La Roma per continuare il suo magic moment, il Catania per riscattarsi dopo il passo falso di Bologna e riprenderà quota in classifica. Sono questi i temi principali dell’unico anticipo in programma quest’oggi in Serie A. Un incontro tutto particolare per l’allenatore degli etnei Vincenzo Montella, prima bomber e poi allenatore dei giallorossi, il quale sfiderà così la sua ex squadra, lasciato non senza strascichi polemici.
Luis Enrique si aspetta dai suoi l’ennesima grande prova. Vuole insomma una Roma aggressiva e sempre in grado di tenere in mano il pallino del gioco. Ma dovrà farlo senza alcune pedine importanti, leggasi Burdisso, Cassetti e Osvaldo, tutti ai box causa infortunio. Nonostante tutto l’allenatore spagnolo proporrà un 4-3-1-2 che prevede, davanti a Stekelenburg, una difesa formata da Rosi e Taddei sugli esterni, Heinze e il recuperato Juan in mezzo. In mezzo al campo il trio comandato da De Rossi, sempre al centro delle voci riguardo al contratto in scadenza a giugno e non ancora rinnovato, Gago e Pjanic. In attacco certi del posto il capitano Totti e Lamela, mentre accanto a loro dovrebbe esserci Borini, autore di un gol e di un’ottima prestazione mercoledì nel match di Coppa Italia contro la Fiorentina. L’ex attaccante del Swansea sembra dunque essere in vantaggio su Bojan.
Dall’altra parte Montella deve fare a meno di ben quattro giocatori. Si tratta degli squalificati Biagianti e Marchese e degli infortunati Lanzafame e Capuano. Il trainer etneo tuttavia schierare un 4-3-3 con Campagnolo tra i pali, Potenza e Alvarez esterni, Legrottaglie e Spolli al centro del reparto arretrato. In mezzo al campo Lodi, Almiron e Izco, il quale sembra essere in vantaggio su Delvecchio. In avanti il tridente, salvo sorprese, sarà formato da Barrientos, Bergessio e Gomez. Per sorprese intendiamo Maxi Lopez, destinato alla panchina in attesa di novità sul fronte mercato.
Luis Enrique scatenato nella conferenza stampa della vigilia della trasferta dei giallorossi in casa del Catania. Il tecnico asturiano si presenta in Sicilia con “grande fiducia” e con la voglia “di fare gioco ed essere il più cattivi possibile”. L’allenatore capitolino ammette che la squadra troverà un ambiente difficile soprattutto dopo quel 7-0 rifilato agli etnei durante l’era Spalletti. Ma ribadisce il suo ottimismo perchè anche se “la Sicilia è calda, c’è un’atmosfera bellissima ed è un ottimo posto per andare lì con fiducia”. L’ex Barcellona B riconosce che “ci saranno più difficoltà ma questo deve essere uno stimolo, un motivo in più per andare a fare una grande partita”.
DE ROSSI BLINDATO – Alle incalzanti domande dei cronista circa la situazione di stallo del rinnovo del centrocampista n.16 Luis Enrique fa notare come per prima cosa la situazione non abbia per nulla influito sulle prestazioni del calciatore che sono state di altissimo livello fino ad oggi. Il tecnico ha poi aggiunto che “quando De Rossi(ndr) firmeràfinirà questo argomento e si faranno conferenze stampa noiosissime. Di che parleremo? – ha aggiunto il mister – Non dimentichiamo che è una situazione tra società e giocatore e tutti vogliono lo stesso, anche l’allenatore”.
Intanto non è certa la presenza nell’undici titolare del Biondo di Ostia alle prese con problemi fisici. “De Rossi sta meglio – ha detto lo spagnolo – e ieri si è allenato normalmente e sta meglio. Oggi vedremo se potrà giocare”. In vista del match di campionato parole d’elogio anche per Francesco Totti che giocherà la terza partita da titolare in una settimana. Infatti “Francesco fisicamente è un giocatore fortissimo, sta ad alti livelli. Ieri ho parlato con lui e sta bene” ha dichiarato Enrique. Apprezzamenti anche per il gioiellino Bojan Krkic che il mister non ha visto in calo con la Fiorentina, anzi ha potuto registrare una buona condizione del ragazzo del quale è contento soprattutto per il suo atteggiamento e comportamento ed è convinto che “farà sicuramente tanti gol”.
