Tag: daniele de rossi

  • Processo a Zeman, il derby apre la crisi

    Processo a Zeman, il derby apre la crisi

    Perdere il derby è un po’ come tradire le passioni e i desideri di centinaia di migliaia di tifosi. Questo nella Capitale lo sanno bene. La sfida tra Roma e Lazio è qualcosa di più importante, forse, dello stesso campionato. Una partita che va vinta, non giocata. E non è un caso che, dopo la sconfitta maturata domenica pomeriggio all’Olimpico, l’ambiente giallorosso sia andato in fibrillazione. Perché l’avvio di stagione non è certo quello sognato da dirigenza e tifosi, e probabilmente neanche da Zeman e calciatori. Ma le delusioni aumentano, le tensioni pure, e lo spogliatoio rischia di saltare da un momento all’altro. Compresa la panchina del boemo. Perso il derby, le chiacchiere stanno a zero.

    Ma che stamo a fa? – La filosofia zemaniana è cosa nota a tutti. Attaccare, attaccare e ancora attaccare. Poi se si subisce qualcosa non importa. L’importante è segnare sempre un gol in più rispetto all’avversario. Perché l’imperativo è divertire e divertirsi. Qualcosa, però, evidentemente in casa romanista non sta funzionando. A partire dalla gestione delle partite. Sempre troppo “allegra” – eufemismo – per accontentare i palati fini. E la classifica. Fatto sta che le rimonte clamorose la Roma le ha subite in serie quest’anno. Ultima in ordine temporale proprio quella messa in atto dalla Lazio di Petkovic. Roba da mordersi le mani. Senza considerare accorgimenti tattici da suicidio, che in serie A si pagano cari. E allora, che stamo a fa? Il trend inizia a preoccupare tutti. E nonostante le smentite (l’ultima proprio in queste ore) la panchina di Zeman traballa maledettamente. E al diavolo la serenità del progetto. La Roma ha un organico importante, gli obiettivi sono sulla carta ancora tutti raggiungibili. Ma, probabilmente, il nodo non riguarda solo la gestione tecnica.

    L'allenatore della Roma, Znedek Zeman sempre più in discussione
    Dopo la sconfitta nel derby è partito il processo a Zeman | © Giuseppe Bellini Getty Images Sport

    Spogliatoio in fermento –  Pjanic dice che quelli rivolti alla panchina dopo il gol non erano insulti. Certo, a giudicare dal tono, non saranno stati neanche nettare e ambrosia. E il pugno sferrato da De Rossi sul volto di Mauri, invece? La sensazione è che dalle parti di Trigoria non si respiri un’aria serena. Troppi i dubbi che i giocatori nutrono nei riguardi di un progetto tattico “sbarazzino”, troppe le scelte non condivise che si ammassano sul morale della squadra. E non solo. E, volendo aggiungere la ciliegina, probabilmente molti giallorossi convivono a fatica. Chissà. Per ora sono solo voci. O mezze soffiate sempre, però, smentite. Di certo, qualcosa che non va c’è. Lo si capisce da certe reazioni, da certi atteggiamenti. Il caso De Rossi sta infiammando tifosi e club di mezza Europa (ma sarà vero?), con il City in testa alla cordata di paperoni milionari. Pjanic è l’altro romanista in uscita. Non è tra i titolari per Zeman, e i rapporti sembrano ai minimi storici. Per ora si smentisce tutto: Baldini si è affrettato a togliere Capitan Futuro dal mercato.

    Fiducia a tempo – Date le premesse, è facile ipotizzare una fiducia ad orologeria per Zeman. Il boemo esorcizza l’esonero, e la dirigenza prosegue nel suo mantra collaudato. L’allenatore non è in discussione. Ma se le prossime tre gare dovessero andare male è probabile che le pressioni si facciano così forti da non lasciare scampo a Zeman. Roma è un ambiente complesso. Se vinci sei un semidio, se perdi cadi nella polvere. Il tutto con rapidità estrema. E poi, beh, poi ci sono le fastidiose voci su De Rossi. Il centrocampista giallorosso è nell’immaginario di tutti il prossimo capitano della Roma. Se viene messo in discussione, o si presenta lo spettro della cessione, il primo a pagare lo scotto è il mister. Provare per credere.

