Tag: Dario Cataldo

  • Tirreno-Adriatico, acuto di Froome. Nibali terzo

    Tirreno-Adriatico, acuto di Froome. Nibali terzo

    Tirreno-Adriatico, quarta tappa verità alla corsa dei due mari con l’arrivo in salita a Prati di Tivo dove il britannico Christopher Froome conquista l’arrivo in salita grazie ad un lavoro praticamente perfetto di tutto il team Sky con un ottimo Manuel Santambrogio in seconda posizione e Vincenzo Nibali in terza. Buona prova della squalo dello stretto, vincitore un anno fa su questa salita ma che in questa stagione ha come obiettivo principale il Giro d’Italia e che quindi la condizione del capitano dell’Astana non può essere sicuramente al massimo in questo momento della stagione. Buona tappa anche per Alberto Contador che è stato il più attivo sulla salita finale mentre gli sconfitti di giornata sono certamente l’australiano Cadel Evans e lo spagnolo del team Katusha Joaquin “Purito” Rodriguez.

    Christopher Froome ©JEFF PACHOUD/AFP/Getty Images
    Christopher Froome ©JEFF PACHOUD/AFP/Getty Images

    Ma andiamo ad analizzare meglio la vittoria di Froome che come detto ha saputo sfruttare al meglio il lavoro dei suoi gregari con Dario Cataldo, Sergio Henao e Rigoberto Uran che hanno scortato il britannico sino all’ultimo chilometro dove Froome ha piazzato appunto l’allungo decisivo con un cambio di ritmo devastante. Il più attivo in salita è stato Alberto Contador ma lo spagnolo sicuramente non aveva la gamba dei giorni migliori considerando che quando si è trovato insieme a Nibali ai meno 2km dall’arrivo è stato sempre a ruota del siciliano pagando secondi preziosi nell’ultimo km da Froome. Peccato per Vincenzo Nibali che ha provato a ripetere la vittoria dell’anno scorso ma contro il team Sky ed il Froome visti oggi, c’era veramente poco da fare.

    La maglia azzurra di leader della generale va sulle spalle del giovane polacco del Omega Quick – Step Kwiatkowski con Froome dietro di soli quattro secondi.

    Classifica  Generale

    1 Michal KWIATKOWSKI POL OPQ      16 04’59”
    2 Christopher FROOME SPA MOV        4”
    3 Vincenzo NIBALI ITA AST        16”
    4 Alberto CONTADOR SPA SAX        30”
    5 Rigoberto URAN URAN COL SKY        33”
  • Philippe Gilbert campione del Mondo, delusione Italia

    Philippe Gilbert campione del Mondo, delusione Italia

    Philippe Gilbert è il nuovo campione del Mondo grazie alla splendida vittoria sul circuito di Valkenburg, seconda posizione per il norvegese Edvald Boasson Hagen e medaglia di bronzo per lo spagnolo Alejandro Valverde.

    Prima vittoria in un mondiale per il fuoriclasse belga che corona un 2012 sino ad oggi molto amaro ma chiuso alla grande con la maglia iridata che nelle passate edizioni gli era sempre sfuggita. Oscar Gatto è il primo degli italiani in tredicesima posizione.

    Il mondiale inizia a ritmi bassi con la prima fuga composta da Cataldo, Lastras, Coppel, Buts, Smukulis, Anacona, Duggan, Howes, Mezgec, Ferrari Barcelo e Isaichev che raggiungono più di cinque minuti di vantaggio sul gruppo. E’ la Gran Bretagna che si mette in testa a tirare e la prima fuga viene annullata, a 100km dal traguardo si vede Contador che piazza un allungo sul Cauberg ma il vincitore dell’ultima Vueltanon sembra avere le caratteristiche in questo circuito per poter conquistare la maglia iridata.

    Philippe Gilbert ©Bryn Lennon/Getty Images

    Il gruppo si mantiene compatto sino all’ultimo giro ed addirittura, sull’ultima ascesa del Cauberg, sono circa 40 i corridori che possono lottare per la vittoria. Luca Paolini si mette davanti per Vincenzo Nibali ed è lo squalo delle stretto che cerca di portare l’allungo decisivo per poter almeno sgranare il gruppo, ma Gilbert non solo riprende l’azzurro ma riesce anche a ripetere lo scatto sul punti più duro della salita guadagnando i metri decisivi per la vittoria finale. Dietro Nibali alza bandiera bianca come tutti che si arrendono al belga che taglia il traguardo in solitudine e raggiante dalla felicità.

