Tag: davide ballardini

  • Lazio – Genoa, probabili formazioni

    Lazio – Genoa, probabili formazioni

    Reduce da tre sconfitte consecutive che hanno minato il cammino in campionato e messo a rischio il quarto posto, la Lazio non può più sbagliare se non vuole veder fallire la qualificazione ai preliminari di Champions League, obiettivo che rischia di sfuggire proprio sul più bello e dopo essere stato inseguito durante tutta la stagione. Oggi pomeriggio all’Olimpico i biancocelesti affrontano nel primo anticipo della 37esima giornata il Genoa dell’ex Ballardini, che dopo la vittoria in extremis nel derby della Lanterna, non ha più niente da chiedere al suo campionato.

    Per rincorrere il sogno c’è bisogno della massima concentrazione possibile: Reja però dovrà fare a meno di Dias Brocchi e Kozak squalificati e forse anche di Lichtesteiner non al meglio per un problema ad una mano; il tecnico biancoceleste è orientato ad escludere Floccari inserendo in campo dal primo minuto capitan Rocchi che sarà supportato dal trio Mauri, Hernanes e Zarate, il cui errore dal dischetto domenica scorsa a Udine pesa come un macigno.

    In casa Genoa, Ballardini lancia dal primo minuto l’eroe del derby Boselli affiancato da Palacio. Attacco tutto argentino per il Grifone che non potrà contare però sulla corsa di Mesto, squalificato, e Kaladze che si è fatto male ieri durante l’allenamento: al posto dell’ex Milan giocherà Moretti.

    Probabili formazioni LAZIO – GENOA (ore 18:00)

    LAZIO (4-2-3-1): Muslera; Lichtsteiner, Biava, Stendardo, Garrido; Matuzalem, Ledesma; Mauri, Hernanes, Zarate; Rocchi.
    Panchina: Berni, Scaloni, Del Nero, Gonzalez, Bresciano, Sculli, Floccari.
    Allenatore: Reja.
    GENOA (4-4-2): Eduardo; Rafinha, Dainelli, Moretti, Criscito; Rossi, Kucka, Milanetto, Antonelli; Boselli, Palacio
    Panchina: Perin, Polenta, Veloso, Jelenic, Destro, Paloschi, Floro Flores.
    Allenatore: Ballardini.

  • Il Genoa riparte da Malesani?

    Il Genoa riparte da Malesani?

    In un primo momento sembrava che Alberto Malesani dovesse prolungare il suo contratto e invece nell’ultimo periodo con il Bologna qualcosa si è rotto irremediabilmente. Il tecnico veronese, che quest’anno ha svolto un ottimo lavoro in Emilia conducendo la squadra ad una ormai quasi salvezza tra mille difficoltà societarie e nonostante le penalizzazioni in classifica, lascerà i felsinei a fine stagione, decisione che segue quella del ds Carmine Longo che aveva annunciato il suo addio a giugno esprimendo le proprie perplessità al progetto della società.

    Malesani, a meno di clamorosi sviluppi, dovrebbe essere il nuovo allenatore del Genoa. Il presidente Enrico Preziosi avrebbe già raggiunto l’intesa con il tecnico del Bologna, convinto ad intraprendere la nuova avventura in Liguria dalla maggiore stabilità societaria del Grifone e dalla progettazione offerta dal club. Al capolinea dunque la parentesi Davide Ballardini che ha preso la guida tecnica del Genoa nel mese di novembre subentrando a Gian Piero Gasperini, esonerato dopo 4 anni colmi di successi e di soddisfazioni, ma che non ha convinto del tutto il presidente Preziosi per strappare una riconferma nonostante abbia portato a casa entrambi i derby quest’anno: troppo altalenanti i risultati ottenuti, 9 vittorie, 8 pareggi e 9 sconfitte.

