Tag: daniele de rossi

  • Verso Roma Parma con Osvaldo e De Rossi

    Verso Roma Parma con Osvaldo e De Rossi

    Domani alle 15 allo Stadio Olimpico si affrontano Roma e Parma per la 24esima giornata di Serie A. I giallorossi, in questa stagione posseduti dalla discontinuità, devono prendere assolutamente i tre punti casalinghi per sfruttare lo scivolone dell’Inter e per superare il Napoli e conquistare il quinto posto in odore di Europa League. Il Parma medicato dalla cura Donadoni cerca la terza vittoria esterna stagionale per scappare definitivamente dalla zona retrocessione. La bella gara del recupero infrasettimanale contro la Juventus ha entusiasmato l’ambiente, ma potrebbe pesare sotto il profilo fisico.

    QUI ROMA. Per Luis Enrique quello contro il Parma è un match spacca stagione. Il tecnico asturiano ha infatti parlato di esame per lui e per la Roma. “Domani si vedrà chi vuole rimanere alla Roma”ha dichiarato l’allenatore giallorosso che ha tentato di ridimensionare la sconfitta di Siena appellandosi alla bravura dei toscani.

    daniele de rossi | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    In vista di una gara così delicata si affiderà al classico modulo di gioco e alla stessa mentalità offensiva col prezioso rientro di Daniel Pablo Osvaldo in attacco. In difesa ha recuperato Juan dopo il problema muscolare avuto col Siena, mentre a centrocampo ci sarà il rientro dei due titolari Daniele De Rossi e Fernando Gago. Inamovibile Totti dietro alle punte con Borini e Lamela a giocarsi il ruolo di secondo attaccante.

    QUI PARMA. Dopo le polemiche della gara contro la Juve il Parma si prepara con serenità alla trasferta nella capitale, anche perchè il presidente Tommaso Ghirardi ha sentenziato dicendo che “l’arbitro ha diretto bene”. Roberto Donadoni non cambia il suo 3-5-2 e ritrova Mirante fra i pali, ma Pavarini potrebbe essere riconfermato. La difesa deve scontare l’ assenza dell’infortunato Paletta. A centrocampo non è partito con la squadra Galloppa e si prevedono due ballottaggi sulle fasce tra Biabiany e Jonathan  da una parte e Modesto e Gobbi dall’altra. Confermata la ormai collaudata coppia d’attacco Giovinco-Floccari.

  • Roma, De Rossi e l’entusiasmo ritrovato. Obiettivo Champions

    Roma, De Rossi e l’entusiasmo ritrovato. Obiettivo Champions

    Il progetto Roma va avanti. Dopo la brutta sconfitta di Cagliari nel giro di poche ore la stagione potrebbe aver cambiato rotta. Un 4-0 secco contro gli eterni rivali dell’Inter che non lascia spazio a dubbi: la Roma è stata superiore dal primo all’ultimo minuto esprimendo a tratti un calcio frizzante.

    Come succede in questi casi non si è mai certi fino a dove arrivino i meriti della Roma e i demeriti dell’Inter. Quel che è sicuro è che c’è stata una reazione fortissima degli uomini di Luis Enrique dopo le prestazioni ombrose offerte prima della gara contro i nerazzurri. I tratti vincenti sono stati la grande furia agonistica unita a lucidità nelle giocate, l’intensità del pressing e la concentrazione difensiva soprattutto nella prima frazione di gioco. Riassumendo si tratta di compattezza ed entusiasmo. Il calcio del tecnico asturiano non può prescindere da questi due elementi. Ciò fa pensare che tutto dipenda dalla disponibilità e la voglia dei calciatori, di un gruppo che dopo qualche problema sembra tornato ad essere unito verso un unico obiettivo. E non è un caso che quando la squadra rema insieme i risultati arrivano sempre.

