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  • Calciopoli, nuova intercettazione coinvolge la Roma

    Calciopoli, nuova intercettazione coinvolge la Roma

    Ieri la bomba di Luciano Moggi con l’annuncio a radio Manà Manà di una nuova intercettazione che stravolgerà ulteriomente il processo a Calciopoli in corso a Napoli stabilendo in maniera chiara chi ha organizzato il presunto complotto ai danni della JUventus.

    Quest’oggi è iniziata a circolare in rete una intercettazione datata 10 maggio del 2005, fra un di­rigente della Roma e uno della Federcalcio. La società giallorossa al pari della Fiorentina in quel campionato era alle prese con una delicata posizione in classifica con il concreto rischio retrocessione. Dal contenuto dell’intercettazione si intuisce che anche i giallorossi organizzavano incontri per cercare appoggi e agganci

    Dirigente Roma: Ci vuole una per­sona di spessore…
    Dirigente Figc Ora come ora chi c’hanno in mente loro?”

    DR: Loro adesso non c’hanno in men­te… Come fai se non ti salvi?
    DF: Non c’è dubbio…

    DR: C’è sta poraccia sta’ così, secon­do me ha anche bisogno di qualche se­gnale dall’alto… ….sta’ a pezzi proprio… quindi secondo me se qualcuno gli dà un segnale di star tranquilla, di star se­rena la situazione è sotto controllo que­sta una boccata di ossigeno la pren­de… Secondo me un segnale bisogna pure darglielo…
    DF: Senti fa’ una cosa, quando si fa’ l’incontro con *** a Roma, mettiamo noi si faccia il pranzo, magari si va a pren­dere un caffé da Rosella Sensi…

    DR: Anche, per tranquillizzarla un po’…capito?
    DF Va bene dai te lo prometto, o mar­tedi o mercoledì..”

    Se l’incontro ci fu non è dato saperlo ma a questo punto è rivedibile in ottica diversa una intercettazione di Pradè e Mazzini di undici giorni dopo

    M. “Sono Innocenzo Mazzini, sono il tuo presidente…”
    P. “Mamma mia, ma come è possibile che non rispondo a te, ma scherzi. Con quello che stai facendo per noi. Non lo avevo sentito Innocenzo…Ce l’ho… Avevo il vibra….”

    M. “Dimmi un po’ come tu vai”
    P. “Eh, che ci devi da’… Lo sai che punto molto su di te eh?”

    M. “Oh, che devo fare di più?”
    P. “Niente, devo passare domani e poi c’è un grande futuro. E anzi, se passa­te domani mi piacerebbe tanto incon­trarti e paralrti. Anche la dottoressa Sensi. Incontrarci”

    M. “Comunque troverai un ambienti­no… Meno male che tu sei tutelato molto… Perché c’è un grande arbitro”
    P. “Quanto grande?”

    M. “Grandissimo…”
    P. “Vabbò…”

    M. “Per cui… Mi raccomando a te. De­terminazione, voglia, corsa….tutte co­se dovresti avere però non lo so se tu ce l’hai”
    P. “Non ce l’ho”

    M. “Però tielli insieme dai, forza”
    P. “D’accordo. Grazie Innocenzo”

    M. “Ci sentiamo settimana prossima a salvezza tocchiamoci le palle, va be­ne?”

    A questo punto il mistero sulla sparizione delle intercettazioni si allarga dall’Inter alla Roma continuando ad alimentare la teoria di un doppio peso nella gestione del processo omettendo la posizione di alcuni protagonisti.

  • La Roma fra rinnovi e addii: Pradè resta, Montali forse no

    La Roma fra rinnovi e addii: Pradè resta, Montali forse no

    La nuova Roma ha fretta di organizzarsi per preparare la prossima stagione, senza indugi che possano causare perdita di tempo prezioso e creare un gap temporale con le rivali, che possa compromettere la competitività della squadra nella prossima stagione.
    Walter Sabatini firmerà il proprio contratto il primo Luglio, intanto vuole libertà ed autonomia gestionale per risolvere le intricate vicende legate ai rinnovi contrattuali, fra cui quello di Daniele De Rossi, e poi a seguire quelli di Vucinic, Pizarro e Menez per poi occuparsi della vicenda allenatore: in tal caso, la prima scelta resta sempre lo spagnolo Luis Enrique con Didier Deshamps come prima alternativa.

