Tag: daniele de rossi

  • Convocati Italia, sorpresa Insigne si rivede Pazzini

    Convocati Italia, sorpresa Insigne si rivede Pazzini

    Dopo la notizia arrivata direttamente dal Manchester City che anche per questi imminenti match l’Italia dovrà fare a meno di Mario Balotelli, il quale si dovrà sottoporre ad un intervento agli occhi che lo terrà lontano dal campo per alcuni giorni, Cesare Prandelli ha dovuto cambiare la propria lista di convocati, stupendo molti soprattutto con la scelta di portare Pazzini con se per le prime due partite di Qualificazione ai Mondiali contro la Bulgaria, il 7 settembre, e contro Malta l’11 settembre.

    Che al ct azzurro piaccia andare contro la folla lo si era capito da molto proprio quando, contro tutti e tutto, continuava a convocare la coppia Balotelli-Cassano, arrivando poi a conquistare la finale agli Europei di Polonia e Ucraina 2012. Questa volta però, come era successo per l’amichevole contro l’Inghilterra, il fantasista barese è stato lasciato a casa: al suo posto è stato infatti chiamato proprio Pazzini, attaccante tanto criticato in questi ultimi mesi, messo fuori rosa da Stramaccioni ed approdato in casa rossonera dove è già riuscito a siglare una fantastica tripletta contro il Bologna.

    Cesare Prandelli | © Handout/UEFA via Getty Images

    A fargli compagnia in attacco ci sarà poi Osvaldo, grintosa punta della Roma che saprà dare quel tocco in più all’Italia grazie alla sua fantasia e determinazione che da sempre lo contraddistingue. Si sono invece guadagnati ancora una volta il posto con la Nazionale Buffon, Sirigu, Balzaretti, Barzagli, Bonucci, Maggio, Ogbonna, De Rossi, Diamanti, Marchisio, Nocerino, Pirlo, Verratti, Giovinco e Destro, dal quale Prandelli ha più volte dichiarato di aspettarsi molto.

    LA LISTA DEI CONVOCATI ITALIA:

    Portieri: Buffon (Juventus), De Sanctis (Napoli), Sirigu (Paris St. Germain), Viviano (Fiorentina).

    Difensori: Astori (Cagliari), Balzaretti (Roma), Barzagli (Juventus), Bonucci (Juventus), Cassani (Fiorentina), Maggio (Napoli), Ogbonna (Torino).

    Centrocampisti: De Rossi (Roma), Diamanti (Bologna), Giaccherini (Juventus), Marchisio (Juventus), Nocerino (Milan), Pirlo (Juventus), Poli (Sampdoria), Verratti (Paris Saint Germain).

    Attaccanti:
    Borini (Liverpool), Destro (Roma), Giovinco (Juventus), Insigne (Napoli), Osvaldo (Roma), Pazzini (Milan).

  • Roma-Catania 2-2, Nico Lopez salva la “prima” di Zeman

    Roma-Catania 2-2, Nico Lopez salva la “prima” di Zeman

    Nella conferenza stampa pre gara di Roma-Catania Zeman aveva dichiarato di volere una partita piena di opportunità e di emozioni da donare ai tifosi e, nella serata di ieri, i brividi non sono di certo mancati. Peccato però che per ben due volte i brividi siano stati di gelo, in quanto la partita è finita con un 2-2 che ha dato un punto a testa alle due squadre in campo: sicuramente un gran traguardo per i siciliani mentre dall’altra parte il boemo dovrà rivedere quello che non è andato. Pecca grande dei giallorossi è stata la difesa, spesso scoperta sulle fasce: è proprio su calcio di punizione che i ragazzi di Maran si portano in vantaggio al 31′ di gioco grazie alla rete di Marchese che raccoglie un rimbalzo fortunato e fora la rete della Roma.

    La risposta dei romani non tarda ad arrivare anzi, si rivelano continuamente pericolosi ma spesso non riescono a mettere dentro il pallone nei momenti più opportuni: dopo varie occasioni al 59′ ci pensa Osvaldo a pareggiare i conti e, con una grande rovesciata, riesce a superare le mani di Andujar, facendo letteralmente scoppiare il tifo dei 51 mila spettatori presenti.

    Nico Lopez © Paolo Bruno/Getty Images

    Tutto il lavoro fatto da Osvaldo sembra però svanire quando al 69′ Gomez  prende in contropiede tutti i giallorossi e insacca la rete mettendo a segno il goal del temporaneo vantaggio siciliano. Dal cappello magico infatti Zeman pesca il giovane diciottenne Nico Lopez che a pochi minuti dal termine entra a sostituire un non in piena forma Totti: è proprio il piccolo di casa che, al suo esordio con la Roma, si inventa una giocata da esperto e, al 91′ salva in extremis i giallorossi, regalando un pareggio che pesa sicuramente meno di una sconfitta, sfiorata nei secondi finale con una traversa del Catania.

