Tag: danilo gallinari

  • NBA, Gallinari manda KO Miami. Bryant ancora super per i Lakers

    NBA, Gallinari manda KO Miami. Bryant ancora super per i Lakers

    Nelle 11 partite disputate nella notte NBA continua a brillare la stella di quel fenomeno di Kobe Bryant che infila un altro match da oltre 40 punti (42 per la precisione) e conduce alla vittoria i suoi Lakers contro Cleveland. Bene anche Gallinari che batte i Big Three di Miami.

    Senza l’infortunato Andrea Bargnani i Raptors giocano una gara di orgoglio ma alla fine devono cedere al cospetto dei Pacers. Decisivi i tiri liberi sbagliati dal centro canadese Magloire nel finale di gara. Ai padroni di casa non basta un grande DeRozan da 23 punti, per Indiana ci sono 22 punti di George Hill dalla panchina.

    Denver Nuggets | © Doug Pensinger/Getty Images

    Successo agevole di Philadelphia contro i modesti Wizards: Jodie Meeks infila 26 punti con uno stratosferico 6/7 da 3, buono il ritorno in campo del centro Spencer Hawes con una doppia doppia da 10 punti e 10 rimbalzi. Tra i Wizards si salva solo Rashard Lewis con 16 punti.

    Detroit espugna Charlotte guidata dai 22 punti (pareggiato il career high) di Jonas Jerebko. Ancora un’ottima gara per il rookie Brandon Knight che fa registrare una doppia doppia da 13 punti e 10 rimbalzi. B.J. Mullens è il top scorer dei Bobcats con 18 punti.

    I Bulls sbancano il Garden di Boston e sugli scudi finisce il solito Derrick Rose che piazza 25 punti, Sostanzioso anche l’apporto di Deng (21 punti e 16 rimbalzi) e di Noah (10 punti e 12 rimbalzi). Ai Celtics, autori di una grande rimonta nella seconda parte di gara non andata però a buon fine, non servono a molto i 16 punti di Ray Allen e l’ennesima prova a tutto tondo di Rajon Rondo che chiude con 14 punti, 11 assist, 4 rimbalzi e 4 recuperi.

    Minnesota batte a domicilio gli Hornets di Marco Belinelli (inutili i suoi 20 punti). L’Azzurro fissa la parità a quota 78 a 2 minuti dalla fine del match ma i Timberwolves si affidano allo stratosferico Kevin Love (34 punti e 15 rimbalzi) che dalla lunetta (17/18 totale) chiude i giochi. Partita dopo partita diventa sempre più indispensabile l’apporto di Ricky Rubio (12 punti, 9 assist e 6 rimbalzi) autore di alcuni numeri da giocoliere nei passaggi.

    Houston ha la meglio su Sacramento grazie al playmaker Kyle Lowry (25 punti, 9 assist e 7 rimbalzi), a Luis Scola (21 punti ed 11 rimbalzi) ed all’ex di turno Sam Dalembert (21 punti, 16 rimbalzi e 4 stoppate). Male i Kings che hanno un solo giocatore in doppia cifra tra i titolari (Evans con 27 punti).

    Vittoria facile per i Mavericks campioni in carica contro i Milwaukee Bucks: ai texani bastano 17 punti di Jason Terry e 16 di Vince Carter. Bucks che ripongono ogni speranza sulla stella di Jennings ma i suoi 19 punti non sono sufficienti per strappare la “W”.

    San Antonio con un grande ultimo quarto (parziale di 34-18) riesce a superare gli ostici Blazers. E’ Tony Parker il protagonista nell’ultimo periodo (alla fine 20 punti per lui), Portland ha il top scorer in LaMarcus Aldridge, 29 punti complessivi.

    Vittoria esterna per i New Jersey Nets di uno scatenato Deron Williams, a Phoenix: il playmaker nell’ultima frazione di gioco si accende ed alla fine mette assieme cifre notevoli raggiungendo quota 35 punti a cui aggiunge 14 assist. I Suns (privi di Nash e Grant Hill) portano tutto il quintetto titolare in doppia cifra ma i 20 punti e 10 rimbalzi di un ottimo Gortat non bastano per trionfare.

    Danilo Gallinari (14 punti) e Ty Lawson (24 punti) mandano KO i Miami Heat dei Big Three. Tutta Denver gira al meglio ed alla fine ci sono 6 uomini in doppia cifra. Per gli ospiti tanto nervosismo e 35 punti di James, 17 di Bosh e 12 di Wade, uscito però anzitempo per un infortunio alla caviglia.

    Un’altra performance mostruosa di Kobe Bryant trascina letteralmente i suoi Lakers al successo contro i Cavaliers. Per l’asso gialloviola ci sono 42 punti segnati sui 97 di squadra, bene i lunghi Bynum (15 punti ed 11 rimbalzi) e Gasol (19 punti e 10 rimbalzi). Per i Cavaliers brilla sempre la prima scelta assoluta all’ultimo Draft Kyrie Irving che piazza 21 punti ma gli ospiti alla fine devono arrendersi alla squadra dell’ex coach Mike Brown.

    Risultati NBA 13 gennaio 2012

    Toronto Raptors-Indiana Pacers 90-95
    Tor: DeRozan 23, Barbosa 20, Calderon 15
    Ind: Hill 22, Hibbert 15, West 13, Hansbrough 13

    Philadelphia 76ers-Washington Wizards 120-89
    Phi: Meeks 26, Williams 19, Iguodala 13, Brand 13
    Was: Lewis 16, Seraphin 12, Crawford 12

    Charlotte Bobcats-Detroit Pistons 81-98
    Cha: Mullens 18, Walker 16, White 10, Thomas 10
    Det: Jerebko 22, Monroe 19, Gordon 14

    Boston Celtics-Chicago Bulls 79-88
    Bos: Allen 16, Rondo 14, Pierce 13
    Chi: Rose 25, Deng 21, Boozer 12, Brewer 12

    New Orleans Hornets-Minnesota Timberwolves 80-87
    N.O.: Belinelli 20, Okafor 16, Summers 11
    Min: Love 34, Ridnour 13, Rubio 12

    Houston Rockets-Sacramento Kings 103-89
    Hou: Lowry 25, Scola 21, Dalembert 21
    Sac: Evans 27, Thomas 13, Garcia 11, Greene 11

    Dallas Mavericks-Milwaukee Bucks 102-76
    Dal: Terry 17, Carter 16, Beaubois 15
    Mil: Jennings 19, Livingston 15, Ilyasova 9

    San Antonio Spurs-Portland Trail Blazers 99-83
    S.A.: Parker 20, Splitter 14, Green 13, Blair 13
    Por: Aldridge 29, Felton 13, Wallace 12, Matthews 12

    Phoenix Suns-New Jersey Nets 103-110
    Pho: Gortat 20, Dudley 18, Price 18
    N.J.: Deron Williams 35, Brooks 20, Morrow 16

    Denver Nuggets-Miami Heat 117-104
    Den: Lawson 24, Nenè 17, Fernandez 15, Harrington 15
    Mia: James 35, Bosh 17, Cole 13

    Los Angeles Lakers-Cleveland Cavaliers 97-92
    Lak: Bryant 42, Gasol 19, Bynum 15, Barnes 15
    Cle: Irving 21, Sessions 12, Varejao 11, Casspi 11

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, rivincita Belinelli su Gallinari. Super Bargnani guida Toronto

    NBA, rivincita Belinelli su Gallinari. Super Bargnani guida Toronto

    6 le partite disputate nella notte NBA.

    In una gara combattuta fino all’ultimo i Toronto Raptors di Andrea Bargnani hanno la meglio sui volenterosi ma poco efficaci (nei momenti decisivi) Minnesota Timberwolves. Terza gara stagionale sopra i 30 punti per il “Mago” che ne piazza 31 ai quali aggiunge anche 9 rimbalzi. Match che si decide negli ultimi 6 minuti dopo la parità a quota 80: Raptors più incisivi con le giocate di Bargnani, Amir Johnson (19 punti ed 11 rimbalzi, con una difesa eccellente sullo spauracchio Kevin Love) e Calderon (14 punti) che vince (almeno ai numeri) il duello tra play spagnoli con il rookie degli ospiti Ricky Rubio (10 punti per lui). Love viene tenuto a bada quantomeno nei punti segnati dal già citato Johnson e colleziona una doppia doppia da 13 punti e 14 rimbalzi, il top scorer dei Timberwolves è J.J. Barea che infila 19 punti, non bastano neanche le discrete prove di Ridnour e del rookie Derrick Williams (13 punti per entrambi). Ottima vittoria per i Raptors ma Minnesota sotto la guida di coach Adelman sembra avere intrapreso la strada giusta per tornare a brillare nella Lega.

