Tag: daniele de rossi

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    Perin, Paletta e Immobile tra i convocati di Prandelli

    Per l’ amichevole che si giocherà mercoledì 5 marzo, al Vicente Calderon di Madrid, Prandelli ha diramato oggi i 26 convocati. (altro…)

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    Roma-Inter a reti bianche ma con tanti pugni

    Come era stato annunciato alla vigilia di Roma-Inter, alcuni tifosi giallorossi si sono radunati all’esterno dell’Olimpico per protestare contro la chiusura delle curve e dei distinti Sud dello stadio per discriminazione territoriale. (altro…)

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    Anche la Roma capitola, la Juve ammazza il Campionato

    Certo un appassionato di calcio si aspettava tutt’altro match tra bianconeri e giallorossi allo Juventus Stadium, considerando il fatto che si affrontavano la migliore difesa della stagione (solo 7 gol subiti fino allo scontro diretto) e il miglior attacco. (altro…)

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    Consigli Fantacalcio 2013/2014: 5 nomi su cui puntare

    Secondo appuntamento con la rubrica “Consigli Fantacalcio” de Il Pallonaro riservata a tutti i fantallenatori. Nell’appuntamento di ieri abbiamo conosciuto insieme quali sono ad oggi le probabili formazioni delle venti squadre di serie A (altro…)

  • Adidas Nitrocharge 1.0 la scarpa per chi in campo ha uno sprint  in piu

    Adidas Nitrocharge 1.0 la scarpa per chi in campo ha uno sprint in piu

    Adidas lancia sul mercato un nuovo gioello, le Adidas nitrocharge 1.0, si tratta di scarpini da calcio che vanno così ad arricchire la già lunga lista di scarpini da clacio della nota azienda tedesca dopo il lancio di Predator, Adipure, ed F50.

    Questa volta l’Adidas ha scelto come testimonial atleti che lo stesso marchio definisce come “il motore” in campo, ovvero quei giocatori che corrono, recuperano più palloni e hanno una maggiore propensione ad andare a rete nei 90 minuti in campo. La scelta del giocatore “Motore”, al termine di una lunga valutazione è ricaduta su Daniele De Rossi seguito da Dani Alvares, Ezequiel Lavezzi e Javi Martinez.

    Le Nitrocharge 1.0 si presentano con un design innovativo,  di colore blu e giallo con finiture nere e lateralmente con le classiche tre strisce bianche che caratterizzato il noto marchio. Ma quali sono le novità introdotte da Nitrocharge 1.0? Innanzitutto Energysling, una fascia gialla di materiale elastico situata tra la punta e il resto della scarpa. L’Energysling avvolge l’avampiede per stabilizzare la scarpa durante i movimenti laterali creando supporto e reattività nei cambi di direzione. Secondo tratto distintivo è Energypulse che consiste in alcune bande plastiche poste nell’avampiede che garantisce un ritorno maggiore di energia in fase di sprint per garantire di correre fino al novantesimo.

    All’interno della suola abbiamo anche la speciale struttura SPRINTFRAME e grazie alla configurazione dei tacchetti TRAXION 2.0 è possibile garantire l’equilibrio ideale tra leggerezza e stabilità. Si trova invece all’interno della suola la speciale struttura Sprintframe e grazie alla configurazione dei tacchetti Traxion 2.0 è possibile garantire l’equilibrio ideale tra leggerezza e stabilità.

    Le novità non finiscono qui perchè grazie ad un chip posizionato nell’intersuola si possono registrare velocità massima, misurare la distanza percorsa e tutti gli altri dati relativi alla propria performance. Infine il materiale utilizzato per la tomaia della Nitrocharge che partendo dall’Hybridtouch, sottile materiale brevettato da adidas, combina i vantaggi della pelle naturale e sintetica per garantire comfort e controllo di palla superiori. Il mesh protettivo crea dei cuscinetti imbottiti nelle zone sottoposte a maggiore contatto durante le partite più intense, come il tendine d’Achille e le dita.

