Il turno infrasettimanale valido per la seconda giornata del girone di ritorno della Serie A vede il Cagliari che ospita la Roma (mercoledì ore 20.45). I sardi vengono dalla cocente debacle col Milan a San Siro prima della quale, però, avevano infilato due ottimi pareggi con Juventus e Fiorentina e una bella vittoria casalinga contro il Genoa. La sconfitta coi rossoneri ci poteva stare e non compromette il buono stato di forma attraversato dai ragazzi di Ballardini.
Dall’altra parte una Roma altalenante che aveva esordito nel 2012 battendo il Chievo, passando per la brutta gara sospesa col Catania e arrivando alla goleada col Cesena, per poi capitolare in Coppa Italia con la Juventus e raccogliere un misero pareggio in casa col Bologna nell’ultimo turno.
QUI CAGLIARI – Non ci sono grosse defezioni per mister Ballardini che dovrebbe riproporre il consueto 4-3-1-2. La difesa tutta gioventù e solidità sarà quella titolare. A centrocampo probabile il rientro di capitan Conti che contro la Roma vive sempre un match speciale e spesso riesce a bucare la squadra di papà Bruno e della sua città. Presente Nainggolan dopo che Cellino non lo ha lasciato partire per Torino sponda Juve. In formazione anche i neo acquisti Daniele Dessena e soprattutto Mauricio Pinilla come punta centrale. Dal cileno, appena prelevato in prestito dal Palermo, società e tifosi si aspettano moltissimo.
QUI ROMA – La banda di Luis Enrique deve scontare le assenze dei lungodegenti Osvaldo, Burdisso e De Rossi ai quali potrebbe aggiungersi Miralem Pjanic a causa di un colpo ricevuto contro il Bologna. E’ pronto dunque il ritorno da titolare di Simone Perrotta che sembra in vantaggio su Simplicio. La triade d’attacco vedrà come al solito il capitano Francesco Totti ad agire dietro Fabio Borini ed Erik Lamela. Dunque ennesima esclusione per il talentino Bojan Krkic che non riesce a trovare spazi e sta fallendo ogni chance concessagli dal tecnico asturiano.
Il Milan non molla la Juventus. Dopo la vittoria per 2-1 nell’anticipo serale contro l’Udinese, i bianconeri vedono avvicinarsi il Diavolo a una sola lunghezza di distanza. I rossoneri hanno la meglio su un ottimo Cagliari, anche grazie ad una prestazione da incorniciare di Ibrahimovic, autore del gol che sblocca l’incontro al 32′. Il raddoppio arriva sette minuti più tardi con Nocerino, nel secondo tempo è un destro del nuovo entrato Ambrosini a fissare il risultato finale sul 3-0. Allegri concede all’83° minuto l’ingresso in campo a Pippo Inzaghi, il quale viene osannato dalla curva milanista. In attesa del turno infrasettimanale, il Milan si porta a 43 punti, a meno uno dagli uomini di Antonio Conte, mentre il Cagliari scivola al 14° posto e vede ridursi di un punto il vantaggio sulla zona retrocessione (+7 sul Lecce, che ha ottenuto tre punti fondamentale nella sfida di Via del Mare contro l’Inter).
INARRESTABILE IBRA – Applausi al Milan, che ancora una volta deve ringraziare Zlatan Ibrahimovic, autore di una prova disarmante, l’ennesima della stagione. Merita però ampiamente la sufficienza il Cagliari di Ballardini che fino al 90′ minuto attacca i padroni di casa portando dentro l’area 5-6 uomini di movimento, dimostrando che la resa sia un concetto inesplorato nel libro di tattiche custodito al centro di allenamento Ercole Cellino. Il calcio di punizione di Ibra al 32′ che sblocca il risultato in favore del Diavolo è un’opera d’arte (15° gol in campionato, scavalcato Di Natale fermo a quota 14). Pallone calciato dai 25 metri, niente potenza stavolta ma la stessa classe che Pirlo e altri artisti dei calci piazzati usano per realizzare i propri lavori.
Neanche il tempo per prendere le misure al quadro che i rossoblu incassano il 2-0 al 39′ minuto del primo tempo. Ibracadabra con un colpo di testa serve all’indietro l’assist perfetto per la corsa di Nocerino che al volo da 16 metri colpisce al volo realizzando il suo settimo gol in questa stagione, diventando il secondo miglior marcatore della rosa di Allegri.
