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  • Mourinho frecciata a David Luiz ma il suo Chelsea perde col Werder Brema

    Mourinho frecciata a David Luiz ma il suo Chelsea perde col Werder Brema

    Il solito Josè Mourinho si potrebbe dire, il portoghese oltre che per i titoli, o tituli come direbbe lui, è famoso anche per le sue interviste, spesso farcite di frecciatine verso colleghi, calciatori o giornalisti.

    Questa volta l’obiettivo dello Special One è stato il suo ormai ex calciatore David Luiz, passato in questa sessione di mercato dai londinesi al Paris Saint Germain per una cifra intorno ai 60 milioni di euro.

    Mourinho ha dichiarato, in un’intervista al DailyMail, che l’addio del difensore brasiliano non ha indebolito il Chelsea ma anzi i Blues senza David Luiz saranno ancora più forti in questa stagione:

    Josè Mourinho
    Josè Mourinho

    Come difensore centrale David Luiz non era la mia prima scelta la scorsa stagione, lo erano Terry e Cahill, è risultato molto più utile a centrocampo grazie alla sua fisicità, specialmente in Champions League visto che Matic non poteva giocarla, quest’anno Matic può giocare in Champions e quindi non sentiremo la mancanza di David Luiz.

    Il tecnico di Setubal però oltre a questo ribadisce il concetto utilizzando anche belle parole per David Luiz dal punto di vista umano:

    E’ un ottimo professionista e un bravo ragazzo. A livello umano ne sentiremo la mancanza ma, calcisticamente parlando, credo che la nostra squadra sarà più forte.

    Lo Special One conclude l’intervista parlando del suo futuro e dichiarando amore ai Blues:

    Se resto? Finchè Abramovich vorrà non lascerò questo club

    Parole senza dubbio che lasciano il segno, una dichiarazione di forza che però ieri ha avuto subito un incredibile stop con la clamorosa sconfitta del Chelsea in amichevole contro il Werder Brema.

    Al Weserstadion davanti a 30mila persone lo Special One ha schierato dal primo minuto grossi calibri come Terry, Cesc Fabregas, Fernando Torres e Diego Costa. Nella ripresa sono pure entrati il talento belga Hazard e Didier Drogba, tornato al Chelsea in questa sessione di mercato, ma non c’è stato niente da fare. I tedeschi si sono imposti nettamente con le reti dell’ex Juventus Eljero Elia al 20° dal dischetto, Felix Kroos al 37° e  Obraniak al 89° anche lui dagli 11 metri.

     

  • I flop di Brasile 2014, ecco chi ha deluso ai Mondiali

    I flop di Brasile 2014, ecco chi ha deluso ai Mondiali

    In tanti prima dell’inizio del Mondiale avevano puntato su di loro, ma durante il torneo brasiliano hanno ampiamente deluso le aspettative: ecco la formazione flop di Brasile 2014.

    Iker Casillas: dopo il trionfo di quattro anni fa in Sudafrica quello brasiliano è stato sicuramente un Mondiale da incubo per il portiere spagnolo; la nazionale campione in carica abbandona la manifestazione al primo turno dopo aver perso contro Olanda e Cile. Protagonista in negativo il suo capitano che, dopo aver vinto la Champions League con il Real Madrid, arriva in Brasile scarico e fuori condizione. I suoi errori sono stati gravi e hanno condannato le furie rosse a una cocente eliminazione che brucia e sembra suonare come la fine del ciclo della nazionale spagnola.

    Un'immagine della sfida dello scorso anno
    Un’immagine della sfida dello scorso anno

    David Luiz: il difensore pagato poche settimane fa 50 milioni di euro dal Psg vive l’incubo di un Mondiale che i brasiliani sognavano come un possibile trionfo. Il 7-1 subito dalla Germania rimarrà come uno dei risultati più umilianti della storia del Brasile e l’ex mediano del Chelsea ha non poche colpe. Anche nella finale per il terzo posto con l’Olanda offre una prestazione da dimenticare: 3-0 e neanche la soddisfazione della medaglia di bronzo.

    Dani Alves: il terzino del Barcellona ha toppato partendo titolare ma finendo, con il passare delle partite a fare la riserva di Maicon. Da un difensore come lui ci si aspetta sempre di più sia in termini difensivi sia in termini di spinta sulla fascia destra.

