Tag: David Rudisha

  • Rudisha fenomeno, Usain Bolt di più. Donato bronzo Italia

    Rudisha fenomeno, Usain Bolt di più. Donato bronzo Italia

    Bellissima e storica serata allo stadio olimpico di Londra e questa volta a sorridere è anche l’Italia con la splendida medaglia di bronzo di Fabrizio Donato nel salto triplo. Rudisha rompe tutti i limiti umani vincendo l’oro negli 800 con il record del mondo e Usain Bolt entra definitivamente nella storia, bissando l’oro olimpico di Pechino nei 200 anche a Londra.

    Stupenda gara di Fabrizio Donato che aveva preoccupato un po’ tutti nelle dichiarazioni della vigilia lamentando un dolore al tendine d’Achille ed alla schiena che ne avrebbero diminuito le possibilità di medaglia.

    Ed invece il quasi 36enne finanziere riesce a dare continuità al record europeo conquistato in Finlandia a giugno, disputando una finale di altissimo livello vincendo un bronzo storico per l’atletica italiana con la misura di 17.48m. l’oro è andato all’americano Taylor con la fantastica misura di 17.81 mentre l’argento è ancora targato stelle e strisce con Will Claye. Buonissimo il quarto posto finale di Daniele Greco che con i suoi 23 anni, sarà il futuro della specialità e degno erede di Donato.

    La serata fantastica a Londra continua con la vittoria stratosferica del keniano David Rudisha che completamente da solo e mettendosi al comando dal primo all’ultimo metro, realizza un fantastico record del mondo degli 800m con 1’40”91, terzo record del mondo in carriera per il keniano ed ovviamente il primo in una finale olimpica. Podio giovanissimo quello degli 800m con Rudisha 23 anni oro, Amos del Botswana 18, e il keniano Timothy Kitum, bronzo, addirittura 17.

    Usain Bolt, re anche dei 200 metri ©Michael Steele/Getty Images

    Ed andiamo alla leggenda Usain Bolt che, con 19”32, vince il secondo oro olimpico consecutivo nei 200m superando ancora una volta il suo erede Yohan Blake 19”44 con il bronzo ancora per la Giamaica con Warren Weir, 19″84 completando un fantastico tris targato Giamaica.

    Il decathlon ha incoronato il fuoriclasse americano Ashton Eaton. Nell’ultima gara, i 1.500 metri, la medaglia d’oro è arrivata grazie al sesto posto nella seconda e ultima batteria in 4’14″48. In tutto Eaton ha totalizzato 8.869 punti, 198 in più dell’altro americano Trey Hardee, terzo il cubano Leonel Suarez a quota 8.523 punti.

  • Diamond League, fulmine Powell. Bene Rudisha e Tamgho

    Diamond League, fulmine Powell. Bene Rudisha e Tamgho

    A Losanna il giamaicano Asafa Powell manda un segnale forte all’amico – rivale Usain Bolt per i 100 m mondiali. Con l’americano Tyson Gay che ha alzato bandiera bianca grazie all’infortunio occorsogli negli ultimi Trials, Powell è l’unico che può impensierire Bolt per la conquista della medaglia d’oro. Il 9”78 di Losanna ne è la dimostrazione, una gara che ha visto al secondo posto il connazionale Michael Frater (9”88) e Christophe Lemaitre al terzo, che con 9”95, eguaglia il personale nonostante una partenza disastrosa.

    ©Getty Images

    Asafa Powell
    Nelle altre gare da segnalare le ottime prestazioni di David Rudisha che si impone negli 800 con una facilità disarmante. Il keniano, rientrato la scorsa settimana a Nancy dopo il problema all’anca che l’ha tenuto fermo oltre due mesi, ha preso il largo ai 400 salvo perdere lucidità nel rettilineo e finire un po’ in affanno ma nettamente primo in 1’44”15. La gara del triplo maschile è fantastica con l’iridato Phillips Idowu che inaugura la pedana con 17.26 con quasi tre metri di vento a favore; Teddy Tamgho, campione mondiale indoor, infila due nulli poi al terzo tentativo spara un 17.91 che migliora il primato 2011, già suo. Serata da dimenticare per Giuseppe Gibilisco, che nell’asta fallisce per tre volte la misura d’ingresso a 5.43; il francese Renaud Lavillenie, entrato in gara a 5.63, compie un percorso netto fino a 5.83, la misura che gli consente di vincere. Male Blanka Vlasic, che dopo il 2.00 di venerdì nella sua Spalato palesa grandi problemi di rincorsa sbagliando due volte a 1.90 e tre a 1.95; vince la russa Anna Chicherova, l’unica a superare 1.95. Il campione olimpico, mondiale ed europeo Andreas Thorkildsen torna in gara nel giavellotto dopo un mese e mezzo di stop e fa subito capire chi è il più forte: il norvegese scaglia l’attrezzo a 88.19, a soli tre centimetri dal miglior lancio dell’anno del lettone Vadims Vasilevskis, oggi solo settimo. Nella serata di Losanna c’è gloria anche per la cubana Yarelis Barrios (64.29 nel disco) e per gli statunitensi Brittney Reese nel lungo (6.85 nel lungo) e Christian Cantwell nel peso (21.83). Il cubano Dayron Robles vince i 110 hs in 13”12 ma resta lontano dalla condizione migliore. Fa meglio al femminile l’australiana Sally Pearson, che con 12”47 centra la miglior prestazione del 2011. Nei 400 l’atleta del Botswana Amantle Montsho vince in 50”23, con Sanya Richards-Ross seconda e in crescita rispetto alle ultime deludenti prestazioni. Gli Stati Uniti continuano a crescere nel mezzofondo: Morgan Uceny si impone i 1500 in 4’05”52 mentre Caster Semenya, che ha poca esperienza sulla distanza, trotterella e chiude all’ultimo posto. Bene il campione d’Europa David Greene nei 400 hs (48”41) e l’ucraina Mariya Ryemyen nei 200 (22”85). Cinquemila metri al keniano Vincent Chepkok in 12’59”13, davanti al campione del mondo di cross Imane Merga.

