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  • Coppa Italia: Lazio – Palermo. Ballardini vs Rossi, il passato a confronto

    Questa sera l’ultimo incontro in programma degli ottavi della Tim Cup regala un suggestivo confronto tra la Lazio di Ballardini e il Palermo di Delio Rossi. I due tecnici si sono praticamente cambiati la panchina, anche se Delio Rossi è arrivato a campionato in corso, e per questo c’è attesa per capire come i tifosi li accoglieranno.

    Delio Rossi nei suoi anni al timone della Lazio ha costruito un ottimo rapporto con i tifosi grazie ai risultati conseguiti sempre superiori al reale valore dell’organico a disposizione facendo esprimere al meglio i propri giocatori ed instaurando anche con loro un rapporto di rispetto e fiducia reciproca. Capitan Rocchi è da sempre legatissimo a Rossi tanto che nella finestra di mercato invernale è stato spesso accostato il suo nome ai siciliani.

    Il rapporto però si è incrinato con il presidente Lotito con cui Rossi è stato costretto a scontrarsi in questi anni cosi come è stato costretto a farlo Ballardini con il vulcanico Zamparini. La partita si preannuncia spettacolare per l’importanza della posta in palio, per le due squadre infatti la Coppa Italia potrebbe esser un trampolino concreto per raggiungere un posto in Europa.

    Ballardini manderà in campo la migliore formazione possibile con il nuovo arrivato Floccari in tandem con Zarate, in difesa spazio a Diakite in mezzo al campo dovrebbero ritrovare spazio Brocchi e Del Nero. Il Palermo manderà in campo la coppia Cavani e Miccoli con alle spalle il sudamericano Pastore autore di un ottima prova domenica.

    PROBABILI FORMAZIONI:
    Lazio-Palermo
    Lazio (3-4-1-2):
    86 Muslera; 87 Diakitè, 28 Stendardo, 26 Radu; 32 Brocchi, 33 Baronio, 11 Kolarov, 81 Del Nero; 5 Mauri; 20 Floccari, 10 Zarate. A disp: (88 Berni, 13 Siviglia, 2 Lichtsteiner, 4 Firmani, 3 Scaloni, 9 Rocchi,18 Makinwa) All.: Ballardini. Indisponibili: Foggia, Matuzalem (infortunati), Meghni (Coppa d’Africa). Squalificati: nessuno

    Palermo (4-3-1-2): 46 Sirigu; 16 Cassani, 24 Kjaer, 5 Bovo, 42 Balzaretti; 8 Migliaccio, 11 Liverani, 9 Nocerino; 6 Pastore; 7 Cavani, 10 Miccoli. A disp: (83 Rubinho, 3 Goian, 30 Simplicio, 88 Blasi, 14 Bertolo, 90 Hernandez, 20 Budan) All.: Delio Rossi. Indisponibili: Mchedlidze. Squalificati: Carrozzieri.
    Arbitro: Paolo Tagliavento di Terni

  • Moggi “Mourinho? Poco più di un dilettante allo sbaraglio”

    A uno come Luciano Moggi questa serie A non può certo piacere e anche ieri durante la trasmissione Studio Stadio in onda su Sette Gold ha praticamente sparato a zero su tutti, ribellandosi ancora una a chi, a suo dire, lo ha fatto passare per la mela marcia di un mondo sano. Le vittime preferite come al solito sono l’Inter e Mourinho, la “sua” Juventus e l’amico Bettega, la sudditanza psicologica, la Lazio e Ballardini e per ultimo il manager Baraldi. Di seguito vi riportiamo le dichiarazioni di big Luciano tratte dal blog di Stefano Discreti.

    SUDDITANZA ARBITRI
    “Se in passato avessero negato ad una nostra avversaria un rigore come quello di Quaresma contro il Chievo o avessimo vinto noi con un punizione come quella concessa all’Inter contro il Siena sarebbero scattate interrogazioni parlamentari….Invece oggi i media fanno finta di niente.E questo sarebbe il nuovo calcio pulito?”

    INTER CAMPIONE, LA MENO PEGGIO DI UN CAMPIONATO MEDIOCRE.

    “Il campionato italiano è già assegnato all’Inter, che è la meno peggio di un campionato assolutamente mediocre. I migliori tecnici italiani sono emigrati all’estero così come i campioni internazionali più forti. Ormai il calcio italiano è in pieno declino su tutti i fronti. ”

    MOURINHO, CHE CULO!
    “Il tecnico portoghese è davvero una persona fortunata. Come allenatore è poco più che un dilettante allo sbaraglio , come il proprio Presidente. Rende molto meglio nel ruolo di pubbliche relazioni.”

