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  • Pronostici Nba:Gallinari incontra Irving

    Pronostici Nba:Gallinari incontra Irving

    Cinque le partite Nba in programma nel Saturday Night. Diciamo subito che il nostro Danilo Gallinari avrà i riflettori puntati addosso nella trasferta dei suoi Nuggets a Cleveland, dove i padroni di casa non perdono da tre incontri di fila. Per Denver è un po’ come l’ultimo esame prima della tesi, anche perché non c’è più il Pepsi Center di mezzo. Di fronte Kyrie Irving e compagnia bella, il Gallo dovrà urlare al mondo che Denver non è una squadra che vince soltanto se è rinchiusa ad Alcatraz. Certo, l’appuntamento non è proprio di quelli così pressanti, però lo stato attuale di forma dei Cavs unito alla presenza di Irving, può trasformare la partita di oggi nella classica prova del nove. E qui ti voglio: noi diamo fiducia a Denver, almeno per questa prima trasferta, e voi?

    Golden State rischia a Dallas

    Kyrie Irving, Cleveland Cavaliers | © Chris Chambers/Getty Images
    Kyrie Irving, Cleveland Cavaliers | © Chris Chambers/Getty Images

    Il secondo incontro di giornata vede i Sixers ospitare al Wells Fargo Center Charlotte, appena rastrellata dai Lakers la scorsa notte. Anche se i Bobcats hanno impensierito i giallo-viola, Philadelphia non può e non deve temere una squadra come i Bobcats che in trasferta hanno lo stesso feeling che Shaq poteva avere coi liberi (5-19). Propendiamo dunque per una facile vittoria dei padroni di casa, che prima di perdere l’ultimo match con Indiana arrivavano da 3 “w” consecutive.

    A Dallas va in scena una delle sfide più equilibrate di quest’oggi, con i Mavs che incontrano Golden State. La squadra di Dirk Nowitkzi si è dimostrata affidabile nelle ultime due partite giocate in casa, avendo battuto prima i Suns e poi i Blazers. Il problema è che l’avversario di stasera e ben al di là della soglia del 50%, e perciò i problemi potrebbero aumentare. C’è da considerare però la recente striscia negativa degli ospiti, che in trasferta perdono da tre serate. Volendoci sbilanciare, assegniamo qualche punto di vantaggio ai Mavericks.

    Tra Bucks e Pistons non vorrei fare una figuraccia, ma a parer mio i padroni di casa sono leggermente favoriti. Forse sembrerà che non mi stia tanto simpatica Detroit, che non meno di 24 ore fa ha è riuscita nell’impresa di battere San Antonio, però delle due squadre mi dà qualche sicurezza in più quella allenata da coach Boylan, nonostante il periodo di magra attraversato ultimamente (5-5). La fiammella di speranza è il match del 30 gennaio,  in cui Milwaukee si era sbarazzata di Detroit (in trasferta ndr) per 90-117. In dieci giorni non è poi cambiato così tanto.

    Chiudiamo infine con la sfida della Sleep Train Arena di Sacramento, dove i Kings ospitano i Jazz. Quest’ultimi, feriti dal ko inferto loro dai Bulls nelle precedenti 24 ore, dovranno riprendere da subito a vincere se non vogliono essere raggiunti da Houston al settimo posto della Western Conference, avendo sempre in considerazione che il motto “non guardarsi mai alle spalle” questa stagione non funziona per colpa di una presenza non proprio indiscreta come quella dei Lakers, in grande recupero dopo una prima parte di stagione scioccante. Non sarà però semplice a Sacramento, squadra che in casa viaggia col 50% di vittorie (12-12).

    Pronostici Nba di oggi 9 febbraio

    Kings-Jazz 2
    Cavaliers-Nuggets 2
    Wizards-Bobcats 1
    Mavericks-Warriors 1
    Bucks-Pistons 1

  • NBA: Gallinari vince ancora, Chicago ko. Celtics super

    NBA: Gallinari vince ancora, Chicago ko. Celtics super

    Il derby Nba tutto italiano tra Gallinari e Belinelli (per la verità assente quest’ultimo) se lo aggiudica il Gallo. Denver infatti stravince l’incontro infliggendo un pesantissimo 128-96 ai Bulls. Il Pepsi Center continua ad essere tabù per tutte le squadre ospiti: soltanto tre i ko subiti dai Nuggets davanti al loro pubblico, contro i ventidue successi collezionati fin qui, compreso l’ultimo di stanotte contro Chicago. Bisogna comunque fare una doverosa premessa, analizzando i reparti letto dell’infermeria ospite: se fate un rapido giro, difficilmente troverete un letto disponibile, altresì potrete chiedere un autografo ai vari Joakim Noah (sì ha giocato ieri, ma era come se fosse a letto), Hinrich, Marco Belinelli e Derrick Rose. L’mvp della scorsa stagione ha firmato tanti di quegli autografi negli ultimi mesi che ormai sta pensando seriamente a riallacciarsi le scarpe per tornare sul parquet. Terminata la sbornia dell’All-Star Game in quel del Toyota Center, Rose dovrebbe definitivamente fare il suo rientro in campo. Paradossalmente il rischio è quello che, proprio quando tutti lo aspettavano per rendere ancora più perfetta la macchina di Chicago, si ritrovi a giocare da solo. Nelle ultime ore infine il nome di Chicago è stato al centro di un ipotetico scambio di giocatori, con il nostro Andrea Bargnani che approderebbe ai Bulls, raggiungendo dunque Belinelli, in cambio di Carlos Boozer, dirottato all’Air Canada Center. Nei prossimi giorni vi daremo altri aggiornamenti in merito.

    Danilo Gallinari vince ancora | ©Ezra Shaw/Getty Images
    Danilo Gallinari vince ancora | ©Ezra Shaw/Getty Images

    Tornando brevemente alla partita, Denver ha passeggiato per tutta la durata dell’incontro sul velluto. The Manimal Kenneth Faried ha deliziato il proprio pubblico con 21 punti e 13 rimbalzi, risultando essere il migliore dell’incontro insieme a Wilson Chandlet, top scorer con 24 punti (season-high ndr). Per Gallinari 15 punti in trenta minuti giocati. Per Denver è l’ottava vittoria consecutiva. Da quando è iniziato il nuovo anno, i montanari hanno vinto quindici delle diciotto partite disputate. I play-off ormai sono scontati.

    Scontati non sembrano invece per i Lakers, sconfitti platealmente al TD Garden dai Celtics. La grande sfida della notte si è risolta a favore di Boston, che non ha avuto particolari problemi a sbarazzarsi dei giallo-viola, nonostante l’assenza forse più pesante con cui una squadra possa convivere, quella di Rajon Rondo. Eppure, sembrerà strano, Boston da quel momento sta giocando forse la migliore pallacanestro di questa stagione. Vai a fidarti di quei due, Paul Pierce e KG. Solo loro conoscono la truth e l’elisir di lunga vita. Come ti spieghi altrimenti che la squadra di coach Rivers inizia ad avere regolarmente sei giocatori che chiudono la partita con almeno tre assist a referto? Come te lo spieghi che Kevin Garnett giochi sempre a questi livelli (a proposito, ha raggiunto 25 mila punti stanotte)? Come te lo spieghi che Paul Pierce (24 punti, 7 rimbalzi e 6 assist) avvicini fatalmente la tripla-doppia ogni volta? Nel frattempo dall’altra parte i Lakers hanno riacquistato due giocatori: Howard (9 punti e 9 rimbalzi), e top scorer Bryant (27 punti, zero assist). A vedere il risultato e l’andamento generale della partita non si direbbe che Mike D’Antoni ci abbia guadagnato.