  • Napoli – Genoa, le probabili formazioni. Mazzarri ritrova Lavezzi

    Napoli – Genoa, le probabili formazioni. Mazzarri ritrova Lavezzi

    Mazzarri in conferenza stampa è stato chiaro, questa sera vuole che i suoi uomini tirino fuori gli attributi riportando il Napoli alla vittoria consolidando cosi il posto Champions League prima che la situazione diventi allarmante. I partenopei potranno contare sul ritorno di Lavezzi in attacco al fianco di Cavani, a centrocampo ancora la coppia Pazienza Gargano con Yebda pronto dalla panchina, in difesa Aronica è preferito a Ruiz.

    Ballardini dovrà fare a meno di Dainelli, Milanetto e sopratutto Palacio appiedati dal giudice sportivo. Per il Grifone poi c’è la grana Chico, pare ci sia un provvedimento disciplinare in corso per lui, ed anche Rafinha è acciaccato ma dovrebbe stringer i denti. In attacco ci sarà la coppia Floro Flores Paloschi.

    NAPOLI-GENOA ore 20.45

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Pazienza, Gargano, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani.
    A disp.: Iezzo, Santacroce, Ruiz, Yebda, Zuniga, Mascara, C.Lucarelli. All.: Mazzarri
    Indisponibili: Grava
    Squalificati: nessuno

    Genoa (4-4-2):
    Eduardo; Mesto, Kaladze, Moretti, Criscito; Antonelli, Kucka, Konko, Rafinha; Jankovic, Paloschi, Floro Flores. A disp.: Scarpi, Chico, Polenta, Jelenic, Destro, Boselli. All.: Gasperini
    Indisponibili: Marco Rossi, Veloso
    Squalificati: Dainelli (1), Palacio (1), Milanetto (1)

  • Juventus – Genoa, le ultime dai ritiri

    Juventus – Genoa, le ultime dai ritiri

    Marchisio e Milanetto
    Alla vigilia della partita di domani contro il Genoa si respira aria pesante in casa juventina, il match contro i grifoni rappresenta un crocevia importante per le ambizioni Champions dell’undici di Del Neri ed è sicuramente un’occasione da non mancare contro una squadra, quella rossoblu, che non ha più niente da chiedere al campionato. Tra le squadre che stazionano nei primi otto posti la Juventus è quella con la peggior difesa interna 23 reti subite e con il peggior rendimento su 15 partite 7 vittorie e 3 pareggi, ma i bianconeri vengono da due successi consecutivi che hanno riacceso le speranze per la conquista del quarto posto che fino a poco tempo fa sembrava improbabile. Come al solito Del Neri dovrà fare a meno di una lunga lista di indisponibili, oltre ai lungo degenti Quagliarella, per cui si preventiva un rientro nelle ultime quattro giornate di campionato, Iaquinta, Rinaudo e Sissoko, ci sono Chiellini, che ne avrà ancora per una ventina di giorni, De Ceglie che probabilmente tornerà disponibile per la prossima sfida, a questi si sono aggiunti Salihamidzic e lo squalificato Grosso, autore di un’ottima prova nella vittoriosa trasferta di Roma. Discorso a parte vale per Buffon disponibile ma non al 100% e Del Piero che probabilmente andrà in panchina. Recuperato Motta dovrebbe quindi essere questa la probabile formazione che il tecnico di Aquileia schiererà in campo:   Juventus (4-3-3): Storari, Grygera, Bonucci, Barzagli, Traoré; Melo, Marchisio, Aquilani; Pepe, Matri, Krasic. A disposizione:  Manninger, Sorensen, Motta, Giandonato, Martinez, Del Piero, Toni. In casa Genoa la situazione è totalmente diversa rispetto a quella juventina, i rossoblu vengono da una brutta batosta interna contro il Cagliari e anche se non hanno più ambizioni in questo campionato e galleggiano in una posizione di classifica sostanzialmente tranquilla, non hanno intenzione di partire già sconfitti e di concedere vita facile ai bianconeri. Il tecnico Ballardini dovrà fare a meno dell’ex col dente avvelenato Criscito che deve scontare un turno di squalifica e degli infortunati Veloso, KuckaDestro. Anche qui discorso a parte vale per Palacio che ci proverà fino all’ultimo, ma è difficile che riesca a recuperare dal problema alla coscia sinistra. Il tecnico ex Palermo dovrebbe quindi optare per un classico 4-4-2 con Rossi e Antonelli esterni di centrocampo e Paloschi e Floro Flores coppia d’attacco. Una curiosità la sfida tra Juventus e Genoa è l’unica fino a questo momento del campionato che s’è giocata sia all’andata che al ritorno nell’anticipo delle 12.30.