    Marco Belinelli & Danilo Gallinari | © Doug Pensinger/Getty Images

    Arriva la vendetta di Marco Belinelli nel secondo derby italiano della stagione NBA: dopo aver perso qualche giorno fa contro i Denver Nuggets di Danilo Gallinari, la guardia Azzurra si prende la rivincita trascinando la sua squadra al successo. Per il “Beli” ci sono 19 punti con un ottimo 8/13 dal campo (3/4 da 3 punti). Denver parte meglio ma gli ospiti prendono le contromisure giuste e dal secondo quarto in poi non mollano più la leadership della gara, arrivando a toccareanche il +21 a 3 minuti dalla fine del match. Oltre all’ottima prestazione di Belinelli (i 19 punti sono il massimo stagionale fino ad ora) ci sono da segnalare i 20 punti di Kaman ed i 21 di Landry che distruggono il settore lunghi di Denver. Per Gallinari 15 punti a referto, top scorer del suo team assieme al sempre efficace Lawson. New Orleans interrompe una striscia di 6 sconfitte di fila e torna per il momento a sorridere.

    Philadelphia mantiene la sua imbattibilità casalinga e non lascia scampo ai giovani Pacers: Iguodala è il leader dei padroni di casa con 20 punti, 9 rimbalzi e 5 assist, Lou Williams ne aggiunge 13 dalla panchina e Spencer Hawes continua nella sua solida stagione mettendo a referto 12 punti ed 8 rimbalzi. Hibbert sale fino a quota 19 punti per Indiana, ma la sua prestazione e la doppia doppia di David West non bastano ai gialloblu per tornare ad Indianapolis con la vittoria.

    Partita molto combattuta tra Nets ed Hawks: New Jersey disputa un orrido prima quarto (31-18) ma si riporta sotto nel secondo e terzo periodo anche se Atlanta riesce a mantenere sempre il controllo del punteggio. Nel finale di partita Deron Williams regala il -5 alla sua squadra (86-81) ma 2 canestri di pregevole fattura di Joe Johnson ed una tripla di Radmanovic chiudono i giochi. Gli Hawks portano tutto il quintetto di partenza in doppia cifra con Josh Smith che arriva a quota 26 punti segnati, 22 sono di Johnson e 20 di Teague. Per i Nets non basta la doppia doppia di Deron Williams da 15 punti e 14 assist.

    Successo risicato ma importante per i New York Knicks che tornano ad avere un record vincente. Domati i Bobcats che qualche giorno fa erano riusciti ad espugnare il Madison Square Garden. I padroni di casa si affidano alle loro “Star” che mettono assieme 67 dei 91 punti totali (e 29 dei 50 rimbalzi complessivi). Ottimo il rookie Shumpert, finora il vero “steal of the Draft” dell’anno 2012 (per lui 16 punti). Agli ospiti non serve quindi la doppia di Diaw da 19 punti e 10 rimbalzi (a cui aggiunge  anche 7 assist).

    Infine netta affermazione dei Chicago Bulls sui derelitti Detroit Pistons: mattatore del match il solito Derrick Rose con 22 punti. Boozer ne aggiunge 23 e per Detroit c’è poco da fare. Le note positive per gli ospiti vengono sempre da Greg Monroe che gioca l’ennesima ottima gara della sua stagione chiudendo con una doppia doppia da 14 punti e 10 rimbalzi (a cui si devono aggiungere anche 6 assist).

    Risultati NBA 9 gennaio 2012

    Toronto Raptors-Minnesota Timberwolves 97-87
    Tor: Bargnani 31, Amir Johnson 19, Calderon 14
    Min: Barea 16, Love 13, Ridnour 13, Williams 13

    Denver Nuggets-New Orleans Hornets 81-94
    Den: Gallinari 15, Lawson 15, Fernandez 14
    N.O.: Landry 21, Kaman 20, Belinelli 19

    Philadelphia 76ers-Indiana Pacers 96-86
    Phi: Iguodala 20, Williams 13, Hawes 12, Holiday 12, Young 12
    Ind: Hibbert 19, West 15, George 13

    New Jersey Nets-Atlanta Hawks 101-106
    N.J.: Morrow 20, Brooks 19, Deron Williams 15
    Atl: Smith 26, Johnson 22, Teague 20

    New York Knicks-Charlotte Bobcats 91-87
    N.Y.: Stoudemire 25, Anthony 22, Chandler 20
    Cha: Diaw 19, White 15, Henderson 14

    Chicago Bulls-Detroit Pistons 92-68
    Chi: Boozer 23, Rose 22, Brewer 12
    Det: Monroe 14, Knight 13, Prince 11, Gordon 11

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA: Cade Chicago, bene Heat e Knicks. Bargnani, Gallinari e Belinelli KO

    NBA: Cade Chicago, bene Heat e Knicks. Bargnani, Gallinari e Belinelli KO

    10 le partite disputate nella notte NBA.

    Dopo 6 vittorie consecutive si interrompe la striscia positiva dei Chicago Bulls che cadono nettamente sul campo degli Atlanta Hawks: 6 giocatori in doppia cifra per i padroni di casa tra i quali spicca Josh Smith autore di 25 punti conditi da ben 6 stoppate. Serata da dimenticare per i Bulls con un Rose inguardabile, il top scorer è Lucas con 16 punti.

    Atlanta Hawks-Chicago Bulls | © Jonathan Daniel/Getty Images

    Dopo un primo quarto di sofferenza, i Pacers si svegliano e rifilano 22 punti di scarto a Charlotte. Hibbert guida i suoi compagni con 20 punti, ai Bobcats non bastano le doppie doppie di Henderson (14 punti e 10 rimbalzi) e Mullens (10 punti e 11 rimbalzi) con Augustin che infila 20 punti.

    Miami vince sul parquet dei Nets trascinata dai 32 punti di LeBron James (con 9 assist e 7 rimbalzi), bene anche Haslem (doppia doppia da 12 punti ed altrettanti rimbalzi), inutili per New Jersey i 25 punti e 12 rimbalzi di Humphries ed i 10 punti e 10 assist di Deron Williams (male però al tiro con un brutto 4/16).

    Largo successo dei Knicks a Detroit: New York prende il largo nel secondo e terzo quarto ed alla fine ringrazia i 22 punti di Stoudemire, i 13 di Anthony (che si riscopre grande assist-man) ed i 16 di un quasi pefetto Bibby (che chiude con 4/4 da 3 punti). Continua a sorprendere il rookie Shumpert (11 punti ed alcune giocate d’autore) mentre i Pistons hanno in Knight il miglior realizzatore della serata con 19 punti.

    I Sixers distruggono i Raptors di Andrea Bargnani (comunque sempre leader dei canadesi con una doppia doppia da 21 punti ed 11 rimbalzi). Philadelphia tiene a soli 62 punti segnati gli avversari e porta 5 uomini in doppia cifra tra i quali si segnala Iguodala con una doppia doppia da 14 punti e 10 rimbalzi.

    27 punti di Kevin Durant (decisivo nel finale di gara) e 25 di Westbrook permettono ai Thunder di espugnare Houston. I Rockets si affidano ad un monumentale Luis Scola (28 punti) ma vengono condannati alla sconfitta da un paio di giocate di Dragic nel finale. Peccato perchè fino a quel momento il playmaker dei texani era stato uno dei migliori in campo con 20 punti ed 8 assist.

    Sconfitta di misura a San Antonio per i Denver Nuggets di Danilo Gallinari che riscrive il proprio career high in punti arrivando a quota 31. L’italiano si arrende a 6 uomini in doppia cifra per gli Spurs con Danny Green che fa la parte del leone con 24 punti. Decisivo Richard Jefferson (19 punti), prima con la stoppata su Lawson lanciato in contropiede (che avrebbe dato il provvisorio -3 a Denver, 112-109 a 2 minuti dalla fine), poi sul recupero seguente del pallone infila la tripla della sicurezza per il 115-107.

    Sesta sconfitta consecutiva per gli Hornets di Belinelli (male l’Azzurro con soli 3 punti) che cadono a Dallas. I texani portano 6 giocatori oltre i 10 punti ed a New Orleans non basta la grande prova di Aminu (prima partita da titolare per lui dopo essere arrivato nello scambio per Paul dai Clippers) che colleziona una doppia doppia da 15 punti e 12 rimbalzi.

    I 22 punti e 14 rimbalzi di Blake Griffin guidano i Clippers al successo sui Bucks. Importanti anche i 20 punti di Caron Butler, mentre Paul si limita all’essenziale chiudendo con 9 punti e 7 assist. Per Milwaukee solita prestazione super di Jennings (21 punti, 6 rimbalzi e 7 assist) ed un Gooden da doppia doppia con 18 punti e 13 rimbalzi.

    Infine gli Utah Jazz sbancano Oakland: ultimi secondi emozionanti, Al Jefferson scrive la parità a quota 87 (30 secondi al termine), poi Ellis perde palla sull’ultimo possesso ed Hayward viene fermato in contropiede con un fallo. L’ala segna solo 1 dei 2 tiri liberi ma opera lo stesso il sorpasso (88-87), i Warriors sbagliano l’ultima conclusione con il solito Ellis, inutile il tap in segnato da Lee perchè avviene a tempo abbondantemente scaduto. E’ la prima “W” in trasferta per Utah che trova 33 punti in combinata da Hayward e Jefferson. Servono a poco i 32 di Monta Ellis per Golden State.