    In un anno in cui non ha certamente brillato, Philippe Gilbert conquista la vittoria più importante della sua carriera già ricca di successi. Spedizione azzurra in Olanda comunque da non buttare con i due bronzi della Stricker e di Elisa Longo Borghini mentre per gli uomini obiettivamente non c’era molto da fare con Vincenzo Nibali sempre l’ultimo ad arrendersi.

    Ordine d’ arrivo

    1 Philippe Gilbert Bel
    2 E. Boasson Hagen Nor
    3 Alejandro Valverde Spa
    4 John Degenkolb Ger
    5 Lars Boom Ola
    6 Allan Davis Aus
    7 Thomas Voeckler Fra
    8 R. Navardausskas Ltu
    9 Sergio Henao Col
    10 Oscar Freire Spa
  • Vuelta, Cataldo compie l’impresa. Rodriguez sempre in rosso

    Vuelta, Cataldo compie l’impresa. Rodriguez sempre in rosso

    Arriva finalmente la prima vittoria italiana alla Vuelta 2012, la firma è quella di Dario Cataldo, corridore dell’Omega Pharma Quick – Step, che vince la tappa regina della corsa a tappe spagnola coronando la classica fuga da lontano.

    Joaquim Rodriguez riesce mantenere la maglia rossa di leader della classifica generale nonostante i ripetuti scatti di uno scatenato Alberto Contador che non riesce però a fare la solita differenza in salita nei confronti di un “Purito” che sembra ogni giorno di più, il padrone della classifica generale.

    La tappa più dura della Vuelta 2012 vede due coraggiosi in fuga sin dai primi km, Dario Cataldo è in compagnia del belga Thomas De Gendt con i due attaccanti che raggiungono un vantaggio massimo di 15’. Dietro il gruppo non tira alla morte anche perché, a causa della crisi di Froome, il team Sky non ha più nessun interesse a tenere cucita la corsa. Cataldo riesce a staccare De Gendtnelgli ultimi metri centrando il successo più importante della sua carriera.

    Dario Cataldo ©JAIME REINA/AFP/GettyImages

    L’ultima salita ha visto come al solito il forcing della Saxo per Alberto Contador che vuole a tutti i costi strappare la maglia rossa a Joaquim Rodriguez. Ma lo spagnolo che si stacca è invece Alejandro Valverde che cede quasi 20” a Rodriguez che chiude la tappa in terza posizione beffando come sempre allo sprint un Contador che perde brillantezza nella sua azione, sempre negli ultimi metri. Saluta qualsiasi velleità di vittoria il britannico Christopher Froome che come previsto, ha risentito nella terza settimana delle fatiche del Tour de France e delle Olimpiadi  di Londra.

    Ordine d’arrivo

    1 Dario CATALDO ITA OPQ    5 18’28”
    2 Thomas DE GENDT BEL VCD          7”
    3 Joaquim RODRIGUEZ SPA KAT          2’39”
    4 Alberto CONTADOR SPA STB          2’41”
    5 Alejandro VALVERDE SPA MOV          2’58”
    6 Alexsander QUINTANA COL MOV          3’24”
    7 Igor ANTON SPA GRS          4’07”
    8 Andrew TALANSKY USA ALM          4’15”
    9 Laurens TEN DAM OLA RAB          4’18”
    10 Robert GESINK OLA RAB          4’21”

    Classifica  Generale

    1 Joaquim RODRIGUEZ SPA KAT      63 38’24”
    2 Alberto CONTADOR SPA STB        28”
    3 Alejandro VALVERDE SPA MOV        2’04”
    4 Christopher FROOME GBR SKY        4’52”
    5 Daniel MORENO SPA KAT        6’58”
    6 Robert GESINK OLA RAB        7’28”
    7 Andrew TALANSKY USA GRS        8’28”
    8 Laurens TEN DAM OLA RAB        9’00”
    9 Igor ANTON SPA EUS        9’11”
    10 Nicolas ROCHE IRL ALM        11’44”
  • Vuelta, ancora Rodriguez. Contador secondo

    Vuelta, ancora Rodriguez. Contador secondo

    Sempre e solo Joaquim  Rodriguez alla Vuelta 2012. Lo spagnolo del team Katusha vince la prima delle tre tappe verità della corsa a tappe spagnola, precedendo Alberto Contador e Alejandro Valverde. Ancora indietro Christopher Froome.