L’azionista di maggioranza della Roma, James Pallotta, è l’uomo del momento nell’ambiente giallorosso. In poco tempo la sua leadership ha sostituito quella di Thomas Di Benedetto che è ufficialmente il Presidente della Roma, ma che tra poco cederà la carica a Pallotta stesso. L’eccentrico uomo d’affari statunitense sta stupendo tutti coi suoi modi di fare curiosi e stravaganti. Meno timido del co-proprietario Di Benedetto, da quando ha preso il comando, caso strano, la squadra ha cominciato a girare e a fare risultati. In effetti Pallotta ha portato un pizzico di entusiasmo in più coi suoi tuffi in piscina e con le sue dichiarazioni d’amore nei confronti della Roma, e soprattutto verso Totti e De Rossi.
PROGETTO E NUOVO MANAGER – Comunque Pallotta non è solo una curiosità da gossip calcistico, è un personaggio che vuole e sa come investire nel futuro della Roma. C’è la notizia, infatti, del lancio di un progetto concreto di rilancio del business-Roma. Per questo è stato appena ingaggiato un nuovo manager: Christoph Winterling, di nazionalità tedesca, che sarà il direttore commerciale e si occuperà del marketing del brand-AsRoma. Winterling ha già ricoperto un ruolo simile nel settore sportivo del marchio Adidas. Il suo compito sarà quello di ottimizzare i profitti di settori tipici del marketing sportivo sfruttando l’unicità dell’immagine della Roma e della città di Roma che gode un’invidiabile fama in tutto il globo. La costruzione del nuovo stadio rimane in cima alle priorità, ma si sta organizzando una serie di tour in Asia e negli Stati Uniti. Inoltre il canale tematico Roma Channel si trasformerà in network sportivo e si prevedono partner commerciali molto importanti con la possibilità di ricevere news sul cellulare e essere sempre aggiornati. La gestione di Trigoria sarà potenziata con la riorganizzazione del RomaStore interno e del Museo della Roma. Inoltre c’è la possibilità che gli allenamenti vengano aperti ai tifosi e che ci siano facilitazioni nella vendita dei biglietti. L’obbiettivo è anche quello di riavvicinare le famiglie alla Roma.
IL NUOVO STADIO E DE ROSSI – L’avvento di Pallotta poi sta influendo sulle due questioni più spinose dell’inverno giallorosso. Per quella di campo, il rinnovo di Daniele De Rossi sembra più vicino con Pallotta stesso che ha dichiarato di aver convinto il centrocampista n.16 a firmare. Per la questione stadio la vicenda sta accelerando gli step. A breve sarà nominato un nuovo responsabile della sicurezza che si occuperà dei problemi interni allo stadio e delle relazioni diplomatiche per la costruzione. Da segnalare che Roma è candidata all’organizzazione delle Olimpiadi del 2020 e l’affaire stadio potrebbe rafforzare la posizione della città. E in arrivo poi, nell’ambito del prossimo cda della società, un aumento di capitale, nei tempi e vincoli della Consob. Cosa che permetterebbe alla Roma di migliorare l’offerta a De Rossi.
Il progetto economico è dunque ambizioso e soprattutto c’è la volontà di reinvestire gli introiti del settore commerciale nel potenziamento della rosa. Il magnate americano sembra l’uomo giusto per la risalita del club giallorosso, ma anche per un guizzo del calcio italiano in declino, per questo andiamo a scoprire qualcosa sulla sua vita personale.
CHI E’ PALLOTTA? – Pallotta è nato a Boston nel 1958 ed è vissuto nel North End, la Little Italy della città, precisamente in Hannover Street via principale e cuore pulsante del quartiere. La famiglia del padre ha origini romane mentre quella della madre ha le sue radici a Bari. Oggi vive a Weston negli States nella casa che ha costruito e che è stimata circa 21 milioni di dollari. Ha un’esperienza trentennale nel campo degli investimenti finanziari ed è Presidente dell’hedge fund Raptor Capital Management. Il suo patrimonio personale ammonta a quasi 1 miliardo di dollari. Ha già una grande esperienza in ambito sportivo essendo co-proprietario dei Celtics che nel 2008 ha portato alla conquista del titolo NBA di Basket, riponendo la squadra a livelli di vertice assoluto.