    ROMA-CATANIA 2-2 (p.t. 0-1)
    Marcatori: 31′ Marchese (C), 14′ st Osvaldo (R), 24′ st Gomez (C), 48′ st Lopez (R)

    ROMA (4-3-3): Stekelenburg; Piris, Burdisso, Castan, Balzaretti; Bradley, De Rossi, Pjanic (28′ Florenzi); Lamela (28′ st Marquinho), Osvaldo, Totti (41′ st Lopez). A disp.: Lobont, Taddei, Romagnoli, Marquinhos, Tachtsidis, Bojan. All.: Zeman
    CATANIA (4-3-3): Andujar; Alvarez, Bellusci, Legrottaglie, Marchese; Biagianti (40′ st Sciacca), Lodi, Almiron; Barrientos (21′ st Castro), Bergessio (31′ st Antenucci), Gomez. A disp.: Frison, Terracciano, Capuano, Spolli, Salifu, Llama, Ricchiuti, Doukara, Morimoto. All.: Maran

    Ammoniti: Bradley, Burdisso, Marquinho (R), Alvarez, Marchese (C)

    LE PAGELLE:

    Balzaretti 6.5: uno dei pochi che si fa sempre trovare pronto in difesa nonostante compia molti metri, proponendosi più volte anche in fase offensiva.
    Osvaldo 7: inventa, produce, colpisce un palo e alla fine insacca con grande classe la rete avversaria
    Lopez 7: Entra negli ultimi 5 minuti di gara e all’età di 18 anni regala il pareggio alla Roma con una giocata da vero campione

    Andujar 6.5: Nel complesso buona prova per l’estremo difensore del Catania che si arrende solo davanti ai due gioielli giallorossi
    Barrientos 5.5: Non raggiunge la sufficienza in quanto sorprende in negativo la sua prestazione, forse per le troppe attese
    Gomez 7: Nella serata di ieri ha dimostrato di essere un gran giocatore riuscendo anche ad andare a segno, facendo mangiare le mani a tutte le varie società che lo volevano

    IL VIDEO DEGLI HIGHLIGHTS

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  • Zeman carico per Roma-Catania: “Mi aspetto grandi cose”

    Zeman carico per Roma-Catania: “Mi aspetto grandi cose”

    Comincia oggi contro il Catania la seconda era di Zeman con la Roma: dopo 13 anni infatti il boemo torna sulla panchina romana e si dice pronto a puntare molto in alto. Dopo la vittoria di Juventus e Fiorentina nei due anticipi di ieri sera il club giallorosso vuole partire con il piede giusto per non perdere già punti rispetto alla nemica numero uno del tecnico: con la Juve infatti continuano i battibecchi e sarà quindi importante restare al passo fin da subito. Per questo Zeman vuole dai suoi ragazzi un match deciso già dal primo fischio: con Dodò indisponibile e Destro squalificato la Roma scenderà probabilmente in campo con un 4-3-3 sostenuto nei tre reparti da Balzaretti, De Rossi e Totti.

    Nonostante la nuova regola che vede possibile la presenza di 23 giocatori la rosa giallorossa sarà composta da soli 20 calciatori: il boemo ha infatti deciso di lasciare fuori Borriello, Tallo, Perrotta, Svedskauskas e Lucca, sempre più vicini all’addio, mentre ha deciso di dare una possibilità non da poco ai giovani Romagnoli, Lopez e Lamela, quest’ultimo in campo fin dal primo minuto di gioco. Quel che è certo è che per i ragazzi di Maran sarà una partita a dir poco difficile, contro una Roma importante e soprattutto in uno stadio che sarà gremito di tifosi giallorossi pronti a sostenere i propri beniamini all’esordio di questa nuova stagione.

    Balzaretti e Zeman © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Non a caso Zeman nella conferenza stampa pre gara ha dichiarato di aspettarsi un tifo caloroso in quanto sono previsti 50 mila spettatori, spiegando di voler un gioco emozionante dai suoi giocatori in modo tale da far appassionare ancora di più i sempre presenti tifosi che si meritano divertimento e brividi. Dall’altra parte il tecnico del Catania Maran ha dichiarato di sapere di essere opposto ad una squadra ambiziosa come la Roma a cui porteranno rispetto ma ha anche giustamente precisato che scenderanno in campo per lottare e per stupire, esaltati dal fatto che si comincia una nuova stagione ed un nuovo campionato.

    LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Roma-Catania
    Roma (4-3-3):
    Stekelenburg, Piris, Burdisso, Castan, Balzaretti, Bradley, De Rossi, Pjanic, Lamela, Osvaldo, Totti.
    A disposizione: Lobont, Taddei, Romagnoli, Fiorenzi, Tachtsidis, Lopez, Bojan, Marquinho, Marquinhos. All. Zeman
    Catania (4-3-3): Andujar, Alvarez, Bellusci, Legrottaglie, Capuano, Biagianti, Lodi, Almiron, Barrientos, Bergessio, Gomez.
    A disposizione: Frison, Terracciano, Marchese, Spolli, Salifu, Castro, Llama, Ricchiuti, Sciacca, Antenucci, Doukara, Morimoto. All. Maran

  • Daniele De Rossi chiude la porta al City “Sto bene alla Roma”

    Daniele De Rossi chiude la porta al City “Sto bene alla Roma”

    C’era grande attesa oggi per la conferenza stampa di Daniele De Rossi a Trigoria. Com’era presumibile il centrocampista giallorosso ha confermato il suo unico desiderio: restare alla Roma. Negli ultimi giorni erano circolate tante, troppe voci riguardo un suo possibile addio dalla capitale con il Manchester City di Roberto Mancini pronto a fare carte false per portarlo in Premier. L’interesse del City c’era e c’è ancora, ma la montatura mediatica generatasi intorno al nome di Capitan Futuro ha costretto il diretto interessato a convocare una conferenza stampa per chiarire una volta per tutte il suo futuro. “Ne ho lette di tutti i colori. C’è stato quello che c’è sempre stato con i giocatori un po’ più richiesti: delle offerte, delle richieste. Ed il mio punto di vista è questo ed è sempre stato questo: sto qui, sto bene a Roma, e non ho mai chiesto di andare via. E’ stato scritto di tutto, e non è la prima volta, ma io da Roma non vado via”.

    Daniele De Rossi © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Esordisce così Daniele De Rossi in conferenza stampa specificando l’intenzione ferma di restare nella sua squadra del cuore: “A Roma sto davvero molto bene e sono molto affascinato da questo progetto, anche se mi è dispiaciuto che molti della vecchia guardia siano andati via. Ma sono arrivati dei giocatori nuovi e molto importanti, e sta a noi vecchi aiutare a costruire qualcosa di importante come accaduto negli ultimi anni”. L’offerta del City? “C’è stata tutta una tarantella intorno a questa storia, ma io sto bene alla Roma. Il giorno in cui vorrò farlo lo comunicherò in una conferenza stampa”.

    Parole chiare e significative quelle pronunciate dal numero 16 giallorosso, Roberto Mancini dovrà farsene una ragione perchè Capitan Futuro non ha nessuna intenzione di lasciare la sua squadra del cuore, la sua gente, la sua città. L’amore viscerale tra Daniele e la maglia giallorossa non si compra neanche con i soldi dello sceicco Mansour. D’altronde domenica sera, in occasione dell’amichevole Roma-Aris, il segnale del popolo giallorosso era stato chiaro: “De Rossi non si tocca!”. Lui oggi ha solo confermato quanto visto 2 giorni fa ma soprattutto ha voluto smorzare le voci di un addio, che non ha motivo di esistere al momento né per lui né per la Roma.

  • Il Manchester City insiste per Daniele De Rossi

    Il Manchester City insiste per Daniele De Rossi

    Il Manchester City continua il proprio mercato estivo e, dopo giorni di lunghe telefonate e contatti, cerca di mettere le mani su Daniele De Rossi, centrocampista che fino ad oggi ha sempre indossato la maglia della Roma. Proprio in queste ore Sergio Berti, l’agente del tanto amato giallorosso, sembra infatti essere volato oltre manica per parlare di un possibile contratto con il City. A volere tra le proprie fila “Capitan Futuro” è infatti Roberto Mancini, il quale ha sempre dichiarato di stimare e rispettare De Rossi sia come persona che come giocatore.

    A farla da padrona è sicuramente l’offerta che il club inglese ha messo sul piatto della Roma: si parla infatti di ben 35 milioni di euro per l’acquisto del giocatore, soldi che ora come ora permetterebbero alla società di Trigoria di chiudere il mercato mettendo a segno qualche bel colpo. L’altra faccia della medaglia è però quella che la squadra andrebbe a perdere uno dei calciatori più amati dai tifosi, un romano DOC che sarebbe difficilmente rimpiazzabile.

    Daniele De Rossi © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Nonostante questo a spingere sulla trattativa è anche lo stesso Daniele De Rossi: arrivato all’età di 30 anni il centrocampista azzurro vorrebbe poter disputare un campionato di livello superiore, cercando di mettersi alla prova con nuove esperienze e soprattutto lasciando l’Italia. Per lui inoltre il City sembra aver riservato uno stipendio molto alto, il quale riesce a superare di gran lunga quello che ad oggi la Roma offrirebbe al giallorosso.

    “Se il City dovesse presentarci un’offerta mostruosa sarei sciocco a dirvi che non l’ascolteremmo – dichiara il ds giallorosso Sabatini – ma vi diciamo fin da subito che non siamo alla ricerca di clienti per Daniele perché è una colonna portante della nostra squadra e sappiamo che sarebbe difficile rimpiazzarlo soprattutto per l’ottima persona che è”.

