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  • Inter corsara a Cesena. Ranocchia segna, Julio Cesar salva

    Inter corsara a Cesena. Ranocchia segna, Julio Cesar salva

    Arriva contro un ottimo Cesena dopo 7 mesi di distanza la terza vittoria consecutiva dell’Inter. Terza partita anche senza prendere gol, grazie anche ai meriti di uno straordinario Julio Cesar che riesce a tenere a galla il risultato con un vero e proprio miracolo su Ghezzal. Vittoria di misura, che ricorda in particolar modo la sfida contro il Siena, riuscendo a strappare tre punti, facendo il minimo sindacale, e trovando il solito gol dei difensori con gli attaccanti che soffrono ancora il mal di gol sottoporta. Ranieri non ha ancora risolto i problemi di questa Inter, ma ha sicuramente saputo far virtù degli uomini a disposizione, trasformando brutte prestazioni in buoni risultati dal punto di vista della classifica. Moratti farà il resto a gennaio.

    Andrea Ranocchia | © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Ranieri non conferma le previsioni, mandando in tribuna Faraoni, e lasciando a riposo in panchina Samuel, scegliendo il rientrante Ranocchia al suo posto. Spazio dunque al baby Coutinho alle spalle della coppia Pazzini-Milito, con Forlan pronto ad entrare a partita in corso. Per Arrigoni tutto confermato con Candreva che vince il ballottaggio con Ghezzal.

    PRIMO TEMPO – Primo squillo nerazzurro al 5’, Cambiasso sulla fascia fa partire un cross forte e teso che si trasforma in una buon tiro neutralizzato da un reattivo Antonioli. Cerca il terzo gol consecutivo Nagatomo che al 10’ viene servito da una splendida apertura di Maicon, il giapponese calcia al volo ma non trova la porta di poco. Partita molto statica con i nerazzurri che continuano a seguire il solito copione con il lungo possesso palla in attesa di trovare un varco per servire una delle due punte fin troppo isolate, mentre il Cesena mantiene un buon ritmo mettendo in apprensione la retroguardia nerazzurra con la velocità di Eder e le splendide giocate di Candreva, spina nel fianco di Maicon.

    Alla mezz’ora è proprio il migliore dei suoi Candreva a cercare la rete del vantaggio, calciando da fuori area e trovando la respinta con tuffo a terra di Julio Cesar. Al 40’ grosso rischio per il portiere nerazzurro che per anticipare un cross di Eder esce dai pali colpendo a malapena il pallone e lasciando la porta sguarnita. Nerazzurri fin troppo lenti e quasi sulle gambe, con ritmi di gioco compassati, mentre il Cesena tiene un buon ritmo. Il primo tempo termina con pochissime azioni degne di nota e la noia dei tifosi.

    SECONDO TEMPO – Ranieri cambia qualcosa nella ripresa sostituendo uno spento Coutinho per un più fresco Obi che si rende subito protagonista di un pasticcio con Ranocchia a centrocampo, ne approfitta Guana in contropiede ma spreca un’occasione d’oro al 7’ quando perde il momento buono per servire Mutu solissimo davanti a Julio Cesar.  Tanto Cesena nei primi minuti della ripresa con i nerazzurri assolutamente inguardabili, lenti e prevedibili, con un numero esagerato di errori in fase d’impostazione. Al 15′ altro rischio per l’Inter con Parolo che dal limite dell’area fa partire un gran sinistro neutralizzato con una respinta in tuffo da Julio Cesar.