    Classifica Eastern Conference

    1. Heat 32-14
    2. Knicks 31-16
    3. Pacers 31-19
    4. Bulls 29-20
    5. Nets 29-20
    6. Hawks 27-21
    7. Celtics 26-23
    8. Bucks 25-23
    9. Sixers 21-27
    10. Pistons 18-32
    11. Raptors 17-32
    12. Cavaliers 15-34
    13. Magic 14-35
    14. Wizards 13-35
    15. Bobcats 11-37

    Classifica Western Conference

    1. Spurs 39-11
    2. Thunder 37-12
    3. Clippers 35-16
    4. Nuggets 32-18
    5. Grizzlies 30-18
    6. Warriors 30-19
    7. Jazz 28-22
    8. Rockets 27-24
    9. Blazers 25-24
    10. Lakers 23-27
    11. Mavericks 21-28
    12. Timberwolves 18-28
    13. Suns 17-33
    14. Kings 17-33
    15. Hornets 16-33

    NBA Top 5 plays 7 febbraio

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  • Pronostici Nba: Gallinari contro Belinelli, Lakers all’esame Boston

    Pronostici Nba: Gallinari contro Belinelli, Lakers all’esame Boston

    Soltanto due le partite Nba in programma nella notte italiana. Ma che partite però. Si inizia al TD Garden, dove Boston sfida i Lakers. Una partita dal grande fascino, tra le due squadre più blasonate di tutta la lega. I giallo-viola non arrivano nel migliore dei modi a questa partita, forse cruciale per il proseguo della grande rimonta iniziata nelle ultime giornate. Nella trasferta di Brooklyn infatti, Pau Gasol ha accusato un seria fascite plantare, infortunio che lo aveva costretto ad un breve stop già a fine dicembre. Gli esami a cui si è sottoposto lo spagnolo certificano lo stop in 6/7 settimane. Non è escluso che Pau si faccia addirittura operare. La contemporanea assenza sul perimetro di Dwight Howard e Gasol, potrebbe causare ai Lakers diversi problemi a rimbalzo, fondamentale dove in questa stagione i californiani non hanno mai brillato. Detto questo, bisogna però fare sempre i conti con Kobe Bryant, che ha ampiamente dimostrato nel corso della sua carriera di sapersi esaltare come pochi in partite del genere. Di Black Mamba quest’anno ricordiamo la sfida giocata allo Staples Center di Los Angeles contro Oklahoma City, nella quale ha sfoderato tutta la propria classe conducendo i Lakers ad una vittoria fondamentale, che di fatto ha avuto il merito di “svoltare” la stagione degli angeli giallo-viola.

    Boston-Lakers di un anno fa | ©Jeff Gross/Getty Images
    Boston-Lakers di un anno fa | ©Jeff Gross/Getty Images

    C’è però anche un altro problema. Boston stessa si esalta in queste serate, e di recente ricordiamo ancora la maxi sfida giocata nel Sunday Night contro Miami, partita conclusasi con l’eccezionale vittoria dei padroni di casa, nonostante l’assenza (la prima di una sequenza infinita) di Rajon Rondo, che fino a quel momento era stato tra i giocatori più importanti, se non l’asso, per coach Rivers. Da quella domenica Boston non ha più perso, collezionando cinque vittorie di fila, compresa quella dell’Air Canada Centre contro i Raptors che riabbracciavano il nostro Andrea Bargnani. E se Paul Pierce e Kevin Garnett sono in giornata, da soli potrebbero bastare per avere la meglio sui Lakers short-handed.

    L’altro match in programma questa notte è quello tra Denver e Chicago. I Nuggets di Danilo Gallinari attraversando uno stato di forma eccezionale. D’altronde tredici vittorie in quindici partite non si fanno a caso. Come non è un caso che al Pepsi Center abbiano vinto 21 incontri, venendo battuti soltanto in tre occasioni. L’impresa per i Bulls si presenta al limite dell’impossibile, dato che anche oggi dovranno fare a meno di Joakim Noah, senza contare anche quella di Hinrich. E con un Carlos Boozer non in perfette condizioni (10 punti in 23 minuti al suo rientro contro Indiana),  Chicago farà ancora più fatica. In Italia l’attesa sarà tutta per lo scontro tra Gallinari e Belinelli. Quest’ultimo però potrebbe anche dare forfait qualora la caviglia infortunatasi a Indianapolis continuasse a farsi sentire. Fra i due italiani, quello che sta raccogliendo il maggior consenso mediatico è sicuramente il Gallo, protagonista nella partita contro i Bucks di uno spettacolare shot-circus, bollato come uno dei canestri migliori della storia (definizione che a noi ci sembra comunque un tantino esagerata). Domani mattina Gallinari riuscirà a rubare ancora una volta le prime pagine dei giornali al suo collega/compagno di Nazionale?

    Pronostici Nba di oggi 7 febbraio

    Celtics-Lakers 1
    Nuggets-Bulls 1

  • NBA: Gallinari vince, Lakers ok a Brooklyn

    NBA: Gallinari vince, Lakers ok a Brooklyn

    Che notte amici. Cinque le partite Nba disputate nella notte ma nessuna, proprio nessuna, ha tradito le aspettative, regalando sorprese e orgasmi sportivi. Da dove partiamo? C’è la terza vittoria consecutiva in trasferta dei Lakers in quel di Brooklyn (83-92), dove Black Mamba è tornato top scorer per un giorno. Ha rivinto Denver (112-104), anche se stavolta Gallinari e soci hanno stretto leggermente le chiappe prima di poter esultare, avendo messo la freccia avanti per il sorpasso sui Bucks soltanto nei minuti finali dell’ultimo quarto. A Memphis poi i Grizzlies sono riusciti a perdere contro Phoenix (90-96), il che è tutto dire (ma quando a Rudy Gay si preferiscono i soldi può succedere questo e pure di peggio, vedi play-off). Però la vera chicca della serata è stata la partita tra Houston e Golden State (140-109): al Toyota Center i padroni di casa hanno bombardato gli ospiti con 23 triple (segnate), che garantiscono ai Rockets il record non solo della franchigia (quello era di 18 bombe) ma di tutta la lega professionistica. Che dire, chapeau. Ecco, forse l’unica partita diciamo normale si è disputata ad Indianapolis, dove i Pacers hanno battuto Atlanta (114-103) conquistando la loro 15^ vittoria consecutiva in casa.

    Gallinari sa solo vincere, l’irrealtà di Houston, lo tsunami giallo-viola

    Black Mamba contro Brooklyn | ©Emmanuel Dunand/AFP/Getty Images
    Black Mamba contro Brooklyn | ©Emmanuel Dunand/AFP/Getty Images

    Guarda chi si rivede, Black Mamba. A Brooklyn eccellente prestazione di Kobe (21 punti, 8 rimbalzi e 4 assist), autentico trascinatore dei suoi Lakers nella terza vittoria fuori casa dei californiani, e scusate se è poco visto che non era ancora successo quest’anno. La rimonta, o se vogliamo tsunami (che tanto va di moda qui da noi), degli Angeli è partita. La trasferta del Barclays Center di Brooklyn era fondamentale in questo senso. Serviva infatti per pesare e misurare la forza reale della squadra di Mike D’Antoni. E a differenza che nel film A Knight’s Tale, Bryant e compagnia bella non sono stati trovati mancanti. Certo che se i Lakers dovessero arrivare ai play-off e  da lì in poi scatenarsi, si potrebbe scrivere un bel libro di fantascienza.