    Risultati NBA 7 gennaio 2012

    Atlanta Hawks-Chicago Bulls 109-94
    Atl: Smith 25, Johnson 17, Radmanovic 17
    Chi: Lucas 16, Korver 13, Boozer 12, Butler 12

    Indiana Pacers-Charlotte Bobcats 99-77
    Ind: Hibbert 20, Hansbrough 15, Collison 14
    Cha: Augustin 20, Henderson 14, Mullens 10, Thomas 10

    New Jersey Nets-Miami Heat 90-101
    N.J.: Humphries 25, Brooks 12, Morrow 11
    Mia: James 32, Bosh 16, Haslem 12

    Detroit Pistons-New York Knicks 80-103
    Det: Knight 19, Monroe 15, Gordon 12
    N.Y.: Stoudemire 22, Bibby 16, Anthony 13

    Philadelphia 76ers-Toronto Raptors 97-62
    Phi: Iguodala 14, Holiday 14, Williams 13
    Tor: Bargnani 21, Amir Johnson 12, DeRozan 8

    Houston Rockets-Oklahoma City Thunder 95-98
    Hou: Scola 28, Dragic 20, Martin 16
    Okl: Durant 27, Westbrook 25, Mohammed 17

    San Antonio Spurs-Denver Nuggets 121-117
    S.A.: Green 24, Parker 19, Jefferson 19
    Den: Gallinari 31, Lawson 20, Harrington 19

    Dallas Mavericks-New Orleans Hornets 96-81
    Dal: Mahinmi 13, Carter 13, Terry 12, West 12
    N.O.: Aminu 15, Jack 13, Landry 12

    Los Angeles Clippers-Milwaukee Bucks 92-86
    Cli: Griffin 22, Butler 20, Billups 19
    Mil: Jennings 21, Gooden 18, Jackson 18

    Golden State Warriors-Utah Jazz 87-88
    G.S.: Ellis 32, Rush 14, Lee 13
    Uta: Hayward 18, Jefferson 15, Favors 12

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, derby italiano a Gallinari. Bryant trascina i Lakers, Indiana batte Boston

    NBA, derby italiano a Gallinari. Bryant trascina i Lakers, Indiana batte Boston

    12 le partite disputate nella notte NBA.

    Dopo 2 vittorie consecutive arriva uno stop inatteso per i Raptors di Andrea Bargnani (17 punti per lui) che si arrendono ai New Jersey Nets di uno scatenato Deron Williams con 24 punti e 9 assist ed alla grande prova di Morrow (anche per lui 24 punti).

    Danilo Gallinari, Denver Nuggets | © Chris Graythen/Getty Images

    Un ottimo Jodie Meeks porta al successo i Sixers contro Detroit. Per la guardia di Philadelphia ci sono 21 punti, altra performance sostanziosa per il centro Hawes con 16 punti e 14 rimbalzi, mentre ai Pistons non bastano i 22 punti conditi da 7 rimbalzi del centro Greg Monroe.

    Soffre ma vince New York che ritorna alla vittoria in casa di Washington. A fare la differenza il solito Carmelo Anthony che infila 37 punti. Doppie doppie per Stoudemire (23 punti e 12 rimbalzi) e per Chandler (12 punti e 15 rimbalzi). Inutili in casa Wizards i 46 punti in combinata della coppia di guardie Wall-Young.

    Ancora una gara finita all’overtime per Atlanta (dopo i 3 di ieri nella sconfitta contro Miami) che espugna Charlotte guidata dalla doppia doppia di Josh Smith da 23 punti e 13 rimbalzi, ben coadiuvato da Marvin Williams e da Al Horford che chiudono la loro gara entrambi con 15 punti. Per Charlotte ci sono le buone prove di Augustin (21 punti e 12 assist) e di Kemba Walker (19 punti per il rookie dei Bobcats).

    6 uomini in doppia cifra permettono agli Indiana Pacers di vincere a Boston: Granger infila 15 punti ma sono importanti anche i 14 di Collison, i 13 di Hill, i 12 a testa di George ed Hansbrough e la doppia doppia di Hibbert da 11 punti e 12 rimbalzi. Ancora una volta il leader dei Celtics è Ray Allen ma i suoi 23 punti non sono sufficienti per ottenere la “W”.

    Il trio Rose (21 punti e 10 assist) Boozer (20 punti e 13 rimbalzi) Deng (21 punti) segna 62 dei 97 punti totali dei Bulls che si impongono ad Orlando. Per i Magic c’è la solita doppia doppia di Dwight Howard da 28 punti e 15 rimbalzi ma a condannare i padroni di casa è il quasi 60% nel tiro da 3 dei rivali (8/14 complessivo).

    Il derby italiano se lo aggiudica Danilo Gallinari che con i suoi Nuggets va a vincere in Louisiana contro gli Hornets di Belinelli. Per il “Gallo”serata da protagonista con 23 punti, Belinelli chiude a quota 13 ma i suoi punti non bastano ad evitare l’ennesimo KO stagionale a New Orleans.

    Tutto facile per i Thunder che si sbarazzano degli Houston Rockets grazie alle buone prestazioni della stella Kevin Durant (26 punti) e di James Harden (23 punti). I texani, mai in partita, trovano 13 punti a testa da Kevin Martin e Terrence Williams.

    Prima brutta prestazione stagionale per Minnesota che finora anche nelle sconfitte aveva ben figurato. Cleveland si porta a casa il successo con i 22 punti di un incontenibile Jamison e con i 14 aggiunti dalla prima scelta assoluta all’ultimo Draft Kyrie Irving. Ai Timberwolves non serve a molto l’ennesima prestazione monstre di Kevin Love che chiude con 29 punti e 14 rimbalzi.

    In casa i Jazz si dimostrano ancora una volta un osso duro per tutti ed hanno la meglio sui più quotati Grizzlies. 5 giocatori in doppia cifra per i padroni di casa tra i quali spicca Al Jefferson con 20 punti. A Memphis non sono sufficienti i 42 punti in coppia (equamente divisi) dello spagnolo Marc Gasol e della guardia Tony Allen.

    Dopo aver dato spettacolo nelle ultime partite i Blazers a sorpresa cadono pesantemente a Phoenix al cospetto dei Suns e di un ottimo Dudley (18 punti), Nash aggiunge 17 punti e chiude l’incontro senza sbagliare un solo tiro dal campo (5/5 da 2, 2/2 da 3 e 1/1 ai tiri liberi). Per Portland solo 3 uomini in doppia cifra tra i quali c’è da segnalare un Aldridge da 14 punti.

    Infine i 39 punti di Kobe Bryant trascinano i Lakers alla vittoria contro i Warriors. Doppia doppia per Pau Gasol da 17 punti ed 11 rimbalzi, 16 sono i punti di Matt Barnes. Golden State ha in Ellis il top score con 18 punti (anche 10 assist) e Lee scrive a referto una doppia doppia da 15 punti ed 11 rimbalzi.

    Risultati NBA 6 gennaio 2012

    Toronto Raptors-New Jersey Nets 85-97
    Tor: Caldero9n 19, Bargnani 17, Butler 11, Davis 11
    N.J.: Williams 24, Morrow 24, Stevenson 15

    Philadelphia 76ers-Detroit Pistons 96-73
    Phi: Meeks 21, Hawes 16, Williams 16
    Det: Monroe 22, Knight 10, Bynum 10, Maxiell 10

    Washington Wizards-New York Knicks 96-99
    Was: Young 24, Wall 22, Blatche 15
    N.Y.: Anthony 37, Stoudemire 23, Chandler 12

    Charlotte Bobcats-Atlanta Hawks 96-102 (overtime)
    Cha: Augustin 21, Walker 19, Mullens 17
    Atl: Smith 23, Williams 15, Horford 15

    Boston Celtics-Indiana Pacers 74-87
    Bos: Allen 23, Garnett 12, Rondo 11
    Ind: Granger 15, Collison 14, Hill 13

    Orlando Magic-Chicago Bulls 83-97
    Orl: Howard 28, Jason Richardson 17, Turkoglu 12
    Chi: Rose 21, Deng 21, Boozer 20

    New Orleans Hornets-Denver Nuggets 88-96
    N.O.: Vasquez 16, Landry 15, Jack 15
    Den: Gallinari 23, harrington 14, Miller 13, Afflalo 13

    Oklahoma City Thunder-Houston Rockets 109-94
    Okl: Durant 26, Harden 23, Westbrook 15
    Hou: Martin 13, Williams 13, Dragic 10, Scola 10, Patterson 10

    Minnesota Timberwolves-Cleveland Cavaliers 87-98
    Min: Love 29, Williams 12, Milicic 11
    Cle: Jamison 22, Irving 14, Varejao 13

    Utah Jazz-Memphis Grizzlies 95-84
    Uta: Jefferson 20, Millsap 14, Howard 13
    Mem: Allen 21, Gasol 21, Gay 17

    Phoenix Suns-Portland Trail Blazers 102-77
    Pho: Dudley 18, Nash 17, Brown 14
    Por: Aldridge 14, Batum 12, crawford 10

    Los Angeles Lakers-Golden State Warriors 97-90
    Lak: Bryant 39, Gasol 17, Barnes 16
    G.S.: Ellis 18, Lee 15, Thompson 14

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, Bargnani trascina Toronto. Bene Gallinari, Knicks inguardabili

    NBA, Bargnani trascina Toronto. Bene Gallinari, Knicks inguardabili

    12 le partite disputate nella notte NBA.