  • Genoa: spunta Atzori per il dopo Ballardini

    Genoa: spunta Atzori per il dopo Ballardini

     

    Atzori
    A pochi giorni da un match importante come quello contro la Juventus, in casa Genoa l’aria che si respira non è certo delle migliori. La sconfitta interna contro il Cagliari non ha fatto bene all’ambiente rossoblu, che si ritrova ad avere a che fare con un malcontento generale, figlio soprattutto del fatto che nonostante i maxi investimenti del proprio patron Preziosi, il grifone non stia vivendo una stagione che si possa definire esaltante, con 39 punti in classifica, una salvezza facilmente raggiungibile ed un posto in Europa che definire una mission impossible appare un eufemismo. Dopo lo splendido exploit dello scorso anno che vide i genoani, allora guidati da Gasperini, posizionarsi al quinto posto ci si aspettava sicuramente di più. Il Genoa, che nel corso della stagione ha visto proprio l’esonero del tecnico piemontese autore di quattro splendidi anni all’ombra della lanterna, sostituito alla guida da Ballardini, è ora chiamato ad onorare le restanti sette partite che mancano alla fine del campionato, con un occhio rivolto al prossim’anno. Proprio riguardo a questo sono molti i nomi che circolano su chi sarà il futuro allenatore dei rossoblu. Nonostante la riconferma da parte di Preziosi dell’attuale tecnico, i papabili aspiranti sono: Ranieri, Sannino, Conte, Tesser e Rossi. Allenatori che sicuramente non entusiasmano una piazza difficile ed esigente come quella di Genova, nomi ai quali oltretutto si è aggiunto di recente anche quello di Atzori. L’attuale tecnico della Reggina, che molto bene sta facendo nella serie cadetta, con la squadra dello stretto, essendo riuscito a portare gli amaranto in zona play off, malgrado l’organico messogli a disposizione dal presidente Foti non sia di primo livello. Ma proprio grazie al suo lavoro e al giusto mix di esperti giocatori e giovani alla prima esperienza, il tecnico ex Catania  sta riuscendo nell’impresa di fornire ai calabresi una possibilità per il rientro nel grande calcio. Un eventuale passaggio del giovane tecnico alla corte del grifone, andrebbe a consolidare ulteriormente l’asse Genova-Reggio Calabria che ha visto già il trasferimento per la prossima stagione del giovane terzino Francesco Acerbi dalla squadra amaranto a quella rossoblu, proprio l’arrivo del ragazzo potrebbe aprire numerosi scenari di mercato, come ad esempio il possibile addio di Mimmo Criscito, da tempo cercato da Milan e Inter e sul quale potrebbe inserirsi anche la nuova Roma di Di Benedetto. Viene dunque da chiedersi se l’acquisto del giovane esterno non sia un’esplicita richiesta del futuro neo tecnico genoano, non resta che stare ad aspettare, si sa in questo periodo le voci di mercato s’inseguono e si moltiplicano di continuo, ma di certo ad un’ eventuale chiamata da parte di Preziosi, Atzori non potrebbe rispondere con un secco no.

  • Genoa, l’esperienza di Ranieri o la novità Atzori?

