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  • Supercoppa Primavera 2012, vince la Roma con un super Frediani

    Supercoppa Primavera 2012, vince la Roma con un super Frediani

    A Busto Arsizio ieri sera la Roma ha offerto un’altra dimostrazione di superiorità rispetto al resto d’Italia. La vittoria della Supercoppa Primavera 2012 (la prima nella storia del club) è il giusto premio per il lavoro eccellente che da anni Alberto De Rossi porta avanti nel settore giovanile giallorosso (senza dimenticare Bruno Conti ndr). Sebbene priva di uomini eccellenti, uno fra tutti Nicolas Lopez, la formazione capitolina ha letteralmente dominato durante i primi 45′ del match, mettendo in mostra un’invidiabile organizzazione di gioco che l’Inter di Bernazzani non è riuscita a fronteggiare. Il doppio vantaggio con cui la Roma è rientrata negli spogliatoi fotografa alla perfezione l’andamento del primo tempo, nel quale i nerazzurri hanno fatto fatica a comprendere qualcosa.

    Tridente giallorossoNon ci sono più Tallo, El Conejo e Piscitella, ora rimpiazzati dal tridente Bambu-Ferrante-Frediani, quest’ultimo uno dei migliori in campo nella serata di ieri. I pericoli maggiori per la retroguardia nerazzurra arrivavano sempre dal lato sinistro, dove il senegalese Mbaye (aggregato alla Prima squadra da Andrea Stramaccioni) ha subito a più riprese le iniziative di uno scatenato Frediani. La prestazione del terzino nerazzurro è crollata rovinosamente dopo il cartellino rosso ricevuto al 36′ per una manata rifilata ad un calciatore avversario. Dall’esterno destro giallorosso è partita l’azione del vantaggio giallorosso, con Bambu bravo a spizzare di testa il cross morbido del suo compagno di squadra. Come già sottolineato durante il live di ieri, l’esterno d’attacco rumeno si è fatto apprezzare particolarmente per le spiccate doti di sacrificio che l’hanno portato a rientrare spesso e volentieri per dare una mano alla difesa. E’ apparso invece piuttosto impacciato Jonathan Ferrante, la punta centrale del tridente romano, fin qui l’attaccante più prolifico della Roma nelle prime due giornate del Campionato Primavera. L’ex giocatore del Piacenza è una scoperta del ds Sabatini, che l’ha voluto fortemente subito dopo la sua nomina a direttore sportivo. Vedremo se il tempo gli darà ragione.

    supercoppa primavera 2012 | ©Marco Luzzani/Getty Images

    Livaja non basta Che l’Inter volesse a tutti i costi conquistare il trofeo lo si era capito leggendo le formazioni iniziali. Al centro dell’attacco figurava il nome del croato Livaja, anche lui aggregato alla Prima squadra del tecnico Stramaccioni, oltre a Duncan e lo stesso Mbaye. Da subito Livaja è apparso il giocatore più pericoloso, il top-player nerazzurro che potesse cambiare da solo le sorti dell’incontro, anche quando la squadra di Bernazzani è risultata colpevolmente assente nel primo tempo. Tutt’altra musica nella ripresa, quando nonostante l’inferiorità numerica l’Inter ha schiacciato nella propria metà campo la Roma. Da Livaja è arrivato il gol che ha riacceso le speranze nerazzurre. Con 30′ minuti ancora da giocare, i Campioni d’Italia in carica hanno avuto una reazione d’orgoglio importante. A fare bella figura è stato però il portiere della Roma Svedkauskas, bravissimo a disinnescare le offensive avversarie fino al triplice fischio finale del direttore di gara.

    L’uomo in più  Il match di ieri ha portato alla ribalta il nome di Mattia Ricci, brillante centrocampista giallorosso. Mattia è un giocatore dotato di una buona tecnica, dinamico, che può ricoprire sia il ruolo di trequartista sia quello di mezz’ala in un centrocampo a tre. La perla della serata è stato l’assist per il secondo gol di Frediani, un passaggio filtrante che ha stupito per qualità e precisione. L’ottimo primo tempo è stato in parte offuscato dalla prestazione piuttosto evanescente fornita durante la ripresa, quando la Roma in superiorità numerica ha subito la fisicità nerazzurra. La stagione di quest’anno ci offrirà qualche indicazione in più circa le doti del giovane centrocampista (classe ’94). Riuscirà anche lui a fare il grande salto in Prima squadra?

