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  • Premier League: Liverpool, City e Chelsea bene all’esordio

    Premier League: Liverpool, City e Chelsea bene all’esordio

    Nella prima giornata di Premier League, dopo il tonfo dello United ed i successi di Arsenal e Spurs non hanno deluso le aspettative le altre tre grandi d’Inghilterra: il Liverpool, il Manchester City e il Chelsea tutte e tre vincitrici nelle gare disputate domenica, le prime due, e nel Monday Night i Blues.

    Raheem Sterling
    Raheem Sterling

    I Reds di Brendan Rodgers, alla prima gara di Premier nel post Luis Suarez, a causa anche delle assenze dei due neo acquisti Lallana e Markovic, soffrono in quel di Anfield contro un buon Southampton ma portano a casa i 3 punti. Il Liverpool trova il vantaggio al 23° con Sterling che ben imbeccato non può sbagliare davanti al portiere. Sembrerebbe tutto in discesa ma crescono i Saints che ad inizio ripresa trovano la parità con Clyne al minuto 56°. Gli ospiti continuano a premere ma al 79° Sturridge tocca una torre di Sterling e riporta avanti i padroni di casa che poi possono ringraziare la buona stella quando il tiro di Schneiderlin colpisce la traversa e rimbalza in campo.

     

    Buona anche la partenza dei campioni in carica del Manchester City che dopo la sberla subita dall’Arsenal in Community Shield, ancora non convincono ma  portano a casa un bel 2-0 in casa del Newcastle. Partono forte i Citizens che dopo alcune occasioni in avvio, trovano il vantaggio al 39° con Silva servito con un colpo di tacco da Dzeko. Nella ripresa i Magpies si lanciano in avanti ed hanno una ghiotta occasione per pareggiare al 91° ma Sissoko fallisce. Passa un minuto ed Aguero la chiude siglando il gol dello 0-2.

     

    Nel Monday Night qualche preoccupazione in avvio per il Chelsea di Mourinho che contro la matricola Burnley va sotto al 14° per il gol di Arfield ma reagisce in pochi minuti pareggiando al 17° con il neo arrivato Diego Costa e ribaltandola al 21° con Schurrle che mette in rete dopo una super giocata di Fabregas. Il gol del definitivo 1-3 lo segna Ivanovic al 34°. Nella ripresa non accade niente di che permettendo ai Blues un facile successo all’esordio.

     

    RISULTATI

    Liverpool – Southampton 2-1 (23° Sterling (L), 56° Clyne (S), 79° Sturridge (L))

    Newcastle – Manchester City 0-2 (39° Silva, 92° Aguero)

    Burnley – Chelsea 1-3 (14° Arfield (B), 17° Diego Costa (C), 21° Schurrle (C), 34° Ivanovic (C))

     

    CLASSIFICA

    Swansea, Tottenham, Aston Villa, Hull City, Arsenal, Liverpool, Manchester City e Chelsea 3, Everton, Sunderland, Leicester e Wba 1, Crystal Palace, Qpr, Stoke City, West Ham, Manchester United, Burnley, Southampton e Newcastle 0

  • Dempsey riapre la Premier, il City si porta a -5. Goleada Liverpool

    Dempsey riapre la Premier, il City si porta a -5. Goleada Liverpool

    Un gol di Dempsey al 92′ riapre la Premier League. La 23esima giornata del massimo campionato inglese è segnata dal pareggio esterno di Manchester United sul campo del Tottenham e la vittoria interna dei cugini del City che di fatto tornano alla carica. Le distanze tra le due squadre di Manchester adesso è di 5 punti e ricordando come finì l’anno scorso, tra le file dei Red Devils iniziano gli scongiuri. D’altronde con una Champions da giocare (il Real Madrid ormai è alle porte) i passi falsi potranno essere sempre più ricorrenti. Ad approfittarne i Citizens, eliminati da qualsiasi competizione europea e liberi di offrire il massimo sforzo per il raggiungimento del primo posto. Meno pericoloso il Chelsea che offre prestazioni troppo discontinue e attualmente si trova a 11 punti dallo United.

    Sulle zone basse della classifica invece ennesimo pareggio del Qpr e clamorosa sconfitta casalinga del Newcastle contro il Reading.

