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  • Zamparini: Pastore andrà al Barca

    Zamparini: Pastore andrà al Barca

    Il vulcanico presidente Zamparini scopre le carte sul mercato rosanero, facendo il punto della situazione soprattutto in chiave cessioni, anche in considerazione dei pezzi molto appetiti dai grandi club di cui il suo Palermo dispone: in primis Javier Pastore, ma anche Hernandez.
    L’argentino, pupillo del presidente, ha una probabilità di restare in Sicilia pari al 50% mentre, se dovesse partire, secondo Zamparini andrà quasi sicuramente al Barcellona, per costituire una coppia delle meraviglie con il connazionale ed amico Lionel Messi che lo avrebbe già convinto a raggiungerlo in blaugrana.

    Per un pezzo pregiato come Pastore è forte, però, l’interessamento anche di alcuni club italiani, su tutti Inter, Milan e Roma. Zamparini rivela di essere stato contattato personalmente solo da uno di questi club, mentre gli altri hanno preferito interloquire con il procuratore di Pastore, Simonian.

    Ma, secondo Zamparini, la pista italiana è la meno probabile da percorrere. In tal senso, infatti, il presidente ricorda le difficoltà riscontrate lo scorso anno nelle trattative con l’Inter, e soprattutto con Branca, per la cessione di Edinson Cavani, poi approdato al Napoli per “soli” 18 milioni di euro; mentre con il Milan la trattativa non sarebbe delle più agevoli data l’indecisione del club rossonero nel puntare su Pastore oppure su Ganso.
    Ora, dunque, il presidente del Palermo vuole tutelare i suoi interessi economici e, per questo, dichiara che esiste una clausola “verbale” per la cessione di Javier Pastore di circa 50 milioni di euro che potrebbe anche essere rivista anche al rialzo nel caso di reale interessamento da parte di un grande club.

    Maurizio Zamparini, poi, ha parlato anche di Hernandez, che rimarrà a suo avviso a Palermo almeno per un altro anno ancora per completare il suo processo di maturazione, senza alcuna possibilità di apertura neppure se vi fosse un interessamento da parte della Roma con Sabatini.
    Così come il portiere Sirigu cercato in precedenza dall’Inghilterra, ma che resterà in rosanero con tutta probabilità.

    Discorso a parte per capitan Fabrizio Miccoli, combattuto fra la volontà di tornare a casa, a Lecce, e la volontà di restare a Palermo: in tal caso, però, Fabrizio Miccoli dovrà accettare l’idea di non poter essere un titolare inamovibile ed entrare in campo senza malumori qualora venisse mandato in panchina. Tuttavia, l’uscita della famiglia Semeraro dalla società Leccese potrebbe essere un punto a favore della permanenza dell’attaccante salentino a Palermo, per concludervi la carriera.

    In ultimo, il presidente non può sottrarsi dal parlare del tecnico Delio Rossi, un allenatore con il quale “non c’è nè odio nè amore”, che definisce bravo e preparato, ma che teme alzerà le richieste economiche in caso di sua permanenza.
    Pertanto, il presidente Zamparini sta sondando il terreno con altri tecnici possibili sostituti di Delio Rossi. In primis, Gian Piero Gasperini, che Zamparini considera molto valido. Anche se, per stessa ammissione del Presidente rosanero, il suo sogno sarebbe stato un altro: Walter Mazzarri.
    Se il suo rapporto con De Laurentiis si fosse compromesso definitivamente, Zamparini sarebbe stato prontissimo a portarlo al Palermo, data l’estrema affinità caratteriale che li lega, entrambi fumantini e vulcanici.
    Il sogno Mazzarri, dunque, per ora è accantonato, ma con Zamparini mai dire mai.

  • Coppa Italia: Palermo-Milan, Allegri e Delio Rossi per la storia

    Coppa Italia: Palermo-Milan, Allegri e Delio Rossi per la storia

    Questa sera il Barbera sarà gremito in ogni ordine di posti per il return match delle semifinali di Coppa Italia tra Palermo e Milan. I rossoneri freschi Campioni d’Italia devono assolutamente vincere per continuare a sperare nella doppietta, Allegri infatti oltre ad aver eguagliato le gesta di Sacchi, Capello ed Ancelotti vincendo al primo anno in rossonero può scrivere una nuova pagina della storia rossonera fregiandosi di esser il primo tecnico a raggiungere l’accoppiata scudetto, Coppa Italia ma raggiunta dal Milan.