Questa sera alle 21.00 avrà inizio la sfida Roma Fiorentina per gli ottavi di finale di Coppa Italia. La vincente fra le due squadre si qualificherà per i quarti della competizione, dove incontrerà la Juventus, che ha già battuto il Bologna nella sfida di Torino disputata circa un mese fa. I giallorossi vogliono proseguire la striscia vincente dell’ultimo periodo, che li ha visti protagonisti in campionato raccogliendo gli applausi della critica. Gli uomini di Delio Rossi invece sperano in una grande serata della sua punta di diamante, il montenegrino Jovetic, autore di una doppietta nell’ultimo incontro dei viola in campionato sul campo del Novara.
CONTINUARE A STUPIRE: Luis Enrique è intenzionato a compiere un ulteriore passo verso la creazione di una squadra a sua immagine e somiglianza. Dopo la partita contro il Chievo, il tecnico spagnolo aveva parlato di una Roma ancora lontana dalla sua idea di interpretare il calcio, assegnandole soltanto un 30% in un ipotetico cammino verso la perfezione. Quella di oggi è una sfida importante, che “affascina” l’ex Barcellona. Una vittoria oggi significherebbe arrivare ai quarti di un torneo che può consegnare il primo trofeo della Roma targata America.
Dopo il tuffo in piscina del capocordata James Pallotta, i giocatori sono pronti a regalare alla nuova dirigenza una prestazione convincente anche in Coppa Italia. In difesa Luis Enrique ha scelto di schierare il danese Kjaer, uno degli arrivi più costosi della campagna acquisti estiva che fin qui ha deluso le attese. Al suo fianco l’esperto argentino Heinze, con Jose Angel sulla corsia di sinistra. A centrocampo il bosniaco Pjanic insieme a Greco e l’ex del Real Madrid Gago. In attacco invece Totti sarà il punto di riferimento, con Lamela e Bojan pronti a ricevere gli assist del capitano giallorosso.
DE ROSSI ASSENTE: nella lista dei convocati non figura, oltre a Rosi e Simplicio, anche Daniele De Rossi. La sua assenza non preoccupa comunque i tifosi della “Magica”, consapevoli del fatto che in quest’occasione la vicenda contrattuale non rientri nella scelta del tecnico Luis Enrique. Lo spagnolo aveva già previsto un riposo per “Capitan futuro”, e la partita individuata per il turnover del calciatore è quella di Coppa Italia di stasera. Al suo posto rientrerà dal primo minuto l’argentino Gago, reduce da un infortunio che l’ha tenuto per un paio di settimane lontano dal campo di gioco. Sulla corsia di destra potrebbe essere riproposto Simone Perrotta, già utilizzato in quel ruolo in avvio di stagione, lasciando un turno di riposo anche al brasiliano Taddei.
JOJO SUPERSTAR: dopo la partenza di Alberto Gilardino, il nuovo tecnico Delio Rossi ha rivoluzionato la Fiorentina, assegnando a Jovetic il ruolo di leader della squadra. Il cambio di modulo, dal 4-3-3 al 3-5-2, con due punte non di ruolo come Ljalic e Jojo, ha portato grande imprevedibilità alla manovra dei viola. La sfida contro il Novara al Silvio Piola ha consegnato nuove speranze al progetto del nuovo corso dei gigliati.
All’Olimpico Delio Rossi è intenzionato a dare continuità al nuovo assetto tattico, confermando la coppia d’attacco formato mini con Vargas e l’ex palermitano Cassani sugli esterni. In mezzo al cambo dovrebbe trovare spazio il giovane ghanese Silifu insieme a Montolivo, tornato al gol domenica e lo svizzero Behrami. In porta Rossi concederà il posto da titolare a Neto, mentre in difesa il reparto arrettrato sarà costituito da Nastasic, Gamberini e Natali.