    Ma aldilà delle questioni puramente calcistiche, in questi giorni in casa Roma l’attualità riguarda la definizione dell’organigramma, laddove esiste un problema di coabitazione fra figure simili, che rischierebbero di ostacolarsi a vicenda. In particolare, con i punti fermi di Walter Sabatini in veste di direttore sportivo e Franco Baldini come direttore generale, pare che Pradè abbai deciso di ricollocarsi, rivestendo la figura di capo degli osservatori, mentre Montali non pare intenzionato ad accettare un ridimensionamento del suo ruolo, anche perchè ritiene di avere il merito di aver gestito egregiamente la situazione in un periodo di transizione, nella fase finale dell’era Sensi, fra mille problemi da affrontare e risolvere e non ritiene giusto abdicare proprio nel momento in cui si costruisce il nuovo corso.

    Nei prossimi giorni, dunque, l’avvocato di UniCredit, Roberto Capelli, incontrerà Gian Paolo Montali per un confronto chiarificatore al termine del quale si potrà sapere con certezza quale sarà il futuro di Montali stesso: è certo, comunque, che l’ex tecnico del volley non è disposto a compiere passi indietro e che se gli venissero richiesti dalla società è pronto a lasciare.

  • Roma, presto cessione ufficiale

    Roma, presto cessione ufficiale

    «I tempi sono molto brevi attendiamo l’Antitrust, stiamo andando alla conclusione». Così  l’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, risponde alle domande dei cronisti che lo incalzano sui tempi della cessione del club capitolino. La sensazione è che nel giro di un paio di settimane l’annosa questione societaria del club di Trigoria sarà finalmente risolta. E solo al momento dell’ufficializzazione del passaggio di mani si potrà capire con chiarezza la portata del progetto americano.

    Ad oggi poche certezze e molte ipotesi hanno costellato il futuro della squadra. Walter Sabatini è l’unico tassello certo. Sarà lui il nuovo ds e già da tempo ha ricevuto il mandato e si sta muovendo per costruire la nuova Roma. Anche Franco Baldini dovrebbe liberarsi dal contratto con la federazione inglese ed entrare nel team di dirigenti romanisti, ma resta un acquisto ufficioso. Sempre nel campo del possibile, Gian Paolo Montali dovrebbe rimanere. Difficile, invece, che Daniele Pradè possa continuare la sua esperienza in giallorosso, anche se voci di corridoio non escludono tale prospettiva. Pradè, infatti, che sarà sotto contratto fino al 2013, potrebbe restare nell’organigramma in qualità di capo degli osservatori per mettere a frutto quella competenza che negli ultimi anni è stata ostacolata dal budget limitato. La piazza non sembra essere d’accordo ricordando alcune scelte sbagliate come gli acquisti di Adriano, Cicinho o Julio Baptista, ma è pur vero che fu proprio Pradè a indicare Luciano Spalletti come nuovo tecnico nel 2005.

    Se la composizione della nuova dirigenza non è chiara lo è ancora di meno la nuova rosa. Quel che è certo è che una tifoseria così numerosa e importante non accetterebbe una società poco seria. Gli americani sembrano intenzionati a investire molto e bene ed il potenziale da cui partono è di tutto rispetto e Unicredit, che ha appena rinnovato il contratto di sponsorizzazione della Champions League fino al 2015, funge da garante perchè la Roma torni ai vertici.

  • Roma, Montali con Baldini. Ballottaggio Pradè – Sabatini

    Roma, Montali con Baldini. Ballottaggio Pradè – Sabatini

    L’arrivo di DiBenedetto alla Roma ha portato una ventata di cambiamenti, di nuovi programmi, di ristrutturazione societaria, nuove strategie di mercato. Prima di tutto, però, è necessario definire gli uomini che prenderanno parte a livello societario del progetto.

    Per i programmi futuri sembra vi sia convergenza sul nome di Gian Paolo Montali, attuale direttore operativo, come referente principale della proprietà, che verrebbe investito anche di compiti organizzativi e di rappresentanza della società a livello istituzionale, con un contratto biennale. L’intenzione di coinvolgere direttamente Gian Paolo Montali nel progetto, si è colta da alcuni “segnali” pressocchè inequivocabili, che hanno allontanato i “rumors” dei giorni scorsi.

    Ieri, infatti, a Roma si è svolto un vertice nel celebre studio legale Grimaldi, al quale ha partecipato lo stesso Montali – arrivato di buon’ora, alle 9.30 – oltre che l’avvocato Cappelli, in rappresentanza di UniCredit, e l’avvocato Baldissoni per lo studio Tonucci che segue Di Benedetto in Italia.

    Nel vertice si è discusso molto anche di calcio, e di problematiche attuali legate all’andamento della squadra, con Di Benedetto che ha da subito dimostrato di fidarsi di Montali, scegliendolo come principale interlocutore. L’americano si è voluto informare sulla gestione tecnica di Montella, sulla situazione dei rinnovi contrattuali di De Rossi e Menez, consigliando a Montali di convocarli in sede per conoscere le loro intenzioni e per proporre, eventualmente, un rinnovo contrattuale.