    Genoa, l’esperienza di Ranieri o la novità Atzori?

    La sconfitta di domenica a Marassi non è andata giù al presidente Preziosi, lo ha deluso il tecnico e lo hanno deluso i suoi giocatori che adesso, nelle restanti 7 partite, dovranno dimostrare attaccamento alla maglia per guadagnarsi un posto nel nuovo progetto.

    Chi ha perso la possibilità di esser protagonista del progetto di rilancio del Grifone è il tecnico Ballardini, chiamato da Preziosi a far da traghettatore nel tormentato post Gasperini e coinvolgendo i giocatori aveva scalato posizioni conquistando quasi la conferma.

    Il futuro tecnico del Genoa uscirà soltanto alla fine del campionato, è una scelta importante e per questo Preziosi non vuole escludere nesssuna ipotesi. I papabili al momento sono Claudio Ranieri, un curriculum di tutto rispetto e tanta esperienza per miscelare i tanti giovani prodotti dalla cantera genoana ai più anziani. Il problema maggiore è l’ingaggio del tecnico alto per una piazza come Genoa e la volontà del tecnico ad un contratto pluriennale.

    Il ritorno a Palermo di Delio Rossi ha scombinato un pò le carte, prende quota invece il nome di Gianluca Atzori. Il giovane tecnico della Reggina è apprezzato da tutto l’ambiente per il suo modo di fare calcio, lavora bene con i giovani e sa tenere in pugno lo spogliatoio, l’esperienza di Catania è stata negativa anche per un pò di sfortuna ma le qualità non mancano.

    Gli altri nomi che circolano sono quello di Malesani, rinato a Bologna, l’eroe di Varese Sannino e l’ex genoano Torrente

  • Genoa – Palermo 1-0: decide Floro Flores

    Genoa – Palermo 1-0: decide Floro Flores

    Nello scontro tra le due grandi deluse di questo campionato il Genoa si porta a casa una vittoria fondamentale sia per la classifica che per il morale contro un Palermo che appare sempre più privo di idee. Bravo Ballardini a costruire un centrocampo capace di pressare e ripartire nella prima parte del match e a costruire azioni pericolose nel proseguo della partita. Citazione per i monumentali Marco Rossi e Rodrigo Palacio, vere anime di questo Grifone.

    CALCIO D’INIZIO – Neanche il tempo di cominciare e Palacio si presenta subito davanti a Sirigu sfruttando la distrazione di Munoz, poi bravo a recuperare sul connazionale. Nei primi dieci minuti è il Palermo a sembrare più in palla con l’asse Miccoli-Pastore che sembra poter procurare qualche fastidio alla retroguardia genoana; ma il maggior possesso palla non produce vere e proprio occasioni da gol. Il Genoa attende e riparte, diventando pericoloso all’11’ quando Floro Flores ruba palla nella trequarti avversaria e serve sulla corsa Palacio che a tu per tu con Sirigu spara sul portiere avversario. Passano i minuti e il Genoa inizia ad avanzare il suo baricentro lasciando pochissimo spazio alle iniziative dei siciliani e ingabbiando Pastore a centrocampo, con il “Flaco” costretto ad arretrare e a defilarsi sulla destra. Il “Grifone” comincia un vero e proprio assedio nella metà campo rosanero, grazie alla reattività di Kucka e Veloso e al talento di Palacio, e ci provano dalla distanza ma è attento il portiere rosanero. Al 42′ è Criscito a mettere in crisi la difesa avversaria mettendo un bel pallone in mezzo dalla sinistra sul quale smanaccia Sirigu e poi spazza la difesa. Anche in ripartenza in Palermo non si rende pericoloso grazie anche al costante pressing operato da Marco Rossi. Finisce il primo tempo con più Genoa che Palermo.