UN PRECEDENTE CHE SCOTTA: poco più di un mese fa, in campionato terminò 3-0 per i padroni di casa viola, che riuscirono a battere una Roma ancora in cerca di un’identità, che avrebbe trovato di lì a poco. I due allenatori sono concordi nell’affermare che quella di oggi sarà una sfida del tutto diversa rispetto a quella giocata al Franchi. Da una parte ci sono i giallorossi che stanno viaggiando a mille (10 punti nelle ultime quattro partite, compresa la vittoria al San Paolo per 1-3 contro gli uomini di Mazzarri). Dall’altra c’è la nuova Fiorentina di Delio Rossi, orfana del suo bomber Gilardino ceduto al Genoa, ma carica nell’andare più avanti possibile nella competizione che potrebbe significare un posto in Europa League qualora arrivasse il successo finale.
Probabili formazioni:
Roma (4-3-1-2): Stekelenburg, Taddei, Kjaer, Heinze, Jose Angel, Greco, Gago, Pjanic, Totti, Lamela, Bojan.
Panchina: Curci, Juan, Cicinho, Caprari, Perrotta, Borini. Allenatore: Luis Enrique
La macchinosa trattativa per il rinnovo contrattuale di Daniele De Rossi continua senza offrire ancora una soluzione chiara. Si sono susseguiti i vertici tra Franco Baldini, Walter Sabatini e l’agente del centrocampista Sergio Berti, ma lo status dell’operazione è in stallo. La presenza nell’ambiente giallorosso in questo ultimo periodo del futuro nuovo presidente, James Pallotta, potrebbe essere un segnale di conciliazione tra la Roma e il Biondo di Ostia. Quel che è certo è che la firma non è ancora arrivata e le sirene del Manchester City e del Real Madrid si fanno sempre più forti.
Nel post-partita di Roma-Chievo De Rossi stesso ha dichiarato che la standing ovation concessagli da Luis Enrique a pochi minuti dalla fine non era affatto un saluto ai suoi tifosi e che “non è legata al futuro ma perchè sono uscito per la prima volta in due anni. Continuo a non parlarne ed avere le idee sempre più chiare e continuo a lavorare con grandissima soddisfazione“.
I DETTAGLI DELLE OFFERTE – Il numero 16 da parte sua ha sempre dimostrato l’attaccamento alla maglia e la volontà di rimanere, ma l’ostacolo economico potrebbe essere decisivo. La realtà è che la Roma mette sul piatto 6 milioni di euro fissi a stagione più altri due milioni “mobili” in conseguenza di obiettivi da raggiungere e bonus produttivi. Il Manchester City parte invece da una base di quasi 9 milioni circa fissi, con bonus e incentivi che non sono noti, ma si possono immaginare considerevoli date le possibilità economiche del club inglese. C’è tanta differenza. Si parla di almeno 3 milioni a stagione che moltiplicati per 5 anni di contratto diventano 15 milioni di euro per quella che sarà quasi sicuramente l’ultima firma della carriera da calciatore di De Rossi. Oltre a Roberto Mancini c’è anche il Real Madrid di Josè Mourinho che si è inserito con forza e offre cifre di poco inferiori a quelle del City, ma ha dalla sua il blasone delle merengues.
Dunque sembra essere ormai una questione soggettiva, anche perchè la Roma non può fare molto più di quanto ha proposto: De Rossi deve decide tra il cuore e la carriera. In ogni caso non sarebbe rinnegato dai suoi tifosi che lo amano e comprenderebbero una scelta difficile, ma troppo conveniente per essere scartata. Rimane la grave colpa della dirigenza giallorossa che non ha affrontato prima la questione del rinnovo e ora rischia di perdere a parametro zero un patrimonio da almeno 30 milioni di euro.
Tra le mille voci che si rincorrono la sensazione è che nelle ultime ore stia prevalendo l’idea di un De Rossi in terra spagnola o inglese, col Real Madrid che sembra aver recuperato molto terreno. E’ vero però che una decisione così personale può avere virate repentine.
