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  • Capello: “La Juve di Conte vince senza competitors”

    Capello: “La Juve di Conte vince senza competitors”

    I paralleli tra il presente ed il passato non sempre sono appropriati anche perchè le circostanze mutano al trascorrere del tempo e, dunque, può risultare quantomeno forzato un accostamento tra momenti differenti: questo è vero anche nel mondo del calcio, e Fabio Capello attuale cittì della Russia non ha perso occasione per puntualizzarlo, evidenziando le differenze tra la sua Juventus di metà anni duemila e questa Juventus targata Antonio Conte, capace di far voltare pagina all’intero ambiente dopo gli anni difficili del post-Calciopoli. Per questo, Fabio Capello non può che mostrare il proprio apprezzamento per il lavoro fin qui svolto dai bianconeri, “stanno facendo benissimo” anche se – secondo il mister friulano – non hanno competitors“. Ciò significa che, secondo Capello, la sua formazione che conquistò due scudetti sul campo, aveva un quid in più perchè doveva fronteggiare un’agguerrita concorrenza, dal Milan all’Inter alla Roma, mentre nel caso attuale la Signora non sembra aver grandi rivali considerando che le altre squadre hanno lasciato andar via tutti i grandi giocatori e, dunque, hanno visto ridursi sensibilmente il proprio potenziale: “l’unica che sulla carta potrebbe dar fastidio alla Juventus potrebbe essere la Roma”.

    A proposito della forza della Juventus di oggi, Capello sottolinea l’importanza di due elementi, che la dirigenza bianconera è stata abile a rilevare a parametro zero per poi valorizzare al meglio, fino a renderli due calciatori imprescindibili nei rispettivi ruoli: il primo, ovviamente, è Andrea Pirlo che la Juventus lo scorso anno ha strappato al Milan portandolo a nuova vita come perno del centrocampo “e che sarebbe capace di far la differenza nelle migliori squadre del mondo”, il secondo è, invece, Andrea Barzagli divenuto in poco tempo pilastro della retroguardia di Conte dopo anni non propriamente brillanti in Bundesliga.

    Capello: la Juve di Conte non ha competitors | © Mike Kireev/Epsilon/Getty Images
    Capello: la Juve di Conte non ha competitors | © Mike Kireev/Epsilon/Getty Images

    Dopo la Juventus, però, Fabio Capello non si sottrae dal commentare alcune tematiche calde in casa Roma, ed, in particolare, legate a Daniele De Rossi. Il rapporto con fra il centrocampista ed il mister friulano è molto forte, considerando che fu lo stesso Capello a farlo esordire in serie A (nella stessa gara in cui esordì anche il giovane Alberto Aquilani, ndr) e, dunque, l’attuale cittì della Russia mostra ancora molto interesse per le sorti calcistiche di De Rossi, in particolare in un momento in cui sembra vivere un rapporto non esattamente idilliaco con il proprio tecnico Zdenek Zeman. Ma, secondo Capello, Zeman conosce molto bene il reale valore di De Rossi e, affinchè la situazione possa migliorare, il giocatore “dovrà sapersi adattare a certe idee del proprio allenatore”.

     In passato Capello consigliò a Daniele De Rossi di non andar via dalla Roma per poter rivestire quel ruolo di “Capitan Futuro” che sembrava essergli stato cucito addosso, ma ad oggi il mister friulano pone maggiormente l’accento sulla serenità del giocatore perchè è essenziale che “sia felice nella squadra in cui gioca per trasmettere tale felicità ai compagni”. 

    Un concetto valido in generale, naturalmente, ma ancor di più per un elemento di grande valore come De Rossi, un giocatore “importante e che fa la differenza, un giocatore della Nazionale Italiana”.

  • Consigli Fantacalcio 2012-2013 17 giornata

    Consigli Fantacalcio 2012-2013 17 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, 17esima giornata di serie A che vedrà il match più interessante all’Olimpico di Roma con la Lazio che cercherà di fermare un Inter decisamente galvanizzata dalla vittoria contro il Napoli della scorsa giornata.

