Tag: davide astori

  • Cagliari – Inter 2-2, già esaurito l’effetto Stramaccioni?

    Cagliari – Inter 2-2, già esaurito l’effetto Stramaccioni?

    L’ Inter di Stramaccioni esaurisce l’entusiasmo del cambio di panchina e impatta contro un Cagliari combattivo e mai banale. Finisce 2 a 2 il match sul campo neutro di Trieste, con una evidentissima involuzione sul piano del gioco da parte dei nerazzurri (che non riescono ad approfittare dell’inferiorità numerica dei sardi). La contemporanea sconfitta della Roma avrebbe garantito in caso di vittoria un aggancio pesante in classifica, e invece l’ Inter continua come già visto in tutta la stagione a fare un’altalena di risultati che probabilmente la estrometteranno anche dall’Europa League per il prossimo anno.

    Nessuna novità in formazione negli schieramenti, dove Stramaccioni schiera il 4-3-3, con Ranocchia al posto di Lucio affiancato da Samuel, a centrocampo Guarin al posto di Poli e davanti confermato il tridente Zarate, Forlan e Milito. Tutto confermato anche per Ficcadenti che non cambia nulla nelle previsioni con Thiago Ribeiro che vince il ballottaggio con Ibarbo.

    PRIMO TEMPO – Primo squillo di tromba per i nerazzurri con Zarate che da sinistra si crea lo spazio, rientra con il destro e impegna con un bella conclusione Agazzi che devia in angolo. È però il Cagliari a passare in vantaggio al 5’ con Astori che sugli sviluppi di un calcio d’angolo, nonostante la stretta marcatura di Ranocchia riesce ad avvitarsi in acrobazia e a battere Castellazzi. Non passa nemmeno un minuto e l’Inter pareggia: progressione di Zarate che serve un pallone d’oro a Milito, con l’argentino che controlla il pallone, si gira e senza guardare batte con un rasoterra Agazzi. Graziato al 17’ Pinilla, che rifila una manata al volto a Stankovic guadagnandosi un cartellino giallo. Ancora Inter pericolosa davanti con una buona risposta del portiere del Cagliari al 25’ su un bel colpo di testa di Cambiasso. Splendida progressione di Nainggolan al 37’ che, partendo da centrocampo fa fuori mezza difesa nerazzurra e si vede neutralizzare da Castellazzi con una parata in due tempi una gran conclusione dal limite dell’area.

    Esteban Cambiasso © Giuseppe Bellini Getty Images Sport

    SECONDO TEMPO – Nessun cambio nella ripresa per entrambe le squadre, con gli stessi ventidue del primo tempo. Il centrocampo nerazzurro sembra soffrire la stanchezza, mancando di pressing e di buone iniziative davanti, con Stramaccioni che toglie uno spentissimo Guarin per inserire un più fresco Poli al 10’. Continua a giocare meglio il Cagliari e al 15’ ritrova il vantaggio con una bella azione corale: Conti mette dentro un bel pallone su cui incoccia di testa Pinilla, prendendo in contro tempo Castellazzi che viene beffato. Decisione contraddittoria dell’arbitro che ammonisce nuovamente Pinilla per eccesso di esultanza, con il risultato che l’attaccante cagliaritano viene espulso lasciando i suoi in dieci. L’Inter ripete lo stesso copione del primo tempo e trova il gol del pari un istante dopo il gol dello svantaggio. Cross dalla trequarti di Forlan, con Cambiasso che approfitta di una disattenzione difensiva e batte Agazzi da due passi. Ficcadenti al 26’ corre ai ripari inserendo Ibarbo al posto di Thiago Ribeiro. Occasione sprecata al 28’ da Zarate che in area stoppa e calcia largo angolando troppo il tiro. Non si arrende il Cagliari che nonostante l’inferiorità numerica, crede nella vittoria e si rende pericoloso in un paio di occasioni. Stramaccioni alla mezz’ora toglie uno spentissimo Forlan per Pazzini. Ancora occasione per Zarate che si vede negare il gol su un tiro a giro solo grazie a una bellissima parate di Agazzi che vola in tuffo. Ultimi cambi per le due squadre al 38’ con Ficcadenti che inserisce Perico e Nenè per Ekdal e Cossu, mentre Stramaccioni manda in campo Obi al posto di Stankovic. Incredibile occasione mancata dai nerazzurri con Pazzini che approfitta di un’uscita sbagliata da Agazzi e schiaccia di testa mancando la rete di pochissimo. Il match finisce sul punteggio di 2 a 2 che frena ancora una volta gli entusiasmi e le ambizioni europee nerazzurre.