    Gerard Pique: un altro artefice del flop spagnolo. Il centrale del Barcellona nel match contro l’Olanda non ci ha capito davvero nulla, offrendo una prestazione irriconoscibile per un difensore del suo livello internazionale, arrivando a perdere il posto nelle gare successive.

    Pepe: ha pagato la sua fama di calciatore cattivo lasciando, nel match contro la Germania, il suo Portogallo in dieci uomini.

    Steven Gerrard: il centrocampista del Liverpool, nonchè capitano della nazionale inglese, è l’emblema del fatto che la nazionale della regina ai Mondiali proprio non riesce a indovinare la competizione. A dir poco deludente il Mondiale degli inglesi eliminati in malo modo da Costa Rica e Uruguay. Il centrocampista ha sulla coscienza l’errore decisivo nella sconfitta patita ai danni dell’Uruguay.

     

    Thiago Motta: un Mondiale penoso e non aggiungiamo altro. Il centrocampista del Psg non è mai stato all’altezza della situazione.

    Kevin Prince Boateng: allontanato dal ritiro a poche ore dalla sfida contro il Portogallo per motivi disciplinari. Questa è stata la decisione presa dal C.t. Appiah dopo alcuni litigi verificatesi durante gli allenamenti, seguiti anche da alcuni diverbi fra i due calciatori da una parte  e il commissario tecnico e i dirigenti sportivi africani dall’altra.

    Fred: se i suoi connazionali lo hanno soprannominato l’inutile, ci sarà pure un motivo valido. Viene difficile pensare che in tutto il Brasile non ci sia un centravanti migliore. Lento, impacciato, mai pericoloso in area di rigore. Il crollo dei padroni di casa non è solamente colpa sua ma lui ci ha messo molto del suo.

    Mario Balotelli: tra le peggiori delusioni del Mondiale brasiliano: la nazionale azzurra esce ai gironi e il suo talento, dopo la rete decisiva all’Inghilterra, evapora in sudamerica. Nella sfida contro l’Uruguay Prandelli lo ha sostituito alla fine del primo tempo dopo un litigio avvenuto nello spogliatoio. I compagni di squadra lo hanno escluso smettendo di giustificarlo e pochi giorni dopo l’ex C.t. azzurro aumenta il carico: “ha i colpi ma non è un campione”.

    Diego Costa: il traditore, agli occhi del popolo brasiliano, ha scelto di vestire la maglia della Spagna. E, con il senno di poi, visto il finale della nazionale del dimissionario Scolari, ha quasi fatto bene. Forse ha pagato l’infortunio occorso alla fine della stagione con l’Atletico Madrid, ma dell’attaccante devastante, apprezzato con i colchoneros, non ne abbiamo visto nemmeno l’ombra.

     

     

     

  • Brasile 2014: Thiago Silva-David Luiz, Brasile avanti

    Brasile 2014: Thiago Silva-David Luiz, Brasile avanti

    Nel quarto di finale dei Mondiali 2014 sono i difensori centrali del Brasile Thiago Silva e David Luiz a regalare la semifinale al Brasile di Luis Felipe Scolari con un gol per tempo. Inutile il rigore di James Rodriguez nel finale, la Colombia viene sconfitta per 2-1. Thiago Silva ammonito, salterà la semifinale contro la Germania.

    Questo è, senza ombra di dubbio, il Brasile dei difensori. Nel momento storico più povero, forse, di sempre per la nazione che fu dei grandi numeri 10; i simboli della squadra di Scolari sono stati fino a questo punto il portiere e i due difensori centrali: si è perchè grazie a loro che il Brasile vola in semifinale. La selecao si conferma infatti una squadra il cui destino dipende da due fattori: le giocate di Neymar e la durata dei folli ritmi che riesce a imporre. Quando i numeri del giocatore del Barcellona vengono a mancare e, allo stesso tempo, cala l’intensità della manovra tutti i limiti del Brasile vengono a galla., trasformando la squadra brasiliana in una squadra vulnerabile. La superiorità nell’ultima parte di gara non è però bastata alla Colombia di Pekerman per trascinare la partita ai supplementari.