    La gara con l’Inter lo dimostra e fa capire quanto sia importante la brama di emergere di alcuni calciatori giovani. Esempio lampante Fabio Borini, anni 20, che si è battuto come un leone mettendo il fiato sul collo agli avversari e cercando di recuperare anche i palloni impossibili. L’enorme dispendio di energie non gli ha impedito, però, di siglare una doppietta tutta freddezza e rapidità. L’ex di Parma, Bologna e Chelsea è gia un beniamino del pubblico che ama vedere questa volontà di vincere e di lottare sempre e comunque. La stesso sacrificio e abnegazione che il capitano Francesco Totti mette sempre in campo dando uno straordinario esempio ai più giovani compagni. Lo si vede rincorrere gli avversari a tutto campo, anche in zone dove i suoi piedi sapienti sono lontani dalla porta, dimostrando tra l’altro una invidiabile forma atletica all’età di 35 anni.

    L’altro tassello della risalita romanista è stato il rinnovo di contratto di Daniele De Rossi annunciato nel post partita e dettagliato il giorno seguente. Un’agonia durata troppi mesi che alla fine però ha ripagato i tifosi romanisti suggellando un’unione che lega per sempre il Biondo di Ostia alla Roma. E’ questo forse il segnale più importante per la piazza. Trattenere un calciatore di questo calibro vuol dire guardare lontano con una società ambiziosa, ma anche che i soldi non sono onnipotenti e l’amore per una città, per una maglia e per una tifoseria può fare la differenza. E’ questo il senso di unicità che alimenta l’amore dei supporters. Un amore quasi estremo che si mischia facilmente alla rabbia e dal quale può tirare fuori le carte vincenti solo un allenatore di livello assoluto. Vedere Fabio Capello e Nils Liedholm per credere. In questo senso potrebbe essere un indizio il fatto che Luis Enrique sia stato importante per far restare De Rossi in terra romana, come il centrocampista stesso ha rivelato.

    In un tripudio di entusiasmo a questo punto il mirino degli obiettivi giallorossi punta più in alto. La prudenza è tanta per un ambiente che si infuoca e si ghiaccia nello spazio di una settimana, ma l’obbligo è di lottare per posizioni di vertice. In due parole il terzo posto. Con la Lazio falcidiata dagli infortuni, l’Inter in crisi nera e l’Udinese in flessione l’ambito podio che regala il sogno della Champions League dista sette punti, e da stasera nei 2o minuti col Catania la distanza si potrebbe ridurre a quattro.

    In effetti se il progetto è valido deve essere capace di competere per una simile posizione. Questo vogliono i tifosi giallorossi: almeno giocarsela, e se poi la qualificazione non arriverà continueranno comunque a sostenere la squadra che con la nuova proprietà offre materia prima per sognare, anche a lungo termine.

  • De Rossi firma per 5 anni, Capitan Futuro resta a Roma

    De Rossi firma per 5 anni, Capitan Futuro resta a Roma

    Ieri è arrivato l’annuncio tanto atteso dai tifosi della Roma. De Rossi ha firmato il prolungamento del contratto che aveva in scadenza a giugno, legandosi ai giallorossi per i prossimi 5 anni. La comunicazione ufficiale è stata data da Franco Baldini, il quale ha avuto un ruolo determinante nella vicenda del rinnovo.

    Il centrocampista percepirà 5,5 milioni di euro a  stagione più relativi bonus, fra cui presenze nelle varie competizioni e gli obiettivi che verranno raggiunti dalla squadra nei prossimi anni. Il contratto non prevede alcuna clausola rescissoria. Possono tirare un sospiro di sollievo i tifosi della Magica, i quali temevano l’eventualità di un’offerta importante da parte di un club straniero (vedi Manchester City), che avrebbe permesso di scavalcare la società capitolina e parlare direttamente con il giocatore.

     

    Nella conferenza stampa di oggi De Rossi ha spiegato i motivi che l’hanno fatto rimanere a Roma. Ciò che più ha convinto il calciatore alla firma è stata l’innata passione verso i colori giallorossi, dichiarando apertamente di “avere bisogno” della squadra, della città e della gente che fa da cornice all’intero ambiente. Parole di elogio anche per il tecnico Luis Enrique, considerato da De Rossi come l’allenatore più forte mai avuto nella sua carriera. Affermazione importante ed impegnativa, anche perché sia Capello che Lippi hanno allenato entrambi il centrocampista.

