Tag: delio rossi

  • Sampdoria, che sfoltita! Ora si deve comprare

    Sampdoria, che sfoltita! Ora si deve comprare

    La missione invocata da Sinisa Mihajlovic si sta completando con una rapidità incredibile. Il primo passo dettato dal tecnico era stato un ampio lavoro di autostima sugli uomini e sull’appartenenza ad una società che ha fatto la storia del calcio degli ultimi decenni. La seconda fase è stata applicata duramente al campo, portando in dote alla Sampdoria punti preziosi come l’acqua per la corsa salvezza. In tempi non sospetti il tecnico serbo lo aveva detto a chiare lettere a proposito della rosa blucerchiata:

    La rosa di questa squadra è composta da 31 giocatori, è da sfoltire prima di pensare a chi può arrivare“.

    E questa è quella che possiamo definire come terza fase della ricostruzione dettata da Sinisa Mihajlovic. In questa finestra di mercato la Sampdoria sta lavorando alacremente  attraverso il D. S. Osti per proprio lo sfoltimento della rosa composta da numerosi giovani anche poco utilizzati dal precedente allenatore Delio Rossi.

    Mihajlovic | © Giuseppe Bellini / Getty Images
    Mihajlovic | © Giuseppe Bellini / Getty Images

    Ultimi in ordine di tempo a far le valige dal capoluogo ligure sono  Gentsoglou, il centrocampista greco si è accasato allo Spezia di Mangia, veramente molto attivo sul mercato anche su obbiettivi provenienti dalla categoria superiore. L’esterno Davide Gavazzi, che già con Rossi giocava poco e con Sinisa Mihajlovic non ha mai trovato una collocazione tra i titolari è andato in prestito alla Ternana.

    Il terzino sinistro Paolo Castellini terminerà la stagione a Livorno alla corte di Aldo Spinelli

    Nel frattempo erano stati ufficializzati il trasferimento in prestito di Mirko Eramo all’Empoli, la rescissione contrattuale  con il terzino danese Simon Poulsen e la cessione in prestito di Enzo Maresca al Palermo con un’opzione di rinnovo automatico per un’altra stagione in caso di promozione del club siciliano. Petagna è ritornato alla casa madre Milan e Barillà è andato alla Reggina.

    Inoltre si sta lavorando anche per l’uscita di Fornasier, la destinazione dovrebbe diventare Padova, e per la sistemazione del terzo portiere Tozzo cercato assiduamente dalla Juve Stabia

    In entrata, visto che la rosa da 31 elementi è passata in pochi giorni a 24/23 si sta iniziando a lavorare. L’obbiettivo, non è un mistero, nel reparto avanzato è quello di riuscire ad arrivare a Bianchi del Bologna, ma si deve attendere l’esito del giro di punte che coinvolge Borriello e Gilardino. Inoltre la doppietta realizzata dal centravanti ex-Torino contro il Napoli ha complicato ulteriormente le cose, visto che ora il Bologna sembra ripensare a fare spostamenti in avanti. Con Pioli, Bianchi giocava pochissimo, mentre con Ballardini la musica sembra essere cambiata decisamente in meglio.

    C’erano stati contatti positivi con la Juventus per Fabio Quagliarella e sembrava che addirittura Conte nella sfida proprio con la Sampdoria avesse concesso gli ultimi dieci minuti di gara per salutare il pubblico di casa. Invece la trattativa sullo scambio tra Vucinic e Guarin ha stoppato ogni cosa. La Sampdoria aveva trovato la chiave giusta mettendo sul piatto la metà di alcuni giocatori interessanti per la Juve.

    Inoltre Osti ha iniziato a lavorare anche con Sabatini per cercare di portare alla Sampdoria in prestito Paredes, giovane di cui si parla molto bene prelevato dal club giallorosso in questa finestra di mercato, ma qualora la Roma decidesse di mandare in prestito il giocatore tanti sono i club che sarebbero interessati.

  • Sampdoria-Chievo 2-0, Poli-Eder stendono i gialloblu

    Sampdoria-Chievo 2-0, Poli-Eder stendono i gialloblu

    Sampdoria-Chievo era lo scontro salvezza dell’ora di pranzo e si presentava alla vigilia come un match equilibrato e tirato, soprattutto per l’importanza della posta in palio per due squadre appaiate in classifica prima della gara di Marassi e che avevano la possibilità di compiere un balzo importante per allontanarsi ancor di più dalla zona pericolosa della classifica. Alla fine l’ha spuntata chi aveva più motivazioni, chi aveva la volontà di sfruttare a dovere il fattore campo, ossia la Sampdoria alla quale l’assenza in panchina dello squalificato tecnico Delio Rossi sembra portare bene, e che in generale ha mostrato ancora una volta una grande solidità di squadra, in tutti i reparti. La gara è iniziata con i blucerchiati subito all’attacco e dopo soli venti secondi Sansone per Obiang con Rigoni a salvare in extremis. La Sampdoria ha continuato a far gioco per tutta la prima frazione, ed al minuto 33 è giunto il gol del vantaggio con Poli servito al limite dell’area da Obiang, che riesce a trovare un preciso tiro di destro a giro che si infila nell’angolino basso dove il portiere gialloblu Puggioni non può arrivare: 1-0. Il Chievo prova a rispondere con un gran tiro da fuori di Guana, che il portiere blucerchiato Romero riesce a intercettare proprio all’incrocio dei pali, evitando il gol del pareggio dei veronesi.

