resterà l’amico Michelangelo Rampulla. Il colpo a sorpresa però l’ha offerto ancora una volta Zamparini, il presidente del Palermo dopo aver rotto con Ballardini pubblicamente sembrava volesse corteggiare Delio Rossi o Giampaolo, ma in gran segreto ha trovato l’accordo con Walter Zenga per l’attacco al quarto posto. L’unica panchina che resta da esser consegnata è quella della Lazio dell’uscente Delio Rossi, i nomi sono i soliti noti ed adesso si corre il rischio che qualche bravo tecnico resti senza panchina a meno che non decida di ripartire da un buon progetto di serie B.
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Delio Rossi lascia la Lazio. E’ duello Zenga-Ballardini per la panchina
“Il prossimo anno non sarò più l’allenatore della Lazio e questa sera comunicherò la mia decisione a Lotito“. Così esordisce Delio Rossi a “Radio Incontro” facendo marcia indietro a quanto dichiarato nei giorni scorsi.
L’allenatore stava aspettando una chiamata dal presidente biancolceleste Lotito per rinnovare il contratto; chiamata che fino ad ora non è arrivata sebbene Rossi quest’anno abbia vinto la Coppa Italia, primo trofeo conquistato dalla Lazio da quando Lotito è alla guida della società: “Dopo due settimane non è arrivata nè una risposta di Lotito nè un appuntamento – spiega il tecnico – quando ho visto il presidente abbiamo parlato di tutto, poi mi ha chiesto 3-4 giorni di tempo per dare una risposta. Da allora sono passati quindici giorni, questo significa che da allora ha fatto altri tipi di valutazioni o non aveva fretta. Io non ho fretta, ma la sensazione è che qui si abbia paura a fare la prima mossa. Io non ne ho di questi problemi, uno si deve assure le sue responsabilità nella vita. Qualcuno dovrà fare la prima mossa. Uno nella vita deve fare delle scelte e prendere delle decisioni. E ci sono tempi e modi per farlo. Domani, molto probabilmente, convocherò una conferenza per comunicare alla stampa la mia decisione“.
Sulla panchina della Lazio è ballottaggio tra l’ex tecnico del Catania Walter Zenga e l’ex tecnico del Palermo Davide Ballardini, che entrambi hanno rotto con le rispettive società a fine campionato. -
La Lazio riparte da Zenga, Abate Dzemaili e Julio Cruz
Il presidente Lotito ha le idee chiare, vuol riportare l’entusiasmo intorno alla sua Lazio per tentare l’attacco ai posti Champions il prossimo anno. Dopo la vittoria della Coppa Italia i rapporti con Delio Rossi sembravano potessero esser ricuciti ma nelle ultime ore il divorzio sembra l’ipotesi piu reale. Al suo posto in pole-position, dopo un eccellente stagione al Catania, c’è Walter Zenga. L’ex portiere dell’Inter e della Nazionale dopo aver annunciato l’addio alla panchina siciliana vorrebbe misurarsi in una realtà piu importante e la Lazio potrebbe far al caso suo, per proseguire l’esperienza in attesa di una chiamata della sua amata Inter. Scelto il tecnico Lotito, dovrà cercar di sostituire due pezzi da novanta dei biancazzurri in partenza. Pandev e Ledesma infatti a fine stagione lasceranno la capitale in cerca di nuove avventure, su di loro è bagarre: sul macedone l’interesse della Juventus è quello piu concreto a quanto pare anche il Milan ha manifestato interesse per il forte attaccante. Su Ledesma c’è la Fiorentina desiderosa di aumentare la qualità del suo centrocampo. E’ concreto però l’interesse per Julio Cruz per l’attacco, l’argentino è in scadenza di contratto all’Inter e il rinnovo non è piu cosi sicuro. Per sostituire Ledesma e per rinforzare il centrocampo Lotito vorrebbe pescare in casa Toro, i granata sono ad un passo dalla B e sarà difficile tenere i pezzi pregiati nella serie cadetta, Dzemaili e Abate sono gli oggetti del desiderio. Dzemaili è stato riscattato completamente da Cairo e potrebbe portare nelle casse granata sui 5 milioni di euro, piu complicato arrivare ad Ignazio Abate in comproprietà tra Torino e Milan, ma come scritto sopra potrebbe esser usato come contropartita di scambio da parte dei rossoneri per arrivare a Pandev e al terzino destro De Silvestri.
