Tag: davide moscardelli

  • Chievo – Cesena 1-0, le pagelle. Moscardelli decisivo

    Chievo – Cesena 1-0, le pagelle. Moscardelli decisivo

    Il gol di Moscardelli contro il Cesena ha consentito al Chievo di conquistare tre punti importantissimi in chiave salvezza, portandosi a quota 33 punti, e conquistando il secondo successo consecutivo dopo quello ottenuto domenica scorsa a Genova.

    Il Cesena, invece, paga dazio oltre i propri demeriti probabilmente, anche se non può bastare per conquistare la salvezza un atteggiamento di eccessiva prudenza in campo, e l’eccessivo nervosismo dei singoli, sfociato poi anche nell’espulsione che costringe all’inferiorità numerica per gran parte della gara. Per Beretta, dunque, c’è ancora tanta strada da fare per provare a ricostruire il morale dei suoi uomini e riaccendere la fiammella della speranza.

    PAGELLE CHIEVO CESENA

    Chievo

    Sorrentino 6 Non ha corso pericoli, a parte l’intervento in uscita su Comotto che gli poteva costare un infortunio alla caviglia.

    Andreolli 6 Sicuro negli interventi, preciso come tutto il reparto difensivo clivense, ma l’attacco del Cesena ha collaborato a rendere la vita non troppo complessa

    Sardo 6 Interessante la fase offensiva, il suo proporsi sulla fascia con interessanti cross per le punte

    Jokic 5.5 Per lui qualche amnesia difensiva di troppo, migliora alla distanza, trovando maggiore sicurezza nel secondo tempo, quando la fase offensiva del Cesena scompare

    Acerbi 6.5 Commovente il saluto al papà con la maglietta dedicata: non è stato sicuramente semplice scendere in campo per lui, ma lo ha fatto ed ha giocato con sicurezza e precisione

    Rigoni 6.5 Tornato dopo l’infortunio, gioca una partita di buona grinta, sostanza e determinazione; viene ammonito, probabilmente troppo frettolosamente dal direttore di gara

    Vacek 6 Buona gara, di intensità e quantità , sostituisce Luciano ma  ha caratteristiche differenti, prova a fare il suo compito e lo assolve con sufficiente diligenza

    Hetemaj 6.5 E’ suo il cross che regala l’assist per il gol di Sorrentino, gioca una buona gara, con buone iniziative

    Cruzado 5.5 Gara non particolarmente convincente, non punge e non inventa: fa rimpiangere Thereau

    Paloschi 6 Più movimento che altro, non incide particolarmente sulla gara; generoso ma poco pungente

    Pellissier 6 Punge più degli altri ma ha il demerito di rimediare l’ammonizione che lo costringerà a saltare la gara della prossima settimana contro la Juventus

    Davide Moscardelli © Valerio Pennicino/Getty Images

    Moscardelli 7 Realizza il gol del vantaggio dopo esser partito dalla panchina, si rivela decisivo e determinante

    Cesena

    Antonioli 6 Gara sufficiente, non ha colpe sul gol subìto, per il resto si mostra sicuro negli interventi

    Rodriguez 6 Buona gara finchè il Cesena mantiene la parità numerica, poi soffre di più

    Rossi 6 Entra nella ripresa per tentare di arginare gli attacchi del Chievo

    Comotto 6 Prova ad affacciarsi in fase offensiva, per il resto gioca una gara di buona sostanza

    Lauro 5.5 Rimedia l’espulsione che condiziona la gara del Cesena: distratto e poco preciso

    Santana 6 Parte bene, si rivela un buon elemento  ma manca di continuità nell’arco della gara

    Guana 5 Nervoso, agitato e poco utile in campo: soffre il fatto di essere ex della gara probabilmente

    Colucci 6 Uno dei migliori nel centrocampo di Beretta, si rivela un elemento prezioso ed utile soprattutto in fase di interdizione

    Parolo 6 Gara di grande contributo in fase di impostazione, prova qualche tiro da fuori ma non trova la porta

    Pudil 4.5 Molte sono le colpe sul gol del Chievo, si rivela davvero molto distratto nella marcatura di Moscardelli