    Uno straordinario Andrea Bargnani con 31 punti (11/16 dal campo per lui) a cui aggiunge 7 rimbalzi trascina i suoi Toronto Raptors alla vittoria (la seconda di fila) contro i Cleveland Cavaliers. DeMar DeRozan aggiunge 25 punti e 5 triple segnate e per gli ospiti non c’è nulla da fare. Delude Irving con 3 soli canestri su 13 tentativi.

    Toronto Raptors | © Mike Lawrie/Getty Images

    Successo agevole per gli Orlando Magic contro i disastrati Wizards che infilano la sesta sconfitta consecutiva. Anderson (23 punti e 15 rimbalzi) ed Howard (18 punti e 20 rimbalzi) distruggono la debole difesa avversaria. Ottima prova anche per Turkoglu con 14 punti ed 8 assist. Washington ora si interroga sul futuro.

    Terzo quarto decisivo a Boston dove con un parziale di 29-12 i Celtics chiudono la pratica Nets dopo aver sofferto oltremodo nel primo tempo. Pierce guida i suoi compagni con una prestazione da 24 punti, 6 rimbalzi e 5 assist, mentre tra le fila di New Jersey viene pagata a caro prezzo l’assenza della stella Deron Williams.

    Incredibile sconfitta interna per i Knicks che dopo aver perso 2 giorni fa contro Toronto cedono il passo ad un’alta squadra tutt’altro che irresistibile, i Charlotte Bobcats: dopo 2 iniziali canestri di Chandler gli ospiti prendono il comando delle operazioni e non si voltano più indietro. Non basta il rientro di Stoudemire e Shumpert a risvegliare una squadra che sembra priva di un’identità di gioco nonostante i fenomeni in campo. Anthony piazza 32 punti,”Stat”ne aggiunge 25 con 12 rimbalzi ma Douglas continua a fare danni nei possessi decisivi ed alla fine viene fischiato dal pubblico presente. Charlotte porta tutto il quintetto titolare in doppia cifra con un Diaw autore di 27 punti.

    Pur privi dell’infortunato Dwyane Wade i Miami Heat surclassano gli Indiana Pacers. Mattatore del match il solito LeBron James che infila una doppia doppia da 33 punti e 13 assist.Per gli ospiti si salva il solo Hibbert (16 punti e 12 rimbalzi), orrido il secondo periodo dove Miami prende il largo e con i Pacers capaci di segnare un solo canestro su 15 tentativi.

    Tutto facile anche per i Bulls che sbancano Detroit grazie ai 17 punti e 10 assist di Derrick Rose ed ai 14 punti del grande ex Rip Hamilton. Monroe è il migliore per i Pistons, per lui doppia doppia da 19 punti e 13 rimbalzi.

    Continua la crisi degli Hornets di Marco Belinelli che perdono la quarta partita consecutiva. Non basta il ritorno in campo di Eric Gordon per una squadra che tira molto male sul parquet. A Philadelphia basta un Holiday da 23 punti per espugnare New Orleans. Buona la prova di Evan Turner che mette a referto 21 punti.

    Nonostante la brutta notizia che il leader Randolph resterà fuori causa per 2 mesi dopo l’infortunio subìto a Chicago (è stato preso per sopperire all’assenza il lungo Speights da Philadelphia), i Memphis Grizzlies sbancano Minneapolis e ringraziano il perfect game di Tony Allen (20 punti con 8/8 dal campo). Ai Timberwolves non bastano le buone prove di Love (27 punti e 14 rimbalzi) e Rubio (12 punti e 10 assist).

    Match tutto sommato tranquillo per Dallas che porta a casa un altro successo questa volta contro i Suns. Alla sua 1000esima partita nella Lega Dirk Nowitzki segna 20 punti con 6 rimbalzi e 7 assist. Inutili per Phoenix i 22 punti e 10 rimbalzi di Gortat.

    Senza Manu Ginobili (out per circa 6 settimane, verrà operato oggi alla mano fratturata), gli Spurs battono lo stesso i Warriors. Protagonisti del match Parker (21 punti) e Duncan (15 punti ed 11 rimbalzi). Super Ellis (38 punti) non basta a Golden State.

    Vittoria in scioltezza anche per Danilo Gallinari (8 punti) ed i suoi Denver Nuggets che arrivano contro i Kings ad avere anche un vantaggio di 31 punti. La squadra del Colorado segna con qualsiasi giocatore, mentre Sacramento si accontenta, per il momento, della buona prova del ribelle Cousins che chiude con 26 punti in appena 25 minuti di gioco.

    Infine largo successo dei Clippers contro Houston: i californiani giocano e si divertono guidati dalle magie di Paul (20 punti e 10 assist) e Griffin (22 punti e 9 rimbalzi). Per i Rockets il top scorer è il solito Lowry che infila 17 punti.

    Risultati NBA 4 gennaio 2012

    Toronto Raptors-Cleveland Cavaliers 92-77
    Tor: Bargnani 31, DeRozan 25, Calderon 13
    Cle: Jamison 19, Irving 2, Casspi 10

    Orlando Magic-Washington wizards 103-85
    Orl: Howard 28, Anderson 23, Turkoglu 14, Redick 14
    Was: Young 17, Wall 14, Blatche 10

    Boston Celtics-New Jersey Nets 89-70
    Bos: Pierce 24, Bass 15, Garnett 14
    N.J.: Brooks 17, Farmar 11, Morrow 9

    New York Knicks-Charlotte Bobcats 110-118
    N.Y.: Anthony 32, Stoudemire 25, Shumpert 18
    Cha: Diaw 27, Henderson 24, Mullens 16

    Miami Heat-Indiana Pacers 118-83
    Mia: James 33, Bosh 22, Jones 14, Chalmers 14
    Ind: Hibbert 16, Hansbrough 14, George 13

    Detroit Pistons-Chicago Bulls-83-99
    Det: Monroe 19, Jerebko 13, Wilkins 10, Bynum 10
    Chi: Boozer 19, Rose 17, Hamilton 14

    New Orleans Hornets-Philadelphia 76ers 93-101
    N.O.: Gordon 22, Landry 21, Jack 19
    Phi: Holiday 23, Turner 21, Hawes 17

    Minnesota Timberwolves-Memphis Grizzlies 86-90
    Min: Love 27, Ridnour 13, Rubio 12
    Mem: Allen 2o, Gay 19, Mayo 14

    Dallas Mavericks-Phoenix Suns 98-89
    Dal: Nowitzki 20, Terry 18, Odom 15
    Pho: Gortat 22, Nash 15, Hill 14

    San Antonio Spurs-Golden State Warriors 101-95
    S.A.: Parker 21, Jefferson 17, Duncan 15
    G.S.: Ellis 38, Curry 20, Lee 13

    Denver Nuggets-Sacramento Kings 110-83
    Den: Harrington 15, Fernandez 12, Mozgov 11, Afflalo 11
    Sac: Cousins 26, Thornton 23, Fredette 7

    Los Angeles Clippers-Houston Rockets 117-89
    Cli: Griffin 22, Paul 20, Foye 16
    Hou: Lowry 17, Martin 14, Scola 12

    LE CLASSIFICHE

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, Bargnani sbanca New York. OK Gallinari, cadono Heat e Thunder

    NBA, Bargnani sbanca New York. OK Gallinari, cadono Heat e Thunder

    10 le partite disputate nella notte NBA.

    I Suns battono i Warriors grazie alla buona prova di Steve Nash tornato sui suoi livelli standard. Per il playmaker canadese 21 punti e 9 assist, continua la crescita costante del rookie Morris autore di 16 punti e 9 rimbalzi. Decisivo il parziale di 11-3 nel quarto periodo che porta Phoenix a +11 a 2 minuti dal termine del match. Inutili i 18 punti ed 11 assist di Monta Ellis per gli ospiti.

    Andrea Bargnani | © JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images

    Seconda partita in 2 giorni tra Washington e Boston e seconda vittoria per i Celtics, questa volta sul parquet amico del Garden. Decisivi ai fini del risultato Ray Allen (27 punti di cui 11 nell’ultimo quarto con 6/7 da 3) e Paul Pierce che chiude a quota 21 punti. I Wizards, ancora a secco di vittorie in 5 gare giocate (unica squadra in NBA a non aver ancora ottenuto un successo) hanno 28 punti da Blatche ma non sono sufficienti.

    Un incredibile Paul George (21 punti con 5/5 da 3 punti) è il protagonista della vittoria dei Pacers sui Nets. Grande prova balistica di Indiana che infila 13 delle 21 triple tentate. Deron Williams segna 22 punti con 8 assist, il rookie Brooks ne aggiunge 21 (ottimo inizio di stagione per lui) ma non serve per portare a casa la vittoria.

    Andrea Bargnani con 21 punti, di cui 4 negli ultimi secondi di gioco, espugna il Madison Square Garden di New York. Ad aiutare l’italiano ci pensa DeMar DeRozan che infila 21 punti mentre i Knicks, sempre costretti ad inseguire i canadesi, trovano 35 punti di Carmelo Anthony ma pagano le defezioni di Stoudemire e Davis.

    Detroit ottiene la seconda vittoria di fila battendo a sorpresa i Magic. I Pistons tengono a soli 32 punti segnati nella ripresa gli avversari e trionfano grazie alla buona prova di Ben Gordon, autore di 26 punti e 6 assist. Per gli ospiti 19 punti e 7 rimbalzi di Dwight Howard.

