Tag: davide lanzafame

  • Antonio Conte interrogatorio “top secret” dalla procura di Bari

    Antonio Conte interrogatorio “top secret” dalla procura di Bari

    I guai sembrano non finire più per Antonio Conte che, durante la scorsa settimana, nella mattinata di giovedì, è stato interrogato in gran segreto dalla Procura di Bari presso la caserma dei carabinieri di Monopoli. L’allenatore della Juventus, che sta ancora scontando i 10 mesi èper l’ormai famosa squalifica per le presunte combine del Siena, si è infatti recato in Puglia con un suo legale ma, quest’ultimo, non ha partecipato all’interrogatorio: Conte sarebbe infatti stato ascoltato solamente come persona informata sui fatti e, per ora, non come indagato. Di certo se il tecnico è stato chiamato a rispondere alle domande del procuratore Laudati un motivo valido ci sarà e, anche se solamente come persona che sapeva di cosa è successo potrebbe inciampare in un altro casino con conseguente squalifica.

    Il caso del momento ha infatti colpito il Bari, società con cui Antonio Conte ha lavorato come allenatore dalla fine della stagione 2008/2009: raccolte le redini della squadra pugliese, l’attuale tecnico bianconero, aveva deciso di continuare a seguire i galletti anche nel campionato successivo dove è riuscito a compiere una grande impresa riportando il Bari in Serie A. Proprio in questo anno e mezzo sarebbero state indicate due partite compromesse e precisamente Bari-Treviso, gara conclusasi con la vittoria dei trevigiani con un 0-1 ancora durante il finale della prima stagione, e Salernitana-Bari del 2009/2010, finita 3-2.

    Antonio Conte © Paolo Bruno/Getty Images

    In merito a questi due match è infatti stata aperta un’indagine approfondita in quanto sono arrivate dichiarazioni proprio da calciatori del posto che avrebbero spiegato anche la modalità di consegna del denaro. La sconfitta subita dalla Salernitana non sarebbe stata quindi un caso in quanto alla fine del match, sarebbe apparso il denaro direttamente in spogliatoio dove è avvenuta poi la divisione della cifra stipulata dalle due squadre. Se quanto raccontato dai giocatori, tra cui spunta anche fosse però gli indagati sarebbero più di uno: già nel mirino della Procura di Bari vi è Davide Lanzafame, ora giocatore del Grosseto, e soprattutto Andrea Ranocchia, difensore dell’Inter, che è stato chiamato in causa dai propri ex compagni di squadra Vittorio Micolucci e Andrea Masiello proprio per la partita con la squadra campana.

    Ovviamente Antonio Conte ha dichiarato di non essere a conoscenza di quanto accaduto e di quanto raccontato dai giocatori del Bari, cercando di togliersi anche questo problema, mentre aspetta con ansia il verdetto del Tnas. Poche ore fa è stato anche annunciato che l’udienza si terrà entro il 20 settembre: la Juventus spera che la richiesta della difesa di Conte, e quindi il proscioglimento, sia accolto, ma ci sono molti dubbi che tengono in piedi tutto il resto. In ogni caso se venisse respinta sarebbe accettato lo sconto della pena fino a tre mesi, cosa già decisa durante la sentenza di primo grado.

  • Napoli – Catania 2-2, Lanzafame ammutolisce il San Paolo

    Napoli – Catania 2-2, Lanzafame ammutolisce il San Paolo

    La partita del San Paolo fra Napoli e Catania è stata come la situazione meteorologica del cielo di Napoli: prima, un pomeriggio soleggiato e primaverile, poi un improvviso annuvolamento, con tanto di pioggia battente. In concomitanza con i raggi di sole sono giunti i due gol del Napoli, che conduceva  la gara per 2 a 0, in maniera apparentemente solida; d’improvviso, però, il cielo si è scurito, con il gol del 2 a 1 del Catania, prima che “piovesse” il pareggio definitivo degli etnei, per il 2 a 2 finale.