    GLI HIGHLIGHTS DI INTER-ROMA, FINALE SUPERCOPPA PRIMAVERA 2012

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  • Inter-Roma, stasera si assegna la Supercoppa Primavera 2012

    Inter-Roma, stasera si assegna la Supercoppa Primavera 2012

    Primo importante appuntamento per la stagione giovanile. Questa sera a Busto Arsizio si giocherà la finale della Supercoppa Primavera 2012 tra Inter e Roma: la prima è Campione d’Italia in carica, la seconda invece detiene il titolo della Coppa Italia. Sulla carta i ragazzi di Bernazzani sono favoriti sui pari età giallorossi. Nonostante ciò riteniamo che il match sarà aperto a qualsiasi soluzione, e se alla fine fosse la squadra di papà De Rossi ad alzare il trofeo non ci stupiremmo. Grandi novità da una parte e dall’altra. L’Inter non ha più Longo lì davanti, ma ha già trovato in Francesco Forte un importante punto di riferimento nel tridente. Anche la formazione della Roma ha dovuto cedere il passo alla rivoluzione della classe ’94. I vari Piscitella, Verre, Viviani, Nicolas Lopez, Tallo, non figurano più nella rosa giallorossa. Attenzione però a questi tre nomi: Jonathan Ferrante (punta centrale), Matteo Ricci (centrocampista offensivo), Marco Frediani (esterno sinistro). Il match sarà trasmesso in live da Sportitalia1, Premium Calcio, e i canali telematici di Inter e Roma. Fischio d’inizio alle 20.30. Potrete anche seguire la diretta testuale qui sul Pallonaro.

    TABELLINO INTER-ROMA 1-2 (FT)
    Inter (4-2-3-1): Cincilla, Bandini, Donkor, Pasa, Mbaye, Benassi, Duncan, Acampora, Forte (53′ Belloni), Garritano (82′ Terrani), Livaja. Allenatore: Daniele Bernazzani.
    Roma (4-3-3): Svedkauskas, Rosato, Calabresi, Carboni, Yamnaine, Lucca, Cittadino (65′ Mazzitelli), Matteo Ricci, Frediani, Bumba, Ferrante. Allenatore: Alberto De Rossi
    Marcatori: 3′ Bumba (R), 45′ Frediani (R), 58′ Livaja (I)
    Espulsi: 36′ Mbaye (I)

