Tag: davide astori

  • L’Inter non morde, pari e veleni col Cagliari

    L’Inter non morde, pari e veleni col Cagliari

    Rimpianto per l’occasione sprecata. Ma anche tante polemiche. Al termine del match tra Inter e Cagliari, il clima è rovente. Perché i nerazzurri non hanno fatto stropicciare gli occhi al pubblico di San Siro, ma il rigore su Ranocchia al minuto 91’ c’era tutto. Astori aggancia il difensore interista di poco dentro la linea dell’area grande. Giacomelli non solo non fischia il rigore, ma non fischia neanche il fallo. Grandi proteste e Stramaccioni espulso. Insomma, gli ingredienti per il polverone della settimana ci sono tutti. Di certo il Cagliari, sul piano del gioco, non ha rubato nulla, mettendo in difficoltà il reparto difensivo dell’Inter spesso non lucidissimo, nonostante i rientri da titolare di Ranocchia e Samuel.

    Trazione anteriore – Il Cagliari che scende in campo a San Siro non da l’impressione della comparsata. Pulga e Lopez schierano un undici zeppo di qualità, soprattutto dal centrocampo in su. E infatti i sardi attaccheranno per ampi tratti della partita con otto uomini organici alla trama offensiva. Pisano e Avaler macinano chilometri sulle rispettive fasce di competenza, Nenè (out dopo 35’ per infortunio), Cossu e Saufanno il resto.

    Sau blocca l'inter e festeggia la sua prima doppietta in serie A
    Marco Sau ferma l’Inter con una doppietta, la prima in serie A © Claudio Villa/Getty Images Sport

    Subito Palacio – Eppure i padroni di casa partono fortissimo. Al 10’ Palacio spezza gli equilibri dopo una lettura perfetta dell’azione, e allora sembra che il pomeriggio nerazzurro si metta in discesa. Il problema dell’Inter è che il possesso palla è un po’ opaco e non certo concreto.E il tridente spesso non aiuta il centrocampo a salire, spezzando così lo scacchiere in due tronconi. Handanovic salva tre volte prima di capitolare: su Nené, Astori e ancora Nené. Almeno due interventi fanno gridare al miracolo. Poi però, in chiusura di tempo, l’assist di Cossu per Sau, che si infila tra Samuel e un Juan Jesus, mette ko anche l’estremo nerazzurro.

    Ancora Sau — Nella ripresa si accende Cassano. Il barese serve Nagatomo, bravo a crossare per Milito. Il Principe però non è in giornata, e da due passi con Agazzi battuto riesce a spedirla alta.Un colpo al cuore per l’Inter. Perché i nerazzurri spingono, ma lasciano praterie alle ripartenze del Cagliari. Che, per inciso, là davanti ha alcuni specialisti del contropiede. E nfatti il vantaggio sardo arriva poco dopo. Pinilla prende il palo con una gran girata al volo: sulla respinta Sau si beve due difensori e mette dentro la prima doppietta in seria A della sua carriera. Emozioni forti.

    Rigore o no? — L’Inter si butta avanti. Crea confusione ma  prova a trovare la reazione. Il Cagliari si copre con Dessena per Cossu e inserisce Ibarbo per Sau. Strama lancia  Coutinho e Alvarez, cambiando anche modulo. Proprio l’argentino propizia la clamorosa autorete di Astori. Il finale è tutto nerazzurro, fino all’episodio dubbio del rigore non fischiato. L’Inter manda tutti in silenzio stampa. E rimane a meno 4 dalla Juve.

    INTER – CAGLIARI  2-2

    Inter (3-4-3): Handanovic; Samuel, Ranocchia, Juan Jesus (29′ st Coutinho); Zanetti, Cambiasso, Gargano, Nagatomo; Palacio, Milito, Cassano (37′ st Alvarez). In panchina: Castellazzi, Belec, Mbaye, Silvestre, Pereira, Jonathan, Mariga, Romanò, Benassi, Duncan. Allenatore: Stramaccioni

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Rossettini, Astori, Avelar; Ekdal, Conti, Nainggolan; Cossu (23′ st Dessena); Nenè (37′ Pinilla), Sau (29′ st Ibarbo). In panchina: Avramov, Perico, Casarini, Del Fabro, Thiago Ribeiro. Allenatore: Pulga-Lopez

    Arbitro: Giacomelli

    Marcatori: 10′ Palacio (I), 43′, 20′ st Sau (C), 37′ st Astori (aut.)