    Consigli Fantacalcio giornata 15 guida alla formazione
    La giornata vedrà inoltre la capolista Juventus impegnata in casa contro l’Atalanta come in casa sono impegnate sia il Milan che il Napoli rispettivamente contro Pescara e Bologna. Impegno invece non semplice per la Roma che andrà a Verona a trovare un Chievo in palla nelle ultime uscite.

    Udinese-Palermo sabato ore 18:00
    Friulani che devono sfruttare l’occasione di incontrare una compagine come quella rosanera che in trasferta non da decisamente il meglio di sé. Basta, Di Natale, Allan ed Armero in campo con quest’ultimo in odore di primo gol stagionale. Fra gli ospiti non rinunciamo a capitan Miccoli ma teniamo a riposo tutti gli altri.

    Lazio-Inter sabato ore 20:45
    Match clou di giornata, fra i biancocelesti tutto il peso dell’attacco su Miro Klose che deve essere inserito al pari di Hernanes e Lulic. Nell’Inter non rinunciamo alla solidità di Cambiasso ed alla vena ritrovata del principe Milito, ci aspettiamo gol e quindi teniamo a riposo le rispettive difese.

    Fiorentina-Siena  domenica ore 12:45
    Prevediamo una vittoria dei viola su un Siena che potrebbe risentire delle ultime cattive prestazioni, ci potrebbe essere il rientro di Jovetic, spazio anche a Toni, Pasqual e a Gonzalo Rodriguez. Fra gli uomini di Serse Cosmi puntiamo solo su Rosina.

    Genoa-Torino domenica ore 15:00
    Prevediamo tanti gol fra due squadre che nelle ultime apparizioni hanno concesso molto, padroni di casa che devono riprendersi, diamo spazio ai rispettivi attacchi mentre fra le difese inseriamo Marco Rossi e Darmian.

    Juventus-Atalanta ore 15:00
    Non ce ne vogliamo i tifosi atalantini ma prevediamo una vittoria facile della Vecchia Signora, fuori Vidal e Bendtner mandiamo dentro Pogba e Vucinic oltre ad Asamoah che potrebbe segnare. Fra gli ospiti dovremmo tenere tutti a riposo ma se proprio non si può, inseriamo Bonaventura, Peluso e Denis.

    Stefan Jovetic
    Stefan Jovetic al rientro dopo un lungo stop ©Marco Luzzani/Getty Images

    Milan-Pescara ore 15:00
    Rossoneri in striscia positiva ed il Pescara non sembrerebbe la compagine giusta per interrompere l’ottimo momento di El Sharaawy e compagni. Faraone insostituibile inseriamo anche De Sciglio e Boateng mentre nel Pescara diamo spazio solo a Weiss.

    Chievo-Roma domenica ore 15:00
    Roma chiamata ad un impegno non facile contro un Chievo che in casa sa reggere molto bene alle pressioni di squadre decisamente più forti. De Rossi e Pjanic dovrebbero dare forfait e Lamela non è ancora al 100%, inseriamo comunque tutto il reparto offensivo giallorosso e fra i padroni di casa spazio comunque a Thereau e Paloschi.

    Catania-Sampdoria domenica ore 15:00
    Partita che si preannuncia molto spettacolare, teniamo a riposo la difesa blucerchiata dato il potenziale offensivo rappresentato da Gomez, Bergessio e Barrientos che devono essere schierati oltre a Lodi e Marchese. Nella Doria diamo spazio a Obiang e Poli.

    Parma-Cagliari domenica ore 15:00
    La formazione di mister Donadoni troverà al Tardini un Cagliari non in forma e la cura Pulga – Lopez sembra aver finito gli effetti positivi delle scorse giornate. Dentro Biabiany,Gobbi, Sansone ed Amauri. Nel Cagliari Pinilla è fuori ma diamo spazio ad Avelar, Cossu e Sau.