    • 90′ + 4: e’ finita! La Roma si aggiudica per la prima volta nella sua storia la Supercoppa Primavera battendo per 2-1 un Inter mai doma. Decidono i gol segnati entrambi nella prima frazione di gioco dai due esterni d’attacco giallorossi, Bumba e Frediani. Inutile la rete su calcio di punizione di Livaja.
    • 90′: si giocherà per altri quattro minuti.
    • 87′: brivido per la Roma. Annullato il gol del 2-2 all’Inter per posizione di fuorigioco di Benassi dopo l’ennesima parata di Svedkauskas. Il replay dell’azione da ragione alla terna arbitrale.
    • 85′: forcing finale dell’Inter. La difesa giallorossa tiene.
    • 82′: Bernazzani si gioca l’ultima carta a sua disposizione: Garritano lascia il posto a Terrani.
    • 79′: ancora sugli scudi l’estremo difensore giallorosso, che smanaccia in calcio d’angolo una conclusione pericoloso di Livaja.
    • 77′: Secondo cambio per la Roma. Fuori Frediani, sostituito da Jacopo Ferri.
    • 73′: giallorossi sotto pressione, con l’Inter che riesce a guadagnare tre calci d’angolo nello spazio di un minuto. Il punteggio resta però a favore dei capitolini.
    • 70′: la Roma tenta di addormentare nuovamente il gioco per spegnere l’entusiasmo nerazzurro.
    • 65′: primo cambio anche per De Rossi: dentro Mazzitelli, esce Cittadino.
    • 62′: Roma in affanno: Benassi vicinissimo alla rete del pareggio, Svedkauskas miracoloso.
    • 60′: nonostante l’inferiorità numerica, i baby nerazzurri guadagnano metri preziosi.
    • 58′: GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLL 1-2 INTER: dal limite trova il jolly Livaja su calcio di punizione. I nerazzurri provano a riaprire la gara.
    • 54′: primo cambio per l’Inter: esce un deludente Forte, dentro Belloni.
    • 46′: iniziato il secondo tempo della Supercoppa Primavera. Giallorossi comodamente avanti 2-0 e in superiorità numerica.
    • 45′ +2: le squadre si dirigono negli spogliatoi con il risultato che vede la Roma in vantaggio per 2-0 contro i campioni d’Italia in carica nerazzurri. Vantaggio meritato per i capitolini. L’Inter è chiamata ad una mission impossible: rimontare due gol ai giallorossi giocando in 10 uomini per l’intera ripresa.
    • 45′: GOOOOOOOOOOOOOOOOOLLL 0-2 ROMA, bellissimo assist di Matteo Ricci, che di destro serve palla per il taglio di Frediani che davanti a Dalle Vedove segna il raddoppio per i suoi compagni.
    • 44′: da sottolineare la prova di Bumba, che oltre al gol del vantaggio giallorosso sta dando un grande mano in difesa.
    • 41′: i ragazzi di Bernazzani si affidano al contropiede, un’arma che però non pare creare difficoltà alla squadra di De Rossi.
    • 36′: CARTELLINO ROSSO per Mbaye per lo schiaffo dato a Frediani. Decisione severa del direttore di gara. L’Inter giocherà in inferiorità numerica per i restanti 55′ minuti del match.
    • 33′: torna a farsi pericolosa la Roma. Per poco una deviazione di Pasa non beffava Dalle Vedove dopo la conclusione da fuori area di Cittadino.
    • 31′: Forte non riesce a sfruttare un clamoroso errore della retroguardia giallorossa. Alberto Delio Rossi infuriato con i suoi.
    • 29′: da qualche minuto i nerazzurri hanno preso metri preziosi nei confronti degli avversari. Ancora nessun pericolo però dalle parti di Svedkauskas.
    • 28′: l’Inter prova a sfruttare la superiorità fisica nei calci da fermo. Il colpo di testa di Mbaye finisce alto sopra la traversa.
    • 25′: fase confusa della partita, continua la predominanza territoriale dei giallorossi.
    • 21′: fin qui l’uomo più pericoloso dell’Inter sembra essere il croato Livaja, che sta giocando al centro dell’attacco nerazzurro, lasciando Forte defilato sulla destra.
    • 15′: la squadra di Bernazzani soffre le incursioni di Frediani sulla destra. La Roma cerca di approfittarne.
    • 12′: Bumba ancora pericoloso dal limite, para Dalle Vedove.
    • 10′: fin qui senza idee i nerazzurri, Roma in pieno controllo del match.
    • 3′: GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLLLLLLLLL 0-1 ROMA: Frediani scappa via a Mbaye sulla destra, crossa al centro dove Bumba (in fuorigioco) trova il colpo di testa vincente.
    • 2′: calcio piazzato di Matteo Ricci, nessun pericolo per Dalle Vedove.
    • 1′: la Roma ha dato il via alla gara. Ci attende una gara spettacolare.
    • Buonasera da Busto Arsizio. Tra pochi minuti scenderanno in campo Inter e Roma per la finale di Supercoppa Primavera. I nerazzurri scelgono l’artiglieria pesante schierano i fuori quota Duncan e Livaja.
  • Patrick Olsen, all’Inter il Marchisio del futuro

    Patrick Olsen, all’Inter il Marchisio del futuro

    E’ decisamente la settimana dell’Inter. La società del patron Massimo Moratti ha in pochi giorni completato la rosa fornendo a Stramaccioni tre colpi di assoluto valore nei ruoli vacanti dell’organico nerazzurro. Se da Gargano, Pereira e sopratutto Cassano i tifosi e la società si aspettano risultati nell’immediato dal quarto colpo settimanale molto probabilmente inizieremo ad apprezzarne il valore tra qualche anno. Vi parliamo di Patrick Olsen centrocampista classe 1994 arrivato quest’oggi dal Brøndby che inizialmente verrà aggregato alla Primavera di Daniele Bernazzani ma non è escluso che Stramaccioni lo voglia giù inserire tra la rosa della prima squadra per monitorarne la crescita e valutarne le qualità.