    LE PAGELLE 

    Handanovic 7,5: Grande partito del portiere interista. Salva due volte su Nenè. Ha riflessi eccezionali, poi perde lucidità nell’uscita in occasione del secondo gol di Sau.

    Cassano 6: A corrente alternata. Buone cose sull’asse con Nagatomo, poi però si spegne per ampi tratti del match.

    Milito 5: Nel secondo tempo sbaglia un gol clamoroso, ma è l’intera prestazione a non convincere. Spesso fuori dal gioco interista.

    Palacio 6,5: Il migliore degli attaccanti interisti in campo. Segna un gol e aiuta la squadra con giocate di qualità.

    Agazzi 7,5: Salva il risultato in almeno quattro occasioni. Incolpevole in occasione dei gol interisti.

    Pisano 6: Fino a quando spinge da l’impressione di pungere e fare male alla difesa nerazzurra. Poi nella ripresa tiene la posizione limitando le incursioni di Nagatomo.

    Cossu 7: Sempre grande movimento e verticalizzazioni illuminanti. Assist per il primo gol di Sau, poi nell’azione del, raddoppio ci mette lo zampino.

    Sau 7,5: Segna la prima doppietta in Serie A dimostrando di avere tutte le qualità della grande punta. Ma dimostra grande attitudine al sacrificio.

    VIDEO INTER-CAGLIARI 2-2

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  • Milan, Astori e Destro per il dopo Thiago Silva e Ibrahimovic

    Milan, Astori e Destro per il dopo Thiago Silva e Ibrahimovic

    Sta iniziando una nuova era in casa Milan. La cessione di Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva al Psg è sempre più vicina e la società da questa doppia cessione guadagnerà circa 170 milioni di euro tra soldi che arriveranno dal club parigino e denaro risparmiato dagli ingaggi faraonici dei due pilastri milanisti. Una loro cessione equivale ad un ridimensionamento della squadra visti i nomi dei papabili sostituiti. C’è da aggiungere che la trattativa tra il club lombardo e quello francese non è ancora stata ultimata, si attende la risposta di Ibrahimovic, che probabilmente chiederà un ritocco dell’ingaggio per potersi trasferire in un campionato ancora poco apprezzato come quello francese. Thiago Silva avrebbe già accettato il trasferimento a Parigi, convinto definitivamente dal tecnico Carlo Ancelotti.

    I nomi che circolano per sostituire i due leader del Milan non faranno certamente aumentare il numero di abbonamenti, anzi, molti chiederanno il rimborso. I giocatori tenuti sotto osservazione dal club sono Canini e Astori del Cagliari e Ogbonna del Torino per sostituire il difensore brasiliano, mentre per l’attacco è tornato di moda Mattia Destro, autentico uomo mercato, cercato da Juventus, Inter, Roma e adesso lo stesso Milan. L’agente di Astori e Destro, Claudio Vigorelli, quest’oggi è stato visto entrare nella sede del club rossonero in via Turati, dove era fissato un incontro con l’amministratore delegato rossonero, Adriano Galliani, per discutere la situazione dei due assistiti.

    Mattia Destro © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Mattia Destro ha una situazione contrattuale complessa, è in compartecipazione tra Siena e Genoa. Prima di poter aprire una trattativa con il 21 enne, le due società dovranno trovare l’accordo per chiudere la comproprietà.
    La situazione di Davide Astori è più semplice. Il difensore del Cagliari ha appena rifiutato un’offerta importante dalla Russia, giurando fedeltà al club rossoblu. Potrebbe trovare difficoltà a lasciare l’isola dopo determinate dichiarazioni. Ma non sarà semplice respinge un’eventuale avance del Milan, società nella quale è cresciuto calcisticamente il giocatore.

    Gli altri nomi che girano nella ambiente rossonero sono quelli del difensore Ogbonna, ma Cairo non lo cede per meno di 15-18 milioni di euro, mentre Canini è ad un passo dalla firma con il Genoa.
    Ancora più lontane le ipotesi Dedè per la difesa e Tevez o Dzeko per l’attacco. Il Milan ha già occupato una casella per l’extracomunitario, ufficializzando poche ore fa il giovane portiere Gabriel, quindi rimane disponibile solo un posto libero, un posto che Galliani con ogni probabilità si terrà libero per un colpo di fine mercato.