    Ad andare ancora avanti è il Brasile dell’intensità, del gioco poco brillante e della sofferenza. Ora, però, troverà l’ostacolo chiamato Germania, un ostacolo molto grande.

    Al 7′ vantaggio del Brasile: calcio d’angolo che taglia tutta l’area e arriva sul secondo palo, Thiago Silva di ginocchio  realizza la rete del vantaggio. Al 11′ palla gol per la Colombia: sinistro molto bello di Cuadrado ma il pallone lambisce il palo. Al 20′ occasione Brasile: Hulk conclude con un sinistro potente ma centrale, attento Ospina. Al 22′ Cuadrado spreca un contropiede di James Rodriguez, il centrocampista della Fiorentina però sbaglia il passaggio e Silva salva la difesa. Al 28′ ancora Hulk: bravo Ospina con la mano in allungo.

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    Al 68′ raddoppio del Brasile: spettacolare punizione di David Luiz che la mette nel sette: è 2-0. Al 77′ calcio di rigore per la Colombia: Bacca anticipa l’uscita di Julio Cesar. Realizzazione dagli undici metri per James Rodriguez.

    BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Thiago Silva, David Luiz, Marcelo; Fernandinho, Paulinho (86′ Hernanes); Hulk (83′ Ramires), Oscar, Neymar ( 88′ Henurique); Fred.

    COLOMBIA (4-2-3-1): Ospina; Zuniga, Zapata, Yepes, Armero; Guarin, Sanchez; Cuadrado (81′ Quintero), James Rodriguez, Ibarbo (46′ Ramos); Gutierrez (70′ Bocca).

    AMMONITI: 65′ Thiago Silva; Julio Cesar; 68′ James Rodriguez

  • Mondiali 2014: Brasile avanti con fatica

    Mondiali 2014: Brasile avanti con fatica

    Nel primo ottavo di finale dei Mondiali 2014  il Brasile sconfigge ai rigori 4-3 il Cile dopo che il match alla fine dei tempi supplementari si era concluso sull‘1-1. Il Cile esce a testa altissima e piange per una traversa di Pinilla a 1 minuto dalla fine, verdeoro ai quarti di finale.

    Il Cile gioca una grande gara, ma sbatte sui legni: prima una traversa di Pinilla che a 60 secondi dai rigori fa prendere un infarto a mezza nazione, poi il palo interno dell’ultimo rigore di Jara che  regala al Brasile i quarti di finale. Il Brasile avanza cosi alla partita successiva e lo fa al termine di un match molto tirato. Gli uomini di Louis Felipe Scolari giocano a sprazzi di difficile comprensione: a tratti spinti dalla velocità di un Neymar devastante, a tratti lenti, prevedibili e senza un piano tattico ben definito. Ma essere convincenti nel calcio non è tutto. A volte può bastare un grande portiere, una buona solidità generale, un fuoriclasse e una discreta dose di fortuna, O, se preferite, una benedizione dall’alto.

    Al 7′ occasione per Marcelo che con il sinistro conclude dal limite dell’area. Al 18′ vantaggio del Brasile: corner, spizzicata sul primo palo e David Luiz sul secondo palo la mette in rete. Partita molto fisica con tantissimi contrasti, nessuna delle due squadre si risparmia. Al 32′ pareggio del Cile, errore di Hulk. Da una rimessa laterale il Brasile si addormenta sbagliando l’appoggio; il Cile ne approfitta e sorprende una difesa che fin a quel momento era stata perfetta, diagonale di Sanchez e 1-1. Al 34′ palla gol per Neymar con stacco perfetto di testa, palla a lato di poco. Al 39′ Neymar salta ancora Silva, Medel si supera in chiusura e sul rimpallo Fred va vicino al gol. Al 42′ Dani Alves conclude da fuori area ma Bravo devia in angolo. Al 46′ palla gol per il Cile: Aranguiz si trova solo davanti a Julio Cesar ma in chiusura David  Luiz chiude con un intervento disperato.