    Patrick Olsen è un centrocampista atipico, fortissimo tecnicamente ma ancora senza un ruolo ben definito.

    Patrick Olsen all’Inter | © Foto Facebook
    Bravo nel far partire l’azione e quindi ad agire dai playmaker basso davanti alla difesa si fa apprezzare anche nelle incursioni nell’area avversaria. Per scelta di tempo e per la forte personalità assomiglia proprio al primo Marchisio, quando prima dell’avvento di Antonio Conte in panchina occupava qualsiasi ruolo della mediana con tanta personalità. Cresciuto nel Brøndby, Patrick Olsen è già un punto di riferimento delle giovanili danesi dove ricopre il ruolo di capitano e di leader carismatico in campo.

    La scheda di Patrick Olsen
    Ruolo: Centrocampista
    Data di nascita (età): 23/04/1994 (18)
    Nazionalità: Danimarca
    Piede preferito: destro
    Squadra d’appartenenza: Inter
    Punto di forza: tecnica e personalità
    Deve migliorare: posizione in campo e continuità

    Video le migliori giocate di Patrick Olsen
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  • Lazio ko, Inter Primavera Campione d’Italia 2012

    Lazio ko, Inter Primavera Campione d’Italia 2012

    L’Inter Primavera è Campione d’Italia dopo l’ultimo successo datato 2006-2007. Per la società nerazzurra si tratta del settimo trionfo nel Campionato Primavera. Nella finalissima i ragazzi di Daniele Bernazzani hanno superato senza troppe difficoltà la Lazio, autentica rivelazione di quest’anno. Il 3-2 con cui Longo e compagni hanno battuto i pari età biancocelesti non racconta la reale supremazia interista durante tutti 90′ minuti di gioco. Nonostante ciò la Lazio è stata brava e fortunata a rimanere sempre in partita, fino al 90′, quando il gol di Onazi ha riacceso le speranze della Lazio a pochi secondi dal termine. NextGen Series e Campionato Primavera, la stagione perfetta dell’Inter, con Stramaccioni prima e Bernazzani poi.

    LA FINALE – A Gubbio i favori del pronostico erano tutti per i nerazzurri, i quali sono stati bravi a non deludere le aspettative. Per la finale il tecnico della Lazio Bollini cambia modulo, schierando il 4-3-1-2 con Barreto dietro alla coppia d’attacco Emmanuel-Rozzi, modulo speculare a quello messo in campo dal collega Bernazzani, con Bessa alle spalle di Samuele Longo e del rientrante Livaja (fattosi espellere ingenuamente nei quarti di finale contro il Palermo). E’ proprio il croato classe ’93 a firmare il gol del vantaggio al terzo minuto di gioco, sfruttando una clamorosa ingenuità della difesa laziale, con la coppia Sgabra-Berardi da denuncia. Chi si aspettava una pronta reazione biancoceleste rimane deluso, e per la prima mezzora l’Inter è in pieno controllo del match. Da qui in avanti la squadra di Bollini inizia a carburare. Nel giro di pochi minuti Rozzi prima, e Barreto poi, impensieriscono il portiere nerazzurro Sala. A trovare il pareggio al 48′ del primo tempo è l’attaccante uruguaiano, bravo a insaccare di testa un cross dalla sinistra di Rozzi. Gara riaperta.

    samuele longo | © Julian Finney/Getty Images

    La ripresa si apre sotto il segno dell’Inter. Trascorrono meno di 120 secondi ed è il trequartista Garritano a ribadire in rete il pallone che poco prima aveva centrato l’incrocio dei pali con Livaja. La Lazio è incapace di reagire, e venti minuti più tardi ci pensa Samuele Longo a chiudere definitivamente il match con il gol del 3-1 che spegne qualsiasi velleità di rimonta degli avversari. Quando ormai sono scattati i titoli di coda, i capitolini trovano il modo di riaprire la gara. Il merito è del centrocampista Onazi che inventa una conclusione capace di sorprendere l’estremo difensore interista. Nei cinque minuti di recupero però non succede più nulla, con l’Inter che non perde la testa e va a vincere un tricolore insperato fino alla settimana scorsa.