    Il giocatore ha anche rivelato come l’anno scorso avesse pensato di lasciare Roma, dopo che una parte della tifoseria si era schierata contro di lui in un determinato momento del campionato giallorosso. De Rossi non ha nascosto di aver parlato con altri club nell’ultimo anno, avendo sentito il bisogno di “vedersi in altri palcoscenici e confrontarsi con i più forti e per i trofei più importanti”. 

    La telenovela De Rossi ha quindi conosciuto il suo atto decisivo, un happy end che farà felice i fan della Roma e lo stesso Luis Enrique, che considera il calciatore la pedina fondamentale della sua idea di gioco. Se il progetto spagnolo si rivelerà vincente, Capitan Futuro avrà concrete possibilità di sollevare trofei importanti con la fascia di capitano della sua squadra del cuore.

  • Roma Inter, De Rossi c’è, Sneijder no

    Roma Inter, De Rossi c’è, Sneijder no

    La sfida che ha di fatto monopolizzato gli ultimi campionati, prima del tricolore rossonero, e le ultimissime finali di Coppa Italia, vede affrontarsi oggi la Roma di Luis Enrique e l’Inter di Ranieri con un sapore decisamente diverso. Velleità ridimensionate per entrambe le società, che non potendo puntare all’affare scudetto, cercano chi un posto in Champions, chi uno in Europa League.

    Poco lo spettacolo offerto all’andata quando sulla panchina nerazzurra sedeva Gasperini, con uno scialbo 0-0 che fece sbadigliare tutti i tifosi. Per questa nuova sfida dal sapore diverso, l’aspettativa è sicuramente maggiore, poiché in entrambi i casi la cura Ranieri e quella spagnola di Luis Enrique hanno comunque dato risultati positivi come testimonia la classifica, dopo una partenza da incubo. La cosa che accomuna entrambe le squadre è la penuria di risultati negli ultimissimi turni di campionato, con una specie di maledizione che le ha colpite dopo l’eliminazione in Coppa Italia. Entrambe le squadre in scia di risultati positivi, dopo essere state battute e eliminate in Tim Cup (rispettivamente da Napoli e Juventus) hanno rallentato visibilmente in Campionato. Un ulteriore stop non sarebbe ben digerito da entrambe le parti, quindi a beneficiarne dovrebbe essere lo spettacolo proprio per la felicità dei tifosi che si possono aspettare un big match.

    ROMA – Vincere per dare nuove conferme al progetto Roma, questo è l’obiettivo di Luis Enrique. Battere l’Inter sarebbe un’iniezione di fiducia e morale notevole, dimostrando come attraverso il bel gioco si possano ottenere anche i risultati necessari alla risalita della classifica. Il tecnico spagnolo può sorridere per il rientro di un giocatore fondamentale come De Rossi in mediana, potendo in questo modo schierare la miglior formazione possibile. Discorso diverso per Kjaer e Josè Angel che dopo la brutta prestazione contro il Cagliari dovrebbero accomodarsi in panchina per lasciare il posto a chi ha fatto meglio.

    Per quanto riguarda l’aspetto tattico è possibile l’utilizzo di un 4-3-1-2, dove in difesa ci saranno il brasiliano Juan affiancato da Heinze al centro con Rosi e l’adattato Taddei nella sua nuova veste di terzino difensivo. In mediana largo al rientrante capitan futuro De Rossi, con l’argentino Gago e Pjanic. Leggermente più avanzato nella sua nuova posizione di trequartista Francesco Totti subito dietro le due punte Lamela  e Borini.

    INTER – Ranieri deve risolvere i problemi di un centrocampo da rinnovare, dopo la partenza di Thiago Motta spuntano le numerose indisponibilità come quelle di Stankovic, Guarin, e in ordine di tempo quelle di Alvarez e Sneijder che non recupera dalla botta presa contro il Palermo. Out anche Faraoni, l’idea è quella di schierare il classico 4-4-2 con nuovi interpreti in mediana. L’importante è superare gli errori evidenziati nella sfida contro il Palermo, con una solidità difensiva andata a farsi benedire.

