Tag: daniele portanova

  • Lazio – Bologna 1-3. Biancocelesti nervosi, gli emiliani volano

    Lazio – Bologna 1-3. Biancocelesti nervosi, gli emiliani volano

    Lazio Bologna 1-3. Continua il momento d’oro della squadra emiliana che dopo aver fermato la Juventus fa il colpaccio in casa della formazione di Lotito. Un tre a uno meritato per l’undici di Pioli, agevolato anche dalla doppia inferiorità numerica dei biancocelesti, che ritornano così sulla terra dopo la vittoria ottenuta nel derby. Un ko che tra l’altro non permette ai capitolini portarsi ad appena due punti dalla Juve e a sei lunghezze dalla capolista Milan. Bologna che ha dimostrato di essere in grandissima forma, agguantando il nono posto in classifica a quota 35 punti e di fatto mettendosi al sicuro per ciò che concerne la zona salvezza.

    Non presenta sorprese l’undici iniziale della Lazio: Reja infatti deve fare i conti con numerose assenze, specie nel reparto arretrato dove inizialmente trova spazio Zauri. Per il resto tutto secondo quanto previsto alla vigilia. Nel 4-2-3-1 infatti, davanti a Marchetti, trova spazio una difesa formata da Zauri e Garrido laterali, Diakitè e Dias centrali. Ledesma e Matuzalem davanti alla difesa, con il trio Gonzalez, Hernanes, Mauri dietro l’unica punta Klose. Tante le sorprese di Pioli invece: la maggiore è l’assenza dall’undici titolare di Di Vaio. Al suo posto Acquafresca. Fuori anche Pulzetti, mentre c’è dall’inizio Garics. Il 3-4-1-2 vede, davanti a Gillet, il trio Raggi, Portanova, Antonnson. A centrocampo Garics e Rubin sono i laterali, con Khrin e Mudingayi in mezzo. Ramirez e Diamanti giocano dietro Acquafresca.

    Esultanza Alessandro Diamanti © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    In avvio gli emiliani mettono subito le cose in chiaro, grazie ad un Diamanti che ispira l’intera manovra, ed è proprio lui che al 10’ soffia la palla a Garrido involandosi in contropiede ma Marchetti respinge il suo tiro. Appena 1’ dopo ecco il gol del vantaggio rossoblu: Acquafresca, servito da Raggi, calcia in porta trovando la respinta di Marchetti, sfera sui piedi di Portanova che solitario insacca per l’1-0. Al 18’ il Bologna potrebbe raddoppiare, ma Diamanti centra in pieno la traversa. La Lazio, frastornata, si fa vedere con il solo Mauri il quale chiama in causa per due volte Gillet. Al 28’ il raddoppio del Bologna: Marchetti anticipa Acquafresca e la palla termina, a porta sguarnita, sui piedi di Diamanti che non ha problemi ad insaccare. I biancocelesti potrebbero tornare subito in gara con Mauri ma Gillet risponde ancora presente, mentre Klose conclude a lato. Piove sul bagnato per la Lazio che al 42’ resta in dieci: Matuzalem rifilata una manata a Diamanti beccandosi un sacrosanto cartellino rosso.

    Ad inizio ripresa Reja si gioca la carta Alfaro al posto di Zauri. Sembra però che nulla cambi sino al 11’ quando Rubin compie una leggerezza servendo Gillet al momento fuori dai pali. Autogol e Lazio di nuovo in partita. Ma l’illusione dura poco visto che al 13’ Gonzalez viene espulso dopo aver fermato Ramirez in contropiede. Lazio in nove e sotto di due gol visto che sulla susseguente punizione del limite il tiro di Diamanti incoccia la barriera con Khrin che è bravo a riprendere la respinta e siglare il gol. Il Bologna da li in poi amministra, e i cambi dei laziali, con Candreva e Kozak in campo, servono a poco. Pioli può essere soddisfatto: il suo Bologna è una delle squadre più in forma del momento. Per la Lazio invece una brusca frenata dopo la vittoria nel derby.