    SECONDO TEMPO – Gli uomini di Cosmi provano a ripartire con più grinta nella seconda frazione e vanno vicini al gol del vantaggio con una bella iniziativa di Hernandez il cui sinistro termina fuori di pochissimo. Al 54′ esce Miccoli per Ilicic e lo sloveno sembra poter dare un pò di dinamismo in più alla manovra palermitana. Al 60′ arriva lo squillo di Pastore che impegna dalla distanza Eduardo. Ma la reazione siciliana termina qui con il Genoa che riprende il comando delle operazioni e ricomincia il forcing iniziato nel primo tempo con il Palermo che si vede solo in contropiede come al 75′ quando è ancora Ilicic a dare brillantezza alle ripartenze dei suoi, servendo al limite dell’aria Hernandez che spara alto.

    VANTAGGIO GENOA – Ma al 78′ sono i padroni di casa a trovare il meritato vantaggio: sugli sviluppi di un calcio d’angolo (sul quale Darmian trova un’incredibile “auto-traversa”) il Genoa rimette palla nella mischia creatasi al limite dell’area, col pallone che dopo un rimpallo arriva a Palacio la cui conclusione viene murata da Sirigu ma sulla ribatutta è pronto Floro Flores a mettere in rete. Grosse contestazioni da parte di Cosmi per un tocco di mano di Rossi e per la posizione dubbia di Palacio.

    FINALE DI GARA – Dopo aver subito lo svantaggio il Palermo prova a reagire ed a farsi vedere più spesso dalle parti di Eduardo ma non riesce ad essere davvero pericoloso sino all’82’ quando Pastore trova finalmente una giocata degna del suo talento, bevendosi da solo tutta la difesa avversaria e smarcando Pinilla (subentrato un minuto prima ad Hernandez) il quale però spreca clamorosamente la palla del pareggio calciando alto da posizione ottimale. I rossoblù cercano di non chiudersi troppo e all’85 guadagnano una punizione dal limite grazie all’inesauribile Palacio, migliore dei suoi insieme a Marco Rossi. I siciliani cercano disperatamente il pareggio ma non riescono a superare la barricata eretta dai genoani nel finale. Dopo 4 minuti di recupero finisce il match: il Genoa si porta a casa tre meritati punti contro un Palermo sempre più lontano da quello che ad inizio stagione aveva entusiasmato stampa e tifosi.

    TABELLINO

    Genoa (4-4-2): Eduardo; Mesto, Dainelli, Kaladze, Criscito; Konko (26’st Rafinha), Veloso, Kucka, Rossi (38’st Chico); Palacio, Floro Flores (42’st Boselli). A disposizione: Scarpi, Moretti, Paloschi, Milanetto.

    Allenatore: Ballardini.

    Palermo (3-4-1-2): Sirigu; Munoz, Bovo, Migliaccio; Cassani (6′ Darmian), Nocerino, Bacinovic, Balzaretti; Pastore; Hernandez (36’st Pinilla), Miccoli (9’st Ilicic). A disposizione: Benussi, Acquah, Liverani, Andelkovic.

    Allenatore: Cosmi.

    Arbitro: Romeo

    Marcatori: 32’st Floro Flores

    Ammoniti: Dainelli (G), Bovo (P)

  • Inter – Genoa, ultime e probabili formazioni

    Inter – Genoa, ultime e probabili formazioni

    Il Milan di Allegri vincendo ieri sera all’Olimpico di Torino ha dimostrato di meritare la posizione al vertice della classifica, lanciando un segnale molto forte alle inseguitrici. Paradossale situazione in casa nerazzurra dove in una sola settimana sono passati dal -2  dopo la vittoria contro la Samp ad essere staccati di 8 punti dalla capolista proprio dopo Juventus-Milan. Leonardo aveva già detto nella conferenza stampa pre-partita di non essere interessato al risultato del match di sabato sera, poiché non sarebbe stato decisivo per le sorti del campionato. È indiscutibile però che in questa situazione è dura per chi insegue, vedere la squadra davanti non perdere mai punti e continuare ad essere sempre lontana. Adesso con la vittoria di Torino è il Milan a mettere pressione sui nerazzurri.