    Sampdoria-Chievo 2-0, gol di Poli e Eder | © Gabriele Maltinti Getty Images Sport
    Sampdoria-Chievo 2-0, gol di Poli e Eder | © Gabriele Maltinti
    Getty Images Sport

    Nell’intervallo iniziano a cadere i primi fiocchi dal cielo di Genova, ma la situazione al rientro delle squadre in campo sembra non cambiare rispetto al primo tempo. E’ sempre la Sampdoria a fare gioco e Costa imbecca Icardi che riesce a infilarsi in area di rigore, ma il portiere Puggioni colpisce con un calcio l’attaccante argentino sul ginocchio ed il direttore di gara Abbattista decide solo per il  cartellino giallo per un intervento che, invece, poteva essere punito con l’espulsione. Il Chievo prova ad alzare la pressione per cercare il pareggio ma al minuto 83′ è la Sampdoria ad andare in gol, con il raddoppio su azione da contropiede firmata da Eder che realizza uno spettacolare coast to coast: 2-0.

    La gara finisce così con un’altra vittoria interna per la Sampdoria che si proietta sempre di più in zona-tranquilla, mentre il Chievo evidenzia ancora una volta le palesi difficoltà in trasferta, considerando che lontano dal Bentegodi è riuscito ad andare a punti soltanto in tre occasioni.

    Le Pagelle di Sampdoria-Chievo:

    Romero 6.5 Dà grande sicurezza alla difesa della Sampdoria e compie una grande parata su Guana che evita il pareggio del Chievo nel primo tempo

    Poli 7 E’ il migliore in campo, realizza il gol dell’1-0 di pregevole fattura, partita di sostanza nel complesso

    Thereau 6.5 Nonostante il Chievo non riesca a far gol, il suo apporto è realmente determinante nel ruolo di regista avanzato

    Tabellino Sampdoria-Chievo:

    Sampdoria (3-5-2): Romero 6.5; Rossini 6.5, Gastaldello 6, Costa 6.5; De Silvestri 6 (dal 77’ Mustafi), Poli 7, Kristicic 6, Obiang 6.5, Estigarribia 5.5; Sansone 6; Icardi 6 (dal 61’ Eder). Allenatore: Fedele Limone.

    Chievo (5-3-2): Puggioni 6; Frey 6, Andreolli 5.5, Dainelli 5 (dal 45’ Hetemaj), Acerbi 6.5, Jokic 6; Cofie 6 (dal 77’ Pellissier), Rigoni 6, Guana 6 (dal 67’ Luciano); Samassa 5, Thereau 6.5. Allenatore: Eugenio Corini.

    Marcatori di Sampdoria-Chievo: 33′ Poli, 83′ Eder

    Video di Sampdoria-Chievo:

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  • Sampdoria-Chievo, scontro-salvezza alle 12,30

    Sampdoria-Chievo, scontro-salvezza alle 12,30

    Il match del lunchtime della domenica elettorale valido per la ventiseiesima giornata di serie A, alle ore 12.30, è Sampdoria-Chievo allo stadio Marassi di Genova, che assume le sembianze di uno scontro salvezza tra le due squadre appaiate a 29 punti in classifica ed attualmente ad otto punti di vantaggio rispetto alla terz’ultima. Tuttavia, un risultato positivo nello scontro diretto avrebbe un valore fondamentale in termini di obiettivo salvezze e, in particolare la squadra padrona di casa sfruttando il fattore-campo ha l’occasione per compiere un grande balzo per allontanarsi dalla zona pericolosa della classifica dando continuità alle buone prestazioni ed agli ottimi risultati collezionati dall’arrivo di Delio Rossi in panchina, battendo la Juventus e la Roma e pareggiando con il Napoli, solo per citarne alcuni dei più importanti. I blucerchiati, però, non avranno in panchina il proprio tecnico che sconterà la seconda e ultima giornata di squalifica dopo il gestaccio del dito medio nella gara contro la Roma. Per i clivensi di mister Eugenio Corini che all’andata esordì proprio contro la Sampdoria vincendo per 2-1 potrebbe essere, invece, l’occasione per tentare di migliorare il proprio bilancio esterno considerando che, finora, nelle trasferte lontane dallo stadio Bentegodi hanno collezionato soltanto tre vittorie, nessun pareggio e ben nove sconfitte: ovviamente, si tratterà una partita molto delicata tra due dirette concorrenti così come i due tecnici hanno commentato alla vigilia focalizzando l’attenzione sull’equilibrio delle forze in campo.