    Dopo l’addio a fine stagione dei senatori, parliamo di Nesta, Gattuso, Seedorf e Inzaghi, leader dello spogliatoio milanista, tifosi e squadra dovranno prepararsi ad un nuovo doppio addio, nella speranza che non venga un “mal di pancia” anche a Boateng e Cassano.

     

  • Astori rifiuta lo Spartak Mosca e giura fedeltà al Cagliari

    Astori rifiuta lo Spartak Mosca e giura fedeltà al Cagliari

    La trattativa Astori Spartak Mosca si è conclusa con un nulla di fatto per i russi. Torniamo indietro di qualche giorno, quando Cellino, presidente del Cagliari, propose ad Astori il rinnovo del contratto a 800 mila euro l’anno fino al 2015. Uno sforzo importante per la società rossoblu. Il giocatore riceve la proposta e ci pensa.

    Nel mentre a Cagliari arrivano i russi con un assegno da 15 milioni di euro per l’acquisto del difensore e un contratto per Astori da quasi due milioni di euro annui. Il Cagliari tentenna davanti a quei quindici milioni e dopo una breve trattativa sulle modalità di pagamento, la società rossoblu decide di accettare l’offerta russa. Passa tutto nelle mani del giocatore che si trova davanti ad una scelta importante. Lasciare Cagliari e l’Italia e partire verso la fredda Mosca.

    Davide Astori © Roberto Serra/Getty Images

    Intanto in quel di Berlino, Astori inizia e finisce le visite mediche per conto dello Spartak Mosca. L’affare sembra ormai in porto. Si aspetta la fumata bianca e le firme per poter ufficializzare il passaggio di uno dei più promettenti difensori italiani nel campionato russo, ma il difensore tentenna, non è convinto del trasferimento in Russia.

    La firma non arriva e con un colpo di coda che ha dell’incredibile, Astori decide di rimandare al mittente l’offerta da due milioni di euro annui. Decide di rimanere a Cagliari e di giocarsi le sue chance di convocazione in Nazionale con la maglia rossoblu. Dichiara di avere un conto aperto con la società isolana e di credere nel progetto del presidente Cellino. Il presidente rossoblu, euforico (solo di facciata?), si dice orgoglioso della decisione di Astori che ora attende il rinnovo per poter chiudere definitivamente questa telenovela.

    Il Cagliari rinuncia a 15 milioni di euro, non pochi per una società che si autofinanzia, mentre il 25enne difensore bergamasco giura fedeltà al Cagliari dove percepirà un ingaggio dimezzato rispetto al contratto offerto dallo Spartak Mosca.

    Storie di altri tempi, storie sempre più rare in un mondo dove il denaro è il padrone.

  • Astori allo Spartak, dietrofront di Cellino. L’affare salta

    Astori allo Spartak, dietrofront di Cellino. L’affare salta

    Davide Astori allo Spartak Mosca, la telenovela continua. Quando ormai sembrava raggiunto l’accordo tra il Cagliari e la società russa, il patron rossoblu Massimo Cellino ha fatto saltare il trasferimento all’ultimo momento. Non trova pace il difensore dei sardi, cresciuto nel vivaio del Milan, accostato più volte quest’anno ai russi, giunti secondi in campionato alle spalle dello Zenit di Spalletti. La stagione appena conclusa è stata la quarta consecutiva con la maglia del Cagliari, dopo essere sbarcato nel capoluogo dell’isola nel 2008-2009. Da due anni Davide Astori attende ormai di essere ceduto ad una grande squadra, dopo la consacrazione sotto la gestione Allegri e la prima presenza nella Nazionale maggiore durante l’amichevole con l’Ucraina.

    Astori aveva già le valigie in mano quando ha ricevuto la comunicazione del dietrofront di Cellino che ha di fatto bloccato la trattativa. Il difensore del Cagliari si stava dirigendo all’aeroportodi Elmas, destinazione Monaco di Baviera, dove avrebbe eseguito le visite mediche per la nuova squadra.

    davide astori | ©Enrico Locci/Getty Images

    L’affare era virtualmente concluso già nella giornata di mercoledì, quando i due club avevano trovato l’intesa per il trasferimento di Astori ad una cifra vicina ai 15 milioni di euro, superiore alla precedente offerta da 12 milioni di euro presentata dai russi al Cagliari al termine del campionato.