  • Napoli – Cagliari 6-3, Lavezzi show

    Napoli – Cagliari 6-3, Lavezzi show

    Partita pirotecnica quella in scena al San Paolo, un Napoli tutt’altro che distratto dal pensiero della Champions prende a pallate il Cagliari che si presenta alla partita come vittima sacrificale e subisce per 90′, fatta eccezione per qualche sporadica occasione, il gioco travolgente dei partenopei. I padroni di casa mantengono il controllo della gara fin da subito concedendo certo qualche occasione di troppo, figlia soprattutto di un certo appagamento dato man mano dal risultato sempre più largo, ma che a Londra potrebbe costar caro.

    Come detto gli azzurri partono subito forte e al 9′ sono già in vantaggio grazie ad un’azione personale di Hamsik che rubata palla sulla trequarti aggira Conti e dal  limite dell’area incrocia un destro chirurgico che s’insacca all’angolino basso alla destra dell’incolpevole Agazzi. E’ il primo acuto, passano appena 10′ minuti ed ecco che arriva il raddoppio, stavolta è capitan Cannavaro bravo ad inserirsi da dietro e a colpire di testa una deliziosa parabola disegnata da calcio da fermo dal Pocho Lavezzi. La regola del 10 vale anche per la terza marcatura di marca partenopea, al 29°, infatti, arriva la tripletta degli uomini di Mazzarri e ancora una volta è il numero 22 a metterci lo zampino superando in velocità il diretto avversario e mettendo in mezzo un pallone forte e teso che Astori, devia nella propria porta, per il più classico degli autogol.

    3-0 dopo mezz’ora e la pratica pare essere già archiviata, se non fosse per Larrivey che con un bel colpo di testa, sfruttando l’assist di Conti, batte de Sanctis e accorcia le distanze. Al 41′ poi tocca a Thiago Ribeiro, subentrato all’infortunato Nainggolan, avere sui piedi la palla buona per riaprire sorprendentemente il match prima della fine del primo tempo, ma purtroppo per lui e per il Cagliari trova sulla sua strada l’opposizione di Desanctis, che a dire il vero non fatica molto a deviare il tiro dell’attaccante rossoblu. Si va al riposo.

    Al rientro in campo delle squadre ti aspetti un Cagliari arrembante che metta alle corde il Napoli, ma a chiudere la pratica ci pensa ancora lui, il solito Pocho Lavezzi sempre più leader di questa squadra, che sfruttando la sua velocità supera Canini, il difensore cagliaritano prova ad intervenire sulla palla ma colpisce nettamente l’attaccante, è rigore ed è lo stesso Lavezzi a battere dagli undici metri il malcapitato Agazzi.

    Paolo Cannavaro © gettyimages

    Pochi minuti ancora è Mazzarri concede al suo uomo di punta un po’ di fiato ed una meritata standing-ovation, facendogli subentrare  Cavani, che non tarda ad entrare in clima partita. El Matador prima cerca la soluzione personale, con la palla che esce di poco a lato e poi al 70′ offre un pallone invitante a Gargano, che controllando col destro supera due uomini e sul rimbalzo batte di sinistro e per la quinta volta l’estremo difensore sardo.

    Pochi minuti dopo però è ancora un sussulto di Larrivey a far scuotere la testa a Mazzarri, El Bati in elevazione sovrasta un troppo lascivo Campagnaro e sfruttando una bella palla messa in mezzo dal talentino Ibarbo, batte per la seconda volta il numero 1 degli azzurri. A questo punto la partita sembra non aver nient’altro da dire, e invece ecco il punto del set dei padroni di casa, Pandev confeziona un assist al bacio per Maggio, anch’esso subentrato, e l’esterno della nazionale non si fa pregare incrociando col destro e battendo ancora Agazzi. Stavolta la partita è definitivamente chiusa per chi avesse avuto qualche dubbio, ma Larrivey non è d’accordo e si regala una terza gioia personale con un’azione fotocopia rispetto a quella che lo aveva portato a siglare la sua seconda rete, stesso copione dunque con Ibarbo in veste di uomo assist e l’attaccante argentino bravo a svettare di testa e a battere ancora l’estremo azzurro.

    Nove gol, tanto spettacolo e una serata indimenticabile per entrambe le difese che sicuramente non hanno brillato, Mazzarri dovrà di sicuro dare una strigliata ai suoi, perchè 3 gol allo Stamford Bridge difficilmente sarebbero digeribili, certo che se davanti Lavezzi continua nel suo stato di grazia, il tecnico toscano gode di una preziosa arma per approdare ai quarti e chissà sognare anche qualcosa in più.

