Tag: David Arroyo

  • Il Pagellone del Giro d’Italia 2010

    Il Pagellone del Giro d’Italia 2010

    Il Giro d’Italia 2010 ha riportato sotto i riflettori Ivan Basso che, dopo i noti problemi, ha bissato il successo rosa del 2006. Ecco il pagellone del Giro:

    10 IL PUBBLICO:
    sotto il sole (poco per la verità) o sotto la pioggia (tanta, troppa), il popolo del ciclismo ha assiepato le strade incitando i propri beniamini. Per tutti un incitamento o un appaluso, l’apoteosi del tifo pro e non del tifo contro di matrice calcistica. Dopo le ultime vicende legate al doping, qualcuno aveva paventato il rischio disamoramento del pubblico: smentito categoricamente dai fatti.

    9,5 IVAN BASSO:
    Era dato per favorito nel Giro dei grandi assenti e non si è sottratto alle sue responsabilità sorretto da una squadra fortissima e da una condizione psico-fisica ottimale. Rimedia alla tappa Lucera-L’Aquila con un resto di Giro perfetto, vincendo sullo Zoncolan e strappando il rosa ad Arroyo all’Aprica. Un grande leader, a dispetto dei detrattori, ed un campione ritrovato.

    9 TEAM LIQUIGAS. Era stata annunciata ai nastri di partenza come la squadra più forte presente al Giro e le strade italiane hanno confermato senza possibilità di smentita le previsioni della vigilia. Un team allestito per vincere dove ogni componente sapeva il proprio ruolo e lo ha svolto in modo impeccabile, da Agnoli a Kiserlovski passando per Szmyd e Vanotti fino a giungere ai due capitani senza escludere nessuno: una vera corazzata.

    9 VINCENZO NIBALI. Inserito in extremis in luogo di Pelizzotti, lo ‘squalo ’ si è reso artefice di una corsa rosa strepitosa a dir poco. Tre giorni in Maglia Rosa (interrotti solo dalla caduta di Montalcino), una tappa vinta (quella del Monte Grappa con una splendida stoccata in discesa), il fondamentale aiuto fornito a Basso ed il terzo posto finale: l’Italia del Pedale ha trovato il fuoriclasse del futuro.

    8 DAVID ARROYO. Non era dato tra i favoriti alla vittoria finale ed aveva scarsa considerazione anche tra gli outsiders ma questo spagnolo, secondo dietro Basso, ha disputato davvero un ottimo Giro ‘rischiando’ di portare a casa la maglia rosa finale. La sua discesa sul Mortitolo resterà un capolavoro, purtroppo (per lui) incompiuto.

    8 GLI AUSTRALIANI.
    Se il ciclismo italiano ha tanto sofferto in questo Giro ed è stato salvato dalla vittoria finale di Basso e dalle performances di Scarponi e Nibali, il movimento australiano si conferma in grande stato dando spettacolo, cogliendo successi di giornata e portando a casa la Maglia Rossa (Evans),la Maglia Verde (Lloyd) e quella bianca (Porte, il campione del domani).

    7,5 MICHELE SCARPONI. Beffato da Garzelli alla Tirreno-Adriatico (che gli nega il bis alla Corsa dei Due Mari), bissa il dispiacere per 13’’ finendo quarto dietro Nibali. Si accomoda dunque ai piedi del podio in un Giro che lo ha visto sempre protagonista (con una vittoria di tappa a nobilitare la sua corsa): è una splendida realtà del ciclismo italiano.

    7 ALEXANDRE VINOKOUROV.
    Non era giunto in Italia per vincere ma ha vestito 5 giorni la maglia rosa, ha vinto una tappa e colto il sesto posto finale lottando sempre. Ha pagato a caro prezzo l’imboscata della tappa Lucera- L’Aquila dove molti team,la sua Astana in primis, hanno sbagliato l’approccio e la lettura della corsa.

    6,5 CADEL EVANS. Avevano presentato il Giro 2010 come una sfida a due tra lui e Basso ed in effetti è stato così nonostante la grande corsa disputata da Arroyo. Capitano di una squadra che non lo ha aiutato, ha portato a casa la Maglia Rossa finale, una vittoria di tappa (Montalcino) ed ha indossato anche la maglia rosa. Non al meglio, poteva fare sicuramente di più ma è stato impareggiabile per grinta ed orgoglio.