    Napoli-Bologna domenica ore 20:45
    Ci aspettiamo una vittoria partenopea, diamo spazio a tutti i giocatori del Napoli presenti nelle vostre rose mentre nel Bologna diamo fiducia solamente a Diamanti, Morleo e Gilardino se proprio non possiamo fare  a meno.

  • Daniele De Rossi al Milan? Il regalo elettorale di Berlusconi

    Daniele De Rossi al Milan? Il regalo elettorale di Berlusconi

    Daniele De Rossi al Milan? La notizia è comparsa improvvisamente nel tardo pomeriggio di ieri, quando già la giornata aveva offerto degli spunti interessanti per il mercato rossonero, compreso il niet del Paris Saint Germain di fronte all’offerta di prestito avanzata da Galliani per l’argentino Pastore. E così dopo l’infortunio di De Jong nel corso del primo tempo della partita di Torino, la dirigenza rossonera si trova costretta ad operare con immediatezza nella finestra invernale in un reparto che fino a pochi giorni fa pareva essere il meno interessato al mercato in entrata. Il nome di De Rossi intriga i tifosi del Diavolo, i quali da tempo aspettano l’arrivo di un top-player di nome e di fatto, con il centrocampista giallorosso che andrebbe a colmare questo vuoto diventato come un’ossessione. Ma quante opportunità ci sono nel vedere De Rossi al Milan?

    IMPOSSIBILE– In realtà ben poche, forse nessuna. Come lo stesso Galliani ha ribadito nella serata di ieri, l’arrivo del centrocampista giallorosso a Milanello è impossibile. Parole chiare, che portano ad escludere con relativa certezza qualsiasi tentativo di operazione tra il Milan e la Roma.

    AC Milan v AS Roma - Serie A
    De Rossi inseguito da tre giocatori del Milan in un match del 2009 | ©Claudio Villa/Getty Images

    IL PROGETTO – Anche perché De Rossi non rientrerebbe in alcun modo nel progetto che la società rossonera ha voluto intraprendere quest’estate, ovvero quello dell’abbattimento del monte ingaggi (De Rossi percepisce 6 milioni di euro all’anno, ovvero 12 milioni lordi) e non ultimo la valorizzazione dei giovani.

    BERLUSCONI – D’altrone proprio Silvio Berlusconi nella giornata di sabato, in occasione della sua visita a Milanello, ha precisato come non sia ormai più tempo per il Milan di andare a prendere a cifre folli i cosiddetti top-player, nonostanti essi stimolino le fantasie calcistiche dei vari dirigenti in via Turati (vedi Galliani e Balotelli).

    L’IPOTETICA PROPOSTA – Chi ha parlato dell’operazione De Rossi, in quanto fattibile e possibile, ha tracciato le possibili mosse del Milan, con la società rossonera interessata al prestito da qui a giugno per poi fissare un diritto di riscatto intorno ai 20 milioni di euro, in modo da tale da spendere soltanto 3 milioni per l’ingaggio del giocatore e valutare al meglio la prossima estate la bontà dell’affare. More chiamava ciò Utopia.

    Paolo Maldini e Franco Baresi nella squadra di governo

  • Dopo il derby la svolta, a Roma è tornato il sereno. Ma De Rossi…

    Dopo il derby la svolta, a Roma è tornato il sereno. Ma De Rossi…

    La svolta è arriva l’11 novembre, giorno del derby. La sconfitta nella stracittadina è stata decisiva per la crescita esponenziale della Roma, che ha conquistato successivamente quattro vittorie su quattro partite giocate. Dodici punti conquistati in un mese e quarto posto agganciato a pari punti con la Fiorentina, ultima vittima giallorossa. Nella capitale torna di moda sognare, lo scudetto sembra però ormai irraggiungibile, ma il terzo posto (che significherebbe ritorno in Champions League, perlomeno ai preliminari) non è più così lontano e dista soltanto 4 punti. Ma il dato più significativo è l’equilibrio trovato dalla società capitolina che ha incassato solamente due reti dal derby in poi, realizzandone 10. Zeman ha trovato la quadratura del cerchio con l’assenza di De Rossi. Cessione in vista per il Nazionale italiano?