    Il calciatore era pronto a firmare un contratto quadriennale da 1,8 milioni di euro a stagione, ovvero più del doppio di quanto prenda adesso in rossoblu e dell’ultima proposta di rinnovo contrattale avanzata dal Cagliari nei giorni scorsi (800 mila euro ndr).

    Secondo quanto si apprende stamani dall’Unione Sarda, Massimo Cellino avrebbe dato sì il via libera alla cessione di Astori, a patto però che il calciatore non effettuasse alcun allenamento prima della definizione delle modalità di pagamento. Quest’ultimo aspetto sarebbe dovuto essere discusso all’inizio della prossima settimana, quando Cellino aveva in programma un incontro con la dirigenza dello Spartak nella capitale russa.

    In ogni caso non ci sorprenderemmo se la trattativa avesse nuovamente un’accelerazione nelle prossime ore, con il difensore del Cagliari che potrebbe finalmente coronare il suo sogno di iniziare una nuova avventura professionale.

  • Barzagli resta in gruppo. Astori saluta la Nazionale

    Barzagli resta in gruppo. Astori saluta la Nazionale

    Andrea Barzagli resta tra i ventitre della spedizione italiana ad Euro 2012. Il difensore della Juventus infatti ha superato i test medici cui era stato sottoposto dopo lo stiramento al polpaccio patito qualche giorno fa in allenamento e così Cesare Prandelli ha deciso di tenerlo. C’è da dire però che il difensore salterà di sicuro le prime due sfide del massimo torneo continentale, ovvero quelle con Spagna e Croazia, rientrando, quasi certamente, nel terzo e ultimo match del girone eliminatorio contro l’Irlanda di Trapattoni.

    Niente da fare cosi per il centrale del Cagliardi Davide Astori, messo in preallarme da Prandelli dopo il contrattempo che ha coinvolto Barzagli e che quindi rientra a casa. Per lui dunque niente Europeo. “Dopo l’esame strumentale e la visita clinica, abbiamo notato un sensibile miglioramento e questo ha indotto Prandelli, al quale spetta l’ultima decisione, di tenerlo in gruppo nella speranza di poterlo recuperare almeno per la terza partita“, ha dichiarato Enrico Castellacci, responsabile dello staff medico della Nazionale azzurra che ha comunicato cosi l’esito positivo dei test medici, almeno dalla terza partita in poi.

    Andrea Barzagli © AFP/Getty Images

    Un’assenza, quella di Barzagli, che contro Spagna e Croazia peserà tanto alla luce del nuovo modulo che ha deciso di adottare Prandelli: la difesa a tre infatti richiede tanti centrali a disposizione, meglio ancora se abituati a questo tipo di reparto arretrato. E lo juventino lo è vista la stagione appena conclusa con il proprio club dove più volte ha giganteggiato. Dunque chi lo sostituirà in questi primi due appuntamenti? Con la Spagna, quasi certamente, toccherà a Daniele De Rossi, ma qualora l’esperimento dovrebbe rivelarsi sbagliato è pronto il torinese Angelo Ogbonna, che anche per caratteristiche fisiche sembra potersi adattare tranquillamente alla difesa a tre. Ovviamente in molti, Prandelli in primis, sperano che già dalla prima gara fili tutto liscio e che Barzagli possa recuperare senza dover forzare troppo i tempi.

  • Italia senza Barzagli. Criscito si ricandida, Astori in preallarme

    Italia senza Barzagli. Criscito si ricandida, Astori in preallarme

    La profezia Maya circa la fine del mondo non si è avverata e, dunque, la Nazionale di Cesare Prandelli partirà quest’oggi alla volta della Polonia, e giungerà nel pomeriggio a Cracovia, dove risiederà almeno fino al prossimo 19 Giugno: poi, il destino Azzurro dipenderà dai risultati ottenuti nel girone eliminatorio che determineranno l’eventuale continuazione della permanenza nella città polacca.

    L’approdo nel ritiro polacco, dunque, si preannuncia come un punto importante da considerare, perchè determinerà l’allontanamento della truppa di Prandelli dall’Italia, da Coverciano, dai veleni e dalle tensioni connesse alla vicenda scommesse, che hanno portato con sè malumori, blitz e la pessima serata di Zurigo nell’amichevole persa contro la Russia. Ci si augura, dunque, che il cambio di “location” porti con sè qualche beneficio, se non altro a livello psicologico, anche perchè per quanto riguarda il capitolo infortuni la situazione non è delle migliori.