    Una MENZIONE POSITIVA merita GILBERTO SIMONI che, dopo tanti successi regalati al suo pubblico, ha salutato il Giro in questa edizione dando dimostrazione di grande orgoglio.
    INSUFFICIENTI,invece, CARLOS SASTRE e DAMIANO CUNEGO che, giunti al Giro con obiettivi diversi, hanno fallito la corsa rosa.

  • Giro d’Italia 2010, l’epilogo

    E’ stato un Giro d’Italia particolare ma entusiasmante: quello che prima del via venne definito il “Giro degli assenti” in virtù dei forfait (per diversi motivi) dei campionissimi Armstrong, Contador, Menchov, Di Luca, i fratelli Schleck, Pelizzotti, Cavendish, Boasson Hagen etc, ha comunque riservato emozioni copiose e giornate di sport indimenticabili. La corsa rosa torna a parlare italiano con il successo di Ivan Basso, figliol prodigo del ciclismo nostrano, che rilancia il movimento tricolore alle prese con un difficile ricambio generazionale (ma le performances di Nibali,Cataldo, Agnoli ed altri lasciano ben sperare) e con gli annosi problemi legati al doping.

    “Vinca chiunque, ma che sia una vittoria pulita” dicevano gli appassionati del pedale che tappa dopo tappa seguivano le gesta dei campioni assiepando le strade dello stivale. Tante le immagini da custodire nella memoria: la gioia di Nibali, inserito in extremis nella corazzata Liquigas,mentre indossa la maglia rosa; l’arrivo di Montalcino dopo tanti km di fatica e sudore; la tappa Lucera-L’aquila, con lo struggente omaggio alle popolazioni terremotate e la cosiddetta ‘fuga bidone’ sotto la pioggia che ha capovolto le gerarchie della corsa rosa; l’orgoglio pugnace dei vecchi leoni Garzelli,Simoni,Vinokourov ed Evans, mai domi; le lacrime di gioia di Belletti, mentre taglia il traguardo a braccia alzate nella frazione dedicata a Marco Pantani; la splendida stoccata di Nibali ad Asolo e la furia di Basso sullo Zoncolan; la strenua ma vana difesa di Arroyo e la vittoria di Scarponi; le pendenze durissime del Gavia e del Mortirolo ed infine l’apoteosi all’ombra dell’Arena di Verona. Ciao Giro e grazie per queste settimane di grande sport: ci rivedremo tra un anno per leggere nuove pagine del grande romanzo nazional-popolare che dal 1909 scrivi con inchiostro rigorosamente rosa.