    Per quanto concerne il capitolo “potenziamento organigramma”, se Montali dovesse rivestire dal prossimo anno un ruolo di rappresentanza della Roma in Lega ed in Federcalcio, per l’area tecnica appare probabile il ritorno di Franco Baldini, braccio destro di Capello. Anche se il suo arrivo potrebbe essere posticipato di un anno, in quanto il suo contratto con la Federcalcio inglese scadrà nel Giugno 2012, al termine degli Europei.

    Se il responsabile tecnico diventasse Franco Baldini, è già delineato che il responsabile del mercato sarebbe Walter Sabatini, ex direttore sportivo di Lazio e Palermo, che sarebbe già stato contattato dall’avvocato Baldissoni. 

    Nei prossimi mesi, dunque, è previsto un contatto diretto con lo stesso Baldini, per conoscere le sue intenzioni. Qualora Franco Baldini non dovesse essere disponibile ad intraprendere nuovamente il progetto Roma, verrebbe sicuramente riconfermato Daniele Pradè, che ha ancora due anni di contratto come direttore sportivo in giallorosso.

    Il quadro, dunque, appare ancora non completamente delineato, restano molti nodi da sciogliere, com’è normale che sia in un progetto appena decollato. L’unica certezza è che l’americano Di Benedetto vorrebbe fortemente che la Roma riuscisse a centrare la qualificazione alla prossima Champions League, per i conseguenti benefici economici e per il conseguente ritorno di immagine; ma, se l’obiettivo – peraltro tutt’altro che semplice data l’attuale situazione di classifica – non venisse centrato, si opererebbe comunque un sostanziale rafforzamento sul mercato, puntando ad alcuni “colpi ad effetto”.

    Fra questi, pare ancora aperta la pista Gigi Buffon. Il 33 enne portiere bianconero, infatti, ancora in bilico fra la scelta di un rinnovo “a vita” con la maglia della Juventus, ed una cessione importante, che gli consentisse di giocare almeno altri quattro o cinque anni ai massimi livelli,  si è espresso positivamente sul progetto Roma a stelle e strisce: “Sarebbe molto importante l’ingresso nel calcio italiano di un personaggio di questo spessore e con una disponibilità simile”.  

  • Mercato Roma, Baldini-Sabatini o Montali-Pradè?

    Mercato Roma, Baldini-Sabatini o Montali-Pradè?

    La Roma sta per diventare americana e il calciomercato è in fermento aspettando le scelte strategiche della nuova proprietà capitanata dall’italo americano Thomas DiBenedetto. I giallorossi da anni abituati a far di necessità virtù vengono insieriti come favoriti in ogni trattativa, ma ancor prima dei giocatori la nuova dirigenza dovrà scegliere i ruoli manageriali.

    Indiscrezioni vogliono Unicredit (controllerà il 40% del pacchetto azionario) orientatata a confermare il trio Montali, Pradè, Montella allargando i compiti operativi del primo a tutta la gestione, mentre Pradè sarà l’uomo mercato.

    Gli americani sembrano invece orientati a portare a Roma Franco Baldini adesso con Capello in Inghilterra. Baldini dovrebbe fare da direttore generale mentre l’ex Palermo Walter Sabatini dovrebbe esser l’uomo mercato, e il ruolo di allenatore dovrebbe andare a Carlo Ancelotti.

    Nelle ultime ore si è paventata anche l’ipotesi Pierpaolo Marino ma al momento è un ipotesi remota. Dalla decisione di DiBeneddetto dipenderanno le strategie di molte squadre di serie A, pare infatti che anche la Samp voglia Sabatini per costruire un nuovo ciclo, mentre il Bari vorrebbe affidarsi a Marino.

  • Mexes si promette al Milan. La Roma pensa ad Astori

    Mexes si promette al Milan. La Roma pensa ad Astori

    Sin da questa estate si era detto che il trasferimento alla Roma di Marco Borriello era valso al Milan un diritto di prelazione su Philippe Mexes. Il difensore francese dopo sette stagioni in giallorosso al termine della stagione si legherà al Milan dove lo attende il pesante fardello di esser considerato “il vice Nesta”.

    Nonostante l’Equipe ieri vociferava di un interessamento concreto del Milan per il giovane Mamadou Sakho da più parti arrivano conferme dell’accordo ormai totale tra Galliani e Mexes con il contratto già pronto per legare in francese al Milan per le prossime quattro stagione. Indiscrezioni del web vogliono una conferma in un “simpatico” botta e risposta nel post partita di Milan-Napoli tra Pradè e Galliani, il ds giallorosso avrebbe detto “e così ci porti via Mexes” il plenipoteziario di via Turati con il solito sorrisone ha lasciato però cadere la provocazione.