    Sicuramente le Nitrocharge 1.0 in questo momento rappresentano l’avanguardia per una scarpa da calcio, attenta alle esigenze e alla miglioria nelle prestazioni per i giocatori, non a caso come testimonial sono stati scelti alcuni dei maggiori rappresentanti del calcio Europeo ed Internazionale. Insomma Nitrocharge 1.0 è una scarpa ricca di altre novità che però lasciamo scoprire a voi.Allora cosa state aspettando? Correte a provare la scarpa pensata per chi in campo ha uno sprint in più, scopritela nel negozio Intersport più vicino.

     

     

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  • Delio Rossi dito medio in Sampdoria-Roma

    Delio Rossi dito medio in Sampdoria-Roma

    Il finale di Sampdoria-Roma ha prolungato la tensione del match oltre il triplice fischio del direttore di gara, mettendo in luce un episodio che, di certo, non può essere considerato un esempio di correttezza e sportività, ancor di più se proviene da un tecnico che, dunque, dovrebbe riuscire a contenere le proprie reazioni e non cadere nelle eventuali provocazioni  dei calciatori. L’episodio in questione ha avuto come protagonista Delio Rossi, tecnico blucerchiato dal passato laziale, che probabilmente avrà sentito particolarmente la gara contro i giallorossi, nonostante non si tratti più di un derby per lui. Ebbene, sul risultato di 3-1 per la sua squadra, Delio Rossi ha mostrato il dito medio all’indirizzo della panchina romanista e, in particolare, verso capitan Francesco Totti che, a quel punto, si è avvicinato alla panchina blucerchiata per discutere con il tecnico. Da questo episodio in breve tempo si sono accesi anche gli animi di altri calciatori della Roma presenti in panchina, ma fortunatamente si è evitato che si degenerasse in una rissa anche se, poi, al momento dell’espulsione di Delio Rossi da parte dell’arbitro Celi, proprio mentre il tecnico della Sampdoria lasciava il terreno di gioco, è seguito un ulteriore diverbio fra lo stesso Delio Rossi ed il romanista Burdisso, prima che il tecnico si rivolgesse alla curva doriana per incitarla ad esultare per il pesante successo ottenuto e, di conseguenza, sottolineare ancora di più lo “sfottò” nei confronti degli avversari giallorossi.

    Delio Rossi, dito medio in Sampdoria-Roma | © Gabriele Maltinti/Getty Images
    Delio Rossi, dito medio in Sampdoria-Roma | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    A tal proposito, a fine gara lo stesso Delio Rossi ha cercato di spiegare l’accaduto, negando di aver compiuto qualsiasi gesto offensivo ed attribuendo parte delle responsabilità del suo nervosismo a Nicolas Burdisso, reo di averlo provocato e di aver così suscitato la sua reazione che, però, il tecnico ha ridimensionato in termini di gravità, descrivendolo esclusivamente come una “questione di campo, cose che accadono per la tensione ed il nervosismo della gara ma che dopo il novantesimo non hanno più senso di esistere e non c’è nulla da aggiungere”. Di parere diverso, invece, è Daniele De Rossi che critica il gesto del tecnico affermando che “non ci si può sempre nascondere dietro la trance agonistica”, sottolineando in particolar modo il fatto che il tecnico Delio Rossi ha “quasi 60 anni” e che non è la prima volta che si trovi coinvolto in episodi del genere e, dunque, “dovrebbe porsi delle domande”. 