    8 Maggio – 1 tappa – AMSTERDAM – AMSTERDAM (cronometro individuale) 8.4 KM Vincitore Tappa: Wiggings – Maglia Rossa: Wiggings
    9 Maggio – 2 tappa – AMSTERDAM – UTRECHT 209 KM Vincitore Tappa: Farrar – Maglia Rosa: Evans
    10 Maggio – 3 tappa – AMSTERDAM – MIDDLEBURG 209 KM Vincitore Tappa:Weylandt – Maglia Rosa: Vinokourov
    11 Maggio – riposo
    12 Maggio – 4 tappa – SAVIGLIANO – CUNEO (cronometro a squadre) 32.5 KM Vincitore Tappa: Liquigas – Maglia Rosa: Nibali
    13 Maggio – 5 tappa – NOVARA – NOVI LIGURE 168 Vincitore Tappa: Pineau – Maglia Rosa: Nibali
    14 Maggio – 6 tappa – FIDENZA – CARRARA 166 KM Vincitore Tappa: Lloyd – Maglia Rosa: Nibali
    15 Maggio – 7 tappa – CARRARA – MONTALCINO 215 KM Vincitore Tappa: Evans – Maglia Rosa – Vinokourov
    16 Maggio – 8 tappa – CHIANCIANO TERME – TERMINILLO 189 KM Vincitore Tappa: C.Sorensen – Maglia Rosa: Vinokourov
    17 Maggio – 9 tappa – FROSINONE – CAVA DE’ TIRRENI 188 KM Vincitore Tappa: Goss – Maglia Rosa: Vinokourov
    18 Maggio – 10 tappa – AVELLINO – BITONTO 220 KM Vincitore Tappa: Farra – Maglia Rosa: Vinokourov
    19 Maggio – 11 tappa – LUCERA – L’AQUILA 256 KM Vincitore Tappa: Petrov – Maglia Rosa: Porte
    20 Maggio – 12 tappa – CITTA’ SANT’ANGELO – PORTO RECANATI 191 KM Vincitore Tappa: Pozzato – Maglia Rosa: Porte
    21 Maggio – 13 tappa – PORTO RECANATI – CESENATICO 222 KM Vincitore Tappa: Belletti – Maglia Rosa: Porte
    22 Maggio – 14 tappa – FERRARA – ASOLO 201 KM Vincitore Tappa: Nibali – Maglia Rosa: Arroyo
    23 Maggio – 15 tappa – MESTRE – MONTE ZONCOLAN 218 KM Vincitore Tappa: Basso – Maglia Rosa: Arroyo
    24 Maggio – riposo
    25 Maggio – 16 tappa – SAN VIGILIO DI MAREBBE – PLAN DE CORONES (crono individuale) 12.9 KM Vincitore Tappa: Garzelli – Maglia Rosa: Arroyo
    26 Maggio – 17 tappa – BRUNICO – PEIO TERME 173 KM Vincitore Tappa: Monier – Maglia Rosa: Arroyo
    27 Maggio – 18 tappa – LEVICO TERME – BRESCIA 151 KM Vincitore Tappa: Greipel – Maglia Rosa: Arroyo
    28 Maggio – 19 tappa – BRESCIA – APRICA 195 KM Vincitore Tappa: Scarponi – Maglia Rosa: Basso
    29 Maggio – 20 tappa – BORMIO – PONTE DI LEGNO / TONALE 178 KM Vincitore Tappa: Tschopp – Maglia Rosa : Basso
    30 Maggio – 21 tappa – VERONA – VERONA (crono individuale) 15.3 KM Vincitore Tappa: Larsson – Maglia Rosa: Basso

    Vincitore Giro d’Italia 2010 (Maglia Rosa finale): Ivan Basso.
    Podio: 1-Basso, 2-Arroyo,3-Nibali.
    Maglia Rossa: Evans.
    Maglia Verde:Lloyd
    Maglia Bianca:Porte

    .

  • Giro D’Italia: Scarponi vince la tappa. Ivan Basso nuova maglia rosa

    Michele Scarponi vince all’ Aprica, precedendo Basso e Nibali. Basso conquista la maglia rosa e mette una serie ipoteca sulla vittoria finale.

    Tappa decisiva insieme a quella di domani, con il Mortirolo giudice severo per  i pretendenti alla vittoria finale. Sulla prima salita di giornata, è Stefano Garzelli che apre le danze cercando di anticipare tutti e diprendere la salita del Mortirolo in vantaggio rispetto a tutti gli altri. Dietro è, come al solito, la Liquigas che prende il comando della situazone con un Ivan Basso sempre più in palla protetto alla grande da Vincenzo Nibali.

    Si arriva sul Mortirolo e sin da subito le cose si mettono in chiaro, David Arroyo, consapevole dei propri limiti, si stacca tutti subito dopo è il turno di Aleksandre Vinokourov e alla fine cede anche Cadel Evans. Rimangono davanti in tre, il duo Liquigas composto da Basso e Nibali e Michele Scarponi che scollinnano in vetta al Mortirolo. La discesa è molto impegnativa con il manto stradale reso viscido dalla pioggia che la rende anche pericolosa. E’ Nibali che si porta subito davanti per disegnare meglio le curve a Basso ma la maglia rosa Arroyo che era scollinato sul Mortirolo con 2’ di ritardo riesce a recuperare metro dopo metro, recuperando prima Evans e poi Vinokourov.

     All’ inizio dell’ ultima salita dell’ Aprica si formano due gruppi, il primo composto da basso, Nibali e Scarponi e l’ altro composto dalla maglia rosa con Evans, Sastre, Gadret e Vinokourov. In salita però non c’e’ storia, Basso con Nibali producono l’ ennesimo forging  distanziando definitivamente David Arroyo. Allo sprint per la vittoria Michele Scarponi, a ruota per tutte le salite precede facilmente Ivan Basso, chiude un grande Nibali al terzo posto. Arroyo arriva con oltre 3’ di ritardo e perdendo la maglia rosa a vantaggio di Basso.