    Iaquinta 5.5 Generoso nel provare a caricarsi al squadra sulle spalle, unico a dare profondità; non incide, però, in fase offensiva

    Mutu 5.5 Non una delle sue migliori giornate: esce quando la squadra è in inferiorità numerica per esigenze tattiche, ma non è una grande perdita la sua sostituzione

  • Chievo Cesena 1-0, esordio amaro per Beretta

    Chievo Cesena 1-0, esordio amaro per Beretta

    Chievo Cesena, un match importante per testare le ambizioni salvezza della squadra del neo tecnico Beretta, chiamato a risollevare un ambiente in difficoltà, ed una squadra allo sbando, soprattutto psicologicamente. Il Chievo, in casa, ha l’obbligo di tener botta, per conquistare altri punti importanti in chiave salvezza, fermo restando che, comunque, la squadra di Di Carlo parte da una buona posizione in classifica, con trenta punti all’attivo, e pare in un buon momento di forma dopo la vittoria della scorsa settimana a Genova.

    Il primo tempo dell’incontro è nato sotto il segno del grande equilibrio, con uno 0-0 frutto di un atteggiamento attendista da parte di entrambe le squadre, probabilmente anche condizionate dalle pessime condizioni del campo di gioco del Bentegodi, realmente imbarazzanti, che hanno condizionato le manovre di entrambe le squadre, innescando una lunga serie di errori in fase di impostazione, oltre che di errori anche nei passaggi apparentemente semplici.

    Un primo tempo all’insegna dei lanci lunghi per il Cesena, semplificando all’osso la manovra, con la speranza di lanciare i due attaccanti Iaquinta e Mutu, ma la difesa del Chievo ha saputo reggere bene, facendo sì che la gara non regalasse particolari episodi pericolosi nelle due aree di rigore: il più in palla della gara è parso Santana, abbastanza ispirato in fase offensiva, ma la migliore occasione della prima frazione di gioco è capitata a Iaquinta, al minuto 42 sugli sviluppi di un calcio d’angolo però sfumata a causa del non perfetto posizionamento dell’attaccante, che si è ostacolato con il compagno di reparto Adrian Mutu.

    Nel secondo tempo, nei minuti iniziali della rispresa, ancora lanci lunghi, ma con un maggiore ritmo, e qualche inziativa personale in più da parte di Mutu, che al 4′ prova il tiro dal limite dell’area, che finisce a lato della porta difesa da Sorrentino.
    Al 6′, calcio di punizione da posizione interessante per il Chievo, ma la botta di potenza di Acerbi si infrange sulla barriera del Cesena; sugli sviluppi i romagnoli provano la ripartenza ma Pellissier prova a recuperare palla con un fallo, ingenuo, che gli procura l’ammonizione, pesante, perchè l’attaccante era diffidato e salterà il prossimo match in programma allo Juventus Stadium nell’anticipo di sabato prossimo.

    Mario Beretta © Valerio Pennicino/Getty Images

    Nervosismo in campo al minuto numero 10, scontro di gioco fra Lauro e Paloschi, con un fallo del Cesenate (che pare non aver visto l’arrivo dell’attaccante gialloblu) che vale il doppio giallo ai danni del terzino bianconero, che lascia i suoi in inferiorità numerica per gran parte della ripresa, costringendo Beretta a proporre un 4-3-2 molto coperto per limitare i danni. Pochi minuti dopo, però, al 15′ il tecnico cambia ancora assetto, sostituendo Mutu con Marco Rossi, che agisce in linea con Rodriguez e Guana, per dare maggior copertura, lasciando in campo Iaquinta che garantisce maggiore profondità alla squadra in avanti.

    Il Chievo di Di Carlo prova a plasmarsi in maniera ancora più offensiva, sostituendo Cruzado e mandando in campo Moscardelli, per proporre un attacco a tre, con Pellissier, Paloschi e il nuovo entrato pronto ad agire sulla fascia destra, per mettere in difficoltà Pudil, peraltro ammonito qualche minuto prima per fallo su Sorrentino in uscita bassa.