    Ranocchia è uno dei maggiori imputati, quindi Ranieri dovrebbe riproporre la solita coppia difensiva con Lucio e Samuel centrali. Sulle corsie laterali spazio a Maicon con Chivu a sinistra mentre il nuovo centrocampo dovrebbe prevedere quattro uomini in linea: Cambiasso e Poli agiranno più centrali per fare da schermo alla difesa, mentre più larghi sugli esterni ci saranno Nagatomo e capitan Zanetti. In attacco nessun dubbio per il tecnico nerazzurro che schiererà il ritrovato eroe del gol Milito affiancato da Pazzini.

    PROBABILI FORMAZIONI ROMA INTER

    ROMA (4-3-1-2)  Stekelenburg; Rosi, Juan, Heinze, Taddei; Gago, De Rossi, Pjanic; Totti; Borini, Lamela.
    A disposizione
    : Curci, José Angel, Kjaer, Perrotta, Simplicio, Greco, Bojan.
    Allenatore
    : Luis Enrique.

    INTER (4-4-2) Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu; Zanetti, Poli, Cambiasso, Nagatomo; Pazzini, Milito.
    A disposizione
    : Castellazzi, Ranocchia, Cordoba, Palombo, Obi, Zarate, Castaignos.
    Allenatore
    : Ranieri.

  • Calciomercato Roma De Rossi firma in diretta tv. Video

    Calciomercato Roma De Rossi firma in diretta tv. Video

    Il rinnovo di Daniele De Rossi sta tenendo in ansia ormai da troppi mesi la parte giallorossa di Roma. Il cartellino di capitan futuro in scadenza il prossimo giugno fa gola a tantissime società disposte di riempire con ingaggi faraonici il suo conto in banca pur di convincerlo a lasciare la sua Roma. E’ proprio tra cuore e interessi, non soltanto di natura economica, che De Rossi sta combattendo la sua “battaglia” interiore in attesa di una scelta definitiva e di lunga durata. Le sensazioni che si hanno sono quelle di una ormai imminente firma con la società capitolina disposta ad accettare quasi tutte le richieste del procuratore del giocatore inserendo oltretutto una clausola per la sua cessione già nella prossima finestra di mercato.

    Che tra De Rossi e la Roma, rappresentata nella trattativa direttamente da Franco Baldini, ci sia stato un riavvicinamento lo si evince dall’ultimo sketch che ha visto il centrocampista azzurro protagonista. De Rossi intervistato da Diego Bianchi, in arte Zoro, inviato del programma della Dandini The Show must go off su La7.

    Daniele De Rossi | ©Maurizio Lagana/Getty Images
    Il simpatico siparietto si è svolto in un taxi con Zoro a far da autista e De Rossi nelle vesti di confuso e smarrito passeggero “Ma che sei Danielino? E ndo te porto?” dice l’autista Zoro, “E portame…” fa il centrocampista “A Manchester. Parigi. Tokyo!”.. Lo sketch, forse come segnale premonitore, si conclude però con la firma di un fantomatico contratto e per la gioia del popolo giallorosso “vabbè, alla fine, dai, resto qua. Scendo qua, va. Quant’è?”.

    E’ inevitabile che la dirigenza a stelle e strisce ma anche Baldini e Sabatini si giochino molta della loro credibilità nella trattativa De Rossi e il suo mancato rinnovo con una presenza sul calciomercato Roma non adeguato alle ambizioni del club potrebbe far perder la pazienza ai tifosi il cui apporto fin’ora è stato encomiabile.

    De Rossi firma in tv con Zoro. Video Youtube
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  • Calciomercato Roma, Marquinho arriva? Idea Canini. De Rossi, sì

    Calciomercato Roma, Marquinho arriva? Idea Canini. De Rossi, sì

    Il calciomercato della Roma è in fermento. Sono tre i nomi che nelle ultime ore ruotano intorno alla squadra giallorossa. Il primo è quello di Marquinho. Il brasiliano è volato nuovamente in Sudamerica, dove dovrà convincere la dirigenza del Fluminense ad accettare l’offerta di Sabatini. Dall’altra c’è il difensore del Cagliari Michele Canini, il quale è stato accostato al club capitolino dopo il pessimo avvio di stagione da parte del norvegese Kjaer. L’ultimo, ma non meno importante, è “Capitan futuro” De Rossi e la vicenda del contratto, che sta tenendo con il fiato sospeso tutti i fan giallorossi.