    Ordine d’ Arrivo.

    1 Michele SCARPONI   AND   5:27:04
    2 Ivan BASSO   LIQ   +0
    3 Vincenzo NIBALI   LIQ   +0
    4 Alexandre VINOKOUROV   AST   +3:05
    5 John GADRET   ALM   +3:05
    6 Cadel EVANS   BMC   +3:06
    7 David ARROYO DURAN   GCE   +3:06
    8 Carlos SASTRE CANDIL   CTT   +3:06
    9 Branislau SAMOILAU   QST   +5:27
    10 Marco PINOTTI   THR   +5:27

    Classifica Generale

    1 Ivan BASSO   LIQ   81:55:56
    2 David ARROYO DURAN   GCE   +51
    3 Vincenzo NIBALI   LIQ   +2:30
    4 Michele SCARPONI   AND   +2:49
    5 Cadel EVANS   BMC   +4:00
    6 Carlos SASTRE CANDIL   CTT   +5:32
    7 Richie PORTE   SAX   +6:00
    8 Alexandre VINOKOUROV   AST   +6:02
  • Giro D’Italia: Andrè Greipel allo sprint. Arroyo continua in rosa

    Il tedesco Andrè Greipel della Htc-Columbia si è imposto in volata nella 18ª tappa del Giro d’Italia.

    Tappa per velocisti, con il percorso completamente piatto, con una fuga iniziale composta da Alan Marangoni (Colnago) e il tedesco Oliver Kaisen (Omega Pharma-Lotto), che al km 21 vanno in fuga. Il loro vantaggio però non supera mai i 2’50”. I due percorrono insieme tutta la costa occidentale del Lago di Garda, il loro gap cala inesorabilmente quando gli uomini del Team Sky si mettono davanti a tirare il gruppo. Kaisen molla a 3 km dal termine, Marangoni ci prova fino all’ultimo momento ma ai -2 il plotone lo risucchia.

    La bagarre per la volata porta Greipel nella posizione ideale per lo scatto decisivo: il tedesco, che fin qui non era riuscito a esprimersi al massimo, riesce a piazzare lo sprint vincente nell’ultima occasione buona. Alle sue spalle il neozelandese Dean e Dall’Antonia.

    La classifica generale, rimane invariata con lo spagnolo David Arroyo in maglia rosa con 2’27” di vantaggio su Ivan Basso e 2’44” su Richie Porte. Domani e sabato le due tappe di montagna che diranno, con ogni probabilità chi sarà il vincitore della corsa rosa. Domani s partirà da Brescia e si arriverà all’Aprica, 195 km, con tre Gran Premi della Montagna e arrivo in salita. Si passa una prima volta sull’Aprica dopo 113 km, poi la salita di Trivigno, una discesa molto tecnica seguita dalla ripidissima ascesa al Mortirolo (quasi 13 km alla pendenza media del 10%). Chiude la salita finale verso l’Aprica, 15 km con una pendenza massima del 15%.

    Ordine d’ Arrivo.

    1 André GREIPEL   THR   3:14:59
    2 Julian DEAN   GRM   +0
    3 Tiziano DALL’ANTONIA   LIQ   +0
    4 Greg HENDERSON   SKY   +0
    5 Danilo HONDO   LAM   +0
    6 Graeme BROWN   RAB   +0
    7 Lucas Sebastian HAEDO   SAX   +0
    8 Michiel ELIJZEN   OLO   +0
    9 Fabio SABATINI   LIQ   +0
    10 William BONNET   BTL   +0

    Classifica Generale

    1 ARROYO DURAN David   CAISSE D’EPARGNE (GCE) 68:32:26
    2 BASSO Ivan   LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +2:27
    3 PORTE Richie   TEAM SAXO BANK (SAX) +2:36
    4 EVANS Cadel   BMC RACING TEAM (BMC) +3:09
    5 SASTRE CANDIL Carlos   CERVELO TEST TEAM (CTT) +4:36
    6 NIBALI Vincenzo   LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +4:53
    7 VINOKOUROV Alexandre   ASTANA (AST) +5:12
    8 SCARPONI Michele   ANDRONI GIOCATTOLI – SERRAMENTI PVC DIQUIGIOVANNI (AND) +5:25
    9 KISERLOVSKI Robert   LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +8:57
    10 CUNEGO Damiano   LAMPRE-FARNESE VINI (LAM) +9:13
  • Giro D’Italia: Tappa a Monier. Arroyo sempre maglia rosa

