Zamparini non ha resistito e dopo lo scialbo pareggio nel derby contro il Catania ha deciso di sollevare dall’incarico Walter Zenga dalla panchina del Palermo. Al suo posto dovrebbe esser chiamato l’ex tecnico della Lazio Delio Rossi, accostato già nel pre campionato alla panchina siciliana. Ecco il comunicato della società: “La U. S. Città di Palermo comunica di aver sollevato dall’incarico di allenatore responsabile della Prima Squadra il Sig. Walter Zenga. La società ringrazia Zenga per l’impegno profuso e gli augura le migliori fortune”.
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Palermo: Zenga vicinissimo all’esonero, Zamparini annulla l’allenamento di domani
L’avventura di Walter Zenga sulla panchina del Palermo sembra giunta al capolinea, sembra sia stato fatale l’ennesimo pareggio dai rosa nero alla Favorita nel derby contro il Catania. Zamparini sembra aver perso fiducia nel tecnico dopo l’involuzione di gioca da parte della squadra che non riesce più ad esprimersi ai ritmi di inizio stagione e sopratutto non va giù al vulcanico presidente la gestione di alcuni giocatori e della lettura della partita.
Il ds Sabatini intervistato in serata non smentisce la trattativa dichiarando che è impossibile parlare con il presidente in questo momento ma lui sta valutando ogni tipo di decisione e non per ultimo l’esonero. Un ulteriore segnale verso la fine dell’idillio è l’annullamento da parte del presidente della seduta di allenamento in programma domani, forse proprio per dar il tempo di scegliere e annunciare il nuovo allenatore.
Il nome del sostituto è quello di Delio Rossi, l’ex tecnico laziale era stato accostato alla panchina siciliana anche in estate e sembra non aver concorrenti per la panchina.
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Livorno: Spinelli esonera Ruotolo. Cagni è il favorito
E’ costata cara la sconfitta interna contro il Palermo al Livorno di Gennaro Ruotolo. L’ex centrocampista subentrato sul finire della scorsa stagione era riuscito a riportare gli amaranto in serie A attraverso i play off. Il presindente Spinelli non ha deciso ancora il nome del sostituto, ma la rosa dei candidati sembra ristretta a questi nomi: Beretta, Ulivieri, Cosmi, Delio Rossi e Gigi Cagni. Quest’ultimo pare il favorito a guidare i labronici alla salvezza. Per il momento la squadra è affidata a Russo.
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Napoli: il primo colpo del dopo Marino è Luca Toni
Il presidente De Laurentis inizia a metter le basi del suo Napoli dopo aver fatto capire a tutto l’ambiente che non esistono intoccabili a iniziare dal tutto fare Pierpaolo Marino, con il quale si è chiuso il rapporto dopo 5 anni intensi e per certi versi positivi.
Il Napoli adesso è un cantiere aperto con il presidente questa volta con il casco protettivo in testa a dirigere i lavori vicino ai suoi dipendenti. Si cerca il sostituto di Marino che in un primo momento sembrava esser Zinzi ma nelle ultime ore si è aggiunto l’affascinante nome dell’ex ct della nazionale di pallavolo Gian Paolo Montali, sarebbe un colpo pirotecnico di quelli che De Laurentis ha imparato a farci apprezzare nei suoi lavori cinematografici. E prima di sciogliere il dubbio allenatore con Donadoni costretto a navigare a vista e le ombre pesanti di Delio Rossi ma anche di Mancini a non far dormire sogni sereni sembra che la società partenopea stia lavorando per riportare in Italia il bomber azzurro di Germania 2006 Luca Toni, l’attaccante è in rotta con il Bayern Monaco e accetterebbe di buon grado il trasferimento ai piedi del Vesuvio riducendosi l’ingaggio. -
Napoli – Marino: il divorzio è ufficiale. Donadoni rischia l’esonero
De Laurentiis l’aveva fatto capire a chiare lettere già ieri nel pre-partita di Napoli – Siena, ma è di pochi minuti fa l’ufficialità che Pierpaolo Marino non è più il direttore generale del Napoli.
Presidente e dirigente si sono incontrati nel pomeriggio a Roma per risolvere il rapporto di lavoro che li legava da 5 anni, ricchi di soddisfazioni e di tanti successi.