  • Calcioscommesse, Manganelli fa tremare la Serie A

    Calcioscommesse, Manganelli fa tremare la Serie A

    Lo scandalo del calcioscommesse è pronto ad andare nuovamente in onda con una trama difficilmente immaginabile fino all’estate scorsa. A darne l’annuncio è nientemeno che il capo della Polizia Manganelli, il quale ha anche rigettato qualsiasi ipotesi di amnistia ventilata nei giorni scorsi. Lo spettacolo non riguarderà soltanto i giocatori di seconda e terza fascia, gli attori principali saranno gli stessi calciatori della Serie A, tra cui alcuni nomi eccellenti. Non ci resta che aspettare la presentazione del casting, che con tutta probabilità avverrà nei prossimi giorni.

    PUGNO DURO – Manganelli ha voluto lanciare un chiaro segnale a tutto il mondo del calcio, quando ieri mattina ha parlato dell’inchiesta sul calcioscommesse durante il primo seminario sulla legalità nello sport, tenutosi all’interno della Scuola di formazione della Polizia di Stato a Roma. Ha esplicitamente affermato che presto ci saranno importanti novità, chiarendo come le indagini siano giunte ad un momento cruciale. Riguardo l’amnistia paventata dallo stesso pm di Cremona Roberto Di Martino la scorsa settimana, Manganelli ha dichiarato che non ci sarà alcun provvedimento in questa direzione, rilanciando con forza il concetto di fermezza.

    SERIE A COINVOLTA – Fino ad oggi il calciatore più famoso finito in manette è stato Cristiano Doni. Entro breve però il centrocampista dell’Atalanta potrebbe essere in buona compagnia. I nomi che circolano in queste ultime ore stanno facendo tremare il campionato di Serie A. La prossima stagione i tifosi italiani rischiano di fare i conti con una raffica di asterischi affianco ciascuna squadra della massima serie. Secondo il sito di Sportmediaset, rischiano grosso le tifoserie di Lazio, Chievo e Bologna. Sarebbero infatti finiti nel mirino degli investigatori il vice-capitano biancoceleste Stefano Mauri, il leader gialloblu Pellissier e il difensore degli emiliani Portanova. In oltre gli stessi Bonucci e Almiron, per la loro precedente esperienza a Bari, sarebbero coinvolti nell’inchiesta soprannominata Last Bet.

    daniele portanova | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    PORTANOVA SI TIRA FUORI – Il centrale difensivo del Bologna si è presentato ieri presso la procura di Bari volontariamente per dichiarare la sua estraneità all’intera vicenda. Secondo il quotidiano Il resto del Carlino, Portanova avrebbe confermato agli inquirenti di aver ricevuto tre giorni prima del match Bologna Bari (ultima partita del campionato scorso, conclusosi con il risultato di 4-0 in favore dei pugliesi) la telefonata di Andrea Masiello (ora in forza all’Atalanta), specificando però come sia normale per ex compagni di squadra telefonarsi alla vigilia di una gara che li vede avversari. Ha inoltre dichiarato di aver ricevuto la visita di alcuni parenti dell’ex difensore del Bari, verosimilmente per convincerlo ad attuare la combine, chiarendo di averli mandati via senza che neanche potessero finire il discorso.

    IACOVELLI – Il nome di Portanova era stato riferito agli inquirenti da Angelo Iacovelli, l’infermiere che avrebbe fatto da mediatore tra i giocatori del Bari e i clan locali, il cui scopo era quello di servirsi delle scommesse per riciclare denaro. Durante il suo interrogatorio, Iacovelli affermò di aver avuto rassicurazioni da Masiello riguardo Bologna Bari, per via dell’accordo raggiunto con il difensore del Bologna.