    Al 26′, errore difensivo del Chievo con Jokic, con suggerimento di Iaquinta per Comotto, che manda alto sulla traversa da buona posizione, atterrando sulla caviglia sinistra di Sorrentino in uscita: ottima occasione sfumata per il Cesena. Al 32′, un po’ a sorpresa, passa in vantaggio il Chievo con rete di Moscardelli che firma in spaccata l’ 1-0, sbloccando il risultato della gara su assist di Hetemaj con perfetto cross dalla fascia sinistra. Al 42′ altra potenziale occasione per il Chievo, con Moscardelli che prova a rendersi ancora pericoloso, ma la difesa del Cesena riesce a recuperare in extremis.

    I minuti finali della gara scorrono via con il Chievo in proiezione offensiva per provare a tenere la manovra lontana dalla propria area di rigore, ripartendo anche in contropiede con Moscardelli e Pellissier; l’ultimo brivido della gara è il tiro di Iaquinta sfiorato da Santana che, però, esce a lato: su questa occasione la gara termina al 50′ minuto, decretando la vittoria del Chievo per 1-0, mentre il Cesena, nonostante il cambio in panchina, non riesce a far risultato ed inverire il trend negativo.

  • Chievo Cagliari, Paloschi dalla panchina. Ibarbo vice Cossu

    Chievo Cagliari, Paloschi dalla panchina. Ibarbo vice Cossu

    Partita sulla carta incerta e spigolosa quella tra Chievo Cagliari che oggi alle ore 18 inaugurerà la 16 giornata del campionato di Serie A. I padroni di casa vogliono subito riscattare la sconfitta di Udine mentre gli ospiti nonostante le tantissime assenze devono cercare risultati positivi per muovere la classifica e dar continuità ai risultati necessari per aumentare le proprie convinzioni.

    Ibarbo vice Cossu Chievo Cagliari | ©Getty Images
    Di Carlo ha praticamente la formazione tipo a disposizione con Dramè preferito come esterno di sinistra e centrocampo con Luciano ancora schierato come mezzala e Bradley nella nuova posizione di play basso. Sammarco cercherà di far da collante tra la mediana e l’attacco composta quest’oggi da Pellissier e Thereau preferito quest’oggi a Moscardelli.

    Costretto a far ampio uso delle “seconde linee” è Ballardini che dovrà fare a meno di capitan Conti infortunato e dello squalificato Cossu. Toccherà ad Ibarbo giostrare sulla trequarti mentre Nainggolan sarà costretto ad accentrare ulteriormente la sua posizione lasciando spazio sul mezzo esterno alla scommessa Ceppellini. In avanti con Thiago Riberio ci sarà ancora una volta El Bati Larrivey dato in partenza nel mercato di gennaio ma pupillo di Ballardini.

    L’equilibrio potrebbe però esser rotto dagli ingressi dalla panchina sono infatti dati in ottima condizione psicofisica sia Alberto Paloschi tra i clivensi e Rui Sampaio tra gli isolani. I bookmakers danno i padroni di casa favoriti anche se la quota più giocata è l’under sintomo delle aspettativa di partita tattica e poco spettacolare.

    Chievo Cagliari
    Chievo (4-3-1-2):
    Sorrentino; Frey, Cesar, Andreolli, Dramè; Luciano, Hetemaj, Bradley; Sammarco; Thereau, Pellissier
    A disp.: Puggioni, Jokic, Mandelli, Vacek, Moscardelli, Uribe, Paloschi. All.: Di Carlo
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: L. Rigoni, Cruzado

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; F.Pisano, Canini, Ariaudo, Agostini; Ceppelini, Nainggolan, Biondini; Thiago Ribeiro; Ibarbo, Larrivey
    A disp.: Vigorito, Perico, Gozzi, Dametto, Mannoni, Murru, Rui Sampaio. All.: Ballardini
    Squalificati: Cossu (1)
    Indisponibili: Astori, Eriksson, Nené, El Kabir, Conti, Ekdal, Avramov

  • La Fiorentina cade con il Chievo, Mihajlovic al capolinea

    La Fiorentina cade con il Chievo, Mihajlovic al capolinea

    Dopo il barlume di luce che si era intravisto in questa settimana seguente la vittoria con il Genoa, la Fiorentina ricasca nel buio. I viola perdono a Verona 1-0 sprecando l’ennesima buona opportunità per rilanciare le proprie ambizioni di classifica battuti da un Chievo che ha strameritato la vittoria, un successo cercato e voluto quello della squadra guidata da Di Carlo che può finalmente tornare a sorridere sia per i 3 punti che ai clivensi mancavano dallo scorso 25 settembre, sia per la prestazione convincente offerta dai suoi uomini.