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Borsino Allenatori atto secondo: degli emergenti il migliore è Ballardini
Prendendo spunto da un inchiesta oggettiva fatta da Maurizio Pistocchi per Sportmediaset scopriamo che tra gli emergenti il migliore è allenatore è Davide Ballardini. L’inchiesta ha fine statistico ed oltre a prender in considerazione parametri soggettivi, come qualità del gioco o adattabilità ai giocatori della rosa, pesa statisticamente i punti ottenuti nelle partite del campionato di serie A contando le presenze in panchina.
Al primo posto per media punti, ma aggiungiamo noi come qualità di gioco e concretezza, seppur subentrato nelle ultime due stagioni è riuscito nell’impresa di conquistare 87 punti in 56 partite(media 1.55 a partita), pur dovendosi accontentare di organici non costruiti da lui. Dopo la storica salvezza con il Cagliari dello scorso anno, ha portato in questa stagione il Palermo ad un passo dall’Europa League valorizzando i talenti del club siciliano, Cavani e Kjaer sono l’esempio lampante.Ha ricevuto gli elogi speciali di Arrigo Sacchi ed è stato accostato molte volte alla panchina del Milan.Alle sue spalle si piazza Pasquale Marino(media 1.50), allenatore dell’Udinese nelle ultime due stagioni, è riuscito nell’impresa storica di portare il club friulano fino ai quarti, eliminato poi in modo immeritato dal Werder di Diego, pratica un calcio equilibrato ed è molto sagace tatticamente, il cambio di modulo dalla difesa a 3 a quella a 4 ha esaltato ulteriormente il frizzante attacco friulano ma nello stesso tempo ha portato una diminuzione di gol subiti. Dovrebbe restare ad Udine per continuare il progetto di crescita insieme ai Pozzo.
Sul terzo gradino del podio si piazza Gian Piero Gasperini(media 1.41), è l’artefice insieme a Preziosi del miracolo genoano, in questa stagione ha inseguito a lungo il sogno Champions, ma alla fine si è dovuto inchinare ai viola di Prandelli. Attua un gioco aggressivo e dispendioso, è geniale il suo utilizzo della difesa a tre con un difensore che a turno accompagna l’azione d’attacco. Forse il suo gioco è difficile da applicare con dei big poco inclini al sacrificio, Preziosi continua a scommettere su di lui per i prossimi traguardi.
Fuori dal podio Walter Mazzarri(media 1.40) alla seconda stagione con la Sampdoria dopo il miracolo ottenuto con la Reggina nell’anno della penalizzazione. Benissimo lo scorso anno (60 punti) un pò deludente l’ultima stagione (44 punti) ma c’è stata anche la finale di Coppa Italia e la partecipazione alla coppa Uefa a toglier energie a Cassano e compagni. La sua migliore qualità è adattare la propria squadra per limitare le squadre avversarie nel gioco, per poi sfruttare ciò a proprio vantaggio. Dovrebbe lasciare la Samp, promessa a Del Neri, si ipotizza un suo arrivo sulla panchina capitolina della Lazio, se cosi fosse sarebbe uno scontro focoso tra due caratteri forti tra Mazzarri e Lotito.
Quinta posizione per Massimiliano Allegri(media 1.38), alla sua prima stagione con il Cagliari ha continuato nell’ottimo lavoro intrapreso da Ballardini nella scorsa stagione, abile a valorizzare i giovani e coraggioso nel giocarsi a viso aperto le partite al cospetto di qualsiasi avversario. Dovrebbe continuare il progetto Cagliari insieme a Cellino. Lontani dalle prime posizione, ma anche loro autori di un ottimo campionato meritano una citazione Walter Zenga (media 1.13) alla sua prima esperienza nel calcio italiano, ha ben figurato sulla panchina del Catania; nella prossima stagione potrebbe sostituire Delio Rossi nella capitale. L’eroe di Siena Marco Giampaolo (media 1,04), saggio didatticamente e tatticamente sul suo futuro sono in molti a scommettere. -
Il 13° gol di Zarate condanna la Reggina alla B
La Serie A perde la Reggina: nell’anticipo della 37° Giornata vi è il secondo verdetto matematico: dopo lo scudetto dell’Inter la settimana scorsa è la Reggina che a raggiungere un altro traguardo ma in negativo questa volta: la retrocessione. I calabresi non sono mai sembrati in grado di poter vincere contro la Lazio pur creando diverse buone occasioni. La Lazio ha giocato ad intermittenza ma creando di volta in volta pericoli alla porta di Puggioni. Il gol arriva grazie all’ennesima prodezza di Mauro Zarate abile a coincretizzare un verticalizzazione di Dabo.