  • Juve parte l’assalto a Guarin, Caceres si allontana

    Juve parte l’assalto a Guarin, Caceres si allontana

    Martin Caceres o Fredy Guarin, solo uno di loro potrà vestire la maglia bianconera in questa sessione di calciomercato invernale. Il loro status di extracomunitario infatti non consente alla Juventus di poterli tesserare entrambi avendo libera per questa stagione soltanto una casella riservata all’acquisto di un calciatore non comunitario che gioca in un campionato che non sia quello italiano. La Vecchia Signora quindi si trova costretta a fare una scelta, portare a Torino o il difensore uruguagio oppure il centrocampista colombiano, entrambi richiesti fortemente dal tecnico Antonio Conte.

    Fredy Guarin | © Bruno Pires/EuroFootball/Getty Images

    Se fino a ieri l’acquisto di Caceres da parte del club di Corso Galileo Ferraris sembrava ormai cosa fatta rimandando il discorso legato a Gurin a luglio, oggi la situazione si è invertita. Il Siviglia infatti sta opponendo una strenua resistenza per il terzino della nazionale uruguagia guidata da Tabarez. Ballano due milioni tra quanto offerto e quanto richiesto, la Juve è disposta a pagare un paio di milioni di prestito oneroso e spingersi fino a 7 per il riscatto mentre il club andaluso, nonostante abbia preso atto della volontà di Caceres di fare ritorno a Torino, non si smuove dai 9 milioni richiesti. Per tale motivo la Juventus si sarebbe stancata del comportamento del Siviglia spostando le sue priorità su Guarin, congelando di fatto la trattativa imbastita con la Roma per David Pizarro che non convince pienamente Conte.

    Nelle scorse settimane Beppe Marotta ha avviato i primi contatti con il giocatore, sul quale c’è anche il forte interesse della Roma, e con il suo club di appartenenza, il Porto. I lusitani chiedono 13 milioni per cedere il mediano, la Juve starebbe per far pervenire ai dirigenti dei Dragoes un’offerta di prestito oneroso con un riscatto obbligatorio, sulla parola, a giugno più bonus legati al rendimento per una cifra complessiva molto vicina alle richieste del Porto. Con Guarin i bianconeri andrebbero a sistemare la zona nevralgica del campo con un altro tassello importante e il suo arrivo precluderebbe quello di Caceres.

    A questo punto per la difesa Marotta starebbe battendo altre piste, su tutte quella che porta a Davide Astori del Cagliari. Probabile che in occasione del match di campionato di domenica tra la Juve e i sardi allo Stadium il dg bianconero e il presidente del Cagliari Massimo Cellino organizzino un incontro per parlare del difensore, i rapporti tra i due club sono ottimi viste le recenti operazioni come quella che ha portato un anno fa Alessandro Matri a vestire la maglia bianconera.

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  • Cagliari e Napoli fermi al palo. Lavezzi sbotta, Astori ko

    Cagliari e Napoli fermi al palo. Lavezzi sbotta, Astori ko

    Bella partita quella di quest’oggi al Sant’Elia ma a differenza della scorsa stagione senza gol e rimonte spettacolari. Cagliari e Napoli si affrontano a viso aperto alternandosi nella conduzione del gioco ma costringendosi ad imprecare per le parate di De Sanctis e le traverse di Nainggolan e Nenè da un lato e il palo di Santana e la reattività di Agazzi dall’altra. Come annunciato alla vigilia Mazzarri adopera un turnover corposo mettendo a riposo quattro uomini fondamentali come Cannavaro, Inler, Maggio e Hamsik a conti fatti però solo la presenza dello svizzero in mediana è forse mancata mentre Fernandez ha dato prova delle sue qualità e Santana ha fatto la sua migliore partita in azzurro. Gli isolani in formazione tipo con Nenè preferito a Larrivey in attacco sono meno precisi e dinamici rispetto al solito a centrocampo e vivono sopratutto delle fiammate di Cossu mentre i laterali sono più preoccupati di Zuniga e Dossena.