    Chievo – Fiorentina | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images
    Su un terreno reso pesante dall’incessante pioggia che cade su Verona, le due squadre creano ben poco durante la prima frazione di gioco con Gilardino e Jovetic da una parte e Moscardelli e Pellissier dall’altra sono mal riforniti dai rispettivi compagni o sono annullati dalle difese avversarie. Mihajlovic rinuncia a Cerci e Vargas spediti in panchina per far posto a Romulo e Lazzari e dopo appena 25 minuti si trova a dover sprecare due cambi per gli infortuni occorsi a Cassani e Behrami, quest’ultimo già non al meglio della condizione e in dubbio fino all’ultimo, inserendo al loro posto De Silvestri e Munari. L’unico sussulto dei primi 45 minuti lo regala Jovetic che su calcio di punizione sfiora il palo alla sinistra di Sorrentino. Nella ripresa il Chievo cresce e dà l’impressione di crederci di più e trova in Moscardelli l’uomo in più che inizia il suo personale duello con il gol: l’attaccante clivense, che avrebbe meritato di segnare, ci prova da ogni posizione, con tutti e due i piedi ma senza fortuna. Le occasioni create da Moscardelli sono solo il preludio al gol che giunge al 66′ quando la difesa gigliata si posiziona male su uno spiovente dalla destra, De Silvestri e Montolivo si perdono Rigoni che solo in area salta un Boruc in uscita un pò goffa e insacca in rete per il gol vittoria dei gialloblu. La Fiorentina si riversa in avanti alla ricerca del pari ma Munari di testa trova la grande risposta di Sorrentino. Poi nel finale la Viola rischia un passivo più pesante se la conclusione di Hetemaj non fosse finita sulla traversa e quella di Mandelli di poco a lato. Il Chievo con i 3 punti aggancia proprio la Fiorentina in classifica, la sconfitta invece potrebbe costare caro a Mihajlovic che, stando alle ultime indiscrezioni provenienti da Firenze, sarebbe ad un passo dall’esonero. Delio Rossi è già pronto per raccogliere l’eredità del tecnico serbo.

  • Chievo-Genoa: le pagelle, Moscardelli ammazza capoliste

    Chievo-Genoa: le pagelle, Moscardelli ammazza capoliste

    Sorrentino 6: Si ritrova Palacio a tu per tu e nulla può, ma sul gran tiro di Veloso e su altre incursioni, a dir poco scarse, da parte dei grifoni si fa trovare ben pronto. Per il resto una partita tranquilla per l’estremo difensore clivense, proprio da sei in pagella. Sardo 6,5: Ha il grande merito di fornire a Moscardelli l’assist per il gol che vale la vittoria e i tre punti proprio allo scadere del tempo, ottima partita di contenimento e di ripartenza, sempre presente nella fase d’attacco dei gialloblu veneti. Rigoni 6: Indiscutibile in cabina di regia, ma sbaglia un’occasione troppo ghiotta quando ancora il risultato era fermo sullo 0-0, da rivedere anche in fase d’interdizione a volte si perde troppo spesso il proprio diretto avversario. Pellissier 6: E’ vero sigla il gol del pareggio e lo fa com’è nel suo stile, con un perentorio colpo di testa sfruttando un ottimo cross da calcio d’angolo, ma un giocatore delle sue capacità e con le sue doti tecniche, non può sbagliare un rigore in maniera così ingenua, di Beppe Signori ce n’è stato uno, i tifosi del Chievo in quel momento forse non sentivano il bisogno di vederne in campo un altro. Moscardelli 7: Dopo il Napoli, diventa l’incubo anche dell’ex capolista Genoa, gran goal in volo d’angelo da vero attaccante di razza, certo fa sempre comodo a Mimmo Di Carlo avere uno come lui, sarà pure una riserva, ma se si fa trovare sempre pronto e con due gol porta alla causa dei clivensi 6 punti d’oro che ben venga la panchina. Chievo (4-3-1-2): Sorrentino 6; Sardo 6,5, Morero 5,5, Cesar 6, Jokic 6; Bradley 6,5, Rigoni 6 (37′ st Sammarco sv), Hetemaj 5,5; Cruzado 6,5 (11′ st Moscardelli 7); Pellissier 6, Thereau 5,5 (22′ st Paloschi 6,5). A disp.: Puggioni, Mandelli, N.Frey, Vacek.