    Al 49′ conclusione al limite di Fernandihno pallone non molto lontano dalla porta. Al 55′ annullata la rete a Hulk. Webb vede un fallo di mano non facile.  Al 64′ straordinario Julio Cesar il quale si supera e devia in corner un colpo sicuro di Aranguiz. Al 81′ Neymar colpisce di testa ma Bravo blocca in due tempi. Al 84′ grande occasione Brasile: ottima azione personale di Hulk, bordata di destro, Bravo respinge.

    Non succede un granchè in questo primo tempo supplementare.

    Cile sta cercando i rigori, Brasile non riesce a sfondare. Al 120′ traversa di Pinilla.

    Rigori Brasile: David Luis gol; Willian fuori; Marcelo gol; Hulk parato; Neymar gol

    Rigori Cile: Pinilla parato; Sanchez parato; Aranguiz gol; Diaz gol; Jara palo

    Julio Cesar

    BRASILE-CILE 4-3 d.c.r. (1-1) (18° David Luiz (B), 32° Sanchez (C))

    BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Dani Alves, Thiago Silva, David Luiz, Marcelo; Fernandinho (72′ Ramires), Luiz Gustavo; Oscar (106′ Willian), Neymar, Hulk; Fred (64′ Jo)

    CILE (5-3-2): Bravo; Isla, Medel, Jara, Silva, Mena; Diaz, Vidal (87′ Pinilla), Aranguiz; Sanchez, Vargas (57′ Gutierrez).

    AMMONITI: 17′ Mena; 40′ SIlva; Pinilla; 58′ Luis Gustavo; Hulk; Dani Alves

  • David Luiz lascia il Chelsea e passa al Paris Saint Germain

    David Luiz lascia il Chelsea e passa al Paris Saint Germain

    Nonostante il Fair Play Finanziario e le susseguenti sanzioni imposte dall’Uefa, il primo botto del calciomercato europeo è arrivato proprio dal Paris Saint Germain. La società transalpina del patron Nasser AlKhelaifi ha ufficializzato ieri con un comunicato apparso sul proprio sito ufficiale ha confermato i rumors che ormai da qualche giorno stava riempiendo le pagine dei giornali ed i siti di calciomercato, David Luiz lascia il Chelsea e si trasferisce in Francia al Paris Saint Germain:

    Per soddisfare il desiderio del giocatore di preparare e giocare nelle migliori condizioni possibili la Coppa del Mondo nel suo paese, la volontà di entrambi i club e David Luiz era quella di raggiungere più velocemente possibile un accordo tra una parte, Paris Saint- Germain e il Chelsea FC, e l’altra tra il Club di Parigi e il giocatore per formalizzare il trasferimento dalla apertura della finestra di trasferimento.

    David Luiz
    David Luiz

     

    Questo il testo del comunicato che in sostanza conferma l’avvenuto acquisto da parte dei parigini del forte difensore brasiliano che per affrettare i tempi, ha svolto le visite mediche proprio in Brasile, a Rio de Janeiro alla presenza del responsabile medico del PSG Eric Rolland, e del ds aggiunto Olivier Letangdove in ritiro con la propria nazionale si sta preparando per disputare il mondiale.

    Le cifre non sono ancora note ma si parla di circa 50 milioni di euro che il Psg verserà al Chelsea. I Blues si liberano così di un giocatore, pagato 25 milioni nel 2011 al Benfica, che non sembra aver mai trovato il feeling giusto con il tecnico Josè Mourinho che spesso infatti lo ha schierato a centrocampo, non certo il ruolo naturale di Luiz.

    Il neoarrivato andrà a comporre una coppia centrale tutta verdeoro con il connazionale Thiago Silva, parliamo di coppia e non di trio brasiliano in quanto pare scontato che Marquinhos, pagato 35 milioni lo scorso anno alla Roma, sarà sacrificato sul mercato, in pole position ci sarebbe il Barcellona che ha bisogno di sostituire Charles Puyol e vorrebbe così puntare sul giovane centrale brasiliano del Psg.

    Dunque nonostante le imposizioni dell’Uefa il Psg è riuscito comunque a mettere a segno un gran colpo.