    Seconda tappa conquistata dai cugini transalpini al Giro d’Italia 2010, Damian Monier si impone nella Brunico-Peio Terme a termine di una lunga fuga. Il 28enne della Cofidis conquista la prima vittoria da pro. Come previsto, la frazione era disegnata per una fuga da lontano, ed infatti sin da subito se ne vanno in 19 fra cui Mounier, Hondo, che altraguardo si piazza al secondo posto e Kruijswijk che ha chiuso il podio al terzo posto, oltre che agli italiani Stortoni e Marzano.

    Prima dell’ascesa verso Pejo ci prova il russo Ignatiev ma l’azione non produce significativi vantaggi, ultimi 3km molto impegnativi con il francese che stacca tutti, lo segue l’olandese della rabobank Kruijswijk con Danilo Hondo che rinviene nei 1000m conclusivi.
    Gli ultimi km, hanno visto anche il forcing della liquigas, che però non è riuscita a staccare la maglia rosa David Arroyo che resiste e di conseguenza, classifica generale resta invariata. Alla fine fra il vincitore ed il gruppo ci saranno circa 9′.

    Ordine d’ Arrivo.

    1 Damien MONIER   COF   4:29:19
    2 Danilo HONDO   LAM   +36
    3 Steven KRUIJSWIJK   RAB   +39
    4 Daniel MORENO FERNANDEZ   OLO   +1:05
    5 Stephen CUMMINGS   SKY   +1:18
    6 Simone STORTONI   COG   +1:49
    7 Alexander EFIMKIN   ALM   +1:55
    8 Marco MARZANO   LAM   +1:56

    Classifica Generale

    1 ARROYO DURAN David   CAISSE D’EPARGNE (GCE) 68:32:26
    2 BASSO Ivan   LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +2:27
    3 PORTE Richie   TEAM SAXO BANK (SAX) +2:36
    4 EVANS Cadel   BMC RACING TEAM (BMC) +3:09
    5 SASTRE CANDIL Carlos   CERVELO TEST TEAM (CTT) +4:36
    6 NIBALI Vincenzo   LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +4:53
    7 VINOKOUROV Alexandre   ASTANA (AST) +5:12
    8 SCARPONI Michele   ANDRONI GIOCATTOLI – SERRAMENTI PVC DIQUIGIOVANNI (AND) +5:25
    9 KISERLOVSKI Robert   LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +8:57
    10 CUNEGO Damiano   LAMPRE-FARNESE VINI (LAM) +9:13
  • Giro D’ Italia: Trionfa Garzelli a Plan De Corones. Arroyo resiste in rosa

    Stefano Garzelli si aggiudica la cronoscalata di Plan de Corones. Secondo il campione del mondo Evans, terzo il francese Gadret.

    La cronoscalata presentava dodici km e novecento metri di ascesa terribile, con 5,3 km di sterrato e una pendenza massima del 24%. Dopo i primi fuochi, con l’ottima prova del polacco Szmyd, l’uomo da traino della Liquigas quando la strada sale, entrano in scena i big. Tutti si aspettano una sfida a distanza fra Evans e Garzelli, con un occhio ad Arroyo per vedere quanto i due uomini da classifica riescono a recuperare alla maglia rosa. Ma a sorpresa spunta fuori la grande prova di Stefano Garzelli: il varesino, con una seconda parte strepitosa, piazza un 41’28” che risulta irraggiungibile per tutti gli altri. Vinokourov,  non riesce mai a prendere il ritmo e accusa 1’37” di ritardo. Sastre, arriva a 2’31” da Garzelli, finisce 19° e forse dice addio alle speranze di podio. Delude Scarponi, le dure pendenze finali, adatte alle sue caratteristiche, lo vedono invece piantarsi fino a fargli perdere 1’07”. Cunego, che accusa 2’10” dal varesino e finisce al 15° posto.