    Una gara che gli uomini di Mazzarri sembravano poter gestire in tranquillità, creando occasioni e pericoli continui alla porta di Carrizo, protagonista di una serie di interventi di grande valore già nel primo tempo, prima ancora che il Napoli andasse in vantaggio: al 27′ su tiro di Gargano ed al 30′ su grande botta di Marek Hamsik. Nel secondo tempo, poi, la squadra napoletana rientra in campo ancora più determinata, intenzionata a sbloccare la gara in breve tempo. Al 12′, buona punizione di Dzemaili, respinta ancora da Carrizo; al 14′ grandissima occasione per Edinson Cavani innestato da Pandev, che, in pallonetto, supera Carrizo ma non riesce ad inquadrare la porta, con la palla che esce a lato di poco. Due minuti dopo, però, il San Paolo esplode per la rete dell’ 1 a 0, firmata da Dzemaili, al terzo gol in stagione, con una botta da fuori, frutto di una perfetta coordinazione, imprendibile per Carrizo. Al 18′, la gara rischia di tornare in parità per una clamorosa papera di De Sanctis che, ingannato dal sole, perde la palla nell’area piccola, con Izco in agguato: Aronica, però, riesce a salvare il risultato deviando prontamente in calcio d’angolo. Al 21′, ancora pericolosissimo Cavani che si rende protagonista dell’azione del raddoppio partenopeo: prima colpisce un palo clamoroso e, poi, con la complicità dell’ errore di Spolli, riesce a colpire il palo interno e la palla va in gol: 2 a o. Al 27′, ancora pericolo Napoli: Pandev è protagonista di una grande azione sulla sinistra, riuscendo ad infilarsi nei pressi dell’area, ma il suo tiro colpisce il palo.

    Napoli – Catania | © Getty Images

    Improvvisamente, però, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, al minuto 29, il Catania riesce ad accorciare le distanze, con il 2 a 1 firmato da Spolli su colpo di testa, che rimedia all’errore commesso sul secondo gol di Cavani. Al 32′, poi, il Napoli ha l’occasione di segnare il terzo gol, con Dzemaili, che riesce a dribblare il portiere in uscita ma non inquadra la porta. La gara sembra destinata ad essere controllata da parte del Napoli ma, contestualmente alla pioggia che inizia a cadere sul San Paolo, Vincenzo Montella decide il cambio che darà la svolta decisiva al match, fuori Gomez dentro Davide Lanzafame: al 40′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la difesa napoletana si lascia trovare nuovamente impreparata ed il neo entrato Lanzafame è libero di segnare il gol del definitivo 2 a 2.

    Il pareggio del San Paolo, dunque, blocca gli uomini di Mazzarri in chiave corsa al terzo posto, mentre regala al Catania di Montella un punto prezioso, che lo avvicina al sesto posto (valido per l’accesso in Europa League, ndr) distante solo due lunghezze, ma è parso chiaro come il Napoli debba fare mea culpa per i due punti lasciati sul campo, in una gara che aveva dimostrato di poter gestire senza problemi, che è sfuggita di mano a causa di due distrazioni (quasi fotocopia) su calci d’angolo, il vero punto debole della difesa azzurra.

    Le Pagelle di Napoli Catania:

    Napoli:

    De Sanctis 5.5 La sua papera al 18′ minuto potrebbe compromettere il risultato, regalando il pareggio per 1 a 1 ad Izco: per sua fortuna, Aronica salva la situazione. Sui due gol del Catania non ha colpe

    Aronica 6 Salva la porta in occasione della papera di De Sanctis, gioca una buona gara ma cala nel finale

    Campagnaro 6.5 Buona gara, il migliore della difesa

    Fernandez 6 Si rivela sicuro e preciso, poi viene sostituito da Paolo Cannavaro e, contestualmente al calo dell’intera squadra, vengono subiti i due gol

    Zuniga 6 Sostituisce Maggio, ma non lo fa rimpiangere

    Dzemaili 7 Protagonista della gara, con un gol (il primo), ed una grande occasione, in cui però non riesce a concretizzare. Per il resto, una gara di grande dinamicità e sostanza

    Gargano 7 Attento e concentrato a centrocampo, una diga insormontabile

    Dossena 6 Gara positiva in fase di spinta, soffre in fase di copertura

    Hamsik 5.5 Non la sua migliore gara, certamente. Prova il tiro da fuori nel primo tempo, non è fortunato. Viene sostituito da Pandev che incide molto di più sulla gara, regalando assist e giocate di grande livello