    Dempsey firma, al 92', il gol del pareggio contro lo United ©  IAN KINGTON/AFP/Getty Images
    Dempsey firma, al 92′, il gol del pareggio contro lo United © IAN KINGTON/AFP/Getty Images

    SFIDA TRA CUGINI – Continua la lotta a distanza tra le due squadre di Manchester. Stavolta però il City riesce a guadagnare due punti dallo United. Ai ragazzi di Alex Ferguson non è bastato l’ennesimo gol dell’olandese van Persie che sembrava aver spianato la strada verso la vittoria esterna contro il Tottenham. Il gol in pieno recupero del centrocampista Dempsey rovina la serata  dei Red Devils. Il City invece non sbaglia la partita casalinga contro il Fulham e grazie ad una doppietta di David Silva supera facilmente i londinesi. Il centrocampista spagnolo apre la gara al 2′ e la chiude a venti minuti dal termine, 2-0 il risultato finale. La distanza tra i due club adesso è di 5 punti.

    IL DERBY – La 23esima giornata di Premier League ha visto sfidarsi Chelsea-Arsenal, nel sentitissimo derby di Londra (uno dei tanti del campionato inglese). I Blues in quindici minuti chiudono la pratica con le reti di Mata e Lampard (di rigore). I Gunners accorciano le distanze al 60′ con Walcott, fresco di rinnovo contrattuale, ma non riescono a trovare il pareggio. Adesso per i ragazzi di Wenger la rincorsa al quarto posto diventa sempre più difficile, mentre quelli di Benitez si sono assicurati il terzo posto in solitaria.

    GOLEADA – Pokerissimo del Liverpool contro il Norwich. Un secco 5-0 per i Reds che vanno a segno con Henderson, Suarez, Sturridge, Gerrard, più l’autogol di Bannett. Raggiunto l’Arsenal al sesto posto in classifica con 34 punti. L’andamento discontinuo difficilmente permetterà alla formazione di Rodgers di lottare per un posto in Champions.

  • Spagna-Italia 4-0, triplete della Roja, azzurri in lacrime

    Spagna-Italia 4-0, triplete della Roja, azzurri in lacrime

    Game Over. Spagna-Italia termina 4-0 in favore degli iberici. La Roja con il successo di Kiev conquista un favoloso triplete (Europeo, Mondiale e di nuovo Europeo), impresa mai riuscita ad ogni altra Nazionale prima d’oggi. La vittoria porta la firma di David Silva (suo il gol al 14′ minuto che sblocca l’incontro), Jordi Alba, Torres e Mata. Vincendo oggi Del Bosque diventa il primo allenatore nella storia ad avere in bacheca Europeo, Coppa del Mondo, Champions League e Mondiale per club. Inoltre il 4-0 agli azzurri è il dodicesimo risultato utile consecutivo per la Spagna ai Campionati Europei (non perde dalla sfida contro il Portogallo ai quarti di Euro 2004). Numeri che testimoniano la forza spaventosa di questa squadra, che resta imbattibile per tutte le altre.

    PRIMO TEMPO – Da subito si è capito che non ci sarebbe stata partita. Troppa la differenza tra le due formazioni, con l’Italia apparsa fin dai primi minuti di gioco sulle gambe. Gli spagnoli giocano in scioltezza, pressano alto fin dalla trequarti italiana, senza lasciare un cm alle geometrie di Andrea Pirlo. Gli uomini di Prandelli sono in bambola. Dopo l’avvertimento di Xavi arriva il vantaggio delle Furie Rosse con David Silva. Il centrocampista del City è bravo a spizzare di testa il passaggio il passaggio del falso nueve Fabregas. L’1-0 spagnolo suscita la reazione dell’Italia. A parte su palle inattive e tiri da lontano però, gli azzurri faticano a creare pericoli alla retroguardia avversaria. Al 41′ arriva così il raddoppio di Jordi Alba, a legittimare la superiorità della Nazionale iberica. Quando l’arbitro Proenca fischia la fine del primo tempo, l’Italia è sotto di due reti. Recuperare ad una Spagna così sembra pura fantascienza.

    spagna-italia | ©Shaun Botterill/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Al rientro dagli spogliatoi Prandelli decide di sostituire Cassano con Di Natale, lasciando in campo un abulico Balotelli. Il cambio non da gli effetti desiderati, ed è proprio l’attaccante dell’Udinese a fallire una clamorosa chance per riaprire la partita. Al 56′ ultimo cambio per gli azzurri: dentro Thiago Motta, fuori Montolivo. Scelta che col senno di più poi si rivelerà fallimentare. Infatti l’ex nerazzurro si infortuna dopo nemmeno cinque minuti dal suo ingresso (sospetto stiramento del bicipite fermorale gamba destra), lasciando i propri compagni di squadra in 10 uomini. Da lì in poi è monologo spagnolo. La squadra di Del Bosque fa ciò che vuole con il pallone, rallentando e aumentando improvvisamente a proprio piacimento. Nell’Italia è evidente la stanchezza accumulata nelle sfide contro Inghilterra e Germania. Assenza di forma che si fa sentire negli ultimi minuti di gara, quando la Spagna dilaga 4-0, andando a segno con Torres prima e Mata poi (i due giocatori del Chelsea appena entrati da poco sul terreno di gioco). Giù il capello alla Roja, troppo forte per qualsiasi altra Nazionale al giorno d’oggi.