    CAPOCANNONIERE – L’assoluto protagonista delle Final Eight è lui, Samuele Longo. Le doti atletiche e realizzative, oltre che a tanta determinazione, fanno di lui un vero talento. La sua tripletta in semifinale nel derby contro il Milan, con i rossoneri avanti 3-2 all’inizio del secondo e ultimo tempo supplementare, ha consentito all’Inter di approdare alla finalissima di ieri sera, sulla quale l’ariete nerazzurro ha saputo apporre la personalissima firma con la rete del 3-1, che di fatto ha consegnato il tricolore alla società nerazzurra. Quattro reti che lo rendono l’attaccante più prolifico nella Fase Finale. Alla luce della fantastica stagione di cui si è reso protagonista, fatichiamo a vederlo usato come merce di scambio per arrivare ad un ex gioiello della Primavera interista. Ma tant’è, siamo in Italia dopotutto.

    FINALE PRIMAVERA LAZIO INTER 2-3, VIDEO
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  • Lazio Inter diretta live Finale Campionato Primavera

    Lazio Inter diretta live Finale Campionato Primavera

    Termina questa sera il Campionato Primavera 2012, con la finale Lazio Inter, che si disputerà alle 21 presso la stadio Barbetti di Gubbio (diretta televisiva su Sportitalia 1). La squadra di Daniele Bernazzani è la grande favorita della vigilia, dopo le eliminazioni di Roma e Juventus nei turni precedenti, rispettivamente contro Lazio (semifinale) e Milan (quarti). Samuele Longo cercherà di ripetere la prestazione superba che ha consentito ai nerazzurri di trionfare nel derby contro i rossoneri, tre gol che hanno reso inutili gli sforzi della squadra di Dolcetti. La Lazio di Bollini invece è la vera outsider del torneo, avendo battuto a sorpresa in semifinale i campioni uscenti della Roma. Appuntamento a stasera per la diretta live della finalissima, qui sul Pallonaro dalle 21.

    TABELLINO:
    Lazio (4-3-3): Berardi; Ilari, Vilkaitis, Sbraga (53′ Serpieri), Marin; Onazi, Zampa, Cataldi (46′ Vivacqua); Rozzi (86′ Tira), Barreto, Emmanuel.
    A disp.: Scarfagna, Salustri, Cilfone, Crecco, Tira. Allenatore: Bollini.
    Inter (4-3-1-2): Sala; Alborno, Spendlhofer, Kysela, Mbaye; Duncan, Crisetig, Romanò; Bessa (15′ Garritano – 87′ Terrani), Longo, Livaja (Forte).
    A disp.: Cincilla, Pasa, Bandini, Benassi, Candido, Forte, Terrani. Allenatore: Bernazzani.

    LAZIO INTER 2-3
    Livaja (Inter), Barreto (Lazio), Garritano (Inter), Longo (Inter), Onazi (Lazio)