    Dopo 5 vittorie consecutive termina l’imbattibilità dei Miami Heat che si arrendono sul parquet amico al grande quarto periodo degli Atlanta Hawks. Decisivo Tracy McGrady che segna 11 dei suoi 16 punti nell’ultimo quarto, ottima performance anche per Joe Johnson con 21 punti. Miami ha 28 punti da LeBron James ma deve fare i conti con la brutta serata al tiro di Wade che chiude con 4/17 al tiro per 12 punti totali anche se aggiunge 10 assist.

    Continua il buon periodo di forma di Minnesota che dopo aver messo paura a Miami ed Oklahoma City perdendo di misura nel finale, miete un’altra vittima illustre dopo aver battuto ieri Dallas. A cadere a Minneapolis è un’altra squadra texana, gli Spurs che si inchinano al duo Beasley Love che insieme combinano per 43 punti e 20 rimbalzi sotto l’attenta regia di Ridnour. Decisivo l’infortunio di Ginobili per i neroargento che nel secondo quarto si frattura il quinto metacarpo della mano sinistra. Senza di lui nelle prossime gare si farà dura per San Antonio.

    Oltre agli Heat cadono anche i Thunder ed ora nella Lega non ci sono più squadre imbattute. A Dallas il protagonista è Dirk Nowitzki con i suoi 26 punti e 6 rimbalzi. Inutili i 27 punti di Durant mentre Westbrook continua a fare più danni della grandine segnando 18 punti ma con 20 tiri presi di cui alcuni veramente scriteriati nel finale di gara con Oklahoma City in grande rimonta, utili solo a stroncare il tentativo di raggiungere nel punteggio gli avversari.

    La doppia doppia di Danilo Gallinari, da 21 punti e 10 rimbalzi, guida i Nuggets al successo sui Bucks. Ottimo Harrington uscendo dalla panchina con 17 punti ed 8 rimbalzi, mentre a Milwaukee non bastano i 17 punti di Stephen Jackson.

    Infine terzo KO di fila per gli Hornets di Marco Belinelli (deludente con soli 6 punti in 37 minuti di gioco). Pesa l’assenza di Eric Gordon, non bastano quindi i 27 punti ed 11 assist di Jarrett Jack. Utah si impone nel finale grazie a Millsap ed Harris (per lui 19 punti) mentre Al Jefferson si dimostra dominante in area con 22 punti.

    Risultati NBA 2 gennaio 2012

    Phoenix Suns-Golden State Warriors 102-91
    Pho: Nash 21, Morris 16, Dudley 15
    G.S.: Ellis 18, McGuire 14, Rush 13

    Boston Celtics-Washington Wizards 100-92
    Bos: Allen 28, Pierce 21, Bass 14
    Was: Blatche 28, McGee 17, Wall 11

    New Jersey Nets-Indiana Pacers 94-108
    N.J.: Williams 22,Brooks 21, Gaines 12
    Ind: George 21, Granger 15, West 13

    New York Knicks-Toronto Raptors 85-90
    N.Y.: Anthony 35, Douglas 22, Chandler 11
    Tor: Bargnani 21, DeRozan 21, Butler 13

    Miami Heat-Atlanta Hawks 92-100
    Mia: James 28, Bosh 19, Wade 12
    Atl: Johnson 21, McGrady 16, Horford 16

    Detroit Pistons-Orlando Magic 89-78
    Det: Gordon 26, Prince 14, Stuckey 14
    Orl: Howard 19, Turkoglu 13, Anderson 13

    Minnesota Timberwolves-San Antonio Spurs 106-96
    Min: Love 24, Beasley 19, Ridnour 19
    S.A.: Jefferson 16, Duncan 16, Splitter 12

    Dallas Mavericks-Oklahoma City Thunder 100-87
    Dal: Nowitzki 26, Marion 17, Terry 15
    Okl: Durant 27, Westbrook 18, Harden 16

    Denver Nuggets-Milwaukee Bucks 91-86
    Den: Gallinari 21, Harrington 17, Lawson 16
    Mil: Jackson 17, Delfino 14, Jennings 12, Bogut 12

    Utah Jazz-New Orleans Hornets 94-90
    Uta: Jefferson 22, Harris 19, Howard 13
    N.O.: Jack 27, Smith 16, Kaman 14

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, riscatto Gallinari. Bargnani e Belinelli KO, vincono Heat e Bulls

    NBA, riscatto Gallinari. Bargnani e Belinelli KO, vincono Heat e Bulls

    9 le partite disputate nella notte NBA.

    Boston vince a Washington grazie alla 14esima tripla doppia in carriera del suo playmaker Rajon Rodo che infila 18 punti (con 7/10 al tiro), 11 rimbalzi e 14 assist, bene anche Garnett autore di 24 punti. Per i Wizards, sempre sotto nel punteggio e costretti a rincorrere per tutta la gara, ci sono i 19 punti di Wall, i 18 di Young e la doppia doppia di McGee da 16 punti e 14 rimbalzi (a cui aggiunge anche 5 stoppate).

    Danilo Gallinari | © Dilip Vishwanat/Getty Images

    Nonostante i 28 punti di un ottimo Andrea Bargnani i Raptors crollano negli ultimi 7 minuti di gioco, subiscono un parziale di 24-7 e buttano via una probabile vittoria ad Orlando. Per la squadra della Florida si conferma ancora una volta top scorer Ryan Anderson con 24 punti, Redick ne aggiunge 21 dalla panchina ed Howard contribuisce con la sua solita doppia doppia da 19 punti e 15 rimbalzi.

    Qualche giorno fa a Charlotte era stato Dwyane Wade ad evitare la sconfitta ai suoi Heat con un gran canestro nel finale di gara, nella partita di ieri a Miami invece non c’è stata storia con James e compagni che hanno ridicolizzato i Bobcats infliggendo 39 punti di scarto. Doppia doppia da 24 punti e 10 rimbalzi per Bosh, 22 per Wade e 16 a testa per James, Chalmers ed il rookie Cole che si conferma su livelli altissimi.

    Contro i disastrati Nets hanno la meglio anche i Cavaliers: la franchigia dell’Ohio si impone grazie alle ottime performance di Jamison (23 punti e 3/3 da oltre l’arco), Gibson (19 con 5 triple a referto) ed Irving autore di 13 punti. New Jersey ha 16 punti da Deron Williams (ma con 16 tentativi dal campo) e 15 da Morrow che esce dalla panchina.

    Prima vittoria stagionale per Minnesota che batte i campioni in carica dei Dallas Mavericks: i Timberwolves costruiscono un buon margine di vantaggio ma rischiano di buttarlo via quando i texani si rifanno sotto a 5 minuti dalla fine arrivando sul -2. Da quel momento in poi però i Mavs non segnano più e Minnesota può esultare. Solita doppia doppia per Love da 25 punti e 17 rimbalzi, ancora una grande gara per Rubio che chiude con 14 punti e 7 assist. Dallas ha in Nowitzki il miglior realizzatore (21 punti) ma deve trovare in fretta il bandolo della matassa per rimediare a questo brutto avvio di torneo.

    Severa lezione dei Chicago Bulls ai Memphis Grizzlies, annichiliti sotto 40 punti di gap. L’infortunio di Zach Randolph priva gli “Orsi” del loro leader e della prima opzione offensiva, i Bulls ne approfittano chiudendo il primo tempo in vantaggio per 54-28. Per Chicago quindi il match si trasforma in una passeggiata con ampio riposo per tutti i titolari. Alla fine del match Boozer chiude in doppia doppia (17 punti ed 11 rimbalzi), Brewer aggiunge 17 punti e Rose 16. I Grizzlies hanno in Young e Davis (dalla panchina) i top scorer con 10 punti e poco altro per una squadra che riesce a segnare a malapena 64 punti totali.

    Denver e Danilo Gallinari si prendono la rivincita sui Lakers: l’italiano dopo aver consegnato su un piatto d’argento la vittoria sabato ai gialloviola sbagliando un comodo contropiede nel finale di gara, si riscatta ed infila 20 punti. Buon apporto anche da Lawson (17 punti e 10 assist) mentre Harrington chiude in doppia doppia (12 punti ed 11rimbalzi). Orrenda prestazione di Bryant per i Lakers che per segnare 16 punti deve prendersi 28 tiri! inutili quindi le doppie doppie di Bynum (18 punti e 16 rimbalzi) e Gasol (20 punti ed 11 rimbalzi).

    Fulmine a ciel sereno a Sacramento con il centro Cousins (atleta dal potenziale notevole) che ha chiesto ufficialmente di essere ceduto. In attesa di sviluppi i Kings comunque hanno la meglio sugli Hornets guidati dai 25 punti di Thornton e dai 27 di Evans. New Orleans, ancora priva di Gordon, non segna neanche un canestro da 3 in 15 tentativi, delude Belinelli con 6 punti tirando ben 12 volte.

    Infine i Clippers battono i Blazers che ancora non avevano subìto sconfitte: decisivi Griffin (20 punti e 10 rimbalzi) e Paul (17 punti e 7 assist). Inutili per Portland i 23 punti di Crawford.