    Sicuramente se anche De Rossi dovesse decidere di lasciare il campionato di Serie A il livello si abbasserebbe ulteriormente: per questo motivo Walter Sabatini ha voluto lanciare una frecciatina al proprio club, cercando inoltre di tenere calmi i tifosi dichiarando quanto sopra.

  • Italia-Inghilterra: la “Baby Italia” dura un tempo, finisce 1-2

    Italia-Inghilterra: la “Baby Italia” dura un tempo, finisce 1-2

    Una sconfitta che conta fino ad un certo punto quella di stasera dove l’Italia è stata superata per 2-1 nell’amichevole contro l’Inghilterra: gli azzurri di Cesare Prandelli sono stati infatti in grado di portarsi in vantaggio grazie alla rete di De Rossi al 15′ che, su un ottimo calcio d’angolo di Diamanti, è riuscito a superare Butland con un buon colpo di testa. La risposta degli inglesi non tarda però ad arrivare e, al 27′ è Jagielka che riesce a forare la rete azzurra, piazzando la palla sul secondo palo dove Sirigu non riesce ad arrivare.

    Nonostante il pareggio durante il primo tempo la prova della “Baby Italia” è più che sufficiente: con Destro in grado di farsi sempre trovare pronto in avanti e soprattutto con Ogbonna che dirige alla grande la difesa azzurra. Un po’ sottotono invece le prestazioni di El Shaarawy e Balzaretti, il primo troppo teso ed il secondo alle prese con una forma fisica non perfetta complice anche il problema muscolare alla coscia.

    Italia-Inghilterra © Michael Regan/Getty Images

    Nella ripresa spazio anche agli altri convocati, con le entrate di Gabbiadini e Fabbrini in fase offensiva e con Peluso, Poli, Verratti e Schelotto a dirigere la parte difensiva e di centrocampo. Nella seconda parte di gara però l’attenzione degli azzurri cala, complice anche uno stravolgimento troppo grande della squadra in campo, concedendo terreno agli inglesi che più volte vanno vicini al raddoppio. Nonostante le buone idee in attacco infatti l’Italia viene presa in contropiede dall’Inghilterra che, su una magnifica azione personale di Defoe, si porta in vantaggio chiudendo di fatto la partita.

    “Quella di stasera è una sconfitta che ci farà crescere – spiega a caldo il tecnico dell’Italia Cesare Prandelli – sono abbastanza contento della partita che hanno disputato i ragazzi perchè mi hanno ascoltato e hanno cercato di mettere in pratica quello che abbiamo preparato in questi due giorni. Sapevo che non sarebbe stato facile soprattutto nella ripresa perchè abbiamo stravolto la squadra che era in campo, ma comunque sono arrivate delle buone risposte e ci sarà di certo il tempo per lavorare ancora con loro”.

    ITALIA-INGHILTERRA 1-2 (p.t. 1-1)
    ITALIA (4-3-3): Sirigu; Abate (All’86’ Schelotto), Ogbonna, Astori, Balzaretti (Al 46′ Peluso); Aquilani (Al 66′ Poli), De Rossi, Nocerino; Diamanti (Al 57′ Verratti), Destro (All’80’ Fabbrini), El Shaarawy (Al 57′ Gabbiadini). All. Prandelli
    INGHILTERRA (4-2-3-1): Butland (Al 46′ Ruddy); Walker, Jagielka (Al 61′ Lescott), Cahill, Bertrand, Carrick, Lampard (Al 68′ Livermore); Sturridge, Cleverley, Young (Al 61′ Milner), Carroll (Al 46′ Defoe). All. Hodgson

  • Italia-Inghilterra, Prandelli lancia i giovani

    Italia-Inghilterra, Prandelli lancia i giovani

    Per l’Italia che scenderà in campo stasera sono già stati dati tanti, troppi soprannomi, i quali vanno a segnare le scelte fatte dal ct Cesare Prandelli per i 22 convocati: “Italia 90”“Baby Italia” sono i più utilizzati ma resta il fatto che la formazione che sfiderà alle 20.45 l’Inghilterra di Hogdson sarà di certo composta da giovani promesse che, anche se non sono i classici esperti come Pirlo e Di Natale, sapranno dare tutto e di più a questa Nazionale. Il ct azzurro ha infatti voluto testare in questa partitella di ferragosto chi, tra i tanti, potrebbe essere pronto ad un eventuale inserimento nella squadra senior, in vista dei Mondiali che si disputeranno in Brasile nel 2014 e soprattutto delle imminenti partite di qualificazione dove l’Italia dovrà affrontare la Danimarca, la Repubblica Ceca, la Bulgaria, l’Armenia e Malta.