     

     

  • Europa League, il Chelsea prenota la finale

    Europa League, il Chelsea prenota la finale

    Con una prova di grande carattere il Chelsea si prenota per la finale di Europa League di Amsterdam, imponendosi per 2-1 sul campo del Basilea, (altro…)

  • Chelsea – Barcellona, stasera il primo atto. Drogba all’assalto dei campioni

    Chelsea – Barcellona, stasera il primo atto. Drogba all’assalto dei campioni

    I primi 90’ di una doppia sfida quasi scontata per gli allibratori, tutta da giocarsi invece per i protagonisti delle due squadre. Stasera Chelsea e Barcellona scenderanno in campo per la seconda semifinale di Champions League. Due squadre che arrivano a questa sfida dopo cammini differenti: il Chelsea con qualche piccola difficoltà, vedi il ko del San Paolo di Napoli e la conseguente vittoria nel match di ritorno arrivata dopo i supplementari e il match sofferto nei quarti contro il Benfica.

    Il Barcellona sin qui ha viaggiato un po’ sul velluto, incontrando come unico intoppo il gol del milanista Nocerino. Blaugrana favoriti dunque, ma il Chelsea ci vuole provare. Ma come ha detto Roberto Di Matteo a Stamford Bridge ci vorrà una prova impeccabile condita da una vittoria, magari senza subire reti. Perché uno 0 a 0, come nel caso del Milan, potrebbe servire a poco.

    Il tecnico italiano avrà a disposizione l’intera rossa ad eccezione di David Luiz. Nel suo 4-2-3-1 Di Matteo schiera, davanti al portiere Cech, una difesa formata da Ivanovic e Cole esterni, Cahill e Terry centrali. Davanti alla difesa agiranno Mikel e Lampard con il trio Ramires, Mata, Kalou ad agire giusto alle spalle di Drogba. Solo panchina dunque per Essien, Malouda e Torres, i quali potrebbero tornare utili a gara in corso.

    Didier Drogba © Clive Rose/Getty Images

    Dall’altro lato Guardiola, che deve fare a meno del solito Villa, non cambierà il suo 4-3-3. Davanti a Valdes difesa formata da Piqué e Mascherano centrali, con Dani Alves e Puyol che avranno il compito di spingere sulle corsie laterali. Il trio davanti alla difesa sarà formato da Xavi, Busquets e Iniesta con Sanchez e Fabregas che agiranno accanto al fenomeno Messi.

    Chelsea Barcellona, le probabili formazioni:

    CHELSEA (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, Cahill, Terry, Cole; Mikel, Lampard; Ramires, Mata, Kalou; Drogba. In panchina: Turnbull, Bosingwa, Essien, Raul Meireles, Malouda, Sturridge, Torres. Allenatore: Di Matteo

    BARCELLONA (4-3-3): Valdes; Dani Alves, Piqué, Mascherano, Puyol; Xavi, Busquets, Iniesta; Sanchez, Messi, Fabregas. In panchina: Pinto, Adriano, Muniesa, Thiago Alcantara, Keita, Pedro, Cuenca. Allenatore: Guardiola

  • Cuore Red Devils, Chelsea Manchester United 3-3

    Cuore Red Devils, Chelsea Manchester United 3-3

    Pomeriggio freddo a Londra, temperatura vicina allo zero ma il clima partita e la posta in palio sono altissimi. Chelsea Manchester United sono scese in campo per il big match di giornata. Per i Blues le motivazioni  sono forti, sia per difendere il quarto posto in classifica e per non perdere troppo terreno dal Tottenham terzo in classifica, sia per dare un senso a questa stagione transitoria, mentre per i Red Devils fare punti era fondamentale per rimanere attaccati in vetta alla classifica ai cugini del Manchester City.

    Villa Boas mette in campo il solito 4-3-3, Sturridge, Torres e Malouda più Mata a centrocampo, con Essien e Raul Meireles a fare da schermo davanti alla difesa. Lo United si presenta con un 4-4-2 con Rooney e Welbeck in attacco, e Valencia e Young a supporto sugli esterni. Nella fase iniziale del primo tempo gli uomini di Ferguson controllano il gioco e si rendono pericolosi al 10′ con un contatto dubbio fra Cahill e Welbeck in area e al 28′ con Rooney che cerca con un gran passaggio in area  Welbeck che viene anticipato con un super intervento da parte di Ivanovic a un metro dalla porta . Passano alcuni minuti e il Chelsea va in vantaggio al primo affondo al 35′, con Sturridge che riesce ad arrivare sul fondo sulla destra, crossa teso in area andando a colpire Evans che mette la palla alle spalle di De Gea. Lo United sotto di un gol non si butta troppo giù di morale, e reagisce arrivando alla conclusione con Young e Welbeck entrambi bloccati in modo brillante da Cech.