  • Italia-Francia, escluso De Rossi si punta su El Shaarawy-Balotelli

    Italia-Francia, escluso De Rossi si punta su El Shaarawy-Balotelli

    In vista di Italia-Francia, amichevole di lusso contro i transalpini del ct Didier Deschamps, in programma mercoledì prossimo allo stadio Tardini di Parma, il ct Cesare Prandelli ha diramato le convocazioni degli Azzurri, con qualche ritorno importante – quello dell’ex interista Davide Santon, attualmente al Newcastle – ed alcune assenze di rilievo: in particolare, quella che “fa più notizia” è la mancata chiamata di Daniele De Rossi, in applicazione dell’ormai celebre “codice etico” di mister Prandelli, a causa del pugno sferrato al Laziale Stefano Mauri durante il derby disputato ieri, che è costato a Daniele De Rossi anche l’espulsione dal campo di gioco, incrinando ancor di più il suo rapporto con il tecnico boemo Zdenek Zeman.

    Fra i non convocati in attacco anche l’interista Antonio Cassano, il milanista Giampaolo Pazzini (che nel match di ieri, perso dai rossoneri contro la Fiorentina aveva segnato l’unico gol milanista), ed anche Fabio Quagliarella, nonostante la tripletta ( la prima della sua carriera, ndr) messa a segno contro il Pescara nella vittoria per 1-6 della Juventus di sabato scorso: al loro posto, i presenti saranno il milanista El Shaarawy, Mario Balotelli, i romanisti Destro ed Osvaldo, e Giovinco, con la coppia El Shaarawy-Balotelli che potrebbe essere schierata titolare.

    A centrocampo convocato il laziale Antonio Candreva, premiato per la rete realizzata ieri nel derby che ha confermato il suo buon momento attraversato nella Lazio di Petkovic, oltre che il giovane romanista Florenzi, nonostante un rendimento di “alti e bassi” nella Roma di Zeman, a dispetto di un ottimo inizio in campionato, ed il “parigino” Marco Verratti.

    Sempre “prevalente” il blocco juventino, con otto elementi: in porta il capitano Gigi Buffon, e in retroguardia Leonardo Bonucci, Giorgio Chiellini ed Andrea Barzagli, mentre a centrocampo l’inamovibile Andrea Pirlo, in compagnia di Claudio Marchisio ed Emanuele Giaccherini, ed in attacco Sebastian Giovinco.

    Dopo il raduno a Parma, fissato alle ore 12, gli allenamenti fissati in vista della partita contro i transalpini sono previsti nel primo pomeriggio odierno e nella mattinata di martedì presso il Centro Sportivo di Collecchio, mentre nel pomeriggio di martedì si svolgerà la rifinitura presso lo stadio Tardini.

    Cesare Prandelli, non ha convocato De Rossi per amichevole Italia-Francia | ©Marco Luzzani/Getty Images

    Nonostante si tratti soltanto di un’amichevole, il match contro la Francia non può essere considerato una partita come le altre, data l’atavica rivalità con i “cugini” transalpini, acuita dai diversi “incroci” fra le due Nazionali in occasione di Europei e Mondiali, con “dolori” azzurri (eliminazione dai Mondiali ’98 nei quarti di finale, sconfitta in finale ad Euro 2000) e la straordinaria gioia della vittoria nella finale Mondiale 2006 di Berlino. Mercoledì sera, dunque, l’ultima uscita del 2012 per gli Azzurri potrà essere un test importante per consolidare meccanismi ed equilibri, dopo le importanti vittorie nel girone di qualificazione ai Mondiali 2014 con Armenia e Danimarca, contro un avversario prestigioso. La Francia di Deschamps, infatti, nonostante le difficoltà di risultati degli ultimi anni è un organico di assoluto spessore, con molti interpreti di qualità: da Ribery a Menez ed Evra, mentre sarà assente Benzema per infortunio.

    La lista completa dei 25 convocati Azzurri per Italia-Francia:

    Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Morgan De Sanctis (Napoli), Salvatore Sirigu (Paris St. Germain), Emiliano Viviano (Fiorentina);

    Difensori: Davide Astori (Cagliari), Federico Balzaretti (Roma), Andrea Barzagli (Juventus), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Domenico Criscito (Zenit San Pietroburgo), Christian Maggio (Napoli), Davide Santon (Newcastle);

    Centrocampisti: Antonio Candreva (Lazio), Alessandro Diamanti (Bologna), Alessandro Florenzi (Roma), Emanuele Giaccherini (Juventus), Claudio Marchisio (Juventus), Riccardo Montolivo (Milan), Andrea Pirlo (Juventus), Marco Verratti (Paris St. Germain);

    Attaccanti: Mario Balotelli (Manchester City), Mattia Destro (Roma), Stephan El Shaarawy (Milan), Sebastian Giovinco (Juventus), Pablo Daniel Osvaldo (Roma).