    Risultati NBA 1 gennaio 2012

    Washington Wizards-Boston Celtics 86-94
    Was: Wall 19, Young 18, McGee 16
    Bos: Garnett 24, Rondo 18, Allen 13

    Orlando Magic-Toronto Raptors 102-96
    Orl: Anderson 24, Redick 21, Howard 19
    Tor: Bargnani 28, Calderon 18, DeRozan 17

    Miami Heat-Charlotte Bobcats 129-90
    Mia: Bosh 24, Wade 22,James 16, Chalmers 16, Cole 16
    Cha: White 21, Walker 17, Brown 14

    Cleveland Cavaliers-New Jersey Nets 98-82
    Cle: Jamison 23, Gibson 19, Irving 13
    N.J.: Williams 16, Morrow 15, Humphries 11, Gaines 11

    Minnesota Timberwolves-Dallas Mavericks 99-82
    Min: Love 25, Rubio 14, Tolliver 13
    Dal: Nowitzki 21, West 13, Terry 10

    Chicago Bulls-Memphis Grizzlies 104-64
    Chi: Brewer 17, Boozer 17, Rose 16
    Mem: Young 10, Davis 10, Gasol 8

    Denver Nuggets-Los Angeles Lakers 99-90
    Den: Gallinari 20, Lawson 17, Nenè 13
    Lak: Gasol 20, Bynum 18, Bryant 16

    Sacramento Kings-New Orleans Hornets 96-80
    Sac: Evans 27, Thornton 25, Salmons 13
    N.O.: Ariza 17, Kaman 14, Okafor 13

    Los Angeles Clippers-Portland Trail Blazers 93-88
    Cli: Griffin 20, Butler 19, Paul 17
    Por: Crawford 23, Aldridge 19, Batum 15

    LE CLASSIFICHE 

     

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, vincono Bargnani, Gallinari e Belinelli. Lakers e Bulls KO

    NBA, vincono Bargnani, Gallinari e Belinelli. Lakers e Bulls KO

    12 le partite giocate nella notte NBA, da sottolineare l’esordio stagionale con vittoria per i 3 italiani della Lega, con Danilo Gallinari ed i suoi Denver Nuggets che espugnano Dallas, Andrea Bargnani ed i Toronto Raptors che vanno a vincere a Cleveland e Marco Belinelli ed i New Orleans Hornets che nel finale sbancano il parquet di Phoenix.

    Andrea Bargnani | © JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images

    Dopo un brutto avvio di partita i Nets si ricompattano e grazie al duo Deron Williams (23 punti, 8 rimbalzi ed 8 assist) Kris Humpries (21 punti e 15 rimbalzi) hanno la meglio sui Washington Wizards che pagano la brutta serata del leader John Wall (solo 13 punti per lui).

    D.J. Augustin ed il rookie Kemba Walker con 4 punti nel finale di gara ribaltano il risultato e permettono ai Bobcats di battere Milwaukee. Grande prova per Boris Diaw che va molto vicino alla tripla doppia con 9 punti, 11 rimbalzi e 9 assist mentre ai Bucks non bastano i 22 punti di Jennings.

    Buona la prima per Andrea Bargnani ed i Toronto Raptors che vanno a vincere a Cleveland. Il “Mago” è decisivo nel finale con 2 grandi giocate, alla fine per lui 13 punti, sono 7 i giocatori canadesi in doppia cifra tra i quali spiccano le doppie doppie di Amir Johnson (13 punti e 13 rimbalzi) e di Calderon (15 punti ed 11 assist). Delude la prima scelta assoluta dell’ultimo Draft Kyrie Irving che non va oltre i 6 punti segnati e per i Cavs è notte fonda.

    Il redivivo Turkoglu segna 23 punti e permette ai Magic di superare Houston. Bene anche Howard che infila 21 punti e torna a dominare a centro area. Per i Rockets da segnalare la doppia doppia di Kyle Lowry da 20 punti e 12 assist e la pessima gara della “Stella” Kevin Martin che sbaglia ben 9 delle 10 conclusioni tentate.

    Tutto facile per i nuovi Pacers contro Detroit: esordio convincente tra le fila di Indiana per David West autore di 11 punti e 12 rimbalzi (di cui 7 in attacco), doppie doppie anche per Hibbert (16 punti e 14 rimbalzi) ed Hansbrough (15 punti e 13 rimbalzi). Per i Pistons ottimo rientro sul parquet, dopo un anno di stop per infortunio, di Jerebko (17 punti).

    I Minnesota Timberwolves dimostrano che saranno un brutto cliente per qualsiasi avversario in questa stagione e fanno sudare i Thunder fino alla fine. La gara si decide negli ultimi 90 secondi quando a schiodare la parità ci pensano Perkins e Westbrook. Per Kevin Durant altra prova da oltre 30 punti segnati (33 per la precisione), 28 invece quelli di Westbrook. Per i Wolves non basta la coppia Love-Beasley (46 punti in combinata), esordio nella Lega promettente per Rubio.

    Gli Spurs si prendono una piccola rivincita sui Grizzlies che lo scorso anno eliminarono i texani dai playoff pur partendo molto sfavoriti. Decisivo Manu Ginobili ed i suoi 24 punti. Per Memphis non basta l’ottimo ritorno sul parquet di Rudy Gay autore di una doppia doppia da 19 punti e 10 rimbalzi.

    Altra delusione casalinga per i Dallas Mavericks che vengono distrutti dai Denver Nuggets di Danilo Gallinari (15 punti per l’Azzurro) e da un Ty Lawson incontenibile (27 punti). Buono l’apporto della panchina di Denver mentre ai texani campioni in carica sono inutili i 20 punti del tedesco Dirk Nowitzki.

    Sorride anche Marco Belinelli (10 punti per lui) dato che i suoi Hornets espugnano Phoenix grazie al neo arrivato Eric Gordon nel finale di gara. Per l’ex Los Angeles Clippers ci sono 20 punti ed il canestro decisivo a 5 secondi dalla sirena finale. Nelle fila dei Suns bene il solito Steve Nash con una doppia doppia da 14 punti e 12 assist e Robin Lopez con 21 punti.

    Portland si dimostra più forte delle avversità (ritiro di Brandon Roy qualche giorno fa, Oden ancora out per tutta la stagione, Aldridge in campo ma con problemi cardiaci) e batte i Sixers. I Blazers guidano sin dal primo minuto di gioco ma vengono recuperati da Williams ed Iguodala che però nel finale sbaglia la tripla del pareggio. Per gli ospiti nonostante la sconfitta c’è la superba prestazione del centro Spencer Hawes che dimostra di avere 2 mani fantastiche (per lui tripla doppia sfiorata con 10 punti, 14 rimbalzi e 9 assist).

    Sorpresa Kings che battono di autorità i più quotati Lakers nel derby californiano: Sacramento conduce il match sin dalla palla a 2, e ringrazia le prove di Thornton (27 punti) ed Evans (20 punti), per i gialloviola 29 punti di Bryant, 19 di Metta World Peace (il fu Ron Artest) ed un orrido 5% da 3 punti (1/19)!

    I Chicago Bulls pagano lo sforzo della partita giocata 24 ore fa contro i Lakers e perdono ad Oakland: i”Tori” dell’Illinois provano la grande rimonta nel finale di match, dopo una partita condotta sempre dai Warriors (da -19 a -6 nell’ultimo quarto), ma questa volta la fortuna non assiste la squadra di coach Thibodeau. Rose paga lo sforzo della sera prima chiudendo con 13 punti ma solo 4/17 dal campo, si conferma arma micidiale Deng con 22 punti e 10 rimbalzi. Per Golden State 26 punti di Ellis, 22 di Lee e 21 di Curry.

    Risultati NBA 26 dicembre 2011

    Washington Wizards-New Jersey Nets 84-90
    Was: Young 16, Crawford 15, Wall 13
    N.J.: Williams 23, Humpries 21, Morrow 16

    Charlotte Bobcats-Milwaukee Bucks 96-95
    Cha: Augustin 19, Henderson 18, Walker 13
    Mil: Jennings 22, Bogut 17, Livingston 14

    Orlando Magic-Houston Rockets 104-95
    Orl: Turkoglu 23, Howard 21, Redick 20
    Hou: Lowry 20, Scola 19, Lee 15

    Cleveland Cavaliers-Topronto Raptors 96-104
    Cle: Sessions 18, Jamison 15, Gee 15
    Tor: DeRozan 15, Calderon 15, Barbosa 14, Davis 14

    Indiana Pacers-Detroit Pistons 91-79
    Ind: Granger 16, Hibbert 16, Hansbrough 15
    Det: Jerebko 17, Stuckey 17, Gordon 14

    Minnesota Timberwolves-Oklahoma City Thunder 100-104
    Min: Beasley 24, Love 22, Barea 14
    Okl: Durant 33, Westbrook 28, Harden 16

    Dallas Mavericks-Denver Nuggets 93-115
    Dal: Nowitzki 20, Kidd 12, Williams 12
    Den: Lawson 27, Miller 18, Harrington 18

    San Antonio Spurs-Memphis Grizzlies 95-82
    S.A.: Ginobili 24, Parker 15, Jefferson 14
    Mem: Gay 19, Gasol 13, Conley 11