    I due pretendenti alla vittoria finale, Cadel Evans e Ivan Basso riescono a tenere piazzandosi rispettivamente secondo a 42” dal leader della cronoscalata, mentre Basso cede un po’ sulle pendenze più arcigne e conclude la prova al 6° posto, con 28” di ritardo dal campione del mondo e 1’10” da Garzelli. Il giovane Porte si difende bene, ma perde 2’17” e anche il secondo posto nella generale a vantaggio di Basso. Ancora meglio fa la maglia rosa Arroyo: lo spagnolo accusa 1’20” di ritardo all’intertempo, poi cresce e chiude con 43’44”, limitando i danni e mantenendo il primato nella generale. Alle sue spalle ora c’è Basso, a 2’27”; Porte retrocede al 3° posto a 2’36” mentre Evans è 4° a 3’09”.

     Domani il Giro presenta una tappa adatta ad una lunga fuga. La prima metà è tutta in leggera discesa, ma dopo Bolzano inizia la lunga salita (oltre 18 km) verso il Passo delle Palade (Gran Premio della Montagna di 1ª categoria), che presenta una pendenza massima del 16%. Dalla cima parte un’altra lunga discesa che precede la salita finale, 9,5 km non particolarmente selettivi verso Peio Terme.

    Ordine d’ Arrivo.

    1 Stefano GARZELLI   ASA   41:28
    2 Cadel EVANS   BMC   +42
    3 John GADRET   ALM   +54
    4 Vincenzo NIBALI   LIQ   +1:01
    5 Michele SCARPONI   AND   +1:07
    6 Ivan BASSO   LIQ   +1:10
    7 Rigoberto URAN URAN   GCE   +1:36
    8 Alexandre VINOKOUROV   AST   +1:37
    9 Dario CATALDO   QST   +1:41
    10 Evgeny PETROV   KAT   +1:46

    Classifica Generale

    1 ARROYO DURAN David   CAISSE D’EPARGNE (GCE) 68:32:26
    2 BASSO Ivan   LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +2:27
    3 PORTE Richie   TEAM SAXO BANK (SAX) +2:36
    4 EVANS Cadel   BMC RACING TEAM (BMC) +3:09
    5 SASTRE CANDIL Carlos   CERVELO TEST TEAM (CTT) +4:36
    6 NIBALI Vincenzo   LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +4:53
    7 VINOKOUROV Alexandre   ASTANA (AST) +5:12
    8 SCARPONI Michele   ANDRONI GIOCATTOLI – SERRAMENTI PVC DIQUIGIOVANNI (AND) +5:25
    9 KISERLOVSKI Robert   LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +8:57
    10 CUNEGO Damiano   LAMPRE-FARNESE VINI (LAM) +9:13
  • Giro d’Italia: Trionfa Basso sullo Zoncolan. Arroyo resiste in rosa

    Giro d’Italia: Trionfa Basso sullo Zoncolan. Arroyo resiste in rosa

    La 15ma tappa della corsa rosa che prevedeva il fantastico arrivo sul monte Zoncolan ha il visto il ritorno alla vittoria dopo 4 anni di digiuno del capitano della Liquigas Ivan Basso. La piazza d’onore va al campione del mondo Cadel Evans, mentre Michele Scarponi è ottimo terzo.

    Si parte da Mestre con l’assenza di numerosi velocisti, tra cui Mc Ewen e Tyler Farrar. L’andatura questa volta non è forsennata ma comunque si forma una fuga di sei unità tra cui il calabrese Reda ed il francese Pineau già vincitore di una tappa al giro 2010. E’ la Liquigas che comanda la corsa mettendosi davanti al gruppo a dettare il ritmo.

    Si arriva così ai piedi dello Zoncolan, la salita più dura d’Europa che misura 10 km con pendenza media del 15% e punte addirittura del 22%. Il primo a muoversi è Michele Scarponi è fin da subito si notano gli uomini più in forma, Cadel Evans e Ivan Basso, mentre perde subito contatto Vincenzo Nibali, vincitore di ieri che arriverà con 3′ di ritardo. Neanche Vinokourov e Sastre riescono a replicare ai tre, mentre si difende bene Damiano Cunego che alla fine chiuderà al quarto posto. A 6 km dal traguardo si stacca Scarponi, mentre Cadel Evans cede ai meno 3 al ritmo forsennato di Basso che concluderà da solo e a braccia alzate.

    David Arroyo resiste in rosa, ma Basso balza al 3° posto a 3′ e 3”. Adesso la classifica vede quasi tutti i big tra i primi dieci con la scomparsa di tutti i carneadi della fuga bidone dell’ Aquila.