    Riscriverebbe la storia anche il Palermo e Delio Rossi, i rosanero oltre a staccare il biglietto per la prossima Europa League avrebbero la possibilità di giocare per la terza volta una finale di Coppa Italia sperando questa volta in un esito diverso e prestigioso per il club caro a Zamparini.

    Il 2-2 dell’andata impone al Milan l’onere di far la partita consentendo ai rosanero di agire nel modo a loro più congeniale e cioè con le ripartenze che esaltano Pastore, Hernandez e Pinilla. Allegri ha qualche problemino per gli acciacchi di Ibra e Boateng ma alla fine entrambi dovrebbero esser della partita, mancherà invece lo squalificato Gattuso al cui posto dovrebbe giocare Ambrosini.

    PROBABILI FORMAZIONI
    Palermo:
    Sirigu; Cassani, Goian, Bovo, Balzaretti; Migliaccio, Acquah, Nocerino; Pastore; Pinilla, Hernandez. A disposizione: Benussi, Darmian, Munoz, Carrozzieri, Bacinovic, Ilicic, Miccoli. Allenatore: Delio Rossi. Indisponibili: Paolucci, Brichetto. Squalificati: nessuno.
    Milan: Abbiati; Abate, Yepes, Thiago Silva, Zambrotta; Van Bommel, Ambrosini; Seedorf; Boateng, Ibrahimovic, Pato. A disposizione: Amelia, Nesta, Antonini, Pirlo, Flamini,Robinho, Cassano. Allenatore: Massimiliano Allegri. Indisponibili: Jankulovski, Inzaghi. Squalificati: Gattuso (1).

  • Pastore: “Resto a Palermo solo con Delio Rossi”

    Pastore: “Resto a Palermo solo con Delio Rossi”

    Reazioni opposte nel dopo partita di Palermo – Napoli, soprattutto fra i due allenatori Walter Mazzarri e Delio Rossi. Il primo vuole comunque colmare la delusione per la sconfitta – la seconda consecutiva – che sancisce lo stop definitivo nella volata scudetto. Mazzarri, però, precisa che: “Aver visto un Palermo così forte in casa e avere in classifica quindici punti in più dei rosanero dimostra la grande annata che sta facendo il Napoli. La sconfitta, dunque, ci può stare, abbiamo fatto comunque un’ annata straordinaria, non molliamo fino alla fine, spero che i tifosi ci stiano vicini anche domenica prossima al San Paolo contro il Genoa. Il problema di queste ultime partite è che la squadra non è abituata a stare così in alto, siamo giovani ed alcuni giocatori non hanno gestito la tensione al meglio, ma resta comunque l’annata eccezionale”.

    Delio Rossi, invece, pur soddifatto dalla vittoria non abbandona la vis polemica che gli è costata l’espulsione per proteste nei confronti del quarto uomo Banti, dopo la mancata espulsione (per secondo giallo) del napoletano Pazienza: ” Gli allenatori furbi finiscono le partite, io però non sono furbo. Mi sono innervosito perchè proviamo la gara in un certo modo e quando un giocatore non lo fa mi arrabbio. Sono stato espulso per andare a dire una cosa a Pastore. Non insulto mai a nessuno, mai contro un arbitro o un quarto uomo, ma nell’ambito della stessa gara ci vuole uniformità di giudizio”.

    Sulla situazione complessiva del suo rapporto con la squadra, invece, Delio Rossi spende parole di grande soddisfazione, dimostrando attaccamento alla squadra: “Qui, comunque vada, c’è un grande feeling con l’ambiente, sono felice di esser ritornato, e la squadra è comunque in linea con gli obiettivi stagionali, anche se i bilanci si fanno sempre a bocce ferme”.

    Il Palermo, comunque vada la corsa all’Europa League, ( dopo la vittoria di oggi può mettere pressione alla Juventus per il settimo posto e può comunque sperare nell’accesso tramite la Coppa Italia, dovendo disputare la semifinale di ritorno con il Milan, forte del 2 a 2 dell’andata a San Siro) può vantarsi comunque di avere avuto un ruolo determinante per le sorti del campionato. Infatti, lo aveva riaperto battendo il Milan, con in panchina Serse Cosmi, e lo ha chiuso definitivamente oggi battendo il Napoli al Barbera. La squadra rosanero, dunque, è stata l’ago della bilancia del campionato.