LA ZAMPATA DEL CAPITANO – Ballardini non ci sta e ad inizio ripresa sceglie la carta Thiago Ribeiro per il terzino Pisano. Gli attaccanti diventano 4 al 58′ quando Cossu lascia il posto al marocchino El Kabir. I rossoblu vogliono fare bella figura difronte al loro presidente Cellino, avvistato insieme all’agente Mino Raiola, e la determinazione profusa durante l’arco dei 94′ minuti giocati è un ottimo biglietto da visita. A cancellare però il buon debutto del neo acquisto Pinilla e la fisicità di Ibarbo, ci pensa Nocerino, giocatore ovunque nel 4-3-1-2 dei rossoneri. Agazzi salva sull’ex palermitano che lascia partire un gran destro dal limite dell’area.
Sale in cattedra anche Emanuelson, che prova l’azione personale al 22° minuto del secondo tempo ma l’estremo difensore cagliaritano para in due tempi. A metà della ripresa entra in campo Ambrosini per l’olandese Seedorf e proprio il capitano del Milan chiude la partita. Emanuelson regala un assist al bacio al numero 23 rossonero che firma il definitivo 3-0, mettendo in rete il suo primo gol nel campionato 2011-2012. Gli isolani chiudono in avanti seguendo i comandanti del generale Ballardini, sebbene un monumentale Mexes e l’evergreen Nesta riescano a respingere le minacce degli attaccanti del Cagliari.
STANDING OVATION – All’83° minuto c’è spazio anche per Pippo Inzaghi, che entra al posto di Ibra, uomo partita del match di stasera. Superpippo, acclamato da ogni angolo di San Siro, con la solita frenesia cerca il guizzo vincente che però non arriva. Potrebbero essere stati gli ultimi sette minuti con la maglia del Milan. Discreta la prova di El Shaarawy, entrato nei primi 15′ minuti della ripresa al posto di Robinho. Il Faraone ha sfiorato la rete con una girata al volo sugli sviluppi di un calcio di punizione calciato da Seedorf. Da segnalare tra le fila dei sardi il buon debutto del cileno Pinilla, che sembra essersi già integrato abbastanza bene con i suoi nuovi compagni di squadra.
Milan Cagliari 3-0 video highlights Youtube
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Le ultimissime da San Siro ad un’ora dall’inizio di Milan Cagliari. Tra i rossoneri in difesa Antonini da forfait, con Mesbah che parte titolare dal primo minuto. A centrocampo non ce la fa neanche Ambrosini. Il capitano del Diavolo potrebbe non andare nemmeno in panchina. Seedorf viene spostato sulla trequarti, mentre Emanuelson giocherà nell’undici titolare al fianco di Van Bommel sul centrodestra, mentre Nocerino conserva il posto sul versante di sinistra. In attacco il tandem Ibrahimovic Robinho. Solo panchina per El Sharaawy, il quale farà compagnia al nuovo acquisto Maxi Lopez.
Probabile un’altra tribuna per Filippo Inzaghi, sempre più vicino ad un trasferimento in questi ultimi giorni di calciomercato, con Lazio e Parma fortemente interessate al bomber rossonero. In porta torna a difendere i pali rossoneri il portiere Christian Abbiati, che rientra dopo un infortunio che l’ha tenuto fuori dai campi di gioco per due settimane, con Amelia che si siede in panchina.
Nel Cagliari non ce la fa Conti, Ballardini gli preferisce ancora una volta lo svedese Ekdal. Confermato Pinilla dal primo minuto, con al fianco la variabile impazzita Ibarbo. Alle loro spalle Cossu, che spera di ripetere il gol della sfida contro la Juventus capolista due giornate fa. A centrocampo giocheranno Nainggolan e Dessena, con il belga chiamato ad una grande prova dopo il recente interessamento dei bianconeri di Antonio Conte. Il reparto difensivo sarà composto dalla coppia centrale Canini Astori, come terzini i sardi schiereranno Pisano a destra e Agostini sulla corsia opposta. In porta Michael Agazzi.