    Qualcosa di diverso sotto il tetto del Pepsi Center. D’accordo, l’esito è sempre quello, scontato, ma almeno c’è più gusto nel raccontare una vittoria del genere, sofferta, piuttosto che altre partite dove un desiderio smodato di zapping ti assale nel cuore della notte. Vincono i Nuggets, ma contro Dalembert (35 punti, 17/21) vestito da mistico i problemi sono stati più di uno. Si sono messi a risolverli Gallinari e Ty Lawson, tutti e due a quota 22 punti, a cui si aggiungono i 20 di Corey Brewer, senza trascurare la doppia-doppia di The Manimal da 13 punti e altrettanti rimbalzi.

    Non ce ne vogliano i Pacers, ma che noia. Un’altra squadra come Denver non la vogliamo, ma non perché possa entrare in competizione con i Nuggets del nostro Gallinari, ma perché aggiornare ogni notte il dato dei successi consecutivi in casa sta diventando stucchevole. Almeno avessero reso l’incontro un filino emozionante. Macché. Ci pensa Paul George a mettere in onda i titoli di coda anticipatamente con 29 punti, e se non bastassero gli vengono in soccorso anche David West e George Hill, 15 punti a testa. Tra gli Hawks si salva Jeff Teague, che chiude la serata con 24 punti.

    Cosa gli avete dato da bere a Dragic nell’ultimo quarto? Confessate Suns. Perché sinceramente non si spiega come un giocatore che fin lì ha segnato 2 punti (1/6), d’improvviso te ne piazzi 15 negli ultimi dodici minuti della partita. Ma tant’è, i misteri della pallacanestro. I Grizzlies non riescono a porre un rimedio alla ritrovata verve degli ospiti e finiscono per cedere di fronte ai colpi del rimpiazzista-Nash e di Marcin Gortat, top scorer con 20 punti. Dall’altra parte non basta invece il season-high messo a referto da Bayless (29).

    Avete mai visto gli highlights di una partita con tutte triple? Bene, andatevi allora a rivedere quelli di Rockets-Warriors perché meritano per davvero. Poi salvate il video e conservatelo con cura. Qualcosa del genere d’altronde potrebbe ripetersi fra qualche decennio, un po’ come quelle comete che ci passano sopra la testa ogni tot di anni e rimani col naso all’insù chiedendoti come un ebete la differenza tra una stella ed una cometa. Ieri la star in campo era Jeremy Lin, autore di 28 punti e 9 assist. Barbanera raggiunge invece i 18 punti.

    Risultati della notte

    Nets-Lakers 83-92
    Grizzlies-Suns 90-96
    Pacers-Hawks 114-103
    Rockets-Warriors 140-109
    Nuggets-Bucks 112-104

    Classifica Eastern Conference

    1. Heat 31-14
    2. Knicks 31-15
    3. Pacers 30-19
    4. Bulls 29-19
    5. Nets 28-20
    6. Hawks 26-21
    7. Bucks 25-22
    8. Celtics 24-23
    9. Sixers 21-26
    10. Pistons 18-31
    11. Raptors 17-31
    12. Magic 14-34
    13. Cavaliers 14-34
    14. Bobcats 11-36

    Classifica Western Conference

    1. Spurs 38-11
    2. Thunder 36-12
    3. Clippers 34-16
    4. Grizzlies 30-17
    5. Nuggets 31-18
    6. Warriors 30-18
    7. Jazz 27-22
    8. Rockets 27-23
    9. Blazers 25-23
    10. Lakers 23-26
    11. Mavericks 20-28
    12. Timberwolves 18-27
    13. Suns 17-32
    14. Kings 17-33
    15. Hornets 15-33
  • Pronostici Nba: Lakers a Brooklyn, Denver ospita i Bucks

    Pronostici Nba: Lakers a Brooklyn, Denver ospita i Bucks

    Dopo la positiva serata di ieri, con sette partite prese sulle otto disputate, concentriamoci sulla giornata odierna. Cinque gli incontri Nba in programma. Tra questi spicca il match di Brooklyn, dove i Nets sfideranno i Lakers. I californiani sono in netta ripresa dopo un avvio di stagione difficile, e partono favoriti anche questa sera, nonostante gli avversari siano molto temibili. Ci sarà poi il nostro Danilo Gallinari. Denver torna in campo dopo un riposo forzato di tre giorni. Il Pepsi Center farà da teatro al match tra Nuggets e Bucks, l’ultimo nella scaletta di oggi. Partita molto interessante al Toyota Center, dove i Rockets ospiteranno Golden State, una delle rivelazioni di quest’anno. Impegni sulla carta agevoli per Indiana -reduce dalla vittoria contro i Bulls- in casa contro Atlanta, e Memphis, che dopo la vittoria scaccia-Gay contro Washington di due giorni fa affronta, ancora in casa, la cenerentola Phoenix.

    Gallinari in scioltezza, Lakers in rimonta

    A dir la verità ci siamo stancati di vedere i Nuggets giocare al Pepsi Center. Anche perché il pronostico è sempre e soltanto quello. Anche stavolta però ci tocca spendere gli elogi del caso ai montanari, Gallinari su tutti. Reduci da sei “w” consecutive, avendo sfruttato a pieno il fattore casalingo (5-0), i giocatori di Denver affrontano (riposati) Milwaukee, una squadra che se le togliamo Brandon Jennings e Monta Ellis dice poco. Difficile che i Nuggets si lascino sfuggire la sesta vittoria di fila qui, al Pepsi Center. Pronostico: Denver

    Kobe Bryant di scena a Brooklyn | ©Harry How/Getty Images
    Kobe Bryant di scena a Brooklyn | ©Harry How/Getty Images

    Più interessante invece la sfida di Brooklyn. I Lakers ci arrivano forti del successo contro Detroit, il secondo consecutivo in trasferta. Non che sia stato complicato, per carità, anche se più di un brivido l’hanno provato i tifosi dei californiani, anche se ormai dovrebbero essere abituati a vedere la loro squadra subire rimonte, spesso letali (vedi Phoenix), nell’ultimo quarto. Tra gli ospiti Howard è in forse (più no che sì non sarà della partita), forse consapevole che il riposo è la migliore medicina per la sua spalla. L’assenza dell’ex Orlando verrà surgelata da Pau Gasol, uno dei giocatori più in forma dei giallo-viola. In casa Brooklyn ha un record di 18 vittorie e 8 sconfitte, il che non è poco. In più arriva dal successo contro i Bulls di 48 ore fa. Non sarà di certo una passeggiata per Kobe Bryant, ma noi li diamo fiducia. Pronostico: Lakers

    Un’altra bella partita è quella che si giocherà al Toyota Center. James Harden stavolta avrà di fronte i Warriors, contro i quali non è mai facile vincere. L’impressione generale lasciata in queste ultime giornate è quella di una squadra in ripresa, che cerca disperatamente di rimanere aggrappata all’ottavo posto. Le vittorie recenti contro Brooklyn e Jazz (fuori casa) sono il fiore all’occhiale dello stato di forma palesato da Houston, reduce da quattro successi nelle ultime cinque partite. Golden State però non accenna a fermare la sua corsa, come testimoniano le quattro “w” di fila (con squadre comunque sotto il 50%). I Warriors saranno ancora vincenti? Pronostico: Warriors