    In tal senso, il riferimento inequivocabile è proprio al precedente episodio che vide lo scorso anno Delio Rossi, all’epoca tecnico della Fiorentina, protagonista di un increscioso gesto nei confronti del calciatore Viola Ljajic che, appena uscito dal campo perchè sostituito dal tecnico, gli rivolse qualche parola di troppo alla quale Delio Rossi reagì con violenza sferrando uno schiaffo all’indirizzo del calciatore, proprio nei pressi della panchina e sotto gli occhi di tutti. La scena venne ripresa dalle telecamere e costò una squalifica a Delio Rossi, così come pare probabile riaccadrà adesso, dopo che una fotografia ha chiarito ed immortalato il gesto del dito medio mostrato da Delio Rossi all’indirizzo della panchina romanista.

  • Prandelli scommette su Balotelli, rimanda Icardi e aspetta De Rossi

    Prandelli scommette su Balotelli, rimanda Icardi e aspetta De Rossi

    La prossima amichevole tra la Nazionale Italiana di mister Cesare Prandelli e l’Olanda, che si disputerà ad Amsterdam il prossimo 6 Febbraio, si avvicina ed il ct azzurro sta monitorando da tempo i possibili candidati, in particolare in un momento tanto caldo ed intenso della stagione. Fra i temi più gettonati attorno alla squadra Azzurra, il primo riguarda, ovviamente, la posizione dell’ex inamovibile Daniele De Rossi, che oltre ad aver perso il posto da titolare e da leader in campo nella Roma di Zdenek Zeman rischia ora, suo malgrado, di non aver la certezza di essere convocato in Nazionale proprio a causa del suo scarso impiego in maglia giallorossa, dove gli viene preferito Tachtsidis. Una situazione molto delicata, che sembra già turbare molto De Rossi e che Prandelli, però, non  ha mai smesso di stimare, lanciandogli un messaggio di “apertura”, precisando che se recupera per domenica per me è convocabile”.

    Prandelli confida in Balotelli e aspetta De Rossi | ©  Claudio Villa/Getty Images
    Prandelli confida in Balotelli e aspetta De Rossi | © Claudio Villa/Getty Images

    Il secondo aspetto affrontato dal ct nel corso di un talk show televisivo andato in onda su Rai Sport è, poi, il tema inerente alla scelta di Maurito Icardi, attaccante della Sampdoria, argentino di nascita ma italiano d’origine, il quale sembra stia “decidendo” cosa fare nel suo futuro a proposito di quale Nazionale scegliere. In un primo momento, infatti, dalle sue dichiarazioni trapelava il fermo intento di voler attendere la chiamata dell’Argentina, mentre in seguito si è iniziato a registrare qualche segnale di apertura all’Italia, un po’ come già accaduto in altri casi simili in passato (tra gli altri, Amauri). Per tal ragione, il ct Prandelli ha precisato che per la prossima amichevole contro l’Olanda Icardi non sarà presente tra i convocati ma che l’eventuale scelta di Icardi di indossare la maglia Azzurra in futuro “potrà essere anche sofferta, ma non dev’essere dettata dalla necessità”. Un modo per chiarire, insomma, che indossare la maglia dell’Italia non può essere una scelta di ripiego dettata dall’opportunismo o fatto che, altrove, le porte sono chiuse o che sia più complesso trovare spazio: “a tutti quei ragazzi che possono scegliere dico di rifletterci, di pensarci bene”.  

    Dopo gli argomenti De Rossi ed Icardi, dunque, il discorso non poteva non toccare la tematica di stretta attualità di questi giorni, che ha attratto come una calamita l’attenzione mediatica, anche più del dovuto: il ritorno di Mario Balotelli in Italia, per indossare la maglia del Milan. Il ct Prandelli non poteva sottrarsi dal commentare la notizia anche in chiave Nazionale, considerando che – nelle sue intenzioni – Super Mario ed il neo compagno di squadra milanista Stephan El Sharaawy potrebbero essere la coppia titolare dell’attacco del presente e del futuro, data la giovane età di entrambi ed il fatto che, giocando nella stessa squadra, la loro intesa nel gioco e nei movimenti verrà affinata sempre di più: “Lui ed El Sharaawy sono una coppia di grandi prospettive, che già nell’amichevole con la Francia ha fatto vedere di poter coesistere”. Inoltre, Prandelli rimane fermamente convinto di tutto il valore di Balotelli, e si dichiara felice del suo ritorno in Italia, ringraziando Roberto Mancini per non aver ostacolato la sua partenza ed aggiungendo che “ora siamo obbligati ad aiutare Balotelli perchè ha enormi potenzialità, si trova al posto giusto per lasciare il segno”.