Francesco Totti è tornato a segnare nella partita di ieri vinta dalla Roma contro il Chievo per 2-0 difronte ai propri tifosi. I due gol con i quali il capitano giallorosso si è sbloccato sono arrivati entrambi dal dischetto del rigore. Dopo la prima marcatura il “Pupone” si alza la maglietta di gioco mostrando allo stadio intero le sue personalissime scuse, scusate il ritardo. Il gesto di un campione che mostra quanto ami la squadra e i supporter giallorossi, andando a spazzare le voci che lo volevano pronto a lasciare la Roma per via di qualche critica ricevuta nel recente passato. Nel post-partita si è anche soffermato sulla vicenda De Rossi, ribadendo come il centrocampista non lascerà mai la capitale. Quindi una sorta di investitura non ufficiale per quello che è considerato da tutti come l’erede naturale di Totti alla fascia di capitano.
UN LUNGO DIGIUNO – Quasi sette mesi, un’attesa snervante per il numero 10 della Roma, che alla fine ha dato alla luce due gol nella stessa partita. L’ultimo sigillo era stato posto il 22 maggio, nella sfida che vedeva i padroni di casa giallorossi opposti alla Sampdoria. E’ cambiato tutto, Montella è planato a Catania, l’era Sensi si è conclusa per lasciare posto agli americani Di Benedetto e Pallotta, il nuovo tecnico Luis Enrique ha portato una mentalità completamente nuova con la quale il club è pronto a lottare per un posto in Champions League, con potenzialità ancora enormi per il futuro. Stavolta niente cucchiaio, sul quale detiene il copyright. Sorrentino sul primo rigore è rimasto fermo al centro credendo di replicare la semplice parata di Buffon nell’ultimo Roma Juventus. Potenza e precisione hanno permesso al cecchino Totti di infilare due volte sull’angolo di destra il portiere gialloblu.
AL CENTRO DEL PROGETTO – Da quando è tornato titolare Luis Enrique non riesce più a privarsi del capitano formato Champions. Il ruolo affidatogli dall’allenatore spagnolo è quello di trequartista anche se è libero di spingersi fin dentro l’area per cercare il gol, che ha dimostrato di avere nel sangue in tutti questi anni di carriera. La novità che stupisce i più critici è la freschezza atletica mostrata negli ultimi incontri e lo spirito di sacrificio che lo porta ad aiutare i compagni quando c’è da difendere. E’ forse quest’ultimo aspetto che sintetizza nel migliore dei modi la rinascita di Totti. Le incomprensioni con l’ex Barça sono ormai acqua passata, come testimonia l’abbraccio affettuoso fra i due al momento della sostituzione durante il match di ieri. E’ stata anche l’occasione per ricevere la standing ovation di tutto l’Olimpico, che sancisce così la pace definitiva con il suo capitano.
RECORD SU RECORD – La bandiera della Roma continua a infrangere record. I due gol messi a segno contro il Chievo hanno permesso a Totti di raggiungere la quota di 209 reti in Serie A. Al terzo e al quarto posto, con 216 marcature, ci sono Jose Altafini e Giuseppe Meazza. Allo stesso tempo però è a un solo gol dal raggiungere in prima posizione Gunnar Nordhal, indimenticato attaccante del Milan, nella speciale classifica dei migliori marcatori in Serie A di tutti i tempi che hanno giocato sempre per la stessa squadra. Il giallorosso è a un passo dalla leggenda, e qualcuno già scommette che potrà raggiungere e superare Nordhal fra non molte partite.
CAREZZA A DE ROSSI – Al termine della partita Totti ha voluto esprimere la propria convinzione sul fatto che De Rossi rimarrà sicuramente alla Roma, sia a gennaio che nel futuro. Parole che confermano in toto le dichiarazioni alla vigilia del mister Luis Enrique in conferenza stampa e quelle dello stesso centrocampista azzurro che ha ribadito di avere le idee chiarissime sul suo futuro, lasciando quindi trapelare la sua decisione di rimanere nella capitale ancora per tanto tempo.