IL TABELLINO
LAZIO-REGGINA 1-0 26′ pt Zarate
Lazio (4-4-2): Carrizo; De Silvestri, Rozenhal, Diakité, Kolarov; Lichtsteiner, Dabo (13′ st Meghni), Ledesma, Foggia (3′ st Mendicino); Zarate(21′ st Kozak), Pandev. A disp.: Muslera, Tuia, Perpetuini, Del Nero. All.: D.Rossi.
Reggina (3-5-1-1): Puggioni; Lanzaro, Valdez, Cirillo; Vigiani (10′ st Ceravolo), Carmona, Barreto, Barillà, Costa (6′ st Corradi); Cozza (22′ st Adejo); Brienza. A disp.: Marino, Alvarez, Hallfredsson, Viola. All.: Orlandi.
Arbitro: Gervasoni
Ammoniti: Pandev (L) Cirillo (R)Le altre partite del 37° Turno
Atalanta – Palermo
Cagliari – Inter
Catania – Napoli
Chievo – Bologna
Lecce – Fiorentina
Milan – Roma
Sampdoria – Udinese
Siena – Juventus
Torino – GenoaSquadra Punti Squadra Punti Inter
Milan
Juventus
Fiorentina
Genoa
Roma
Palermo
Udinese
Cagliari
Lazio(+1)81
71
68
67
62
57
55
54
50
50Atalanta
Sampdoria
Napoli
Siena
Catania
Chievo
Torino
Bologna
Reggina(+1)
Lecce46
44
43
43
40
37
34
33
30
29 -
Anticipo 37 Giornata Serie A: Lazio-Reggina, probabili formazioni e live blogging dalle 19:30
Rossi si affida a Zarate e Pandev. Cozza e Corradi partono ancora dalla panchina
Lazio e Reggina anticipano la 37° giornata di serie A per poi lasciare la disponibilità dell’Olimpico all’Uefa per la preparazione della finalissima di Champions di mercoledi prossimo. Delio Rossi ha tanti indisponibili ed ha convocato 5 ragazzi della primavera, ma siamo sicuri che i biancazzurri non regaleranno niente, potrebbe esser l’ultima davanti al proprio pubblico di Pandev accostato con sempre maggior insistenza alla Juventus, ma all’attaccante macedone non mancano le richieste anche Oltremanica. Anche Rossi dopo aver contribuito alla rinascita della Lazio del dopo Cragnotti potrebbe lasciare il club in cerca di nuove avventure, Zamparini lo vorrebbe a Palermo per sostiutire Ballardini in caso di partenza di quest’ultimo. Orlandi schiera ancora Ceravolo in coppia con Brienza per cercare di espugnare roma e continuare a sperare, come abbiamo anticipato nell’articolo di stamattina sulla volata salvezza i calabresi devono vincere per metter pressione alle dirette concorrenti e sperare in un loro passo falso. Fischio d’inizio alle 19:30, è possibile seguire il Live Blogging sul nostro sito con costanti aggiornamenti sul risultato e azioni degne di nota.
LAZIO (4-4-2): 86 Muslera; 29 De Silvestri, 87 Diakitè, 22 Rozehnal, 3 Kolarov; 2 Lichtsteiner, 6 Dabo, 24 C. Ledesma, 17 Foggia; 19 Pandev, 10 Zarate.
A disp. 1 Carrizo, 16 Tuia, 32 Radu, 99 Perpetuini, 23 Meghni, 20 Kozak, 90 Mendicino.
All. Delio Rossi
REGGINA (3-5-1-1): 1 Puggioni; 55 Lanzaro, 6 Valdez, 5 Cirillo; 7 Vigiani, 8 Barreto, 35 Carmona, 2 Hallfredsson, 3 Costa; 81 Brienza; 11 Ceravolo.