  • Zeman si salva, per ora. Decisiva Roma-Cagliari

    Zeman si salva, per ora. Decisiva Roma-Cagliari

    Zdenek Zeman si salva, per ora. Il boemo avrebbe dovuto riportare la Roma fra le grandi del nostro calcio ma, per adesso, i risultati dei giallorossi sono stati molto deludenti. Prima i presunti litigi con più di un giocatore -ogni riferimento a Daniele De Rossi è puramente casuale- poi i mugugni dei tifosi. Sempre più impazientito nel perdere punti importanti, il pubblico dell’Olimpico vuole qualcosa di più del gioco improntato sul segnare più gol dell’avversario. A cosa serve fare tre gol se poi la difesa è letteralmente un colabrodo e si subiscono quattro reti? A niente.  Il tifo è comunque spaccato a metà: alcuni, la minoranza puntano il dito contro il boemo, altri ritengono i primi responsabili i giocatori stessi, rei di non impegnarsi a dovere. Dovrebbe aver iniziato a pensare qualcosa di molto simile anche la dirigenza della Roma. Questa mattina, Baldini e Sabatini hanno incontrato Zeman che, nel post partita di Bologna, si lamentava di una mancanza di regole scritte: il tecnico si riferiva a episodi come quello che ha visto coinvolto il portiere Stekelenburg, inammissibili eppure, evidentemente, possibili. Ricordiamo che il numero uno olandese si era sfogato in un’intervista non autorizzata sulla sua situazione di gregario al nuovo titolare Goicoechea. Tornando all’incontro fra Zeman e la società, cosa è emerso dal faccia a faccia durato più di un’ora?

    Zeman rimane in sella, ma può saltare già contro il Cagliari | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Zeman rimane in sella, ma può saltare già contro il Cagliari | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    A RISCHIO – Non sono arrivate conferme riguardo la certezza della permenenza di Zeman sulla panchina della Roma. Questo vuol dire che il boemo potrebbe venire esonerato da un momento all’altro. I più maligni considerano la prossima partita contro il Cagliari, l’ultimo banco di prova per il boemo. Le alternative a Zeman al momento sono due: Alberto De Rossi o Malesani con Blanc che ha smentito l’interessamento dei giallorossi. Fondamentalmente ci sono dei pro e dei contro riguardo l’operato di Zeman in questa stagione. A tutto l’ambiente è piaciuta la nuova mentalità che l’allenatore ha trasmesso alla squadra: gioco offensivo indipendentemente dall’avversario. In più, l’idea di far esordire dei giovani a discapito di veterani, è un segno di buon auspicio: il semisconosciuto Florenzi è adesso uno dei punti fermi della Roma zemaniana. I contro sono però pronti a far crollare l’impero del boemo. La difesa è praticamente assente e certe situazioni sono imbarazzanti: basta vedere alcuni gol subiti nel corso della stagione. Alcuni giocatori si lamentano di essere poco impiegati. Se ad affermare questo è Daniele De Rossi, la cosa ha un certo effetto. Un campione così lasciato fuori? Un vero è proprio azzardo.