    Pronostici Nba di oggi 5 febbraio 2013

    Nuggets-Bucks 1
    Nets-Lakers 2
    Grizzlies-Suns 1
    Pacers-Hawks 1
    Rockets-Warriors 2

  • NBA: Belinelli non basta a Chicago. Denver invincibile

    NBA: Belinelli non basta a Chicago. Denver invincibile

    Si è conclusa un’altra notte Nba. Dodici le partite giocate. Gallinari vive un’altra serata positiva, trascinando Denver al successo casalingo contro New Orleans. E’ la sesta vittoria consecutiva dei Nuggets: la squadra del Colorado vede i play-off ad un passo ormai. Non basta invece un ottimo Marco Belinelli (18) a Chicago per avere la meglio su Brooklyn, che vince la sfida contro i Tori rossi orfani di Carlos Boozer e Joakim Noah. Vincono i Lakers, che a Minnesota fermano l’emorragia di otto ko esterni consecutivi, aiutati dai 22 punti di Pau Gasol, top scorer dei suoi. Ma non possiamo non sottolineare la prova di Bryant “The Creator”, autore di 17 punti, 12 rimbalzi e 7 assist (quattro solo nel primo quarto). Viviamo insieme il racconto di questa giornata.

    Denver Nuggets – New Orleans Hornets 113-98, al Pepsi non si passa

    Se a Max Pezzali fosse piaciuto il basket, con ogni probabilità avrebbe cantato qualcosa del tipo: “è la dura legge del Pepsi”. La casa di Denver è davvero invincibile. I Nuggets aggiungono un’altra convincente vittoria al Pepsi Center, dove il record è di 20 successi e 3 sconfitte. La squadra di Danilo Gallinari (18) è una delle più in forma dell’intera lega, avendo ottenuto 12 vittorie nei quindici incontri giocati nel mese di gennaio. Il migliore in campo stasera è stato Andre Iguodala, top scorer con 24 punti, a cui si aggiunge anche la doppia-doppia di Ty Lawson (21 punti e 13 assist). Negli ospiti si segnalano Ryan Anderson (21) ed il rookie Anthony Davis, il quale infila 13 punti catturando anche 10 rimbalzi. Gallinari scenderà nuovamente in campo il prossimo cinque febbraio contro Milwaukee sempre al Pepsi Center di Denver.

    Brooklyn Nets – Chicago Bulls 93-89, Belinelli non basta

    Marco Belinelli chiude con 18 punti ma non basta per evitare il ko | ©Jonathan Daniel/Getty Images
    Marco Belinelli chiude con 18 punti ma non basta per evitare il ko | ©Jonathan Daniel/Getty Images

    Se oltre a Derrick Rose i Bulls devono rinunciare anche a due elementi così importanti come Carlos Boozer e Joakim Noah (senza dimenticare Hinrich), le cose si complicano maledettamente. Se poi il tutto avviene alla vigilia della trasferta di Brooklyn, va da sé che le sorti dell’incontro sono segnate in maniera pesante. E così diventano del tutto inutili i 18 punti messi a referto dal nostro Belinelli, partito dalla panchina e protagonista di un ottimo 5/9 da due, a cui aggiunge otto tiri liberi (su nove tentativi). Per Beli anche 4 assist e 2 rimbalzi. Dall’altra parte ottima prestazione di Brook Lopez, che chiude la serata con 20 punti. Prezioso l’apporto dalla bench di MarShon Brooks e Andray Blatche, autori di 24 punti complessivi.

    Rudy Gay super, Bryant pure. Bene Utah e Mavs

    Ad ovest si registrano vittorie molto importanti in chiave play-off, come quella dei Lakers. Nella terra dei dieci mila laghi, Kobe Bryant dà ulteriore assaggio della sua incredibile classe sfiorando nuovamente la tripla doppia. Stavolta i rimbalzi sono ok (12), a mancare all’appello però sono gli assist (7). I giallo-viola hanno comunque di che sorridere. Pau Gasol sfodera una grande prova, partendo titolare e chiudendo in doppia-doppia (22 punti, 12 rimbalzi). Per i Lakers sei uomini, sugli otto utilizzati, in doppia cifra.

    L’altra squadra della California invece perde, e male, contro i Raptors. I padroni di casa, trascinati dal nuovo acquisto Rudy Gay (20 punti dalla panchina), riescono a battare (98-73) i più quotati ospiti, ancora orfani di Chris Paul. Griffin segna 17 punti, e nulla può per opporsi alla forza d’urto di Toronto. Il migliore in campo è Amir Johnson con 19 punti e 16 rimbalzi.

    Vince anche Memphis, che pare abbia dimenticato per una notte l’assenza dal parquet di Rudy Gay. L’impegno non era però dei più difficili, con gli Wizards che confermano il loro pessimo ruolino di marcia in trasferta (3-20). Marc Gasol chiude con 13 punti, 15 rimbalzi e 5 assist.

    Nel successo di Utah contro Portland (86-77), Al Jefferson gioca un ruolo decisivo mettendo a segno 21 punti, oltre a catturare 10 rimbalzi. I Blazers, nonostante i 26 punti di Lillard, incassano il secondo ko di fila esterno nello spazio di quattro giorni, dopo la sconfitta dello Staples Center contro i Clippers.

    In una partita dove le motivazioni latitavano in entrambe le squadre, Detroit sfrutta al meglio il fattore casalingo battendo nettamente Cleveland 117-99. Favolosa prestazione di Brandon Knight con i suoi 20 punti, 10 assist e 6 rimbalzi. Da segnalare anche gli 8 assist (e 11 punti) di Will Bynum dalla panchina in soli 18 minuti di gioco.

    Si riprende Dallas dopo un periodo nero, che ha avuto il suo apice nei due ko consecutivi contro Portland e Golden State. Stavolta i Mavs svolgono il loro compito senza sbavature, violando il parquet dei Suns (99-109). Il migliore è Darren Collison (19 punti, 6 rimbalzi, 6 assist). Grande prova però anche di Goran Dragic, che chiude con 19 punti, 9 assist e 8 rimbalzi.

    Vincono Celtics e Knicks, Miami in ferie

    Tornando ad Est, c’è da raccontare l’impresa di Indiana, capace di impartire una dura lezione agli Heat (102-89). Trasferta indigesta quella di Indianapolis per Miami, sorpresa dai 30 punti di David West, davanti ai quali anche i 28 di LeBron James impallidiscono.

    L’assenza di Rondo continua a non farsi sentire tra i Celtics. Contro Orlando (97-84) arriva la terza vittoria consecutiva, filotto iniziato proprio domenica scorsa nel match contro Miami, il primo senza RR. The Truth accarezza la tripla-doppia (14 punti, 11 rimbalzi, 7 assist), in un’altra notte dove Boston è capace di confezionare 30 assist. Kevin Garnett chiude con 14 punti e 10 rimbalzi.

    Prosegue il momento magico di Carmelo Anthony, ancora sopra i 20 punti (25), a cui aggiunge 8 rimbalzi e 6 assist. Dalla panchina J.R. Smith e Stoudemire contribuiscono al successo dei Knicks su Milwaukee (96-86) con 34 punti complessivi. Negli ospiti Jennings si ferma a 14 punti.

