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  • NBA, Belinelli trascina Chicago. Lakers ancora ko

    NBA, Belinelli trascina Chicago. Lakers ancora ko

    Nella notte Nba vincono i Denver Nuggets di Gallinari e i Chicago Bulls di Belinelli, mentre cadono malamente i Toronto Raptors di Andrea Bargnani sul parquet degli Utah Jazz.

    Denver batte gli Indiana Pacers in trasferta con un decisivo parziale di 10-0 nell’ultimo quarto grazie al prodigioso apporto della panchina gialloazzurra che spiana la strada della vittoria ai Nuggets su un campo ostico. Gallinari mette a segno 9 punti, 7 rimbalzi e 8 assist in una serata dove steccano i titolari (Iguodala e Lawson su tutti) e brillano le riserve di George Karl, in particolare Miller e Brewer, che spezzano l’equilibrio del match e regalano un’importantissima vittoria alla franchigia del Colorado.

    La strepitosa prestazione di Joakim Noah permette ai Bulls di espugnare il parquet dei Pistons per 108-104 allungando la striscia positiva contro la franchigia del Michigan che dura dal 2008. Il centro francese è autore di 30 punti e 23 rimbalzi e riscatta alla grande un primo tempo dei “tori” decisamente sottotono, in cui Detroit controllava il vantaggio abbastanza agevolmente. Belinelli ripete la grande prestazione di due giorni fa a Cleveland, in cui aveva messo a segno 23 punti, e ne mette a referto 16 dando segnali di crescita. I Pistons mostrano un gran carattere e non si arrendono fino al definitivo strappo dei Bulls che a 2 minuti dal termine scappano a +10 e chiudono la partita.

    Serata da dimenticare per Bargnani e i Raptors, asflatati a Salt Lake City dai Jazz 131-99. Nonostante i 20 punti del “Mago” conditi da 8 rimbazi, Toronto esce dal match già all’inizio del terzo quarto seppellita dalle bombe di Mo Williams e Carroll che dilatano il vantaggio dei padroni di casa. Per i canadesi è la nona sconfitta in dieci gare, i playoff restano ancora uan volta un miraggio.

    Marco Belinelli
    Marco Belinelli trascina Chicago © Jonathan Daniel/Getty Images

    Va agli Spurs il derby texano contro i Rockets, vittoriosi senza non troppi problemi dopo una partita giocata alla grande. Houston cade sotto i colpi devastanti di Parker e compagni, e alzano bandiera bianca troppo in fretta dopo il +30 rifilato dai nero-argento all’inizio dell’ultimo quarto. Per la franchigia biancorossa prstazione comunque positiva di James Harden, autore di 29 punti.

    Il big match della notte, nonchè probabile finale della Western Conference tra Oklahoma City Thunder e Los Angeles Lakers va alla squadra vice campione Nba, trascinata da un Westbrook sontuoso e da un Durant immenso. Si capisce fin dalle prime battute che i Thunder non scherzano, e scappano già dopo pochi minuti con il prodotto di UCLA che ne mette 27 solo nella prima frazione. I Lakers, tramortiti, provano a reagire allo strapotere della squadra di casa ma solo nel finale riescono a provocare qualche brivido al pubblico di Oklahoma dopo che le triple di Chris Duhon e Kobe Bryant riportano i gialloviola a -4 a pochi secondi dalla sirena. Altra sconfitta per Los Angeles che in questo inizio di stagione ha deluso clamorosamente le aspettative ritrovandosi a battagliare per gli ultimi posti disponibili per i playoff nonostante una squadra allestita per vincere il titolo.

    RISULTATI NBA 7 DIC 2012

    Philadelphia 76ers – Boston Celtics 95-94
    Phi: Turner 26, Young 17, Holiday 15
    Bos: Pierce 27, Green 19, Garnett 17

    Indiana Pacers – Denver Nuggets 89-92
    Ind: George 22, West 18, Hill 15
    Den: Brewer 20, McGee 20, Miller 15

    Brooklyn Nets – Golden State Warriors 102-109
    Bro: Johnson 32, Williams 23, Blatche 22
    GS: Lee 30, Curry 28, Jack 15

    Atlanta Hawks – Washington Wizards 104-95
    Atl: Smith 23, Teague 19, Harris 15, Stevenson 15
    Was: Seraphin 19, Beal 18, Crawford 14

    Detroit Pistons – Chicago Bulls 104-108
    Det: Stuckey 24, Knight 21, Villanueva 15
    Chi: Noah 30, Boozer 24, Deng 16, Belinelli 16

    New Orleans Hornets – Memphis Grizzlies 89-96
    NO: Anderson 15, Rivers 15, Roberts 15
    Mem: Gay 28, Randolph 15, Gasol 13

    Minnesota Timberwolves – Cleveland Cavaliers 91-73
    Min: Love 36, Ridnour 12, Barea 10
    Cle: Gee 16, Miles 13, Sloan 10

    Milwaukee Bucks – Charlotte Bobcats 108-93
    Mil: Ilyasova 21, Daniels 18, Jennings 15
    Cha: Henderson 19, Walker 16, Kidd-Gilchrist 11

    San Antonio Spurs – Houston Rockets 114-92
    SA: Parker 17, Splitter 15, Duncan 12, Neal 12, Ginobili 12, Mills 12
    Hou: Harden 29, Patterson 10, Douglas 10

    Utah Jazz – Toronto Raptors 131-99
    Uta: Millsap 20, Kanter 18, Hayward 17
    Tor: Bargnani 20, DeRozan 17, Pietrus 13

    Oklahoma City Thunder – Los Angeles Lakers 114-108
    Okl: Durant 36, Westbrook 33, Ibaka 14
    Lak: Bryant 35, Howard 23, Meeks 17

    Sacramento Kings – Orlando Magic 91-82
    Sac: Cousins 17, Thomas 17, Fredette 15
    Orl: Davis 20, Afflalo 18, Nelson 17