    Phoenix Suns-New Orleans Hornets 84-85
    Pho: Lopez 21, Nash 14, Gortat 13
    N.O.: Gordon 20, Landry 14, Ariza 13

    Sacramento Kings-Los Angeles Lakers 100-91
    Sac: Thornton 27, Evans 20, Salmons 13
    Lak: Bryant 29, World Peace 19, Gasol 15

    Portland Trail Blazers-Philadelphia 76ers 107-103
    Por: Aldridge 25, Wallace 21, Matthews 16
    Phi: Williams 25, Iguodala 22, Holiday 13

    Golden State Warriors-Chicago Bulls 99-91
    G.S.: Ellis 26, Lee 22, Curry 21
    Chi: Deng 22, Rose 13, Watson 13

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, analisi Northwest Division. Thunder in rampa di lancio

    NBA, analisi Northwest Division. Thunder in rampa di lancio

    I favoriti d’obbligo della Northwest Division sono gli Oklahoma City Thunder. Gli ex Seattle Sonics hanno mantenuto un’andatura continua durante tutta la regular season 2010/2011 (quarto posto dietro a Spurs, Lakers e Mavs nella Western Conference) per poi avere una crescita esponenziale (o per meglio dire esplodere) sul finire del campionato quando ai playoff hanno raggiunto le Finali di Conference inchinandosi solo a Dallas che poi ha vinto il titolo. Sulla base di quanto già fatto vedere è naturale pensare che i Thunder (team molto giovane tra l’altro) possano ambire non solo a ripetere i risultati già ottenuti, ma forse anche a migliorarli andando così a fine stagione a giocarsi il titolo NBA. Un gradino sotto troviamo i Denver Nuggets di Danilo Gallinari ed i Portland Trail Blazers falcidiati da infortuni e ritiri. Minnesota potrebbe essere la sorpresa non solo della divisione ma anche della Lega se coach Adelman saprà gestire bene (come ha già fatto in carriera con Portland, Sacramento e Houston) un potenziale gruppo di giovani campioni. Poche speranze di primeggiare per Utah, che da febbraio ha avviato il processo di ricostruzione cedendo la stella Deron Williams e ponendo le basi di un luminoso (si spera) futuro.

    Danilo Gallinari & Kevin Durant | © Doug Pensinger/Getty Images

    DENVER NUGGETS: La squadra di Danilo Gallinari non avrà problemi a procurarsi il pass per la post season ma è probabile che poi la sua corsa si fermi a quel punto. Infatti altre squadre sembrano più attrezzate per la corsa al titolo. Era importante rifirmare il centro Nenè, cosa che è avvenuta, ma potrebbero pesare gli addii di Kenyon Martin, J.R. Smith e Wilson Chandler, bloccati in Cina da contratti firmati senza clausole d’uscita (come fatto invece da molti atleti che per il lockout hanno giocato momentaneamente in Europa). La loro assenza priva il roster della necessaria profondità a cui si è cercato di ovviare con gli acquisti di Rudy Fernandez e Corey Brewer. E’ arrivato Andre Miller dai Blazers, scambiato con Felton per dare spazio al talentuso Ty Lawson come playmaker (Miller farà il rincalzo, cosa che Felton non accettava). Danilo Gallinari ha ricevuto l’investitura di coach Karl come prima opzione offensiva del team quindi tutti i palloni passeranno dalle sue mani e vedremo finalmente il “Gallo” cosa saprà fare nelle nuove vesti di uomo franchigia. Molto importante anche la conferma di Afflalo che nel ruolo di guardia è una sicurezza. C’è poca copertura invece nel ruolo di ala grande dove probabilmente verrà spostato Nenè con Mozgov a fare il centro oppure Karl si affiderà ad un quintetto basso con Gallinari a fungere da power forward. Una citazione particolare la meritano i 2 rookie Kenneth Faried e Jordan Hamilton: se esplodono non ci sarà bisogno di pensare al ritorno dei già citati Smith, Chandler e Martin.

    ROSTER DENVER NUGGETS

    MINNESOTA TIMBERWOLVES: La chiave della stagione dei “Lupi” del Minnesota passa necessariamente da quello che il nuovo coach Rick Adelman (rilasciato dai Rockets e corteggiato dai Lakers ma che ha scelto i Timberwolves per sposare il progetto) saprà insegnare ai tanti giovane presenti nel roster: il talento non manca ed ogni ruolo pare ben coperto ragion per cui nessuno ha il posto assicurato (fatta eccezione per il leader Kevin Love, straordinario nella scorsa stagione). Il ruolo di play sarà diviso tra Ridnour, Barea (arrivato da Dallas con l’anello di campione al dito) e dal talentuoso spagnolo Ricky Rubio, finalmente pronto a giocare nella NBA dopo essere stato parcheggiato per 2 anni al Barcellona. In guardia invece ci saranno ad alternarsi Wes Johnson, Ellington e Webster, tutti atleti che per stazza potrebbero ricoprire anche il ruolo di ala piccola. Ed in questo ruolo probabilmente partirà titolare un potenziale fenomeno dalla testa però troppo “calda” ovvero Michael Beasley. Qualora l’ex Heat dovesse avere i suoi momenti di black out ecco pronta la seconda scelta assoluta Derrick Williams, un giocatore dal potenziale spaventoso. Love ha il posto assicurato in ala grande e per farlo rifiatare si alterneranno Randolph e Tolliver ed in alcune situazioni potremmo anche vedere il già citato Williams prenderne il posto e Michael Beasley pronto ad alternarsi con lui per dare pochi punti di riferimento agli avversari, vista la duttilità delle 2 ali a disposizione di Adelman. Come centro Darko Milicic parte favorito su Pekovic e Brad Miller (uomo di fiducia di Adelman che se lo porta in ogni squadra dove approda). Un roster di talento e molto profondo quello di Minnesota ma con un potenziale tutto da scoprire: è per questo che i T-Wolves potrebbero sia essere la sorpresa della stagione (magari approdando ai playoff) che rimanere ancora una squadra incompiuta. Sarà tutto nelle mani, ma soprattutto nella testa, di Rick Adelman, coach che in passato ha fatto meraviglie dal nulla. Figurarsi con tanto talento a disposizione…

    ROSTER MINNESOTA TIMBERWOLVES

    OKLAHOMA CITY THUNDER: Basterebbe solamente avere a disposizione Kevin Durant (futuro dominatore della Lega) per rendere qualsiasi squadra NBA come contendente al titolo. In più i Thunder aggiungono al proprio asso una roster giovane, pieno di talento e molto attrezzato in ogni reparto. La chiave della stagione di Oklahoma City sarà però Russell Westbrook: se l’atletico playmaker si metterà a disposizione del fenomeno Durant allora pare lecito poter sognare. Se invece il regista di OKC si ostinerà a giocare per conto suo come ha già fatto nella Finale di Western Conference dello scorso torneo contro Dallas allora si dovranno prendere le relative contromisure dato che in quell’occasione i Thunder furono spazzati via con un secco 4-1 lasciando la strada spianata verso il titolo ai Mavs. Avendo a disposizione un talento come Durant, Westbrook dovrà capire che deve lasciargli tutto lo spazio che necessita visto che il vincitore delle ultime 2 classifiche dei marcatori è uno dei pochissimi atleti in grado di fare la differenza in una partita. Se il play comprenderà di essere il suo gregario allora le cose potranno mettersi davvero bene per la più giovane franchigia della NBA che potrebbe bruciare le tappe e portarsi già a casa il titolo a giugno. Per il resto Perkins (notevolmente dimagrito per non accusare più problemi al ginocchio derivanti dall’eccessivo peso) è una sicurezzaa centro area, formando una coppia di difensori eccezionale con l’altro gioiellino Ibaka. Sefolosha aggiungerà altra difesa nel ruolo di guardi ma Harden preme per prenderne il posto in squadra avendo mostrato miglioramenti incredibili. Dalla panchina tanta sostanza con i lunghi Collison, Aldrich e Mohammed, Cook avrà l’arduo compito di far rifiatare Durant in ala piccola mentre Maynor sarà il ricambio di Westbrook. Dopo la Finale di Conference dell’ultima stagione i Thunder puntano decisamente a migliorarsi e nel mirino ora c’è la Finale NBA dove Durant vorrà dimostrare la sua superiorità su LeBron James (dato che gli Heat sono i favoriti dell’altra Conference) per diventare il giocatore numero 1 della Lega.