  • Juve-Bologna: Le pagelle. Vucinic ingenuo, Portanova imperioso

    Juve-Bologna: Le pagelle. Vucinic ingenuo, Portanova imperioso

    Buffon 6,5: SuperGigi nelle ultime uscite non è stato chiamato a grossi interventi e anche ieri sera se non fosse stato per De Ceglie e la sua ingenuità non avrebbe corso molti pericoli, ma sull’unica occasione ha risposto presente, a mio avviso incolpevole sul gol di Portanova. Chiellini-De Ceglie 5: Uno consente il tiro a pochi passi dalla porta a Casarini, sul quale Buffon mette una pezza, l’altro completa l’opera facendosi sovrastare in maniera beffarda da Portanova, ed è così che la frittata è fatta. L’insufficienza è solo per questo, prima e dopo il gol una partita da sei pieno per entrambe, ma purtroppo pesa quella macchia che ha voluto dire due punti in meno in cascina. Pirlo 7: E’ il faro di questa Juve, nel primo tempo soffre le marcature asfissianti di Ramirez e Mudingayi, ma trova lo stesso il lampo per mandare a rete Vucinic, nel secondo gode di più spazio e porta pericoli costanti sia con i lanci, chiedere a Krasic, sia con azioni personali domandare a Gillet. Eccezionale anche in fase di copertura. Krasic 6: Buono il suo reintegro graduale, Conte, contrariamente a quanto si pensi, lo vede e lo considera come una pedina importante per il suo gioco. Milos viene da un infortunio e non ha ancora quella spinta propulsiva nelle gambe che è la sua caratteristica migliore, sfiora il gol del raddoppio e sbaglia qualche tocco semplice, ma sta tornando e i tifosi non vedono l’ora di vederlo scorrazzare per il campo la sua bionda chioma. Vucinic 5: Fa e disfà. Ottima intesa con Pirlo sull’azione del gol, ma prende due cartellini gialli ingenuamente lasciando la sua squadra in dieci uomini per un tempo intero, forse sul primo l’arbitro è un po’ fiscale, ma sul secondo non può commettere un fallo del genere sulla trequarti avversaria, con Casarin lontano dalla porta. Da rivedere, ma alcuni scambi con Del Piero sembrano mostrare il Vucinic migliore, che a Siena, fatta eccezione per l’assist a Matri, non si era visto. Juventus (4-2-4): Buffon 6,5; Lichtsteiner 6,5, Barzagli 7, Chiellini 5, De Ceglie 5 (29′ st Vidal 6); Pirlo 7, Marchisio 6,5; Krasic 6 (15′ st Giaccherini 6), Vucinic 5, Del Piero 5,5 (1′ st Matri 6), Pepe 6. A disp.: Storari, Bonucci, Elia, Quagliarella.

    ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
      Gillet 7: Non si capisce come un giocatore della sua qualità sia stato relegato per anni nella serie B o a lottare sempre per la salvezza con la maglia del Bari, un portiere con le sue qualità avrebbe meritato sorti migliori e ieri ne ha dato dimostrazione salvando in più di un’occasione il risultato e mantenendolo sul punteggio di parità. Incolpevole sul gol del vantaggio bianconero non è colpa sua se Konè abbandona la palla e lascia lo spazio a Pirlo di pescare Vucinic tutto solo in area. Portanova 7: Ha dei clienti non facili, ma l’ex Siena non sfigura, anzi si dimostra giocatore di qualità e di tenacia, ha il grande merito di riportare in parità la sfida con un imperioso stacco di testa su un calcio d’angolo, sovrastando Chiellini che non è di certo un fuscello. Konè 5: Nervoso, poco lucido e molto molto ingenuo nell’occasione del gol juventino, non si può concedere tutto quello spazio ad uno come Pirlo e l’albanese naturalizzato greco, dovrebbe saperlo. Mudingayi 6,5: Si francobolla a Pirlo e non lo molla un attimo nel primo tempo, lasciandolo soltanto quando il regista bianconero arretra per prendere palla, ma in quel caso lo affida alle cure di Ramirez. Salva sulla linea un tiro a botta sicura di Barzagli e lotta su ogni pallone con grande ardore, a volte pure troppo. Acquafresca 4,5: L’unica domanda che mi sovviene è: Dov’è? Statico,immobile e mai pericoloso, i suoi compagni di certo non lo aiutano, ma si sa che in casa delle grandi il ruolo dell’attaccante è anche quello di sacrificarsi, lui non lo fa e non si capisce cmo Bisoli possa averlo preferito a capitan Di Vaio. Da troppe stagioni vive nell’ombra dopo l’ottimo exploit di Cagliari più nulla sicuramente un giocatore da recuperare. Bologna (4-4-1-1): Gillet 7; Casarini 6, Portanova 7, Antonsson 6, Morleo 6; Perez 6 (1′ st Khrin 6), Mudingayi 6,5, Konè 5, Ramirez 6,5; Diamanti 5,5 (1′ st Pulzetti 6); Acquafresca 4,5 (21′ st Di Vaio 5,5). A disp.: Agliardi, Garics, Paponi, Crespo.