  • NBA, Gallinari batte Bargnani. I Magic superano i Warriors

    NBA, Gallinari batte Bargnani. I Magic superano i Warriors

    Il derby italiano in programma nella notte Nba va a Danilo Gallinari ed ai suoi Denver Nuggets, che battono a fatica i Toronto Raptors di Andrea Bargnani per 113-110. Nonostante un super avvio di marca Nuggets, la franchigia canadese si rifà sotto nell’ultimo quarto grazie alle conclusioni del Mago, che chiuderà con 23 punti all’attivo e vincerà il confronto personale con il Gallo, e di Kyle Lowry che segna 12 punti solo nell’ultimo periodo. Denver vede ridursi il lauto vantaggio accumulato in 40 minuti di gioco e uan difesa non irresistibile permette a Bargnani di sparare bombe da dietro l’arco e di segnare canestri di prepotenza con tale facilità tanto da ritrovarsi a -1 a pochi minuti dal termine. Ci pensa Ty Lawson a riportare i Nuggets avanti di un possesso, i Raptors non si arrendono e a 5 secondi dalla sirena hanno la possibilità di portarsi sul pari e prolungare il match all’overtime, ma De Rozan fallisce malamente la decisiva tripla che poteva consentire a Toronto di acciuffare un risultato impensabile a fine terzo quarto. Gallinari e compagni possono così esultare dopo 3 ko consecutivi, mentre il record negativo dei Raptors di Bargnani si fa sempre più pesante, soprattutto in chiave playoff.

    I Los Angeles Clippers vincono di misura a Salt Lake City grazie ad uno stratosferico Blake Griffin, autore di 30 punti. Partita combattuta con Utah sempre in vantaggio durante l’arco della gara, ma il decisivo sorpasso nei minuti conclusivi ad opera della squadra californiana è frutto di errori madornali dei Jazz che non riescono a segnare nemmeno un punto in 4 minuti permettendo a Griffin e compagni di dominare sotto canestro e rimontare un passivo di 10 punti. Ci prova un ottimo Randy Foye a raddrizzare le sorti del match a favore della squadra di casa ma Chris Paul risulta decisivo portando i suoi a +4 a 17 secondi dal termine. Utah quindi perde sul parquet amico dopo 7 vittorie consecutive, per i Clippers invece è la terza vittoria in altrettante gare.

    Danilo Gallinari
    Danilo Gallinari © Doug Pensinger/Getty Images

    Continua la striscia vincente degli Orlando Magic “on the road”, che dopo avere espugnato clamorosamente il parquet dei Lakers con un quarto quarto da paura, infligge una lezione anche ai Warriors, vera sorpresa di questo inizio di stagione. Trascinati dalle triple di un JJ Redick in stato di grazia e dai punti fondamentali di Afflalo e Davis (entrambi chiudono a 24), i Magic prendono il largo nell’ultimo periodo spezzando l’equilibrio di un match che dopo la doppia cifra di vantaggio doveva soltanto essere amministrato. Nonostante i Warriors provino caparbiamente a rimontare lo svantaggio (8 punti in poco più di un minuto per i californiani), Orlando li rimette a distanza di sicurezza andando a vincere meritatamente con un altro quarto quarto impressionante dal punto di vista realizzativo.

    Risultati NBA 3 Dicembre

    Charlotte Bobcats – Portland Trail Blazers 112-118
    Cha: Gordon 29, Walker 22, Mullens 12
    Por: Aldridge 25, Lillard 24, Matthews 19

    Detroit Pistons – Cleveland Cavaliers 89-79
    Det: Knight 17, Singler 15, Prince 15
    Cle: Varejao 17, Thompson 10, Casspi 10, Pargo 10

    New Orleans Hornets – Milwaukee Bucks 102-81
    NO: Anderson 22, Lopez 21, Smith 12
    Mil: Jennings 25, Ellis 17, Sanders 8

    Denver Nuggets – Toronto Raptors 113-110
    Den: Brewer 19, Faried 18, McGee 17
    Tor: Lowry 24, Bargnani 23, De Rozan 18

    Utah Jazz – Los Angeles Clippers 104-105
    Uta: Mo.Williams 20, Foye 19, Hayward 17
    Cli: Griffin 30, Crawford 20, Paul 14

    Golden State Warriors – Orlando Magic 94-102
    GS: Curry 25, Lee 22, Jack 17
    Orl: Davis 24, Afflalo 24, Redick 22

  • Nba, Cadono i Bulls di Belinelli, il derby di New York ai Nets

    Nba, Cadono i Bulls di Belinelli, il derby di New York ai Nets

    Colpo a sorpresa dei Milwaukee Bucks che escono vittoriosi dallo United Center di Chicago contro i Bulls di Marco Belinelli. La guardia azzurra è rimasta in panchina per tutta la durata del match, assistendo alla sconfitta di misura dei suoi che così incassano il settimo risultato negativo in stagione. I “tori” nell’arco della gara hanno toccato il +27 ma hanno clamorosamente buttato al vento una vittoria che era solo da gestire: non è bastato un superbo Rip Hamilton che ha totalizzato 30 punti per archiviare una gara che almeno sulla carta non rappresentava un grosso pericolo, ma la reazione d’orgoglio dei Bucks è stata encomiabile. Mentre il match si avviava verso una facile vittoria per Chicago, ecco che dalla panchina rossoverde spuntano le giocate di Udrih che con Ilyasova è stato il vero artefice della rimonta: il tutto merito della coraggiosa mossa di Skiles, che ha richiamato in panchina gli spenti Jennings ed Ellis per dare spazio proprio a chi ha deciso il match a favore di Milwaukee. Dunleavy firma il pari e i Bucks passano addirittura in vantaggio, e allo scadere c’è ancora tempo per il mancato canestro di Hamilton che centra il ferro e chiude le ostilità.