    Lavezzi 5.5 A corrente alternata, viene sostituito da Inler e sembra non gradire affatto

    Cavani 7 Segna il gol del 2 a o, ne sfiora un altro, ma è sempre protagonista delle azioni offensive

    Catania:

    Carrizo 6.5 Ottimi interventi nel primo tempo: si mostra sicuro e reattivo

    Bellusci 6 Una buona gara, ma qualche con qualche leggerezza di troppo

    Legrottaglie 6.5 Attento e sicuro, come sempre

    Spolli 6.5 La valutazione positiva è per il gol che riapre la partita, con il quale si fa perdonare il clamoroso errore sul 2 a 0 di Cavani

    Barrientos 5 Non in partita, molto sottotono. Sostituito da Ricchiuti

    Izco 6 Gara di sostanza, manca il gol in occasione della papera di De Sanctis

    Lodi 5.5 Anche per lui, una volta tanto, può capitare una giornata no

    Almiron 6.5 Gara positiva, tiene in mano il centrocampo etneo

    Gomez 6 Vivace e brioso, ma non concretizza: sostituito da Lanzafame (7) che entra e segna il gol del definitivo 2 a 2

    Marchese 6 Gara sufficiente, ma viene sostituito da Llama che ha un ottimo impatto sul match

    Bergessio 6 Anche per lui gara sufficiente, ma potrebbe creare di più

  • Lanzafame al Brescia, la Juve opziona Tassi e Leali

    Lanzafame al Brescia, la Juve opziona Tassi e Leali

    Il Brescia è riuscito a strappare ad una agguerrita concorrenza Davide Lanzafame, la giovane ala non ha convinto Del Neri trovando sempre meno spazio e possibilità di mettersi in mostra.

    Voluto fortemente dal ds Nani e da mister Beretta, Lanzafame dovrà aiutare il Brescia nella corsa alla salvezza dimostrando che la parentesi di Parma non è stata un caso. La giovane ala arriva in prestito ma non è esclusa la cessione del 50% bianconero al termine della stagione.

    Se i lombardi hanno strappato Lanzafame è anche perchè Marotta è riuscito a strappare una sorta di prelazione per due giovani talenti del vivaio di mister Saurini: Lorenzo Tassi e Nicola Leali.

    Tassi ha risvegliato in Corioni il ricordo del primo Roberto Baggio, è ancora quindicenne ma è considerato il futuro del calcio italiano. Milan e Inter a più riprese sembravano vicine all’ingaggio ma a spuntarla al momento sembra esser stata la Vecchia Signora.

    Leali è un portiere diciassettenne a detta di molti già pronto per il grande calcio. Se Buffon è destinato a partire Leali può esser un ottimo investimento per il futuro.

  • Juve: Diego “bagna” la prima. Trezeguet una doppietta per l’addio

    Dura poco più di 70′ il primo test della Juventus contro una selezione dilettanti del trentino. La prima Juve di Del Neri si schiera con Diego seconda punta e i vivacissimi Pasquato e Lanzafame sugli esterni.

    Buona la prova dei bianconeri, vogliosi di impressionare il tecnico del quale già si vede l’estenuante lavoro sugli esterni. La prima dell’incontro porta la firma di Diego apparso motivato sin dal primo giorno del raduno. Poi glorie per Trezeguet autore di una doppietta con la quale potrebbe salutare i tifosi non facendo più parte del progetto della Vecchia Signora, il giovane Pasquato e i partenti Grosso e Grygera.

    L’arbitro è stato costretto a chiudere la partita per un violento nubrifagio che non a consentito a Del Neri di metter minuti nelle gambe di Amauri entrato nel secondo tempo.

    Gli Highlights
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  • La Juve cala il tris: ufficiali Bonucci, Martinez e Lanzafame

    La Juve cala il tris: ufficiali Bonucci, Martinez e Lanzafame

    Beppe Marotta nel venerdi delle comproprietà ma sopratutto nel giorno della delusione mondiale mette a segno un trittico di colpi niente male. Il corteggiamento asfissiante a Genoa e Bari alla fine ha avuto la meglio sul tentativo di intrusione nerazzurro e Leonardo Bonucci il prossimo anno sarà un pilastro della difesa bianconera.