    Infine i Sixers si sbarazzano senza problemi dei Kings (89-80). Il successo porta la firma di Thaddeus Young e della sua doppia-doppia da 25 punti e 13 rimbalzi. Anche Jrue Holiday (21) e Nick Young (20) toccano e oltrepassano i venti punti. Ai Kings non bastano i 29 punti di Tyreke Evans.

    I risultati della notte

    Raptors – Clippers 89-73
    Pacers – Heat 102-89
    Celtics – Magic 97-84
    Nets – Bulls 93-89
    Knicks – Bucks 96-86
    Sixers – Kings 89-80
    Pistons – Cavaliers 117-99
    Grizzlies – Wizards 85-76
    Nuggets – Hornets 113-98
    Jazz – Blazers 86-77
    Suns – Mavericks 99-109
    Timberwolves – Lakers 100-111

    Classifica Eastern Conference

    1. Heat 29-14
    2. Knicks 29-15
    3. Bulls 28-18
    4. Pacers 28-19
    5. Nets 28-19
    6. Hawks 26-19
    7. Bucks 24-21
    8. Celtics 23-23
    9. Sixers 20-26
    10. Pistons 18-29
    11. Raptors 17-30
    12. Magic 14-32
    13. Cavaliers 13-34
    14. Wizards 11-34
    15. Bobcats 11-24

    Classifica Western Conference

    1. Spurs 37-11
    2. Thunder 35-11
    3. Clippers 34-14
    4. Grizzlies 30-16
    5. Warriors 29-17
    6. Nuggets 30-18
    7. Jazz 26-21
    8. Rockets 25-23
    9. Blazers 23-23
    10. Lakers 21-26
    11. Mavericks 20-27
    12. Timberwolves 17-26
    13. Kings 17-31
    14. Suns 16-31
    15. Hornets 15-32

    NBA Top 10 plays del 2 febbraio 2013

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  • Pronostici Nba: Lakers visitano Minnesota, out Howard

    Pronostici Nba: Lakers visitano Minnesota, out Howard

    Questa sera ci attende un’altra notte Nba ricca di partite, ben dodici, come due giorni fa. Con i nostri pronostici andremo a focalizzare l’attenzione su Denver, Chicago e Lakers, tutte e tre in campo. Ad avere sulla carta l’impegno più agevole saranno proprio i Nuggets di Danilo Gallinari, ancora di scena al Pepsi Center, dove ospiteranno gli Hornets. Partite quantomeno più complicate invece per i Bulls e i Lakers. Entrambe le squadre giocheranno in trasferta: i Tori Rossi faranno visita ai Nets, mentre i Lakers incontreranno i Timberwolves nella terra dei diecimila laghi. Gli esiti di questi due match sono incerti, e stavolta dovremmo appoggiarci più all’ignoto sesto senso che a numeri e statistiche. Come di consueto a fine articolo posteremo la schedina di giornata.

    Denver Nuggets – New Orleans Hornets, il treno dei desideri

    Stanotte Alcatraz conoscerà nuovi detenuti, tali Greivis Vasquez ed Eric Gordon, tanto per citare quelli più in vista. Nonostante le recenti buone prestazioni offerte contro Lakers e Jazz, dove però la sconfitta è stato il denominatore comune, gli Hornets hanno davvero poche possibilità di portare a casa la prima “w” dopo il successo su Memphis del 27 gennaio scorso. Denver pare al momento una squadra imbattibile, specialmente all’interno del Pepsi Center, che da un paio di giorni abbiamo ribattezzato Alcatraz, spingendo quel giorno per un’evasione del simpatico James Barbanera Harden. Fra le tre partite che prendiamo in esame oggi, questa è sicuramente quella che ci dà maggiore feeling. Pronostico: 1

    Minnesota Timberwolves – Los Angeles Lakers, Howard fuori

    Dwight Howard out per infortunio | ©FREDERIC J. BROWN/Getty Images
    Dwight Howard out per infortunio | ©FREDERIC J. BROWN/Getty Images

    Quando tutto sembrava finito, nel senso buono, ecco che arriva il ko dell’Arizona. A Phoenix i Lakers non hanno fatto una bella figura, specialmente se ricordiamo come i giallo-viola avessero tredici punti di vantaggio in avvio di quarto periodo. Inoltre la squadra di Mike D’Antoni ha perso nuovamente Dwight Howard, bloccato dall’ennesimo infortunio alla spalla. C’è un però. Gli avversari di oggi sono una delle squadre con la peggior sequenza di risultati nell’ultimo periodo (1-9), alla quale si aggiunge poi un dato “storico”: i Lakers battono interrottamente Minnesota da 19 partite. Questa notte ci sono tutti gli ingredienti perché arrivi anche la ventesima vittoria consecutiva per i californiani. Certo, avevamo detto lo stesso anche due giorni fa alla vigilia dell’incontro con i Suns. Ci appare però francamente difficile che i Lakers possano gettare al vento un successo fondamentale in chiave play-off. Pronostico: 2

    Brooklyn Nets – Chicago Bulls, allarme

    Incontro parecchio incerto quello del Barclays Center di Brooklyn, dove i padroni di casa incontrano i Bulls del nostro Marco Belinelli, reduci da otto vittorie nelle ultime dieci partite. Nonostante ciò, Chicago non può partire favorita, considerato il periodo di forma altrettanto positivo attraversato dai Nets, la cui sconfitta contro Miami rientra in quegli incidenti di percorso accettabili per una franchigia di certo non attrezzata per affrontare ad armi pari i detentori dell’anello. Se vogliamo però dare un pronostico, ci sentiamo di assegnare la preferenza agli ospiti, il cui rendimento in trasferta è sempre stato di altissimo livello e che possono contare sull’esplosione di Jimmy Butler. Rischiamo. Pronostico: 2

    Pronostici Nba di oggi 1 febbraio 2013

    Raptors – Clippers 2
    Pacers – Heat 2
    Celtics – Magic 1
    Nets – Bulls 2
    Knicks – Bucks 1
    Sixers – Kings 1
    Pistons – Cavaliers 1
    Grizzlies – Wizards 2
    Nuggets – Hornets 1
    Jazz – Blazers 2
    Suns – Mavericks 2
    Timberwolves – Lakers 2

  • NBA: Gallinari super, Chicago anche. Lakers ko a Phoenix

    NBA: Gallinari super, Chicago anche. Lakers ko a Phoenix

    Dodici le partite Nba giocate nella notte. Vince ancora Denver, che batte i Rockets al Pepsi Center grazie ad un superbo Danilo Gallinari (27 punti). Bene anche Chicago: i Bulls violano il parquet di Milwaukee superando l’ostacolo Brandon Jennings. A sorpresa cadono i Lakers, che dopo aver condotto con autorità fino all’ultimo periodo di gioco, subiscono la rimonta dei Suns, giocando un brutto scherzetto ai due grandi ex della partita, Steve Nash e Mike D’Antoni. Quella di oggi è stata anche la grande notte di LeBron James, protagonista assoluto nella vittoria in trasferta di Miami contro i Nets. Continuano intanto a vincere e convincere gli Spurs, che asfaltano in casa Charlotte, rafforzando la propria leadership ad Ovest, dove si registra infine il successo dei Clippers su Minnesota.