    La situazione più preoccupante, sia per l’entità dell’infortunio che per il peso specifico di una sua assenza, è quella relativa al difensore bianconero Andrea Barzagli, che nel corso dell’amichevole contro la Russia ha subito uno stiramento di primo grado al polpaccio sinistro: sulla carta, lo stop previsto alla luce degli esami effettuati, dovrebbe essere di circa venti giorni. Un’eternità, in queste circostanze, considerando che l’esordio Azzurro – nella difficilissima gara con i campioni d’Europa e del Mondo Spagnoli – è prevista per domenica prossima. Il punto cruciale in merito alla questione-Barzagli è il seguente: sostituirlo oppure trattenerlo in ritiro sperando in un suo recupero per la seconda fase, sempre che si superi il girone? L’interrogativo non è di facile risoluzione, soprattutto perchè la presenza di un centrale esperto come Barzagli, che ha garantito alla Juventus di Antonio Conte un’ottima solidità difensiva in coppia con Chiellini, era uno dei cardini dello schieramento Azzurro.

    Ad oggi sembra che l’intenzione di Prandelli e del suo staff sia quello di aggregare Andrea Barzagli e di attendere almeno fino a Venerdì prima di prendere una decisione definitiva sulla sua permanenza in Polonia, avvalendosi della possibilità di sostituirlo fino a 24 ore prima della gara d’esordio. E’ questa la versione confermata anche dal medico della Nazionale, il dottor Enrico Castellacciche si è dichiarato fiducioso in merito al recupero di Barzagli, nella speranza che possa essere celere come quello di Giorgio Chiellini, per il quale era stato originariamente previsto uno stop di venti giorni e che, invece, ha bruciato le tappe: il difensore livornese è pronto per scendere in campo già contro la Spagna poichè si sta già allenando in gruppo da diversi giorni.

    Andrea Barzagli | © Claudio Villa/Getty Images

    Dopo la pesante sconfitta contro la Russia, Cesare Prandelli aveva lasciato trapelare la sua intenzione di provare l’assetto difensivo a tre, proponendo il pacchetto arretrato della Juventus, affidandosi ai suoi meccanismi già collaudati durante un’intera stagione: la tegola-Barzagli, almeno per le prime tre gare non permetterà questo, e il ct dovrà studiare in fretta una soluzione alternativa.

    Nell’ ipotesi in cui gli accertamenti strumentali di venerdì daranno segali incoraggianti circa la permanenza di Barzagli, una possibile soluzione nelle gare del girone potrebbe essere lo schieramento a tre con la soluzione De Rossi arretrato in difesa, come già provato nell’allenamento di ieri.

    Oppure, nel caso di un’Italia senza Barzagli le alternative sarebbero due: la chiamata di Astori del Cagliari – che era nella rosa dei 30 convocati – che comporrebbe la linea a tre con Chiellini e Bonucci. Assai meno probabile, invece, la chiamata di Domenico Criscito, rimasto a casa dopo la perquisizione ricevuta a Coverciano in merito all’inchiesta calcio-scommesse in cui è indagato, e dopo un colloquio con Prandelli ed Albertini in cui – secondo quanto raccontato dal difensore – il cittì gli promise di tenerlo in considerazione in caso di infortuni. Il vicepresidente Albertini, però, smentisce tale versione, sottolineando che al momento “non avrebbe senso cambiare una decisione già presa e motivata”.

  • Italia preconvocati Prandelli c’è Di Natale. Sorpresa Destro

    Italia preconvocati Prandelli c’è Di Natale. Sorpresa Destro

    Domani sera o comunque lunedì entro mezzogiorno conosceremo i preconvocati di Prandelli per gli Europei di Polonia ed Ucraina. Saranno in trenta a raggiungere il centro sportivo di Coverciano per ritrovare le forze e cercare di far più strada possibile ad Euro 2012. Del gruppo dei trenta soltanto ventitre avranno la possibilità di vestire la maglia azzurra e per questo in queste ore è partito una sorta di totonome sui giocatori che grazie ad una stagione importante hanno messo in difficoltà il mister e adesso sperano di strappare una maglia per l’Europeo 2012. Ovviamente lo zoccolo duro della squadra è già formato e il completo recupero di Antonio Cassano toglie di fatto un’incertezza in attacco che resta comunque il reparto con i più grandi dubbi viste la defezione di Giuseppe Rossi ma anche per il campionato tutt’altro che esaltante di Gilardino, Pazzini e Matri.