    Per il difensore azzurro la Juve sacrifica Criscito e Almiron confermando con il Genoa la comproprietà di Palladino. Dalle comproprietà arriva il secondo colpo di giornata si tratta del giovanissimo prodotto del vivaio bianconero Davide Lanzafame. L’esterno in compartecipazione con il Palermo arriva in bianconero dopo un estenuante corteggiamento iniziato nello scorso inverno. Con i siciliani viene riconfermata la comproprietà.

    Terzo colpo di giornata è l’ufficializzazione di Jorge Martinez. L’ala del Catania rientrato dalle vacanze ha firmato il contratto che lo legherà ai bianconeri per le prossime stagioni

  • Comproprietà: Astori resta a Cagliari, Criscito al Genoa. Lanzafame juventino con giallo

    Comproprietà: Astori resta a Cagliari, Criscito al Genoa. Lanzafame juventino con giallo

    Giornata frenetica per i presidenti di serie A alle prese con la corsa contro il tempo per derimere possibili controversie per i giocatori in comproprietà ed evitare il rebus buste. Entro le 19 devono esser chiuse le trattative dopo di che non ci sarà più il tempo di contrattare.

    I nomi più importanti da sciogliere sembrano esser quello tra Roma e Udinese per Marco Motta, ma il pericolo buste potrebbe esser risolto da un inserimento in estermis della Juventus, e tra il Genoa e Bari per Meggiorini. Per il resto Criscito a conclusione dell’affair Bonucci si trasferirà definitivamente al Genoa, il Milan ha rinnovato le comproprietà di Paloschi e Astori con Parma e Cagliari. Coppola invece torna in rossonero, cosi come Biabiany e Mariga torneranno a vestire la maglia nerazzurra.

    L’Atalanta acquista per intero il talentuoso esterno Schelotto che resterà comunque per un altra stagione al Cesena. La Samp è riuscita a trattenere per un altra stagione Mannini rinnovando la comproprietà con il Napoli.

    Capitolo Lanzafame, il giovane esterno gialloblu in comproprietà tra Palermo e Juventus viene riscattato dalla Vecchia Signora ma cosi come successo quest’inverno il giocatore si oppone. Dietro Lanzafame pare ci sia il Milan, ma è molto probabile il rinnovo del prestito al Parma.

    Calaiò resta al Siena risolta la comproprietà a favore del club del presidente Mezzaroma grazie all’esborso di un milione e duecentocinquanta mila euro al Napoli
    Il post è in continuo aggiornamento per darvi in tempo reale gli ultimi sviluppi

  • La Roma torna in vetta. Vittoria sofferta contro il Parma

    La Roma torna in vetta. Vittoria sofferta contro il Parma

    Altro che biscotto! La Roma si riprende la vetta della classifica, in attesa del posticipo di domani sera all’Olimpico tra Lazio e Inter, vincendo a Parma tra mille difficoltà e a fatica per 2-1. Una gara che ha visto il grande impegno dei ducali che non meritavano la sconfitta e che hanno messo a dura prova la resistenza della retroguardia giallorossa che in più occasioni ha rischiato di capitolare, dimostrando di non regalare nulla agli avversari.

    La Roma sblocca subito il risultato con un pallonetto sublime di Totti lanciato a rete (azione dubbia per il capitano della Roma) al 5′. Sembra una partita tutta in discesa per la squadra di Ranieri che deve subire le incursioni, in particolar modo del velocissimo Biabiany, dei padroni di casa e con Juan e Burdisso costretti a fare gli straordinari. Buon centrocampo quello schierato da Guidolin che annienta per tutta la prima fase di gara il raggio d’azione di De Rossi.