    BETTEGA, PERCHE’?
    “Bettega non doveva accettare di rientrare con questa Juventus che solo pochi mesi aveva ha fatto una denuncia patrimoniale contro ignoti che poi ignoti non erano (era contro la TRIADE…), cercando a tutti i costi di farci condannare patteggiando la pena …. In pratica ci hanno accusato di esser dei ladri. Come può lavorarci insieme? Non ha capito che l’hanno preso solo per scaricargli addosso tutti i loro fallimenti futuri e calmare la piazza. Un po’ come se il Torino adesso richiamasse Zaccarelli per fermare i tifosi furenti…”

    FALLIMENTO JUVE? LA COLPA E’ DI CHI HA COSTRUITO LA SQUADRA

    “La nostra Juventus era una Società perfettamente organizzata su tutti i fronti. In Europa solo il Manchester United ci era superiore come struttura complessiva. Questi invece stanno distruggendo un patrimonio del calcio italiano.
    Ma avete visto che facce mentre Bettega a Parma gli spiegava i movimenti in campo? Per me comunque non hanno capito niente lo stesso.
    Adesso poi cercano esterni per tornare a giocare sulle fasce? E’ ridicolo. L’anno scorso hanno detto a Nedved “non ci servi più perché non giocheremo più con le ali”.Ma vi rendete conto?”

    MILAN, OTTIMO IL RITORNO DI BECKHAM

    “Il Milan ha finalmente trovato i giusti equilibri. La società ancora una volta ha dimostrato la sua organizzazione sostenendo Leonardo nei momenti difficili. Ottimo davvero il ritorno di Beckham, giocatore davvero intelligente e duttile.”

    NAPOLI, LA VERA FORZA SONO I TIFOSI

    “La risalita del Napoli è dovuta ad una serie di coincidenze fortunate come ad esempio l’ingaggio di Mazzarri, anche se fare meglio di Donadoni non è che fosse molto difficile.
    Non c’entra niente comunque con l’allontanamento di Marino rimpiazzato da Bigon, che prima faceva il Team Manager…Proprio come Secco alla Juventus, quindi…
    La vera forza del Napoli sono i tifosi. Un pubblico grandioso”

    ROMA IN CHAMPIONS CON TONI E TOTTI

    “Erano anni che dicevo che alla Roma serviva un giocatore come Luca Toni. Invece di buttare soldi negli acquisti di gente come Baptista, Menez e Cicinho avessero puntato da subito sull’attaccante italiano avrebbero vinto lo scudetto del 2008, anche se poi quel campionato è sfuggito soprattutto per i tanti favori arbitrali a favore dell’Inter. Con il rientro di Totti ai massimi livelli il quarto posto per la Roma è garantito anche grazie all’ingaggio di Montali, un ottimo motivatore.”

    LOTITO E BALLARDINI STANNO ROVINANDO LA LAZIO
    “Mi sono espresso più volte su Ballardini. Non è assolutamente un tecnico da Lazio.
    Lotito invece sta operando malissimo ultimamente, ridimensionando una grande piazza come quella della Lazio che non lo merita.
    Che errore poi mandare via Sabatini, uno dei migliori scopritori di talenti in giro!”

    BARALDI ED IL BOLOGNA DEMOGGIZZATO
    “La tanto strombazzata cura Baraldi demoggizzante mi pare che stia funzionando alla perfezione. Da quando è arrivato lui, il Bologna ha sempre perso……”

  • Lazio: altra grana per Lotito. E’ gelo tra Zarate e Ballardini

    L’acquisto di Sergio Floccari sembrava potesse risolvere qualche problema nell’ambiente laziale per riuscire a superare in qualche modo questo difficoltoso inizio di stagione ma il presidente Lotito deve ancora continuare a preoccuparsi dei dissidi esterni tralasciando di fatto la parte tecnica e il mercato invernale.

    Dopo Pandev e Ledesma, dissidenti di lungo corso, sembra che sia arrivata al capolinea l’avventura nella capitale di Tommaso Rocchi. Il capitano dopo aver segnato il gol del tre a uno contro il Livorno ha esploso tutta la sua rabbia verso il tecnico Ballardini rendendo pubblico un malcontento che cova nascosto da tempo. Lo stesso Ballardini nel dopo gara ha avuto parole pesanti verso la sua squadra dimostrando forse di non esser ancora in grado di risolvere da solo e all’interno dello spogliatoio i contenziosi con la squadra.

    Le parole dell’ex tecnico di Cagliari e Palermo ha avuto parole dure nei confronti di Mauro Zarate consento cosi al fratello procuratore di esporre l’insoddisfazione dell’argentino per il rapporto complicato con l’allenatore.