    • 90′ + 5′: INTER CAMPIONE D’ITALIA PRIMAVERA, battuta la Lazio 2-3 grazie alle reti di Livaja, Garritano e Longo (capocannoniere delle Final Eight con 4 reti). Successo meritato per la squadra di Daniele Bernazzani. Niente da fare per la Lazio di Bollini mai realmente in partita. Qui da Gubbio è tutto, buonanotte dal Pallonaro!
    • 90′: solo 5 minuti separano l’Inter dal successo meritato nella finale del Campionato Primavera.
    • 89′: GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLL, 2-3 LAZIO, colpo di biliardo del nigeriano Onazi. Il centrocampista biancoceleste trova dal limite il gol che riapre la partita.
    • 87′: ultime sostituzioni per le due squadre: nell’Inter fuori Garritano dentro Terrani, Bollini invece sostituisce Rozzi per Tira.
    • 83′: la Lazio non ci crede più ormai, il finale non sembra riservare grosse sorprese agli spettatori di Gubbio.
    • 77′: Lavaja, autore del primo gol nerazzurro viene sostituito da Forte.
    • 67′: GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLLLLLLL, 1-3 INTER, strepitoso gol del bomber Samuele Longo, che insacca con un destro violento da posizione angolata alle spalle del portiere Berardi. Inter più vicina al successo finale.
    • 63′: fase stanca della partita con tutte e due le formazioni che non riescono a trovare azioni che possano creare pericoli per le rispettive difese.
    • 53′: secondo cambio per la squadra di Bollini. Esce per infortunio il difensore centrale Sbraga, dentro il numero 8 Serpieri.
    • 47′: GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLLLLL, 1-2 INTER, dopo l’incrocio dei pali colpito da Livaja, il rimpallo finisce sui piedi di Garritano che indisturbato trova il tap in vincente per il nuovo vantaggio nerazzurro.
    • 46′: sostituzione per la Lazio. Dentro Vivacqua per il centrocampista Cataldi.
    • 46′: iniziato il secondo tempo. Chi riuscirà a spuntarla al termine dei 90′ minuti regolamentari?
    • 45′ + 4′: l’arbitro fischia la fine del primo tempo. A Gubbio è 1-1 tra Lazio Inter.
    • 45′ + 3”: GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLLLL, 1-1 LAZIO, Rozzi si invola sulla sinistra e crossa al centro per la testa di Barreto. L’uruguaiano non fallisce e sigla il pareggio proprio nelle battute conclusive.
    • 45′: saranno 4 i minuti di recupero di questo finale di primo tempo.
    • 42′: pericoloso sinistro di Duncan dai 25 metri, para in tuffo Berardi.
    • 39′: nel giro di un minuto la Lazio sfiora la rete con Rozzi e rischia di subire il 2-0 dopo un contropiede micidiale dettato da Gaaitano. La conclusione di Livaja si spegne di poco a lato.
    • 30′: ancora Lazio vicina al pareggio, questa volta con Barreto, che al volo da posizione defilata riesce a trovare lo specchio della porta. Sala devia in calcio d’angolo.
    • 28′: primo squillo di Rozzi che servito sullo scatto da Cataldi va vicino al gol. Bravo Sala a ribattere in calcio d’angolo.
    • 22′: fino ad ora inesistente l’attacco biancoceleste.
    • 15′: Daniel Bessa non ce la fa, dentro Garritano. Per il brasiliano probabile stiramento al collaterale del ginocchio.
    • 11′: i biancocelesti cominciano a farsi minacciosi dalle parti di Sala. Due calci d’angolo in serie che si risolvono con un nulla di fatto.
    • 8′: continua il predominio nerazzurro, partenza shock per la Lazio.
    • 3′: GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLLL, 0-1 INTER, incredibile ingenuità del difensore biancoceleste Sbraga, in collaborazione con il portiere Berardi, arriva Livaja che in scioltezza firma il vantaggio nerazzurro.
    • 1′: l’Inter ha battuto il calcio di inizio di questa sfida che si preannuncia ricca di emozioni.
    • Tutto pronto ormai per la finalissima del Campionato Primavera. Pochi secondi al fischio di inizio. Buona sera dal Pallonaro!
  • Ganz, Valoti il Milan sorprende la Juve

    Ganz, Valoti il Milan sorprende la Juve

    E’ terminata la prima due giorni delle Final Eight Primavera 2012. La sorpresa più grande è quella del Milan di Dolcetti, che nei quarti ha superato la Juventus per 2-0, staccando così il pass per le semifinali, dove incontrerà l’Inter, che nel pomeriggio aveva battuto senza troppe difficoltà la selezione del Palermo. Dall’altra parte del tabellone ritroviamo come da pronostico Roma e Lazio, che si sfideranno in un derby di fuoco già nella giornata di domani, stracittadina che dirà chi fra le due squadre approderà alla finalissima del 9 giugno a Foligno. Vediamo ora nel dettaglio le azioni salienti di ogni singolo match, e per ciascun incontro il video. Ricordiamo infine che potrete seguire le semifinali e la finale qui sul Pallonaro con la diretta live delle partite.