    Modulo tattico – Da sempre Zeman ci ha abituati ad attuare un 4-3-3 molto offensivo, con difesa alta ed esterni offensivi rapidi e pronti a sfruttare gli spazi. Alla Roma però è presente un certo Francesco Totti che rompe le dinamiche della squadra e costringe il boemo a presentare un 4-3-3 atipico, con il capitano sulla fascia, libero di accentrarsi per sfruttare al meglio il suo tiro dalla distanza e le sue capacità di assist man.

    Francesco Totti
    Totti capitano e trascinatore della Roma di Zeman © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    Il Numero 10 – Proprio il Pupone sta vivendo con Zeman una delle sue stagione migliori dal punto di vista delle prestazioni e della condizione atletica. Classe ’76 e una carriera interamente in giallorosso, nonostante le varie offerte ricevute nel corso degli anni da società che gli avrebbero permesso di vincere tanto. Zeman ha puntato forte sul suo giocatore più carismatico, ricevendo in cambio le sue difese quando la squadra non rendeva al meglio.

    De Rossi – Capitan Futuro al contrario, sembra non godere della massima stima del suo attuale tecnico e nonostante un ricco contratto firmato qualche mese fa, non viene esclusa una sua cessione a gennaio o a giugno. Il centrocampista romano fatica ad entrare nei meccanismi tattici del boemo e la sua posizione nella mediana è ancora tutto un mister. Regista oppure interno? Il giocatore si sente più un regista, Zeman vorrebbe schierarlo come interno. Ed intanto la Roma ha iniziato a volare dopo la sua assenza. Sarà solo un caso? Psg, Chelsea e Real Madrid drizzano le orecchie, pronte ad approfittare di un suo inserimento nella lista dei cedibili.

    Quattro vittorie consecutive – Torino, Pescara, Siena e Fiorentina. Queste sono le vittime della rinascita giallorossa. A parte la formazione gigliata, le altre sono squadre di bassa classifica ma che spesso hanno creato qualche grattacapo di troppo alle big. Prima della sosta natalizia, la Roma andrà a Verona per la sfida contro il Chievo e successivamente ospiterà il Milan all’Olimpico. La striscia positiva è destinata a proseguire?

    La Roma – I tifosi, dopo un periodo piuttosto buio, tornano a sognare. La squadra in campo regala spettacolo e arrivano anche i risultati. I 29 punti conquistati nelle 16 giornate fin qui disputate sono un ottimo bottino. Se continuerà di questo passo, il ritorno in Europa è assicurato, bisognerà vedere se dalla porta principale o da quella di servizio. Lo scudetto? Solo un sogno!

  • Zeman ritratta su De Rossi e attacca i giornalisti

    Zeman ritratta su De Rossi e attacca i giornalisti

    Gli screzi fra Zdenek Zeman e Daniele De Rossi continuano a far notizia, in particolar modo alla vigilia della gara tra Roma e Fiorentina, che vedrà il ritorno all’Olimpico di Vincenzo Montella da tecnico dei Viola, ed il rientro dello stesso De Rossi dopo la squalifica di tre turni a seguito del pugno sferrato nel Derby con la Lazio.

    Ma andiamo con ordine: in una recente intervista rilasciata al Tg1, Zdenek Zeman ha usato parole di certo non morbide nei confronti del centrocampista giallorosso, evidenziando il fatto che De Rossi non si sia integrato con la squadra, precisando che “non è una nota dolente ma ha reso meno del previstocercando di analizzare, poi, le possibili cause che abbiano potuto determinare questo, come ad esempio le sirene di mercato e l’interessamento del Manchester City. Le parole del tecnico boemo, però, non potevano passare inosservate, soprattutto considerando che la tensione tra l’allenatore ed il giocatore è ormai nell’aria da tempo e che, se all’inizio veniva celata con frasi di circostanza, adesso anche questo tentativo è venuto meno considerando che il tecnico boemo, sempre nell’intervista al Tg1, si è esposto in prima persona sulla situazione-mercato di De Rossi, mostrando titubanza a proposito dell esistenza delle “undici squadre disposte ad acquistarlo”.