PROFEZIA – La doppietta di ieri del leader giallorosso ha un divertente retroscena. Infatti durante l’ultimo allenamento a Trigoria in vista del match contro il Chievo, un tifoso della “Magica” aveva predetto a Totti che avrebbe segnato due gol contro i veneti. Il “Pupone” nazionale ha saputo avverare la profezia, dimostrando di aver appreso molto bene l’arte divinatoria durante uno degli ultimi spot per una nota compagnia telefonica, di cui è protagonista insieme alla moglie Ilary Blasi.
Il futuro di Daniele De Rossi sarà ancora dipinto di giallorosso. Il tecnico della RomaLuis Enrique, durante la conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Chievo, ha confermato che “Capitan futuro” rimarrà nella Capitale ancora per tanto tempo. Dichiarazioni forti da parte dello spagnolo, che hanno lo scopo di spazzare via tutti i dubbi che circondano la vicenda del rinnovo contrattuale del centrocampista azzurro. Soltanto una mossa dettata per ristabilire tranquillità all’intero ambiente romanista oppure una certezza all’indomani dell’incontro che ha visto protagonisti il capocordata James Pallotta, il ds Sabatini, Franco Baldini, insieme a De Rossi e il suo procuratore?
I tifosi giallorossi sperano che Luis Enrique non abbia iniziato il 2012 reinventandosi illusionista, e che le sue parole fossero giustificate da un reale riavvicinamento fra le due parti interessate. Ancora non sono trapelate notizie ufficiali sul vertice tenuto ieri pomeriggio dai 5 protagonisti appena citati. L’ottimismo generale che traspariva alla vigilia è confermato direttamente dalle risposte dell’ex Barcellona ai giornalisti presenti in sala stampa a Trigoria.
“Non ho nessun dubbio che Daniele De Rossi rimarrà alla Roma, non sono preoccupato di nulla. Resterà perché è quello che lui vuole. Non lo perderemo a gennaio e nemmeno in estate“.
Sebbene non ci sia ancora la firma ufficiale sul prolungamento del contratto, in scadenza fra poco meno di sei mesi, “Capitan futuro” avrebbe quindi deciso di sposare il progetto ambizioso della nuova dirigenza giallorossa. Le cifre trapelate negli ultimi giorni parlano di un rinnovo a 6 milioni di euro (compresi premi facilmente raggiungibili) per le prossime 5 stagioni. Resta da sciogliere il nodo della clausola di rescissione, sul quale verteva l’intera vicenda. De Rossi e il suo procuratore Sergio Berti vorrebbero l’inserimento di una clausola pari a 10 milioni di euro, una cifra relativamente bassa capace di agevolare un’eventuale trattativa che porti il calciatore lontano da Roma. La società giallorossa sarebbe disposta ad accogliere la richiesta del centrocampista, ma con una clausola fissata a 25 milioni di euro.
La partita di domani contro il Chievo, calcio di inizio alle ore 15.00, sarà l’occasione di vedere sul terreno dell’Olimpico De Rossi, pedina inamovibile del 4-3-1-2 varato da Luis Enrique. Nelle consuete interviste del dopo partita è facile immaginare come il calciatore verrà tempestato da domande inerenti la situazione del contratto e sulle voci che lo vogliono vicino al Manchester City di Roberto Mancini (con gli stessi bookmakers inglesi che danno il trasferimento del centrocampista ai Citizens per certo, con la quota ferma a 1.50). Il romanista coronerà il sogno di succedere a Totti come capitano della squadra della sua città oppure sarà l’ennesimo colpo della campagna acquisti trionfale del City?
La Roma e Daniele De Rossi si ritroveranno oggi per discutere nuovamente il rinnovo del contratto in scadenza fra sei mesi. Per l’occasione è in arrivo dagli States James Pallotta, il nuovo azionista di maggioranza della società, “scomodatosi” per scongiurare la partenza di Capitan Futuro. Il suo sbarco nella capitale è previsto intorno alle ore 8.00 di questa mattina e l’intervento dell’americano è visto da più parti come decisivo. Il Paris Saint Germain, di ieri la notizia che il procuratore del giallorosso Berti fosse giunto a Dubai per ascoltare i dirigenti parigini, sembra essersi mosso troppo tardi. Dall’Inghilterra intanto sono convinti che il calciatore si trasferirà alla corte del City di Mancini, tanto che i bookmakers danno l’arrivo del calciatore in terra inglese a 1.50.