    Sampdoria-Chievo, scontro-salvezza delle 12.30 | ©  AFP/Getty Images
    Sampdoria-Chievo, scontro-salvezza delle 12.30 | © AFP/Getty Images

    Sampdoria – In casa doriana il tecnico Delio Rossi che verrà sostituito dal suo vice Limone in panchina dovrà ancora rinunciare all’infortunato Enzo Maresca e presenterà il modulo 3-5-2 e sembra aver recuperato il prezioso Estigarribia ed anche Kristicic che dovrebbero partire titolari, mentre il capitano Palombo è stato convocato ma partirà dalla panchina. In attacco, invece, il dubbio di Rossi è tra Eder e Sansone, che finora ha molto ben impressionato e, per questo, potrebbe avere la fiducia del mister e partire da titolare al fianco di Mauro Icardi, con l’argentino Maxi Lopez che partirà dalla panchina.

    Chievo – In casa gialloblu le assenze saranno numerose e riguarderanno Squizzi, Spyropoulos, Sardo e Stoian, e mister Corini sembra intenzionato a proporre uno schieramento molto difensivo, con una linea a cinque composta da Frey, Andreolli, Dainelli, Acerbi e Jokic. A centrocampo, invece, le buone notizie derivano dal rientro di Rigoni che completerà la linea tre insieme a Cofie ed Hetemaj, mentre in avanti Sergio Pellissier siederà in panchina con la coppia formata da Paloschi e Therau che partirà titolare.

    Sampdoria-Chievo, le probabili formazioni: 

    Sampdoria (3-5-2): Romero; Rossini, Gastaldello, Costa; Estigarribia, Poli, Kristicic, Obiang, De Silvestri; Sansone; Icardi. A disposizione: Da Costa, Berni, Mustafi, Castellini, Poulsen, Berardi, Palombo, Soriano, Munari, Eder, Maxi Lopez. Allenatore in panchina: Limone (Delio Rossi squalificato).

    Chievo (5-3-2): Puggioni; Frey, Andreolli, Dainelli, Acerbi, Jokic; Cofie, Rigoni, Hetemaj; Paloschi, Therau. A disposizione: Ujkani, Sampirisi, Cesar, Papp, Dramè, Guana, Vacek, Seymour, Hauche, Samassa, Luciano, Pellissier. Allenatore: Eugenio Corini.

    Allo stadio Marassi di Genova, Sampdoria-Chievo delle ore 12.3o sarà diretta dal signor Abbattista di Bitonto coadiuvato dagli assistenti Passeri e Bianchi, dai giudici di porta Tagliavento e Gavillucci e dal quarto uomo Faverani.

  • Napoli-Sampdoria: Mazzarri punta al -2

    Napoli-Sampdoria: Mazzarri punta al -2

    L’occasione è di quelle imperdibili per il Napoli, ancor di più considerando la “fame di vittoria” di cui Walter Mazzarri ha parlato nella conferenza stampa della vigilia. La Juventus è stata fermata ieri sera all’Olimpico dalla Roma e, dunque, i partenopei hanno la chance – forse irripetibile – di portarsi a -2 dalla vetta, a due giornate dallo scontro diretto del 1 Marzo al San Paolo. Un’occasione ghiotta che si presenta in Napoli-Sampdoria, potendo sfruttare anche il fattore campo che in questi casi può rivelarsi molto importante: la squadra di Mazzarri deve dimostrare di essere in grado di riscattare la pesante batosta subita in Europa contro il Viktoria Plzen giovedì scorso, e soprattutto di aver la freddezza necessaria per conquistare i tre punti nel momento “caldo” della stagione: maturità e cinismo, dunque, è ciò che Mazzarri chiede alla sua squadra, affinchè sia capace di “rialzare la testa”. Di contro, la Sampdoria non ci sta ad essere “vittima designata” anche se sarà priva in panchina del tecnico Delio Rossi, squalificato per il noto episodio del dito medio durante il match di domenica scorsa contro la Roma, e arriva al San Paolo per continuare a conquistare punti importanti in chiave salvezza e dare continuità al percorso finora intrapreso dall’arrivo di Delio Rossi.

    Napoli – In chiave formazione Walter Mazzarri ha il dubbio sulla fascia fra Zuniga ed Armero, con il secondo che sembra essere favorito sul primo che non è in perfette condizioni fisiche, mentre per il resto dell’undici che scenderà in campo non sembrano esserci particolari incertezza. La difesa sarà  composta dai tre titolari Campagnaro, Cannavaro e Britos; a centrocampo vi saranno Maggio, Inler, Behrami, Armero, poi Hamsik sulla trequarti e Cavani-Pandev la coppia d’attacco, con il giovane Lorenzo Insigne recuperato che partirà dalla panchina.