    Domani il tanto agoniato giorno di riposo, ma si riparte subito forte, martedì, con la cronoscalata di Plan De Corones.

    Ordine d’Arrivo.

    1 Ivan BASSO LIQ 6:21:58
    2 Cadel EVANS BMC +1:19
    3 Michele SCARPONI AND +1:30
    4 Damiano CUNEGO LAM +1.58
    5 Aleksandre VINOKOUROV AST +2:26
    6 Carlos SASTRE CANDIL CTT +2:44
    7 Vincenzo NIBALI LIQ +3:07
    8 Marco PINOTTI THR +3.20
    9 Daniel MARTIN GRM +3.31
    10 David ARROYO DURAN GCE +3.46

    Classifica Generale

    1 David ARROYO DURAN GCE 61:22:54
    2 Richie PORTE SAX +2:35
    3 Ivan BASSO LIQ +3:33
    4 Carlos SASTRE CANDIL CTT +4.21
    5 Cadel EVANS BMC +4:43
    6 Alexandre VINOKOUROV AST +5:51
    7 Vincenzo NIBALI LIQ +6:08
    8 Michele SCARPONI AND +6:34
    9 Linus GERDEMANN MRM +7:12
    10 Robert KISERLOVSKI LIQ +8:13
  • Giro D’Italia: Nibali fantastico in discesa. David Arroyo in rosa

    Vincenzo Nibali vince la 14ma tappa con un fantastico forcing nella discesa del Monte Grappa. Secondo si piazza Ivan Basso, terzo Michele Scarponi e chiude quarto il campione del mondo Cadel Evans.

    La tappa inizia, come sempre ad andatura altissima, con una media, nei primi 50 km superiore ai 50 orari. Parte una fuga di sei corridori tra cui il campione d’ Italia Pippo Pozzato. I sei raggiungono un vantaggio massimo di 8’ ma vengono ripresi sulla salita del monte Grappa. I primi km della salita vengono condotti dalla Liquigas ed il primo ad aprire le danze è il capitano del team Sky Bradley Wiggings, ma il suo tentativo dura meno di 2 km.  E’ Nibali che effettua il primo vero scatto tra i big, la corsa s’ infiamma e tra tutti sono il kazako Vinokourov e Carlos Sastre e farne le spese non riuscendo a tenere le ruote sia dei due Liquigas ma anche di Scarponi e Cadel Evans che transitano primi sul Monte Grappa. In discesa il più forte dei quattro è ovviamente Vincenzo Nibali, ed infatti lo squalo dello stretto riesce a staccare subito i compagni di fuga. La discesa del campione messinese è a dir poco fantastica guadagna quasi 1’ in 25 km, amministrando il vantaggio ne 15 km finali in pianura.

    La nuova maglia rosa è lo spagnolo David Arroyo, che riesce a strappare il primato all’ australiano Richie Porte per 39”. Nibali entra nei primi dieci. Domani altri fuochi d’ artificio con la salita più dura d’ Europa rappresentata dallo Zoncolan.

    Ordine d’ Arrivo.

    1 Vincenzo NIBALI   LIQ   4:57:51
    2 Ivan BASSO   LIQ   +23
    3 Michele SCARPONI   AND   +23
    4 Cadel EVANS   BMC   +23
    5 Aleksandre VINOKOUROV   AST   +1:34
    6 Branislau SAMOILAU   QST   +2:25
    7 Bauke MOLLEMA   RAB   +2:25
    8 Damiano CUNEGO   LAM   +2:25
    9 Linus GERDEMANN   MRM   +2:25
    10 Marco PINOTTI   THR   +2:25

    Classifica Generale

    1 David ARROYO DURAN   GCE   61:22:54
    2 Richie PORTE   SAX   +39
    3 Xavier TONDO VOLPINI   CTT   +2:12
    4 Robert KISERLOVSKI   LIQ   +2:35
    5 Linus GERDEMANN   MRM   +3:52
    6 Carlos SASTRE CANDIL   CTT   +5:27
    7 Bradley WIGGINS   SKY   +6:32
    8 Vincenzo NIBALI   LIQ   +6:51
    9 Alexandre VINOKOUROV   AST   +7:15
    10 Cadel EVANS   BMC   +7:26