    MARQUINHO ARRIVA? – Con tutta probabilità sì. L’esterno sinistro d’attacco del Flu è in volo verso il Brasile per discutere con la propria società riguardo gli ultimi dettagli per suo trasferimento in Italia. “Dettagli” che potrebbero però vanificare quanto fatto nella giornata di ieri. La distanza fra domanda e offerta rimane ancora elevata, con 4 milioni di euro che ballano pericolosamente sul tavolo della trattativa. Sabatini ha fissato il riscatto ad una cifra non superiore ai 5 milioni di euro, mentre la domanda iniziale da parte del Fluminense era di 9 milioni.

    marquinho

    PERCHE’ THIAGO NEVES? – Nonostante la discrepanza notevole, tutto lascia pensare che alla fine l’accordo verrà raggiunto. Il punto chiave dell’intera vicenda riguarda il recente acquisto del club carioca, quel Thiago Neves che durante la presentazione ufficiale aveva dato l’addio ufficiale a Marquinho, ereditando inoltre la sua maglia con il numero 7. Dal Brasile arrivano poi segnali incoraggianti, con il Fluminense che sarebbe disposto ad abbassare le proprie richieste economiche e avvicinarsi alla posizione della Roma.

    KJAER DELUDE, ARRIVA CANINI – Il danese ha profondamente deluso in questa prima parte di stagione, nella quale non ha ottenuto la fiducia del mister Luis Enrique e ha più volte dovuto assaggiare il sapore amaro della panchina. L’infortunio di Burdisso pareva aumentare le chances per una maglia da titolare al fianco di Juan o Heinze, ma questi ultimi due hanno estromesso l’ex Wolsburg dai giochi. Sabatini aspetterà il ragazzo fino al termine del campionato, ma qualora le prestazioni dovessero continuare ad essere negative, con molta probabilità Kjaer non verrà riscatto e tornerà in Germania. Al suo posto è stato già individuato un candidato ideale per sostituirlo. Il nome è quello di Michele Canini, difensore del Cagliari di Ballardini che da oltre 5 stagioni milita nella squadra sarda. Canini è in scadenza di contratto fra 6 mesi, e si tratterebbe di un acquisto a parametro zero, in quanto difficilmente il presidente rossoblu Cellino cederà il calciatore durante la sessione di mercato invernale.

    NODO DE ROSSI – Tarda ad arrivare la firma sul contratto di Daniele De Rossi. Le trattative, comandate in primis da Franco Baldini, sembrano essere comunque arrivate al traguardo finale. Nell’ambiente giallorosso si parla di un accordo già raggiunto fra società e giocatore, con quest’ultimo che percepirà 6 milioni di euro all’anno per 4 stagioni, con la possibilità che lo stipendio arrivi fino ad un massimo di 6,5 milioni. La clausola rescissoria rimane un punto interrogativo, e occorrerà aspetterà il comunicato ufficiale del club giallorosso per stabilire quale sia in realtà la cifra che potrebbe liberare De Rossi qualora una squadra sia disposto ad acquistare il cartellino di Capitan futuro. La settimana prossima è previsto un Cda della Roma, e l’annuncio potrebbe essere dato durante la riunione dirigenziale, per buona pace dei tifosi giallorossi.

  • Coppa Italia: domani Juve Roma, il miglior calcio d’Italia a confronto

    Coppa Italia: domani Juve Roma, il miglior calcio d’Italia a confronto

    Domani Juve Roma apre il programma dei quarti di finale di Coppa Italia. Quella che andrà in scena domani sera allo ‘Stadium’ sarà occasione anche per poter ammirare e confrontare le due squadre che al momento praticano il miglior calcio d’Italia.