Milan Cagliari si affrontano questa sera a San Siro per il posticipo della 20^ giornata di Serie A. I rossoneri perdono il difensore Thiago Silva, al suo posto Mexes. El Shaarawy titolare, Maxi Lopez scalpita in panchina. Fra gli ospiti occhi puntati sul neo acquisto Pinilla, che Ballardini sembra intenzionato a promuoverlo da primo minuto al fianco di Ibarbo e Cossu. Il Diavolo deve ottenere obbligatoriamente i tre punti per restare in scia della Juve, vittoriosa ieri sera nell’anticipo contro l’Udinese per 2-1. Gli isolani cercano il quarto successo in 31 partite disputate fino ad ora a San Siro contro i milanisti.
THIAGO SILVA OUT – La squadra di Massimiliano Allegri arriva alla sfida contro il Cagliari dopo i tre risultati utili consecutivi ottenuti all’indomani della sconfitta nel derby. La vittoria di giovedì sera contro la Lazio in Coppa Italia ha permesso al Milan di arrivare in semifinale, dove ad aspettarlo c’è la Juve di Antonio Conte. In porta rientra Abbiati, dopo l’infortunio al polpaccio che l’ha tenuto fuori per due settimane. In difesa la coppia centrale difensiva sarà composta da Nesta e Mexes. Thiago Silva non viene nemmeno convocato da Allegri per dei guai muscolari. Abate confermato sulla corsia di destra mentre a sinistra ballottaggio fra Antonini e il neo acquisto Mesbah. Il centrocampo rossonero vede la presenza dal primo minuto dell’olandese Van Bommel, con Nocerino e Clarence Seedorf nell’inedita posizione di centro-destra che partiranno nell’undici titolare. In attacco spazio dal primo minuto a El Shaarawy che giocherà al fianco dello svedese Zlatan Ibrahimovic. Alle loro spalle agirà il brasiliano Robinho. Ancora una bocciatura per il bomber Pippo Inzaghi, mentre con tutta probabilità Maxi Lopez farà parte dei sette uomini che si siederanno inizialmente in panchina. Saranno indisponibili invece gli infortunati Boateng, Merkel (per lui si profila un lungo stop), Flamini, Gattuso e Yepes, senza dimenticare il convalescente Cassano.
TABU SAN SIRO – I precedenti non sorridono al Cagliari. I rossoblu negli ultimi 10 incontri in Serie A hanno ottenuto soltanto un punto (0-0 casalingo nella stagione 2008-2009), a fronte di nove sconfitte. Nel recupero di dicembre, i rossoneri rifilarono 2 gol ai sardi di Ballardini tra le mura amiche. L’anno scorso a San Siro terminò 4-1 in favore della formazione milanista, che con quella vittoria festeggiarono lo scudetto della stagione passata. Nei 30 incontri disputati a Milano, i padroni di casa hanno vinto 18 incontri, pareggiato in 9 occasioni e subito soltanto 3 sconfitte.
Probabili formazioni Milan Cagliari
Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Nesta, Mexes, Antonini, Seedorf, Van Bommel, Nocerino, Robinho, El Shaarawy, Ibrahimovic.
Panchina: Amelia, Zambrotta, Bonera, Mesbah, Emanuelson, Ambrosini, Inzaghi, Maxi Lopez. Allenatore: Allegri
Cagliari Fiorentina finisce con uno scialbo 0-0. Iniziata mezzora in ritardo a causa della protesta di 600 lavoratori dell’azienda Alcoa di Portovesme che hanno bloccato i giocatori gigliati nel proprio albergo, la partita ha regalato qualche emozione nel primo tempo, con un buon Cossu che ha provato a realizzare il secondo centro consecutivo dopo la rete alla Juventus. Nella ripresa non succede praticamente nulla, con i viola di Delio Rossi che pagano eccessivamente l’assenza di Jovetic. Negli ultimi minuti Ballardini concede la standing ovation a Conti, ritornato in campo dopo un lungo stop. Situazione invariata per quanto riguarda la classifica, con il Cagliari che si porta a 23 punti (più 8 sulla zona retrocessione) e i gigliati (fermi al 14° posto) ancora in cerca di un’identità precisa dopo la partenza di Gilardino e il cambio di allenatore.