    Perdono anche i Nuggets con un Danilo Gallinari acciaccato ma comunque autore di una buona prova con 12 punti all’attivo. La franchigia del Colorado chiude in vantaggio il primo tempo per poi subire la rimonta dei padroni di casa, trascinati da un Al Jefferson in stato di grazia, il quale chiude la serata con 28 punti decisivi per la vittoria dei suoi. L’equilibrio del match viene spezzato quando Andre Iguodala s’innervosisce e viene espulso per due falli tecnici lasciando così i suoi compagni in balia degli avversari. Finisce 105-103 per i Jazz che ringraziano i Nuggets per il pessimo possesso finale dettato dalla poca lucidità per trovare la conclusione del possibile sorpasso o quantomeno del pareggio che avrebbe permesso a Denver di prolungare la partita all’overtime.

    Kevin Durant
    Kevin Durant | © Jonathan Daniel/Getty Images

    Vince fin troppo facile Oklahoma City che impiega un tempo per sbarazzarsi dei Charlotte Bobcats. Kevin Durant segna 18 punti per poi accomodarsi in panchina e lasciare la scena ai suoi compagni che amministrano il vantaggio andando a centrare un buon risultato contro una squadra in forma ma evidentemente in serata no. Si esaltano Thabeet, autore di 13 punti e 10 rimbalzi, Thabo Sefolosha (14 punti) e Reggie Jackson (3 bombe su 3 messe a segno per lui), oltre al solito Westrbook che già nel primo tempo aveva collezionato la sua doppia doppia da 12 punti e 11 assist. Bobcats totalmente inesistenti e inguardabili, con il solo Jeff Taylor in doppia cifra, incassano la peggiore sconfitta della loro storia.

    L’atteso derby di New York, rimandato dopo l’uragano che ha colpito la città poche settimane fa, va ai Brooklyn Nets all’overtime. I Knicks dopo le brillanti prestazioni di inizio stagione, spariscono dal match contro i Nets, eccezion fatta per i soliti Anthony e Chandler, autori di una partita formidabile ma mal assistiti da tutti i loro compagni: Melo mette a segno 35 punti con 13 rimbalzi, il centro ex Hornets (quasi perfetto con un 12/13 dal campo), ne segna 28 aggiungendo 10 rimbalzi al suo tabellino personale. In vantaggio a pochi minuti dalla fine, i Knicks si fanno rimontare da Brooklyn con un parziale di 8-0 firmato Brooke Lopez che rimanda il verdetto all’overtime, dove Joe Johnson e Jerry Stackhouse firmano il definitivo allungo e la vittoria dei Nets per 96-89. Record uguale per entrambe (9-4), le due franchigie promettono scintille per il prosieguo del campionato, candidandosi come vere mine vaganti della lega anche nella post season.

    RISULTATI NBA 26 NOV 2012

    Brooklyn Nets – New York Knicks 96-89 (overtime)
    Bro: Lopez 22, Wallace 16, Williams 16
    NY: Anthony 35, Chandler 28, Felton 8

    Washington Wizards – San Antonio Spurs 92-118
    Was: Crawford 19, Seraphin 18, Webster 16
    SA: Diaw 16, Parker 15, Splitter 15

    Detroit Pistons – Portland Trail Blazers 108-101
    Det: Knight 26, Monroe 20, Singler 16
    Por: Aldridge 32, Matthews 19, Lillard 12, Barton 12

    Chicago Bulls – Milwaukee Bucks 92-93
    Chi: Hamilton 30, Boozer 19, Hinrich 17
    Mil: Ilyasova 18, Henson 11, Udrih 11, Udoh 11

    Memphis Grizzlies – Cleveland Cavaliers 84-78
    Mem: Gasol 19, Randolph 19, Gay 15
    Cle: Varejao 15, Waiters 15, Gibson 11

    Oklahoma City Thunder – Charlotte Bobcats 114-69
    Okl: Durant 18, Sefolosha 14, Thabeet 13
    Cha: Taylor 10, Mullens 9, Gordon 9, Williams 9

    Utah Jazz – Denver Nuggets 105-103
    Uta: Jefferson 28, Favors 19, Tinsley 15
    Den: Faried 21, Lawson 16, Gallinari 12, Brewer 12

    Los Angeles Clippers – New Orleans Hornets 98-105
    Cli: Butler 33, Paul 20, Green 10, Crawford 10
    NO: Vasquez 25, Anderson 17, Smith 17

  • Nba,Toronto con un Bargnani da dimenticare, i Nuggets di Gallinari ok

    Nba,Toronto con un Bargnani da dimenticare, i Nuggets di Gallinari ok

    Nelle sei partite andate in scena nella notte in Nba troviamo la vittoria dei Denver Nuggets di Danilo Gallinari e la sconfitta dopo due tiratissimi overtime dei Toronto Raptors contro i San Antonio Spurs, con un Andrea Bargnani in ombra e davvero poco incisivo durante la gara. Vincono facile i Knicks contro Detroit, Philadelphia supera i Phoenix Suns, Brooklyn s’impone sui Portland Trail Blazers mentre Boston piega all’overtime gli Orlando Magic sul parquet della franchigia della Florida.

    Bargnani (4 punti per l’azzurro) spento ma i Raptors danno comunque del filo da torcere agli Spurs: sono stati necessari due overtime ai texani per avere la meglio all’Air Canada Center e vanificare una possibile impresa della squadra di casa trascinata dalle giocate di De Rozan e all’apporto offensivo  notevole del lituano Valanciunas, cui si è aggiunto un ottimo Kyle Lowry, che hanno confezionato 71 punti dei 106 totali della squadra canadese. Alla lunga cestisti del calibro di Tony Parker, Tim Duncan e Manu Ginobili sono capaci di risolvere le partite più complicate da soli, e nonostante i due tempi supplementari hanno trascinato la franchigia texana al successo. Anche per le tre stelle nero-argento 71 punti, ma il playmaker francese, fenomenale come sempre, ha spezzato l’equilibrio del match regalando l’undicesima vittoria stagionale agli Spurs.