    FALLIMENTI – Una cosa bisogna comunque dirla: la Roma è riuscita nella titanica impresa di sbagliare due progetti consecutivi a distanza di un anno l’uno dall’altro.  L’anno scorso il prode Luis Enrique ha fatto un flop che più grosso era difficile farlo. L’intenzione di portare un gioco Barcelloneggiante a Roma è diventata da vanto a burla. Quest’anno con Zeman, discorso simile: Roma che parte con tutti i pronostici del caso ma che dopo appena un girone d’andata si ritrova nell’anonimato di metà classifica. Il fatto è che la Roma ha speso un bel po’ di soldini in due anni. L’anno scorso pochissime soddisfazioni e quest’anno al momento resta ancora aperta la possibilità di una finale di Tim Cup. Troppo poco per le aspettative che sono state create e per i soldi spesi. Ci si aspettava di più. Colpa dei giocatori poco inclini a seguire il maestro Zeman o colpa del boemo con metodi non adatti a una squadra non ancora pronta come la Roma? Altra ipotesi: e se fosse la società ad aver toppato di nuovo? Risposte che solo il tempo ci saprà dare.

  • De Rossi in panchina. Zeman ostinato, Baldini lo appoggia

    De Rossi in panchina. Zeman ostinato, Baldini lo appoggia

    Nella sconfitta della Roma di Zeman contro il Catania, Daniele De Rossi è rimasto ancora una volta in panchina, lontano dalle scelte dell’allenatore boemo che “per scelta tecnica” ha ritenuto opportuno non schierarlo evidenziando ancora una volta quello che è il suo dogma tattico, che diviene ragione per lasciare colui che veniva soprannominato “Capitan Futuro” ancora una volta ai margini della Roma, senza poter dare il suo contributo in campo. Secondo Zeman, infatti, De Rossi è un incontrista e, dunque, con Florenzi e Bradley ci sarebbero stati troppi giocatori in quel ruolo,se c’è Pjanic De Rossi può giocare, ma così ho scelto Tachtsidis e penso abbia fatto una buona gara”, aggiungendo che la presenza di De Rossi in campo può andare in parallelo con quella di Pjanic, e “promettendo” che il centrocampista della Nazionale avrà l’occasione di giocare a Firenze, riferendosi all’impegno infrasettimanale in Coppa Italia.

    A chi sostiene, poi, che sia inaccettabile lasciare in panchina un patrimonio della squadra come De Rossi (che per questo guadagna più degli altri, ndr),  Zeman risponde in maniera piccata facendo leva sul fatto che per lui non fa differenza l’ingaggio dei suoi uomini e che “non ho mai guardato a quanto guadagnano i giocatori, ma a ciò che possono servire alla squadra”. Tradotto, dunque, usando semplici deduzioni logiche, Daniele De Rossi non serve alla Roma di Zeman (o perlomeno non serve quando non il tecnico non lo schiera) nonostante sia uno degli uomini più rappresentativi, e il boemo rincara ancora la dose, con una frecciatina “generica” ma che, interpretandola nel contesto del discorso specifico, sembra riferirsi ancora all’indirizzo del centrocampista precisando che “la bravura si dimostra sul campo, non in base a quanto si guadagna”.

    De Rossi ancora fuori, Baldini appoggia Zeman | ©  Dino Panato/Getty Images
    De Rossi ancora fuori, Baldini appoggia Zeman | © Dino Panato/Getty Images

    Una nuova polemica, dunque, che si aggiunge alle innumerevoli frecciatine dei mesi scorsi, che hanno sollevato grandi polveroni nell’ambiente romanista, in particolare perchè il calciatore in questione è uno dei simboli indiscussi (e indiscutibili) della squadra giallorossa. Questa volta, però, la risonanza dell’esclusione di De Rossi e delle parole al vetriolo di Zeman potrebbe essere ancor di più amplificata dall’intervento della società ed, in particolare, di Franco Baldini che ha espresso il suo punto di vista sulla questione, schierandosi al fianco dell’allenatore sminuendo la polemica sul nascere ma, di fatto, appoggiando la decisione dell’allenatore che “deve essere libero di fare le scelte che ritiene opportune, tra cui quella di usare o meno De Rossi”.