    Pastore, a fine gara, è soddisfatto della gara della squadra, per la vittoria e per aver riconquistato gli applausi del Barbera: “Abbiamo riconquistato il pubblico giocando bene e dimostrando di voler vincere sempre. Ho abbracciato Hernandez dopo il suo errore in area, era stanco ma ha fatto una buona gara”. Clamorosa dichiarazione, poi, per il suo futuro: ” Resto a Palermo, ma a patto che resti qui anche Delio Rossi. Lui mi ha dato tanto, se rimanesse potremmo preparare una buona annata per la prossima stagione”.

    Una dichiarazione importante, che mette pressione al presidente Maurizio Zamparini, legatissimo al trequartista argentino, nell’impostare la prossima stagione con Delio Rossi in panchina. Il tecnico, dal canto suo, invece dichiara di “non aver avuto tempo per guardarsi intorno prima di essere richiamato a Palermo”.

  • Il ruggito del Palermo, Napoli addio sogno scudetto

    Il ruggito del Palermo, Napoli addio sogno scudetto

    Palermo Napoli inizia a regalare emozioni già al primo minuto del primo tempo. Fallo di mano di Cassani in area, calcio di rigore per i partenopei. Sul dischetto Edison Cavani, grande ex rosanero, di ritorno al Barbera. Dopo l’errore dagli undici metri di domenica scorsa contro l’Udinese, l’uruguagio decide di prendersi la responsabilità del rigore e, con grande freddezza e lucidità, non sbaglia. Il Napoli si trova, così, in vantaggio dopo soli due minuti, togliendosi il peso di sbloccare la gara, segnando comtro il suo passato e non esultando. Il Palermo, invece, subisce un inizio da shock, assolutamente traumatico.

    La gara sembra incanalata, nei primi minuti, a senso unico, con gli Azzurri che controllano e ripartono, con un Cavani ispirato e sbloccato psicologicamente dal gol realizzato. Dopo il primo quarto d’ora, però, il Palermo riprende coraggio e fiducia, riorganizzando il gioco, pressando e rinìconquistando il possesso palla. All’ 11′ Bovo fallisce a porta vuota sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ostacolandosi con Munoz, su un’ uscita non perfetta di De Sanctis.

    Sul fronte opposto, Edison Cavani al 17′ si rende pericoloso con un bel tiro al volo che colpisce l’esterno della rete.

    Al 19′, incertezza della difesa del Napoli in disimpegno, con Cribari che effettua un passaggio imprudente per De Sanctis, che rinvia in modo impreciso, trovando Nocerino, che tira dal limite trovando l’opposizione di Campagnaro, in caduta, con l’avambraccio: il movimento del difensore aumenta il volume del corpo, ma il braccio viene ritenuto vicino al corpo da Damato che, fra le furibonde proteste rosanero, non concede il rigore.

    Al 22′ ancora Palermo, con un ‘ uscita non coordinata di De Sanctis di cui potrebbe approfittare Balzaretti, che però non è preciso.

    Al 38’, però, Federico Balzaretti ha l’occasione per rifarsi, lasciato libero sulla sua corsia esterna, su imprecisione di Maggio che si accentra troppo, scocca un tiro basso ad incrociare, leggermente deviato da Campagnaro, che vale il pareggio: 1 – 1.

    La partita si scalda, Pazienza già ammonito rischia il rosso e scatena un parapiglia, che coinvolge anche Cavani e Bovo: grandi proteste di Delio Rossi e di Carrozzieri in panchina, che portano il quarto uomo Banti ad invitare l’arbitro Damato ad espellere Delio Rossi. 

    Sul finire del primo tempo, al 44′, bell’azione di Pastore di tacco, che consente l’inserimento di Migliaccio in area, che subisce fallo, e sulla respinta Nocerino ribadisce in rete. L’arbitro, però, annulla il gol perchè aveva già fischiato il rigore per fallo su Migliaccio. Protesta ancora il Palermo per la decisione dell’annullamento, ma Bovo si dimostra lucido sul dischetto realizzando il 2 – 1 al 45′.

    Al riposo rientra negli spogliatoi un Napoli sotto pressione, confuso e sterile, stordito dall’inaspettata reazione del Palermo, di carattere e determinazione.

    Nella ripresa, prima dell’ingresso in campo, fuori Maggio per Zuniga nel Napoli:: scelta tecnica di Mazzarri per ovviare alal giornata non brillante del terzino Azzurro, poco incisivo in fase di spinta e incerto in fase di contenimento.