    Passa senza non troppi problemi New York che si sbarazza dei Detroit Pistons grazie ad una grande prestazione di squadra ma soprattutto di Carmelo Anthony, top scorer di serata con 29 punti, e al solido contributo del ritornato Rasheed Wallace, autore di 15 punti, e ad una verve offensiva micidiale di Novak, autore di 18 punti con un 5/7 da 3 punti. Per i Pistons buona prova di Knight che ha totalizzato 21 punti, e di Charlie Villanueva (17 punti), ma è davvero poco per impensierire questi Knicks.

    Andrea Bargnani | © Ronald Martinez / Getty Images

    Vittoria a domicilio dei Nuggets contro gli Hornets: Gallinari mette a referto 9 punti ma la scena è tutta per Andre Iguodala, grande trascinatore della serata con 23 punti. Denver inanella così la quarta vittoria consecutiva senza troppe difficoltà, complice anche la grande difesa su Ryan Anderson, limitato a soli 16 punti tutti totalizzati nel primo tempo. New Orleans, orfana di Anthony Davis, cade ancora e subisce la settima sconfitta di fila.

    I Celtics passano all’overtime contro dei buoni Magic che dopo due vittorie consecutive si arrendono alla franchigia biancoverde. Strepitoso come al solito Rajon Rondo, autore di 15 punti e 16 assist, ben coadiuvato dall’ottimo apporto in fase realizzativa di Garnett e Pierce, autori rispettivamente di 24 e 23 punti. Ad Orlando non sono bastati i punti dei due playmaker Redick e Nelson, entrambi sopra i 20 punti, e del solito Glen Davis, che ha totalizzato 15 punti contro la sua ex-squadra.

    Brooklyn vola con Deron Williams e Joe Johnson, schianta i Blazers con un secco 98-85 e arriva a otto vittorie in campionato. I Nets, sempre padroni del match, seppur con qualche insidia, scappano via ad 8′ dal termine del match con un parziale di 15-4 che ha di fatto chiuso la gara. I Blazers senza Aldridge hanno comunque portato 5 uomini in doppia cifra, con un Wes Matthews in grande spolvero autore di 20 punti ma non sufficienti ad indirizzare l’incontro a favore dei suoi.

    Show di Jrue Holiday al Wells Fargo Center di Philadelphia: il playmaker 22enne ha sfoderato una prestazione monster nella vittoria dei suoi 76ers contro i Phoenix Suns per 104-101, nella quale ha totalizzato 33 punti e 13 assist, firmando il suo career-high e onorando alla grande il rinnovo contrattuale di 4 anni con la franchigia della Pennsylvania. Nonostante ciò i Suns sono rimasti in partita grazie alla prova di Beasley(21 punti) che ha fallito la tripla del possibile sorpasso a 2 secondi dalla fine permettendo a Philadelphia di portare a casa il risultato.

    Risultati NBA 25 Novembre

    Toronto Raptors – San Antonio Spurs 106-111 (2 overtime)
    Tor: De Rozan 29, Valanciunas 22, Lowry 20
    Sas: Parker 32, Duncan 26, Ginobili 15

    New York Knicks – Detroit Pistons 121-100
    NY: Anthony 29, Novak 18, Smith 15
    Det: Knight 21, Villanueva 17, Singler 16

    Brooklyn Nets – Portland Trail Blazers 98-85
    Bro: Johnson 21, Lopez 15, Williams 15
    Por: Matthews 20, Hickson 19, Lillard 13

    Philadelphia 76ers – Phoenix Suns 104-101
    Phi: Holiday 33, Turner 16, Allen 11
    Phx: Beasley 21, Gortat 18, Telfair 12

    Orlando Magic – Boston Celtics 110-116 (overtime)
    Orl: Redick 21, Nelson 20, Davis 15
    Bos: Garnett 24, Pierce 23, Rondo 15

    Denver Nuggets – New Orleans Hornets 102-84
    Den: Iguodala 23, Lawson 17, Faried 14
    NO: Roberts 17, Anderson 16, Lopez 14

  • NBA, i Rockets asfaltano New York. Bargnani non basta ai Raptors

    NBA, i Rockets asfaltano New York. Bargnani non basta ai Raptors

    Dopo la sosta per il Giorno del Ringraziamento, l’NBA è tornata sui parquet di tutti gli States con ben 12 partite disputate nella notte. Il risultato più sorprendente è la sconfitta dei New York Knicks travolti a Houston dai Rockets di James Harden che trascina i texani con 33 punti e 9 assist e 4 rimbalzi. Sugli scudi anche Chandler Parsons autore di 31 punti, 5 rimbalzi, 4 assist e 4 palle recuperate, buona la prova anche dell’ex Jeremy Lin (13 punti e 7 rimbalzi). Non basta alla franchigia newyorkese la prestazione eccellente di Carmelo Anthony 37 punti con 7/12 dall’arco dei 3 punti per evitare ai Knicks la “lose” per 131-103.

    I Boston Celtics fermano la marcia degli Oklahoma City Thunder, 108-100 il risultato finale che premia i padroni di casa: in evidenza il capitano Paul Pierce con 27 punti e Kevin Garnett autore di 18 punti e 9 rimbalzi. Miglior marcatore della serata Kevin Durant (29 punti), inutili anche i 26 punti, 8 assist e 7 rimbalzi di Russel Westbrook.

    James Harden e Jeremy Lin
    James Harden e Jeremy Lin © Scott Halleran/Getty Images

    Seconda sconfitta consecutiva, la quarta in trasferta, per i Los Angeles Lakers che vanno ko 106-98 contro la franchigia con il miglior record della Lega, i Memphis Grizzlies. Nella sfida che vedeva di fronte i due fratelli Gasol, Marc e Pau vinta nettamente dal primo, il solo Bryant (30 punti) non può nulla con i Grizzlies che mandano tutto il quintetto in doppia cifra: 21 punti per Rudy Gay, 19 per Mike Conley, 17 per Zach Randolph (anche 12 rimbalzi), 14 per Gasol (anche 8 assist) e 12 per Tony Allen. I gialloviola tornano ad avere un record negativo (6-7).