    Per non incorrere, però, in una crisi diplomatica lo stesso dg Baldini ha poi voluto sottolineare quella che è la “straordinaria importanza di De Rossi”, precisando però che “il valore economico non va messo in ballo nella disamina tecnica, e l’allenatore ha la nostra fiducia”. 

    Lo stesso Baldini, però, apre uno spiraglio sulla legittimità delle osservazioni post-sconfitta connesse all’esclusione del centrocampista, ancor di più dopo un risultato negativo che, dunque, non sembra dar ragione alle scelte del tecnico, se non altro perchè non sono state supportate dal punteggio e dalla prestazione offerta in campo: “se avessimo chiuso sul 3-0 la gara, la scelta di Zeman non sarebbe stata così sbagliata”.

    Tuttavia, il risultato finale di di 1-0 per il Catania, però, racconta un’altra storia e, dunque, probabilmente sarà necessario approfondirne meglio le cause.

  • Napoli-Roma, posticipo con vista Champions. Zeman recupera Totti

    Napoli-Roma, posticipo con vista Champions. Zeman recupera Totti

    Spettacolo assicurato nel posticipo dell’ultima giornata di andata che al San Paolo metterà di fronte Napoli e Roma. Due tra le squadre che più hanno divertito sinora, entrambe con un comune obiettivo: la conquista di un piazzamento Champions League. Entrambe hanno chiuso il 2012 con un successo: i partenopei in casa del Siena, i capitolini tra le mura amiche contro il Milan. Occorre cominciare bene dunque questo nuovo anno, approfittando magari del tonfo interista ad Udinese per conquistare punti pesanti in chiave Europa. Mazzarri dovrà rinunciare a Cannavaro e Grava, i due difensori squalificati sino a fine stagione in relazione al caso calcioscommesse.

    Torna cosi titolare Campagnaro e con lui dal 1’ anche Gamberini. Per il resto poche novità con Pandev preferito ad Insigne. Davanti a De Sanctis dunque difesa formata da Campagnaro, Gamberini e Britos. In mezzo al campo Behrami e Inler con Maggio e Zuniga laterali con Hamsik dietro le due punte Pandev e Cavani. Dall’altro lato Zeman dovrà fare a meno di Marquinhos, fermato per un turno dal giudice sportivo dopo l’ingenuo rosso patito contro il Milan oltre ai vari Taddei, Nico Lopez e Tallo.

    Francesco Totti © Tiziana Fabi/Getty Images
    Francesco Totti © Tiziana Fabi/Getty Images

    In mezzo al campo Bradley sembra in vantaggio su Florenzi mentre Totti si è ristabilito dopo l’attacco influenzale che lo aveva colpito in settimana e troverà una maglia da titolare accanto a Lamela e Destro, con quest’ultimo che sembra avere superato nelle gerarchie di Zeman il talentuoso Osvaldo.Nel 4-3-3 del tecnico boemo dunque davanti a Goicoechea retroguardia formata da Burdisso e Castan come interni mentre sulle corsie laterali agiranno Piris e Balzaretti. In mezzo al campo Pjanic, De Rossi e Bradley con Lamela, Destro e Totti in attacco.

    Le probabili formazioni di Napoli-Roma:
    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Gamberini, Britos; Maggio, Behrami, Inler, Zuniga; Hamsik; Pandev, Cavani. In panchina: Rosati, Colombo, Fernandez, Uvini, Mesto, Dossena, Donadel, Dzemaili, El Kaddouri, Vargas, Insigne. Allenatore: Mazzarri
    ROMA (4-3-3): Goicoechea; Piris, Burdisso, Castan, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Bradley; Lamela, Destro, Totti. In panchina: Lobont, Stekelenburg, Romagnoli, Dodò, Florenzi, Perrotta, Marquinho, Tachtsidis, Osvaldo. Allenatore: Zeman