    ©Dino Panato/Getty Images
    Frey 7: Due gol presi ma su nessuno dei due ha colpe, anzi ha molti meriti e salva più volte il risultato prima in situazione di parità e poi anche quando la sua squadra è riuscita a passare in vantaggio, vedi rigore parato a Pellissier. Se fosse coadiuvato in maniera migliore dalla difesa forse staremmo qui a parlare di un’altra partita con un altro risultato. Dainelli 5: Non sbaglia molto, ma pesano troppo sulla sua prestazione il rigore procurato e la successiva espulsione, di certo con l’uscita dal campo le cose per il grifone sono diventate notevolmente più complicate. Kaladze 6,5: L’ex milanista gioca una partita d’ordine e tiene a galla la sua squadra almeno fino a quando Dainelli non viene espulso, Malesani prova a correre ai ripari affiancandogli Granqvist che non si comporta male, ma pecca d’inesperienza e allora Kaka si ritrova a dover coprire con difficoltà le incursioni degli avanti clivensi. Jorquera 7: E’ la sorpresa di questo inizio di stagione rossoblu, arrivato come sconosciuto alla corte di Malesani, il giovane cileno sta dimostrando grande qualità dietro le punte e anche oggi come contro la Lazio ha mandato in rete Palacio che beneficia volentieri delle sue verticalizzazioni, sicuramente un ragazzo da tenere d’occhio per gli ampi margini di miglioramento che potrà avere. Palacio 6,5: In gol anche oggi, ma meno incisivo come nei turni precedenti, nonostante questo sigla appunto il quarto gol in quattro partite e diventa capocannoniere in solitaria di questo campionato. In questo momento il Genoa non può fare a meno di lui e si capisce perchè il presidente Preziosi non lo ha fatto partire verso Milano, sponda nerazzurra. Genoa(4-3-1-2): S.Frey 7; Bovo 5, Dainelli 5, Kaladze 6,5, Moretti 5,5; Kucka 6, Veloso 5,5, Constant 6; Jorquera 7 (13′ st Seymour 6); Caracciolo 5,5 (31′ Pratto 6), Palacio 6,5 (16′ st Granqvist 6). A disp.:Lupatelli, Antonelli, Birsa, Jankovic.

  • Il Chievo abbatte il Genoa a testate

    Il Chievo abbatte il Genoa a testate

    Partita dai due volti quella fra Chievo e Genoa, il primo tempo regala pochissime emozioni se si eccettuano due occasioni per i padroni di casa, la prima con Cruzado che da fuori area fa partire un gran mancino ad incrociare che esce di poco a lato della porta difesa da Frey, la seconda quella più ghiotta capitata fra i piedi di Rigoni, il regista di centrocampo dei gialloblu veronesi, sfruttando una sponda di testa del rientrante Pellissier si presenta a tu per tu con l’estremo difensore dei grifoni, tiro di sinistro a botta sicura, ma il portiere francese risponde presente e devia in angolo con il piede sinistro. Prima delle due occasioni clivensi una buona occasione capita anche fra i piedi di Miguel Veloso che spara da dentro l’area e trova a rispondere un attento Sorrentino. Il primo tempo si conclude così senza nessun altro lampo, con le squadre contratte e che soffrono molto le alte temperature e l’umidità fuori stagione che si registrava oggi al Bentegodi.

    ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images
    Il secondo tempo pare avviato sulla falsa riga del primo, quando un lampo del giovanissimo Jorquera felice sorpresa di queste prime giornate di campionato illumina il Bentegodi, verticalizzazione intelligente per Rodrigo Palacio che contrastato in maniera non egregia da Morero arriva a battere a rete e portare in vantaggio i rossoblu genoani. La partita si mette quindi sui binari migliori per il grifone, ma è solo un’illusione, ma al 58° ecco l’episodio che potrebbe cambiare la partita, capitan Pellissier scappa alla marcatura di Dainelli, che lo stende, rigore ed espulsione per il difensore di Malesani. L’attaccante aostano si presenta sul dischetto, ma clamorosamente tira un rigore con una strana rincorsa di un passo e sbaglia, facendosi parare il tiro da un Frey superlativo. Sembra finita, invece, non è così, al 73°  ecco la zampata, o meglio la testata del vecchio bomber che su corner batte l’incolpevole estremo difensore del grifone, 1-1 e partita che sembra proseguire stancamente verso un pareggio che potrebbe accontentare entrambe le formazioni, ma ad un minuto al fischio finale del match ecco che Sardo sale sulla destra e mette in mezzo un ottimo pallone su cui Moscardelli si avventa e in tuffo incrocia di testa sul palo lungo, Frey non riesce a raggiungere la palla e il Chievo grazie al giustiziere del Napoli, si porta a casa una grande vittoria all’ultimo giro d’orologio. Malesani in settimana dovrà correggere molto sulla fase difensiva del suo Genoa, che tanto bene aveva fatto nelle gare precedenti, tanto da portarsi in vetta alla classifica della serie A, alla pari di Juventus e Udinese. Bene, invece, i padroni di casa di Mimmo Di Carlo, che si sono mostrati mai domi e pronti a colpire al momento giusto l’avversario, ma del resto si sa il Chievo è un cliente rognoso per tutte le squadre di vertice e non rappresenta più una sorpresa per il nostro campionato.

  • Il Napoli torna sulla terra. E’ un super Chievo

    Il Napoli torna sulla terra. E’ un super Chievo

    E’ fatale la sfida di Verona contro il CHievo per il Napoli di Walter Mazzarri. I partenopei con il morale alle stelle ma senza Lavezzi vivono con troppa passione la vigilia della partita, amplificata ancor di più dal mezzo passo falso del Milan nell’anticipo contro la Lazio.

    Pioli prepara la partita a dovere scegliendo il doppio attaccante e una inedita difesa a cinque perfetta nell’asfissiare le ripartenze azzurre e riproporsi celermente nella metà campo azzurra. Al 20′ è Moscardelli a creare da solo un gol fantastico aggirando di sinistro da posizione defilata l’incolpevole De Sanctis.

    Il Napoli prova una reazione d’orgoglio ma questa Cavani ha le polveri bagnate e la difesa clivense giganteggia. Nella ripresa non cambia nulla, i padroni di casa raddoppiano con Sardo al 50′ e controllano sfiorando la tripletta nel finale. Il Chievo sale a quota trenta e si porta in decima posizione, il Napoli resta seconda ma aumentano a cinque i punti di distanza dal Milan.

  • Pazza Roma, il Chievo rimonta da 0-2 a 2-2

    Pazza Roma, il Chievo rimonta da 0-2 a 2-2

    Continua il percorso altalenante della squadra capitolina che non riesce a superare un ottimo Chievo, al Bentegodi nemmeno con il doppio vantaggio del primo tempo chiuso sul due a zero, grazie alla doppietta di Simplicio che viene annullata nel secondo tempo, prima da Moscardelli e poi da Granoche.