  • Juve solo pari, ma sempre in vetta

    Juve solo pari, ma sempre in vetta

    Alla terza partita arriva la prima frenata della Juventus, in uno stadio che ormai sembra essere un girone dantesco ogni qualvolta che i bianconeri giocano in casa, gli uomini di Conte, incappano in un pareggio contro il Bologna, ma grazie agli altri risultati riescono a mantenere la vetta. La partita comincia con toni molto sommessi, i padroni di casa sembrano non riuscire a sfondare la difesa della squadra rossoblu, ben ordinata in campo e che blocca Pirlo, piazzandogli un uomo fisso alle spalle e asfissiando gli avanti bianconeri con una marcatura a uomo. Il risultato può dunque sbloccarsi solo grazie ad un’invenzione e chi meglio del duo formato dal regista ex Milan e da Mirko Vucinic può riuscire nell’impresa. Ecco che al 29° la Juventus passa, punizione procurata dal montenegrino sulla trequarti avversaria, il regista bianconero si posiziona in battuta e furbescamente lancia subito l’attaccante ex Roma in area, da lì uno come lui non può sbagliare, diagonale ad incrociare sul secondo palo e Gillet è battuto, 1-0 e lo stadio esplode. Sembra adesso tutto facile per la Vecchia Signora e ne è prova anche il fatto che pochi minuti dopo il gol, Krasic con una cavalcata delle sue arriva al limite dell’area e appoggia al capitano, Alex prende la mira e prova un tiro dei suoi a giro sul secondo palo, la palla esce di un nulla. Al 36° è ancora l’esterno serbo a rendersi pericoloso, cross in mezzo di Pepe, svarione della difesa felsinea e palla che arriva sui piedi del biondo esterno, botta di sinistro di prima intenzione ma Gillet risponde presente. Nel calcio si sa niente è scontato ed al 46° che succede l’imponderabile, Vucinic rincorre un avversario e in scivolata tenta di fermarne  l’azione, il fallo sarebbe da ammonizione, ma Gava ricorda che il montenegrino è stato già ammonito e lo grazia, in un primo momento, salvo poi essere circondato dai giocatori del Bologna e ritornare sulla propria decisione, secondo giallo e conseguente espulsione, Juve in 10. Ingenuo l’attaccante, troppo condizionabile il direttore di gara.

    ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Inizia il secondo tempo e ci si aspetta la reazione del Bologna, forte anche della superiorità numerica e invece è ancora la Juventus a sfiorare il doppio vantaggio, Pirlo, ancora lui, illumina con un lancio millimetrico e pesca Krasic in area, il serbo stoppa bene e tira sul palo lungo da posizione defilata, la palla sfiora il legno alla destra di Gillet e finisce fuori. Nel calcio una legge non scritta vuole che ad un gol sbagliato ne segua uno subìto, ed, infatti così è. I rossoblu passano, al 51° errore madornale di De Ceglie in area che regala a Casarin un tiro a botta sicura a pochi passi da Buffon, ma SuperGigi compie il miracolo e devia in angolo, sul successivo corner, Portanova sovrasta Chiellini e batte l’estremo difensore bianconero siglando il punto del pareggio. Adesso tutto è ristabilito e pensi che la vecchia Juve si rintani in difesa per cercare di proteggere almeno un punto. Sbagliato. Gli uomini di Conte hanno fame di vittoria e sospinti da un pubblico mai domo nell’incitare, collezionano tra il 61° e il 70° minuto diverse azioni pericolose che solo i riflessi di Gillet e la prontezza di Mudingayi vanificano. La squadra però continua a spingere e anche se non si rende più pericolosa, nonostante l’uomo in meno costringe i rossoblu emiliani a proteggere il bottino con 10 uomini dietro la linea della palla, è la Juve che non ti aspetti è la Juve di Conte, una squadra che come detto ha fame di vittorie e che vuol tornare sulla cresta dell’onda. Due punti persi, come dice il tecnico bianconero, ma il carattere c’è e il lavoro, si sa, alla lunga paga.

  • Bologna: otto calciatori indagati per pass T7

    Bologna: otto calciatori indagati per pass T7

    Calciatori del Bologna ancora al centro dell’indagine sull’assegnazione di pass  finalizzati ad ottenere un accesso privilegiato alle zone del centro cittadino che dovrebebro essere a traffico limitato.