    Napoli-Sampdoria, Mazzarri punta al -2 | © Paolo Bruno/Getty Images
    Napoli-Sampdoria, Mazzarri punta al -2 | © Paolo Bruno/Getty Images

    Sampdoria – La squalifica di Delio Rossi in panchina potrebbe essere considerata un “fattore scaramantico” in casa blucerchiata considerando che nelle precedenti occasioni in cui il tecnico è stato sostituito dal suo vice, i risultati sono stati positivi per la sua squadra. Tuttavia, il tecnico conosce bene le insidie della gara contro il Napoli, soprattutto per la voglia di riscatto dopo la gara europea, e l’importanza dei tre punti in palio per la corsa-scudetto. A suo avviso il Napoli ha delle individualità importanti, capaci di cambiare anche da sole l’inerzia della partita e, per questo, la Sampdoria dovrà giocare con raziocinio, applicando ciò che è stato studiato in allenamento: “ce la giocheremo”.  In chiave formazione, il dubbio principale è in avanti con il ballottaggio tra Eder – ritornato dal Brasile dove si era recato per motivi familiari rinfrancato psicologicamente – e Sansone, con il secondo che potrebbe essere favorito per far coppia con Icardi. In difesa vi sarà il trio composto da Rossini, Gastaldello e Costa, mentre a centrocampo Delio Rossi dovrà fare a meno dell’esperienza di Palombo, schierando la linea cinque con Obiang Krsticic e Poli centrali e De Silvestri ed Estigarribia sulle fasce.

    Napoli-Sampdoria, le probabili formazioni:

    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Behrami, Inler, Armero; Hamsik; Cavan, Pandev. A disposizione: Rosati, Grava, Rolando, Gamberini, Mesto, Donadel, Zuniga, Dzemaili, El Kaddouri, Insigne, Calaiò. Allenatore: Mazzarri.

    Sampdoria (3-5-2): Romero; Rossini, Gastaldello, Costa; De Silvestri, Poli, Krsticic, Obiang, Estigarribia; Sansone, Icardi. A disposizione: Da Costa, Berni, Mustafi, Castellini, Poulsen, Berardi, Soriano, Maresca, Munari, Eder, Maxi Lopez. Allenatore: Rossi (squalificato).

    Napoli-Sampdoria, allo stadio San Paolo, sarà diretta dal signor Doveri di Roma.

  • Delio Rossi si scusa. Non con Burdisso

    Delio Rossi si scusa. Non con Burdisso

    Durante Sampdoria-Roma l’episodio del dito medio di Delio Rossi rivolto alla panchina giallorossa ed anche all’indirizzo di capitan Francesco Totti che poi si è avvicinato per un chiarimento. Il gesto ha suscitato ovviamente l’ira ed il risentimento di molti romanisti, tra cui anche Daniele De Rossi che nel post-gara aveva commentato in maniera molto dura il comportamento del tecnico della Sampdoria facendo leva sul fatto che non fosse la prima volta che si rendesse protagonista di episodi sopra le righe, così come accaduto durante la sua esperienza alla Fiorentina quando colpì Ljajic con uno schiaffo “reagendo” ad un suo malumore connesso ad una sostituzione. In più, durante la gara di domenica scorsa a Marassi Delio Rossi è stato espulso dal direttore di gara ed, uscendo dal campo, ha avuto un  forte diverbio anche con il romanista Nicolas Burdisso, che ha completato il suo “pomeriggio da dimenticare”, a parte la soddisfazione per la vittoria ottenuta contro la Roma.

    Delio Rossi si scusa, ma non con Burdisso | ©  Claudio Villa/Getty Images
    Delio Rossi si scusa, ma non con Burdisso | © Claudio Villa/Getty Images

    Nel post-gara, poi, Delio Rossi aveva voluto ridimensionare l’accaduto, definendolo semplicemente come “questioni di campo” senza andare ad alimentare ulteriori polemiche e cercando di chiudere la questione in maniera sbrigativa e, soprattutto, negando di aver compiuto quel gestaccio: invece, poi, la diffusione delle fotografie che lo ritraevano proprio mentre rivolgeva il gestaccio sono state una prova “inconfutabile” e, dunque, Delio Rossi ha deciso di scusarsi pubblicamente per quel dito medio, anche perchè il Giudice Sportivo ha provveduto a squalificarlo per due giornate motivando così il provvedimento:“per avere al 48° del secondo tempo con plateale gestualità, assunto un atteggiamento ingiurioso e provocatorio nei confronti di un calciatore avversario” e rafforzando la portata della decisione sottolineando che tale “infrazione” è stata rilevata da un assistente.

    A questo punto, dunque, Delio Rossi ha deciso di fare mea culpa a metà, scusandosi e sottolineando il suo “rammarico” per l’episodio, precisando di “aver sempre dato e preteso rispetto, non tollero gli insulti senza motivo”, ed andando così ad attribuire parte delle responsabilità della sua reazione a chi lo ha provocato, come ad evidenziare il nesso di causa-effetto che riguarderebbe, secondo Delio Rossi, Nicolas Burdisso reo di essersi rivolto verso di lui ed averlo insultato da lontano e che, per questo motivo, non avrebbe alcun motivo “per scusarsi con lui”. Proprio per tale ragione, schierandosi al fianco di Nicolas Burdisso, la Roma ha deciso di emettere un comunicato ufficiale con cui prende una posizione decisa contro le parole di Delio Rossi, affermando che nessun tesserato dell’ As Roma ha insultato il tecnico della Sampdoria e che “il deprecabile gesto da lui compiuto non è ascrivibile a un comportamento dei calciatori della Roma”.

