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  • Comi risponde a Cacia: è pari tra Reggina e Verona

    Comi risponde a Cacia: è pari tra Reggina e Verona

    Termina in parità l’anticipo di Serie B. Reggina-Verona  regala un 1-1 che permette alle due compagini di dividersi la posta in palio trovando un gol per tempo, risultato giusto considerando quanto visto in campo con i veneti meglio nella prima frazione di casa ed i calabresi che invece hanno mostrato qualcosina in più nella ripresa. Decisivi i due centravanti: Cacia, ex di turno, ha portato avanti gli ospiti mentre nel finale Comi ha ristabilito la parità. Un mezzo passo falso che rischia di allontanare nuovamente gli uomini di Mandorlini da Sassuolo e Livorno mentre dall’altro lato per la Reggina è un pareggio da accogliere positivamente non tanto per la classifica quanto per il morale considerando che finalmente è arrivato un risultato positivo anche contro una grande, cosa che potrebbe essere da stimolo in vista della seconda parte della stagione. Nessuna sorpresa in campo con le due squadre che si presentano con gli undici annunciati alla vigilia. Che Cacia sia in serata positiva lo si capisce già dopo 8’ quando di testa va vicino al gol del vantaggio.

    La Reggina dall’altro lato fa leva sull’esperienza e sull’agilità di Di Michele che però non riesce mai a pungere davanti alla porta avversaria. Ma al 24’ la storia della partita cambia: cross di Hallfredsson e colpo di testa di Cacia che insacca alle spalle di Baiocco. Un gol firmato da due ex amaranto che cosi permettono agli ospiti di andare avanti nel punteggio. Il Verona controlla e i calabresi ci provano, prima della fine del tempo, con Di Michele, ma Rafael è bravo a sventare il pericolo. Nella ripresa, dopo un intervento risolutore di Baiocco su Sgrigna, comincia a macinare gioco la Reggina. Sugli sviluppi di una punizione concessa per fallo su Barillà è Di Michele a colpire la traversa a seguito di una grande mischia scatenatasi in area.

    La Reggina esulta dopo il gol di Comi © Maurizio Lagana/Getty Images
    La Reggina esulta dopo il gol di Comi © Maurizio Lagana/Getty Images

    Il match comincia a salire di intensità vivendo di rapidi coinvolgimenti di fronte, con Hallfredsson ispiratore della manovra ma anche finalizzatore da una parte, mentre dall’altra gli amaranto ci mettono tanta buona volontà ma poca precisione. Martinho e Laner sono le mosse di Mandorlini che fa cosi uscire Gomez e Bacinovic. Dall’altro lato Dionigi risponde con Bombagi. Sgrigna ha una buona opportunità per mettere a segno il 2-0 e non la sfrutta. E cosi Comi, al 28’, la mette dentro con un preciso colpo di testa sotto l’incrocio. Fischnaller e Armellino rilevano Comi e Colucci tra i padroni di casa. Di Michele è scatenato ma come al solito pecca nella conclusione a rete. Mandorlini intanto opta per Cocco ma negli istanti conclusivi è la Reggina a collezionare una palla gol con Armellino che arriva di un soffio in ritardo sull’assist di Rizzato.

    Finisce cosi con un pareggio che forse accontenta di più i padroni di casa mentre gli ospiti rischiano di vedersi un’altra volta distanziati dal duo di testa. Il cuore della Reggina dunque alla fine ha riequilibrato quella differenza, vista anche al Granillo, sul piano tecnico rispetto ai veneti che ancora una volta falliscono nel momento del possibile aggancio alle primissime posizioni.

    Le immagini video di Reggina-Verona
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  • Serie B, il Verona cerca il colpaccio a Reggio

    Serie B, il Verona cerca il colpaccio a Reggio

    Dopo un esordio 2013 scoppiettante con terreno guadagnato su Sassuolo e Livorno, il Verona scende nuovamente in campo ospite della Reggina. Un match tra squadra che navigano in acque diverse e che hanno ambizioni diametralmente opposte. I veneti sembrano essere in ascesa e cercano il colpaccio per rimanere attaccata alle altre due battistrada, mentre gli amaranto sono coscienti che per trovare la salvezza bisogna fare punti anche in match proibitivi come quello di stasera. Per quanto riguarda gli amaranto Dionigi deve rinunciare a Lucioni, fermo per un brutto infortunio alla spalla. Al suo posto Di Bari. Per il resto formazione fatta con Hetemaj che ha vinto il duello con Armellino e Comi quello con Fischnaller. Alla prima presenza con la maglia dei calabresi l’ultimo arrivato Antonazzo.