    I rapporti tra i giallorossi e il Milan sono comunque ottimi e a tal proposito proprio il Milan potrebbe aiutare la Roma a prendere il sostituto del francese, cedendo a parziale contropartita la metà del cartellino di Astori lasciando poi i giallorossi a trattare il riscatto con il Cagliari.

  • L’ombra di Lippi imbarazza Ranieri

    La Roma torna da Brescia con le ossa rotte e con il morale sotto i piedi e alle porte c’è l’Inter in una partita che può esser crocevia per il futuro di Ranieri. Il tecnico romano visibilmente sofferente e a disagio per il momento che sta vivendo la sua squadra e per la sua situazione contrattuale si scaglia contro chi sotto traccia sta trattando con altri allenatori.

    “C’è chi si muove nell’ombra, qualcosa c’è. Lippi? I nomi e i cognomi i giornali li hanno fatti, si vede che sanno qualcosa anche loro. A Torino sapevo che era Lippi. D’altra parte lo sapevano tutti, c’era stata la famosa cena della piadina.” Sulla partita di questa sera è ancora più furioso “Sono curioso di sapere se il rigore al Brescia l’ha dato il guardalinee: perche’ se e’ cosi’ e’ da ricovero. Sarò eccessivo ma c’erano due rigori per noi e quello del Brescia non c’era. Il mani in area l’abbiamo visto tutti, solo loro, arbitro e guardalinee non se ne sono accorti”.

    La risposta di Daniele Pradè è immediata: “Non esiste assolutamente nulla nè con Lippi nè con nessun altro, da parte nostra c’è grandissima fiducia, stima e amicizia verso Ranieri. La società è trasparente, qualsiasi problema lo affrontiamo con il nostro allenatore”. In questo modo il ds mette a tacere le voci che circolano sui presunti contatti con altri allenatori, in caso di esonero di Ranieri

  • Borriello alla Roma in prestito. Capolavoro Roma

    Borriello alla Roma in prestito. Capolavoro Roma

    Adesso è ufficiale Daniele Pradè e Rosella Sensi compiono l’ennesimo miracolo per la Roma di Claudio Ranieri. Da sempre alle prese con problemi di bilancio e di liquidità e ancor più adesso con la presenza ingombrante di Unicredit alla proprietà.

    Dopo esser inventata le cessioni minori per racimolare i soldi per Burdisso nel rush finale i giallorossi superano la Juventus prendendo dal Milan Marco Borriello in prestito oneroso (2 milioni di euro) con diritto di riscatto fissato a 13 milioni.

    A completare la giornata da sogno arriva anche il portiere Rubinho dal Palermo completando di fatto l’organico giallorosso adesso più competitivo e vicino al Milan e all’Inter.

  • Pradè rilancia, Burdisso dice no alla Juve

    Oltre al caos intorno alla trattativa per Ibrahimovic a tenere banco in Italia in queste ore è la trattativa tra Juventus, Inter e Roma per Nicolas Burdisso. I nerazzurri ieri hanno praticamente chiuso con Marotta per il passaggio del difensore argentino a titolo definitivo ma sono stati costretti ad alzare bandiera bianca per l’ostracismo giocatore alla cessione.

    La Roma, incassati i soldi della cessione di Cerci alla Fiorentina, è pronta a pareggiare l’offerta della Juventus per riportare il difensore nella capitale e Pradè è già volato a Milano per trattare personalmente la cessione.

    A confermare il lungo susseguirsi di indiscrezioni è Fernando Hidalgo, procuratore del calciatore ai microfoni di Sky: “la Roma è pronta a pareggiare l’offerta della Juventus per Burdisso. Non recando danni ai nerazzurri Nicolas vuole la Roma, dove c’è suo fratello e vuole vivere la sua famiglia. Ringraziamo comunque la Juventus.”

  • Ranieri – Roma: la fine di un idillio? E Adriano è già ai box

    La Roma è considerata ancora la principale rivale dell’Inter nella ricorsa al titolo di campioni d’Italia ma da questo precampionato si ha la sensazione che la squadra sia meno competitiva della scorsa stagione.

    Tutti conosciamo i problemi finanziari dei giallorossi e quindi và considerato un acquisto non aver ceduto nessun dei pezzi pregiati in organico. Detto questo però i colpi low cost Adriano e Simplicio sembrano non aver portato quei ricambi necessari all’undici titolare.

    La scommessa Adriano, arrivato in sovrappeso e adesso costretto ai box per un mese (5 partite di campionato e 2 di Champions), al momento sembra lontano dall’Imperatore conosciuto anni fa.

    In più c’è da considerare che Burdisso, l’unico vero acquisto richiesto esplicitamente da Ranieri è praticamente un giocatore della Juventus tanto che sia il tecnico che il giocatore hanno dimostrato il proprio disappunto per la lentezza di Pradè nel preparare la trattativa.