    Il secondo tempo, però, riprende sulla scia del primo: al 2′ Balzaretti è ancora lasciato libero in area e su colpo di testa defilato, sfiora il secondo palo.

    Al 4′, ancora proteste per un contatto in aerea fra Cribari ed Hernandez, ma Damato lascia correre.

    La sterilità offensiva del Napoli risente fortemente dell’assenza di Lavezzi, e Mazzarri prova ad inserire Lucarelli per dare maggior peso in avanti, mandando in panchina uno spento Hamsik.

    La partita, però, non cambia registro: il Palermo sfrutta i contropiede che il Napoli concede, pur non riuscendo a chiudere la partita. Al 28′ pericolo per la porta rosanero con un tiro di Mascara respinto in angolo da Sirigu con Cavani in agguato.

    Al 40′ contropiede pericoloso del Palermo, con assist di Pastore per Hernandez che, da solo in area, non riesce a sfruttare un’occasione clamorosa, calciando alto.

    Al 41′ scivolata di Mascara in area Palermo, a pochi passi dalla porta rosanero, ma Sirigu contiene.

    Negli ultimi quattro minuti di recupero, assalto finale del Napoli per provare a trovare almeno il pari: anche De Sanctis in area su calcio d’angolo, ma il Palermo rischia di segnare in contro piede il 3 a 1 con Nocerino a porta vuota: il centrocampista, però, calcia fuori, e Damato decreta il termine della gara.

    Il Napoli incassa la seconda sconfitta consecutiva, abbandona il sogno scudetto scavalcato anche dall’Inter, ma mantiene ancora una distanza di sicurezza dalle inseguitrici per la qualificazione diretta in Champions (Lazio ed Udinese che hanno perso). Il Palermo, invece, può ancora credere nella qualificazione in Europa League.

  • Milan – Palermo: ingordo Allegri, Rossi fiducioso

    Milan – Palermo: ingordo Allegri, Rossi fiducioso

    Il Milan ospita il Palermo questa sera nel match d’andata delle semifinali di Coppa Italia. In casa rossonera è ritornato l’entusiasmo grazie alle tre vittorie consecutive scacciando le ombre di una crisi nata proprio dalla sconfitta subita al Barbera dai rosanero di Serse Cosmi.

    I siciliani vorrebbero conqusitare la finale per assicurarsi un posto in Europa viste le difficoltà a raggiungerlo attraverso il campionato e per questo Delio Rossi manderà in campo la miglior formazione possibile sperando che la tenuta difensiva questa sera tenga al cospetto di Ibra e Cassano. Anche Allegri non fa sconti mandando in campo il miglior undici possibile pur dando riposo a chi ha tirato di più la “carretta”.

    L’ambiente rossonero si aspetta una reazione (positiva) da Ibrahimovic dopo che la doppia squalifica lo ha costretto alla tribuna nel momento topico del campionato. Si rivede Pirlo in regia con al fianco capitan Gattuso e Flamini, tour de force per Thiago Silva e Boateng. Delio Rossi confida nel momento positivo di Pinilla e per la voglia di superare le polemiche di Miccoli, in difesa Goian dovrebbe esser preferito a Munoz.

    PROBABILI FORMAZIONI
    MILAN (4-3-1-2):
    Amelia; Oddo, Thiago Silva, Sokratis, Antonini; Gattuso, Pirlo, Flamini; Boateng; Cassano, Ibrahimovic. A disp: Roma, Legrottaglie, Abate, Seedorf, Emanuelson, Robinho, Beretta. All. Allegri.

    PALERMO (4-3-2-1):
    Sirigu; Cassani, Goian, Bovo, Balzaretti; Migliaccio, Bacinovic, Nocerino; Pastore; Miccoli, Pinilla. A disp: Benussi, Munoz, Darmian, Liverani, Ilicic, Acquah, Hernandez. All. D. Rossi.

    Arbitro: De Marco di Chiavari.