    L’Inter scenderà in campo a San Siro alle 15 contro il Genoa di Ballardini, per cercare di rimanere attaccato al treno scudetto. Una partita non facile nonostante il Genoa abbia una formazione d’emergenza viste le numerose squalifiche dopo la partita persa contro il Catania. Ma i nerazzurri troveranno un Genoa sicuramente rigenerato, dopo l’ultimo trend di partite negative i grifoni hanno vinto il derby della lanterna e strappato una vittoria inaspettata contro la Roma nel rocambolesco 4 a 3 che è costato la panchina a Ranieri.

    Vediamo nel dettaglio come scenderanno in campo le due squadre:

    Leonardo, dovrà fare a meno dei soliti infortunati e indisponibili, tra cui Milito che sta tentando il recupero lampo per essere presente al ritorno degli ottavi di Champions contro il Bayern Monaco, e Cambiasso che insieme al Prinicipe sta  svolgendo programmi individuali di recupero. Partita da ex per Ranocchia e Kharja che fino a gennaio militavano nella squadra di Preziosi. Ancora in dubbio la scelta dei giocatori con diversi ballottaggi. In porta Julio Cesar con davanti la difesa composta molto probabilmente da Lucio e Ranocchia che si contende il posto con Cordoba. A destra Maicon e a sinistra a sostituire Nagatomo torna Chivu. Centrocampo classico con Thiago Motta vertice basso, con Zanetti e Stankovic ai lati, e Sneijder a supporto della solita coppia Pazzini Eto’o. In panchina pronti a subentrare Kharja e Pandev, apparso in evidente miglioramento fisico nell’ultima partita.

    Dalla parte opposta il tecnico genoano Davide Ballardini (squalificato), sta facendo in conti con una formazione decimata dalle squalifiche relative alla sfida contro il Catania.  Floro Flores, Criscito e Miguel Veloso sono i nomi dei giocatori di cui dovrà fare a meno l’allenatore rossoblu per l’importante sfida odierna. Notizia positiva dell’ultima ora è il recupero inaspettato di Milanetto, anche se non avendo preso parte alla rifinitura non dovrebbe partire titolare.

    Lo schieramento iniziale dovrebbe avere questa fisionomia con un 4-4-2 classico con la miglior difesa esterna della Serie A composta da Dainelli, Kaladze, Mesto e Moretti. Centrocampo con Rafinha che dovrebbe scalare al centro con Kucka,  Rossi esterno e il rientro di Konko sull’altra fascia.  Tandem d’attacco affiatato con Paloschi e Palacio. In panchina ci sarà l’argentino Boselli che ancora non ha mai disputato una partita con il Genoa.

    Il tecnico genoano Ballardini nonostante dovrà seguire la partita dalla tribuna mostra sicurezza e un cauto ottimismo: “Questo Grifone possiede la forza per giocare una grande partita, anche perché non siamo certo la squadra che va in campo per speculare”. L’Inter è avvertita.

     

    Probabili formazioni:

    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Ranocchia, Chivu; Zanetti, Thiago Motta, Stankovic; Sneijder; Eto’o, Pazzini.

    A disposizione: Castellazzi, Cordoba, Nagatomo, Mariga, Kharja, Coutinho, Pandev

    Allentatore: Leonardo

    Squalificati: nessuno

    Diffidati: Pazzini, Nagatomo, Eto’o, Lucio

    Indisponibili: Samuel, Milito, Cambiasso

     

    GENOA (4-4-2): Eduardo; Mesto, Dainelli, Kaladze, Moretti; Rafinha, Konko, Kucka, Rossi; Palacio, Paloschi.