Marino paga in prima persona il mercato faraonico del Napoli: sono arrivati grandi nomi (Quagliarella, Cigarini e De Sanctis su tutti) ma i risultati non sono arrivati: 7 punti in 6 partite sono un bottino troppo magro per chi quest’estate ha dato carta bianca al responsabile del calciomercato per poter ambire ad una qualificazione nelle coppe europee. Il nuovo direttore generale del Napoli dovrebbe essere Roberto Zanzi, ex Siena.
Inoltre Marino potrebbe essere seguito anche dall’allenatore partenopeo Roberto Donadoni: il tecnico non è riuscito a dare una sua impronta alla squadra come aveva fatto il suo precedessore Reja e per questo nelle prossime ore potrebbe rischiare l’esonero. I nomi più gettonati sono quelli di Walter Mazzarri e il ritorno di fiamma di Delio Rossi.
Forse Donadoni farebbe meglio a presentare le proprie dimissioni e non aspettare di essere licenziato non tanto per i risultati (comunque discutibili) ma perchè scavalcato nel proprio lavoro da De Laurentiis che, nell’intervallo della partita di ieri pomeriggio, è sceso negli spogliatoi a rimproverare i giocatori sostituendosi a Donadoni nel dispensare consigli tattici. Ne uscirebbe con maggior dignità. -
Napoli: la vittoria con il Siena non basta. De Laurentis esonera Donadoni e Marino
Il presidente Aurelio De Laurentis dai microfoni di Mediaset Premium fa intendere che da domani mattina i rapporti tra la società partenopea e il duo composto dal ds Pierpaolo Marino e dall’allenatore Roberto Donadoni saranno interrotti. Il presidente pur impegnato negli USA per le riprese di un suo film ha confessato di aver seguito nei minimi dettagli l’evolversi della situazione nelle primi cinque giornate della serie A ed ha confessato di non aver visto lo spirito battagliero e l’unità d’intenti consona ad una piazza blasonata come Napoli.
Il presidente si schiera chiaramente dalla parte dei tifosi vogliosi di veder un grande Napoli dopo gli ingenti investimenti sostenuti durante la campagna acquisti estiva. Che qualcosa con il ds Marino non andava si è intuito nell’intervallo tra primo e secondo tempo della partita odierna contro il Siena, mentre le squadre lasciavano il campo tra i fischi di un San Paolo deluso dai suoi giocatori il ds lasciava lo stadio e il presidente scendeva negli spogliatoi a chiamare la squadra ad una risposta d’orgoglio per i tifosi.
Per il toto panchina si fa il nome di Delio Rossi, ma da domani il Napoli non potrà piu sbagliare è questo l’avvertimento del presidente -
Napoli: fiducia a tempo per Donadoni. Altre due settimane e poi si cambia
E’ gia tempo di esami per il Napoli di Donadoni, a prescindere di scelte tattiche e di modulo il team del presidente De Laurentis non convince a livello di mentalità. Uscire sconfitta da San Siro contro questa Inter è normale, perderebbero anche squadre piu attrezzate e navigate dei partenopei ma trovarsi sotto di due reti dopo soli 5 minuti è troppo, il fattore emotivo è determinante con il susseguente approccio alla partita.
Il Napoli rispetto alla scorsa stagione si è notevolmente rafforzato in tutti i reparti fatta eccezione dell’out sinistro ma nel campo la squadra sembra meno combattiva rispetto al passato sopratutto nei match in trasferta dove ha incassato tre sconfitte in altrettante partite. Fino a questo momento il presidente De Laurentis ha scelto il basso profilo evitando di lasciare dichiarazione nei confronti dell’attuale momento della squadra e del tecnico Donadoni ma da ambienti vicini alla società sembra che le prossime due partite siano decisive per il tecnico e l’ombra di Delio Rossi inizia a incombere sull’ex ct. -
Atalanta: esonerato Gregucci. Fatale il ko contro il Bari
Dopo la quarta giornata salta la prima panchina di serie A a pagare per una falsa partenza è il tecnico dell’Atalanta Gregucci chiamato in estate per sostituire Del Neri. Zero punti in classifica e un solo gol all’attivo sono il sintomo che in sede di preparazione qualcosa si è sbagliato, sicuramente il tecnico avrà le sue colpe ma la campagna acquisti dei bergamaschi è altrettanto discutibile e se si pensa che il giovane tecnico non può contare su un Doni al 100% forse qualche attenuante ci sarebbe. Il nome del sostituto arriverà in serata per come comunicato dalla stessa società e sembra una corsa a tre tra Delio Rossi, Arrigoni e Beretta.