    CHAPEAU – Giù il cappello di fronte a questa Nazionale e al commissario tecnico Del Bosque, che da oggi potrà guardare tutti gli allenatori da una postazione privilegiata. Onore però anche all’Italia di Cesare Prandelli. Gli azzurri non avranno vinto la finale, ma hanno comunque disputato un mese di gare ad altissimo livello, regalando grandi emozioni a tutti i tifosi presenti in Italia. Le partite contro Inghilterra e Germania resteranno come il più bel ricordo di questi Europei.

  • Super Torres, la Spagna travolge l’Irlanda 4-0. Trap eliminato

    Super Torres, la Spagna travolge l’Irlanda 4-0. Trap eliminato

    A seguire, dopo la partita dell’Italia contro la Croazia, si è giocato il match tra Spagna ed Irlanda, le rimanenti squadre del Girone C; il match è finito con la vittoria della Spagna che è andata subito a rete con Torres e la conseguente eliminazione da questi Europei 2012 per la squadra di Trapattoni.  Il mezzo passo falso degli azzurri ha incoraggiato gli spagnoli ad entrare subito decisi in campo e, senza perdere tempo, el Nino ha insaccato la rete neanche dopo aver fatto trascorrere 5′ dal fischio d’inizio. La supremazia della Spagna si nota tutta infatti le altri reti non tardano ad arrivare: nella ripresa è prima Silva, poi nuovamente Torres ed infine Fabregas ad insaccare la rete irlandese chiudendo il match con un netto 4-0.

    LA PARTITA: Si apre con un cambio tra gli undici titolari della scorsa partita molto importante per Del Bosque che, al posto di Fabregas, a rete contro l’Italia, inserisce Fernando Torres nonostante la brutta prestazione proprio contro gli azzurri. Fa bene il ct spagnolo a dar fiducia a El Nino: a 5′ dall’inizio l’attaccante si avventa infatti su un pallone vagante nell’area avversaria, supera di slancio Stephen Ward e lascia partire un destro potente che si insacca sotto la traversa di Shay Given portando la Spagna a condurre sull’1-0. Il primo tempo è tutto delle furie rosse che creano azioni di gioco importanti, senza però riuscire a finalizzare, grazie ad alcuni buoni interventi del portiere irlandese Given. L’Irlanda appare troppo impostata e, contro le prodezze dei giocatori spagnoli, si trova sempre in svantaggio.

    Fernando Torres © Alex Grimm/Getty Images

    Nella ripresa il ct dell’Irlanda Trapattoni opta per il cambio: inserisce infatti Walters al posto di Cox ma questo non basta alla squadra in casacca verdebianca a cambiare il ritmo del match. La Spagna si rivela nettamente superiore e continua a creare situazioni di possibile rete finchè Silva, in mezzo a tre difensori nell’area irlandese, piazza un rasoterra vincente alla destra del portiere, portando le furie rosse sul 2-0. Con il risultato quasi al sicuro Del Bosque decide quindi di effettuare il primo cambio: ad uscire è Alonso che lascia spazio a Martinez; pochi minuti dopo è nuovamente Torres ad andare a segno, superando il portiere avversario su contropiede.

    Subito dopo la doppietta de El Nino, Del Bosque decide che per oggi può bastare e inserisce Fabregas al posto di Torres. La risposta arriva subito da Trapattoni che inserisce il giovane Mcclean al post di Duff, cercando almeno di arginare la sconfitta. Nei minuti finali spazio anche allo spagnolo Cazorla che viene inserito al posto di Iniesta e all’irlandese Green che sostituisce Whelan. Ma ancora una volta a farla da padrona è la Spagna che, con un tiro di Fabregas pieno di forza e rabbia, insacca la rete e metto a segno il 4-0 finale.