    Daniele Cacia, ex di turno con il dente avvelenato © Tullio M. Puglia/Getty Images
    Daniele Cacia, ex di turno con il dente avvelenato © Tullio M. Puglia/Getty Images
    Davanti a Baiocco dunque difesa composta da Adejo, Freddi e Di Bari. In mezzo al campo Hetemaj, Colucci e Barillà con Antonazzo e Rizzato esterni. In avanti Di Michele e Comi. Dall’altra parte Mandorlini deve rinunciare solamente ad Albertazzi, avendo cosi a disposizione il resto della rosa. Nel solito 4-3-3 dell’allenatore veneto, stasera squalificato e sostituito in panchina da Bordin, davanti a Rafael ci sarà una difesa formata da Moras e Maietta centrali con Cacciatori e Martinho laterali. In mezzo al campo Jorginho, Bacinovic e Halfredsson mentre in avanti Gomez e Sgrigna saranno di supporto a Cacia, ex (sono in due considerando anche l’islandese Hallfredsson) con il dente avvelenato non essendosi lasciato nel migliore dei modi con la compagine calabrese ai tempi di Novellino.

    Le probabili formazioni di Reggina-Verona:
    REGGINA (3-5-2): Baiocco; Adejo, Freddi, Di Bari; Antonazzo, Hetemaj, Colucci, Barillà, Rizzato; Di Michele, Comi. Allenatore: Dionigi.
    VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Martinho; Jorginho, Bacinovic, Hallfredsson; Gomez, Cacia, Sgrigna. Allenatore : Mandorlini (squalificato).

  • Torino, vendetta servita al Padova. Il Gubbio ad un passo dalla Lega Pro

    Torino, vendetta servita al Padova. Il Gubbio ad un passo dalla Lega Pro

    Due i posticipi nella quart’ultima giornata del campionato di Serie B. Il Torino batte per 3 a 1 il Padova e ritorna cosi in testa alla classifica risuperando il Pescara. Nell’altro match il Gubbio non va oltre lo zero a zero contro la Juve Stabia e vede ridursi al lumicino le speranze di permanenza nella Serie B.

    GUBBIO-JUVE STABIA 0-0
    Pari che ha l’amaro sapore di Lega Pro per il Gubbio che non riesce a battere la Juve Stabia e spreca cosi una grossa opportunità per tornare in corsa per la salvezza. Nonostante la buona volontà profusa nell’arco dei 90’ la formazione di Apolloni, il quale per l’occasione ha disegnato un 3-4-1-2 che non è sembrato da buttare, non è riuscita a piegare le resistenze di una formazione, quella campana, che ha giocato la propria gara senza regalare nulla all’avversario.

    Nel primo tempo i rossoblu cominciano ad attaccare sfiorando il gol ripetutamente con Guzman, Lunardini e Nwankwo ma il portiere delle Vespe, Colombi, è bravo a dire di no con altrettanti grandi interventi. Nella ripresa poi Graffiedi riesce anche a colpire il palo e si spengono cosi le speranze di permanenza degli umbri nella cadetteria. Juve Stabia che invece continua a raccogliere risultati positivi, stavolta senza giocatori di spessore tra tutti il folletto Sau,

    TORINO-PADOVA 3-1
    Colpaccio del Torino che supera per 3 a 1 l’insidioso Padova e si riprende quella vetta della classifica che per due giorni era rimasta in mano al Pescara. Una vittoria che va oltre i tre punti considerando il grande astio tra le due formazioni, nato dopo i fatti accaduti all’andata con le luci che si spensero con la formazione veneta in vantaggio e una vittoria che è rimbalzata da una parte all’altra a suon di carte bollate. Un successo prezioso per la formazione di Ventura poiché arriva proprio prima del grande scontro diretto del prossimo weekend contro il Pescara. Ma non è stato semplice, considerando che la formazione di Dal Canto ha dato il massimo andando vicino, nella ripresa, al pareggio in almeno un paio di circostanze.