    Nella conferenza stampa avvenuta lunedì, lo stesso Prandelli ha messo in dubbio la presenza di tutti i convocati di oggi nella prima partita contro la Bulgaria, ma ha inoltre spiegato che spera di essere piacevolmente sorpreso da molti che sapranno essere i veri protagonisti del futuro. Si basti pensare che tra gli undici che scenderanno in campo stasera solamente Abate, De Rossi e Balzaretti erano presenti in Polonia ed Ucraina per gli Europei 2012, con quest’ultimo ancora in dubbio per un problema muscolare: inoltre, vista l’assenza di Mario Balotelli, a comporre l’attacco saranno Diamanti, Destro ed El Shaarawy, che assieme formano una media di ventiquattro anni.

    Allenamento Italia © Paolo Bruno/Getty Images

    Ad abbassare ancora la media ci pensa poi Marco Verrati, il quale partirà dalla panchina ma avrà modo di mettersi in mostra durante i 90′ di gioco: tanti nuovi nomi dunque ed un solo obiettivo, quello di riuscire a trovare una formazione vincente che possa arrivare a conquistare passo dopo passo dei traguardi importanti. Intanto, per ricordare la vittoria ai Mondiali del 1982, questa sera la Nazionale italiana indosserà una maglia celebrativa, appositamente creata dalla Puma per l’amichevole con gli inglesi e presentata durante la conferenza stampa di lunedì. Nella stessa inoltre, Cesare Prandelli ha messo in forte dubbio la presenza di Antonio Cassano nei prossimi impegni con l’Italia, spiegando di essere alla ricerca di un attaccante che vada a comporre in futuro una coppia d’oro assieme a Balotelli.

    “A Mario riservo un ruolo importante perchè chi è campione può riuscire ad assumere una posizione da leader e trascinatore e io credo che lui ne abbia le qualità – ha spiegato Prandelli – per quanto riguarda le scelte che abbiamo fatto credo che siano state coraggiose dato che tra venti giorni andremo ad affrontare la Bulgaria nella prima partita di qualificazione e sicuramente ci sarà qualcuno tra questi che si sarà guadagnato il posto tra i 23 convocati. Questo è il nostro obiettivo di questa amichevole e conto di avere risposte importanti da tutti di loro”.

    PROBABILI FORMAZIONI ITALIA-INGHILTERRA

    ITALIA (4-3-3): Sirigu; Abate, Ogbonna, Astori, Balzaretti; Aquilani, De Rossi, Nocerino; Diamanti, Destro, El Shaarawy. A disposizione: Consigli, Perin, Acerbi, Gastaldello, De Sciglio, Peluso, Poli, Verratti, Schelotto, Fabbrini, Gabbiadini. All. Prandelli

    INGHILTERRA (4-2-3-1): Ruddy; Walker, Jagielka, Cahill, Bertrand, Carrick, Lampard; Sturridge, Cleverley, Young, Carroll. A disposizione: Butland, Hart, Baines, Caulker, Johnson, Milner, Livermore, Oxlade-Chamberlain, Rodwell, Defoe. All. Hodgson

  • Euro 2012: nella Top 23 anche Buffon, Pirlo, De Rossi e Balotelli

    Euro 2012: nella Top 23 anche Buffon, Pirlo, De Rossi e Balotelli

    Una squadra formata dai migliori giocatori è quella che è stata diramata poche ore fa dalla UEFA. Conclusasi anche quest’esperienza al Campionato Europeo 2012 i calciatori che sono scesi in campo sono stati tanti ma solamente i migliori sono entrati a far parte della “Top 23 Euro 2012”.

    Secondo la UEFA sono ben dieci i giocatori della Spagna che meritano un posto in questa lista dei migliori; per l’Italia invece solamente quattro i posti riservati.
    Per quanto riguarda i portieri posto da titolare per Iker Casillas, superato in questo Europeo solamente una volta, quella in cui Antonio Di Natale ha regalato il pareggio contro la squadra di Del Bosque ancora nella fase a gironi. Al secondo posto si piazza Gianluigi Buffon che, nonostante i quattro goal di ieri sera, si merita di essere in lista visto le prodezze regalateci nei vari i match e soprattutto in quello contro la Germania. L’ultimo posto valido per i portieri è occupato da Manuel Neuer, il giovane tedesco che saprà rendersi protagonista in altre occasioni

    Gianluigi Buffon © JEFF PACHOUD/AFP/GettyImages

    Tre i posti occupati dagli spagnoli anche nella fase difensiva dove a farla da padrone sono il difensore delle furie rosse Gerard Piquè, il sempre presente Sergio Ramos, il nuovo giocatore del Barcellona Jordi Alba, la coppia portoghese Pepe e Fabio Coentrao e in ultimo il capitano della Germania Philipp Lahm.