    Antonio Conte | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Anche se con moduli differenti, bianconeri e giallorossi offrono uno spettacolo e una qualità di gioco che in Italia non si vedeva da tempo e ispirata alla filosofia di calcio del Barcellona e dei suoi magnifici palleggiatori. La forza di Juve e Roma sta proprio nel possesso palla (che raggiunge percentuali vertiginose) prolungato e nell’avere gli interpreti giusti per farlo, attaccando così l’avversario con una avvolgente e fitta trama di passaggi in modo tale da disorientarlo e colpirlo: da una parte un 4-3-3 camaleontico la cui fonte ispiratrice è Andrea Pirlo coadiuvato dal dinamismo di Marchisio e Vidal in mezzo al campo e dal grande sacrificio in fase di non possesso palla degli esterni offensivi Vucinic e Pepe, dall’altra il perno sul quale poggia il 4-3-1-2 Daniele De Rossi, come vertice basso del rombo, affiancato dal talentuoso Pjanic e dal solido Gago a dialogare con Lamela e Totti con passaggi di prima e veloci e rifornire il centravanti. Queste le due armi letali che stanno facendo le fortune dei due tecnici Antonio Conte e Luis Enrique, il primo di scuola sacchiana e il secondo formatosi proprio nella Cantera blaugrana che però per la gara di domani non avranno a disposizione per infortuni diversi elementi importanti sopracitati, su tutti De Rossi, che ha accusato un fastidio muscolare nel nubifragio di Catania e ancora alle prese con la grana rinnovo, e Marchisio, che ha rimediato una distorsione al ginocchio nella gara di sabato a Bergamo vinta 2-0 che ha regalato ai bianconeri il titolo di campione d’inverno.

    La Juve è l’unica squadra ad essere ancora imbattuta in stagione, 19 risultati utili in campionato e la vittoria negli ottavi di Coppa Italia contro il Bologna; la Roma, partita malissimo con la cocente eliminazione al primo turno preliminare dall’Europa League, uscita per mano del modesto Slovan Bratislava e che ha continuato a balbettare fino agli inizi di dicembre, ora sembra una macchina perfetta.

    In realtà Juve e Roma si sono già incontrate quest’anno, allo stadio Olimpico in campionato per la 15esima giornata di Serie A ma con i giallorossi che ancora non avevano assimilato completamente gli schemi di Luis Enrique. La gara, terminata 1-1, non fu bella sotto il profilo del gioco ma fu molto tirata con Totti che sbagliò il calcio di rigore del possibile 2-1 parato da Buffon.

    Entrambi i tecnici vogliono proseguire il loro cammino nella competizione, anzi avranno uno stimolo in più per battersi. “Ci sarà qualche variazione ma non snobberemo l’impegno, è inevitabile, si tratta di un quarto di finale. Non dimentichiamo che la Roma ci ha sempre eliminato, negli ultimi due anni. Vogliamo andare avanti, perché non possiamo sceglierci gli obiettivi. Cercheremo di passare il turno” – le parole del tecnico bianconero – “Credo sia uno stimolo incredibile sapere che la Juventus non ha perso ancora quest’anno. Per noi è un ottimo momento per andare a Torino pieni di fiducia pensando che ce la possiamo fare. Arriviamo benissimo alla partita, con la giusta mentalità. Sarà difficilissima per noi ma è uno stimolo e andremo con la stessa convinzione di fare la nostra proposta. Giocare contro la Juve è sempre un piacere” quelle del collega giallorosso.

  • Luis Enrique a tutto campo: Cesena, futuro e rinnovo del contratto

    Luis Enrique a tutto campo: Cesena, futuro e rinnovo del contratto

    In vista dell’incontro di domani, l’anticipo dell’ultima giornata del girone d’andata fra Roma e Cesena il tecnico giallorosso Luis Enrique ha parlato in conferenza stampa per far il punto sulla situazione in casa romanista, in tema di infortuni, risvolti tattici, gestione della rosa, ed accennando anche qualche riferimento circa il suo prossimo futuro, toccando – anche se a mò di dribbling – l’argomento rinnovo contrattuale.