    Non basta ai Raptors un monumentale Andrea Bargnani da 34 punti ai quale aggiunge anche 5 rimbalzi e 4 assist. Toronto cedono nel finale ai Detroit Pistons, avversario alla portata della franchigia canadese, di un solo punto (91-90) con il canestro decisivo di Brandon Knight. Vince invece l’altro italiano in campo Danilo Gallinari con i Denver Nuggets sul proprio parquet contro i Golden State Warriors (102-91). Per l’ex ala di Milano e New York 20 punti e 7 rimbalzi.

    RISULTATI NBA 23 NOV 2013

    Charlotte Bobcats – Atlanta Hawks 91-101
    Cha: Sessions 22, Taylor 16, Walker 16
    Atl: Horford 26, Korver 16, Teague 13

    Orlando Magic – Cleveland Cavaliers 108-104
    Orl: Nelson 22, Afflalo 19, Redick 18
    Cle: Waiters 25, Varejao 19, Pargo 15

    Boston Celtics – Oklahoma City Thunder 108-100
    Bos: Pierce 27, Garnett 18, Green 17
    Okl: Durant 29, Westbrook 26, Ibaka 17

    Brooklyn Nets – Los Angeles Clippers 86-76
    Bro: Lopez 26, Johnson 19, Williams 11
    Cli: Paul 14, Griffin 14, Crawford 13

    Detroit Pistons – Toronto Raptors 91-90
    Det: Monroe 19, Prince 16, Knight 16
    Tor: Bargnani 34, Lowry 19, Valanciunas 9, Davis 9

    Indiana Pacers – San Antonio Spurs 97-104
    Ind: West 22, George 15, Hill 11
    SA: Parker 33, Duncan 22, Ginobili 19

    Memphis Grizzlies – Los Angeles Lakers 106-98
    Mem: Gay 21, Conley 19, Randolph 17
    Lak: Bryant 30, Jamison 16, World Peace 16

    Houston Rockets – New York Knicks 131-103
    Hou: Harden 33, Parsons 31, Asik 18
    NY: Anthony 37, Felton 17, Smith 12

    Denver Nuggets – Golden State Warriors 102-91
    Den: Iguodala 29, Gallinari 20, Lawson 18
    GS: Lee 21, Landry 19, Jack 17

    Utah Jazz – Sacramento Kings 104-102
    Uta: Hayward 23, Ma. Williams 20, Jefferson 19
    Sac: Evans 19, Thorton 18, Brooks 17

    Phoenix Suns – New Orleans Hornets 111-108 (overtime)
    Pho: Morris 23, Dragic 20, Tucker 15
    NO: Anderson 34, Vasquez 25, Aminu 16

    Portland Trail Blazers – Minnesota Timberwolves 103-95
    Por: Matthews 30, Lillard 28, Hickson 14
    Min: Love 24, Pekovic 18, Ridnour 14

  • Nba, Gallinari trascina i Nuggets, i Rockets perdono ancora

    Nba, Gallinari trascina i Nuggets, i Rockets perdono ancora

    La notte Nba ha riservato alcune sorprese per quanto riguarda le partite disputatesi oltreoceano. I Memphis Grizzlies, finora la squadra con il miglior record della lega, sono stati sconfitti sul parquet di casa dai Denver Nuggets di Danilo Gallinari, assoluto protagonista della serata che con 26 punti messi a segno ha permesso alla franchigia del Colorado di battere una squadra molto forte e organizzata. Non basta ai Grizzlies l’ottima prova dei suoi giocatori per evitare il secondo ko stagionale, in una partita in totale equilibrio fino alla fine dove si è messo in evidenza il solito Rudy Gay con 22 punti e Zach Randolph con la doppia doppia da 12 punti e 13 rimbalzi.

    Gli Spurs cadono contro i Clippers per la seconda volta in stagione, trascinati da Chris Paul e Blake Griffin vogliosi di rivincita dopo l’eliminazione subita proprio da parte dei texani nei playoff della scorsa stagione. Per San Antonio è un vero campanello d’allarme, in quanto due delle tre sconfitte stagionali sono arrivate ad opera della franchigia losangelina che può contare in un roster giovane e fresco a differenza degli “speroni” di cui l’età media è una delle più vecchie in Nba e questo potrebbe comportare il cammino verso il titolo della squadra capitanata dal solito Tim Duncan, sempre positivo e realizzatore di 20 punti a cui ha aggiunto 14 rimbalzi, e da Tony Parker, un po’ evanescente la scorsa notte. Paul migliore realizzatore dei Clippers con 19 punti messi a referto, ben coadiuvato dai compagni, soprattutto da un Matt Barnes efficace autore di 14 punti e 9 rimbalzi partito dalla panchina.

    Pronto riscatto per gli Indiana Pacers contro i Washington Wizards dopo il ko subito la scorsa notte per mano dei New York Knicks. Superlativa la prestazione di David West autore di 30 punti a cui si è aggiunta quella di un ottimo Roy Hibbert il quale ha messo a referto 20 punti e 12 rimbalzi e 4 stoppate. Per Washington, peggior squadra della lega e ancora a secco di vittorie, è degna di nota la gara di Bradley Beal autore di 18 punti. Per i Wizards, privi comunque della loro stella John Wall, sarà difficile accedere ai playoff.

    Gallinari
    Gallinari | © Christian Petersen / Getty Images

    Vittoria sofferta per i Charlotte Bobcats di Michael Jordan sui Milwaukee Bucks, cui non è bastata la grande prestazione di Monta Ellis autore di ben 31 punti e 5 assist. Per la squadra del North Carolina si è messo in evidenza Ramon Session, partito come sesto uomo nello scacchiere delle “linci” e top scorer dei suoi con 23 punti messi a segno. Eccezionale nel quarto quarto in cui ha segnato 9 punti decisivi per incanalare le sorti del match a favore dei suoi.