In serie A dopo la quarta giornata ci sono anche altre panchina a forte rischio, il primo della lista è Atzori che nonostante il pari contro la Lazio non soddisfa in pieno la società etnea. Per il momento rischiano meno Zenga ed Allegri ma aver a che fare con presidenti come Zamparini e Cellino dovrebbe evitar di far dormire sogni tranquilli ai tecnici di Palermo e Cagliari
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Napoli: Donadoni sulla graticola e Delio Rossi all’orizzonte
Il Napoli stenta a diventar squadra, iniziano i mugugni dei tifosi e Donadoni è da subito messo in dubbio. All’ex ct vengono imputate le scelte, assurde a parer dei tifosi, di lasciar in panchina il Pocho Lavezzi e Gargano. Ma al di là degli uomini è l’atteggiamento della squadra che appare insufficiente, gli azzurri partono sempre bene ma quando la partita entra nella fase calda si sgretolano come neve al sole.
E’ capitato nella trasferta di Palermo alla prima giornata, nella vittoria casalinga contro il Livorno e anche ieri sera con il Genoa sotto di un gol e di uomo è riuscita a complicarsi la vita anche con l’aiuto dell’incerto Tagliavento per carità ma la frenesia e la voglia di strafare ha cambiato l’andamento di una partita che si era messa sui binari migliori.
Si ha l’impressione però che i grandi investimenti della famiglia De Laurentis abbiano partorito l’ennesima incompiuta, Vitale e Mannini vanno a meraviglia con Livorno e Sampdoria mentre a Napoli si è costretti ad usare Aronica nell’improponibile ruolo di esterno sinistro rendendo praticamente inutilizzabile quel lato del campo in fase di spinta. E’ discutibile anche la scelta di tener in panchina il Denis e Hoffer e non abbozzare mai una formazione diversa.
Donadoni deve ripartire dal genio di Hamsik e dalla forza di Quagliarella e prima che il fantasma di Delio Rossi incomba sul San Paolo deve riscir a dare un equilibrio diverso alla squadra magari facendo ricorso al 4-4-2. -
Borsino allenatori: Mazzarri e Rossi gli illustri esclusi
La Serie A 2009-2010 è in pieno calciomercato ma tutte le società hanno ormai deciso la propria guida tecnica e a sorpresa a restare fermi potrebbero esser i due allenatori finalisti dell’ultima Coppa Italia. Delio Rossi concluso il suo rapporto con la Lazio sembrava destinato al Palermo per uno scambio di panchine con il suo successore Ballardini, ma l’imprevedibile Zamparini ha spiazzato tutti ed ha scelto Zenga, si era parlato anche di un ipotesi serie B sulla panchina del Torino, ma Delio Rossi ha tentennato sull’ipotesi e la panchina è stata affidata a Colantuno per la felicità del ds Rino Foschi. Ci potrebbero esser dell’ipotesi all’estero per il tecnico che ha riportato alla vittoria la Lazio del dopo Cragnotti, ma è probabile che almeno inizialmente guardi la prossima stagione da spettatore per poi subentrare al primo salto in panchina. Stesso discorso per Walter Mazzarri, dopo aver concluso il suo rapporto con la Sampdoria, è stato accostato a piu riprese a diverse squadre ma alla fine non si è concluso niente, l’ultima possibilità potrebbe esser il suo Livorno in lotta con il Brescia per l’ultimo posto utile per la serie A. Ancora senza panchina Roberto Mancini, l’ex tecnico nerazzurro per la seconda stagione consecutiva sembra dover star a guardare, le big d’Europa sembrano non credere tanto nelle sue potenzialità ma il suo esoso ingaggio lo rende inappetibile per le medio piccole. Nei giorni scorsi è arrivato anche lo sfogo di Gentile, l’ex tecnico dell’Under 21 silurato nel post calciopoli, si sente escluso ingiustamente e penalizzato per la sostituzione improvvisa con Casiraghi che gli fece perdere grosse opportunità. Zaccheroni invece riparte dalla Liga, è di oggi la notizia di un contratto triennale firmato con il Racing Santander arrivato 12° nell’ultima stagione.