    PAGELLE SPAGNA-IRLANDA

    Spagna (4-3-3): Casillas 6; Arbeloa 5.5, Piqué 6, Ramos 6, Jordi Alba 6, Busquets 6, Xabi Alonso 6 (65′ Martinez 5.5), Xavi 6; Silva 6.5, Iniesta 6.5 (80′ Cazorla), Fernando Torres 7 (72′ Fabregas). All. Del Bosque 7.5

    Irlanda (4-4-1-1): Given 4; O’Shea 4.5, St. Ledger 4.5, Dunne 5, Ward 5; Andrews 5.5, Whelan 5.5 (81′ Green); Duff 5 (88′ McClean), McGeady 5.5; Robbie Keane 6, Cox 5.5 (46′ Walters 5). All. Trapattoni 5

    CLASSIFICA GIRONE C

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO SPAGNA-IRLANDA 4-0

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  • Doppio Toure, Manchester City a un passo dalla Premier

    Doppio Toure, Manchester City a un passo dalla Premier

    Il Manchester City di Roberto Mancini è a un passo dal titolo. I Citizens escono vittoriosi dalla difficilissima trasferta di Newcastle in piena corsa per un posto in Champions League e mettono una seria ipoteca sulla vittoria della Premier League, dovendo ora battere in casa all’Etihad Stadium la settimana prossima il QPR.

    PRIMO TEMPO – Il tecnico di Jesi non cambia una virgola dalla formazione vincente contro il Manchester United mettendo Aguero in avanti, con il tridente di trequartisti formato da Silva, Tevez e Nasri con Barry e Yaya Tourè a fare da barriera davanti al fortino Lescott-Kompany-Hart. Il Newcastle di Pardew  risponde con un 4-3-3 e in avanti il trio delle meraviglie Ba-Ben Arfà e soprattutto Cissè, autore mercoledì del gol della stagione a Stamford Bridge. Il match si sviluppa su ritmi alti con il City che si fa preferire nel possesso palla e inizia a martellare il Newcastle soprattutto dalla sinistra con David Silva in gran giornata. La prima occasione infatti è proprio sui piedi dello spagnolo che impegna Krul con un diagonale velenoso da posizione defilata e poi ancora il fantasista di Mancini inventa per Aguero che però calcia debolmente in porta. I Magpies mettono il muso fuori al 30′, quando Zabaleta perde malamente palla sulla trequarti, Gutierrez scodella in area e Hart è super a salvare su conclusione di Ben Arfa. C’è tempo ancora al 40′ per una combinazione in veocità sulla sinistra Clichy-Silva con lo spagnolo che pesca Barry in area che ci prova due volte e sul secondo tentativo Davide Santon salva sulla linea.

    Yaya Tourè © Andrew Yates/ Getty Images

    SECONDO TEMPO – Nella ripresa il Newcastle prova ad essere un po’ più pericoloso e propositivo ma riesce a creare solo al 63′ con Demba Ba che apre sulla destra per Ben Arfa che da buona posizione spara alto. I minuti passano e la tensione sale alle stelle fino al 69′, minuto che probabilmente segna la storia di questo campionato mettendo una mano del City sulla Premier. Aguero controlla la palla al limite dell’area, scarica all’indietro per Yaya Tourè che di piattone di prima intenzione mette la palla dove Krul non può arrivare, 0-1 e anche il Mancio sempre contenuto nelle esultanze nelle ultime settimane esplode. Passano i minuti e il Newcastle non crea niente di pericoloso e tutto sbilanciato in avanti prende anche il gol dello 0-2 in contropiede, innescato da Aguero e finalizzato ancora da Yaya Tourè stavolta di sinistro dall’interno dell’area, vero specialista in gol pesanti.

    DIFFERENZA RETI – Adesso le due di Manchester si trovano ancora appaiate in classifica a quota 86 dopo la vittoria pomeridiana dello United in casa contro lo Swansea per 2-0, con reti di Scholes e Youngs. La differenza reti è sempre invariata a più 8 per gli uomini di Mancini e come già detto in caso di vittoria con il QPR settimana prossima sarà titolo, il primo in Inghilterra per il Mancio e per il City dopo 44 anni di attesa e di sofferenze dopo gli ultimi venti anni trionfanti dei cugini.

    VOLATA CHAMPIONS – Per quanto riguarda il terzo e quarto posto sarà tutto da decidere all’ultima giornata, con Arsenal per ora terzo a 67, Tottenham quarto a 66, Newcastle quinto a 65 e il Chelsea virtualmente a quota 64 se vince il recupero di campionato. I Gunners saranno impegnati sul campo del WBA già salvo, gli Spurs invece riceveranno il Fulham ancora in corsa per un posto in Europa League, i Magpies vanno in trasferta contro l’Everton anche loro in lizza per un posto in Europa e i Blues giocheranno in casa con il Blackburn in piena lotta per salvarsi.