  • De Rossi pugno a Mauri poi le scuse. E Prandelli non lo convoca

    De Rossi pugno a Mauri poi le scuse. E Prandelli non lo convoca

    Alta tensione in casa giallorossa dove, proprio durante il derby con la Lazio, Daniele De Rossi si è reso protagonista di un gesto alquanto vergognoso: mentre stava lottando in mezzo all’area azzurra per poter saltare e colpire il pallone, “Capitan Futuro” ha infatti scagliato un pugno a Mauri che gli ha fatto guadagnare il cartellino rosso. Una reazione in cui un giocatore come lui non doveva di certo incorrere ed invece anche agli esperti del mestiere accadono queste cose: nonostante le raccomandazioni di Zeman nel pre partita, il quale aveva pregato i suoi giocatori di non cadere nelle provocazioni degli avversari, Daniele De Rossi ha perso il controllo della situazione e, senza pensarci molto, ha scagliato un sinistro al volto del centrocampista laziale.

    Il tutto è accaduto nei minuti finali del primo tempo, con la Lazio avanti 2-1 e con il nervosismo alle stelle tra i giocatori giallorossi: sfortunatamente per De Rossi a Rocchi non è sfuggito nulla ed ha prontamente estratto il cartellino rosso sventolandolo in viso al numero 16 della Roma che è uscito dal campo tra i fischi dei propri tifosi. Un evento che non succedeva da tempo ma che mette ben in chiaro le cose: l’addio a gennaio del sempre “giallorosso”sembra ormai essere cosa certa.

    Daniele De Rossi FBL-ITA-SERIEA-LAZIO-AS ROMA
    Daniele De Rossi © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Subito dopo il match De Rossi si è recato all’entrata dello spogliatoio della Lazio dove, davanti all’intera squadra si è scusato per il gesto con Mauri, il quale ha accettato le scuse e ha scambiato una stretta di mano con l’avversario: nonostante questo sarà dura cancellare quanto accaduto in quel frangente anche visto che ora Prandelli ha deciso di non convocare il centrocampista romano per l’amichevole contro la Francia. Purtroppo sembra quindi che l’avventura alla Roma di De Rossi sia arrivata al capolinea: il calciomercato è già in movimento e le squadre che corteggiano “Capitan Futuro” sono molte e soprattutto di alto livello. Ora il tutto si giocherà prima di gennaio, quando molto probabilmente De Rossi volerà fuori dall’Italia per continuare la sua carriera sportiva in un club estero.

    IL VIDEO DEL PUGNO DI DE ROSSI A MAURI:

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  • Roma sbadata, follia De Rossi. La Lazio vince il derby

    Roma sbadata, follia De Rossi. La Lazio vince il derby

    Va alla Lazio il derby della Capitale, per la terza volta di fila. Una vittoria in rimonta quella ottenuta dai biancocelesti di Petkovic contro la Roma che come al solito passa avanti per farsi raggiungere e superare. Il gol di Lamela in apertura di gara aveva illuso i giallorossi travolti poi da Candreva che sfrutta l’ennesimo errore stagionale di un portiere della Roma (stavolta Goicoechea), Klose e Mauri. Lo nella ripresa sarà espulso facendo il paio con il rosso rifilato dall’arbitro al rientrante De Rossi e quando Pjanic segna il 3 a 2 ormai è troppo tardi. La Lazio si riprende cosi dopo tre gare deludenti mentre la Roma, che aveva fatto un passo in avanti con il Palermo, ne fa due indietro con la Lazio che allunga a +5 sugli storici rivali.

    Non ci sono sorprese nell’undici iniziale della Lazio mentre la Roma schiera a sorpresa Bradley al posto di Tachtsidis. In mezzo al campo c’è il rientrante De Rossi. La gara dopo 6’ viene fermata dall’arbitro per qualche istante in quanto l’illuminazione sembra accusare qualche problema di troppo complice, forse, il nubifragio abbattutosi sul centro nord Italia. Alla ripresa del gioco i giallorossi passano: su calcio d’angolo di Totti è Lamela di testa ad insaccare alle spalle di Marchetti. Non mancano le proteste laziali per un presunto fallo dell’argentino su Lulic. La Lazio sembra soffrire il gioco della Roma almeno sino alla mezz’ora quando la squadra di Zeman arretra un po’ il baricentro lasciando l’iniziativa agli avversari che ci provano con Klose, Gonzalez ed Hernanes. Al 35’ l’1-1: Candreva su punizione sorprende un colpevole Goicoechea facendo esplodere i propri tifosi.