    Alessandro Diamanti Italia preconvocati Prandelli | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    Analizziamo l’Italia ruolo per ruolo evidenziando i dubbi di Prandelli e quelle che ad oggi dovrebbero esser le certezze. Tra i pali è oramai ufficiale l’esclusione di Federico Marchetti dopo la sfuriata nel match tra la Lazio e l’Udinese. Con Gigi Buffon dovrebbero esser confermati Morgan De Sanctis e Salvatore Sirigu anche se Emiliano Viviano cercherà di guadagnare una posizione nel ritiro di Coverciano. In difesa scontata la convocazione del blocco Juventus con Barzagli e Chiellini a far coppia titolare e Bonucci prima alternativa. Per il ruolo di quarto centrale sarà ballottaggio tra Ogbonna e Astori. Gli esterni Maggio e Criscito sono i due titolari le alternative dovrebbero esser Ignazio Abate che ha definitivamente superato Cassani e Balzaretti. Dovrebbe andare anche a Coverciano l’atalantino Peluso.

    A centrocampo sembra esserci soltanto un posto libero. Con Pirlo, Marchisio, De Rossi, Montolivo, Nocerino e Thiago Motta sicuri di un posto saranno Pepe, Giaccherini, Aquilani e sopratutto Diamanti a giocarsi le due maglie restanti. L’attacco è il più grande dilemma, sembra oramai scontata la convocazione di Antonio Di Natale, sicure quelle di Antonio Cassano, Mario Balotelli e Sebastian Giovinco restano liberi due posti. Prandelli porterà a Coverciano Osvaldo, Matri e i due giovani Borini e Destro che in virtù di una ottima stagione hanno tante possibilità di esser scelti.

    Italia preconvocati Prandelli, (sicuri di andare all’Europeo)
    Portieri: Gigi Buffon, Salvatore Sirigu e Morgan De Sanctis
    Difensori: Ignazio Abate, Andrea Barzagli, Leonardo Bonucci, Giorgio Chiellini, Mimmo Criscito, Cristian Maggio
    Centrocampisti: Daniele De Rossi, Claudio Marchisio, Riccardo Montolivo, Antonio Nocerino, Andrea Pirlo, Thiago Motta
    Attaccanti: Mario Balotelli, Antonio Cassano, Antonio Di Natale, Sabastian Giovinco

    Italia preconvocati Prandelli (in lotta per un posto)
    Portieri: Emiliano Viviano
    Difensori: Davide Astori, Federico Balzaretti, Mattia Cassani, Angelo Ogbonna
    Centrocampisti: Alberto Aquilani, Alessandro Diamanti, Emanuele Giaccherini, Simone Pepe
    Attaccanti: Fabio Borini, Mattia Destro, Alessandro Matri, Osvaldo

  • Cagliari Juventus, Conte rispolvera Matri

    Cagliari Juventus, Conte rispolvera Matri

    Dopo il mezzo passo falso di Torino contro il Lecce la Juventus non può più sbagliare, non sono più ammessi cali di tensione come successo a Torino contro un Lecce ridotto in 10 uomini. Oggi in Cagliari Juventus, sul neutro di Trieste, i bianconeri si giocano una stagione straordinaria fino  al pareggio rocambolesco contro i pugliesi che ha riaperto i giochi scudetto tra la riducendo il vantaggio sul Milan ad appena un punto. I Bianconeri affronteranno un Cagliari già salvo ma sicuramente battagliero come confermano le parole del presidente Cellino: “I bianconeri non hanno rispetto, sono arroganti. Ora tocca ai miei giocatori: o chiudono alla grande nelle ultime due gare o cambio tutto”. Fischio d’inizio Domenica alle ore 20.45 in contemporanea con il Milan che sarà impegnata nel derby contro i cugini dell’Inter.

    Alessandro Matri | ©FABIO MUZZI/AFP/Getty Images

    Per la trasferta di Trieste Conte recupera Pepe assente nelle ultime gare per un problema alla caviglia e perde per il resto della stagione De Ceglie a causa di una lesione alla coscia sinistra rimediata contro il Lecce. Con il rientro di Pepe, Antonio Conte potrebbe optare anche per il  ritorno al 4-3-3, anche se le indiscrezioni che arrivano da Trieste ipotizzano la conferma del  3-5-2, con Pepe preferito a Giaccherini ed Estigarribia sulla corsia di sinistra come vice De Ceglie, Lichtsteiner in vantaggio su Caceres sulla fascia destra. Altro dubbio è quello relativo alla punta da affiancare a Vucinic: il favorito sembrava Borriello mentre adesso è Matri ad aver vinto il ballottaggio anche perché Quagliarella non è al top.