    La società della Sampdoria, dal canto suo, ha voluto uniformarsi alla decisione di punire il tecnico giunta dal Giudice Sportivo comminando una multa al proprio allenatore, proprio per sottolineare il suo errore ed il fatto che chi ricopre un ruolo importante non può incorrere in simili situazioni. L’aspetto lodevole è che tale multa avrà un fine nobile e  verrà devoluta in beneficenza all’Ospedale Gaslini di Genova, con l’auspicio che il tecnico abbia compreso la “lezione” così come lui stesso ha promesso: “non voglio più rubare la scena con brutti episodi, meglio far parlare con i risultati”.

  • Delio Rossi dito medio in Sampdoria-Roma

    Delio Rossi dito medio in Sampdoria-Roma

    Il finale di Sampdoria-Roma ha prolungato la tensione del match oltre il triplice fischio del direttore di gara, mettendo in luce un episodio che, di certo, non può essere considerato un esempio di correttezza e sportività, ancor di più se proviene da un tecnico che, dunque, dovrebbe riuscire a contenere le proprie reazioni e non cadere nelle eventuali provocazioni  dei calciatori. L’episodio in questione ha avuto come protagonista Delio Rossi, tecnico blucerchiato dal passato laziale, che probabilmente avrà sentito particolarmente la gara contro i giallorossi, nonostante non si tratti più di un derby per lui. Ebbene, sul risultato di 3-1 per la sua squadra, Delio Rossi ha mostrato il dito medio all’indirizzo della panchina romanista e, in particolare, verso capitan Francesco Totti che, a quel punto, si è avvicinato alla panchina blucerchiata per discutere con il tecnico. Da questo episodio in breve tempo si sono accesi anche gli animi di altri calciatori della Roma presenti in panchina, ma fortunatamente si è evitato che si degenerasse in una rissa anche se, poi, al momento dell’espulsione di Delio Rossi da parte dell’arbitro Celi, proprio mentre il tecnico della Sampdoria lasciava il terreno di gioco, è seguito un ulteriore diverbio fra lo stesso Delio Rossi ed il romanista Burdisso, prima che il tecnico si rivolgesse alla curva doriana per incitarla ad esultare per il pesante successo ottenuto e, di conseguenza, sottolineare ancora di più lo “sfottò” nei confronti degli avversari giallorossi.

    Delio Rossi, dito medio in Sampdoria-Roma | © Gabriele Maltinti/Getty Images
    Delio Rossi, dito medio in Sampdoria-Roma | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    A tal proposito, a fine gara lo stesso Delio Rossi ha cercato di spiegare l’accaduto, negando di aver compiuto qualsiasi gesto offensivo ed attribuendo parte delle responsabilità del suo nervosismo a Nicolas Burdisso, reo di averlo provocato e di aver così suscitato la sua reazione che, però, il tecnico ha ridimensionato in termini di gravità, descrivendolo esclusivamente come una “questione di campo, cose che accadono per la tensione ed il nervosismo della gara ma che dopo il novantesimo non hanno più senso di esistere e non c’è nulla da aggiungere”. Di parere diverso, invece, è Daniele De Rossi che critica il gesto del tecnico affermando che “non ci si può sempre nascondere dietro la trance agonistica”, sottolineando in particolar modo il fatto che il tecnico Delio Rossi ha “quasi 60 anni” e che non è la prima volta che si trovi coinvolto in episodi del genere e, dunque, “dovrebbe porsi delle domande”. 

    In tal senso, il riferimento inequivocabile è proprio al precedente episodio che vide lo scorso anno Delio Rossi, all’epoca tecnico della Fiorentina, protagonista di un increscioso gesto nei confronti del calciatore Viola Ljajic che, appena uscito dal campo perchè sostituito dal tecnico, gli rivolse qualche parola di troppo alla quale Delio Rossi reagì con violenza sferrando uno schiaffo all’indirizzo del calciatore, proprio nei pressi della panchina e sotto gli occhi di tutti. La scena venne ripresa dalle telecamere e costò una squalifica a Delio Rossi, così come pare probabile riaccadrà adesso, dopo che una fotografia ha chiarito ed immortalato il gesto del dito medio mostrato da Delio Rossi all’indirizzo della panchina romanista.

  • Torino-Sampdoria 0-0, tra Icardi e Bianchi vince la noia

    Torino-Sampdoria 0-0, tra Icardi e Bianchi vince la noia

    Si è conclusa sul punteggio di 0-0 la partita Torino-Sampdoria, valida per il 23° turno della Serie A. Un pareggio che tutto sommato va bene ad entrambe le squadre, sopratutto agli ospiti capitanati da Delio Rossi, che escono imbattuti dal campo di una diretta concorrente per la salvezza. Con questo risultato i granata salgano a quota 28 punti, agganciando all’undicesimo posto il Chievo. I blucerchiati invece si riportano provvisoriamente in tredicesima posizione, scrollandosi di dosso proprio il Cagliari, che 24 ore prima aveva raccolto tre punti pesantissimi all’Olimpico. Aspettando le gare di oggi pomeriggio, Toro e Samp allungano rispettivamente a più dieci e a più sette sul Genoa, con i rossoblu di Ballardini che affrontano al Marassi la Lazio.