    Ezequiel Lavezzi | ©Enrico Locci/Getty Images
    La partita è incerta sin dall’avvio con Nenè che si fa ipnotizzare da De Sanctis dopo una bella azione isolana, il Napoli sembra più quadrato ma soffre la partita no di Lavezzi e Cavani che non riescono a dare profondità e peso all’attacco partenopeo. L’occasione per passare però arriva sugli sviluppi di un calcio d’angolo con Santana che centra il palo da posizione favorevolissima. Dall’altro lato è Nainggolan con un tiro di rara bellezza a beccare la traversa ad un gol che si sarebbe candidato di diritto ad uno dei più belli dell’intera stagione. Nel finale di partita Mazzarri manda in campo l’artiglieria pesante con Hamsik al posto dell’adirato Lavezzi e poi anche Inler e Maggio ed è proprio quest’ultimo a stravolgere l’equilibrio con le sue sgroppate sulla destra chiamando Agazzi al miracolo prima del gong. Il pari finale aiuta a muovere la classifica di entrambi ma lascia qualche spunto interessante per gli allenatori che devono far i conti con il mal in attacco delle due squadre. Un problema in più per Ficcadenti e forse anche per la Nazionale il brutto infortunio ad Astori che in un contrasto con Lavezzi ha riportato la rottura del perone.

  • Marchetti, Paloschi e Poli. Nasce un’asse Cagliari Milan?

    Marchetti, Paloschi e Poli. Nasce un’asse Cagliari Milan?

    Dopo qualche problema nella passata stagione per liberare Allegri Cagliari e Milan sembrano aver ritrovato le sinergie di un tempo tanto da ipotizzare la nascita di un secondo asse privilegiato con la società del presidente Cellino dopo quello sorto nella scorsa stagione e ormai consolidato con il Genoa di Preziosi.

    © Enrico Locci/Getty Images

    Federico Marchetti
    Il club sardo ha ieri riscattato dal Milan l’intero cartellino di Davide Astori promettente difensore con più di qualche chance di arrivare all’Europeo nella prossima stagione. A margine della trattativa si è però parlato anche della possibilità di nuovi colpi di mercato, il primo in seguito ad un ritorno di fiamma dei rossoneri per Marchetti. Il vice di Buffon in Sudafrica sembrava essersi promesso alla Lazio di Lotito ma i continui diverbi del presidente delle aquile con Cellino potrebbero paventare nuove ipotesi, con Marchetti che arriverebbe a San Siro in prestito in cambio del prestito di Amelia. Gli affari tra i due club potrebbero ancora continua con Cellino che vorrebbe sostituire Acquafresca con Alberto Paloschi mentre Donadoni piacerebbe avere in organico il giovane della primavera Oduamadi. Ma il vero colpo potrebbe esser messo a segno dalle due società con Andrea Poli, il giovane talento di casa Samp è considerato uno dei migliori centrocampisti italiani del futuro e il Milan per battere la solita concorrenza di Inter e Juventus potrebbe prenderlo insieme al Cagliari per poi portarlo a Milano tra una stagione.

  • Il Cagliari scarica Acquafresca e riscatta Astori dal Milan

    Il Cagliari scarica Acquafresca e riscatta Astori dal Milan

    Sembrava dovesse rimanere in terra sarda e invece Robert Acquafresca farà rientro al Genoa. Il Cagliari infatti non ha esercitato l’opzione per il riscatto del cartellino dell’attaccante italo-polacco, che scadeva oggi, fissato a 6 milioni di euro.  

    © MARIO ROSAS/AFP/Getty Images
    Tornato in Sardegna nella scorsa estate con la formula del prestito, dopo le infruttuose parentesi Atalanta e Genoa, in cerca della stagione del riscatto, Acquafresca ha giocato quasi tutte le gare da titolare sia con Bisoli, prima, che con Donadoni, poi, in panchina. Per lui però solo 8 reti all’attivo non riuscendo a ripetere l’exploit della stagione 2008-2009 quando con la casacca rossoblu andò in rete per ben 14 volte guadagnandosi le attenzioni di diverse club quali la Lazio e il Napoli. L’Inter, proprietaria del cartellino, lo inserì nella trattativa con il Genoa che portò a Milano Milito e Thiago Motta e girato subito all’Atalanta. A Bergamo però cominciò il suo calvario: solo 1 rete in campionato segnata con la maglia nerazzurra, il resto è storia recente. Non è detto però che Acquafresca resti a Genova, l’attaccante potrebbe essere inserito in qualche trattativa ma l’ultima parola spetta al nuovo tecnico del Grifone, Alberto Malesani.   Il Cagliari, che oggi ha incassato anche un sostanzioso assegno di 15.5 milioni di euro dalla Juventus per il riscatto già fissato a gennaio di Alessandro Matri, ha invece riscattato dal Milan l’altra metà del cartellino del difensore Davide Astori che ora è tutto rossoblu: 4 milioni di euro il costo dell’operazione. Infine non sono riscattati nè Simone Missiroli, che rientra alla Reggina, e nè Simon Laner, che torna all’Albinoleffe.