    “Sono incredibili le sue parole. Non capisco ancora il motivo. Ha sbagliato tanto. Come fa l’allenatore a parlare così di Mauro davanti alla stampa? Ho visto la partita e non mi sembra neppure che abbia giocato male. Le vacanze in Argentina? Ci sono altri giocatori che sono rientrati a Roma due giorni dopo mio fratello”. Dice il fratello manager del calciatore che continua “Mauro è dispiaciuto, ma tranquillo e cercherà di rispondere sul campo. Ma il tecnico gli ha mancato di rispetto, sono nel calcio da trent’anni: si parla con i giocatori dentro lo spogliatoio, non fuori”. Spero che questa situazione si chiarisca. E credo che il tecnico abbia un solo modo per uscirne: presentarsi in sala stampa e chiedere scusa a Zarate, perché ha sbagliato lui. Se questo rapporto dovesse andare avanti cosi’, alla fine della stagione uno dei due, a mio parere, dovrebbe andare via dalla Lazio”.

  • Lazio, Ballardini accusa Pandev e libera Kolarov

    Davide Ballardini
    A Davide Ballardini non sono andate giù le accuse di Goran Pandev e sfrutta la conferenza stampa di presentazione della sfida contro il Livorno di domani pomeriggio per riaprire l’argomento e sferrare il suo attacco nei confronti del macedone.

    “Non credo sia giusto dire che per quattro mesi è stato messo in una gabbia senza assistenza medica.- dice Ballardini – Cerchiamo di essere chiari e onesti. Ci sta anche uno voglia andar via o voglia andare a guadagnare da altra parte ma non ci sta che dica che sia stato messo in una gabbia senza assistenza medica. Il giocatore è stato sempre rispettato, ma soprattutto si devono rispettare i ruoli e le persone più anziane. Io in aula ho solo detto che il giocatore si allenava con la squadra per tutta la settimana fino alla vigilia della partita. Probabilmente chi dice cose non sempre vere è perché ha degli interessi particolari, mancando di etica e professionalità. Pandev voleva andar via per guadagnare di più e c’è riuscito.”

    Il tecnico della Lazio risponde anche sul tormentone degli ultimi giorni intorno a Aleksandar Kolarov “Premesso che è un grandissimo giocatore, non ci sono insostituibili. Se è o no sul mercato? Chiedetelo alla società”. Di fatto è una apertura ad una possibile trattativa che se dovesse risultare favorevole non preoccuperebbe oltre il dovuto l’ex tecnico di Cagliari e Palermo. Lo stesso tecnico mette sul mercato Rocchi e Cruz “Nella rosa abbiamo anche Makinwa, Inzaghi, Zarate, Foggia e altri…”

  • Calciomercato: Floccari-Lazio adesso è ufficiale. Rocchi verso la Fiorentina

    Calciomercato: Floccari-Lazio adesso è ufficiale. Rocchi verso la Fiorentina

    sergio-floccari
    La Lazio ha il suo attaccante. Questa mattina sono state risolte tutte le divergenze sul contratto tra il procuratore del giocatore e il presidente Lotito e in tarda mattinata è arrivata la firma che legherà l’attaccante calabrese alla Lazio in prestito con diritto di riscatto fissato a 9,5 milioni di euro. Questa volta il presidente Lotito ha scelto di accontentare il suo tecnico Ballardini che aveva individuato proprio in Floccari l’attaccante per il rilancio laziale.

    Preso Floccari in avanti adesso c’è abbondanza con Zarate titolare indiscusso e Rocchi, Cruz e adesso Floccari a contendersi una maglia. Per questo non è da escludere che il capitano delle aquile alla fine possa cambiar aria e accettare il corteggiamento di Pantaleo Corvino per portarlo alla Fiorentina dove sarebbe il sostituto ideale di Gilardino. Non è da escludere però la pista Palermo dove siede in panchina Delio Rossi, tecnico con il quale Rocchi ha a da sempre un particolare feeling.

  • Calciomercato: tutti i possibili movimenti delle 20 squadre di serie A

    ATALANTA:
    Preso Chevanton Antonio Conte sogna il suo pupillo Guberti ma nella trattativa con la Roma sembra in vantaggio la Samp. Il colpo potrebbe esser Pasquale Foggia ormai non considerato come prima scelta da Ballardini. Difficile arrivare a Basha per le esose richieste del Frosinone più facile invece la trattativa con i cugini dell’Albinoleffe per Ruopolo. E’ tutta da decifrare la posizione di Guarente corteggiato oltre misura dalla Fiorentina, partiranno i giovani Tiboni e Bonaventura. Caserta potrebbe passare alla Reggina in cambio del difensore Valdez.