    A questo punto, come spesso accaduto, la Roma risente del colpo subito e 8’ dopo finisce sotto: cross di Hernanes sul quale si fionda Klose che anticipa Balzaretti e deposita in rete. Giallorossi che vanno completamente in tilt visto che De Rossi rifila un pugno a Mauri e viene espulso. Ad inizio ripresa Zeman toglie dal campo Lamela inserendo Tachtsidis ma le cose peggiorano quando Piris regala a Mauri la palla del 3-1. Osvaldo prova a riaprire la gara ma non riesce a battere Marchetti. Intanto Marquinho rileva Florenzi mentre Pjanic prende il posto di Totti. La Roma comincia, nonostante l’inferiorità numerica, a fare qualcosa in più chiudendo la Lazio nella metà campo biancoceleste. Pjanic trova il guizzo del 3-2 e Osvaldo manca il clamoroso pareggio. Nemmeno il rosso a Mauri e la parità numerica ristabilita consente ai giallorossi di pareggiare.
    Questo quanto accaduto sul campo. Fuori, prima della gara, duri scontri tra tifoserie nei quali sono state coinvolte anche le forze dell’ordine. Bilancio: due feriti tra i supporters della Roma.

    La Lazio festeggia la vittoria
    La Lazio festeggia la vittoria © Paolo Bruno/Getty Images

    Le pagelle di Lazio-Roma:
    Candreva 7,5: Lo accusavano di essere romanista ed invece si esalta proprio nel derby dove trova la rete che fa volare i biancocelesti.
    Hernanes 7: Inizialmente sembra in giornata no ma poi sale in cattedra regalando un grande assist a Klose.
    Klose 7: Nei derby ancora una volta è decisivo. Trascinatore di una bella Lazio.

    Goicoechea 4,5: La maledizione dei portieri colpisce anche lui. Regala alla Lazio l’1-1.
    Piris 4,5: Da una sua topica nasce il 3-1 di Mauri. Sembrava in ripresa ma evidentemente non è ancora pronto per certi palcoscenici.
    De Rossi 4: Al rientro si fa espellere condannando definitivamente la sua Roma. Un derby da dimenticare.

    Il tabellino di Lazio-Roma:
    LAZIO (4-1-4-1): Marchetti 5,5; Konko 6,5, Biava 6,5, Dias 7, Lulic 6,5 (14′ st Radu 6); Ledesma 7; Candreva 7,5 (38′ st Cana sv), Hernanes 7 (30′ st Brocchi sv), Gonzalez 6,5, Mauri 6,5; Klose 7. In panchina: Bizzarri, Scaloni, Ciani, Cavanda, Onazi, Zarate, Floccari, Kozak, Rocchi. Allenatore: Petkovic 7
    ROMA (4-3-3): Goicoechea 4,5; Piris 4,5, Marquinhos 5, Burdisso 5, Balzaretti 5; Bradley 5,5, De Rossi 4, Florenzi 5,5 (17′ st Marquinho 6); Lamela 6 (1′ st Tachtsidis 5), Osvaldo 5, Totti 5 (25′ st Pjanic 6,5). A disposizione: Svedkauskas, Castan, Romagnoli, Taddei, Dodò, Perrotta, Lopez. Allenatore: Zeman 5

    Le immagini video di Lazio-Roma
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  • Lazio-Roma, Zeman rispolvera De Rossi per il derby

    Lazio-Roma, Zeman rispolvera De Rossi per il derby

    Al bando scaramucce e polemiche della vigilia. Il giorno del derby della Capitale è arrivato: Lazio e Roma si ritrovano davanti in una insolita cornice pomeridiana che di sicuro farà tornare indietro di qualche anno i nostalgici del calcio. La Lazio arriva da un momento delicato: due sconfitte nelle ultime tre gare intervallate da un pareggio interno contro il Torino, escludendo ovviamente il discorso Europa League.

    E’ ancora aperta, tra l’altro, la ferita del 4-0 subito domenica scorsa a Catania. Un ko che ha scosso la squadra di Petkovic e fatto infuriare quei tifosi pronti a dimenticare tutto in caso di vittoria nel derby. Dall’altro lato la Roma, dopo qualche sconfitta di troppo, arriva dal bel 4-1 rifilato al Palermo. Una iniezione di fiducia piuttosto importante anche se i rosanero, ovviamente, non sono la Lazio e non bisognerà quindi cullarsi sugli allori. Tra i biancocelesti non ci saranno Ederson e Cavanda infortunato. Per il resto rosa al completo per Petkovic il quale dovrebbe schierare l’undici tipo.

    Daniele De Rossi
    Daniele De Rossi © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Nel suo 4-5-1 troveranno spazio tra i pali Marchetti, in difesa Biava e Dias centrali con Konko e Lulic laterali. In mezzo al campo Hernanes, Ledesma e Gonzalez supportati da Candreva e Mauri con l’unica punta che è Klose. Dall’altro lato Zeman oltre a rinunciare ai due portieri Stekelenburg e Lobont deve fare a meno anche dello squalificato Destro. In difesa spazio per Piris con Castan ancora una volta in panchina mentre in mezzo al campo ci sarà il ritorno di De Rossi.