    Zeman ritratta su De Rossi e attacca la stampa
    Zeman ritratta su De Rossi e attacca la stampa | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Le parole usate da Zeman, in apparenza, non sembravano lasciar spazio ad interpretazioni differenti rispetto alla volontà di sottolineare ancora una volta il “problema De Rossi” e, pertanto, chiamato in causa sulla questione, Vincenzo Montella le ha commentare con l’ironia che lo contraddistingue, sottolineando che se esistesse un caso De Rossi alla Roma, la sua Fiorentina sarebbe ben lieta di accogliere il centrocampista, soprattutto considerando che lo stesso De Rossi non ha fatto mai mistero di preferire Montella come tecnico giallorosso al posto di Zeman. Pertanto, tra il serio ed il faceto, il mister Viola aveva lanciato una battuta: “Daniele poteva, anzi potrebbe, venire lui qui da noi”.

    Fine della storia? Tutt’altro. Le parole, seppur dal tono palesemente scherzoso, di Montella sembra abbiano fatto arrabbiare Zdenek Zeman che non ha gradito la battuta del tecnico partenopeo ed ha puntato il dito contro i giornalisti che, a suo avviso, avrebbero voluto stravolgere il senso delle sue parole rilasciate nei giorni scorsi a proposito della posizione di Daniele De Rossi. A tal proposito, Zeman è stato assolutamente categorico nell’affrontare la faccenda ed ha apostrofato i giornalisti, rei di aver voluto stravolgere il senso delle sue parole al fine di creare polemica e disinformare: “Non c’è da scherzare su questo argomento anche perché voi invece di informare, disinformate. È allucinante”. 

    Nonostante tutto, nella gara di sabato sera all’Olimpico contro la Fiorentina sembra possibile un impiego dal primo minuto di Daniele De Rossi anche se, in tal senso, non è dato aver alcun tipo di certezza come lo stesso Zeman precisa: “si sta allenando con impegno, non si sa mai chi in settimana può stare meglio o peggio. Io spero lui stia meglio”. Chissà se, almeno una sua prestazione positiva in campo, possa contribuire almeno parzialmente a distendere il clima intorno a lui.

  • Zeman su De Rossi: “Non si è integrato con la squadra”

    Zeman su De Rossi: “Non si è integrato con la squadra”

    Con il passare dei giorni il caso De Rossi diventa sempre più acceso: a spendere alcune parole per il giocatore giallorosso è stato il tecnico della Roma Zeman che, durante un’intervista ha voluto mettere in luce i problemi che hanno portato “Capitan Futuro” al centro della questione. Secondo il mister  la causa principale delle brutte prestazioni in campo da parte del guerriero romano è il calciomercato estivo che l’ha visto protagonista di vari gossip:nel mese di agosto si vociferava infatti che De Rossi avesse intenzione di lasciare la Roma per trasferirsi all’estero, e le voci erano talmente intense, da far convocare una conferenza stampa proprio per scacciare ogni tipo di dubbio, con le dichiarazioni di Daniele De Rossi a tranquillizzare momentaneamente tutti i tifosi.

    Punto fondamentale di questo flop è, sempre secondo Zdenek  Zeman, il fatto che De Rossi non sia riuscito ad “integrarsi completamente nella squadra”, portando un’aria alquanto fredda e tesa tra lui e i compagni: a conferma di questo ci sarebbe il fatto che durante l’assenza di De Rossi, dovuta alla squalifica, la Roma ha disputato delle ottime gare conquistando punti importantissimi per il campionato e la posizione in classifica.

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    Daniele De Rossi © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Nonostante questi problemi il tecnico giallorosso ha voluto precisare che De Rossi si sta allenando bene e che per lui è un piacere avere un giocatore del genere all’interno della sua squadra: non bastasse durante le ultime dichiarazioni Zeman ha voluto lanciare una frecciatina alle varie squadre che da tempo inseguono De Rossi, spiegando che non solo spera che quest’ultimo resti alla Roma, ma anche che le possibilità che lui se ne vada sono davvero poche visto che in Europa il livello è più alto. Non si capisce dunque se la mossa del tecnico giallorosso sia un modo per mettere completamente fuori il giocatore o solamente per “spaventare” le big che lo vorrebbero in squadra.