    BARI: Il ds Perinetti sembra avere le idee chiare e per continuare a stupire è pronto a regalare a Ventura una prima punta e un esterno d’attacco. Per il ruolo di centravanti il sogno è Castillo ma è più probabile l’ingaggio del palermitano Succi per l’esterno dalla Roma arriverà Cerci. Bonucci e Ranocchia difficilmente lascieranno la Puglia a gennaio.

    BOLOGNA:
    Interessa Buscè della Reggina per il centrocampo, si sogna il prestito di Cigarini ma sul napoletano c’è il forte interesse della Lazio. Per la difesa ipotesi Zauri e Natali. L’unico in procinto di poter lasciare Bologna è G.Tedesco con destinazione Torino

    CAGLIARI:
    Per la difesa rimane calda la pista Ariaudo (Juventus), mentre più difficile pare poter arrivare a Mareco (Brescia) e Nainggolan (Piacenza).
    Barone verso Catania, mentre al Torino interessano Brkljaca e Parola. In dubbio anche Larrivey (Cesena?) mentre Sivakov potrebbe andare a farsi le ossa a Brescia

    CATANIA:
    Bogdani e Vantaggiato sono i nomi caldi per il reparto avanzato, per la difesa è pressing sul laziale
    Diakitè a centrocampo si pensa a Cordova del Parma. Potrebbe partire Terlizzi in direzione Reggio Calabria, da valutare la posizione di Ricchiuti mentre resterà fino al termine della stagione Biagianti.

    CHIEVO:
    Hoffer (che prenderà il posto di una punta, andranno via De Paula e Gasparetto, destinati alla serie cadetta); Leon, perchè di Carlo vuole un trequartista di ruolo al posto di Bentivoglio e Pinzi che sono un po’ adattati nel ruolo. Il club gialloblu è in corsa per Marco Pisano, terzino in uscita dal Torino. In uscita Iori (Bologna), Bogdani (in scadenza di contratto e piace al Catania ma ha preso tempo, anche perchè Di Carlo e Sartori non spingono per la cessione). Infondate voci su Mantovani e Granoche in uscita. Rigoni potrebbe rafforzare il centrocampo della Fiorentina, mentre Scardina non ha trovato l’intesa con l’Ascoli.

    FIORENTINA:
    Corvino ha già messo a segno il colpo della difesa assicurandosi il brasiliano Felipe. L’ulteriore sforzo sarà fatto a centrocampo dove è ballottaggio tra Guarente e Ledesma ma non è da escludere la pista esterna con Veloso o Gago. Se partirà Mutu arriverà un altro attaccante, in partenza Castillo e Natali.

    GENOA:
    Preziosi si è già assicurato la pantera Suazo e a breve arriverà l’ufficialità per Fernando Menegazzo, il terzo ed ultimo colpo sarà in difesa il sogno è Materazzi, Canini e Natali però sono più abbordabili. In porta potrebbe arrivare Storari se non si risolve la querelle con Amelia.

    INTER:
    I nerazzurri hanno praticamente chiuso per Pandev e proveranno l’attacca a Kolarov se riusciranno a smaltire gli eccessi dell’organico. Dovrebbero partire Mancini in direzione Zenit San Pietroburgo e Viera (Lazio?) difficile invece mandar via Quaresma prigioniero dell’esoso ingaggio. Materazzi e Cordoba sono richiestissimi ma difficilmente lasceranno Milano.

    JUVENTUS: E’ difficile ipotizzare un mercato reale nel caos che regna nell’ambiente bianconero. Bettega ha da lavorare tantissimo per superare il momento difficile, potrebbero partire Molinaro e Tiago. Bianconeri interessati a Ledesma e Rafinha.

    LAZIO:
    Perso Pandev nel modo più bruciante, ecco Sergio Floccari, il cui arrivo dal Genoa è stato caldeggiato dal tecnico Ballardini. La sensazione è che nell’ambiente Lazio debba succedere ancora molto: l’arrivo dell’argentino Maxi Lopez potrebbe schiudere le porte alla dolorosa cessione di Rocchi alla Fiorentina, mentre la cessione di Ledesma potrebbe voler dire liquidità in arrivo per tentare l’assalto ad un difensore (Canini più di Rever del Gremio) e ad un centrocampista (si fa ancora strada la possibilità che Juan Sebastian Veron torni a vestire di biancoceleste). Foggia non ne vuole sapere di fare altra panchina, Atalanta e Catania farebbero carte false per averlo; via Makinwa (sondaggio del Livorno), Eliseu (Malaga) e forse Bizzarri (anche lui poco soddisfatto del mancato impiego da titolare). Cribari richiesto dal Siena e Diakitè dal Catania. Spinoso caso Kolarov: il laterale serbo vuole un consistente ritocco dell’ingaggio forte dell’interesse delle big europee, il vulcanico massimo dirigente (che non sopporta queste situazioni) per ora fa orecchie da mercante.