    A vedere Torino-Sampdoria mancava solo Califano (e la Merkel)

    Giampiero Ventura perplesso | ©Claudio Villa/Getty Images
    Giampiero Ventura perplesso | ©Claudio Villa/Getty Images

    Inutile nascondere come la partita di ieri sia stata tra gli incontri più noiosi di questa stagione, difficilmente superabile (ci auguriamo) dai restanti match del girone di ritorno. Per usare un termine tanto caro ad Antonio Conte, Torino-Samp è stata agghiacciante sotto molti punti di vista. E’ curioso però come la partita di Torino sia arrivata al termine di un pomeriggio che ha visto la conclusione del rapporto lavorativo tra la Roma e il suo ex allenatore Zdenek Zeman, cacciato perché nelle prime cinque partite del 2013 aveva raccolto soltanto due punti. Ecco, l’Italia è fatta così. Torino prima e Samp poi danno vita ad un qualcosa che facciamo fatica a definire partita, e nessuno dice nulla, anzi: viene esaltato il tatticismo, l’abilità dei due tecnici, e via discorrendo, le solite nostre amenità di cui ci vantiamo tanto all’estero, salvo poi chiederci il perché e il per come fra due anni avremo soltanto due squadre (se saremo fortunati) nell’Europa che conta. Invece per quelli strani, tipo Zeman, abbiamo un rigetto, neanche fosse il minestrone andato a male. Diciamo che comunque tutto questo ce lo meritiamo. Fin quando riusciremo a trovare degli aspetti positivi anche in queste partite, saremo sempre la patria dei Cosmi e Sonetti’s friends.

    Le pagelle

    Glik 6,5: attenzione, stiamo parlando di Glik, non Nesta. Ecco, partendo dal voto ci chiediamo: ma come ha fatto? Semplice, quelli della Samp dormivano.
    Cerci 6,5: fa quasi tenerezza. E’ l’unico attaccante di Ventura che ricordi la propria natura. D’accordo, un po’ egoista è, ma almeno attacca e non si specchia nei fili d’erba del campo per vedere se ha o meno il ciuffo a posto.
    Palombo 6,5: non è tanto la prestazione in sé, che ormai non stupisce, quanto il fatto che oggi in Italia giochiamo con i centrocampisti anche in difesa. Tra qualche anno dove lo faremo iniziare il gioco, dalla curva?
    Eder 4: per quello che (non) ha mostrato meriterebbe il classico s.v. che si assegna a quei calciatori che entrano nel finale di gara. Però siamo buoni e perciò gli diamo un 4 d’incoraggiamento. Sperando sia stata solo una giornata storta.

    Il tabellino

    Torino (4-2-4): Gillet 6, D’Ambrosio 6,5, Glik 6,5, Rodriguez 6, Masiello 6, Brighi 6,5, Gazzi 6, Cerci 6,5, Barreto 5,5 (43′ st Jonathas sv), Meggiorini 5,5 (19′ st Bianchi 5,5), Santana 5 (40′ st Birsa sv).Allenatore: Ventura
    Sampdoria (3-5-2): Romero 6,5, Gastaldello 6, Palombo 6,5, Costa 6,5, De Silvestri 5,5, Munari 6, Krsticic 6, Poli 6, Estigarribia 5,5 (36′ st Poulsen sv), Eder 4 (26′ st Soriano sv), Icardi 5,5.

  • Torino-Sampdoria, Bianchi ancora fuori

    Torino-Sampdoria, Bianchi ancora fuori

    Dopo il clamoroso match dell’Olimpico, che ha visto il Cagliari battere i padroni di casa della Roma con un eloquente 4-2, la Serie A propone i due consueti anticipi del sabato. Nel pomeriggio è in programma il match Torino-Sampdoria. Tutte e due le squadre sono in salute e affrontano la sfida di oggi cercando di confermare quanto di buono fatto nell’ultimo periodo. Il Toro è reduce da sei risultati utili consecutivi, non ultimo il pareggio esterno a San Siro contro l’Inter per 2-2. La Samp invece domenica scorsa ha schiantato il Pescara 6-0, partita che ha visto l’esplosione di Mauro Icardi con quattro reti. In classifica i granata occupano al momento la dodicesima posizione a quota 27 punti. Alle sue spalle troviamo proprio la Sampdoria di Delio Rossi, che con 24 punti può contare su un vantaggio di sei lunghezze rispetto alla zona retrocessione. Se il Toro dovesse ottenere oggi i tre punti, farebbe un bel passo in avanti verso la promozione, avvicinando ulteriormente la fatidica soglia dei “40”. Agli ospiti invece potrebbe bastare anche un pareggio, comunque prezioso se considerato l’avversario e il suo attuale stato di forma.