    Clima rovente all’Olimpico con la società che tra le altre cose ha deciso di fare ricorso all’Alta Corte del Coni per riottenere i tre punti dell’andata. Match che si sblocca dopo appena 12’: combinazione Stevanovic Meggiorini con quest’ultimo, schierato a sorpresa, che indirizza la palla nell’angolino dove Perin non può arrivarci. Lo stesso si salverà otto minuti dopo su Stevanovic compiendo una bella parata. Granata che raddoppiano ad inizio ripresa.

    Bianchi e Meggiorini © Valerio Pennicino/Getty Images

    Dopo 8’ infatti Parisi scatta sulla sinistra e mette in mezzo dove De Cesare, in posizione dubbia e sbucato alle spalle di Bianchi, mette a segno il gol che vale il due a zero piemontese. Al 13’ però Cacia riapre la contesa approfittando di una distrazione della difesa di Ventura. Un gol che incoraggia i veneti tanto che Marcolini e Cutolo vanno vicinissimi al pareggio, negatogli soltanto dalla traversa. Nel finale però Antenucci mette la parola fine alla gara siglando il definitivo 3 a 1. Per il Torino la Serie A è sempre più vicina.

    Le immagini di Torino Padova:
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  • Pescara, sei bellissimo. Padova umiliato in casa

    Pescara, sei bellissimo. Padova umiliato in casa

    Ricomincia con il botto il campionato di Serie B. Un Pescara stratosferico infatti esce dal periodo buio che lo stava caratterizzando surclassando con un altisonante 6 a 0 a domicilio un Padova irriconoscibile. Grazie a questi tre punti il Pescara sale a quota 65 in graduatoria, con un match, quello contro il Livorno, ancora da proseguire, riconquistando la terza posizione in attesa che il Sassuolo, fermo a 64, scenda in campo domani. Il Padova invece resta fermo a quota 56 a causa di questa seconda sconfitta di fila e domani vi è il serio rischio che i veneti rimangono addirittura fuori dalla zona play off.

    Qualche novità rispetto alle formazioni previste alla vigilia: Dal Canto lascia fuori Marcolini, Italiano e Cacia. Dentro Franco, Lazarevic e Succi. Dall’altra parte c’è Immobile che recupera dalla distorsione alla caviglia rimediata in settimana. Fuori Sansovini. Match che comincia nel ricordo di Piermario Morosini: note di Ligabue in sottofondo e tutti in campo, arbitri compresi, con la maglia numero 25, per ricordare il centrocampista del Livorno deceduto proprio una settimana fa contro il Pescara.

    Si comincia e la squadra di Zdenek Zeman è un vero e proprio rullo compressore. Dopo un tiro dal limite di Insigne ci prova Caprari, ma Perin risponde presente. Ancora Pescara pericoloso con un colpo di testa di Nielsen, palla di poco a lato. Lazarevic intanto prova un break ma sbaglia tutto sotto porta, come farà al 9’ Immobile che centra il portiere avversario Perin da buona posizione. Al 13’ clamorosa, doppia, occasione targata Insigne e Cascione ma sulla linea prima Perin poi Trevisan sventano la minaccia.

    Il portiere del Padova però continua a farsi trovare pronto e a cavallo del 20’ compie altri tre grandissimi interventi per due volte su Immobile e una su Insigne. E per poco non ci scappa la classica beffa: Lazarevic serve Ruopolo che presentatosi davanti ad Anania manca incredibilmente la palla del vantaggio. Insigne e Caprari chiamano in causa Perin sino a che, al 38’, Ruopolo non stende Cascione in area di rigore. Dal dischetto Immobile, stavolta, non sbaglia.

    Ciro Immobile © Claudio Villa/Getty Images

    Nella ripresa Dal Canto getta nella mischia sin da subito Marcolini ma è il Pescara a chiudere immediatamente i conti con Insigne, il quale nel giro di 4’ mette a segno due gol. Al 8’ sfrutta al meglio un assist di Immobile agganciando e calciando di destro, poi al 12’ lascia partire un tiro che si infila proprio sotto l’incrocio. Il Padova sotto di tre gol reagisce ma Portin, Cacia, entrato da poco, e Marcolini non hanno fortuna. Va meglio a Nielsen che al 25’ sfrutta un cross di Verratti insaccando.

    Dal Canto inserisce Dramè mentre Zeman nel giro di pochi minuti esaurisce la girandola dei cambi inserendo Gessa, Kone e Sansovini per Nielsen, Caprari ed Insigne. Al 38’ è proprio Sansovini che innesca Immobile il quale scattando sul filo del fuorigioco sigla la sua doppietta personale facendo scatenare l’ira del pubblico padovano contro i proprio giocatori. Nel finale c’è gloria anche per Cascione che fissa il punteggio su un clamoroso 0 a 6 con un tiro a giro sul secondo palo.