    LIVORNO:
    I labronici viaggiano di summit in summit. Le idee del presidente Spinelli e del direttore sportivo Ricci sono chiare: a Cosmi servono una punta, un centrocampista e un portiere. Per il guardiapali c’è Rubinho del Palermo (Storari l’alternativa), con De Lucia o Benussi dirottati altrove; a metà campo il solito Diego Perez del Monaco è in pole position, così come in attacco lo è Succi del Palermo. Per il reparto avanzato occhi anche su Zalayeta, Reginaldo, Caracciolo, Bellucci, Hernandez e il neo-milanista Adiyiah. In procinto di lasciare gli amaranto sono Dionisi, Cellerino, Vitale e a rischio c’è pure Cristiano Lucarelli. L’imperativo è mantenere Candreva.

    MILAN:
    Le voci di mercato sui possibile interessi dei rossoneri si susseguono ma difficilmente Galliani regalerà altri colpi di mercato a Leonardo. Beckham e Adiyiah aumentano le alternative ma si sente ancora la mancanza di un laterale difensivo. Potrebbe lasciare i rossoneri Storari chiuso dal recupero di Dida e Abbiati.

    NAPOLI:
    De Laurentis e Bigon con l’acquisto di Modesto dal Genoa hanno tamponato la falla sulla sinistra. Il mercato partenopeo è comunque in fermento e grazie all’entusiasmo portato dalla cura Mazzarri il patron è disposto a qualsiasi sacrificio per continuare a vivere il sogno. In uscita Hoffer è vicino al Chievo, Pià ha scelto il Torino.

    PALERMO:

    La notizia più importante per i sostenitori rosanero è che nè Cavani nè Kjær partiranno prima della fine del campionato. L’attaccante uruguaiano e il difensore danese vogliono chiudere l’annata in Sicilia per poi spiccare il volo verso mete più altisonanti, con il presidente Zamparini già gongolante. Il direttore sportivo Walter Sabatini sta lavorando sin da ora per trovare i degni sostituti. La questione rinnovi di Bresciano e Fabio Simplicio si sta facendo scottante, l’impressione è che almeno uno dei due rimanga a Palermo. Delio Rossi ha chiesto la disponibilità per avere il suo ex allievo Behrami, ora al West Ham, che aveva sondato anche Rubinho, che pare però destinato al Livorno. Goian, Melinte, Morganella, Blasi, Succi e Mchedlidze vicini a salutare la truppa.

    PARMA:

    La splendida prima parte di stagione dei ducali non sembra aver accontentato le ambizioni del duo Ghirardi-Leonardi, sempre in cerca dell’occasione giusta per poter migliorare la squadra. Discorsi in atto con la Juventus per giugno (in ballo Mirante, Lanzafame e Galloppa), con il Milan (Paloschi, Mariga) e con l’Inter (ancora Galloppa, ma anche Biabiany). Una voce ha diffuso che Amoruso è nel mirino del Catania, ma difficilmente l’esperto attaccante farà le valigie, arrivederci a Budel, Cordova (Catania o Brescia), Pisanu e Manzoni.

    ROMA:
    Il club giallorosso si affiderà al mercato low-cost per puntellare la rosa, che però ha altresì bisogno di essere sfoltita. L’arrivo di Luca Toni (gratis per sei mesi dal Bayern Monaco) ha già entusiasmato la piazza e lo stesso giocatore, stufo delle manie di perfezionismo e di una discreta dose di insopportabilità di Louis van Gaal, uomo da ‘o lo si ama o lo si odia’. La forma fisica approssimativa di Tonetto imporrebbe anche l’acquisto di un terzino sinistro, ma Molinaro della Juventus e Dossena del Liverpool sono ipotesi poco praticabili per le casse capitoline. Via da Trigoria Okaka (Fulham?), Cerci (Bari), Guberti (Bari o Atalanta), Greco, Esposito, Antunes e uno fra Doni e Lobont, chiusi da Julio Sergio. Un altro Julio, Baptista, invece aspetta la chance giusta di fronte al bivio: andare via e guadagnare maggiore spazio all’estero o restare e battagliare con Toni, Vucinic, Menez e Totti per un posto in squadra? Ai posteri e soprattutto ai club interessati, l’ardua sentenza, che coinvolge peraltro anche Cicinho, smanioso di tornarsene in Brasile per motivi personali: rescissione difficile, il San Paolo lo vorrebbe a titolo gratuito perchè di soldi ne hanno ben pochi.