    Denver Nuggets – Houston Rockets 118-100, Gallinari leader

    Chiamatelo pure Alcatraz. Il Pepsi Center conferma la propria legge, ed anche James Harden deve arrendersi. Gallinari gioca un grande match, chiuso con 27 punti a referto (e quattro stoppate). La costante di Denver è sempre e solo il collettivo: the Manimal sfiora la doppia doppia (19 punti e 9 rimbalzi), Iguodala confeziona 6 assist, e Ty Lawson (16) avvicina ancora i 20 punti. Quella dei Nuggets è la quinta vittoria consecutiva (12-3 a gennaio), mentre per i Rockets è la prima battuta d’arresto dopo tre “W” di fila. Negli ospiti il migliore è Jeremy Lin (22 punti e 5 assist), che segna un punto in più di Barbanera e Chandler Parsons.

    Milwaukee Bucks – Chicago Bulls 88-104, chiamasi bench

    Troppo superiore la macchina dei Bulls. Show-time al Bradley Center di Milwaukee, dove i padroni di casa vengono annichiliti dai Tori rossi, che confermano di attraversare un periodo di forma straordinario. A fare la differenza sono stati i 42 punti arrivati dalla gold bench di Chicago, con Nate Robinson (24, sedici nel secondo quarto) e Jimmy Butler (18) nella loro versione migliore. Il nostro Marco Belinelli chiude la serata con 8 punti in 19 minuti.

    Phoenix Suns – Los Angeles Lakers 92-86, crisi d’identità

    Steve Nash, amaro ritorno a Phoenix con i Lakers | ©Harry How/Getty Images
    Steve Nash, amaro ritorno a Phoenix con i Lakers | ©Harry How/Getty Images

    La striscia positiva di tre vittorie consecutive dei Lakers si arresta, a sorpresa, in Arizona, dove i giallo-viola incassano la loro ottava sconfitta di fila lontano dallo Staples Center. A dire che i primi tre quarti lasciavano presagire un finale ben diverso rispetto a quello concretizzatosi al suono della sirena, con i Lakers avanti di dieci punti e in apparente controllo del match. Invece tutto salta quando Bryant, sì proprio lui, ha un rigetto nei confronti della sua versione di assist man (anche stasera 9 assist, 17 punti e 5 rimbalzi), iniziando a forzare (e sbagliare). E così che Phoenix ne approfitta, trovando in Jared Dudley (11) l’eroe della serata: con una tripla impatta la partita (82-82) a 3’33” dalla fine, per poi infilare gli ultimi due tiri liberi dell’incontro. Come non citare poi Michael Beasley, protagonista con 27 punti dalla panchina e il canestro del sorpasso (82-84) subito dopo la tripla del proprio compagno di squadra Dudley. I tifosi dei Lakers si chiedono se il ko di stanotte in Arizona sia soltanto un incidente di percorso o nasconda qualcosa di più preoccupante. Intanto si registra l’ennesimo stop stagionale di Howard, infortunatosi alla spalla destra in avvio di quarto periodo. Ancora ignoti i tempi di recupero dell’ex centro di Orlando.

    Brooklyn Nets – Miami Heat 85-105, LeBron super

    Reggie Evans who? Non è poi così fantascienza pensare che LeBron si sia domandato qualcosa del genere alla vigilia del match, movimentata dalle pesanti dichiarazioni di Evans, il quale aveva sminuito il talento del Prescelto e il valore del titolo vinto dagli Heat. Con il senno di poi, la scelta di Evans non è stata delle più felici, considerata la risposta sul campo di Mufasa, che chiude la serata con 24 punti, 9 rimbalzi e 7 assist, a cui si aggiungono i 21 punti di Wade e i 16 di Chris Bosh. Per Miami è la tredicesima vittoria consecutiva contro i Nets. Quest’ultimi comunque hanno di che sorridere, dopo la convocazione di Brook Lopez come sostituto dell’infortunato Rajon Rondo all’All-Star Game.

    Boston Celtics – Sacramento Kings 99-81, più assist per tutti

    Più assist per tutti: può essere riassunta così la “nuova” stagione dei Celtics. Privata di RR, Boston sta trovando nel collettivo la forza di andare avanti. Dopo il successo contro Miami, i Celtics battono nettamente i Kings. Sono quattro i giocatori ad aver confezionato almeno tre assist, e fra questi spicca Kevin Garnett (cinque). Al tiro il migliore è Paul Pierce, che mette a referto 16 punti, oltre 10 rimbalzi e 4 assist. Tutto questo basterà per lottare contro squadre come Chicago, Miami (restando nella Eastern) una volta raggiunti i play-off? Qualche dubbio, più di uno forse, rimane.

    New York Knicks – Orlando Magic 113-97, Melo da record

    Nella facile vittoria dei Knicks su Orlando, sono due le cose che ci preme sottolineare: primo, Melo è entrato ufficialmente nella storia della franchigia avendo segnato per la ventesima volta di fila almeno venti punti; secondo, che Tyson Chandler insieme ad Amar Stoudemire hanno fatto qualcosa di incredibile, chiudendo con un complessivo 17/18 dal campo per 35 punti. E di fronte a questo, anche i 29 punti di J.J Redick passano in secondo piano.

    Indiana Pacers – Detroit Pistons 98-79, caos ospite

    La sconfitta a Indianapolis rischia di non essere l’unica nota stonata della serata per Detroit. Poco prima dell’inizio del match infatti, è stato ufficializzato il passaggio di Prince e Daye ai Grizzlies, nell’ambito dell’operazione che porta Rudy Gay a Toronto, che perde Jose Calderon, da oggi nuovo giocatore proprio di Detroit. La notizia ha scioccato lo spogliatoio dei Pistons, i quali devono così salutare dopo oltre dieci stagioni il veterano Prince. Tornando alla partita di stasera, i Pacers hanno avuto vita facile grazie all’ottima prestazione di Roy Hibbert, che chiude con 18 punti e 11 rimbalzi.

    Atlanta Hawks – Toronto Raptors 93-92, late dunk

    Una schiacciata di Al Horford a 21″ dal termine regala ai padroni di casa un sofferto successo contro Toronto. Partita equilibrata fino ai concitati secondi finali, quando DeRozan (23) ha in mano il pallone del sorpasso, venendo bloccato in maniera energica dallo stesso Horford. La panchina dei Raptors protesta animatamente contro la decisione degli arbitri di non fischiare fallo, protesta che si rivelerà però vana. Toronto ora attende l’arrivo da Memphis di Rudy Gay, salutando Calderon e Ed Davis.

    Philadelphia Sixers – Washington Wizards 92-84, Holiday

    I Sixers festeggiano il terzo successo casalingo nelle ultime cinque partite, battendo una squadra ospite in discreta forma come quella dei Wizards. Il migliore in campo per Philadelphia è stato Jrue Holiday (21), ma grande anche è stata la prova offerta dall’ex della serata Nick Young, autore di 18 punti.

    Minnesota Timberwolves – Los Angeles Clippers 90-96

    E sono venti, come le doppie-doppie stagionali di Blake Griffin, anche oggi il migliore in campo dei Clippers con 26 punti e 13 rimbalzi. Continua l’assenza di Chris Paul, fermo ai box per un infortunio al ginocchio, ma i rosso-blu della California stanno comunque trovando la forza di andare avanti anche senza il loro uomo migliore, conquistando oggi la loro seconda vittoria consecutiva dopo una serie di quattro ko di fila.