    Nella ripresa Ranieri corre ai ripari rinforzando la difesa gettando nella mischia Mexes al posto di Menez e cambiando il modo di giocare in attacco con Toni al posto dell’opaco Vucinic. I cambi danno ragione al tecnico romano che da più equilibrio in campo consentendo ai suoi di controllare gli avversari che non si perdono d’animo e tentano in tutti i modi di costruire il gol del pareggio: prima il nuovo entrato Crespo manda di pochissimo a lato da buona posizione, poi Lanzafame su girata di sinistro prende la traversa con Julio Sergio comunque sulla traiettoria della palla. Il Parma si allunga alla ricerca disperata del pareggio e la Roma colpisce in contropiede: Totti arriva dalla destra e serve un pallone perfetto per la testa di Taddei che fa 2-0 ad un quarto d’ora dal termine. Prima del gol del raddoppio Totti aveva colpito il palo su una conclusione dal limite dell’area.
    Finita qui? Niente affatto perchè Biabiany continua a sfondare sulla fascia di competenza e serve un pregevole cross per la testa di Lanzafame che, abbastanza fortunosamente, riesce a mettere alle spalle di Julio Sergio. E’ il gol che riapre le speranze dei ducali ma il risultato alla fine resterà invariato. Nel finale tanto nervosismo con l’espulsione di Jimenez e tanti cartellini gialli sventolati dal direttore di gara Rocchi verso i giocatori del Parma, innervositi dal possesso palla e conseguente perdita di tempo di Totti. Poi nei minuti di recupero Mirante è bravo a respingere il tiro di Julio Baptista a colpo sicuro che poteva essere il 3-1.

    Il tabellino
    PARMA – ROMA 1-2
    5′ Totti (R), 75′ Taddei (R), 81′ Lanzafame (P)
    PARMA (3-5-2): Mirante; Dellafiore, Lucarelli, Castellini; Valiani, Dzemaili (64′ Lanzafame), Jimenez, Galloppa, Antonelli; Biabiany, Bojinov (46′ Crespo).
    A disposizione: Pavarini, Gigli, Lunardini, T’masi, Baccolo.
    Allenatore: Guidolin.
    ROMA (4-2-3-1): Julio Sergio; Cassetti, Juan, Burdisso, Riise; De Rossi, Perrotta; Taddei, Menez (46′ Mexes), Vucinic (46′ Toni); Totti (90′ Baptista).
    A disposizione: Lobont, Brighi, Pizarro, Cerci.
    Allenatore: Ranieri.
    Arbitro: Rocchi
    Ammoniti: Dzemaili, Lucarelli, Lanzafame (P), Perrotta, Cassetti, Totti (R)
    Espulsi: Jimenez (P)

  • Juve: il mercato è un rebus e all’orizzonte spunta Benitez

    Se la vittoria contro il Napoli ha fatto vivere una notte più tranquilla ai tifosi e a Ciro Ferrara, nella società bianconera sembra abbia sortito l’effetto contrario. Si ha la sensazione dal disagio dei dirigenti bianconeri che la vittoria roboante contro il Napoli ha scombinato i piani come se l’esonero del tecnico napoletano fosse già deciso.

    E’ evidente che la società bianconera sta facendo una brutta figura, dimostrando di essere inadeguata sia in sede di programmazione che di gestione dei momenti difficili e il fallimento della trattativa con il Parma per il ritorno alla base di Lanzafame non fa altro che aumentare le perplessità di chi sogna un ritorno della famiglia Agnelli.

    La vittoria contro il Napoli in Coppa Italia acquisterà valore solo e soltanto se seguiranno vittorie convincenti in campionato per convincere i tifosi che il momento di certezza è passato e per quest’anno è meglio limitare i danni non perdendo il treno della Champions League e magari provando a far strada sia in Europa League che in Coppa Italia.

    I tifosi però si aspettano un ritorno imponente sul mercato e dopo l’incomprensione che ha lasciato Lanzafame alla corte di Guidolin al Parma i nomi che arriveranno devono esser convincenti. La Juventus con l’arrivo di Bettega pare voglia lavorare, un pò in stile Milan, su calciatori di prospettiva e possibilmente a costi contenuti. Con l’ormai possibile rientro di Momo Sissoko, visto il deludente cammino in Coppa d’Africa del suo Mali, non si dovrebbe intervenire con urgenza sui centrali di centrocampo ma su giocatori in grado di sfruttare le fasce e servire al meglio le prime punte bianconere in area di rigore.