  • Manchester City-De Rossi, l’affare è ormai concluso

    Manchester City-De Rossi, l’affare è ormai concluso

    L’addio dal calcio italiano di Daniele De Rossi sembra essere sempre più cosa ovvia: secondo le ultime notizie infatti il centrocampista della Roma sarebbe ad un passo dal lasciare la capitale. L’affare Manchester City-De Rossi sembra essere alle fasi conclusive e, che tra la società giallorossa e “Capitan Futuro” non ci sia più un grande amore è sicuramente un punto a favore per Roberto Mancini che sta tentando il tutto e per tutto per portarsi a Londra il guerriero romano.

    La notizia del giorno però riguarda solamente la trattativa: il City è pronto a sborsare 25 milioni di sterline, pari a 30 milioni di euro, per aggiudicarsi l’arrivo in casa azzurro cielo del talento italiano. L’affare dovrebbe concludersi proprio a gennaio quando, con la riapertura del calciomercato, le due parti si presenterebbero già con contratto e trattativa conclusi: nonostante Zeman abbia recentemente dichiarato che De Rossi non lascerà la Roma, l’accordo sembra ormai essere definitivo.

    Daniele De Rossi AC Cesena v AS Roma  - Serie A
    Daniele De Rossi © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    A mettere ulteriore carne sul fuoco è stato il fatto che “Capitan Futuro”, assieme alla compagna, è volato a Londra nei giorni scorsi proprio durante il big match Chelsea-Manchester City: un caso che di caso sa ben poco dato che a gennaio manca solamente un mese e che a Roma le cose per De Rossi vanno alquanto male. Nonostante il centrocampista giallorosso non sia stato identificato all’interno dello stadio sono in molti a pensare che la sua mini “vacanza” sia stata calcolata per poter mettere in piedi un futuro oltre manica. Non bastasse le altre voci di mercato parlano di un possibile arrivo di Tevez all’Inter, il quale ha già acquistato casa a Milano, proprio a causa dell’acquisto da parte del City di De Rossi. Quel che è certo è che Roberto Mancini, dopo aver faticato tanto quest’estate per portare a Londra il guerriero romano senza successo, ora si ritrova a due passi dal tanto desiderato arrivo di Daniele De Rossi, il quale alzerà di certo il livello della Premier League.

  • Dietrofront Baldini “non vogliamo cedere De Rossi”

    Dietrofront Baldini “non vogliamo cedere De Rossi”

    Confusione in casa Roma. Il direttore generale dei giallorossi, Franco Baldini, dopo aver dichiarato di essere pronto a valutare tutte le offerte in arrivo per Daniele De Rossi, ha effettuato un rapido dietrofront, ammettendo di essersi lasciato andare dalla sua spontaneità, non capendo che ogni sua parola può essere considerata in vari modi. Infatti, ai microfoni di Rai Sport, l’ex braccio destro di Fabio Capello, ha dichiarato che “essendo un manager dico che devo ascoltare le proposte, ma poi ho la possibilità di dire di no come è successo in estate col City“, precisando l’intenzione di non cedere Capitan Futuro e di tenerlo alla base del progetto di rinascita della società capitolina.

    Spente così sul nascere le possibili destinazioni future per De Rossi, che viene ammirato dalle big europee. Paris Saint Germain, Manchester City, Chelsea e Real Madrid sono pronte a far vacillare il club giallorosso, offrendo cifre importanti per acquistare il centrocampista già a gennaio. Ma il giocatore, vuol davvero rimanere a Roma? Il suo amore verso la maglia giallorossa non è in dubbio, ma la freddezza della dirigenza e dei tifosi iniziano a pesare intorno alla sua persona. Vuole sentirsi importante e coccolato. Quelle di Baldini a questo punto potrebbero essere delle semplici dichiarazioni di circostanza per tenere il gruppo compatto almeno fino a gennaio, anche se difficilmente un big come De Rossi può lasciare la Roma a metà campionato.