  • Atletica, Diamond League: Powell stratosferico ad Oslo. Bene Rudisha e la Vlasic

    Grande prova del giamaicano che se non fosse stato per il vento a 2,1 metri al secondo, (il limite è a 2), avrebbe abbassato a 9″72 il primato stagionale dei 100 metri. Invece, quel 0,1 metri al secondo in più, ha cancellato la prestazione super del giamaicano, che resta primatista stagionale ma con un 9″83 corso il 27 maggio scorso a Ostrava. Peccato per l’ infortunio di Usain Bolt ma per ora, anche grazie alla latitanza dell’ americano Tyson Gay, il re della velocità è lui. Dietro Powell, che avrebbe corso il suo nuovo primato personale, si piazzano Richard Thompson di Trinidad (9″91) e Churandy Martina, sprinter delle Antille Olandesi sceso a 9″92.

    Superba gara degli 800 con il keniano David Rudisha che vince in 1’42″04, nuovo miglior tempo del 2010, una sfida stellare con il sudanese Abubaker Kaki, che si piazza secondo con un signor 1’42″23 rendendo emozionante come da tempo non accadeva la sfida sul doppio giro di pista. Il tempo fatto segnare dal keniano, è il nuovo limite dell’anno e la seconda miglior prestazione del nuovo milennio, più lenta solo dell’1’42″01 che il 21enne keniano stabilì a Rieti l’anno passato. E fa cadere un primato vecchio di quasi 31 anni, quello del meeting di Oslo che Sebastian Coe aveva fissato in 1’42″33 nell’edizione del 1979. Ma se Rudisha vola, Kaki non è da meno. L’1’42″23 con cui polverizza il record nazionale del Sudan è la decima miglior prestazione di tutti i tempi.

    Per quanto riguarda le altre gare, Lashauntea Moore mette tutte in fila nei 200 donne, abbassando il proprio personale a 22″38 che le vale la seconda miglior prestazione dell’anno a soli sei centesimi dal 22″32 corso da Veronica Campbell Brown il 17 aprile. Nell’alto femminile la croata Blanka Vlasic sale per la prima volta in stagione sopra quota due metri: si prende la vittoria con 2.01, stessa misura della statunitense Chaunte Howard-Lowe, primatista mondiale stagionale, che però ottiene la misura al secondo tentativo e non al primo come l’avversaria. Nei 3000 siepi donne mondiale stagionale della keniana Milcha Chemos Cheywa, scesa fino a 9’12″66. Primato del 2010 anche del keniano Asbel Kiprop nel miglio (3’49″56).

    La statunitense LoLo Jones si prende i 100 ostacoli in 12″66, sua miglior prestazione dell’anno. Nell’asta maschile delude l’australiano Steven Hooker, leader stagionale che ha sbagliato tre volte a 5.40. La vittoria è andata al francese Renaud Lavillene, unico a superare quota 5.80 che vale la seconda miglior performance della stagione. Peso uomini allo statunitense Christian Cantwell (21.31), disco donne alla tedesca Nadine Muller (63.93), lungo donne alla russa Olga Kucherenko (6.91). I 400 donne vanno a Amantle Montsho (50″34), i 400 ostacoli uomini allo statunitense Kerron Clement (48″12). Nei 5000 uomini primato personale dell’etiope Imane Merga, vincitore in 12’53″81. Nel giavelloto si impone l’eroe di casa Andreas Thorkildsen, arrivato fino a 86 metri.