    A disposizione: Scarpi, Polenta, Chico, Antonelli, Milanetto, Jankovic, Boselli

    Allenatore: Ballardini

    Squalificati: Criscito (1), Veloso (1), Floro Flores (2)

    Diffidati: Criscito, Destro

    Indisponibili: Destro

     

  • Bergessio firma il sorpasso. Catania – Genoa 2-1

    Bergessio firma il sorpasso. Catania – Genoa 2-1

    Non sarà un Catania perfetto dal punto di vista tattico e spesso da il meglio di se quando è costretta ad inseguire ma l’avvento di Simeone in panchina ha dato sicuramente un botta adrenalica notevole all’organico del presidente Pulvirenti.

    La partita all’ora di pranzo è stato un grande mix di emozioni, polemiche e tanto per non farci mancare nulla errori arbitrali. Il primo tempo è un monologo del Genoa sorretto a centrocampo dalle ottime qualità di Veloso e Kucka e pericoloso sulle fasce grazie a Criscito e Mesto. Il gol del vantaggio non tarda ad arrivare ma è viziato da una netta posizione di fuorigioco di Floro Flores, poi si esaltano i portieri. Andujar è prima aiutato dalla traversa e poi si supera su Rossi, Eduardo è praticamente decisivo su Maxi Lopez.

    Nella ripresa si ha la metamorfosi e in cinque minuti si ha il sorpasso firmato da Maxi Lopez e dall’ultimo arrivato Bergessio. Al 67′ episodio chiave della gara, con l’espulsione di Criscito per fallo da ultimo uomo con grandi proteste del Genoa. Proteste che durano a lungo e ne fanno le spese Floro Flores, appena sostituito, e il tecnico Ballardini, entrambi espulsi dalla panchina.

    Al 75′ colpo di scena Paloschi cade in area dopo un contrasto con Agustyn, per l’incerto Gervasoni è rigore ma Veloso sbaglia facendosi ipnotizzare da Andujar.

    IL TABELLINO

    CATANIA-GENOA 2-1
    19′ Floro Flores (G); 6′ st Maxi Lopez (C); 11′ st Bergessio (C);
    Catania (4-3-1-2): Andujar; Potenza (1′ st Schelotto), Silvestre, Augustyn, Alvarez; Lodi, Ledesma (1′ st Ricchiuti), Carboni; Gomez (34′ st Marchese); Bergessio, Maxi Lopez. A disposizione: Kosicky, Pesce, Llama, Morimoto. All.: Simeone
    Genoa (4-4-2): Eduardo; Mesto, Dainelli, Kaladze, Moretti (6′ st Antonelli); Rossi, Veloso, Kucka (12′ st Paloschi), Criscito; Floro Flores (23′ st Jankovic), Palacio. A disposizione: Scarpi, Polenta, Sturaro, Boselli. All.: Ballardini

    Arbitro: Giannoccaro
    Ammoniti: Veloso (G), Moretti (G), Potenza (C), Augustyn (C)
    Espulsi: 22′ st Criscito (G) per fallo da ultimo uomo; 24′ st Floro Flores e Ballardini (dalla panchina) per proteste; 30′ st Augustyn (C) per fallo da ultimo uomo

  • La Roma a Genoa per rispondere alle critiche

    La Roma a Genoa per rispondere alle critiche

    Dopo le sconfitte contro il Napoli e contro lo Shakhtar in Cahmpions i giallorossi sono chiamati a rialzarsi nella difficile trasferta di Marassi contro un Genoa ricaricato in morale e rilanciato in classifica dopo la vittoria nel derby della lanterna contro la Sampdoria.

    Sicuramente non è facile per Claudio Ranieri lavorare in un clima di contestazione come quello che lo avvolge, dove proprio ieri a Trigoria ci sono state pesantissime prese di posizione dei tifosi che hanno contestato la squadra prima della partenza verso Genoa. La polizia è dovuta intervenire a Trigoria dove tra fumogeni e lanci di bombe carta da parte degli ultrà il clima era davvero teso. Il bilancio parla di un poliziotto e un tifoso ferito, con quattro ultrà fermati, tra cui uno colpevole del lancio della bomba carta.