A disp. 26 Marino, 20 P. Alvarez, 40 Adejo, 21 Viola, 17 Barillà, 10 Cozza, 9 Corradi.
All. Nevio Orlandi
ARBITRO: Gervasoni di Mantova -
Mercato allenatori: solo Mourinho e Donadoni sicuri del posto
Solo il 10% degli allenatori di serie A conosce la panchina sulla quale siederà nella prossima stagione, le altre sono tutte traballanti per motivi diversi: quelle di Ancelotti, Spalletti, Ferrara (Ranieri), sono messe in discussione per non aver raggiunto gli obiettivi prefissati nella stagione attuale o per ormai divergenze croniche con l’interesse delle loro società. Poi c’è (per fortuna) una folta schiera di allenatori in rampa di lancio dopo aver affrontato con le rispettive squadra un ottima stagione: è l’esempio di Gasperini a Genoa che pur avendo sfiorato il quarto posto ha riportato gli uomini di Preziosi in coppa dopo un decennio praticando un gioco piacevole e concreto, esaltando le caratteristiche degli uomini a disposizione; Ballardini è l’eroe di Palermo dopo l’impresa salvezza dello scorso campionato con il Cagliari era chiamato alla riconferma nel Palermo del vulcanico Zamparini, e lui pur perdendo fior di giocatori nel mercato estivo è riuscito a far il record di vittorie per il Palermo in serie A ed è corsa per un posto nella nuova coppa Uefa. Allegri aveva un eredità pesante a Cagliari ma con il suo entusiasmo e la voglia di dimostrare il suo valore è riuscito a portare il Cagliari alla salvezza con estrema tranquillità giocando un buon calcio e valorizzando i tanti giovani della rosa. Qui sotto proviamo a fare un borsino degli allenatori, ipotizzando gli eventuali sostituti ma il compito è difficile perché il mercato seguirà un effetto domino: una volta che le big hanno scelto il loro tecnico le altre si regoleranno di conseguenza e allora tutto sarà più chiaro.
Società Allenatore Possibile Sostituto Atalanta Del Neri (0%) Beretta Bari Conte 50% – Cagliari Allegri 70% Bisoli 50% Catania Zenga 50% Marino 50% Chievo Di Carlo 30% – Fiorentina Prandelli 80% Genoa Gasperini 60% Zenga 20% Inter Mourinho 100% – Juventus Ferrara 20% Spalletti 40%,Gasperini 20%,Ancelotti 10%, Conte10% Lazio Rossi 30% Mazzarri 40 %, Zenga 20%,10% Marino Milan Ancelotti 25% Van Basten 20%, Tassotti 25%, Ballardini 20 %, Allegri 10 % Napoli Donadoni 100% – Palermo Ballardini 60% Parma Guidolin 100% Roma Spalletti 10% Giampaolo 50%, Allegri 20%,Ancelotti 10%, Sampdoria Mazzarri 10% Del Neri 70% Siena Giampaolo 30% Udinese Marino 50% Zenga 30% -
Finale di Coppa Italia: stasera la gara che vale una stagione
Lazio e Sampdoria si giocano l’accesso alla nuova coppa Uefa
Rossi e Mazzarri potrebbero regalare uno storico trofeo ai propri tifosi prima dell’addio, infatti i due tecnici sono in forte dubbio sulla riconferma per la prossima stagione, Mazzarri, come ha ammesso il ds della Samp Marotta, vorrebbe far il salto di categoria allenando una squadra con piu alte ambizioni, Rossi continua a vivere un rapporto strano con Lotito e alla fine ci potrebbe esser il divorzio. Vincere la Coppa Italia però oltre a salvare la stagione potrebbe far cambiare idea ai due allenatori. La Samp se vincesse potrebbe finire nella stessa Europa del Genoa, annullando di fatto in un sol colpo i derby persi e la classifica del campionato, col Genoa tornato avanti, pensate, dopo addirittura 32 anni. Se invece vincesse la Lazio il derby europeo sarebbe ancora più maligno. Perché la Roma in Europa non è affatto sicura di poterci arrivare, e con il 6.o posto poi, ci sarebbe l’accesso solo ai preliminari alla futura Uefa, l’Europa League. Sarà la sfida tra Zarate e Cassano, i due avranno il compito di illuminare il gioco ed esser decisivi per la propria squadra, ma un altra sfida interessante tra Palombo e Ledesma a centrocampo. Rossi recupera Pandev che partirà titolare al fianco di Zarate con Rocchi in panchina, Mazarri si affida alla coppia d’oro Cassano-Pazzini e dovrà sciogliere due dubbi Lucchini o Gastaldello al centro della difesa e a chi affidare la fascia destra con Raggi in vantaggio su Padalino e Stankevicius. L’ultima curiosità: le due squadre hanno vinto 4 Coppa Italia a testa ma con un uomo in comune:il Mancio, oltre ad esser un ex illustre per entrambe le squadre è riuscito a vincere 4 trofei con la Samp da giocatore e tre con la Lazio due da giocatore ed una da tecnico.