  • Zamparini: “Rossi rimane se cambia il nostro rapporto”

    Zamparini: “Rossi rimane se cambia il nostro rapporto”

    Il presidente rosanero del Palermo Maurizio Zamparini dopo la vittoria in trasferta contro la Roma parla ai microfoni di Radio Anch’io Lo Sport su Radiouno: “Per una volta noi siamo stati più fortunati, la Roma ha avuto 4-5 occasioni per vincere e non le ha sfruttate ma ha fatto una buona partita”. Mantenendo un occhio al futuro, con il prossimo impegno dei siciliani al Barbera contro un Napoli sconfitto ieri sera nel posticipo contro l’Udinese: “Noi facciamo il nostro campionato e sarà un appuntamento importante, loro vorranno riscattarsi e anche noi perché ci brucia la sconfitta dell’andata all’ultimo secondo a

    Napoli”.

    SABATINI E ROSSI: 2 ERRORI- Zamparini,  si dimostra disponibile nel rispondere alle domande di un tifoso intervenuto telefonicamente, spiegando alcuni particolari sulle dimissioni del ds Walter Sabatini e parlando anche del  suo attuale rapporto con Delio Rossi, acclamato dai tifosi palermitani. In entrambi i casi ci sono evidenti ammissioni di colpo, ma con Sabatini Zamparini sembra essere più indulgente per l’addio: “Le dimissioni di Sabatini sono state un errore suo e anche mio che le ho accettate. Ce ne siamo pentiti entrambi ed è mancato l’ammortizzatore tra me e l’allenatore”.

    Parlando dell’attuale tecnico del Palermo, Zamparini usa toni diversi spiegando come l’esonero di Rossi fosse stato un errore, ma come le circostanze l’avessero reso inevitabile:Su Rossi dico guai se un presidente decidesse in base agli umori dello stadio e non alla sua esperienza. Il presidente deve decidere con la sua testa, anche sbagliando e anche contro il parere dei tifosi. Quando devo prendere le decisioni lo faccio, anche consultandomi con una decina di persone. Quando ho lasciato a casa Rossi i miei collaboratori mi hanno riferito che nello spogliatoio il più disperato dopo lo 0-7 con l’Udinese era lui e voleva mollare. Io l’ho mandato via ma due domeniche dopo, senza togliere nulla a Cosmi, mi ero già pentito. Certamente al prossimo esonero ci penserò di più anche perché questo comporta una perdita economica”. Sul futuro del tecnico in panchina il presidente rosanero non lascia una porta aperta, anzi, lancia quasi un ultimatum a Delio Rossi: “Rossi Resta? Dipenderà dal rapporto umano che avremo, che deve essere diverso da quello di quest’anno”.

    BILANCI- Cambiando discorso, e analizzando il bilancio di questa stagione a livello economico e societario Zamparini non si lamenta, spiegando però come il Palermo debba fare i conti con l’autofinanziamento per non avere perdite di bilancio: “Alla fine di quest’anno non sarà malvagio, anche perché ci saranno i rientri di cessioni già effettuate (Cavani, ndr), ma dobbiamo sempre fare i conti perché il Palermo deve vendere per non avere 10 milioni di perdite l’anno”.

    DI BENEDETTO- Il presidente del club palermitano ha inoltre commentato  l’acquisto di Thomas DiBenedetto della AS Roma, lanciando un pizzico di polemica sui proclami giallorossi: “Stiamo a vedere, secondo me e’ difficile che un americano voglia perdere nel calcio. Non penso DiBenedetto porti nel calcio una nuova strategia vincente che noi imprenditori italiani possiamo imitare. Sul giornale i titoli sono facili poi bisognerà considerare i fatti”.

    (Fonte: ItalPress)

  • Roma – Palermo, probabili formazioni

    Roma – Palermo, probabili formazioni

    Arrivata ieri la conferma della firma di Thomas Di Benedetto, in casa Roma si respira aria nuova e le intenzioni di tutti, giocatori e allenatore, sono quelle di accogliere con una vittoria il nuovo presidente. Vittoria importante anche e soprattutto per continuare ad inseguire l’obiettivo quarto posto. Montella che si è detto tranquillo sul suo futuro, dovrà correre ai ripari per ovviare all’emergenza difesa, in settimana ha provato l’inedita coppia centrale Loria-Burdisso, con il primo chiamato a sostituire lo squalificato Juan, probabilmente dovrebbero essere loro a partire dal primo minuto, affiancati sugli esterni da Cassetti e Riise. Sulla linea mediana del campo agiranno il solito duo Pizarro-De Rossi, con Taddei, Rosi, Menez, favoriti su Vucinic e Perrotta per una maglia da titolare, per agire dietro Totti, che dopo aver trascinato la squadra nella trasferta di Udine, proverà ad accorciare ulteriormente le distanze dai cugini laziali e a livello personale da Roby Baggio distante solo due gol nella classifica dei bomber di serie A.