    Le azioni salienti di Padova Pescara 0-6:
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  • Il Pescara riparte da Padova. Incognita Immobile per Zeman

    Il Pescara riparte da Padova. Incognita Immobile per Zeman

    Dopo il nefasto ultimo turno di campionato, con la morte del centrocampista del Livorno Piermario Morosini, è tempo di ritornare in campo per le squadre di Serie B. E a farlo sarà proprio la squadra che il 25enne giocatore bergamasco stava affrontando quando ha perso la vita, il Pescara, ospite di un Padova che necessità di punti in chiave play off. La squadra di Zeman però, dopo un periodo molto buio, proverà a risalire la china per non compromettere quanto di buono fatto sin qui e continuare a credere ancora nella promozione diretta in Serie A.

    Dal Canto avrà qualche problema di troppo: Legati sarà assente per squalifica mentre Cutolo, Milanetto, Hallenius e Jelenic saranno assenti causa infortunio. In porta andrà Perin. Davanti a lui difesa a quattro con Trevisan e Schiavi, quest’ultimo favorito su Portin, al centro della difesa, mentre Donati e Renzetti agiranno sugli esterni. Il trio davanti alla difesa sarà formato da Bovo, Italiano ed uno tra Marcolini e Jidayi, con l’italiano favorito. Bentivoglio poi giocherà in appoggio alle due punti che dovrebbero essere Ruopolo e Cacia, anche se Succi è in agguato.

    Ciro Immobile | © Claudio Villa/Getty Images

    Zeman dovrà invece rinunciare a Zanon causa un’infiammazione al ginocchio. Sempre in dubbio invece Immobile che in settimana ha rimediato una distorsione alla caviglia. Davanti ad Anania dunque difesa formata da Romagnoli e Capuano centrali, con Balzano spostato a destra e Bocchetti a sinistra. In mezzo al campo confermato il trio Nielsen, Verratti e Cascione mentre in avanti Sansovini e Insigne sono sicuri del posto mentre l’impiego di Immobile si deciderà all’ultimo anche se è probabile che il tecnico boemo si affidi a Caprari.

    Padova Pescara, le probabili formazioni:
    Padova (4-3-1-2): Perin; Donati, Schiavi, Trevisan, Renzetti; Bovo, Italiano, Marcolini; Bentivoglio; Ruopolo, Cacia. In panchina: Pelizzoli, Portin, Franco, Jidayi, Cuffa, Lazarevic, Succi. Allenatore: Dal Canto
    Pescara (4-3-3): Anania; Balzano, Romagnoli, Capuano, Bocchetti; Nielsen, Verratti, Cascione; Caprari, Sansovini, Insigne. In panchina: Ragni, Brosco, Kone, Togni, Gessa, Immobile, Maniero. Allenatore: Zeman.

  • Padova e Pescara non mollano il Toro. Samp, altra delusione in casa

    Padova e Pescara non mollano il Toro. Samp, altra delusione in casa

    In attesa del posticipo di lunedì sera che vedrà impegnata la capolista Torino a Gubbio, le più immediate inseguitrici Padova e Pescara fanno bottino pieno nell’undicesima giornata di Serie B e avvicinano la squadra allenata da Ventura.