    Terzo sigillo in maglia rossa per “Purito” Rodriguez che ancora una volta fa credere a Contador di aver vinto la tappa per poi bruciarlo inesorabilmente nei metri finali.

    Tappa vissuta sulla fuga iniziale di 16 corridori  fra cui i nostri Ballan e Cataldo insieme a Blel Kadri, Ben Gastauer, Jan Bakelants, Javier Moreno, Amets Txurruka, Serge Pauwels, Laurent Didier, David Moncoutie, Rudy Molard, Alberto Losada, Maciej Paterski, Simon Clarke, Juan Manuel Garate e Adrian Palomares. È la Saxo di Alberto Contadorche fa la corsa non lasciando spazio ai coraggiosi attaccanti che vengono ripresi nell’ultima salita.

    Joaquim Rodriguez ©JAIME REINA/AFP/GettyImages

    Solo Alberto Losada riesce a resistere al forcing del gruppo con lo spagnolo della Katusha che viene ripreso ai meno 3km dal traguardo grazie al primo allungo di Contador. Joaquim Rodriguez non risponde subito facendosi intelligentemente aiutare dal fido scudiero Moreno e per un po’ anche da Losada. Froome invece perde subito dei metri ma come al Tour de France, improvvisamente si riprende partendo in contropiede cercando di raggiungere Contador. Lo scatto vero lo produce però Rodriguez che saluta Valverde e Froome andando a riprendere Contador ai 500m finali e staccandolo con un poderoso sprint.

    Ordine d’arrivo

    1 Joaquim RODRIGUEZ SPA KAT    4 10’28”
    2 Alberto CONTADOR SPA STB          5”
    3 Alejandro VALVERDE SPA MOV          13”
    4 Daniel MORENO SPA KAT          35”
    5 Christopher FROOME GBR SKY          38”
    6 Andrew TALANSKY USA GRS          44”
    7 Igor ANTON SPA EUS          56”
    8 Laurens TEN DAM IRL ALM          1’04”
    9 Tomasz MARCZYNSKI POL VCD          1’13”
    10 Nicolas ROCHE IRL ALM          1’17”

    Classifica  Generale

    1 Joaquim RODRIGUEZ SPA KAT      53 06’33”
    2 Alberto CONTADOR SPA STB        22”
    3 Christopher FROOME GBR SKY        1’41”
    4 Alejandro VALVERDE COL SKY        1’41”
    5 Daniel MORENO SPA KAT        4’16”
    6 Robert GESINK OLA RAB        5’07”
    7 Nicolas ROCHE IRL ALM        5’51”
    8 Andrew TALANSKY USA GRS        6’13”
    9 Laurens TEN DAM OLA RAB        6’34”
    10 Bauke MOLLEMA OLA RAB        7’16”

     

     

  • Kreuziger d’orgoglio. Hesjedal ok, delude Basso

    Kreuziger d’orgoglio. Hesjedal ok, delude Basso

    Il ceco dell’Astana Roman Kreuziger vince la 19esima tappa con arriva sull’Alpe di Pampeago con un fantastico Ryder Hesjedal in seconda posizione e la maglia rosa Rodriguez a chiudere il podio di una tappa noiosissima sino ai 4 km finali.

    Delude Ivan Basso che ha comandato con la sua squadra la corsa sino all’allungo di Scarponi che ha messo in crisi sia il capitano della Liquigas che anche un po’ la maglia rosa Joaquin Rodriguez che ha comunque recuperato bene nel finale.