  • Premier League: United ko, Manchester City a -5

    Premier League: United ko, Manchester City a -5

    Il Wigan batte a sorpresa in casa il Manchester United e riapre la corsa al titolo, oltre ad assicurarsi punti salvezza fondamentali. I Latics stendono i Red Devils con una partita fatta di generosità, grinta e tanta velocità messa in mostra dal tridente di attacco formato da Di Santo, Moses e Maloney.

    Lo United parte con Rooney ed Hernandez in avanti come preannunciato alla vigilia, e in mezzo al campo al fianco di Carrick c’è Ryan Giggs e larghi sulle fasce Valencia e Young. Il match inizia e il Wigan prende subito l’iniziativa con gli uomini di Ferguson che non riescono a prendere il controllo del gioco e del pallone e iniziano a soffrire il movimento dell’attacco del Wigan. I padroni di casa nonostante la mole di gioca espressa riescono a rendersi pericolosi solo con una conclusione da fuori area di Maloney. Ferguson dopo 25 minuti abbassa Rooney sulla linea dei centrocampisti, zona del campo dove i suoi iniziavano a soffrire un po’ troppo e isola in avanti uno spento Hernandez. Al 28′ Moses si conquista un corner, dalla bandierina Maloney calcia una parabola a rientrare sulla quale lo stesso Moses si avventa e segna un gol apparentemente regolare che l’arbitro convalida ma il guardalinee annulla per una presunta carica ai danni di De Gea. Il primo tempo finisce sullo 0-0 e nel secondo si vede in campo Cleverley per lo United al posto di Young per dare un po’ la scossa, ma dopo appena 4 minuti dal rientro in campo il Wigan trova il gol del vantaggio con Maloney che segna un gran gol dal limite dell’area con un tiro a giro. Lo United è stordito e non reagisce, Ferguson prova a togliere un irriconoscibile Rooney per Nani e mette Welbeck per Hernandez ma il risultato non cambia, e il Wigan porta infondo una vittoria vitale per la propria classifica.

    Manchester City © ADRIAN DENNIS/AFP/Getty Images

    Roberto Mancini aveva dichiarato, dopo la sconfitta contro l’Arsenal, di crederci ancora e che lo United dopo 11 vittorie in 12 partite si doveva fermare prima o poi. E così è stato, e con la vittoria della sua squadra con un rotondo 4-0 contro il West Bromwich Albion si riporta a meno 5 dalla vetta e ancora con lo scontro diretto da giocare il 30 aprile in casa all’Etihad Stadium. Contro il WBA si rivede in campo dal primo minuto Carlitos Tevez a fare da partner di attacco al Kun Aguero e per il resto la formazione è confermata con i Silva e Nasri alle loro spalle. I Citizens tornano ad esprimersi dopo tanto tempo a buoni livelli e a trovare di nuovo la rete con facilità andando in vantaggio Aguero già al 5′ con una botta da fuori. La squadra di Mancini controlla il gioco e dopo una conclusione alle stelle di Tevez, trova il raddoppio ancora con Aguero che al 54′ imbeccato da Nasri mette il pallone alle spalle del portiere per il 2-0 segnando il suo diciannovesimo gol in campionato. La partita è ormai chiusa e dopo 5 minuti arriva il gol più atteso, quello di Tevez che servito da Aguero calcia di interno destro per il 3-0, e dopo appena 3′ arriva il quarto e ultimo gol dell’incontro con Silva che di fronte al portiere lo supera con un delizioso scavetto. Ora la seconda squadra di Manchester è a un virtuale meno 2 in classifica se vince lo scontro diretto in casa, ridando incertezza a un campionato che già domenica scorsa sembrava chiuso.

    Le altre due gare in programma erano Wolverhampton-Arsenal e QPR-Swansea. I Gunners vincono facile al Molineux per 3-0, con reti di Van Persie che calcia un rigore con il cucchiaio, Walcott e Benayoun con un tiro secco dal limite. Gli uomini di Wenger sono riusciti nell’intento di staccare di 5 punti il Tottenham raggiungendo quota 64 punti in classifica, e condannando a una non matematica ma molto probabile retrocessione il Wolverhampton. A proposito di salvezza il QPR vince una partita fondamentale in casa contro lo Swansea e riesce a tirarsi fuori dalla zona caldissima grazie ai gol di Barton, Mackie e Buzsaki.