Questo contratto non s’ha da fare. Anzi no, forse c’è qualche possibilità. E oggi lo spiraglio apertosi qualche settimana fa potrebbe aprirsi definitivamente in luce accecante. Le congiunzioni astrali sembrano esserci tutte. Il tavolo fra Baldini, il ds Sabatini, De Rossi e il procuratoreBerti, con la presenza di Mr. Pallotta, ha il sapore del matrimonio, quello fra il centrocampista della Nazionale azzurra e la società che l’ha visto crescere fin qui.
Ma in ogni casa ci sono delle regole di convivenza che ciascun componente della famiglia deve rispettare. In questo caso è De Rossi ad avere l’ultima parola, e le sue condizioni sono chiare. Adeguamento del contratto fino a 6 milioni di euro, in modo tale da non rimpiangere i petroldollari degli sceicchi disposti a offrirgli un mega contratto da 9 milioni a stagione, e una moderna uscita di sicurezza per scappare via da Roma in caso di incendio. Tutto si gioca su quest’ultima porticina, che De Rossi vorrebbe fosse facile da spalancare qualora la situazione all’Olimpico si facesse preoccupante (che nel calcio significa “zeru tituli”). La società giallorossa è disposta ad accontentare il calciatore ma fino ad un certo punto. L’inserimento della clausola rescissoria sembra cosa fatta, ma è il prezzo a cui è stata fissata a far storcere il naso a De Rossi: 25 milioni di euro, troppi per un’ipotetica squadra che volesse acquistare il giallorosso e pagargli poi un contratto formato City, considerata anche l’età non più giovanissima di “Capitan futuro”. Il giocatore, d’accordo col procuratore Sergio Berti, vorrebbe avere il via libera ad una cifra fissata intorno ai 10 milioni di euro, prezzo evidentemente ritenuto irragionevole dalla coppia Baldini e Sabatini.
Chi è che può far sbloccare la trattativa? Sono due le componenti: da una parte l’amore per la maglia e la città, dove è nato e cresciuto fino a diventare uno dei centrocampisti centrali più apprezzati nell’intero panorama calcistico mondiale, tanto da far scomodare lo stesso Mourinho ai tempi del Chelsea e di recente al Real Madrid. Dall’altra c’è quel James Pallotta che nel mese di dicembre ha spodestato Thomas Di Benedetto ed è diventato l’uomo più influente della Roma calcistica. Pallotta ha il compito non tanto di garantire al giocatore l’accordo economico o una clausola rescissoria bassa, quanto la bontà del progetto. Se infatti il nuovo capocordata statunitense riuscirà a usare argomenti convincenti, delineando le ambizioni della squadra giallorossa per il futuro in maniera concreta, De Rossi non ci penserà su due volte per prendere in mano qualsiasi penna gli capiti fra le mani e firmare il prolungamento di contratto per 5 stagioni, legandosi così a vita alla causa Roma. Se invece James Pallotta dovesse fare un buco nell’acqua, rendendo così il suo viaggio inutile, Luis Enrique e i tifosi della “Magica” rischierebbero seriamente di perdere l’idolo di casa, per la gioia di tutti gli scommettitori inglesi che in tempi non sospetti avevano quotato il trasferimento di De Rossi al Manchester City, un club che in poco meno di 3 anni si è trasformato in una superpotenza europea.
Dopo la cessione in prestito di Borriello alla Juventus e il decisivo riavvicinamento tra società e Daniele De Rossiper il rinnovo,Walter Sabatini può passare alla fase acquisti per puntellare la squadra. I nomi sulla lista del ds sono davvero tanti e la situazione è ancora molto confusa.