  • Milan, Nesta rinnova. Seedorf verso il Corinthians

    Milan, Nesta rinnova. Seedorf verso il Corinthians

    L’infortunio di Philippe Mexes costringe il Milan a rivedere in parte le sue strategie di mercato legate alla difesa. Il francese acquistato dalla Roma per sostituire Alessandro Nesta perderà la prima parte del campionato per la riabilitazione e in casa rossonera vogliono tutelarsi riportando Astori a Milanello dopo la positiva esperienza a Cagliari.

    Ma stando alle ultime indiscrezioni lo spogliatoio rossonero avrebbe sottoscritto un patto per puntare alla prossima Champions League convincendo Nesta a rinnovare per un’altra stagione. Operazione rinnovo che potrebbe non riguardare Clarence Seedorf allettato dalla proposta di Ronaldo di trasferirsi in Brasile per tentare di vincere con la maglia del Corinthians la Coppa Libertadores arricchendo di un altro trofeo prestigioso il suo ricco palmares.

  • Milan: riscatto Astori, Braida a pranzo con Cellino

    Milan: riscatto Astori, Braida a pranzo con Cellino

    Ad assistere al vibrante match tra Bologna e Cagliari ieri pomeriggio al Dall’Ara c’era Ariedo Braida. Il ds rossonero in compagnia del procuratore di Astori, stando a quanto scrive Sportmediaset, ha pranzato con il presidente Cellino proprio per parlare del riscatto del giovane difensore.

    Astori autore di un sontuoso campionato dovrebbe esser riscattato dai rossoneri e poi girato alla Roma come contropartita nell’affare Mexes. Braida e Cellino avranno comunque sfruttato l’occasione per parlare di Marchetti e Lazzari da tempo ormai in orbita Milan.

  • Mexes si promette al Milan. La Roma pensa ad Astori

    Mexes si promette al Milan. La Roma pensa ad Astori

    Sin da questa estate si era detto che il trasferimento alla Roma di Marco Borriello era valso al Milan un diritto di prelazione su Philippe Mexes. Il difensore francese dopo sette stagioni in giallorosso al termine della stagione si legherà al Milan dove lo attende il pesante fardello di esser considerato “il vice Nesta”.

    Nonostante l’Equipe ieri vociferava di un interessamento concreto del Milan per il giovane Mamadou Sakho da più parti arrivano conferme dell’accordo ormai totale tra Galliani e Mexes con il contratto già pronto per legare in francese al Milan per le prossime quattro stagione. Indiscrezioni del web vogliono una conferma in un “simpatico” botta e risposta nel post partita di Milan-Napoli tra Pradè e Galliani, il ds giallorosso avrebbe detto “e così ci porti via Mexes” il plenipoteziario di via Turati con il solito sorrisone ha lasciato però cadere la provocazione.

    I rapporti tra i giallorossi e il Milan sono comunque ottimi e a tal proposito proprio il Milan potrebbe aiutare la Roma a prendere il sostituto del francese, cedendo a parziale contropartita la metà del cartellino di Astori lasciando poi i giallorossi a trattare il riscatto con il Cagliari.

  • Matri, Thiago Motta e Giovinco i volti nuovi tra i convocati di Prandelli

    Matri, Thiago Motta e Giovinco i volti nuovi tra i convocati di Prandelli

    In occasione dell’amichevole di mercoledì che vedrà l’Italia affrontare la Germania a Dortmund, il ct della Nazionale italiana Cesare Prandelli ha diramato la lista dei convocati.
    Quattro le novità: si tratta dell’attaccante appena acquistato dalla Juventus Alessandro Matri, del centrocampista oriundo dell’Inter Thiago Motta, del fantasista del Parma Sebastian Giovinco e del difensore del Cagliari Davide Astori. Per tutti e quattro questa è la prima chiamata in azzurro.

    Nella lista dei 23 figurano inoltre colui che sarà il capitano designato Gianluigi Buffon, al rientro dopo l’operazione subìta alla schiena, e Antonio Cassano. Niente convocazione invece per Balotelli alle prese con un infortunio.

    Questi i 23 convocati da Prandelli

    Portieri: Buffon (Juventus), Sirigu (Palermo), Viviano (Bologna)
    Difensori: Astori (Cagliari), Bonucci (Juventus), Cassani (Palermo), Criscito (Genoa), Chiellini (Juventus), Maggio (Napoli), Ranocchia (Inter).
    Centrocampisti: Aquilani (Juventus), De Rossi (Roma), Giovinco (Parma), Mauri (Lazio), Montolivo (Fiorentina), Thiago Motta (Inter), Nocerino (Palermo), Palombo (Sampdoria)
    Attaccanti: Borriello (Roma), Cassano (Milan), Matri (Juventus), Pazzini (Inter), Rossi (Villarreal)