  • Manchester City Tottenham spettacolo. Decide Balotelli al 94′

    Manchester City Tottenham spettacolo. Decide Balotelli al 94′

    Match scintillante all’Etihad Stadium fra Manchester City e Tottenham, due squadre che insieme allo United si stanno contendendo il titolo. Mancini schiera dal primo minuto Dzeko, Aguero, Silva e Nasri, con la chiara intenzione di fare la partita, mentre il Tottenham scende in campo un po’ più coperto, con un 4-4-1-1, con Defoe in avanti al posto di Adebayor che non può giocare per contratto contro la sua squadra di appartenenza, con alle sue spalle Van der Vaart.

    Balotelli esulta con Aguero | © Laurence Griffiths/Getty Images

    Il primo tempo è tutto di marca locale, con i Citizens che fanno la partita e vanno vicino al gol in due occasioni, prima al 17′ con David Silva che semina il panico sulla sinistra e mette un cross rasoterra sul quale Aguero calcia di prima intenzione andando però a colpire il compagno Dzeko. La seconda occasione capita ancora sui piedi dell’argentino, stavolta l’azione si sviluppa sulla destra con Richards che pesca il Kun in area, botta un po’ centrale e Friedel si fa trovare pronto. Nel primo tempo non succede niente di più e la ripresa inizia con un Tottenham completamente diverso e molto più propositivo, soprattutto con Bale sulla sinistra che inizia con le sue discese sulle quali Richards inizia a faticare e non poco. Siamo al 54′, quando Silva raccoglie un pallone a centrocampo, avanza palla al piede e vede l’inserimento di Nasri, lo serve con un assist geniale e il francese a tu per tu con Friedel non sbaglia sbloccando il risultato con un tiro potente e preciso. 1-0 e il City non si accontenta, il Tottenham è ancora stordito dallo svantaggio e gli uomini di Mancini raddoppiano al 58′. Corner dalla sinistra calciato da Nasri e Lescott in modo un po’ fortuito trascina nel vero senso della parola il pallone in rete, 2-0 e partita virtualmente chiusa.

    Ma gli Spurs non ci stanno e appena un minuto dopo al 59′ accorciano le distanze con Defoe, grazie a Savic che non riesce a rinviare di testa un lancio dalla difesa del Tottenham, l’attaccante della nazionale inglese riesce ad aggirare Hart e a depositare la palla in rete. A questo punto il Tottenham crede nella rimonta e inizia a spingere sull’acceleratore e al 64′ arriva il pareggio, Lennon va via sulla sinistra, arriva al vertice dell’area, vede Bale e lo serve con un passaggio all’indietro: il gallese di prima intenzione calcia un interno a girare sul palo lontano, Eurogol e Hart non può far altro che raccogliere la palla infondo alla rete. 2-2 e a questo punto sulle ali dell’entusiasmo è il Tottenham a fare la partita e a dare l’idea di poterla addirittura vincerla, al 90′ capita l’occasione per terminare l’impresa per gli Spurs, Savic commette l’ennesimo errore perdendo in modo ingenuo un pallone sulla mediana, Bale viene lanciato sul filo del fuorigioco verso la porta, appena entrato in aerea mette un cross basso per Defoe che è in leggero ritardo e ad Hart battuto mette la palla al lato, tra la disperazione dei tanti tifosi in trasferta e di Redknapp. La partita sembra ormai finita, quando Mario Balotelli entrato al posto di Dzeko si conquista con mestiere un rigore al 94′, mettendosi fra palla e difensore costringendo King a stenderlo. SuperMario si presenta dal dischetto e con freddezza batte Friedel. 3-2 e match chiuso, con il Manchester City che conquista 3 punti fondamentali, soprattutto perchè ottenuti contro una diretta concorrente. Adesso il Tottenham si trova a meno 8 dai Citizens, e vede ridimensionarsi i propri obiettivi, dovendo stare attenta a Chelsea ed Arsenal alle proprie spalle, anche se oggi avrebbe meritato almeno il pareggio.

  • Dzeko regola il Wigan, il Manchester City stacca lo United

    Dzeko regola il Wigan, il Manchester City stacca lo United

    Si conclude con il monday night fra Wigan Athletic e Manchester City la ventunesima giornata di Premier League. Il City aveva bisogno dei tre punti per continuare a tenere la testa della classifica e per scacciare i fantasmi delle ultime settimane dovuti all’alternante andamento post-natalizio. La squadra di Mancini espugna il campo dell’ultima in classifica con il minimo sforzo, portando a casa i tre punti con uno striminzito 1-0, anche se le reti potevano essere di più.