    In Italia l’identikit porta al laziale Pasquale Foggia, ma il suo ingaggio sarebbe un ripiego, si pensa ad un ritorno dello svedese Ekdal che al Siena ha dimostrato di aver ottime qualità e tempi di inserimento ma il colpo a sorpresa potrebbe arrivare dalla Germania. E’ l’ex compagno di squadra di Diego Mesut Ozil il sogno di Roberto Bettega, giovanissimo ma con un notevole bagaglio tecnico e ampi margini di miglioramento.

    Sul fronte allenatore è sempre calda la pista che porta Guus Hiddink anche se nelle ultime ore dall’Inghilterra spunta il nome di Rafa Benitez ormai al capolinea della sua avventura al Liverpool dove viene criticato per risultati e campagna acquisti.

  • Juventus: salta Lanzafame, l’attaccante resta al Parma

    E’ giallo in casa Juve: nel primo pomeriggio era in programma l’incontro tra Secco e Ghirardi e Leonardi alla presenza del diretto interessato e del notaio bianconero per ufficializzare il ritorno alla casa madre di Davide Lanzafame ma qualcosa non è andato per il verso giusto.
    Al termine dell’incontro tutti si aspettavano la conclusione positiva dell’affare e invece Secco ha dichiarato che il trasferimento è saltato per “problemi burocratici”.

    Poco fa il Parma ha reso noto, tramite l’ad Leonardi, il motivo del no alla Juventus:

    La nostra volontà era risaputa ed il ragazzo è sempre stato convinto come noi. Noi non abbiamo dovuto convincere la Juventus, bastava fossimo convinti noi. Al massimo c’era solo da chiarirsi con il giocatore, ma non c’è stato bisogno di tanto tempo. Quando dico che il Parma è forte, vuol dire che è forte, non solo in campo ma sotto tutti gli aspetti“.

    Anche Lanzafame ha dichiarato di essere felice di continuare nel progetto Parma:

    Ho avuto la stima della società e alla fine sono contento che si sia conclusa questa telenovela, io ora devo rimboccarmi le maniche e continuare a fare quello che ho fatto sino ad oggi. C’è un girone di ritorno da giocare e dobbiamo conquistare al più presto la salvezza“.

  • Juve: Bettega e Secco tornano sul mercato. Lanzafame oggi a Torino

    La vittoria in Coppa Italia contro il Napoli di Mazzarri firmata Diego e Del Piero può servire per dar nuove convinzioni al gruppo e far sentire meno in pericolo Ciro Ferrara almeno fino a domenica. I due fantasisti bianconeri hanno dimostrato finalmente di poter coesistere e di esser disposti anche al sacrificio per il bene della squadra.

    Su queste basi ripartirà il progetto bianconero che per come stabilito dal da domani tornerà a sondare il mercato con Bettega e Secco in cerca dei giusti innesti in grado di colmare il vuoto in organico lasciato dagli infortunati e magari cucire le falle lasciate aperte dal mercato estivo. Il primo rinforzo per Ferrara sarà il giovane Davide Lanzafame, il giovane talento delle giovanili bianconeri si è messo ben in mostra durante il prestito al Parma e tornerà alla base per dar al tecnico napoletano la possibilità di variare nel modo di attaccare, a parziale risarcimento la Juventus sconterà al team di Ghirardi la metà del cartellino di Mirante.

    L’altro acquisto dovrebbe esser un centrale di centrocampo e qui la scelta dovrebbe ricadere tra Christian Ledesma e Gaetano D’Agostino. Con la Fiorentina orientata verso l’argentino Bolatti e il Napoli disposto a dar un altra possibilità a Cigarini diminuiscono i pretendenti ai due. Per il dissidente laziale la Vecchia Signora sembra in vantaggio ma si deve sconfiggere l’assalto dell’Inter forte della volontà del giocatore, per D’Agostino l’affare è complicato perchè Pozzo chiede la luna ma la volontà del giocatore di cambiar aria potrebbe far smuovere la trattativa.