    Immancabili nella Top 23 per il centrocampo i giocatori che si sono resi protagonisti di ottime giocate e fantastici assist: per l’Italia spazio a Daniele De Rossi e Andrea Pirlo; per la Spagna sono ben quattro i posti occupati rispettivamente da Xavi Hernandez, Sergio Busquets, Xabi Alonso e Andres Iniesta, nominato da tutti come il miglior giocatore del Campionato Europeo 2012. Si guadagnano un posto in questa lista anche gli amareggiati Steven Gerrard per l’Inghilterra e Sami khedira e Mesut Oezil per l’asfaltata Germania, che potranno così ricordarsi di questo Europeo non solamente per l’eliminazione ad opera dell’Italia.

    Doppietta anche negli attaccanti per la squadra di Del Bosque capace di conquistare due Europei ed un Mondiale nel giro di quattro anni: Cesc Fabregas e David Silva è infatti la coppia perfetta per un attacco preciso e intelligente. Ma a questi valori la UEFA ha voluto aggiungere il talento del portoghese Cristiano Ronaldo, la freddezza dello svedese Zlatan Ibrahimovic ed infine la pazzia del pluri criticato azzurro Mario Balotelli che ha saputo prendersi le sue soddisfazioni risultando il giocatore più seguito e sfiorando la conquista del premio la “Scarpa d’Oro”, conquistata invece da Fernando Torres per aver messo a segno 3 reti e fatto più assist di tutti.

  • Le interviste degli Azzurri, fra delusione e fiducia per il futuro

    Le interviste degli Azzurri, fra delusione e fiducia per il futuro

    Una finale persa in maniera tanto pesante, con un passivo di quattro gol e l’impressione di non avere le giuste energie per lottare in campo, lascia il segno, fa male, soprattutto a caldo, dopo un Europeo giocato con grande cuore e grinta, dopo aver mandato a casa Inghilterra e Germania, dopo averci creduto e sperato davvero. E’ stata una Nazionale sorprendente, con il cuore oltre l’ostacolo, con idee propositive, che ha saputo unire l’Italia per quasi un mese, facendole riscoprire la bellezza e l’unicità di momenti vissuti intensamente, ritrovando l’amore per la maglia Azzurra, aldilà delle rivalità di club, come si evince anche dalle interviste degli Azzurri nel post partita.

    Il merito principale è sicuramente del portatore di valori positivi, colui che è unito questo gruppo, il Ct Cesare Prandelli, che ha analizzato la sconfitta, ma ha focalizzato la sua attenzione anche sul futuro, sulle prospettive, sulle speranze: nonostante il passivo pesante e la sensazione di palese inferiorità rispetto alla Roja, Prandelli sottolinea il gap fisico fra Italia e Spagna, complimentandosi con i suoi per la generosità mostrata durante tutto il torneo, evidenziando, però, gli scarsi tempi di recupero in fase di preparazione della finale, che probabilmente ha condizionato gran parte della gara, anche alla luce degli infortuni muscolari – di diversa entità – di Chiellini, Thiago Motta, Balzaretti ed Abate. Non è un alibi, tutt’altro: è uno spunto di riflessione rivolto a tutto il sistema calcio-italiano, affinchè in futuro si possa garantire una maggiore attenzione in fase di preparazione di tornei tanto importanti, senza dover elemosinare un po’ di spazio in più ai club. Le parole del ct, comunque, sono l’espressione della sua volontà di continuare questo progetto, in cui crede fortemente, continuando a far crescere questo gruppo che, nonostante la finale persa, con questo torneo di Polonia ed Ucraina, ha avuto modo di unirsi e cementarsi ancor di più: una base solida, un progetto su cui lavorare ancora, per crescere ancora in vista dell’appuntamento Mondiale 2014 in Brasile, con il punto fermo di Prandelli in panchina, come lui stesso ha confermato, precisando che “il mio stato d’animo era quello che era, ma non ci sono mai stati problemi con la Federazione”.

    Oltre al mister, nel post partita ha parlato anche il capitano e simbolo di questa Italia, con la delusione naturale di chi vede quattro gol infilarsi dentro la propria porta senza poter far nulla per evitarlo, ma con la giusta lucidità dell’esperienza che porta sulle spalle, che gli rende meno amaro digerire una sconfitta tanto netta piuttosto che una partita persa all’ultimo minuto, oppure ai calci di rigore: per tal ragione, Gigi Buffon riconosce il merito degli avversari, complimentandosi con loro, per il loro valore “inestimabile”, non dimenticando di ringraziare i tifosi che sono stati vicini alla squadra, sostenendola sempre, e ricordando loro che “per noi è un orgoglio regalargli emozioni, abbiamo dato tutto quello che avevamo”. 