    Edin Dzeko | © Michael Regan/Getty Images

    I Citizens scendono in campo con Aguero e Dzeko in attacco, con alle loro spalle il rientrante Silva e Milner, in difesa ha giocato ancora Savic a fianco di Lescott, per supplire all’assenza di capitan Kompany ancora squalificato. Dopo aver corso qualche rischio iniziale a causa di un paio di scorribande del Wigan con Moses, il City inizia a fare il proprio gioco e inizia ad attaccare, e la prima occasione capita sulla testa di Dzeko che ben appostato in area manda a lato un cross dalla sinistra. Poco dopo al 22′ arriva l’azione del gol, Silva pennella una punizione perfetta in area sulla quale Dzeko va altissimo e mette la palla nell’angolo in modo imparabile, gran gol e rete numero 12 in campionato per il bomber bosniaco. Dopo il vantaggio è ancora il City ad andare vicino al gol, questa volta con Aguero ancora lanciato a rete da Silva, ma El Kun non angola a dovere il suo diagonale e il portiere fa sua la palla in due tempi.

    Il primo tempo si chiude e nella ripresa il City controlla senza troppi affanni il gioco e va ancora vicinissima al gol con l’ex Wolfsburg che cerca il gol sul palo lungo ma il portiere del Wigan Al-Habsi compie un vero e proprio miracolo. Il Wigan si fa vedere dalle parti di Hart con Moses, sicuramente il più attivo dei suoi senza però trovare la via del gol, e quasi a fine match Aguero si esibisce in un’azione spettacolare mettendo a sedere la difesa di casa ma al momento del tiro dell’argentino Dzeko si intromette e conclude debolmente in porta. Questa è l’azione che praticamente conclude il match, che consegna tre punti fondamentali alla truppa di Mancini per la corsa al titolo, staccando i cugini dello United a 3 punti e il Tottenham a 5.

  • Premier League, Silva decide City Arsenal. Lo United tiene, frena il Chelsea

    Premier League, Silva decide City Arsenal. Lo United tiene, frena il Chelsea

    La sedicesima giornata di Premier League vede le due di Manchester conquistare i tre punti e allungare il passo sulle inseguitrici, soprattutto sul Chelsea fermato in traferta dal Wigan. Il Manchester City di Roberto Mancini esce vittorioso dalla difficile sfida casalinga contro l’Arsenal, che arrivava da un ottimo periodo in campionato. I Citizens dopo un primo tempo in cui si sono resi pericolosi un paio di volte con El Kun Aguero trovano il gol della vittoria con David Silva su iniziativa sulla sinistra di Balotelli. Con questa vittoria il City consolida il suo primato in classifica, allontanando gli spettri dellla prima sconfitta in campionato di lunedì scorso con il Chelsea, del caso Tevez e della lite fra Balotelli e Richards in allenamento, e tenendo i cugini dello United a due punti di distanza. I Red Devils hanno espugnato il campo del QPR per 0-2, andando in vantaggio al primo minuto con Rooney in tuffo du testa su assist di Valencia e raddoppiando con Carrick al 55′, che dopo una galoppata di quaranta metri mette la palla sul primo palo, gran gol e continua la rincorsa al City.

    Silva sempre più protagonista della Premier League | ©ANDREW YATES/Getty Images
    Il Chelsea di Villa-Boas riesce a prendere un solo punto dalla trasferta sul campo del Wigan. I Blue passano in vantaggio con Sturridge al 59′, autore di un gran gol, con controllo di sinistro su lancio lungo e diagonale di destro. Il giovane attaccante non smette di stupire ma il Chelsea subisce il pareggio dei padroni di casa all’88’ con rete di Gomez che vanifica tutti gli sforzi fatti dai londinesi per rifarsi sotto alle due di Manchester. In zona Champions Tottenham e Liverpool vincono, i nord-londinesi conquistano i tre punti in casa contro il Sunderland con gol dell’uomo mercato Pavlyuchenko e i Reds espugnano il Villa Park con reti di Bellamy e Skrtel, piazzandosi sesto posto a meno 3 dal Chelsea.