    San Antonio Spurs – Charlotte Bobcats 102-78, TP ok

    Tony Parker sopra i venti punti (22), Leonard (18), Green (17) e Splitter (15), trascinano gli Spurs alla 17^ affermazione consecutiva in Texas, “infischiandosene” dell’assenza di Timmy e DeJuan Blair. Tra percentuali sopra il 50% in ogni angolo di parquet e un collettivo granitico, la corsa di San Antonio pare non fermarsi davvero più.

    Utah Jazz – New Orleans Hornets 104-99, riscossa Millsap

    Dopo una partenza che avrebbe scioccato chiunque (tre stoppate subite nei primi tre tiri a canestro), Paul Millsap si riprende e firma 25 punti nel prezioso successo dei Jazz sugli Hornets, che vale doppio alla luce della sconfitta dei Lakers contro i Suns. Tra i padroni di casa da segnalare anche i 22 punti di Al Jefferson. Agli ospiti invece, privi di Eric Gordon, non è bastata la doppia-doppia di Vasquez (17 punti e 13 assist) per evitare il secondo ko consecutivo.

    Classifica Eastern Conference

    1. Heat 29-13
    2. Knicks 28-15
    3. Bulls 28-17
    4. Pacers 27-19
    5. Nets 27-19
    6. Hawks 26-19
    7. Bucks 24-20
    8. Celtics 22-23
    9. Sixers 19-26
    10. Pistons 17-29
    11. Raptors 16-30
    12. Magic 14-31
    13. Cavaliers 13-33
    14. Wizards 11-33
    15. Bobcats 11-34

    Classifica Western Conference

    1. Spurs 37-11
    2. Thunder 34-11
    3. Clippers 34-13
    4. Grizzlies 29-15
    5. Warriors 28-17
    6. Nuggets 29-18
    7. Jazz 25-21
    8. Rockets 25-23
    9. Blazers 23-22
    10. Lakers 20-26
    11. Mavericks 19-26
    12. Timberwolves 17-25
    13. Kings 17-30
    14. Suns 16-30
    15. Hornets 15-31

    NBA Top 10 del 30 gennaio 2013

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  • Pronostici Nba: Chicago sfida Jennings, Nash torna a Phoenix

    Pronostici Nba: Chicago sfida Jennings, Nash torna a Phoenix

    Salutata un’altra notte di partite, torniamo ad allietarvi con i nostri pronostici Nba. Tante le gare in programma oggi, ben dodici, alle quali seguiranno i due incontri di giovedì sera. Saranno in campo sia Gallinari che Belinelli. Per entrambi le sfide di stasera presentano insidie non di poco conto. Se Denver potrà comunque far valere il fattore Pepsi Center contro i Rockets di James Harden, lo stesso non si può dire per i Bulls, impegnati nella trasferta di Milwaukee, nonostante lo stato di forma più che positivo attraversato di recente. Di nuovo in campo anche i Lakers, che dopo la terza vittoria consecutiva conquistata nella notte contro New Orleans, ha la concreta possibilità di infilare il quarto successo di fila in Arizona. Ghiotta occasione per confermare quanto di buono visto nell’ultimo incontro anche per Boston e Clippers, impegnate rispettivamente contro Sacramento (al Garden) e Minnesota (in trasferta).

    Milwaukee Bucks – Chicago Bulls, Jennings contro tutti

    Brandon Jennings ospita Chicago | ©Mike McGinnis/Getty Images
    Brandon Jennings ospita Chicago | ©Mike McGinnis/Getty Images

    Questa è bella, in tutti i sensi. Da dove partiamo per analizzarla? Potremmo iniziare dal record 8-3 dei Bucks con coach Boylan in panchina, a cui però i Bulls rispondono immediatamente con un 7-2 nelle ultime nove partite. Dovremmo poi parlare di Jennings, che contro Detroit ha piazzato un personalissimo parziale di 16-0 nel terzo quarto (dove segnerà venti dei trenta punti complessivi). E perché no, mettiamoci dentro pure Jimmy Butler, letteralmente esploso in queste ultime partite, forte anche dell’assenza di Luol Deng (che è tornato però, badate bene), il quale ha fatto registrare nell’ultima partita contro Charlotte il suo career-high con 19 punti messi a referto. In mezzo a tutta questa selva di dati districarsi non è affatto semplice. In ogni caso un pronostico dobbiamo pur darlo, e la nostra preferenza va agli ospiti. D’altronde Jennings non può sempre essere decisivo come nella notte appena trascorsa. Pronostico: 2

    Denver Nuggets – Houston Rockets, uno ma con riserva

    Anche se a volte le cose semplici lo sono per davvero, il nostro cervello è abbastanza complicato per trovare trappole e sensazioni negative, quando invece la realtà supera qualsiasi altra invenzione della mente. Con ancora negli occhi la palla recuperata di Iguodala e il suo tiro libero a cinque decimi dalla sirena nell’ultima vittoria contro i Pacers, i tifosi del Pepsi Center arrivano alla sfida di oggi consapevoli che il fattore PC stia diventando sempre più importante. D’accordo, non arriveremo mai a dire che il Pepsi si è trasformato in una specie di Alcatraz per gli avversari, da dove evadere è un’impresa da Frank Morris (alias Clint Eastwood) e pochi altri, poco però ci manca. E chi se non James Harden, ragazzo dal quoziente intellettivo superiore, può ripetere la titanica impresa di Frank e di quei simpatici fratelli Anglin? Già, Harden. Diamo però fiducia alle misure di sicurezza del Pepsi Center e pronostichiamo, con riserva il segno uno. Pronostico: 1

    Phoenix Suns – Los Angeles Lakers, Nash sfida il passato

    “Nonno” Steve Nash torna a casa. Diciamolo subito, sulla carta non ci sarà partita, con i Lakers che dovrebbero assicurarsi la vittoria, la quarta consecutiva. Tolto il dente, veniamo alla sostanza: è la prima volta che Nash incontra da avversario al Airways Center la sua ex squadra, avendo saltato per infortunio la sfida dello scorso 16 novembre, quando i californiani si imposero sui Suns allo Staples Center di Los Angeles. Migliore momento per Nash non poteva esserci, con i Lakers finalmente tornati a recitare un ruolo da protagonisti nella Western Conference. Tutto lascia pensare che questa sera gli uomini di Mike D’Antoni riusciranno a interrompere la striscia negativa di otto ko consecutivi rimediata lontano dallo Staples Center. Che sia la volta buona anche della tripla doppia di Kobe Bryant? Pronostico: 2

    Pronostici Nba di oggi 30 gennaio 2013

    Sixers – Wizards 2
    Pacers – Pistons 1
    Celtics – Kings 1
    Knicks – Magic 1
    Hawks – Raptors 1
    Nets – Heat 2
    Bucks – Bulls 2
    Timberwolves – Clippers 2
    Spurs – Bobcats 1
    Nuggets – Rockets 1
    Suns – Lakers 2
    Jazz – Hornets 1

  • NBA: Gallinari all’ultimo secondo, Chicago ok

    NBA: Gallinari all’ultimo secondo, Chicago ok

    Sette le partite Nba giocate nella notte italiana. Come preventivato alla vigilia, Gallinari e Belinelli hanno entrambi portato a casa la vittoria. Se per Beli il compito contro Charlotte era comunque semplice, il Gallo ha dovuto aspettare gli ultimi cinque decimi dell’incontro prima di esultare, dopo aver messo a referto 27 punti. Negli altri incontri, vittoria facile dei Nets sui Magic, così come quella dei Warriors in trasferta sul parquet di Toronto. Ha invece stupito un po’ tutti la clamorosa affermazione esterna dei Rockets di James Harden contro Utah, che in stagione aveva perso in casa soltanto quattro volte. Successi esterni anche per i Grizzlies di Marc Gasol e Rudy Gay (battuti i Sixers), e i Kings, che ringraziano Isaiah Thomas per il canestro decisivo nella vittoria sui Wizards.