    In casa Cagliari la squalifica di Agostini obbliga il tecnico Ficcadenti ad inserire Pisano sulla corsia di sinistra, confermando Perico dalla parte opposta mentre Canini dovrebbe affiancare al centro della difesa Astori viste anche le non perfette condizioni fisiche di Ariaudo; confermato il rombo di centrocampo con Ekdal vertice basso, Conti, Nainggolan e Cossu ad agire dietro le due punte Thiago Ribeiro (in ballottaggio con Ibarbo) e Pinilla.

    Probabili formazioni Cagliari Juventus

    CAGLIARI : (4-3-1-2): Agazzi; Perico, Canini, Astori, Pisano; Ekdal, Conti, Nainggolan; Cossu; Thiago Ribeiro, Pinilla. A disposizione: Avramov, Ariaudo, Dessena, Bovi, Larrivey, Ibarbo, Nené. All. Ficcadenti. Squalificati: Agostini (1). Indisponibili: Rui Sampaio, El Kabir.

    JUVENTUS : (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Pepe; Matri, Vucinic. A disposizione: Storari, Caceres, Padoin, Giaccherini, Del Piero, Borriello, Quagliarella.All. Conte. Squalificati: nessuno. Indisponibili: De Ceglie.

  • Juventus, Marco Verratti dopo Pogba

    Juventus, Marco Verratti dopo Pogba

    Mentre il finale di stagione della Juventus entra nel vivo, la dirigenza bianconera lavora già in vista del futuro. Marotta e Paratici hanno già chiara la lista della spesa per la stagione 2012/2013.

    Dopo il “no” secco ricevuto da Alessandro Nesta, la Juventus dovrà pensare a rinforzare il reparto arretrato in vista della prossima stagione, che la vedrà impegnata su tre competizioni. Conte a riguardo ha le idee ben chiare. Il tecnico salentino ha individuato in Nemanja Vidic il candidato ideale a ricoprire il ruolo di centrale difensivo. Gli alti e bassi di Bonucci non danno garanzie a riguardo, quindi si pensa ad un top player, il quale possa sopperire ad alcune lacune difensive mostrate dai bianconeri in questa stagione. Tuttavia sarà difficile convincere il Manchester United a privarsi del proprio giocatore. Ecco perchè Marotta e Paratici hanno pronte le alternative.

    Marco Verratti © Giuseppe Bellini/Getty Images
    Sono due i nomi sull’agenda dei dirigenti juventini. Il primo candidato è Davide Astori, centrale difensivo del Cagliari, il quale ha mostrato una grande maturazione sotto l’aspetto tecnico e tattico, tanto da guadagnarsi la maglia della Nazionale. Il secondo nome è quello di Angelo Ogbonna, difensore del Torino. Se sul primo pare esserci già un accordo di massima con il Cagliari, il secondo difficilmente vestirà la maglia bianconera. La nota rivalità tra Juventus e Torino, non faciliterà di certo le trattative tra Cairo e la dirigenza juventina. Di fatto, in caso di cessione di Ogbonna ai “cugini-nemici”, porterebbe i tifosi del Torino a scagliarsi contro il proprio presidente, reo dell’ennesimo passo falso. Tuttavia, neanche Conte sembra stravedere per il centrale difensivo granata. La giovane età e la scarsa esperienza nella massima serie, fanno storcere il naso al tecnico pugliese, consapevole che a livello internazionale non si potranno commettere errori di inesperienza.

    Per quel che riguarda il centrocampo e l’attacco della Juventus 2012/2013, sono diversi i nomi da prendere in considerazione. Sempre calda la pista Pogba, centrocampista 19enne in forza al Manchester United. Mino Raiola, suo procuratore, spinge il suo assistito verso i bianconeri. Il giocatore francese ha preso tempo; sono due le alternative, o rinnovo con il Manchester o approdo alla Juventus su una base di 1,5 milioni per cinque anni.

    Marotta e Paratici hanno messo le mani anche su Marco Verratti, talentino del Pescara. Il giovane centrocampista ha ricevuto anche la consacrazione di Conte, che lo vedrebbe ricoprire il ruolo di vice-Pirlo nella prossima stagione. Sul giocatore è vivo però l’interesse di altre società, su tutte Milan e Inter.