    La fuga di giornata nasce dopo appena 11 km con 17 uomini all’attacco: Malori (Lampre), Sella (Androni), Zeits (Astana), Santaromita (BMC), Pirazzi (Colnago), Cazaux (Euskaltel-Euskadi), Guardini (Farnese), Casar (FDJ), Ignatiev (Katusha), Hansen (Lotto), Ventoso (Movistar), Pauwels (Omega), Garate (Rabobank), Rohregger (RadioShack), Flecha (Sky), Benedetti (NetApp), Haedo (Saxo Bank). Il gruppo maglia rosa attacca il Manghen (2047 metri con un dislivello di 1521 metri. La pendenza media è del 7.4% con punte massime del 15) con la solita Liquigas davanti mentre davanti gli attaccanti riescono a superare la salita senza perdere praticamente nulla del vantaggio di oltre sette minuti. la selezione fra i fuggitivi arriva nella prima ascesa di Pampeago con Pirazzi e Casara fare il vuoto mentre nel gruppo continua la calma piatta.

    Roman Kreuziger ©TIM DE WAELE/AFP/Getty Images

    Ai meno 26 dall’arrivo allungo di Dario Cataldo, uomo classifica dell’Omega Pharma – Quick Step seguito dopo pochi km da Roman Kreuziger, capitano dell’Astana, ma fuori classifica a causa della crisi patita nella tappa di Cervinia. La progressione di Kreuziger è efficace e ai meno 5 km si ritrova in testa alla corsa mentre nel gruppo maglia rosa a sorprendere tutti è Michele Scarponi che finalmente piazza tre scatti consecutivi mettendo in difficoltà Pozzovivo, La maglia rosa Rodriguez, Ivan Basso con il solo Ryder Hesjedal a tenere le ruote del capitano della Lampre. Kreuziger riesce faticosamente ma con una grande azione ad impreziosire con una vittoria di tappa prestigiosa la partecipazione al Giro altrimenti disastrosa, mentre a stupire tutti è ancora una volta Hesjedal che stacca anche Scarponi diventando il favorito numero uno per la vittoria finale.

    Le Dichiarazioni di Kreuziger e Scarponi: “E’ la mia prima vittoria in un grande Giro, sono molto contento. Mi spiace molto per Cortina, perché sono venuto qui per fare classifica e non per vincere una tappa. E’ arrivata la gioia di un giorno e mi prendo questo. Senza Cortina? Non mi avrebbero lasciato andare…” – “Forse sono partito un po’ troppo presto. Io però volevo mettere in difficoltà i primi tre della classifica, ecco perché sono partito così in anticipo. Hesjedal sta andando davvero forte, mentre Rodriguez è un grande; si è gestito e mi ha ripreso alla fine. Domani è un’altra giornata, vedremo”

    Infatti adesso fra la maglia rosa ed il canadese, nettamente più forte di tutti i suoi avversari a cronometro, c’e’ la tappa di domani con il Mortirolo e lo Stelvio dove nessuno potrà più aspettare a partirei nostri Basso e Scarponi.

    Ordine d’Arrivo

    1 Roman KREUZIGER CZE ASTANA TEAM

    6.18.02

    2 Ryder HESJEDAL CAN GARMIN – BARRACUDA

    +19

    3 Joaquin RODRIGUEZ SPA KATUSHA TEAM

    +32

    4 Michele SCARPONI ITA LAMPRE – ISD

    +35

    5 Domenico POZZOVIVO ITA COLNAGO CSF INOX

    +43

     

     

     

     Classifica Generale

    1 Joaquin RODRIGUEZ OLIVER  SPA KATUSHA TEAM

    74.46’46”

    2 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – BARRACUDA

    +17

    3 Michele SCARPONI ITA LAMPRE – ISD

    +1.39

    4 Ivan BASSO ITA LIQUIGAS – CANNONDALE

    +1.45

    5 Rigoberto URAN URAN COL TEAM SKY

    +3.21

    6 Domenico POZZOVIVO ITA COLNAGO CSF INOX

    +3.30

    7 John GADRET FRA AG2R

    +5.36

    8 Thomas DE GENDT BEL VACANSOLEIL

    +5:40

    9 Sergio HENAO COL TEAM SKY

    +5:47

    10 Damiano CUNEGO ITA LAMPRE – ISD

    +6:09