    Roma (4-2-3-1) Doni; Cassetti, Loria, N. Burdisso, Riise; Pizarro, De Rossi; Taddei, Menez, Rosi; Totti
    A disposizione: Lobont, Castellini, Simplicio, Brighi, Perrotta, Vucinic, Borriello.

    In casa Palermo c’è, ovviamente, voglia di riscatto dopo il pessimo pareggio ottenuto con il Cesena, nello scorso turno di campionato. Rosi dovrà cercare di ridare morale ad una squadra che sembra ormai allo sbando, il tecnico rosanero è alle prese con i problemi fisici di Bovo che però dovrebbe stringere i denti ed essere regolarmente in campo, in caso contrario sarebbe Goian a sostituirlo, a fianco all’ex romanista dovrebbero comunque giocare Cassani a destra, Munoz in mezzo e Balzaretti a sinistra. A centrocampo l’unico dubbio riguarda il ballottaggio tra Liverani e Bacinovic, con il primo favorito sul secondo, a completare il reparto i soliti Nocerino e Migliaccio. Il trio d’attacco dovrebbe essere formato da Miccoli e Pinilla, con Pastore ad agire alle loro spalle.

    Palermo (4-3-1-2): Sirigu; Cassani, Munoz, Bovo, Balzaretti; Migliaccio, Bacinovic, Nocerino; Pastore; Miccoli, Pinilla.
    A disposizione: Benussi, Goian, Darmian, Liverani, Acquah, Kurtic, Hernandez.

  • Delio Rossi al Genoa, il Palermo riparte da Torrente

    Delio Rossi al Genoa, il Palermo riparte da Torrente

    Ancora sei giornate al termine ma tutte le società sono impegnate a pianificare la nuova stagione. Il primo passo, ovviamente, è quello relativo a direttori sportivi e allenatori e intorno a queste scelte partirà poi la creazione del nuovo progetto.

    Palermo e Genoa per motivi diversi hanno bisogno di uno scossone che serva da innesco per l’ambizione di due presidente come Zamparini e Preziosi. Due vulcanici, ma profondi conoscitori di calcio rilanceranno i propri progetti rispettivamente con Delio Rossi e Vincenzo Torrente.

    Il tecnico rosanero al momento dell’esonero aveva iniziato a guardarsi intorno rimanendo allettato dal progetto “giovani” propostogli dal Grifone. Zampa invece ama rischiare al massimo andando a pescare uno dei migliori tecnici emergenti del nostro calcio: Vincenzo Torrente timoniere del Gubbio dei miracoli.

    Torrente qualche stagione addietro era stato designato come l’erede di Gasperini sulla panchina del Genoa, ma nonostante la vittoria del titolo di Campione d’Italia con la Primavera fu allontanato dal Genoa per divergenze con il presidente.

    In Torrente si rivede il primo Allegri e Zamparini vorrebbe ripercorrere il successo ottenuto da Cellino con il tecnico rossonero

  • Palermo – Cesena, clamoroso 2-2 in extremis con rissa finale

    Palermo – Cesena, clamoroso 2-2 in extremis con rissa finale

    Il ritorno di Delio Rossi a Palermo doveva coincidere con il ritorno del Palermo alla vittoria, in un Barbera infuocato dal clima quasi estivo, e dall’iniziale contestazione della curva, che espone uno striscione eloquente all’indirizzo della squadra: “Vergogna!”. Per Delio Rossi, però, al suo ingresso in campo solo applausi dalla maggior parte dello stadio, con il tecnico romagnolo visibilmente emozionato nel ritornare al suo posto in panchina, che era stato bruscamente costretto a lasciare dopo la sconfitta per 0-7 con l’ Udinese.

    Inizia, così, il leit motiv della gara: con un netto contrasto fra la curva del tifo organizzato, che contesta duramente, ed il resto dello stadio che applaude l’allenatore e le buone iniziative della squadra, e finisce nell’incredulità generale, con tanto di rissa in coda, nella contestazione generale dello stadio per un risultato sfuggito al 51′ del secondo tempo, dopo sei minuti di recupero.