    Nel suo 4-3-3 il tecnico boemo schiererà, davanti al portiere Goicoechea, un pacchetto arretrato composto da Marquinhos e Burdisso centrali con Piris e Balzaretti esterni. De Rossi, Tachtsidis e Florenzi agiranno in mezzo al campo con Lamela, Totti e Osvaldo terminali offensivi.

    Le probabili formazioni di Lazio-Roma:
    LAZIO (4-5-1): Marchetti; Konko, Biava, Dias, Lulic; Candreva, Hernanes, Ledesma, Gonzalez, Mauri; Klose. In panchina: Bizzarri, Carrizo, Scaloni, Ciani, Radu, Brocchi, Cana, Onazi, Zarate, Floccari, Kozak, Rocchi. Allenatore: Petkovic
    ROMA (4-3-3): Goicoechea; Piris, Marquinhos, Burdisso, Balzaretti; De Rossi, Tachtsidis, Florenzi; Lamela, Osvaldo, Totti. In panchina: Svedkauskas, Taddei, Dodò, Castan, Romagnoli, Bradley, Perrotta, Marquinho, Pjanic, Lopez. Allenatore: Zeman

  • De Rossi resta o parte? le grandi d’Europa alla finestra

    De Rossi resta o parte? le grandi d’Europa alla finestra

    Dopo le parole dei giorni scorsi del direttore generale della Roma Franco Baldini, la posizione di Daniele De Rossi nello spogliatoio giallorosso è ancor di più sotto un’immaginaria lente di ingrandimento, per scrutarne i movimenti, le reazioni e scavare in profondità il rapporto con il tecnico Zdenek Zeman, ancor di più in una settimana tanto sentita per l’ambiente capitolino, che conduce direttamente al Derby con la Lazio. Nonostante le premesse di certo non positive con cui è iniziata la settimana, Daniele De Rossi cerca di rimanere sereno, voltando pagina rispetto alle tensioni con il tecnico boemo e cercando di non pensare a quell’esternazione del dg Baldini che, di fatto, lo ha cancellato dalla lista degli incedibili. Il periodo attuale, però, non pare essere particolarmente fortunato per lui e, dopo il problema alla caviglia che lo ha tenuto in panchina con il Palermo (che ha dato spunto a Zeman per sottolineare che il fastidio poteva essere “sopportabile”, ndr), durante l’allenamento di ieri pomeriggio a Trigoria, il centrocampista è uscito dal campo prima del termine della seduta a causa di un virus gastrointestinale, ma la sua presenza con la Lazio non pare essere in dubbio, almeno non a causa di questo problema.

    In tutta questa intricata vicenda, l’aspetto più importante da considerare, e sottolineare, è il basso profilo mantenuto dal centrocampista, che ha mostrato ancora una volta grande maturità e senso di responsabilità per non turbare l’ambiente con le proprie questioni personali, soprattutto in un momento tanto delicato ed importante: è rimasto in silenzio, ad osservare ed ascoltare con attenzione tutte le voci che lo hanno riguardato ma, a tempo debito, sarà sicuramente sua l’ultima parola anche se sarebbe stato auspicabile che un rapporto d’amore (perchè è di questo che si tratta nel caso di un giocatore che da sempre veste la stessa maglia) tanto intenso potesse avere un epilogo diverso e che un patrimonio tanto importante per il club godesse di una maggiore tutela da parte della società. I tifosi, dal canto loro, si sono espressi in maniera più che netta sulla questione esponendo uno striscione dal messaggio perentorio: “Baldini, Sabatini, Zeman: DdR non si tocca”. Ddr sta, naturalmente, per Daniele De Rossi che, in cuor suo, avrà apprezzato di certo.

    Daniele De Rossi | © Mario Carlini/Getty Images

    Dal canto suo, De Rossi non  può far altro che analizzare ciò che si muove attorno a lui, in parallelo con quanto farà la società: nello scorso mese di Febbraio aveva deciso di rinnovare con la Roma per cinque stagioni, ritenendo che “alla Roma c’è tutto quello di cui ho bisogno” ma l’uragano Zeman ha spazzato via le sue certezze, mettendolo in discussione tatticamente ma anche come professionista: è questo ciò che lo ha maggiormente ferito ed irritato ed è questo aspetto che rende quasi insanabile lo strappo, aggravato ancor di più dal fatto che la dirigenza non gli ha mostrato vicinanza, nè tantomeno chiarezza e trasparenza nel gestire la situazione.