    Ranieri presenta Adriano per la prima volta in stagione titolare con panchina, in vista dell’ importante sfida contro i Cluj, per Menez, Totti e Borriello. È la Roma a partire meglio in terreno al limite della praticabilità con Adriano pericoloso su calcio piazzato e Vucinic che  manca il gol al 10’ grazie ad una pronta uscita di Sorrentino. La Roma passa al 27’ con Simplicio, grazie ad una svarione della difesa clivense che consente al trequartista della Roma, di mettere alle spalle di Sorrentino. Il Chievo risente del gol subito e non riesce a rispondere al gol giallorosso anzi, a due minuti dall’ intervallo, la Roma raddoppia grazie ancora a Simplicio che sfrutta un’ assist al bacio di Mirko Vucinic.

    La ripresa si apre con la Roma padrona del campo ma, a riaprire la partita ci pensa Julio Sergio, che si lascia beffare da un tiro di Moscardelli non certo irresistibile. Adesso il Chievo ha preso fiducia e la Roma indietreggia anche perché, Adriano non riesce più a tenere palla in attacco ed infatti il Chievo raggiunge il pareggio al 83’ con “il diablo” Granoche che sfrutta una disattenzione di Mexes. Entra Menez per Simplicio ma la Roma è molta nervosa, a causa di alcune decisioni di Rizzoli particolari e lo dimostra con il fallaccio di De Rossi su Moscardelli che viene espulso. In dieci il Chievo ci crede e questa volta è Julio Sergio che salva la baracca giallorossa respingendo i tiri a botta sicura prima di Granoche e poi di Moscardelli.

    Bel pareggio del Chievo di Pioli che continua a sfornare belle prestazioni, mentre continua il periodo no per la Roma che, come le capita da molte partite, non riesce a disputare dai tempi allo stesso livello.

  • Serie B: Piacenza e Reggina non si fanno male. Rimandato il discorso salvezza

    La paura di farsi male ha contribuito a rendere il posticipo di serie B tra Piacenza e Reggina noioso e soporifero. Le due nobili pericolanti hanno dato vita ad una partita priva di emozioni gli unici sussulti nel primo tempo sono firmati da Moscardelli per i padroni di casa e da Missiroli per i calabresi. Nella ripresa non cambia il canovaccio tattico e l’ingresso di Bonazzoli non contribuisce a scardinare la difesa di casa, è Greco all’improvviso a scuotere la partita colpendo il palo dalla distanza. Il pari lascia entrambe le squadre in piena zona salvezza, i calabresi conservano i due punti di vantaggio sul Piacenza ma i tifosi avranno ancora da soffrire.

  • Anticipo 40 Giornata Serie B: Il Piacenza affonda il Pisa

    Anticipo 40 Giornata Serie B: Il Piacenza affonda il Pisa

    Brutta sconfitta casalinga del Pisa che si arrende per 3-1 al Piacenza e rischia seriamente di entrare in zona retrocessione. Oltre 13000 spettatori all’”Arena Garibaldi” per cercare di spingere i nerazzuri alla salvezza anticipata, Esultanza Piacenzama gli emiliani non vogliono tornare a casa a mani vuote.
    Giordano manda in campo un classico 4-4-2 con Joelson e Gasparetto terminali offensivi, mentre Pioli si affida alle tre punte con Volpato al posto di Guzman, affiancato da Moscardelli e Graffiedi.
    Piacenza già in vantaggio al primo minuto: cross di Volpato e Moscardelli mette dentro. Sempre lui al 21′ colpisce la traversa su un tiro dalla distanza. Il Pisa cerca la reazione e trova il gol del pareggio alla mezz’ora che porta la firma di Genevier: tiro al volo di collopiede che infila Cassano. Il primo tempo si chiude sull’1-1.
    Nella prima metà della seconda frazione di gara i ritmi della partita calano vistosamente, poi succede di tutto: al 76′ Riccio riporta in vantaggio il Piacenza, cinque minuti più tardi il direttore di gara estrae il rosso diretto a D’Anna per un brutto fallo su un avversario e al 41′ Calderoni chiude la gara firmando il gol del 3-1 finale. Espulso anche Bini del Piacenza al 90′.
    Con questa vittoria la squadra di Pioli aggancia il Vicenza al decimo posto in classifica a quota 52 punti, mentre il Pisa, se le dirette concorrenti dovessero vincere, scivolerebbe in zona retrocessione.

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