    Alessandro Dal Canto | © Dino Panato/Getty Images
    I biancoscudati, ora a -3 dai granata, riescono ad avere la meglio su un buon Vicenza ottenendo i 3 punti nel derby veneto solo negli ultimi minuti di recupero grazie al regalo della retroguardia della squadra di Gigi Cagni che si fa trovare impreparata su un contropiede fulminante degli uomini di Dal Canto finalizzato dal bomber Cacia proprio un minuto dopo aver trovato il meritato pareggi su calcio di rigore trasformato da Abbruscato. Nel primo tempo il Padova era passato in vantaggio con Legati. Festa anche a Pescara dove la squadra di Zeman seppellisce sotto una valanga di reti l’Ascoli: con bomber Immobile, capocannoniere del campionato cadetto con 8 reti, che resta a secco, ci pensa capitan Sansovini, salito a quota 7 marcature, con una tripletta ad affondare la compagine allenata da Castori che poi cola a picco quando il baby talento dei Delfini e della nazionale Under 21 di Ciro Ferrara Insigne mette il suo sigillo alla gara calando il poker (per i marchigiana rete inutile di Tamburini). Il Pescara, alla terza vittoria consecutiva, sale in classifica a quota 22 punti in terza posizione. Terza vittoria consecutiva anche per la Reggina di Breda che al Granillo supera il Varese per 3-2 attestandosi nei piani alti della classifica in piena zona playoff: Ragusa e Missiroli (su rigore) portano gli amaranto sul 2-0, poi è Figliomeni ad accorciare le distanze per i lombardi che subiscono il 3-1 da Colombo una bella conclusione a giro; nel finale il baby De Luca trova il gol del definitivo 3-2 che non basta ad evitare la prima sconfitta sulla panchina dei varesini di Rolando Maran. Il Sassuolo rischia ad Empoli ma riesce comunque ad uscire imbattuto dal Castellani scucendo un punto in una gara che si era messa in salita per il gol dei toscani di Dumitru che sfrutta un pasticcio in area del portiere Pomini e del difensore Terranova (forse c’è una spinta dell’attaccante azzurro ai danni del difensore neroverde). Il pari è opera di Masucci. Stecca ancora la Sampdoria che in casa non riesce proprio a vincere: 0-0 con il Cittadella nonostante l’assedio doriano alla porta difesa di Cordaz. La squadra di Atzori, che occupa attualmente il sesto posto in classifica con 18 punti, in casa ha vinto solo con il Gubbio alla seconda giornata, poi solo 3 pareggi e il ko nel big match con il Torino. Dopo un mese esatto torna alla vittoria il Grosseto di Ugolotti, a condannare il Brescia le rete dei soliti Sforzini e di Caridi. Cade il Bari a Castellammare dove i padroni di casa della Juve Stabia vincono di rigore (Sau), stessa sorte tocca al Livorno a Modena (1-0 per i canarini firmato Stanco) mentre il Crotone sbanca l’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo battendo l’Albinoleffe per 3-1 con i padroni di casa che terminano la gara in 8 uomini per le espulsioni di D’Aiello, Daffara e dell’autore del momentaneo pareggio Foglio. Risultati e marcatori 11 Giornata Serie B 2011-2012 ALBINOLEFFE – CROTONE 1-3 45′ Djuric (C), 50′ Foglio (A), 53′ rig Loviso (C), 87′ Ciano (C) EMPOLI – SASSUOLO 1-1 33′ Dumitru (E), 49′ Masucci (S) GROSSETO – BRESCIA 2-0 20′ Sforzini, 59′ Caridi JUVE STABIA – BARI 1-0 42′ rig Sau MODENA – LIVORNO 1-0 9′ Stanco PADOVA – VICENZA 2-1 33′ Legati (P), 92′ Abbruscato (V), 93′ Cacia (P) PESCARA – ASCOLI 4-1 26′ Sansovini (P), 36′ Sansovini (P), 54′ Sansovini (P), 73′ Tamburini (A), 90′ Insigne (P) REGGINA – VARESE 3-2 30′ Ragusa (R), 48′ rig Missiroli (R), 59′ Figliomeni (V), 86′ Colombo (R), 93′ De Luca (V) SAMPDORIA – CITTADELLA 0-0 VERONA – NOCERINA 1-1 50′ rig Castaldo (N), 77′ Hallfredsson (V) lunedì ore 20:45 GUBBIO – TORINO

    CLASSIFICA

    Pos. Squadra Pt G
    1. TORINO 26 10
    2. PADOVA 23 11
    3. PESCARA 22 11
    4. SASSUOLO 21 11
    5. REGGINA 20 11
    6. SAMPDORIA 18 11
    7. GROSSETO 17 11
    8. BARI 17 11
    9. BRESCIA 16 11
    10. LIVORNO 15 11
    11. VARESE 15 11
    12. CITTADELLA 14 11
    13. VERONA 13 11
    14. CROTONE [-1] 12 11
    15. NOCERINA 10 11
    16. JUVE STABIA [-6] 10 11
    17. MODENA 10 11
    18. ALBINOLEFFE 10 11
    19. EMPOLI 8 11
    20. VICENZA 7 11
    21. GUBBIO 7 10
    22. ASCOLI [-7] 2 11
  • Verona-Padova 2-2, al Bentegodi vince lo spettacolo. Video

    Verona-Padova 2-2, al Bentegodi vince lo spettacolo. Video

    Finisce in parità il derby veneto tra Verona e Padova al Bentegodi valevole per il quinto turno del campionato cadello. Davanti a ventimila supporter le due squadre danno vita ad una partita bellissima, vissuta sempre al massimo e con tanti contenuti interessanti. L’undici di Mandorlini rivoluzionato rispetto alle scorse apparizioni gioca un primo tempo di grande spessore mettendo in seria difficoltà la capolista e chiudendo meritatamente in vantaggio per due a uno. La ripresa, invece, legittima la forza del Padova di Dal Canto che riacciuffa il pari e va vicinissimo al colpaccio.