    ROMA VARESE 4-0 – Le Final Eight si aprono con il remake della finalissima 2011, che aveva visto i ragazzi di Alberto De Rossi trionfare 3-2 nei tempi supplementari contro la squadra allenata da Devis Mangia, trasferitosi poi a Palermo. Quest’anno la musica non è cambiata, anzi. I giallorossi infatti hanno mostrato tutta la propria superiorità nei confronti del Varese guidato da Tomasoni, chiudendo di fatto il match già nel corso del primo tempo, segnando con il centrocampista centrale Mattia Ricci (splendida conclusione nel sette) e l’esterno di destra Ciciretti, servito ottimamente da Piscitella. In completo controllo della partita, ad inizio ripresa la Roma sfiora più volte il terzo gol. Trascorrono i minuti però e il Varese si sveglia dal torpore, colpendo anche una traversa al 56′ sugli sviluppi di un corner. Alberto De Rossi decide di dare una scossa alla squadra facendo entrare la talentuosa punta uruguaiana Nico Lopez, che nel finale lo ripaga andando a segnare il 3-0. Nei minuti di recupero la festa giallorossa è completa con il 4-0 realizzato dal neo entrato Marco Frediani.

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    TORINO LAZIO 1-2 – In serata i biancocelesti rispondono ai cugini battendo i granata di Antonino Asta per 2-1, grazie alla doppietta del nigeriano Sani. L’attaccante della Lazio non perdona la difesa avversaria e trascina i suoi compagni di squadra in semifinale, dove incontreranno proprio la formazione di De Rossi. E’ partita subito a mille la Lazio, giocando una prima mezzora di altissimo livello, grazie ad una manovra di gioco veloce e un tridente pericolosissimo composta da Rozzi, Barreto e lo stesso Emmanuel Sani. Passano 4′ minuti e il nigeriano trova subito la via della rete, superando il portiere avversario Gomis. E’ l’estremo difensore granata poi a negare in più di una circostanza il raddoppio dei ragazzi di Bollini. Il Toro però riesce a tirare fuori la testa dopo una mezzora trascorsa nella propria  metà campo, e sopratutto sulla fascia destra con la catena umana Diarra-Verdi mette in apprensione la difesa biancoceleste. Nella ripresa invece i biancocelesti tornano ad avere saldamente il pallino del gioco ed i granata non riescono più a rispondere in maniera efficace. A siglare il raddoppio per la Lazio è ancora Emmanuel Sani, al 56′, a conclusione di un’ottima giocata dei suoi compagni di squadra (assist di Barreto). A nulla serve il gol della bandiera del neo entrato Pinelli al 91′, i granata salutano le Final Eight.

    INTER PALERMO 2-0 – Tutto facile o quasi per la squadra di Bernazzani, campione in carica delle Next Generation Series con l’allora tecnico Andrea Stramaccioni. Quasi perché c’è voluto un gol a tempo ormai scaduto nella prima frazione di gioco del difensore Mbaye per passare in vantaggio, tra le furibonde proteste dei rosanero, che hanno pagato a caro prezzo la loro rabbia con l’espulsione del portiere Micai, restando in 10 uomini per tutto il secondo tempo. Grande prestazione del giovane Simone Longo, che sulla sinistra puntava e superava regolarmente il suo diretto avversario, creando i pericoli maggiori per il Palermo. A dieci minuti dal termine l’Inter è riuscita a trovare il raddoppio ancora con il difensore Mbaye, bravo a deviare in rete una punizione di Benassi. L’unica nota negativa nerazzurri è l’espulsione dell’attaccante Livaja, il quale rimbrotta qualcosa all’arbitro al momento della sostituzione, con il direttore di gara che non si fa pregare un attimo per estrarre il cartellino rosso all’indirizzo del giovane interista. Assenza importante quella di Livaja in vista della semifinale di mercoledì contro il Milan.