    Per quanto riguarda il capitolo infortuni, in questo inizio di 2012 la truppa romanista non è stata particolarmente fortunata. Oltre ad Osvaldo, infatti, si è fermato anche Daniele De Rossi, con uno stop sul quale aleggia un po’ di mistero, considerando quanto emerge dalle parole non dette dal tecnico spagnolo che non si sbilancia troppo sulle condizioni del suo centrocampista, limitandosi ad augurarsi che non stia fuori dal campo per troppo tempo e che possa tornare presto ad allenarsi regolarmente, senza avvertire dolore, per poter dare il 100% in campo.

    Luis Enrique | © Dino Panato/Getty Images

    A tal proposito, però, non è ancora del tutto escluso che De Rossi possa scendere in campo domani, e su questo punto Luis Enrique non vuol ancora sbilanciarsi, preferendo prima consultarsi con lo staff medico.

    La gara di domani c0n il Cesena sarà, quindi, un test importante per la Roma per capire il reale polso della squadra, dopo il deludente pareggio con il Catania (la gara è stata sospesa sul punteggio di 1-1 per la pioggia torrenziale e verrà completata l’8 Febbraio, ndr) che ha fatto registrare un sostanziale passo indietro della squadra sul piano del gioco, considerando che le condizioni meterologiche hanno inciso solo parzialmente sull’andamento della gara, mentre gran parte della responsabilità della deludente prestazione è stata della Roma, che ha commesso “errori stupidi”, lasciando troppi spazi al Catania per ripartire in velocità.

    Oltre all’attualità legata direttamente alle vicende di campo, poi, Luis Enrique parla anche del suo futuro e del rinnovo del contratto che lo lega alla società giallorossa. Il suo contratto scadrà fra un anno e mezzo, il 30 Giugno 2013, ma la società sta lavorando già per un ulteriore prolungamento, di altri due anni con scadenza protratta fino al 2015, in parallelo con i lavori per il rinnovo contrattuale di Capitan Futuro, Daniele De Rossi, il quale con Luis Enrique ha spesso dichiarato di aver un rapporto eccellente.

    Sul suo rinnovo, però, il tecnico asturiano ha le idee molto chiare, preferendo attendere la fine della stagione, nel mese di Maggio, prima di sedersi al tavolo delle trattative con la società: per una questione di correttezza nei confronti della squara, della società e della piazza, per avere anche il polso circa le direzioni che il progetto Roma potrà prendere, coniugando le richieste del tecnico con le indicazioni della dirigenza.

    I punti cardine delle richieste avanzate da Luis Enrique sono sostanzialmente chiari: in primis, snellire la rosa per potere avere una maggiore agilità e facilità nella sua gestione ed in secundis garantire un maggiore e più continuo inserimento dei giovani nella rosa della prima squadra, rispondendo alla filosofia principe della conduzione di Luis Enrique, da sempre fondata proprio sulla valorizzazione e lo scouting di giovani talenti, in perfetta rispondenza con l’impostazione della Cantera del Barcellona che lo ha plasmato.

  • De Rossi verso il sì, Sara e Gaia lo tengono a Roma

    De Rossi verso il sì, Sara e Gaia lo tengono a Roma

    Daniele De Rossi si sta avvicinando sempre di più alla proposta della Roma. Quei 9 milioni di euro offerti dal Manchester City di Roberto Mancini e soprattutto degli sceicchi potrebbero dunque ricevere un no grazie ufficiale nel giro di qualche giorno. La differenza di 3 milioni tra offerta giallorossa e inglese potrebbe essere colmata solo in minima parte dalla presunta ricapitalizzazione del club di 80 milioni di euro in arrivo il 30 gennaio in occassione dell’Assemblea degli Azionisti seconda quanto riportato da Il Romanista.

    Daniele De Rossi | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Il vero nodo della questione potrebbe essere invece legato alla vita privata del centrocampista giallorosso e all’appeal tecnico e progettuale della nuova guida della società che fa capo a James Pallotta e non più a Thomas Di Benedetto. Secondo indiscrezioni filtrate in ambiente vicino al n.16, infatti, la fidanzata di De Rossi Sarah Felberbaum non troverebbe di suo gradimento un trasferimento in quel di Manchester. L’attrice 31enne è nata a Londra da madre inglese e padre newyorkese, ma vive e lavora in Italia. Negli ultimi anni soprattutto è stata protagonista di molti ruoli nella fiction italiana e avrebbe bloccato il trasferimento.