    Bianchi in panchina, Ventura gli preferisce Barreto

    Rolando Bianchi ancora out | ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Rolando Bianchi ancora out | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    TORINO – La finestra del calciomercato invernale appena conclusasi ha consegnato al tecnico Giampiero Ventura importanti tasselli, sopratutto nel reparto offensivo. Sono infatti arrivati i brasiliani Barreto e Jonathas, rispettivamente dall’Udinese e dal Pescara, che vanno così a rinforzare l’attacco granata. Contro la Samp, Ventura sembra intenzionato di riconfermare titolare l’ex friulano, lasciando in panchina ancora il capitano Bianchi. Quest’ultimo è in rotta con la società non avendo rinnovato il contratto in scadenza il prossimo giugno, e per lui il futuro con la maglia del Toro è sempre meno certo. Al fianco di Barreto quasi certo l’impiego di Meggiorini, eroe la settimana scorsa al Meazza. Gli esterni d’attacco invece saranno Cerci e Santana. A centrocampo la coppia di mediani sarà composta da Brighi e Gazzi. In difesa invece, guidata sempre da Gillet, giocheranno al centro Glik e Rodriguez, con D’Ambrosio e Masiello terzini. Non è stato nemmeno convocato Angelo Ogbonna, che nel primo pomeriggio effettuerà il test con la Primavera in cerca di risposte importanti per il suo pieno recupero.

    SAMPDORIA – L’incognita maggiore per Delio Rossi sarà l’approccio mentale che la sua squadra avrà questo pomeriggio. Il successo contro il Pescara per 6-0 potrebbe infatti in qualche modo pesare. Nei 23 convocati dal tecnico blucerchiato figura anche l’ex Gianluca Sansone, trasferitosi negli ultimi giorni di mercato dal Toro alla Sampdoria. L’ex Sassuolo dovrebbe comunque partire inizialmente dalla panchina. Il tandem d’attacco sarà composto da Icardi ed Eder. A centrocampo mancherà lo squalificato Obiang, che verrà sostituito da Munari. Krsticic ricoprirà il ruolo di regista, mentre Poli verrà impiegato nel centro-sinistra. I tornanti saranno De Silvestri a destra ed Estigarribia a sinistra. La difesa a tre vedrà ancora una volta al centro Angelo Palombo insieme a Gastaldello e Costa. In porta confermato Romero.

    PRECEDENTI – All’andata Sampdoria e Torino impattarono sull’1-1. Al vantaggio iniziale dei granata firmato da Bianchi, aveva risposto Nicola Pozzi su calcio di rigore. Negli ultimi dieci precedenti tra le due squadre il bilancio è favorevole per il Toro, che ha vinto in cinque occasioni, contro le tre affermazioni dei blucerchiati. Due invece i pareggi.

    Le probabili formazioni di Torino-Sampdoria

    Torino (4-2-4): Gillet, D’Ambrosio, Glik, Rodriguez, Masiello, Brighi, Gazzi, Cerci, Santana, Barreto, Meggiorini. Allenatore: Ventura
    Sampdoria (3-5-2): Romero, Palombo, Gastaldello, Costa, De Silvestri, Estigarribia, Poli, Munari, Krsticic, Eder, Icardi.

  • Il Milan giovane non sfonda. Bene Zapata, Bojan delude

    Il Milan giovane non sfonda. Bene Zapata, Bojan delude

    Sia la Sampdoria che il Milan, erano due squadre che stavano attraversando un buon periodo di forma, soprattutto i blucerchiati, reduci dall’ormai nota vittoria in casa bianconera della scorsa giornata. I rossoneri presentavano un tridente offensivo giovanissimo formato da Bojan, El Shaarawy e Niang per infrangere la retroguadia doriana. Il Milan arrivava alla sfida di Marassi dopo i fatiscosi 120 minuti disputati in Tim Cup contro la Juventus: la partita, per dovere di cronaca, finì 2-1 per i bianconeri con la squadra di Allegri eliminata dalla competizione. Le previsioni erano dunque quelle che descrivevano la sfida come ricca di gol in quanto il Diavolo è solito sì far gol ma anche di concederne e la Sampdoria poteva vantare in zona offensiva il baby talento Icardi. Non è però andata così. Il Milan per la prima volta in campionato termina una partita sul risultato di 0-0. Era già successo una volta ma in Champions League contro l’Anderlecht.

    Bojan e Niang
    Prove d’intesa tra Bojan e Niang | ©Getty Images
    FURIA SAMP – Il Milan ci mette un bel po’ di tempo prima di entrare in partita. Nei primi 15|20 minuti di gioco c’era in campo una sola squadra: la Sampdoria. I padroni di casa hanno rischiato di portarsi in vantaggio in più di un’occasione ma un Abbiati in versione super è riuscito a parare tutto. Prima ci prova De Silvestri, ma i guantoni del portiere rossonero respingono il tiro insidiosissimo dell’ex viola, poi è la volta di Poli che in due occasioni ha testato i riflessi dell’estremo difensore rossonero. Abbiati ha ben deviato in corner entrambe le conclusioni. La furia della Samp termina e il Milan può iniziare la sua partita. Nel primo, scialbo di occasioni, sono pochi i giocatori rossoneri a convincere. El Shaarawy è spaesato e non riesce mai ad accendere la luce. Bojan è costretto ad arretrare fino a centrocampo per cercare di impostare l’azione vista l’assenza di piedi buoni in mediana ma il catalano è spesso impreciso. Niang si impegna come può ma Allegri non può chiedere miracoli ad un ragazzo di diciotto anni all’esordio in Serie A. Il risultato di tutto è che il Milan non riesce a pungere e Romero non ha quasi mai da sentirsi impensierito: solo qualche conclusione da distanza siderale ma niente di serio.