    Denver Nuggets – Indiana Pacers 102-101, Gallinari c’è

    Un finale di gara pazzesco ha visto Denver riuscire a superare Indiana grazie al tiro libero realizzato da Iguodala a cinque decimi dalla sirena. Protagonista in negativo per gli ospiti Paul George, che prima si fa soffiare da Iguodala il pallone dalle mani, e poi va a commettere fallo sullo stesso giocatore di Denver con il cronometro che segna cinque decimi, portando di fatto la sua squadra ad una sconfitta certa. Insieme a Iguodala, anche il nostro Danilo Gallinari ha recitato un ruolo fondamentale nel successo dei Nuggets di questa sera. Il Gallo è stato il top scorer dei suoi con 27 punti, nove in più di Ty Lawson, secondo miglior realizzatore di Denver.

    Chicago Bulls – Charlotte Bobcats 93-85, Noah come Rodman

    Vince ancora Chicago | ©Jared Wickerham/Getty Images
    Vince ancora Chicago | ©Jared Wickerham/Getty Images

    Nella facile vittoria di Chicago sui Bobcats si registra l’ennesima grande serata di Joakim Noah, che per la quarta partita di fila cattura almeno 15 rimbalzi. Chi fu l’ultimo giocatore dei Bulls a riuscirci? Un certo Rodman. Noah ha concluso la serata con 13 punti, 18 rimbalzi, 7 assist e 5 stoppate. Sempre nella sfida di stanotte il pubblico dello United Center ha riabbracciato Luol Deng, assente per cinque gare consecutive. Il rientro in campo di Luol è stato positivo, avendo giocato 31 minuti e segnato 12 punti. Ma bisogna parlare anche del career-high di Jimmy Butler con 19 punti messi a referto, a cui si aggiungono i 15 di Nate Robinson, mentre Carlos Boozer si ferma a 13. Per il nostro Marco Belinelli due canestri nei quindici minuti concessi da coach Thibodeau.

    Utah Jazz – Houston Rockets 80-125, Barbanera + squadra

    Pazzesca vittoria dei Rockets sul parquet dei Jazz, quest’ultimi reduci da 6 vittorie interne di fila. Impressionante prova di forza della squadra capitanata da James Harden, ancora una volta top scorer dei suoi con 25 punti. Ma stavolta a funzionare è tutto il collettivo. Dopo Harden infatti sono da contare i 19 rimbalzi di Asik, i sette assist di Jeremy Lin e le quattro triple a testa per Morris (16) e Delfino (14), entrambi partiti dalla panchina. Utah dovrà dimenticare in fretta questa pesante sconfitta, nella quale l’unico a salvarsi è stato Al Jefferson con 10 punti, 8 rimbalzi e 3 assist.

    Toronto Raptors – Golden State Warriors 102-114, bentornati

    Stavolta ai Raptors non riesce il miracolo e sono costretti a cedere di fronte al proprio pubblico contro avversari sulla carta più forti. Quegli avversari sono i Warriors di David Lee (21) e Stephen Curry (17), gli stessi che hanno battuto di recente Oklahoma e Clippers per poi perdere le ultime due partite contro Bulls e Bucks. Riprende quindi il cammino di Golden State, bloccatosi all’Oracle Arena il 24 gennaio scorso, consapevole che da qui fino al termine della stagione regolare non sono più ammesse pause di riflessione se l’obiettivo è quello di entrare nei play-off. Non è stata comunque una partita tutta rose e fiore per i Warriors, che hanno sì salutato il ritorno in campo di Andrew Bogut dopo un’assenza durata 38 gare, ma hanno anche dovuto fare i conti con l’uscita dal parquet per infortunio di Stephen Curry nel terzo quarto, che ha accusato un dolore alla caviglia destra. Al momento non si hanno notizie ulteriori in merito, ma  con ogni probabilità Curry dovrà saltare la prossima partita contro Cleveland. Da segnalare infine, tra i padroni di casa, il career high di Aaron Gray con i suoi 22 punti, a cui ha aggiunto anche 10 rimbalzi.

    Philadelphia 76 ers – Memphis Grizzlies 100-103, Rudy Gay

    Dopo il successo della notte prima contro i Knicks, i Sixers incappano subito in una nuova sconfitta. A Philadelphia infatti sono i Grizzlies a vincere, grazie al canestro decisivo di Rudy Gay (26) quando mancavano 13 secondi allo scadere. Prestazione da incorniciare anche per Marc Gasol, che mette a referto 27 punti, 7 rimbalzi e 7 assist, oltre ad una stoppata terrificante sul povero Nick Young, che aveva in mano il pallone del possibile sorpasso sulla sirena.

    Washington Wizards – Sacramento Kings 94-96, last second

    Battuta d’arresto per i Wizards, che perdono in casa a sorpresa contro i Kings. L’eroe della serata per gli ospiti è sicuramente Isaiah Thomas, autore del canestro decisivo all’ultimo secondo dopo una bella penetrazione da destra. Alla fine Thomas chiude con 22 punti e 7 assist, rendendo così inutile la maiuscola prestazione di Okafor e del suo season-best (23 punti, 15 rimbalzi), a cui vanno sommati anche i 19 punti di John Wall.

    Brooklyn Nets – Orlando Magic 97-77, Deron Williams

    Ritorno alla vittoria per Brooklyn. Come pronosticato alla vigilia, i Nets hanno avuto vita facile contro i Magic, giunti alla loro sesta sconfitta consecutiva. Con questo successo gli uomini di coach P.J. Carlesimo incrementano la striscia positiva casalinga ad otto gare. Questa sera ha giocato un ruolo fondamentale Deron Williams, autore di 20 punti e 9 assist. Brooklyn nel mese di gennaio ha vinto 11 partite, eguagliando così il record della franchigia, e mercoledì contro Miami può addirittura ritoccarlo.

    Classifica Eastern Conference

    1. Heat 28-13
    2. Knicks 27-15
    3. Bulls 27-17
    4. Nets 27-18
    5. Pacers 26-19
    6. Hawks 25-19
    7. Bucks 23-19
    8. Celtics 21-23
    9. Sixers 18-26
    10. Pistons 17-27
    11. Raptors 16-29
    12. Magic 14-30
    13. Cavaliers 13-32
    14. Wizards 11-32
    15. Bobcats 11-33

    Classifica Western Conference

    1. Spurs 36-11
    2. Thunder 34-11
    3. Clippers 33-13
    4. Grizzlies 29-15
    5. Warriors 27-17
    6. Nuggets 28-18
    7. Jazz 24-21
    8. Rockets 25-22
    9. Blazers 22-22
    10. Lakers 19-25
    11. Mavericks 19-25
    12. Timberwolves 17-24
    13. Kings 17-29
    14. Hornets 15-29
    15. Suns 15-30