Le probabili formazioni:
Lazio (4-4-2): 86 Muslera, 2 Lichtsteiner, 13 Siviglia, 22 Rozehnal, 3 Kolarov, 5 Brocchi, 6 Dabo, 24 Ledesma, 18 Foggia, 10 Zarate, 19 Pandev. (1 Carrizo, 29 De Silvestri, 32 Radu, 23 Meghni, 11 Mauri, 81 Del Nero, 18 Rocchi).
All.: Rossi.
Sampdoria (3-5-2): 1 Castellazzi, 16 Campagnaro, 6 Lucchini, 5 Accardi, 84 Raggi, 21 Sammarco, 17 Palombo, 19 Franceschini, 46 Pieri, 99 Cassano, 10 Pazzini. (83 Mirante, 28 Gastaldello, 3 Ziegler, 20 Padalino, 88 Dessena, 23 Stankevicius, 89 Marilungo).
All.: Mazzarri. -
Semifinali di Coppa Italia: Ranieri vs Rossi chi salverà la panchina?
Nella semifinale di andata la Juve era ancora in lotta su tre fronti e ad esser in bilico era Delio Rossi perchè la sua Lazio quest’anno come non mai terribilmente incostante. Dopo un periodo di appannamento che aveva compromesso il rapporto con Lotito e il conseguente ritiro punitivo imposto dal presidente la squadra sembra aver ritrovato compattezza e grazie agli spunti del grande Zarate è riuscito a battere la Roma nel derby e lo spettacolare Genoa di Gasperini. Ranieri adesso sembra esser messo in discussione anche dalla dirigenza, le ultime tre partite hanno aumentato il malcontento dei tifosi e l’incontro di Blanc con Lippi e l’acquisto di Cannavaro sembrano delegittimare la sua posizione in favore di Conte che sta volando in B con il Bari verso la A.
Stasera è l’occasione per la Juve di dar una sterzata, lo svantaggio di una rete è ampimente recuperabile anche se la Coppa Italia non servirebbe a salvare una stagione. Mancheranno il convalescente Amauri e Chiellini alle prese con problemi muscolari, saranno a disposizione rispetto a Domenica Camoranesi e Marchisio ancora panchina per Trezeguet. Nella Lazio non ce la fa Pandev, in attacco Rocchi farà compagnia a Zarate con Foggia preferito a Mauri alle loro spalle. A centrocampo torneranno disponibili Brocchi e MatuzalemProbabili formazioni:
JUVENTUS (4-4-2): Buffon, Grygera, Legrottaglie, Mellberg, Molinaro, Camoranesi, Marchisio, Tiago, Giovinco, Del Piero, Iaquinta. All. Ranieri
A disposizione: Chimenti, Ariaudo, Knezevic, Poulsen, Nedved, Marchionni, Trezeguet
Indisponibili: Sissoko, Salihamidzic, Zanetti, Ekdal, Manninger
LAZIO (4-4-2): Muslera; Lichtsteiner, Siviglia, Rozehnal, Kolarov; Brocchi, Ledesma, Matuzalem, Foggia; Zarate, Rocchi. All. Rossi
A disposizione: Carrizo, De Silvestri, Cribari, Dabo, Meghni, Mauri, Del Nero
Indisponibili: Inzaghi, Manfredini, Pandev