    ZAPATA OK – Il secondo tempo inizia così com’era terminato il primo. Il Milan è ormai entrato in partita e cerca di trovare il varco giusto per colpire i padroni di casa. La Samp, dopo i buonissimi minuti iniziali, si è spenta. Nonostante i 120 minuti sulle gambe della partita settimanale il Milan non decresce anzi, aumenta il proprio rendimento fino a confezionare una nitidissima palla gol. Bojan mette al centro un pallone tesissimo all’altezza della linea di porta. El Shaarawy non arriva all’appuntamento con il pallone, ci arriva Boateng che, solo con gran parte della porta sguarnita, calcia proprio dove Romero può far sua la sfera.  La Sampdoria comunque si difende bene, buona la prestazione di Palombo a sostituire Berardi, e il Milan non avrà più palle gol importanti. Gli stessi padroni di casa provano ad osare di più ma i rossoneri hanno in Zapata l’uomo in più: il colombiano ha praticamente annullato Icardi, pericolo numero uno della Samp. L’argentino si può mettere in mostra quando, trovatosi a tu per tu con Abbiati dopo un regalo di Mexes, potrebbe segnare il gol del vantaggio ma la conclusione è da dimenticare. Il punteggio non cambia e il pareggio è sostanzialmente giusto. Occasione sprecata per i rossoneri: buona prova della Sampdoria di Delio Rossi che colleziona un altro punto contro un’altra big.

  • Sampdoria-Milan, le formazioni: Allegri lancia Niang

    Sampdoria-Milan, le formazioni: Allegri lancia Niang

    Il prossimo avversario del Milan si chiama Sampdoria. Nulla da dire, una buona squadra come tante nella nostra Serie A che oscilla a metà classifica. Questa descrizione si poteva dare prima della super vittoria ottenuta dai blucerchiati contro la Juventus a Torino. Soltanto l’Inter quest’anno era riuscita nell’impresa di violare il fortino bianconero: ai nerazzurri si sono ora aggiunti i ragazzi di Delio Rossi. Il protagonista assoluto di quella sfida, terminata 2-1 per la Samp, porta il nome di Mauro Icardi, giovane argentino proveniente dal Barcellona che con una doppietta si è fatto conoscere in tutta Europa. Il Milan, invecem viene dall’eliminazione in Tim Cup subita contro la Juventus. I rossoneri in settimana sono stati battuti dai bianconeri per 2-1 dopo i tempi regolamentari.

    Niang possibile titolare
    Niang possibile titolare contro la Samp | ©Getty Images
    L’uscita prematura dalla competizione potrà influire sulla testa dei giocatori così come si faranno sentire i 120 minuti disputati ad altissimo livello allo Juventus Stadium. Insomma i presupposti perchè quella di stasera diventi una bella sfida ci sono tutti.

    SAMPDORIA – Delio Rossi non ha molti dubbi di formazione. La Sampdoria giocherà con un 3-5-2 formato da Romero in porta, linea difensiva con Gastaldello e Costa con Palombo a sostituire lo squalificato Berardi. A centrocampo spazio a Poli, Obiang, Krstisic, De Silvestri ed Estigarribia. In attacco ci sarà il tandem formato dalla coppia Icardi-Eder.

    Milan – Le novità più importanti per quanto riguarda le formazioni dovrebbero provenire dallo spogliatoio del Milan. Secondo Gazzetta.it i rossoneri scenderanno in campo con questa formazione. In porta Abbiati, in difesa Abate, Mexes, Zapata e De Sciglio. In mezzo al campo saranno tre i giocatori scelti da Max Allegri: Montolivo, Ambrosini e Boateng. In attacco, insieme a Bojan ed El Shaarawy, dovrebbe partire titolare il giovane Niang. Da sottolineare che il tridente offensivo del Milan è giovanissimo: 60 anni in tre. Nelle ultime tre partite di campionato i rossoneri hanno perso soltanto contro la Roma per 4-2: l’ultima sfida vede la vittoria del Milan ai danni del Siena per 2-1.

    Formazioni Sampdoria-Milan
    SAMPDORIA (3-5-2):
    Romero; Gastaldello, Palombo, Costa; De Silvestri, Obiang, Poli, Kristicic, Estigarribia; Eder, Icardi. A disp.: Berni, Da Costa, Castellini, Mustafi, Poulsen, Munari, Rossini, Tissone, Savic, Renan, Soriano, Juan Antonio. All.: Rossi.

    MILAN (4-3-3): Abbiati; Abate, Mexes, Zapata, De Sciglio; Flamini, Montolivo, Nocerino; Boateng, Niang, El Shaarawy. A disp.: Amelia, Gabriel, Acerbi, Antonini, Strasser, Ambrosini, Emanuelson, Bojan, Traorè, Robinho. All.: Allegri.

    ARBITRO: Marco Guida di Torre Annunziata.