    PREMIER LEAGUE I RISULTATI 16 GIORNATA
    BLACKBURN-WBA 1-2
    EVERTON-NORWICH 1-1
    FULHAM-BOLTON 2-0
    NEWCASTLE-SWANSEA 0-0
    WOLVES -STOKE 1-2
    WIGAN-CHELSEA 1-1
    MANCHESTER CITY-ARSENAL 1-0
    QPR-MANCHESTER UNITED 0-2
    TOTTENHAM-SUNDERLAN 1-0
    ASTON VILLA-LIVERPOOL 0-2

    CLASSIFICA
    MANCHESTER CITY 41, MANCHESTER UNITED 39, TOTTENHAM 34, CHELSEA 32, ARSENAL 29, LIVERPOOL 29, NEWCASTLE 27, STOKE 24, NORWICH 20, ASTON VILLA 19, SWANSEA 18, FULHAM 18, WBA 18, EVERTON 17, QPR 16, SUNDERLAND 14, WOLVES 14, WIGAN 13, BLACKBURN 10, BOLTON 9.

  • Napoli-Manchester City, le pagelle. Cava Show

    Napoli-Manchester City, le pagelle. Cava Show

    De Sanctis 7: A Napoli d’ora in avanti i miracoli è autorizzato a farli anche lui, su Balotelli soprattutto che ancora non riesce a capire come l’estremo azzurro abbia potuto prendere quel tiro a botta sicuro. Da santificare, erge un fortino a protezione della propria porta e del risultato acquisito con tanta fatica.

    Cannavaro 7: Certo crescere all’ombra di un idolo come il fratello non dev’essere stato facile, ma a vederlo giocare ieri marcando gente del calibro di Dzeko, Balotelli e compagnia varia, si capisce perchè sia titolare inamovibile e capitano del Napoli dei miracoli.

    Hamsik 6: Sarà stato lo shock per quanto successo a sua moglie, ma ieri non ha disputato certo una delle sue migliori partite, avrebbe potuto chiudere la pratica se dopo essersi liberato egregiamente di Kolarov fosse stato più freddo sotto porta e non avesse spedito la palla sul palo.

    Lavezzi 7,5: Il suo unico difetto confermato anche ieri è la poca lucidità quando si tratta di battere a rete, per il resto è uno spettacolo per gli occhi, corre, insegue, recupera, riparte e salta gli avversari come birilli, anche ieri sera ha messo lo zampino in entrambe le azioni da gol dei suoi.

    Cavani 8: El matador adora la musica della Champions, questo è ormai un dato di fatto, 4 reti in 5 partite sono la sintesi di quanto questo giocatore sia fondamentale nell’economia del gioco partenopeo, non solo per le due reti ma anche per la mole di km che macina ad ogni partita. Ieri è stato meraviglioso, De Laurentiis faticherà a trattenerlo sotto il Vesuvio anche per la prossima stagione.

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 7; Campagnaro 6,5, Cannavaro 7, Aronica 5,5; Maggio 6,5, Gargano 7, Inler 6,5 (14’st Dzemaili 6), Dossena 7 (43′ st Fernandez sv); Hamsik 6, Lavezzi 7,5; Cavani 8 (38′ st Pandev sv).
    A disp.: Rosati, Grava, Santana, Mascara.

    Edinson Cavani| © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    Hart 5,5: Su entrambe le reti subite c’è del suo, poco protetto da una difesa ballerina, cerca di mettere pezze dove può.

    Kompany 5,5: Il giovane capitano dei citizens non è in serata di grazia, concede spazi impressionanti alle ripartenze dei padroni di casa e sembra insicuro nell’uno contro uno.

    Yaya Tourè 5,5: A centrocampo dovrebbe fare la differenza e invece soffre l’asfissiante marcatura di Gargano, produce solo un buon assist per Balotelli sul quale De Sanctis compie il miracolo. Per 12 milioni all’anno ci si aspetta molto di più.

    Balotelli 6,5: Si danna l’anima e ci prova in tutti i modi, segna la rete del momentaneo pareggio, poi deve arrendersi alle prodezze dell’estremo difensore azzurro che gli toglie la soddisfazione della prima doppietta in Champions.

    Silva 6,5: E’ pimpante e generoso, lo si trova a svariare su tutto il fronte d’attacco cercando di fornire ai propri compagni palloni giocabili per far male, ma purtroppo è isolato e spesso vittima dei raddoppi di marcatura da parte degli esterni partenopei.

    Manchester City (4-4-2): Hart 5,5; Zabaleta 6 (40′ st Johnson sv), Lescott 6, Kompany 5,5, Kolarov 6,5; Silva 6,5, De Jong 5,5 (25′ st Nasri 5), Yaya Tourè 5,5, Milner 5; Balotelli 6,5, Dzeko 5 (36′ st Aguero sv).
    A disp.: Pantilimon, Clichy, Savic, Barry.