COSSU CI PROVA – I primi 45′ offrono una partita che vive di folate, come quelle del maestrale che si abbatte sul campo del Sant’Elia. La Fiorentina lascia il campo ai padroni di casa che non riescono ad affondare. Ci prova prima Cossu all’ottavo minuto di testa dopo un cross dalla destra di Pisano, ma Boruc compie un miracolo imitando le gesta dei portieri di pallamano. Ancora il trequartista sardo è pericoloso con un tiro da fuori area al 26′, con l’esterno destro che si spegne fuori di pochissimo. I viola sono inesistenti, si rende pericoloso solamente l’ex Lazzarri, schierato in avanti al fianco di Ljajic. Il tiro del centrocampista scalda le mani e i muscoli di Agazzi, che si dimostra reattivo e sventa la minaccia. Allo scadere ci prova anche Montolivo, ma il tiro del nazionale azzurro vola alto sulla traversa. Nonostante alcune buone occasioni, gli uomini di Ballardini nel primo tempo non riescono a ripetere la buona prestazione di domenica scorsa contro la Juve, Ibarbo va avanti a fiammate ma non riesce a rendersi quasi mai pericoloso per la difesa gigliata, dove si segnala un buon Nastasic.
SBADIGLI – Gli sbadigli aumentano fra gli spettatori del Sant’Elia. Uno dei rari sussulti della ripresa arriva al 63′, quando Ibarbo sfonda sulla destra e mette un mezzo un pallone per la testa di Larrivey che spizzica il pallone per Cossu sulla sinistra, però il trequartista rossoblu viene anticipato all’ultimo secondo da Cassani che salva il risultato. I tifosi della squadra di Ballardini si riscaldano alcuni minuti dopo la mezzora, quando viene richiamato in panchina lo statico Larrivey (mai amato dal pubblico di Cagliari), coperto di fischi anche stavolta, al suo posto il marocchino El Kabir. Nel frattempo non succede nulla in campo, gli ospiti non riescono mai a rendersi pericolosi neanche dopo l’ingresso in campo del prodotto del vivaio Acosty al posto di un inconsistente Ljajic. Gli applausi nel finale sono tutti per l’idolo di casa Daniele Conti, rientrato ufficialmente in campo dopo un’assenza che durava oltre due mesi. Le due squadre vanno avanti a braccetto. L’ultima emozione della gara la regala il belga Nainggolan, in ombra per quasi tutti i 90′, con un tiro da fuori area sugli sviluppi di un corner ma la conclusione finisce distante dalla porta difesa dall’estremo difensore viola.
Cagliari Fiorentina si affrontano questo pomeriggio per l’ultima giornata del girone d’andata. Al Sant’Elia, chiuso nel settore distinti e curva sud per i lavori di messa in sicurezza che in questi giorni hanno permesso il regolare svolgimento della partita nel capoluogo sardo, i rossoblu cercano conferme dopo il pareggio esterno sul campo della capolista Juve, mentre i viola sono chiamati al riscatto dopo la sconfitta interna contro il Lecce. Emergenza in attacco per gli ospiti, con Jovetic convocato ma difficilmente potrà essere utilizzato dal primo minuto.
BALLARDINI CONFERMA TUTTI – Davide Ballardini conferma in toto la formazione che è riuscita a strappare l’1-1 agli uomini di Conte domenica scorsa. L’unica novità nel 4-3-1-2 del tecnico cagliaritano potrebbe essere rappresentata dal rientro nell’undici titolare del capitano Daniele Conti, tornato in forma dopo l’infortunio che l’ha tenuto lontano dal terreno di gioco per gran parte negli ultimi mesi, sebbene lo svedese Ekdal sia ancora favorito per una maglia da titolare. In difesa, a difendere i pali della squadra rossoblu ci sarà Agazzi, al centro la coppia Astori Canini, con Pisano terzino destro e Agostini sulla corsia di sinistra. A centrocampo, al fianco di Conti giocheranno Dessena e Nainggolan, in questi ultimi giorni vicino alla Signora. In attacco confermato il tandem delle ultime giornate, Ibarbo Larrivey, alle loro spalle agirà il trequartista Cossu, autore del gol che ha permesso ai sardi di tornare imbattuti dalla trasferta di Torino. Qualora arrivasse la vittoria quest’oggi il Cagliari si porterebbe a quota 25 punti, con la possibilità di scavalcare il Genoa all’ottavo posto.