    SAMPDORIA:
    Pazzini e Cassano sono i sogni proibiti (ma non troppo) di molte società italiane ed estere: in ordine sparso Chelsea, Manchester United, Manchester City, Arsenal, Inter, Juventus. L’amministratore delegato blucerchiato Beppe Marotta valuterà ogni offerta fra qualche mese: impensabile privarsi di due giocatori così a stagione in corso. I doriani cercano una sistemazione per Zauri (si era fatto avanti il Bologna), mentre nè Tissone e nè Palombo saranno ceduti. Vicini all’addio i vari Franceschini, Lucchini, Pozzi (scambio col Siena con Calaiò), Fiorillo verso il prestito al Piacenza. Castellazzi vicino al rinnovo per un altro anno. Possibile il ritorno immediato di Koman in prestito al Bari, smentito l’interesse per Guberti. La mossa a sorpresa potrebbe essere il prestito di Amantino Mancini dall’Inter nell’ultimo giorno di mercato.

    SIENA:
    I toscani sono alle prese con il cambio del vertice societario, con la Monte dei Paschi che ha dato il beneplacito a Massimo Mezzaroma, presidente in pectore: l’insediamento è previsto l’11 gennaio e l’imprenditore romano preleverà il pacchetto di maggioranza della Robur all’80% per 10 mln di euro, con il 20% destinato ad azionisti locali. Il direttore sportivo Manuel Gerolin intanto è impegnato nel mercato, spalleggiato dal tecnico Malesani, che ha chiesto un rinforzo per reparto. In difesa, sfumato il greco Vyntra, gli obiettivi sono Cribari, Natali ed Esposito; a centrocampo lotta a due fra Buscè e Langella; in attacco piace Nicola Pozzi. Valigie già preparate per ogni evenienza per Paolucci, Calaiò, Rossi, Garofalo, Larrondo e il duo Genevier-Codrea, seguiti dal Torino dell’ex Beretta.

    UDINESE:
    L’esonero di Marino e l’arrivo di De Biasi in Friuli non ha scombussolato i piani del club bianconero, che punta a trattenere i pezzi pregiati della sua collezione. Di Natale, D’Agostino, Inler, Pepe, Sanchez e così via non partiranno, anche perchè ci ha già pensato l’approdo di Felipe alla Fiorentina a ridare linfa alle casse dell’Udinese. Già presi i campioni under 20 ghanesi Mensah e Badu, in partenza Zimling e uno fra Lodi e Sammarco. Il patron Pozzo e il direttore generale Gasparin si sono posti l’obiettivo di cercare un difensore centrale: in prima fila c’è Lucchini della Sampdoria. Riflettori puntati anche su Rodriguez, centrocampista del Banfield. Per l’attacco in caso di cessione di Corradi, occhi su Pinilla del Grosseto.

  • Calciomercato: i possibili colpi del mercato invernale. Tutto ruota intorno a Pandev e Ledesma

    Il mercato invernale ormai è alle porte e tutte le squadre anche se ancor in maniera ufficiosa cercano di effettuare i correttivi per cercar di migliorare le proprie squadre per il rush finale della stagione. Anche se i tabloid fanno a gara a scrivere l’indiscrezione più altisonante l’imminente mercato sarà orientato all’austerity e si svolgerà prevalentemente su scambi e prestiti.

    Le trattative principali ruotano intorno ai due dissidenti laziali Goran Pandev e Chistrian Ledesma, il macedone fresco di rescissione del contratto è il pezzo appetito dalle prime tre in classifica della serie A ma anche il Napoli oltre che Zenit e City ma sembra che l’attaccante sia destinato all’Inter con il giovane Destro che potrebbe esser girato alla Lazio come parziale risarcimento. I Campioni d’Italia sarebbero interessati anche a Julio Baptista e al laterale sinistro della Lazio Kolarov sul quale c’è anche la Juventus. Per il centrocampista argentino è lotta tra il Napoli di De Laurentis che sarebbe disposto a cedere in prestito Cigarini alla Lazio e la Juventus.

    Il Milan ha già chiuso per Beckham e il giovane Adiyiah, manca invece solo l’ufficialità per il serbo Milan Jovanovic ma l’attaccante dello Standard Liegi arriverà solo a giugno. Potrebbe arrivare un altro difensore centrale se dovesse partire Kaladze, i nomi più gettonati sono l’argentino Otamendi (su di lui anche Inter, Juventus e Real Madrid) o il francese Mongongu.

    Il mercato della Lazio è in continuo fermento, Lotito è alla caccia di attaccanti per far fare il salto di qualità alla squadra di Ballardini, molto ruota intorno al futuro di Ledesma è imminente l’ingaggio di Maxi Lopez per 3,5 milioni di euro. La Fiorentina ha chiuso per Felipe e si contende insieme al Palermo il centrocampista Mario Bolatti mentre Guarente è la prima alternativa.