    Anche Daniele De Rossi, uno dei guerrieri di questo centrocampo Azzurro, è visibilmente deluso per la sconfitta ma riconosce la netta superiorità degli avversari iberici, con l’aggravante dell’uomo in meno per gli Azzurri, dopo l’infortunio di Thiago Motta: una circostanza che ha reso inevitabile la sconfitta, ed  anche il passivo tanto pesante, mostrando che la Spagna è riuscita ad arrivare “più pronta all’appuntamento con la finale”. Tuttavia, per Daniele De Rossi esiste la convinzione che questa Italia può crescere ancora, perchè anche contro la stessa Spagna, nella prima partita del girone – a Danzica – “se avesse vinto non avrebbe rubato nulla”.

    Delusione degli Azzurri | © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    Grande amarezza per Leonardo Bonucci, uno dei più affranti dopo il triplice fischio finale, non riuscendo a trattenere le lacrime nonostante tutti i compagni provassero a consolarlo: “E’ una batosta, perdere una finale ci sta, ma così fa male” anche se, nonostante la tristezza, anche il difensore vede uno spiraglio di luce per il futuro, “dobbiamo lavorare per arrivare ai loro livelli, ma siamo sulla strada giusta, ci siamo scrollati di dosso l’etichetta di catenacciari”. 

    Analisi lucida, poi, anche da parte di Giorgio Chiellini ed Andrea Barzagli, gli altri due componenti della difesa Azzurra: per Chiellini, grande amarezza per l’infortunio muscolare (il terzo in un mese, ndr) che, anche se in un punto diverso rispetto a quello subito nella gara con l’Irlanda, evidenzia la difficoltà del fisico a recuperare, considerando i ritmi forsennati e la stanchezza accumulata. Per Giorgio, però, c’è la consapevolezza che “bisogna essere orgogliosi di questo Europeo e vederlo come un punto di partenza”. Sulla stessa linea d’onda anche Barzagli, che guarda già al domani, sottolineando che “l’Italia ha giocatori giovani ed una buona mentalità, non incontreremo sempre la Spagna”.

    Infine, le parole del presidente Federale Abete, che assumono importanza proprio per confermare la centralità del progetto Prandelli, e per dar solidità al suo rapporto con la Nazionale in prospettiva futura, limando quei motivi di dissapore che sono stati presenti in passato, e cercando di lavora all’unisono per rafforzare il movimento Azzurro, partendo dalla base e culminando, poi, nella Nazionale maggiore.

    La Federazione, per voce del suo presidente, ha confermato il percorso intrapreso con Prandelli, mostrando l’ intenzione di “metterlo nelle migliori condizioni affinchè il suo lavoro sia positivo”. Lo spazio della Nazionale, dunque, sarà un aspetto assolutamente essenziale da considerare, anche durante la stagione, perchè solo così il movimento Azzurro potrà crescere ancora, ritagliandosi un proprio spazio vitale, perchè merita di farlo, in quanto patrimonio di tutti.

  • L’Italia sfida la Germania, in palio la finale

    L’Italia sfida la Germania, in palio la finale

    Questa sera a Varsavia va in scena Italia-Germania, seconda semifinale di Euro 2012. Al Narodowy Stadion gli azzurri proveranno a sovvertire i pronostici della vigilia, andando a conquistare il pass per la finalissima del 1 luglio. Dall’altra parte i tedeschi vorranno liberarsi definitivamente del macigno Italy, davanti al quale sono sempre usciti sconfitti durante le fasi finali dei grandi tornei. Sono molte le similitudini con il 2006, l’anno del Mondiale “azzurro”. Anche allora nessuno pensava che l’Italia avrebbe avuto la forza e la classe di sconfiggere l’autentica rivelazione della competizione, andando poi a conquistare il titolo qualche giorno più tardi contro i Galletti di Domenech. Ieri come oggi, oggi come ieri, dipende dai punti di vista, il risultato finale non cambia. Not fear Italy!

    Italia-Germania, Prandelli recupera tutti

    Durante la sfida contro l’Inghilterra Prandelli avrà storto più di una volta il naso mentre vedeva i suoi giocatori rompersi uno dietro l’altro. Prima De Rossi, poi Abate. Avrà poi imprecato mentre Maggio, entrato al posto del terzino rossonero, riceveva il cartellino giallo che equivaleva a squalifica certa per l’eventuale semifinale. Il tutto consapevole del fatto che ci sarebbe stato bisogno di un miracolo per vedere Chiellini in campo. Stavolta però la dea bendata ha volto il proprio sguardo verso gli azzurri, che ad eccezione dello squalificato Maggio saranno tutti a disposizione del commissario tecnico.