JOVETIC IN FORSE – Delio Rossi deve affrontare l’emergenza attacco. Jovetic si è bloccato durante l’ultimo allenamento, per lui un risentimento muscolare, ed è difficile che il montenegrino riesca a partire dal primo minuto nella sfida contro i rossoblu. Al suo posto dovrebbe giocare l’ex di turno Lazzari al fianco di Ljajic. Confermato il modulo delle ultime tre partite, il 3-5-2, con Montolivo Behrami e Salifu a centrocampo, Cassani e Pasqual esterni. In difesa dovrebbero partire dal primo minuto Nastasic, Gamberini e Natali, in porta Boruc. A Firenze si respira un’aria pesante di contestazione, con i tifosi imbufaliti nei confronti della dirigenza, colpevole di aver venduto il bomber Gilardino e di distruggere il progetto che nell’era Prandelli aveva portato i gigliati a lottare per le posizioni di vertice in campionato. I viola vengono da due sconfitte consecutive, contro Lecce e Roma in Coppa Italia. In trasferta il ruolino di marcia della squadra è pessimo, una vittoria in 9 partite fin qui disputate lontano dal Franchi (quella di Novara dell’8 gennaio scorso). La Fiorentina ha bisogno soltanto dei tre punti, per allontanare lo spettro della zona retrocessione, distante solamente 6 punti.
Si era messa bene la partita per la Juventus, in vantaggio con Vucinic dopo appena 7 minuti e grazie ad una splendida azione corale, che ha visto concludere l’attaccante montenegrino con un facile tap-in a porta vuota il più facile dei gol su assist di Lichtsteiner.
La partita come detto si era messa in discesa e la controprova era venuta anche dalla bella occasione creata da Matri che da buon ex aveva cercato di chiudere la gara con un bel destro da fuori area. Il Cagliari però c’è e non abbandona mai la partita, rendendosi pericoloso in più di un’occasione, anche se mai in maniera nitida e recriminando su due tocchi di mano in area juventina, anche se solo sul tiro di Cossu ribattuto da Pirlo, il rigore pare essere netto. L’arbitro però non è della stessa opinione e lascia correre. L’ultimo a provarci è Pepe, che non sfrutta però al meglio un bel assist di Vucinic appoggiando di fatto ad Agazzi. Si va al riposo sul vantaggio bianconero, ma i sardi ci sono e si fanno sentire.
Nel secondo tempo però le cose non si mettono bene per i padroni di casa, che già dopo un minuto dall’inizio della ripresa si ritrovano con un punteggio di parità, i sardi, infatti, grazie ad una splendida conclusione di esterno sinistro di Cossu, riagguantano un risultato che nel primo tempo li aveva penalizzati. Dopo il gol però la gara diventa un monologo bianconero, la Vecchia Signora, di fatto aumenta il ritmo e alzando il baricentro prova a riportare il risultato dalla propria parte, il tutto però in maniera confusionaria e di fatto vana. Nonostante ciò l’occasione arriva e proprio sulla testa di capitan Del Piero, che su una bella palla di Pirlo, da calcio da fermo, colpisce di testa a botta sicura, ma in maniera troppo centrale favorendo così di fatto la facile parata dell’estremo difensore rossoblu. Nei minuti successivi non succede più nulla fino a quando la palla non capita sui piedi di Milos Krasic, che però, ciabatta clamorosamente con lo specchio della porta totalmente libero, dimostrando così di attraversare un periodo di forma non proprio esaltante che lo sta portando sempre più lontano dalla maglia bianconera.
Il pari è alla fine sostanzialmente giusto, ma la Juve abbandona lo stadio con l’amaro in bocca e con la convinzione di aver perso una possibilità ghiotta di mettere pressione ai rivali rossoneri, impegnati stasera in un derby che si preannuncia molto rovente e non solo per il clima che le due tifoserie staranno preparando.
Partita fondamentale per la Juventus, chiamata ad un impegno tutt’altro che facile. Nella conferenza stampa pre-gara, Antonio Conte, come sempre del resto, ha predicato prudenza, ribadendo con forza la totale estraneità d’interesse nei confronti del match clou (derby di Milano) di questa giornata che potrebbe valere, qualora i bianconeri battessero il Cagliari, il vertice solitario della classifica.