    ROSTER OKLAHOMA CITY THUNDER

    PORTLAND TRAIL BLAZERS: Se esistesse una realtà alternativa, dove la sfortuna non fosse contemplata, probabilmente i Blazers avrebbero già vinto almeno un titolo NBA negli ultimi 2 anni e in questa stagione proverebbero a riconquistarlo, partendo come favoriti d’obbligo. E’ la sfortuna infatti che ha segnato il progetto di Portland fin dalla nascita, anno 2006, con le scelte al Draft di Brandon Roy e LaMarcus Aldridge a cui si è aggiunta la chiamata del centro Greg oden nel 2007. Considerando le potenzialità non ci sarebbe stata squadra in grado di opporsi, anche vedendo poi negli anni seguenti le ottime scelte in sede di mercato per completare il roster. Invece in Oregon ogni mattina ci si sveglia con il timore di dover combattere quotidianamente con qualsiasi tipo di disgrazia. Poche settimane fa la stella della squadra Roy ha annunciato il suo ritiro a soli 27 anni, Greg Oden ha dichiarato di dover saltare la sua quarta stagione nella Lega (sulle 5 totali da quando è entrato a farne parte, anche lui in odore di ritiro a soli 23 anni!) ed Aldridge, unica star rimasta ai Trail Blazers, soffre di alcuni problemi cardiaci che potrebbero costringerlo a fermarsi non si sa quanto in futuro (vedere per questo anche il caso Jeff Green dei Celtics). Per ora il lungo di Portland è ritornato a giocare ma la situazione è in via di definizione e nulla pare certo. Nonostante tutto i biancorossoneri hanno una formazione da playoff (dovrebbero assestarsi attorno alla settima posizione ad Ovest), con Felton in cabina di regia, Matthews in guardia, Batum in ala piccola, Gerald Wallace ala grande e proprio Aldridge come centro. Se il numero 12 dovesse dare forfait sono pronti a sostituirlo i veterani Camby e Thomas (però sempre più in parabola discendente). Sesto uomo di lusso sarà Jamal Crawford che ha scelto i Blazers nel mercato di questi giorni per riavvicinarsi alla sua Seattle, città in cui è nato. Servirà l’apporto di tutti per sopperire alla sfortuna e quindi ci si aspettano dei progressi dal gran tiratore Luke Babbitt, mentre Craig Smith sarà il ricambio per i lunghi. Playoff alla portata dunque ma probabilmente non si andrà oltre il primo turno. Sperando che in un futuro non troppo lontano tutta la sfortuna patìta in questi anni possa controbilanciarsi e regalare tante soddisfazioni ai tifosi di Portland.

    ROSTER PORTLAND TRAIL BLAZERS

    UTAH JAZZ: Utah probabilmente chiuderà la Division all’ultimo posto: dopo 22 anni consecutivi alla guida tecnica della squadra (dal 1988, la permanenza più lunga di un allenatore su una panchina di un team di uno sport americano) Jerry Sloan ha lasciato tutti nello scorso febbraio, lasciando la conduzione al vice Tyrone Corbin. Sloan ha rinunciato all’incarico perchè le intenzioni della dirigenza di Salt Lake City erano quelle di ricostruire da 0 una franchigia dal futuro vincente, opzione che però non era gradita all’esperto head coach (autore di 15 partecipazioni consecutive ai playoff con i Jazz dal 1989 al 2003) che ha ringraziato cordialmente e si è fatto da parte. Stagione da lottery per Utah che spera di accaparrarsi un’altra scelta alta al prossimo Draft e continuare la ricostruzione. Le potenzialità del gruppo sono notevoli ma bisognerà lasciare maturare i tanti giovani con calma e senza pressione. Solo così potranno essere rinverditi i fasti dell’era Stockton-Malone (2 Finali NBA di fila perse contro i Bulls di Michael Jordan). I nomi interessanti nel roster dei Jazz sono quelli di Davin Harris (buon playmaker), di Derick Favors (ala grande dall’indiscusso talento), di Gordon Hayward (incredibile tiratore) e dei veterani Paul Millsap ed Al Jefferson. Dall’ultimo Draft è arrivato il turco Enes Kanter lungo di cui si dice un gran bene, a cui è stato aggiunto Alec Burks, talento notevole utilizzabile in diversi ruoli nel backcourt. C.J. Miles avrà ancora il ruolo di sesto uomo di lusso mentre gli esperti Josh Howard e Raja Bell porteranno esperienza ad un team giovane e di prospettiva.

    ROSTER UTAH JAZZ 

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  • NBA, Bargnani e Gallinari pronti per la nuova stagione

    NBA, Bargnani e Gallinari pronti per la nuova stagione

    Sarà un anno importante per i giocatori italiani impegnati in NBA. Andrea Bargnani, Marco Belinelli e Danilo Gallinari saranno chiamati a dimostrare tutto il loro valore in un campionato che non si prospetta per nulla facile.

    Belinelli, Gallinari e Bargnani | © foto tratta dal web

    Il “Mago”, che qualche giorno fa ha ricevuto la consacrazione del suo nuovo head coach Dwane Casey (che ha preso il posto del disastroso Jay Triano) il quale ha espressamente dichiarato alla stampa specializzata che Bargnani sarà la prima opzione offensiva dei Toronto Raptors, dovrà necessariamente risollevare le sorti di un team che nell’ultima stagione ha profondamente deluso riuscendo a racimolare appena 22 vittorie a fronte di ben 60 sconfitte, terminando la regular season al terz’ultimo posto tra le 30 franchigie del campionato. Estremamente soddisfatto di lui, del suo potenziale offensivo e delle sue doti di leader all’interno dello spogliatoio mostrate in questi primi giorni di training camp, è proprio coach Casey che ha paragonato il lungo italiano al tedesco Dirk Nowitzki, campione in carica con i Dallas Mavericks che proprio Casey conosce molto bene essendo stato fino a qualche mese fa il primo assistente dell’allenatore Rick Carlisle nella squadra texana. Nel 2010-2011 il 26enne romano ha chiuso con la media di 21,4 punti e 5,2 rimbalzi a partita, uno score notevole che però non ha aiutato molto il suo team. Queste le dichiarazioni del “Mago” alla stampa locale dopo gli allenamenti di ieri:

    “Tutto il lavoro è concentrato sulla difesa: è l’aspetto che dobbiamo migliorare di più dopo l’ultima stagione. Lo scorso anno siamo andati molto male, il coach ora ci sta chiedendo di fare di più, ognuno deve dare un contributo extra. In attacco mi sento a mio agio, mi piace il modo in cui vengo utilizzato nei primi schemi che abbiamo provato, da ala grande. Abbiamo giocatori che possono ricoprire il ruolo di centro, è sempre positivo avere centimetri e chili in mezzo all’area!”

    Danilo Gallinari avrà un compito ancora più difficile: per l’ala dei Denver Nuggets l’obiettivo minimo è quello di entrare nuovamente nei playoff (lo scorso anno la squadra del Colorado fu estromessa dai giovani e talentuosi Oklahoma City Thunder al primo turno con un secco 4-1). La missione non sarà però poi così semplice dato che i Nuggets hanno perso molti giocatori, alcuni veramente fondamentali, sul mercato e dispongono attualmente solo di 8 giocatori nel roster. Si cercherà di trattenere qualche “big” che attualmente è free agent: in primis il centro Nenè Hilario e poi l’utile e duttile guardia Arron Afflalo. Più difficile la situazione di J.R. Smith e Wilson Chandler che hanno firmato dei contratti annuali in Cina senza clausola d’uscita per la fine del lockout ed a meno di clamorosi tagli da parte delle loro squadre cinesi saranno costretti a terminare la stagione in Asia. Gallinari, 15,6 punti e 4,9 rimbalzi di media ad incontro nello scorso torneo tra Knicks e Nuggets, si è dimostrato già in ottima condizione nei primi giorni di training camp tutto frutto del lavoro svolto in Italia negli ultimi mesi con l’Olimpia Milano, squadra che lo aveva temporaneamente tesserato e dalla quale ha dovuto separarsi per ritornare agli ordini di coach George Karl che lo ha eletto come principale terminale offensivo delle “Pepite”. Gallinari si è dimostrato ottimista, ecco le sue parole ai giornalisti di Denver:

    “Ho giocato gli Europei con la Nazionale, poi sono rimasto in Italia con l’Olimpia. Sono state 2 esperienze preziose, entrambe mi hanno regalato molte emozioni . Giocare per Milano e per la maglia azzurra lascia sensazioni speciali. Sarà una stagione incredibile, tosta, senza un attimo di pausa. Io sono pronto per un’annata da protagonista. Sono contento di essere una pedina importante per la società e sono felice del fatto che il coach creda molto in me. La squadra non è al completo, quindi è difficile capire dove possiamo arrivare. Senza Nenè perdiamo molto sotto canestro ma abbiamo comunque un buon settore lunghi”

    Chi invece ha una situazione particolare è Marco Belinelli, al quale i New Orleans Hornets hanno fatto pervenire un rinnovo di contratto da 3,5 milioni a stagione, ma la guardia italiana ancora non ha dato una risposta alla dirigenza del suo team dato che essendo free agent con restrizione potrebbe approfittare della situazione per andare a giocare in una grande squadra (si parla sempre dei Chicago Bulls). Tuttavia gli Hornets potrebbero ugualmente trattenerlo pareggiando l’offerta contrattuale più alta che perverrà a Marco. Intanto però il “Beli” temporaneamente non potrà, per via di questa situazione, partecipare al training camp di New Orleans dato che senza contratto decade anche la necessaria copertura assicurativa. Per lui nell’ultima stagione 10,4 punti di media in Louisiana. In un team che ha già perso David West (andato ad Indiana da free agent) e che rischia di perdere la “Stella” Chris Paul per poco o nulla (per lui ci sono i Clippers), Belinelli diventerebbe uno dei giocatori più importanti nel roster ed avrebbe molto spazio sul parquet ed una “visibilità” (per altre squadre interessate) molto maggiore.

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