    La Juventus pensa già al mercato del futuro dunque, chissà se in quel futuro ci sarà ancora spazio anche per Alessandro Del Piero.

  • Cagliari – Inter le pagelle, Milito ancora decisivo

    Cagliari – Inter le pagelle, Milito ancora decisivo

    Non basta la volontà di tornare grandi, di far bene, e l’entusiasmo che un cambio di panchina può dare momentaneamente. A questa Inter serve realmente un progetto e un ricambio di giocatori su tutti i reparti. La partita con il Cagliari è un enorme passo indietro rispetto a quella vista contro il Genoa, dove se contro i liguri c’era stato l’alibi dei tre rigori, in questo caso le disattenzioni difensive sono state fino troppo evidenti. Stesso discorso per la manovra offensiva, praticamente nulla, con i gol arrivati grazie alla feddezza di Milito e Cambiasso abili a realizzare le uniche vere occasioni importanti per i nerazzurri. Considerando la superiorità numerica, questo è un dato che deve far riflettere, quanto poco sia stato il gioco espresso dagli uomini di Stramaccioni, e quanto poco siano stati utili Zarate e Forlan che solo una settimana fa contro il Genoa sembravano aver ritrovato un po’ di grinta. Cagliari Inter finisce 2-2 con un punto poco utile alla rincorsa utopica del terzo posto. La domanda sorge spontanea: l’Inter è al punto di partenza?

    PAGELLE CAGLIARI

    Diego Milito © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Astori 6,5 Realizza un gol in acobazia di rara bellezza nonostante la marcatura di Ranocchia, indirizzando il pallone nell’angolino alto con una girata da campione. Prestazione buona con molti interventi di testa a sovrastare le punte nerazzurre.

    Nainggolan 7 Un mediano di grinta, corsa e carattere, dotato di un gran tiro dalla distanza. È sempre pronto a pressare il primo portatore di palla neroazzurro, e se può si fa vedere davanti come quando dalla sua metà campo fa fuori mezza squadra avversaria, facendo partire un tiro violentissimo dal limite neutralizzato da Castellazzi.

    Pinilla 6 Lotta contro Samuel e nel primo tempo rischia l’espulsione per una manata rifilata a Stankovic. Nella ripresa trova un gol di prepotenza anticipando tutti di testa, ma poi ingenuamente essendo già ammonito si arrampica sulla recinzione per i tifosi e viene espulso per somma di ammonizioni, lasciando i suoi in inferiorità numerica.

    Cossu 7 è la spina nel fianco della difesa nerazzurra. Costringe Forlan a stare basso e Chivu e gli altri difensori a cercare sempre di raddoppiarlo per non essere saltati.

    Ibarbo 6 Entra nel finale, e delizia i suoi tifosi con una giocata a saltare prima Chivu, poi Samuel e per finire Ranocchia, prima di trascinarsi il pallone fuori.

    PAGELLE INTER

    Ranocchia 5 Rientro amaro per il centrale italiano che di questo passo difficilmente vedrà Euro 2012. Si fa beffare da Astori sul primo vantaggio cagliaritano e sbaglia qualche pallone di troppo, evidenziando una mancata sicurezza che su un centrale non può mancare mai.

    Cambiasso 6,5 Ritrovato il centrocampista con il vizio del gol e con i tempi degli inserimenti perfetti. Riporta i suoi sul pari con un gol da rapinatore d’area, ma avrebbe anche un’altra occasione di testa nel primo tempo sventata da Agazzi.

    Guarin 5,5 Spento e parente lontano di quello apprezzato nella mezz’ora di Genoa. Rimane come ingabbiato nel centrocampo nerazzurro e sbaglia molti palloni, riuscendo a servire nonostante tutto l’assist a Zarate sul primo gol interista.

    Forlan 5 a parte l’assist per Cambiasso l’uruguaiano non combina praticamente nulla. Vuoi la posizione non adatta, o lo schema non gradito, la condizione fisica e la voglia di far bene sono lontane milioni di km. Inguardabile, viene fischiato all’uscita.

    Milito 6,5 Il Re Mida del gol: tocca un pallone e lo trasforma in oro, ops in gol. Bella la girata e la rete realizzata che permette di trovare il pari subito dopo lo svantaggio. Poi si vede in fase di appoggio e di sponda, niente più.

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