    Le offerte per De Rossi non mancano, in particolare dalle grandi d’Europa: il Manchester City potrebbe ritornare alla carica, ed il suo procuratore Sergio Berti è stato avvistato proprio a Manchester, dove la squadra di Mancini ha affrontato l’Ajax, ed oggi potrebbe continuare la sua permanenza Oltremanica recandosi a Londra, sponda Chelsea. In alternativa, anche il Psg potrebbe compiere passi importanti in direzione De Rossi, con lo sceicco  Nasser Al Khelaifi che pare particolarmente interessato all’operazione. Baldini, dunque, potrebbe avere diverse offerte da “valutare”.

  • La Roma prova a scaricare De Rossi, Baldini “non è incedibile”

    La Roma prova a scaricare De Rossi, Baldini “non è incedibile”

    Nella Roma di Zdenek Zeman non ci sono incedibili ed, all’indomani della sua assenza dall’undici titolare nella vittoria con il Palermo, non lo è neppure Daniele De Rossi: clamoroso ma vero, e non si tratta di una semplice indiscrezione ma di una conferma che giunge dallo stesso direttore generale giallorosso Franco Baldini. Parole sibilline, che non possono essere considerate esplicite ma che, se lette fra le righe, denotano la volontà del club di non rimanere sordo alle possibili sirene del mercato di riparazione.

    In tal senso, Franco Baldini rivela che, la scorsa estate, il Manchester City di Roberto Mancini aveva avanzato un’offerta per il centrocampista, alla quale la Roma aveva deciso di “soprassedere”, precisando che, se la circostanza dovesse ripresentarsi nel mercato di Gennaio, la Roma “ascolterà le offerte e le valuterà”: in prima linea vi sarà, così, il Real Madrid di Josè Mourinho che da sempre è un grande estimatore di De Rossi ed, a seguire, il Psg e le altre grandi d’Europa, che non vorranno lasciarsi sfuggire un pezzo tanto pregiato.

    Gli scenari di mercato, dunque, potrebbero rivelare colpi di scena importanti, facendo culminare nella maniera più dolorosa (soprattutto per i tifosi romanisti, ndr) il “non idillio” – per usare un eufemismo – che contraddistingue il rapporto De Rossi-Zeman, che potrebbe privare la Roma di un pilastro dello spogliatoio e di un giocatore fondamentale che da sempre viene soprannominato “capitan futuro” proprio a significare quello che doveva essere il naturale ruolo di De Rossi nel dopo-Totti.

    Daniele De Rossi non è più incedibile | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Il rapporto fra il boemo e De Rossi non è dei migliori, ed il tecnico non perde occasione per far allargare la crepa: nonostante la vittoria contro il Palermo avrebbe potuto portare un po’ di serenità nello spogliatoio, Zeman ha voluto mantenere alta la tensione non rinunciando alle sue proverbiali battute al vetriolo. Il destinatario è stato, appunto, lo stesso Daniele De Rossi rimasto in panchina contro i rosanero: “De Rossi è rimasto a riposo perché a Parma ha avuto un problema alla caviglia, anche oggi avvertiva un po’ di dolore e non ha giocato, anche se a un po’ di dolore si può resistere”. Illazioni che, dunque, tendono a sottolineare come le condizioni di De Rossi – secondo Zeman – non erano tanto gravi dal giustificare la sua assenza, rincarando la dose con un’ulteriore frecciatina, affermando che se ieri si fosse giocato il derby De Rossi sarebbe sceso in campo, sottintendendo che è stato lo stesso giocatore a tirarsi indietro nello scendere in campo.

    Tuttavia, alla luce del fortissimo attaccamento ai colori giallorossi da parte del centrocampista, le accuse più o meno velate di Zdenek Zeman sono da ritenersi, probabilmente, come un paravento per nascondere la realtà dei fatti: il rapporto fra il boemo ed il giocatore non è nato con i migliori presupposti, con lo stesso De Rossi che in estate aveva dichiarato apertamente di preferire Vincenzo Montella sulla panchina della Roma, ma si è deteriorato ulteriormente in questi mesi ed il tecnico teme che la figura di un uomo carismatico come De Rossi nello spogliatoio possa destabilizzare il suo rapporto con la squadra.

    Nel calcio, però, gli allenatori vanno, i giocatori – soprattutto quelli che rappresentano un patrimonio tecnico e di valori – dovrebbero essere maggiormente tutelati, ponderando bene le scelte di mercato e la possibilità di lasciarli partire a cuor leggero.