    Franco Baldini
    Baldini annuncia l’incedibilità di De Rossi © Paolo Bruno/Getty Images

    Rimane comunque l’ottimo segnale di fiducia da parte della società, che comprende l’attaccamento alla maglia di Capitan Futuro anche se non condivide l’atteggiamento avuto in campo da De Rossi durante il Derby, nella quale il centrocampista giallorosso è stato espulso per un pugno rifilato a Mauri. Il giudice sportivo gli ha inflitto una squalifica di tre giornate e potrà tornare a calcare il prato verde per Roma-Fiorentina.

    Baldini si sofferma a parlare anche del delicato momento della Roma e della situazione del tecnico Zeman, sempre più in bilico per i media ma confermato senza riserve dal direttore generale “non c’è alcuna ultima spiaggia contro il Torino, ci sarà il riscatto e ci sarà con questo allenatore“, aggiungendo però che si sarebbe aspettato qualche punto in più in classifica. Qualche critica è stata lanciata anche alla presidenza, sempre meno presente intorno alla squadra.

  • Italia-Francia, Prandelli consola Balotelli e comprende De Rossi

    Italia-Francia, Prandelli consola Balotelli e comprende De Rossi

    L’amichevole Italia-Francia di mercoledì è molto di più di un semplice test per la Nazionale di Prandelli, soprattutto a giudicare dallo spirito con cui gli Azzurri si avvicinano alla gara con i transalpini allenati da Didier Deschamps: per capitan Buffon incontrare la Francia è “come un derby“, mentre Claudio Marchisio si dichiara contento di “ritrovare mister Deschamps” che lo allenò nel campionato di serie B del post-Calciopoli. Incroci importanti, dunque, che rendono la sfida sempre pepata, anche se mister Prandelli sembra interessato solo al presente, all’importanza di fare risultato “per il ranking”, ed all’utilità degli esperimenti che potranno essere proposti in campo.

    In tal senso, risulta molto probabile che la coppia d’attacco titolare sarà quella composta da Mario Balotelli e Stephan El Sharaawy. Il condizionale è d’obbligo perchè l’allenamento di questa mattina nel centro sportivo di Collecchio si è svolto a porte chiuse e, soltanto quello pomeridiano intorno alle 17 potrà fornire indicazioni più sicure anche in merito all’eventuale schieramento del tridente con il laziale Candreva ad affiancarsi alla coppia formata da “Super Mario” e dal “Faraone”.

    A completare il probabile modulo 4-3-3, a centrocampo pare probabile il lancio del giovane Marco Verratti, per premiare anche in Azzurro il suo ottimo momento al Psg di Carlo Ancelotti, con una maglia da titolare al posto di un mostro sacro come Andrea Pirlo in uno schieramento a tre completato da Riccardo Montolivo e Claudio Marchisio: l’eventuale esclusione di Pirlo, però, non deve far pensare ad una scelta di Prandelli strumentale alle esigenze della Juventus di farlo rifiatare, anche perchè il regista bianconero è squalificato per la prossima gara di campionato contro la Lazio. Il reparto difensivo, invece, dovrebbe vedere uno schieramento a quattro, con i centrali juventini Giorgio Chiellini ed Andrea Barzagli ed i terzini Balzaretti e Maggio.

    Ma, prima di fornire maggiori dettagli sugli interpreti in campo mercoledì sera, il ct Cesare Prandelli nella consueta conferenza stampa ha affrontato diverse tematiche ed, in primis, ha parlato del momento di Daniele De Rossi. Il centrocampista giallorosso, infatti, non è stato convocato a seguito dell’applicazione del “codice etico” – dopo il pugno sferrato durante il Derby a Stefano Mauri – ma il commissario tecnico Azzurro non pare essere particolarmente duro nei suoi confronti, cercando di analizzare in profondità le reali cause del disagio di De Rossi che possono determinare il suo particolare momento di nervosismo dentro e fuori dal campo: secondo Prandelli, De Rossi “avverte troppo la responsabilità, perchè è troppo tifoso“. Tuttavia, il ct non è preoccupato dal centrocampista della Roma, ritenendo che tale esclusione potrà servirgli per il futuro per non commettere simili errori.