    Continua la striscia positiva degli Hawks che nella notte hanno battuto gli Orlando Magic sempre più in crisi in questa stagione dopo l’addio di Dwight Howard in estate finito ai Lakers. Per aver ragione della franchigia della Florida, ad Atlanta è bastata la buona prova di Al Horford che ha sfiorato la doppia doppia fermatosi comunque a 15 punti e 9 rimblazi. I Magic segnano poco e l’unico che riesce a finire in doppia cifra sulla casella dei punti è Glen Davis, il quale ha totalizzato 11 punti.

    Golden State rialza la testa dopo la sconfitta contro gli Oklahoma City Thunder e all’over-time supera Dallas all’American Airlines Center. Partita sempre in costante equilibrio nonostante un mini parziale dei Warriors che hanno toccato addirittura il +9 ma raggiunti per ben due volte dalle triple di OJ Mayo. Darren Collison firma il pari che prolunga il match di altri 5 minuti ma alla fine grazie al solito Stephen Curry portano a casa la vittoria per 105-101, nella quale sono stati determinanti anche David Lee (17 punti e 19 rimblazi per lui) ed Harrison Barnes, anche quest’ultimo in doppia doppia con 20 punti e 12 rimbalzi.

    All’Energy Solution Arena gli Utah Jazz hanno sconfitto i Rockets sempre più in crisi dopo la striscia negativa di risultati che li ha visti protagonisti. Houston, con un Harden a mezzo servizio causa febbre, ha inciso poco sul match, trovandosi sotto di 23 punti verso la  fine del secondo quarto. Il timido tentativo di rimonta non ha impensierito però gli Jazz che hanno amministrato e controllato la gara rifilando così alla squadra texana la settima sconfitta nelle ultime 9 partite. Per Harden solo 6 punti in 17 minuti di gioco, i cinque giocatori in doppia cifra dei Rockets non sono bastati ad interrompere la deludente striscia di sconfitte.

    RISULTATI NBA 19 NOV 2012

    Washington Wizards – Indiana Pacers 89-96
    Was: Beal 18, Seraphin 13, Crawford 11
    Ind: West 30, Hibbert 20, Hill 12

    Charlotte Bobcats – Milwaukee Bucks 102-98
    Cha: Sessions 23, Mullens 19, Walker 19
    Mil: Ellis 31, Dunleavy 16, Jennings 10

    Atlanta Hawks – Orlando Magic 81-72
    Atl: Horford 15, Williams 14, Johnson 9
    Orl: Davis 11, Nelson 8, Moore 8, McRoberts 8, Harkless 8

    Memphis Grizzlies – Denver Nuggets 92-97
    Mem: Gay 22, Gasol 16, Randolph 12
    Den: Gallinari 26, McGee 15, Faried 13

    Dallas Mavericks – Golden State Warriors 101-105 (overtime)
    Dal: Mayo 27, Kaman 18, Murphy 12
    GS: Curry 31, Barnes 20, Lee 17

    San Antonio Spurs – Los Angeles Clippers 87-92
    SA: Duncan 20, Ginobili 15, Parker 11
    Cli: Paul 19, Griffin 16, Barnes 14

    Utah Jazz – Houston Rockets 102-91
    Uta: Hayward 15, Jefferson 14, Foye 14
    Hou: Patterson 19, Lin 13, Jones 12, Morris 12

  • NBA, terminata la preseason via alla regular season

    NBA, terminata la preseason via alla regular season

    Si è conclusa la preseason NBA. In attesa del’inizio della nuova stagione che prenderà il via domani notte, 30 ottobre 2012,  con 3 match in programma (Cleveland Cavaliers-Washington Wizards, Miami Heat-Boston Celtics e Los Angeles Lakers-Dallas Mavericks le sfide della prima giornata), proviamo ad estrapolare qualche indicazione dalle partite amichevoli che si sono giocate in questo mese di ottobre, tenendo ben presente che i dati messi in luce ed emersi sono ovviamente molto sommari trattandosi di match non ufficiali.

    Il primo tra tutti i dati che emerge da questa preseason è il record negativo dei Los Angeles Lakers, il peggiore nella storia gloriosa della franchigia con ben 8 sconfitte e nessuna vittoria ottenuta. Un evento impensabile vista la faraonica campagna acquisti che ha portato tra le fila gialloviola campioni del calibro di Steve Nash (in cabina di regia) e Dwight Howard (sotto canestro) e l’aggiunta di un sesto uomo di lusso come Jamison. Ovviamente tutti hanno avuto un minutaggio limitato onde evitare infortuni, da Bryant a Gasol, da Nash allo stesso Jamison per non parlare poi di Howard che ha saltato la prima parte del pre-campionato per rientrare solo nelle ultime partite. Ovviamente la brutta preseason disputata non toglie ai Lakers lo status di team favorito della Western Conference ma comunque tutto ciò ha dimostrato che nessuna squadra è imbattibile per quanto forte possa essere sulla carta.

    Non molto meglio è andata ai campioni in carica dei Miami Heat, che chiudono con un record in parità d 4 successi ed altrettante sconfitte. Anche per loro vale lo stesso discorso dei californiani, in regular season si vedranno altri giocatori e un altro tipo di gioco, i favoriti per il titolo restano sempre loro grazie al talento straordinario di LeBron James.

    LeBron James | © Ronald Martinez/Getty Images

    Chi sorride è invece Philadelphia che ha ottenuto il miglior record (6-1) al pari dei Toronto Raptors di Andrea Bargnani, reduci da 5 vittorie di fila. Il nuovo corso canadese promette bene, con 3/5 dello starting five nuovi di zecca (Kyle Lowry playmaker, Landry Fields in guardia e Jonas Valanciunas come centro) ed un leader nel “Mago” chiamato alla stagione della consacrazione.