Per il centrocampo il nome di Guarin sembra essere sfumato dato che il Porto alza le pretese e la competizione con altri club europei si fa sempre più alta. Non si scende dai 12 milioni di partenza, troppi per Sabatini anche se il colombiano è una delle preferenze di Luis Enrique. Altra clamorosa smentita per il primo nome della lista di Luis Enrique: Casemiro. Oggi infatti sono rimbalzate dal Brasile le parole di gelo del procuratore del calciatore, Joseph Lee:
“Le mie parole, evidentemente, sono state male interpretate. Io sono stato in Italia qualche tempo fa ma non per parlare di Casemiro. Tengo a precisare che non ho avuto nessun contatto con club italiani, nemmeno con la Roma, nè tanto meno con l’Inter, di cui sento parlare con insistenza“.
Per quanto riguarda la difesa è sfilato anche l’affare Corluka in forza al Tottenham. Il tabloid britannico The Sun, infatti, riporta di un passaggio in prestito del croato al West Ham.
Ennesima gelata per la trattativa con il Villarreal per Nilmar che arriva dalle parole dello stesso attaccante brasiliano:
”So che di me si e’ parlato ed e’ normale, perche’ siamo in periodo di mercato. Ma lascero’ il Villarreal solo quando dimostrero’ sul campo che merito certe offerte”.
Sul fronte cessioni è in stato avanzato la trattativa che porterebbe David Pizarro alla Juventus con la formula del prestito secco dopo i buoni rapporti legati all’affaire Borriello tra le due società. Nel futuro del giovane Caprari invece c’è il Pescara di Zdenek Zeman per un prestito “formativo”. Capitolo portiere: l’unica negoziazione in atto è quella del possibile scambio col Lecce tra l’ex Julio Sergio e il prodotto del vivaio Gianluca Curci.
Il rinnovo del contratto di De Rossi con la Roma tiene con il fiato sospeso tutto il popolo giallorosso. L’ultima novità è il probabile inserimento di una clausola rescissoria fissata intorno ai 25 milioni di euro, cifra per la quale il centrocampista della Roma e della Nazionale sarebbe libero di lasciare il club della capitale. I tifosi non hanno preso la notizia particolarmente bene. La popolarità di Franco Baldini è in forte discesa, e qualora “Capitan futuro” dovesse lasciare l’Olimpico per il Manchester City degli sceicchi, la frattura fra la nuova dirigenza e la tifoseria diventerebbe difficilmente colmabile.
Sono ore di fermento quelle che stanno vivendo i supporter della Roma. Il futuro di Daniele De Rossi non è più così certo come in passato. Quella che sembrava solo una delle tante chiacchiere del calciomercato si sta trasformando in autentica bomba di inizio anno. Oggi è previsto un incontro tra il direttore generale giallorosso Franco Baldini e il procuratore del calciatore Sergio Berti. Nella giornata di ieri Baldini ha definito il rinnovo del contratto di De Rossi come una priorità assoluta, una vicenda che non può più essere rimandata. L’offerta romanista è di 6 milioni di euro, cifra raggiungibile attraverso il conseguimento di numerose clausole (come ad esempio la partecipazione alla prossima Champions League). Inoltre nelle ultime ore si è parlato di un probabile inserimento all’interno del nuovo contratto di una clausola rescissoria pari a 25 milioni di euro, che scoraggerebbe tanti club interessati al giocatore nell’offrirgli un contratto faraonico, ma allo stesso tempo rappresenterebbe un limite non proprio insormontabile per club come City e Real Madrid che più volte hanno dimostrato il proprio interesse per “Capitan futuro”.
In passato il centrocampista ha ribadito più volte la sua volontà di diventare il prossimo capitano della squadra, una volta che Totti si sarà ritirato. Ma le sirene inglesi del City rappresentano una tentazione assai pericolosa. Roberto Mancini nei scorsi giorni ha affermato apertamente di volere allenare De Rossi, il quale è considerato dal tecnico ex Inter un valore aggiunto in grado di far compiere ai Citizens quell’ulteriore salto di qualità per la conquista dello “status” di grande squadra. I petroldollari dello sceicco Mansour, presidente del City, sono tanti: 10 milioni di euro netti a stagione, quasi il doppio di quanto il calciatore giallorosso guadagnerebbe con il nuovo contratto. Dopo il colloquio previsto nel pomeriggio tra Baldini e il procuratore Berti sapremo qualcosa in più circa il futuro di De Rossi con la maglia della Roma.