    La prima frazione si conclude sull’1-0 e nella ripresa pronti via e il Chelsea raddoppia al 46′, Fernando Torres in versione uomo assist mette un cross al bacio dalla destra e Juan Mata al volo di sinistro piazza la palla sotto la traversa in modo imparabile per De Gea. Lo United stavolta è stordito e dopo appena 4′ al 50′ arriva addirittura il 3-0, Mata calcia una punizione dalla destra, David Luiz viene dimenticato dai difensori dello United e di testa infila De Gea per la terza volta, segnando il gol che chiude virtualmente la partita.

    Sul 3-0 il match sembra chiuso, ma lo United inizia a premere e a cercare il gol che potrebbe dare speranza, e al 57′ Evrà si avventura sulla sinistra, entra in area e Sturridge interviene in modo un po’ troppo irruento sul francese che si lascia cadere, per l’arbitro è calcio di rigore che Rooney trasforma con una botta sotto l’incrocio dei pali. Passano 10 minuti e lo United accorcia ulteriormente le distanze ancora su calcio di rigore, molto dubbio stavolta, con Sturridge che cerca nettamente il contatto con Ivanovic che ha fatto di tutto per evitare l’attaccante, ma per l’arbitro non ci sono dubbi e Rooney spiazza nuovamente Cech cambiando angolo. A questo punto il Manchester United ci crede veramente, e completa l’incredibile rimonta all’83’, quando Giggs pennella un cross in area dalla sinistra e Hernandez stacca fra Cahill e Luiz e trafigge Cech tra l’incredulità di Villa Boas e dei tifosi dei Blues. La partita termina senza troppi scossoni, con il Chelsea che esce veramente a testa bassa da questo match, consapevole di aver buttato al vento 3 punti fondamentali per la rincorsa al terzo posto del Tottenham, domani impegnato con il Liverpool nel monday night, e il Manchester ha dimostrato di essere veramente una grande squadra, non è una novità, dando un grosso segnale al City che dovrà veramente sudare tanto per vincere questo campionato.

    Video Chelsea Manchester United 3-3 highlights youtube
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  • Abramovic “droga” il mercato, 100 milioni per la Champions

    Abramovic “droga” il mercato, 100 milioni per la Champions

    La Champions League è diventata una ossessione e Roman Abramovic pur di riuscirci pare disposto a metter ancora una volta mano al portafogli per rinforzare il suo Chelsea.

    immagine dal web
    Dopo i 90 milioni spesi nel mercato invernale con gli acquisti di Fernando Torres e David Luiz senza però raggiungere i traguardi prefissati ha annunciato oggi che il budget per la prossima campagna acquisti sarà fissato a 100 milioni di euro. Un grosso budget che rischia di drogare gli scenari del mercato in barba alle regole del fairplay finanziario disegnate da Platini. Se sulla panchina dei Blue sembra ormai quasi sicuro l’arrivo del “Santone” Guus Hiddink, per rinforzare la squadra di parla prepotentemente di Sneijder richiesto proprio dall’olandese e del brasiliano Neymar. Indietro nella trattativa per Sanchez, il Chelsea segue con interesse anche Modric, del centravanti Gervinho ma anche Carlos Tevez.

  • Chelsea – Manchester City 2-0: Ancelotti batte Mancini

    Chelsea – Manchester City 2-0: Ancelotti batte Mancini

    Il derby britannico e al tempo stesso italiano tra il Chelsea di Carlo Ancelotti e il Manchester City di Roberto Mancini, ha riportato i Blues nei posti alti della classifica. La squadra di Abramovich ha battuto i Citizens nel secondo tempo, prima con un gol di testa di David Luiz, e poi nel finale con una bellissima azione solitaria in serpentina di Ramires. Finsce 2 a 0 con due gol di due giocatori ex Benfica. Sontuosa la prestazione del difensore centrale Luiz che impressiona per potenza e eleganza al tempo stesso. Tiene testa a Dzeko senza fare nessuna fatica, e dimostra davvero di meritarsi il posto nella nazionale verdeoro per le prossime amichevoli. Mancini esce sconfitto, accusando molto l’assenza di Carlitos Tevez (infortunato), escludendo dall’attacco anche Mario Balotelli (entrato solo nel finale) come punizione per il gestaccio che gli è costato il rosso in Europa League nella partita contro la Dinamo Kyev.