    Aniello Cutolo
    La partita parte subito al massimo, il Verona sembra padrone del centrocampo ma ad esser pericolosi sono gli ospiti con una beffarda inzuccata di Cacia. I gialloblu passano però alla prima occasione per merito di uno scatenatissimo Gomez bravo a saltare Legati e servire un assist d’oro a Russo per il vantaggio. Il Padova reagisce da capolista e trova il pari con il fischiatissimo ex Cutolo con palombella bellissima dalla distanza. L’attaccante eccede nei festeggiamenti causando la reazione e la conseguente espulsione del sempre focoso Mandorlini. Il Verona trova ancora una volta la forza per reagire sempre sull’out sinistro dove Legati sembra esser l’anello debole della difesa. Il gol questa volta però porta la firma di D’Alessandro con un bel tiro al volo. Nella ripresa il Padova entra con un altra faccia in campo confezionando il pari ancora grazie all’invenzione di Cutolo questa volta in versione assistman per la magia di Cacia. Nel finale lo stesso attaccante va vicinissimo al vantaggio. [jwplayer config=”240s” mediaid=”96537″]

  • Sorride l’AlbinoLeffe, il Piacenza retrocede. Video

    Sorride l’AlbinoLeffe, il Piacenza retrocede. Video

    In attesa di scoprire chi tra Novara e Padova staccherà il biglietto per la serie A, ieri sera, il campionato di serie B ha emesso il suo penultimo verdetto: l’AlbinoLeffe di Mondonico resta nella serie cadetta, il Piacenza retrocede mestamente in Lega Pro.  

    eurosport
    Dopo lo 0-0 dell’andata ai bergamaschi bastava anche un pari per salvare la categoria, ma nel primo tempo sono proprio i ragazzi di Mondonico a spingere sull’acceleratore e trovare due gol che apparentemente avrebbero potuto chiudere la contesa, i gol portano la firma di Girasole al 10′ e al 35′ di Cassano. I piacentini trovano però una reazione convincente. Cacia al 49′ è bravo a trovare e a realizzare il rigore del 2-1, poi è Graffiedi ad approfittare di una topica della difesa seriana per la rete del pari. Il Piacenza va vicinissima al vantaggio in un paio di occasioni ma il match non si schioda più dal pari e a sorridere è l’AlbinoLeffe almeno fino a quando lo scandalo scommesse non emetterà nuovi verdetti.     [jwplayer config=”120s” mediaid=”80529″]

  • Serie B posticipi 7 Giornata: Reggina – Piacenza 2-1 e Ancona – Modena 2-0

    Serie B posticipi 7 Giornata: Reggina – Piacenza 2-1 e Ancona – Modena 2-0

    Walter NovellinoLa Reggina vince in campionato a distanza di un mese (ultima vittoria il 24 agosto) e Novellino salva così la sua panchina, almeno per il momento. Gli amaranto regolano in casa il Piacenza per 2-1 con le reti dell’ex Cacia e di Pagano; gli emiliani avevano pareggiato temporaneamente con Zammuto.
    La Reggina ora dovrà dimostrare di aver superato il momento di crisi già sabato a Modena.

    Nel primo posticipo l’Ancona batte il Modena 2-0 grazie alla doppietta di Mastronunzio e si portano così in zona promozione, a soli due punti dalla capolista Frosinone. I marchigiani si riscattano dalle ultime prestazioni negative (sconfitte contro Padova e Gallipoli) e cominciano a pensare in grande.

    Risultati e marcatori posticipi 7 giornata Serie B

    • Ancona – Modena 2-0
      34′ Mastronunzio, 54′ rig Mastronunzio
    • Reggina – Piacenza 2-1
      42′ Cacia (R), 46′ Zammuto (P), 64′ Pagano (R)