    Il Palermo entra in campo concentrato e determinato, voglioso di dimostrare la volontà di voltare pagina e chiudere al meglio la stagione, volenterosi di riconquistare i propri tifosi. Dopo soli 5 minuti di gioco il primo gol si è già compiuto: Liverani detta il passaggio per Balzaretti, che serve Kurtic che arriva da dietro e dall’altezza del dischetto mette in rete. E’ il primo gol per lo sloveno classe ’89, una scommessa di Delio Rossi per questa partita, in sostituzione dello squalificato Pastore, in tribuna. E lo sloveno dedica il gol proprio al tecnico prima di essere sommerso dall’abbraccio dei compagni.

    Nell’azione del primo gol del Palermo, si infortuna Felipe del Cesena, poi sostituito da Pellegrino all’ottavo minuto.

    La partita si stabilizza nei primi venti minuti del primo tempo dopo il gol del vantaggio del Palermo, con qualche folata della coppia rosanero Miccoli-Pinilla, che mostrano una buona intesa nell’azione che al 19′ si conclude con una deviazione in angolo, e successivo tiro di Kurtic parato da Antonioli.

    Dal 20′ in poi, però, il Cesena si scuote con una serie di iniziative interessanti: al 21′ è bravo Parolo con un pallonetto a scavalcare ed a provare il sinistro, poi deviato in angolo. Al 28′ ancora Cesena, con un’azione pericolosa di Giaccherini, che suggerisce per Malonga: da posizione più che favorevole, però, l’attaccante manda a lato di sinistro colpendo l’esterno della rete.

    Al 30′ episodio dubbio in area, che innesca le polemiche del Cesena: ammonito per simulazione Malonga, dopo un contatto in area di Liverani sul quale il Cesena reclamava il rigore.

    Dopo una fase favorevole al Cesena, il ritorno del Palermo al 35′ , con ottimo inserimento di Cassani a destra e cross per Mauricio Pinilla, che colpisce bene di testa, anche se Antonioli risponde a dovere.

    Un minuto dopo, in una fase favorevole per il Cesena, il raddoppio del Palermo: al 36′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, tiro cross di Balzaretti (presente in tutte le occasioni decisive del Palermo) intercettato da Pinilla – in posizione regolare – che conclude in gol da pochi passi: l’attaccante non segnava dal mese di Dicembre ed il suo gol fa esplodere anche la gioia di Delio Rossi che lascia la panchina per andare ad esultare insieme ai suoi giocatori, approfittandone anche per qualche richiamo di natura tattica, in particolare al giovane Acquah.

    Nel finale di primo tempo, buona azione di Jimenez per il Cesena, fermato in extremis a pochi passi da Sirigu dall’intervento provvidenziale di Goian.

    Il secondo tempo riprende con una buona intuizione di Balzaretti al 6′, che vede l’inserimento di Kurtic, che però non riesce ad inquadrare la porta di sinistro. Al 9′, invece, buona azione del Cesena: Jimenez sull’out di destra dribbla e suggerisce per Giaccherini che si gira in area e colpisce bene di sinistro, trovando l’ottima risposta di Sirigu.

    Al 13′ fuori Miccoli, applaudito  dal pubblico e sostituito da Hernandez, fischiato,  e fuori Caserta per Rosina nel Cesena. Con i cambi e con il caldo i ritmi rallentano, il Palermo sembra in grado di controllare saldamente la gara, innescando ancora qualche buona azione. Il Cesena sembra spento, ancor di più dopo l’espulsione di Van Bergen che al 29′ entra in modo scomposto su Pinilla: intervento contestato anche dalla panchina con Sammarco che si fa espellere per proteste.

    Quando la partita sembrava ormai conclusa, incanalata su una vittoria meritata, il blackout che non ci si aspetta durante i sei miuti di recupero: al 47′ segna Parolo sugli sviluppi di un calcio d’angolo, accorciando lo svantaggio anche a causa di una distrazione collettiva della difesa del Palermo. Al 49′ Hernandez avrebbe la possibilità di richiudere la gara, ma Antonioli para, e così al 51′ il gol del definitivo 2-2 di Giaccherini gela il Barbera, innescando la rissa finale causata dall’esultanza provocatoria di Caldoro, secondo portiere del Cesena, proprio di fronte alla panchina del Palermo.

    Amarezza finale per i siciliani desiderosi di ritornare alla vittoria, esultanza per il Cesena di Ficcadenti che strappa un punto importante e che lo proietta a meno uno dalle quart’ultime, a 31 punti, approfittando degli stop di Parma e Sampdoria.