    Il Genoa ha praticamente chiuso per Fernando Menegazzo ma il presidente Preziosi non si fermerà cercando un difensore (Barzagli?) e comunque vaglierà tutte le possibili trattative del mercato. Guberti interessa a moltissime squadra, Bari, Samp, Atalanta e Palermo sono interessate a lui ma non è detto che il laterale lascerà la Roma. I giallorossi hanno chiuso per Luca Toni e si muoveranno ulteriormente sul mercato se riusciranno a piazzare i brasiliani Julio Baptista e Cicinho.

    Il Livorno farà qualcosa. Per il reparto offensivo sembrano buone le piste Budan, Caracciolo e Santoruvo. Anche per Zauri e Bellucci sembrano esserci stati sondaggi con la Samp mentre per il centrocampo sono circolate voci sul possibile arrivo di Eliseu dalla Lazio. Il sogno, per l’attacco sarebbe Suazo, ma l’ipotesi sembra poco praticabile. Il Catania cerca Paolucci o Calaiò per l’attacco, il Bari corteggia Cerci e Castillo, l’Atalanta ha preso Chevanton ma se partirà Acquafresca dovrà intervenire ancora sul mercato.

  • Caso Pandev: slitta ancora la sentenza?

    Il maltempo che sta imperversando sull’Italia ha creato non pochi problemi anche al Collegio arbitrale della Lega Calcio chiamato a decidere sulla querelle tra Goran Pandev e la Lazio.
    Maria Teresa Armosino, l’arbitro nominato dalla società biancoceleste, è infatti arrivata a Milano solo nel tardo pomeriggio a causa dell’intenso traffico provocato dalla neve.

    L’udienza è cominciata intorno alle 19, senza l’avvocato del club biancoceleste, Gian Michele Gentile, anche lui rimasto bloccato dalla neve e arrivato solo intorno alle 20.
    Oltre alla Armosino, erano presenti il presidente del Collegio, Mario Fezzi, e l’arbitro nominato da Pandev, l’avvocato Francesco Macrì. In rappresentanza della Lazio il presidente Claudio Lotito, l’allenatore Davide Ballardini e il team manager Maurizio Manzini. Questi ultimi due sono nel ruolo di testimoni di parte Lazio. Per Pandev, anche lui a Milano per seguire i lavori del Collegio insieme con i suoi procuratori e con il suo legale Grassani, ci dovevano essere Fabio Firmani e Lorenzo De Silvestri. Il primo, però, non si è presentato all’udienza, mentre c’era l’esterno della Fiorentina.

    A sorpresa, l’entourage del macedone ha fatto venire anche Riccardo Bonetto, riproponendolo al collegio come testimone. La proposta era stata respinta la settimana scorsa, in quanto anche lui ha fatto causa alla Lazio. Teste per il collegio arbitrale, infine, è Angelo Crialesi, vale a dire colui che negli ultimi mesi ha curato la preparazione atletica dei cosiddetti ‘dissidenti’.

    Al termine delle audizioni, nessuno degli interrogati ha voluto rilasciare dichiarazioni. Ora si aspettano solo le deduzioni e controdeduzioni degli avvocati delle parti, Gentile e Grassani. Difficile stabilire se la sentenza potrà arrivare in tarda serata, o se verrà rimandata a domani. Intanto sempre nel pomeriggio è stato sorteggiato anche il presidente del Collegio Arbitrale relativamente al lodo Ledesma. Si tratta di Salvatore Giacchetti (di emanazione Lega).
    via: [tmw]

  • Serie A: l’Inter “gela” la Lazio e allunga in classifica

    E’ bastato un gol di Eto’o per avere la meglio su una Lazio ridotta ai minimi termini senza Zarate squalificato portandosi in classifica a +8 sul Milan (i rossoneri devono recuperare la gara contro la Fiorentina) e +9 sulla Juve. Mourinho per il momento accantona il tridente lasciando Balotelli in panchina e affidandosi alla solita coppia collaudatissima Eto’o – Milito.
    A San Siro regna il freddo (addirittura -12 sul finale di partita) ma ci pensa il camerunense al quarto d’ora a scaldare i nerazzurri: Stankovic crossa dalla destra per l’attaccante che si vede respingere la sua testata da Muslera per poi appoggiare la sfera in rete proprio sulla ribattuta del portiere.
    La superiorità in campo tra le due squadre si vede; la Lazio gioca comunque una gara ordinata ma viene a mancare la fantasia li davanti dove l’isolato Rocchi non può nulla contro il gigante Lucio e il velocissimo Cordoba.
    I biancocelesti possono recriminare per un rigore non concesso dal direttore di gara per fallo di mano di Maicon in area e poco più tardi vanno vicini al gol con Meghni.
    Nella ripresa l’Inter controlla bene il risultato correndo pochi rischi; nemmeno quando Ballardini decide per l’inserimento dell’ex Cruz la Lazio riesce a scardinare la difesa avversaria (a dir la verità l’argentino è apparso un pò impacciato); solo Kolarov cerca cerca di impensierire Julio Cesar con i soliti tiri dalla distanza ma la mira non è delle giornate miglio.
    L’Inter saluta il vecchio anno con una vittoria e deve salutare anche il match winner della serata Eto’o per oltre un mese per via della sua partenza in Coppa d’Africa.