    Ranieri in conferenza stampa spiega come questo non sia un momento facile, ma soprattutto di come non sia il momento per tirarsene fuori: “Io non abbandono la nave Roma. – ha spiegato il tecnico romano e romanista- State tranquilli, non me ne vado. Non me ne vado sino a fine stagione, le sfide mi piacciono, ho uno spogliatoio sano, forte determinato e una squadra che crede come me nella Champions. La situazione è difficile, da romano ci sto male il doppio, ma vado avanti con fiducia. L’anno prossimo? Calma: c’è un proprietario che vende, una banca che media, un compratore che si deve ancora insediare, stiamo mettendo il carro davanti ai buoi. Io ho ricevuto messaggi positivi e attestati di stima, mi vogliono rinnovare il contratto, ma diamo tempo al tempo. Io aziendalista? Solo perché firmo un contratto e un programma? Allora sì, ma se il piano non va lo dico: quando sono arrivato sapevo che non c’erano soldi e la situazione era difficilissima, potevo andare via l’anno scorso, ma sarebbe stato come tradire me stesso”.

    Analizziamo invece le sue parole per capire l’undici da schierare contro il Genoa: “Pizarro ho deciso di portarlo a Genova, sta sempre meglio. Titolare? Diciamo che è pronto per venire con noi. Con Borriello ci siamo subito chiariti dopo lo Shakhtar, ora lui è allenato ma ha mal di schiena”. Tra i convocati e quindi arruolabili  Borriello e Pizarro, mentre Vucinic non è partito con la squadra. Lo schieramento secondo le indiscrezioni derivanti dall’allenamento di rifinitura, vedono al centro della difesa Juan e Mexes, con lo spostamento laterale di Nicolas Burdisso. Riise nonostante l’erroraccio nella partita di Champions dovrebbe aver vinto il ballottaggio con Castellini. Centrocampo con Brighi al posto dello squalificato De Rossi, Perrotta e Taddei ai lati con Simplicio più avanzato. Possibile rientro a partita in corso del cileno Pizzarro nel ruolo di regista davanti alla difesa. In attacco vista l’indisponibilità di Vucinic e i dolori alla schiena di Borriello, Ranieri dovrebbe lasciare spazio alla coppia Totti Menez.

    In Casa Genoa, Ballardini  dovrebbe confermare l’undici titolare che ha vinto il derby contro la Samp. Difesa a quattro con Kaladze Dainelli centrali e Mesto Criscito ai lati. In mediana Milanetto, Kucka, Rossi con l’autore dello spettacolare gol di mercoledì Rafinha, ormai già idolo dei tifosi. Terminale offensivo composto da Palacio e l’ex Udinese Floro Flores, con Paloschi che dovrebbe partire dalla panchina.

    ROMA (4-4-2): Julio Sergio, N.Burdisso, Juan, Mexes, Riise; Taddei, Brighi, Simplicio, Perrotta; Totti, Menez.

    Allenatore: Ranieri.

    In panchina: Doni, G.Burdisso, Castellini, Greco, Borriello, Pizarro.

    Squalificati: Rosi (4), De Rossi (1), Cassetti (1)

    Diffidati:  Vucinic, Greco, Brighi, Juan

    Indisponibili: Adriano, Vucinic

    GENOA (4-4-2): Eduardo; Rafinha, Kaladze, Dainelli, Criscito; Konko, Kucka, Milanetto, Rossi; Floro Flores, Palacio.

    Allenatore: Ballardini

    In Panchina: Scarpi, Chico, Mesto, Antonelli, Veloso, Jankovic, Paloschi.

    Squalificati: nessuno

    Diffidati: Criscito, Destro, Veloso

    Indisponibili: Konko, Destro, Chico