    Cesare Prandelli verso Italia-Francia di mercoledì | © Claudio Villa/Getty Images

    L’altro tema-caldo è, poi, quello legato a Mario Balotelli ed al suo momento non brillante al City, dove Roberto Mancini lo relega molto spesso in panchina: Cesare Prandelli vede Super Mario “preoccupato per le esclusioni, che non prende sottogamba” ma il ct ha intenzione di fornirgli un’occasione per il pronto riscatto proprio con la maglia della Nazionale, con al fianco un partner d’attacco inedito che, appunto, potrebbe essere lo stesso El Sharaawy, oppure il romanista Mattia Destro.

    Infine, una considerazione di Prandelli sull’eventualità di nuovi scenari attorno alla figura dell’allenatore che, seguendo “il modello Conte”, potrebbero assistere alle gare dalla tribuna. Il ct, in tal senso, si dichiara possibilista, ritenendo che potrebbe essere una soluzione – accompagnata da adeguati strumenti di comunicazione – per “veder bene la situazione ed evitare di trasmettere ansie alla squadra”.

  • De Rossi, mano pesante del Giudice Sportivo. Tre turni di squalifica

    De Rossi, mano pesante del Giudice Sportivo. Tre turni di squalifica

    Mano pesante del Giudice Sportivo che ha sanzionato con tre giornate di squalifica il centrocampista della Roma, Daniele De Rossi, dopo il cartellino rosso rimediato alla fine del primo tempo del Derby Capitolino. Un turno di squalifica invece per Stefano Mauri, anche lui espulso (per doppia ammonizione) nel corso di Lazio-Roma. Una giornata di stop per il regista della Juventus, Andrea Pirlo, dopo il raggiungimento delle quattro ammonizioni totali. L’ex Milan salterà la sfida interna contro la Lazio. Squalifiche pesanti anche in casa Milan e Napoli (che si sfideranno al San Paolo nella prossima giornata di Serie A) che dovranno fare a meno di Ambrosini e Behrami, entrambi squalificati per somma di ammonizioni.

    ROMA – La società giallorossa sembra intenzionata ad accettare la decisione del Giudice Sportivo, evitando di presentare il ricorso contro la squalifica. De Rossi quindi salterà la sfida interna contro il Torino e la doppia trasferta contro Pescara e Siena. Il suo ritorno è previsto per la sfida casalinga contro la Fiorentina. Il club capitolino per la prossima giornata, contro i granata, dovrà fare a meno anche di Tachtsidis e Burdisso. La doppia assenza di Capitan Futuro e del centrocampista greco potrebbero risultare un grosso problema per Zeman, che sarà costretto ad utilizzare Bradley davanti alla difesa.

    Daniele De Rossi
    De Rossi, tre turni di squalifica per lui © Paolo Bruno/Getty Images

    LAZIO – Per la sfida contro il Milan, il tecnico laziale Petkovic, dovrà fare a meno di due uomini importanti. Mauri e Lulic, il primo (come detto sopra) espulso nel derby, il secondo alla quarta ammonizione.

    ALTRI SQUALIFICATI – Il giudice sportivo ha fermato per un turno anche: Danilo (espulso per doppio giallo nella sfida contro il Chievo), Peluso, Parra (espulsione diretta contro l’Inter per una spinta ad un giocatore interista con palla lontana), Biabiany e Rigoni. Arrivano le multe per alcune società: all’Udinese 10 mila euro per cori razzisti. Per Lazio, Roma e Atalanta ammenda da 8 mila euro, mentre per Pescara e Genoa sanzioni rispettivamente da 5 e 3 mila euro.