    Il tabellino
    INTER – LAZIO 1-0
    14′ Eto’o
    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Lucio, Muntari (26′ Vieira); Zanetti, Thiago Motta, Cambiasso; Stankovic; Eto’o (86′ Balotelli), Milito (88′ Materazzi).
    A disposizione: Toldo, Donati, Krhin, Suazo.
    Allenatore: Mourinho.
    LAZIO (3-4-2-1): Muslera; Siviglia, Stendardo, Radu; Lichtsteiner, Baronio, Kolarov, Del Nero (81′ Firmani); Meghni (58′ Cruz), Mauri; Rocchi (80′ Makinwa).
    A disposizione: Berni, Diakitè, Cribari, Scaloni.
    Allenatore: Ballardini.
    Arbitro: Russo
    Ammoniti: Thiago Motta, Stankovic (I), Baronio, Stendardo, Del Nero, Radu (L)

  • Serie A: le interviste di Inter – Lazio

    Cordoba: “Con questo freddo la squadra ha dato quello che poteva. Magari sarebbe stato meglio segnare anche il 2-0, ma alla fine sono arrivati tre punti molto importanti. Con questa temperatura è difficile muoversi, ed anche il campo ne risente. I punti di vantaggio iniziano ad essere tanti, e pesano, anche se il Milan ha una gara da recuperare. Per loro giocare con questo distacco non sarà facile”.

    Jose Mourinho: Non potrei essere più soddisfatto. I ragazzi hanno giocato molto bene la gara, partendo bene, trovando il vantaggio e gestendo al meglio l’incontro. La mia squadra ha controllato la gara in tutte le fasi. Quando voleva segnare ha attaccato bene, e dopo abbiamo chiuso ogni possibilità alla Lazio. E’ una vittoria pesantissima, perchè guadagnamo tre punti sulla Juve e adesso il Milan sa che deve vincere il suo recupero per tenere il nostro passo. Muntari a sinistra? Per attaccare va benissimo, e lo si è visto, ovviamente non è un terzino ma credo che abbia fatto molto bene. Mi dispiace che sia dovuto uscire, ma poi Zanetti in quella zona ha dato grande sicurezza. Abbiamo vinto senza il minimo problema, e questo è un grande merito. Motta e Stankovic ammoniti? Ci sta, le squalifiche fanno parte del calcio, e nessuno di loro ha preso un cartellino stupido. Abbiamo i giocatori per sostituirli. Il mercato? Vieira non ha mercato, deve restare e resterà con noi. Il possesso palla? Ci stiamo lavorando dall’inizio dell’anno, perchè i nostri centrocampisti hanno queste qualità. Sono molto bravi tecnicamente ma non hanno grande corsa, e quindi la squadra si trova bene così. A gennaio tornerà Quaresma e spero che per noi sia un grande acquisto. Questo margine ci permette di essere sereni e magari di preparare con massima concentrazione la doppia sfida di Champions con il Chelsea. Lo scudetto? Inter, Milan e Roma possono ancora lottare. Il Chelsea non avrà paura di noi, non è nella loro cultura. Sono insieme da tanto tempo e non hanno paura di nessuno. Magari si sentono sfortunati a doverci incontrare”.


    Davide Ballardini:
    “Io credo che stasera la Lazio abbia fatto una buona partita, su un campo quasi impraticabile. Abbiamo contenuto bene una squadra molto forte come l’Inter cercando di restare sempre in gara. Il colloquio col Presidente a fine partita? Ci siamo confrontati per capire i problemi e per parlare di cosa ci serve sul mercato. Del Nero a sinistra? Era l’unica soluzione. Segnamo poco, ma la spiegazione è semplice. Rocchi è stato fermo un mese e mezzo, Cruz ha avuto anche lui problemi e quando è rientrato ha beccato tre giornate di squalifica. Ovviamente se dico che cercheremo delle soluzioni sul mercato vuol dire che riconosco queste difficoltà. Kolarov è un giocatore molto duttile, con grande forza fisica e ottima resistenza. Credo sia paragonabile a Javier Zanetti, che gioca in tantissimi ruoli. Può essere forte anche come centrocampista. Maxi Lopez? Ancora non è ufficiale. La classifica? Al momento ci meritiamo questa posizione, alla fine poi faremo i conti”