  • Roma-Palermo, in panchina Osvaldo e De Rossi

    Tutto in 90’. La Roma di Zeman contro il Palermo di Gasperini. Nel posticipo della decima giornata di campionato giallorossi e rosanero sono chiamati ad una vittoria scaccia fantasmi, quantomeno per dare un senso a questo inizio di stagione. Perché se i siciliani navigano in cattive acque (in pratica terzultimi con il Pescara a otto punti), le cose non vanno meglio per Totti e compagni, impelagati in un rebus difficilissimo da sciogliere. E allora non si capisce chi ha più chance. La vera protagonista della vigilia è l’incertezza: la Roma si interroga, in un tourbillon di voci e mezze smentite, sul futuro di tecnico e squadra. Qualcosa che non quadra c’è – la gestione delle gare fino ad oggi è stata a dir poco “leggera” – e la Zeman mania sembra già un bel ricordo. Tutti giù per terra e processo avviato per tutti. Con un esonero che a Trigoria pende ormai da giorni. Il Palermo arriva all’Olimpico con un trend di risultati che appare in miglioramento, ma fino a un certo punto. I pareggi non sono sconfitte, ma evidentemente neanche vittorie. E le vie di mezzo spesso non portano in nessun luogo.

    De Rossi in dubbio – L’aria che si respira in casa giallorossa è pesantissima. Anche perché la variabile “fiducia” non appare più nell’elenco delle carte spendibili da Zeman. Soprattutto se la formazione da mettere in campo è un puzzle con le tessere mancanti. Castan, De Rossi e Osvaldo, sono stati convocati, ma probabilmente rimarranno in panchina viste le precarie condizioni fisiche. Quindi pronto Pjanic a completare il reparto mediano con Tachtsidis e Florenzi. Destro dovrebbe comporre il tridente d’attacco insieme agli inamovibili Totti e Lamela. Con Stekelenburg alle prese con un problema al polpaccio spazio a GoicoecheaIl tecnico giallorosso Zednek Zeman, già in discussione dopo nove partite

    Tridente in soffitta – Per i rosanero qualche dubbio sul modulo. Donati non sarà della partita a causa di un affaticamento muscolare patito nella gara contro il Milan. Al suo posto pronto Von Bergen. A centrocampo ballottaggio tra Mantovani e Pisano. Per l’attacco si ritorna al “classico”. In soffitta l’esperimento delle tre punte. Fuori  Ilicic quindi, con Brienza e Miccoli in tandem offensivo.

    ROMA-PALERMO LE PROBABILI FORMAZIONI

    ROMA (4-3-3): Goicoechea; Piris, Burdisso, Marquinhos, Balzaretti; Pjanic, Tachtsidis, Florenzi; Lamela, Destro, Totti. All.: Zeman

    PALERMO (3-5-2): Ujkani, Munoz, Von bergen, Garcia; Morganella, Rios, Kurtic, Barreto, Mantovani; Brienza, Miccoli. All.: Gasperini

  • De Rossi via a gennaio, il Psg supera il City

    De Rossi via a gennaio, il Psg supera il City

    Nonostante l’ottima prestazione della Roma durante la serata di ieri, culminata nella rimonta clamorosa ai danni del Genoa, Daniele De Rossi potrebbe lasciare la capitale a gennaio per accasarsi al Paris Saint Germain. La notizia riportata dal sito mercato365.com e ripresa poi da Sportmediaset sostiene come l’entourage del centrocampista giallorosso starebbe in realtà flirtando con il direttore sportivo del Psg Leonardo, recente conoscenza dei tifosi di Milan e Inter. Secondo le indiscrezioni la trattativa potrebbe decollare già dal prossimo gennaio, quando il mercato di riparazione invernale aprirà i battenti e il club parigino potrà mettere in mostra un budget spropositato rispetto a tutti gli altri top club europei. E se De Rossi era stato dato più volte vicino al City, adesso sono gli sceicchi del Psg a voler fare la voce grossa.

    BALDINI SMENTISCE– Di De Rossi ormai si parla abbondantemente da quella esclusione contro l’Atalanta, panchina che aveva fatto male tanto al centrocampista azzurro quanto a Osvaldo. Da lì in avanti i giornali sportivi hanno iniziato a dipingere e immaginare un futuro lontano da Roma per colui che all’ombra del Colosseo è conosciuto come Capitan Futuro. La dirigenza giallorossa, nella figura di  Franco Baldini, ha puntualmente smentito le voci che davano De Rossi in partenza. L’ultima in ordine di tempo è arrivata nella serata di ieri, quando Baldini in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport ha ribadito con forza la volontà di tenere sia De Rossi che Osvaldo, scelta dettata dal fine di continuare ad investire nel progetto Roma (Baldini ha definito i due con l’aggettivo “campioni”, ndr).