    Un gradino sotto ai Raptors troviamo i Chicago Bulls di Marco Belinelli (5-2) che attendono con ansia il ritorno in campo dell’infortunato Derrick Rose (previsto per gennaio dopo la rottura dei legamenti del ginocchio nei passati playoff). Belinelli però dovrà elevare il suo rendimento dato che è stato uno dei più deludenti in preseason e se vorrà avere spazio dovrà migliorare anche la sua fase difensiva, da sempre la sua lacuna.

    Ampiamente previsti i record negativi di Charlotte Bobcats (1-7), Orlando Magic (in piena ricostruzione dopo la cessione di Dwight Howard, 2 sole partite vinte e 6 sconfitte) e Washington, sorprende in negativo invece la preseason dei Boston Celtics che chiudono con 3 successi e 5 KO. Male anche Denver che fa registrare 3 vittorie e 4 sconfitte, ma al di là di questo si è intravisto un bel gioco e la crescita della squadra procede molto bene, i Nuggets faranno strada anche nei playoff molto probabilmente e Danilo Gallinari ha ormai assunto la leadership del team. Anche per lui sarà la stagione della verità.

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  • NBA, San Antonio travolge la Montepaschi Siena. Bene Gallinari e i Nuggets

    NBA, San Antonio travolge la Montepaschi Siena. Bene Gallinari e i Nuggets

    Prosegue la preseason NBA: nella notte i San Antonio Spurs hanno battuto nettamente la Montepaschi Siena nella prima delle 2 amichevoli che la formazione italiana giocherà in territorio statunitense. Punteggio finale impietoso, 106-77 in favore dei texani con la squadra di coach Banchi capace di restare in partita solo per pochi minuti prima di essere letteralmente travolta.

    Dura solo metà del primo quarto la resistenza dei toscani, poi gli Spurs si scatenano guidati da Duncan e Ginobili: doppia cifra di vantaggio e difesa senese che incassa 29 punti in appena 10 minuti. La situazione peggiora in apertura di seconda frazione (40-25 dopo appena 2 minuti del secondo quarto),  San Antonio è troppo forte e continua a martellare il canestro toscano con Parker ed i suoi campioni. Il match si chiude definitivamente alla fin del primo tempo con l’11-0 per il  provvisorio +26 (59-33), poi la ripresa serve solo per dare spazio alle riserve. 20 punti per Bobby Brown ma con 5/17 al tiro, e 15 di Benjamin Eze, mentre l’ex seconda scelta degli Spurs Viktor Sanikidze si mette in luce con 11 rimbalzi. La squadra di Banchi trova punti anche da Janning (9) e Hackett (7) ma il divario fisico contro una squadra NBA è davvero troppo elevato e condanna i toscani a percentuali dal campo irrisorie (intorno al 29%). Gary Neal e Manu Ginobili (11 punti a testa) top scorer degli Spurs. Siena si trasferisce ora verso l’Ohio, dove domani notte (all’1 ora italiana) giocherà a Cleveland contro i Cavaliers.

    Felice invece il ritorno a casa per Dirk Nowitzki. Alla O2 World Arena di Berlino, i Dallas Mavericks hanno battuto 89-84 l’Alba nella loro prima tappa dell’NBA Europe Live Tour 2012. Dopo la sconfitta dei Boston Celtics ad Istanbul contro il Fenerbahce, i texani vanno vicini ad imitare i biancoverdi, ma alla fine riescono ad evitare la sconfitta (seppur con fatica) contro una formazione che non fa parte dell’élite continentale. Solo 8 punti per l’acclamatissimo Nowitzki; brillano invece, con 14 punti ciascuno, Vince Carter, Darren Collison e Chris Kaman. All’Alba Berlino non sono bastati i 20 punti del pivot Deon Thompson e 15 della guardia bosniaca (ed ex Roma) Nihad Djedovic. I Mavericks torneranno in campo martedì prossimo a Barcellona, prima di rientrare negli U.S.A.

    Danilo Gallinari, Denver Nuggets | © Doug Pensinger Getty Images

    Bene anche i Memphis Grizzlies che hanno la meglio contro il Real Madrid per 105-93. Per gli spagnoli 16 punti di Rudy Fernandez (nella NBA fino alla scorsa stagione) e 14 di Nikola Mirotic. Per i Grizzlies protagonisti Rudy Gay (27 punti), Mike Conley (18) e il catalano Marc Gasol, autore di una doppia doppia da 16 punti e 16 rimbalzi.

    Infine parte bene la stagione dei Denver Nuggets di Danilo Gallinari che nell’ultimo match in programma hanno battuto i Los Angeles Clippers in quello che potrebbe poi essere anche uno scontro playoff al termine della regular season. 106-104 il risultato finale con il layup decisivo di Ty Lawson (8 punti complessivi) allo scadere che decide la partita, ma Danilo Gallinari realizza 4 dei suoi 15 punti nell’ultimo minuto di gara. Per i Nuggets, anche 18 punti di Faried, 17 di Jordan Hamilton e 16 di Corey Brewer con 7/8 al tiro, per i californiani 25 punti di uno scatenato Eric Bledsoe, in quintetto al posto di Chris Paul, tenuto a riposo assieme a Billups e Grant Hill. Solo 22 minuti di gioco per il fenomeno losangelino Blake Griffin autore di 6 punti e 7 rimbalzi.

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  • Basket, l’Italia conquista la qualificazione ad Euro2013 in Slovenia

    Basket, l’Italia conquista la qualificazione ad Euro2013 in Slovenia

    L’Italbasket di Simone Pianigiani non si ferma più e conquista la qualificazione ai prossimi Europei che si terranno in Slovenia nell’ Estate del 2013 grazie alla sesta vittoria su altrettante gare in un girone di qualificazione letteralmente dominato.

    Altra bella vittoria dei ragazzi azzurri che hanno superato al PalaTrieste la Repubblica Ceca con il punteggio di 68 a 56. Protagonisti della vittoria ancora il trio composto da Pietro Aradori, Danilo Gallinari e Gigi Datome.