    Marco Di Vaio | © Gabriele Guerra/Getty Images
    Dopo l’indagine per falso (uso di “atto falso”) e per truffa ai danni di Marco Di Vaio per aver ottenuto la cancellazione di alcune multe associando la targa della sua vettura a quella di alcuni mezzi intestati ad alcuni disabili, realmente portatori di handicap fisici, con la collaborazione della signora tuttofare di fiducia del Bologna, tale Marilena Molinari, ora l’ inchiesta amplia il suo raggio d’azione ad altri otto calciatori, nel ramo dell’ inchiesta denominato “T7”. Il campanello d’allarme che ha dato il “La” all’apertuta dell’ inchiesta, però, è stata proprio la mancanza della documentazione relativa alla “prossima acquisizione della residenza” e tale mancanza riscontrata ha fatto scattare l’indagine della polizia, accertando che – in realtà – per i calciatori mancavano i presupposti ogegttivi per poter ottenere il fatidico permesso T7. I giocatori rossoblu coinvolti nell’imbarazzante vicenda sono i seguenti: il portiere Viviano, Portanova, Mutarelli, Mudingayi, Morleo, Esposito, Moras, e capitan Di Vaio, oltre che Paonessa passato al Cesena. Inoltre, sono state iscritte nel registro degli indagatai anche le rispettive quattro mogli o compagne dei calciatori Marco Di Vaio, Portanova, Viviano e Mudingayi. Senza dubbio, un altro episodio ben poco edificante per la società rossoblu.

  • Rimonta Lazio, allontanato l’incubo retrocessione. Bologna ko 3-2

    Seconda vittoria consecutiva in trasferta per i biancocelesti che rimontano il Bologna nel secondo tempo dopo aver chiuso la prima frazione in svantaggio per 2-1.

    Partenza al fulmicotone per la compagine rossoblù che grazie a Guana riesce a portarsi in vantaggio al 12’ dopo un errore di disimpegno di Biava. Passano 5 minuti e su calcio d’ angolo Portanova raddoppia con un imperioso colpo di testa. La Lazio non sembra reagire subito ma riesce, ad un minuto dalla fine della prima frazione, ad accorciare le distanze con Mauri.
    Secondo tempo che si apre con la mossa giusta da parte di Reja che inserisce Rocchi al posto di Biava consentendo di avere un ottimo punto di riferimento in attacco. Pareggio raggiunto con Dias dopo un’ azione rocambolesca in area rossoblù al 53′ e rimonta completata cinque minuti dopo con il gol proprio di Tommaso Rocchi.

    Il Bologna sprofonda, quinta sconfitta consecutiva per la compagine di Colomba, con l’Atalanta, terz’ultima, che è distante quattro punti ma con lo scontro diretto da giocarsi in casa dei bergamaschi. La Lazio, invece, riacquista fiducia nei propri mezzi, importantissima per il derby previsto nella prossima giornata.

    BOLOGNA-LAZIO 2-3 (Primo tempo: 2-1)

    MARCATORI: Guana (B) al 12′ pt, Portanova (B) al 16′ pt, Mauri (L) al 44’pt, Dias (L) al 18′ st, Rocchi (L) al 23’st

    BOLOGNA (4-4-2): Viviano; Raggi, Portanova, Santos, Lanna; Buscé, Guana (dal 26’st Casarini), Mudingayi, Modesto (dal 29’st Gimenez) 6; Adailton, Di Vaio (dal 37’st Succi). (A disp.: Colombo, Zenoni, Bassoli, Mutarelli). All.: Colomba.

    LAZIO (3-4-2-1): Muslera; Dias, Stendardo, Radu; Biava (dal 38’pt Rocchi; dal 43’st Firmani), Brocchi, Ledesma, Kolarov; Zarate, Mauri; Floccari (dal 33’st Cruz). (A disp.: Berni, Diakite, Baronio, Del Nero). All.: Reja.

    ARBITRO: Rosetti di Torino

    NOTE: giornata soleggiata, terreno in buone condizioni, spettatori 28mila circa. Ammoniti: Zarate (L), Dias (L), Firmani (L, dalla panchina), Kolarov (L).