    Genoa CFC v AS Roma - Serie A
    De Rossi in bilico tra Roma e Parigi | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    PROSPETTIVA ZEMAN – Rimane però un grande punto interrogativo sul futuro di De Rossi a Roma. Perché, se è vero che nel post-partita di ieri Zeman ha applaudito sia lui che Osvaldo, corrisponde alla realtà anche il fatto di come Capitan Futuro rappresenti in realtà un problema tattico non di poco conto, sul quale il tecnico boemo pare essersi definitivamente espresso contro l’Atalanta. Da interno De Rossi non convince nessuno, tantomeno gli amanti del gioco zemaniano. Le caratteristiche di Sor Daniele non si incontrano con le idee tattiche di Zeman. Basta guardare chi c’è dall’altra parte del centrocampo: non un fenomeno qualsiasi, tale Alessandro Florenzi.

    VITE PARALLELE – Per i più disattenti fino a quest’estate era un semplice nome e nulla più, che forse nemmeno veniva considerato nell’album Panini e in quell’imberbe gioco del “celomanca”. Eppure le prestazioni di Florenzi in questo avvio di campionato hanno esaltato all’ennesima potenza le caratteristiche e il valore del ragazzotto classe ’91, cresciuto nelle giovanili giallorosse e andato a Crotone per farsi le cosiddette “ossa”. Florenzi ha tutto quello che manca a De Rossi. Ci riferiamo al dinamismo, agli inserimenti, al semplice ma mai banale dai e vai, a quella sfrontatezza di un 21 enne alla sua prima stagione in Serie A che vuole spaccare il mondo. Ecco, Zeman vorrebbe un giocatore analogo anche sul centro-destra. Ergo, De Rossi non è quel giocatore che Zeman cerca per attuare il suo gioco. Alla prossima sconfitta della Roma il problema De Rossi riemergerà prepotentemente.

  • Zeman a Genoa con Osvaldo e De Rossi. Borriello ex di turno

    Zeman a Genoa con Osvaldo e De Rossi. Borriello ex di turno

    Vincere per non perdere contatto con il treno Champions, vincere per candidarsi a sorpresa del campionato. Al Marassi Genoa-Roma si scontrano per il posticipo dell’ottava giornata di campionato. Zeman riabilita gli epurati De Rossi e Osvaldo, protagonisti nel weekend internazionale con l’Italia di Cesare Prandelli. Per la trasferta di Genova rimangono a casa Burdisso e Destro, entrambi non al meglio. I giallorossi paradossalmente hanno reso meglio in trasferta fin qui, sebbene la gara vinta a tavolino contro il Cagliari inficia le statistiche. I padroni di casa rossoblu non perdono da quattro partite, con sei punti conquistati e due soli gol subiti. La Roma invece dopo la scoppola contro la Juventus allo Stadium, si è risollevata andando a battere l’Atalanta di Colantuono 2-0.

    QUI GENOA– De Canio schiera i suoi con il classico 4-4-2. In attacco Borriello dovrebbe essere affiancato da Immobile, il quale ha superato l’attacco febbrile che l’ha tenuto in dubbio fino all’ultimo. Sarà proprio Borriello l’uomo in più della squadra di De Canio, Borriello che a Genova ha ritrovato la sua dimensione ideale. Sulle fasce agiranno il serbo Jankovic in collaborazione con Antonelli, mentre al centro Kucka giocherà in coppia con Seymour. In difesa Granqvist vince il ballottaggio con Sampirisi, mentre Bovo e Canini vanno a costituire la cerniera di difesa, con Moretti terzino sinistro. La porta sarà difesa da Frey.

    AS Roma v Atalanta BC - Serie A
    Zeman a caccia della terza vittoria in campionato | ©Paolo Bruno/Getty Images

    QUI ROMA – Il boemo schiera il tridente di inizio campionato con Osvaldo al centro supportato da Totti e Lamela. A centrocampo torna De Rossi da interno destro, con il greco Tachtsidis al centro e Florenzi mezzala sinistra. In difesa Taddei e Balzaretti terzini, con Marquinhos e Castan centrali davanti Stekelenburg.

    Probabili formazioni Genoa-Roma
    Genoa (4-4-2): Frey, Granqvist, Bovo, Canini, Moretti, Jankovic, Seymour, Kucka, Antonelli, Borriello, Immobile.
    A disposizione: Tzorvas, Stillo, Sampirisi, Merkel, Bertolacci, Piscitella, Jorquera, Melazzi, Toszer.
    Roma (4-3-3): Stekelenburg, Taddei, Marquinhos, Castan, Balzaretti, Florenzi, Tachtsidis, De Rossi, Totti, Osvaldo, Lamela.
    A disposizione: Goicoechea, Svedkauskas, Piris, Romagnoli, Bradley, Perrotta, Pjanic, Marquinho, Lopez.