    Una partita che nel primo tempo e per gran parte della ripresa non aveva regalato grandi emozioni. Poi Ancelotti decide di cambiare totalmente il reparto offensivo togliendo Torres per Drogba e Kalou per Anelka. Didier Drogba, entrato al posto di uno spento Torres, calcia 78’ la punizione che David Luiz converte nell’1-0 portando gli uomini di king Carlo in vantaggio. La reazione del City tarda ad arrivare e il Chelsea ne approfitta cambiando marcia, con la percussione centrale di Ramires che scardina la difesa e mette alle spalle di Hart il pallone del 2 a 0.

    Il Chelsea con questa vittoria (terzo successo consecutivo) si riporta al terzo posto della Premier a quota 54 punti a solo 4 lunghezze dall’Arsenal di Wenger, ma con una partita in meno da disputare. Il distacco dal Manchester capolista è di 9 punti, ma considerando il turno da recuperare e lo scontro diretto, forse la storia di questo torneo non è più così scontata. Ancelotti a lungo criticato nel corso della stagione può vantare una qualificazione ai quarti di Champions League e un ritrovato ritmo nella Premier, quasi a voler dimostrare di aver svolto un lavoro di preparazione che puntasse ad ottenere risultati nel lungo periodo. Un Chelsea diesel insomma.

    Il Manchester City conserva il quarto posto con 53 punti ma deve guardarsi le spalle dal Tottenham a quota 49. Mancini non può permettersi altri errori, soprattutto considerando le ambizioni dello sceicco Mansour.

    Nell’altra partita del giorno allo Stadium of Light, casa del Sunderland il Liverpool guidato da Dalglish, si riprende dopo la cocente eliminazione in Europa League. I Reds infatti battono senza problemi il Sunderland per 2 a 0. Prima rete trasformata su rigore da Kuyt, poi, arriva un gol spettacolare di Suarez da posizione defilatissima. Liverpool che con questa vittoria sale a quota 45 punti, staccato solo 4 punti dal quinto posto del Tottenham.

    Premier League, 29.a giornata

    Domenica

    Sunderland-Liverpool  0-2

    34′ Kuit (rig, L), 77′ Suarez (L)

    Chelsea – Manchester City 2-0

    79′ Luiz (C), 90′ Ramires (C)

    Sabato

    Tottenham-West Ham 0-0

    Aston Villa-Wolverhampton 0-1
    37′ Jarvis (W)

    Blackburn-Blackpool 2-2
    25′ e 29′ rig. Adam (Bp), 49′ Samba (Bl), 90′ Hoilett (Bl)

    Manchester United-Bolton 1-0
    88′ Berbatov (M)

    Stoke City-Newcastle 4-0
    29′ Walters (S), 46′ Pennant (S), 49′ Higginbotham (S), 90′ Fuller (S)

    West Bromwich-Arsenal 2-2
    3′ Reid (W), 58′ Odewingie (W), 71′ Arshavin (A), 78′ Van Persie (A)

    Wigan-Birmingham 2-1
    6′ Ridgewell (B), 25′ Cleverley (W), 90′ Figueroa

    Everton- Fulham 2-1
    36′ Coleman (E), 49′ Saha (E), 62′ Dempsey (F)

    CLASSIFICA: Manchester Utd 63; Arsenal 58; Chelsea 54, Manchester City 53, Tottenham 49;  Liverpool 45;  Bolton 40,Everton 40, Sunderland 38,  Stoke City 37, Newcastle 36;  Fulham 35,  Aston Villa 33, Blackpool 33, Blackburn 33;  West Bromwich 33;  West Ham 32,Wolverhampton 32, Birmingham 31; Wigan 27.