Il tecnico salentino dovrà fare a meno per questa gara dello squalificato Chiellini, al cui posto dovrebbe giocare il solito De Ceglie, oltre al difensore toscano neanche convocati, Giaccherini, dolore alla zona lombare per lui, e lo sfortunato Quagliarella, reduce dall’operazione per la frattura allo zigomo rimediata nella scorsa gara a Lecce. Proprio l’assenza del bomber napoletano, ha consentito al neo acquisto Borriello di rientrare nella lista dei convocati di mister Conte.
Per il resto confermata la solita formazione con cui i bianconeri scendono regolarmente in campo, Buffon fra i pali, difesa a quattro con Lichtsteiner sulla fascia destra e la coppia Barzagli-Bonucci, a completare il reparto. A centrocampo solito pacchetto con Pirlo, affiancato da Marchisio e Vidal, mentre in attacco Vucinic e Pepe agiranno sugli esterni con Matri unica punta centrale.
In previsione dell’impegnativa trasferta allo Juventus Stadium, il tecnico isolano, Ballardini ha confermato in toto l’undici vittorioso contro il Genoa, con Agazzi tra i pali e a protezione del giovane portiere sardo una linea difensiva composta da Pisano e Agostini esterni bassi e la coppia Canini-Astori coppia centrale. A centrocampo insieme al solito Nainggolan, accostato anche alla Vecchia Signora in questa sessione invernale di mercato, ci saranno Dessena, sostituto di Biondini passato al Genoa, e l’ex di turno Ekdal a sostituire il degente ma recuperato capitan Conti. In attacco la coppia dovrebbe essere composta da Larrivey e Ibarbo, con il giovane colombiano unico sicuro del posto, mentre per quanto riguarda l’argentino, dovrebbe giocarsi il ruolo di punta con El Kabir, in grande spolvero nell’allenamento pre-trasferta. Dietro il duo d’attacco il solito Cossu, ad agire da trequartista, con compiti di copertura in caso di ripartenza bianconera.
PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS-CAGLIARI
Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, De Ceglie; Vidal, Pirlo, Marchisio; Pepe, Matri, Vucinic.
A disp.: Storari, Sorensen, Marrone, Pazienza, Estigarribia, Del Piero, Borriello.
Cagliari Genoa era la partita dell’esordio di Pasquale Marino sulla panchina del Grifone, in veste di successore di Alberto Malesani, reo di non aver fornito alla sua squadra una precisa identità di gioco: alla vigilia, Marino aveva ritenuto opportuno scomodare paragoni importanti, con il Genoa di Gasperini e del compianto Professor Scoglio, intenzionato a lasciare il segno. Era, inoltre, la partita di esordio di Alberto Gilardino al centro dell’attacco del Genoa, atteso perchè considerato il rinforzo fondamentale per l’attacco dei rossoblu.
L’esordio, però, al Sant’Elia di Cagliari, contro la squadra ben messa in campo da Davide Ballardini, non è dei migliori per il Genoa, con un avvio di gara assolutamente in salita per il Grifone, costretto a rincorrere appena dopo 13 minuti di gioco, quando il Cagliari passa in vantaggio su calcio di rigore concesso dal direttore di gara Celi per fallo di Mesto su Cossu, e realizzato prontamente da Larrivey, al terzo gol in campionato, che batte Sebastian Frey.
I padroni di casa, però, non si accontentano del vantaggio, imbastendo trame di gioco e costruendo pericoli per la porta di Frey, con occasioni anche clamorose che avrebbero potuto rendere il passivo del primo tempo ben più pesante per il Genoa: su tutte, le occasioni di Nainggolan al 15′, di poco alta, la traversa di Canini al 17′, il colpo di testa di Victor Ibarbo al 37′ su cross di Agostini e l’insidiosissimo colpo di testa di Larrivey al 44′ parato da Frey, in un primo tempo dominato totalmente dai sardi, che avrebbero meritato perlomeno il raddoppio nella prima frazione di gioco con un Larrivey in grande spolvero così come il giovane Ibarbo, non più una sorpresa, ed un grande Cossu. Tra i rossoblu ospiti, il peggiore è Kucka, sostituito già al 35′ da Jorquera, ma è l’intera squadra ad aver avuto un approccio negativo alla gara.