    L’altro fattore che spingerebbe il Biondo di Ostia a rimanere in giallorosso è la figlia Gaia. Da quando è nata nel 2005 la vita del calciatore è cambiata con una maturazione che lo ha consacrato nel palcoscenico del grande calcio. Ma poi le vicende legate alla separazione dalla moglie Tamara Pisnoli hanno creato una situazione spiacevole che ha reso molto difficile a De Rossi vedere la figlia. Questa brutta pagina della vita personale del calciatore fuori dal campo ha coinciso con una vistosa flessione dentro al rettangolo di gioco. Per questo si ritiene che De Rossi difficilmente creerà una ulteriore distanza dalla figlia andando in Inghilterra.

    Dunque questione di cuore sì, per la Roma ma soprattutto per la figlia e la fidanzata. In aggiunta a queste importanti variabili c’è il progetto Luis Enrique che sta prendendo forma e una società forte e forse anche ricca che lo supporterà. Il tifo romanista è unico al mondo e De Rossi ha un rapporto speciale coi suoi tifosi. La sensazione è che “la parola fine la metteremo quando decideremo di rendere pubblico ciò a cui stiamo lavorando” citando De Rossi stesso nel post-partita di Catania-Roma.

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    Catania Roma, vince la pioggia. Match sospeso sull’1-1

    Tra Catania e Roma vince… la pioggia! Termina con 25’ di anticipo infatti l’attesa gara del “Massimino”. Tutto ciò a causa di un vero e proprio diluvio abbattutosi sulla città etnea che ha trasformato il terreno di gioco in un campo da pallanuoto. Alla fine l’arbitro Tagliavento ha optato per la conclusione anticipata del match che verrà ripreso dal minuto 65’ dal punteggio sin lì maturato sul campo, ossia l’1-1.

    Catania Roma | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Da decidere ancora la data, ma sono due le ipotesi: l’8 febbraio se la Roma non dovesse passare il turno di Coppa Italia contro la Juventus, viceversa il 15 febbraio. Una decisione condivisa un po’ da tutti, considerando che specie nella riprese le due squadre hanno trovato numerose difficoltà per via della tanta acqua caduta sul manto erboso. In Italia, in questa stagione, è la seconda volta, tra Serie A e Serie B, che un match viene sospeso e che dunque riprenderà da dov’era stato interrotto. E’ accaduto a dicembre in Padova-Torino, ma il motivo allora fu un blackout. E’ la terza volta invece che gli acquazzoni fermano la Serie A. Nei mesi scorsi infatti furono rinviate, ma diverse ore prima dell’inizio del match, Genoa-Inter e Napoli-Juventus.

    Ma torniamo alla partita, o almeno alla parte che si è giocata della stessa. Luis Enrique in attacco sceglie Bojan spedendo Borini, almeno inizialmente, in panchina. In campo anche Taddei e Simplicio al posto di Heinze e Gago. Montella invece rispetta quelle che sono le attese della vigilia lasciando fuori Maxi Lopez. Il primo tempo è risultato gradevole, con numero occasioni da rete. Locali che non soffrono più di tanto per via della pioggia, ospiti che invece annaspano. Il Catania spreca molto, specie a causa dell’imprecisione dei propri attaccanti. Ed è un difensore a sbloccare il punteggio: al 24’ infatti sugli sviluppi di una punizione ben calciata da Lodi è Legrottaglie a saltare più in alto di tutti ed infilare così Stekelenburg. Ma la gioia siciliana dura il giro di un amen: sul fronte opposto infatti De Rossi impatta bene il pallone di testa su punizione di Totti ed ecco l’1-1. Sino alla fine del tempo il Catania crea e spreca tanto con Barrientos e Bergessio ma non riesce a riportarsi in vantaggio. Nella ripresa il terreno diventa praticamente un campo da pallanuoto, e gli unici cenni di cronaca sono gli ingressi di Gago e Borini per De Rossi e Totti. Poi tutti negli spogliatoi.