    Italia-Germania, Chiellini a sinistra

    Il rientro di Chiellini spinge Prandelli a scegliere il bianconero per la corsia di sinistra, preferendolo a Balzaretti, non al meglio dopo il match contro l’Inghilterra. Una scelta dettata anche dalla presenza su quella fascia di Thomas Muller, autentico fuoriclasse della squadra di Low. Come accennato in precedenza, Ignazio Abate scenderà regolarmente in campo nel ruolo naturale di terzino destro. Il rossonero sarà chiamato a un duplice lavoro, di spinta e di contenimento, perché se è vero che di fronte si ritroverà con ogni probabilità Podolski, è vero anche che la corsia di destra azzurra sarà quella su cui Prandelli dovrà puntare molte delle fiche rimaste a disposizione. Al centro della difesa Barzagli e Bonucci, se ripeteranno la prestazione offerta contro Rooney e compagni, non dovranno avere grosse difficoltà nel controllare Gomez (favorito su Klose).

    Italia-Germania, Pirlo contro Ozil

    A centrocampo Italia e Germania offrono ai tifosi il meglio di sé. Schweinsteiger e Ozil da una parte, De Rossi e Pirlo dall’altra, senza dimenticare Khedira e Marchisio. Potenza fisica, talento sfrontato, classe da Roi, tutto questo è Italia-Germania. C’è poi la Montolivo story: infanzia e adolescenza trascorse a pochi km da Amburgo (per lo più durante le vacanze estive), madre tedesca, tanti amici conosciuti proprio in Germania, e oggi avversari da battere. Il neo rossonero poi dovrà anche riscattarsi dal rigore fallito contro gli inglesi ai quarti, sebbene non sia stato (per fortuna) decisivo per le sorti azzurre.

    Italia-Germania, staffetta Cassano-Diamanti?

    In attacco Prandelli potrebbe decidere di giocarsi la carta Diamanti, sconvolgendo quindi i piani della difesa teutonica. Quando è sceso in campo, il trequartista del Bologna ha impressionato per dinamicità e personalità, qualità fondamentali per il gioco di Prandelli. D’altro canto Fantantonio appare in calo, sopratutto dal punto di vista fisico. Nella sfida dei quarti non ha mai inciso, subendo poi l’ennesima sostituzione di questi Europei proprio a vantaggio di Diamanti. In ogni caso sembra difficile che Prandelli decida di tenere fuori Cassano, uomo spogliatoio e simbolo del nuovo corso varato 2 anni fa dall’ex tecnico di Parma e Fiorentina. Balotelliinvece è confermato al 100%: spetterà quindi all’attaccante del Citizen dover creare sconquassi in mezzo alla difesa del Bayern, composta da Badstuber e Hummels, e sopratutto trafiggere il portierone del Bayern, Manuel Neuer.

    Italia-Germania, i precedenti

    Solo gioie per gli azzurri. Le 7 volte in cui queste due Nazionali si sono incontrate nelle grandi competizioni, l’Italia non ha mai perso (3 vittorie e 4 pareggi). Successi indimenticabili per tutti i tifosi italiani. Si parte dalla “partita del secolo” (Messico ’70, Italia-Germania 4-3), per passare alla vittoria del  Mondiale ’82 davanti agli occhi del Presidente Pertini (Italia-Germania 3-1, ve lo ricordate Tardelli?). Infine, storia recente, il successo nella semifinale 2006, il capolavoro della Nazionale di Lippi. Pirlo, Buffon, Barzagli e De Rossi c’erano. Sapranno oggi replicare la serata indimenticabile di sei anni fa?

    Italia-Germania, le quote

    I bookmakers sono concordi nel considerare la Germania favorita (1,87). Il successo della Nazionale di Prandelli entro i 90′ minuti regolamentari paga 4 volte la posta. Lo stesso gol dell’Italia è considerato come un’eventualità remota (1.55). Su Gomez e Balotelli i bookmakers puntano le loro maggiori speranze (un gol del Panzer tedesco è dato a 2,85, la rete dell’italiano a 3,20). Sempre Gomez è il giocatore sul quale i bookmaker credono che possa realizzare la prima rete dell’incontro (6,00). L’over (oltre 2,5 gol durante l’arco dei 90′ minuti) è quotato 2,10 (l’Italia fin qui ha sempre concluso i match sotto il segno dell’Under ndr).

    Italia-Germania, probabili formazioni

    Italia (4-3-1-2): Buffon, Abate, Bonucci, Barzagli, Chiellini, Pirlo, De Rossi, Marchisio, Montolivo, Cassano, Balotelli.
    A disposizione: De Sanctis, Sirigu, Ogbonna, Balzaretti, Giaccherini, Thiago Motta, Nocerino, Diamanti, Giovinco, Di Natale, Borini. Allenatore: Prandelli.
    Germania (4-2-3-1): Neuer, Boateng, Badstuber, Hummels, Lahm, Khedira, Schweinsteiger, Ozil, Muller, Podolski, Gomez.
    Panchina: Wiese, Zieler, Schmelzer, Howedes, Mertesacker, Gundogan, Bender, Kroos, Gotze, Shurrle, Klose, Reus. Allenatore: Low.