    Grazie ad un ottimo Stefano Mancinelli in avvio ed alla solidità di Daniel Hackett, l’Italia si porta subito avanti nel match con la Repubblica Cecadisorientata e incapace di arginare la difesa azzurra, vero punto di forza in questo torneo di qualificazione. Il primo tempo si chiude con gli azzurri nettamente avanti e con la sensazione di poter comandare sino alla fine ed a proprio piacimento, il ritmo partita.

    Il coach azzurro Simone Pianigiani ©JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images

    L’inizio della ripresa vede però un Italia forse sin troppo rilassata dall’ottimo primo tempo disputato con la Repubblica Ceca che cerca di rifarsi sotto soprattutto nel punteggio. Per oltre 4’ la squadra di Pianigiani resta a secco ed i cechi prendono coraggio limando fino al 44-34 del 25’ dove però inizia lo show di Danilo Gallinari con l’ala di Denver che piazza 5 punti consecutivi “ammazzando” psicologicamente la partita. Si va al +21 al 33’ con Datome e Gigli sugli scudi con la partita che praticamente finisce qui per la gioia immensa del Presidente Federale Dino Meneghin.

    Grandissima prova soprattutto di carattere dei nostri azzurri che in Slovenia ritroveranno le altre due stelle Nba Andrea Bargnani e Marco Belinelli che in questo torneo non sono stati presenti a causa del recupero dell’infortunio al polpaccio subito dal Mago durante la Regular Season Nba e la situazione contrattuale di Belinelli che fortunatamente si è risolta con l’approdo dell’ex Fortitudo ai Chicago Bulls di Derek Rose.

    Adesso per avere anche la matematica certezza del primo posto nel girone, che consentirebbe una posizione privilegiata all’Italia nel sorteggio dei prossimi europei sloveni, basterà battere la Bielorussia in casa sabato prossimo e sempre a Trieste.

     

  • Howard ai Lakers. Iguodala va da Gallinari e Bynum ai Sixers

    Howard ai Lakers. Iguodala va da Gallinari e Bynum ai Sixers

    Gran colpo di mercato dei Los Angeles Lakers che quasi a sorpresa (quando nessuno se lo aspettava più) acquisiscono il fortissimo centro degli Orlando Magic Dwight Howard. Dopo alcuni giorni di immobilismo totale torna dunque a movimentarsi il mercato NBA. Per poter portare il miglior centro della Lega in California i gialloviola hanno dovuto cercare dei “partner” (visto che da soli i Lakers non avevano le contropartite adatte per chiudere il cerchio ed accontentare gli Orlando Magic) e nell’affare si sono inseriti dunque i Philadelphia 76ers ed i Denver Nuggets facendo diventare dunque la trade a 4 team.

    Il dettaglio della trade è questo: Dwight Howard passa dagli Orlando Magic ai Los Angeles Lakers, Andre Iguodala va dai Philadelphia 76ers ai Denver Nuggets del nostro Danilo Gallinari (con il quale formerà un duo davvero pericolosissimo sia in difesa che in attacco), Andrew Bynum viene ceduto dai Lakers ai Sixers (che si devono accollare il contratto anche di Jason Richardson dei Magic) mentre la formazione della Florida riceve Arron Afflalo, Al Harrington (dai Nuggets), Nikola Vucevic e Moe Harkless (dai Sixers) più 3 prime scelte future al Draft, una da ogni squadra coinvolta nell’operazione (più un’ulteriore seconda scelta da Denver).

    Sicuramente chi esce meglio da questa trade sono i Lakers che devono ringraziare la bravura del general manager Mitch Kupchak che senza sacrificare anche Pau Gasol è riuscito a prendersi il centrone di Orlando. Grazie a quest’operazione i gialloviola diventano la prima contendente per la vittoria del prossimo campionato NBA dato che un quintetto con Steve Nash in cabina di regia, Kobe Bryant guardia, Metta World Peace ala piccola, Pau Gasol ala grande e Dwight Howard centro sarà difficilissimo da battere (per non parlare di Antawn Jamison in uscita dalla panchina a fare il sesto uomo di lusso!).

    Dwight Howard | &© Chris Trotman/Getty Images

    Dall’affare escono bene anche Denver e Philadelphia: Iguodala completa un quintetto, quello dei Nuggets, che sarà insidioso per tutti e che potrà ulteriormente crescere vista la giovane età media. Bynum va invece a coprire un grosso buco a centro area nel roster dei Sixers e il team di Philadelphia andrà tenuto d’occhio dalle altre rivali della Eastern Conference.

    Chi invece esce con le ossa rotte da questo scambio sono gli Orlando Magic che perdono il loro giocatore migliore (e questo era assodato visto che il centro aveva fatto presente di voler essere ceduto) il loro leader, ma per un atleta come Howard avrebbero dovuto ottenere molto di più. Ora i Magic avranno parecchi anni bui davanti a loro dove dovranno cercare di ricostruire il team al meglio per riportarlo in alto, non proprio una cosa semplice per il neo G.M. Rob Hennigan.

    Superman ha trovato una casa. Siamo carichi, vogliamo riportare il titolo a Los Angeles”.

    Così Kobe Bryant, impegnato con team U.S.A. alle Olimpiadi di Londra 2012, dalla sua pagina Facebook accoglie Dwight Howard ai Los Angeles Lakers.

    Los Angeles e’ in fermento per l’affare ed e’ giusto che sia così. I Lakers si sono assicurati un giocatore che, speriamo, possa trascinare la franchigia anche quando io non ci sarò più. Ho gia’ parlato con Dwight Howard, siamo carichi per riportare il titolo a Los Angeles”.

    Nel messaggio, ci sono anche parole per Andrew Bynum, il centro che i Lakers hanno sacrificato nella trattativa:

    Gli auguro solo il meglio, spero che il prossimo anno disputi un campionato migliore dell’ottima stagione passata“.