  • Palermo – Cesena: il ritorno di Delio Rossi. Probabili formazioni

    Palermo – Cesena: il ritorno di Delio Rossi. Probabili formazioni

    Delio Rossi ritorna allo stadio Barbera dopo l’ultima apparizione, nella gara contro l’Udinese, che gli era costata l’esonero dalla panchina rosanero. Questo pomeriggio, alle 15, sarà di scena il Cesena, in una partita delicata da affrontare, soprattutto psicologicamente. Anche per lui, che ha deciso di ritornare per tre motivi: per l’affetto della gente, per la squadra, e perchè è una persona orgogliosa, che stima l’ambiente Palermitano ed è consapevole di essere stimato dalla squadra e dalla città.

    Nonostante il suo ritorno, però, l’ambiente dello spogliatoio rosanero potrebbe essere ancora scosso e frastornato dai rocamboleschi eventi delle scorse settimane che hanno portato all’esonero di Cosmi ed al suo ritorno in panchina.

    Proprio dell’umore della squadra Delio Rossi ha parlato in conferenza stampa, analizzando le difficoltà dovute all’ennesimo cambio di allenatore, ed ai dissapori fra il presidente Zamparini e Serse Cosmi, che hanno scalfito anche la solidità del gruppo, rendendolo frastornato. “Ma siamo professionisti e l’unico modo che abbiamo per rispondere è il campo. Nelle prossime sette partite, iniziando da quella col Cesena, mi aspetto che la squadra ritrovi lo spirito di gruppo, un filo comune, perchè nel calcio devono sempre prevalere gli interessi di squadra su quelli del singolo”.

    Per questo, Rossi punta molto sul recupero psicologico di Miccoli, turbato dall’esser stato uno degli oggetti del contendere fra l’ex allenatore Cosmi e Zamparini, ma che ha le caratteristiche emotive e caratteriali giuste per rispondere sul campo, con una grande prestazione, da vero capitano.

    Per quanto riguarda la formazione, Rossi deve fare a meno di Pastore, squalificato, e di Ilicic ancora infortunato. Il tecnico, dunque, potrebbe provare la soluzione Kurtic dietro le punte: tale scelta non sarebbe dettata soltanto da aspetti tattici, alla ricerca di un assetto che possa dare equilibri ed armonia, ma anche da fattori psicologici. Kurtic, infatti, non è stato coinvolto nelle polemiche roventi che hanno investito la squadra nelle scorse settimane e potrebbe essere più sereno rispetto ad altri compagni.

    La probabile formazione, dunque, dovrebbe essere un 4-3-2-1 con: Sirigu; Cassani, Goian, Bovo, Balzaretti; Acquah, Liverani, Nocerino; Kurtic; Miccoli, Pinilla. Con in panchina: Benussi, Darmian, Andelkovic, Bacinovic, Kasami, Paolucci, Hernandez.

    Il Cesena di Massimo Ficcadenti, dal canto suo, scenderà in campo alla ricerca dei tre punti salvezza, cercando di non concentrarsi troppo sulla situazione interna in casa Palermitana, e pensando esclusivamente alle questioni di campo: un pari sarebbe inutile, l’obiettivo è solo la vittoria. Il tecnico, infatti, ha dichiato: “Non è facile parlare di moduli o assenze quando ci sono in campo dei talenti come Miccoli e Pinilla”.

    Per Ficcadenti una buona notizia: Jimenez potrà giocare dal primo minuto, poichè sembra aver superato i problemi fisici alla caviglia dei giorni scorsi che lo avevano costretto ad un riposo precauzionale. Un recupero fondamentale quello del fantasista cileno, che rende Massimo Ficcadenti più ottimista sulla prestazione della sua squadra e sull’esito della gara: “Il Cesena sta bene. Ci alleniamo bene, lavoriamo con intensità e mi auguro di fare una buona prestazione a Palermo”.

    La probabile formazione del Cesena sarà la seguente, con un 4-3-2-1: Antonioli; Santon, Von Bergen, Felipe, Lauro; Caserta, Colucci, Parolo; Giaccherini, Jimenez; Malonga. Ed a disposizione: Calderoni, Ceccarelli, Pellegrino, Sammarco, Piangerelli, Rosina, Bogdani.  Anche se pare probabile un inserimento a sorpresa dal primo minuto dell’attaccante albanese Bogdani e di Sammarco in difesa.

    Al Renzo Barbera arbitrerà Peruzzo di Schio.