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    simone ganz dopo l'1-0 | © acmilan.com

    MILAN JUVENTUS 2-0 – Sono proprio i rossoneri a timbrare la prima sorpresa di queste Final Eight. Infatti la squadra di Dolcetti è riuscita a sovvertire i pronostici della vigilia, battendo per 2-0 la corazzata bianconera. Nonostante i ragazzi di Baroni abbiano comandato la partita, il Milan ha approfittato della serata no del difensore Gouano, che ha dato il là sia al gol nel primo tempo di Simone Andrea Ganz, sia al raddoppio di Mattia Valoti nel secondo tempo, quando ha atterrato in area di rigore l’attaccante Comi, regalando di fatto il penalty al Diavolo. Sulla battuta si presenta lo stesso Gianmario Comi, bomber della regular season, che clamorosamente si fa parare il tiro dal portiere Branescu (clamorosamente perché l’attaccante rossonero non falliva un rigore da due anni). Il rumeno però commetto un’ingenuità pazzesca, esultando per la prodezza appena effettuata dimenticandosi letteralmente del pallone, che finisce tra i piedi di Valoti che insacca per il 2-0 definitivo. In semifinale il Milan incontrerà l’Inter, per un derby della Madonnina versione Primavera.

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  • Inter Primavera Bessa la stella, Longo l’ariete

    Inter Primavera Bessa la stella, Longo l’ariete

    L’Inter si candida seriamente come possibile outsider per la vittoria della Fase Finale Campionato Primavera 2012. Una stagione più che positiva per la Primavera nerazzurra. Oltre ad aver concluso il Gruppo B al primo posto, precedendo i cugini del Milan, Bessa e compagni sono riusciti nell’impresa di vincere le Next Generation Series. Il torneo, alla sua prima edizione, vedeva affrontarsi le migliori giovanili dei top club europei, fra cui Tottenham, Barcellona, Liverpool e Ajax. La straordinaria cavalcata dei ragazzi di Stramaccioni è culminata nella vittoria ai rigori contro i pari età della squadra di Amsterdam, che poteva contare sul capocannoniere del torneo, il 17 enne Viktor Fischer.

    In seguito al prestigioso successo in campo europeo e complice l’andamento negativo dei “grandi”, il presidente Massimo Moratti decide di affidare proprio al tecnico romano la panchina della prima squadra. In sostituzione di Andrea Stramaccioni viene chiamato Bernazzani, che guida la Primavera nelle ultime cinque partite della regular season, confermando il primo posto nel girone.

    Samuele Longo bomber Inter Primavera | ©Getty Images
    Nell’appassionante duello con il Milan di Dolcetti, l’Inter è riuscita a conquistare 53 punti, frutto di 16 vittorie, 5 pareggi e altrettante sconfitte. Da segnalare che tra i 5 ko stagionali dei nerazzurri, due sono arrivati con il Chievo Verona della stella bulgara Kirilov. Bernazzani avrà sicuramente tirato un sospiro di sollievo dopo aver visto l’eliminazione dei gialloblu nelle semifinali playoff ad opera del Palermo. Altro dato statistico importante sono i 21 gol subiti, che fanno dell’Inter la migliore difesa in assoluto del girone. Funziona particolarmente bene anche l’attacco, che grazie ai 51 gol segnati si conferma il più prolifico dietro solo a quello rossonero (trascinato dal capocannoniere Comi).

    Il miglior marcatore è il trequartista Bessa, autore di 10 gol nelle 18 partite in cui è sceso in campo. Segue a 8 reti Samuele Longo, fresco di convocazione nell’Under 21 di Ciro Ferrara.

    L’Inter gioca con un offensivo 4-3-3, modulo utilizzato dallo stesso Stramaccioni fin quando è stato sulla panchina dei giovani. Con l’avvento di Bernazzani la situazione tattica non è cambiata in maniera considerevole. Ricordiamo che l’attuale tecnico della Primavera nerazzurra ha ricoperto dal 2006 a marzo di quest’anno il ruolo di assistente tecnico al fianco di Roberto Mancini, Mourinho, Benitez, Leonardo, Gasperini e Claudio Ranieri. Non è la prima volta che Bernazzani allena le giovani promesse dell’Inter. In passato infatti, dal 2003 al 2006 ha allenato i nerazzurri, sfiorando il successo durante la prima stagione, perdendo ai rigori contro il Lecce.

    Il diamante di questa squadra è sicuramente il trequartista brasiliano Bessa, capocannoniere della squadra e calciatore col maggiore talento in rosa. Segnaliamo anche il centrocampista classe ’93 Alfred Duncan (nativo del Ghana), l’ormai “vecchio” Crisetig, e il difensore centrale del Senegal Mbaye, classe ’94.

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