Il secondo tempo si apre con una buona occasione per il Genoa che prova a scuotersi con un’occasione per il capitano Marco Rossi al 50′, sulla quale si stava avventando anche il neo acquisto Gilardino. Le speranze del Genoa durano ben poco, spezzate dall’azione spettacolare, da centometrista, di Ibarbo innescato da Cossu che batte Frey in uscita al minuto 56 per il 2-0, realizzando il suo secondo gol in campionato.
Al minuto 66 si complicano ulteriormente le cose per il Genoa di Marino, con l’espulsione ai danni di Emiliano Moretti, per fallo sull’attaccante colombiano che si stava involando nuovamente verso la porta: il Genoa in inferiorità numerica è sempre più in difficoltà, ed al 72′, Granqvist infila nella sua porta un traversone di Agostini realizzando in autogol il 3-0 per il Cagliari. Un risultato che sarà quello definitivo, anche se per il Cagliari ci sarebbe la possibilità di rendere il passivo ancora più pesante, con le occasioni capitate all’ 82′ per Larrivey servito da Ibarbo, che però manda fuori da ottima posizione.
La gara si conclude così dopo due minuti di recupero, netta superiorità del Cagliari in grande forma e, dall’altra parte, un Genoa in totale confusione: ci sarà molto da lavorare per Pasquale Marino, che probabilmente non si aspettava un esordio tanto negativo nella successione ad Alberto Malesani, che comunque aveva lasciato la squadra con 21 punti in classifica. Per il Cagliari, invece, ottime notizie soprattutto da parte di Ibarbo, a tratti incontenibile: sarà contento di questo il presidente Cellino che ha seguito la gara non dalla sua consueta posizione in tribuna, bensì dagli spogliatoi, da un televisore appositamente installato, seguendo la sua proverbiale scaramanzia, essendo questa la giornata numero 17. Una scaramanzia che, guardando il risultato finale, ha portato gli esiti sperati.
La diciassettesima giornata di campionato, fra le gare della domenica pomeriggio, vedrà di fronte nel “derby rossoblu” Cagliari e Genoa, in campo alle ore 15:00 al Sant’Elia, in una partita interessante soprattutto per testare le potenzialità del nuovo Genoa, quello targato Pasquale Marino, dopo la fine dell’avventura di Alberto Malesani, e con in campo il neo arrivato Alberto Gilardino, pronto a dimostrare tutto il suo valore, dopo i mesi di appannamento in maglia Viola.
Il tempo per lavorare e per plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza non è stato moltissimo, ma Pasquale Marino, uomo pragmatico e di poche parole, vuole dare l’imprinting al suo Genoa già dalla prima partita ufficiale in campionato ed intanto per il neo tecnico rossoblu giungono ottime notizie dall’infermeria, che si è svuotata di Kucka e Dainelli, che potrebbero andare in panchina contro il Cagliari.
Nell’ambiente del Grifone, comunque, l’attenzione nei giorni della sosta è stata puntata sull’arrivo di Alberto Gilardino, un rinforzo di grandissimo spessore, capace di spostare da solo l’asticella del potenziale offensivo di una squadra: pertanto, il gioco del Genoa dovrà, d’ora in poi, provare ad adattarsi alle caratteristiche dell’attaccante, puntando maggiormente su cross provenienti dalle fasce, per sfruttare i suoi colpi di testa e la sua prontezza in zona gol.
Nella gara di Cagliari, dunque, Pasquale Marino schiererà un Genoa con modulo 4-3-3 con Frey in porta, Mesto, Dainelli, Granqvist, Antonelli in difesa, Marco Rossi, Veloso, Merkel, Zè Eduardo a centrocampo, Gilardino e Jankovic in attacco.
I padroni di casa cagliaritani allenati da Ballardini, invece, si schiereranno con un modulo 4-3-1-2, con Agazzi, Pisano, Canini, Ariaudo, Agostini; Dessena, Nainggolan, Ekdal; Cossu; Thiago Riberio, Ibarbo.
Alle ore 15, allo stadio Sant’Elia di Cagliari, arbitrerà il signor Domenico Celi della sezione di Bari, coadiuvato dai due assistenti Marzaloni e Debosz, e dal quarto uomo Gennaro Palazzino di Ciampino.