    Nel momento peggiore al 18’ i nerazzurri trovano la luce, Andrea Ranocchia sugli sviluppi di una punizione calciata da Maicon, anticipa con un gran colpo di testa Antonioli, schiacciando la palla in rete e portando i suoi in vantaggio. Arrigoni corre ai ripari al 23’ utilizzando un doppio cambio: Ghezzal per Ceccarelli e Bogdani per Eder, ridisegnando un Cesena a trazione anteriore. Ranieri utilizza il secondo cambio sostituendo Pazzini per Forlan. Molto pericoloso il Cesena che sfrutta i numerosissimi errori della retroguardia nerazzurra fin troppo penetrabile.
    Miracolo di Julio Cesar al 41’: Lauro si fa trovare libero da marcature sull’esterno e di testa serve un assist su cui Ghezzal in acrobazia colpisce a botta sicura, vedendosi negare il gol solo da una parata straordinaria. Solo Cesena nel finale con Arrigoni che si gioca il tutto per tutto togliendo anche Lauro e inserendo Benalouane. Ranieri corre ai ripari buttando nella mischia Stankovic al posto di Milito. È proprio il serbo nel finale ad andare vicino al gol, impegnando Antonioli con una bella conclusione dal limite dell’area.
    Dopo 4 minuti di recupero la partita termina decretando la terza vittoria consecutiva per i nerazzurri, che continuano la rincorsa alla zona Champions.

  • Cesena Inter gioca Milito, dubbio Alvarez Faraoni

    Cesena Inter gioca Milito, dubbio Alvarez Faraoni

    Dopo aver sconfitto Fiorentina e Genoa, ritrovando una classifica dignitosa, i nerazzurri guidati da Claudio Ranieri puntano al terzo risultato utile consecutivo, in   Cesena Inter . La ricerca della continuità è una costante che l’Inter in questa stagione ancora non ha trovato, poiché il cammino seguito fin ad ora è stato invece rappresentato da una striscia di risultati altalenanti, di alti e bassi che costringono i nerazzurri a provare una rimonta molto simile a quella di Leonardo della stagione passata. Al ‘Manuzzi’ i bianconeri di Arrigoni venderanno cara la pelle, galvanizzati dall’ultima vittoria ottenuta sul campo del Palermo, con l’ex di turno Adrian Mutu pronto a segnare il gol numero 100 in Italia proprio contro la sua ex squadra.

    CESENA– Moltissimi dubbi per Arrigoni, che deve fare i conti con la lista degli infortunati, dove figurano Colucci, Martinho e Martinez, con l’aggiunta dello squalificato Rossi. Le incognite maggiori riguardano il possibile modulo, poiché nell’ultimo turno vittorioso contro il Palermo, i bianconeri hanno adottato un 4-3-2-1 mentre oggi Arrigoni potrebbe optare per un modulo che garantisca più coperture e speculare a quello nerazzurro: il classico 4-4-2. Ballottaggio dunque in mediana dove Candreva e Ghezzal si giocano un posto in due, nonostante l’italiano parte leggermente favorito. Per il resto poche sorprese con Antonioli che torna tra i pali, dopo esser stato sostituito da Ravaglia nell’ultimo turno di campionato. Difesa a quattro con i recuperi di Lauro e Comotto figurano Von bergen al centro e Rodriguez sull’esterno. In mediana Ceccarelli, con Guana, Parolo (a lungo corteggiato proprio dai nerazzurri in estate) e a supporto del reparto offensivo agirà Candreva. Tandem d’attacco composto dal brasiliano ex Empoli e Frosinone Eder, in coppia con Adrian Mutu alla ricerca del centesimo gol in Italia.

    La carica di Ranieri Cesena Inter | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    INTER- Ranieri rinuncia nuovamente al suo giocatore più importante, Wesley Sneijder, per non forzarne il recupero, lasciando a casa anche  Ranocchia e Chivu alle prese con i rispettivi infortuni. Tornano disponibili invece Forlan e il brasiliano Maicon lasciato a riposo per motivi precauzionali contro la Fiorentina. Pochi dubbi sul modulo per il tecnico romano che dovrebbe schierare il 4-4-2 delle ultime sfide, con la scelta in mediana di lanciare uno tra Alvarez autore di una buona prova contro i viola, e Faraoni invece apparso in leggero calo fisico. Con il ritorno di Maicon in difesa Zanetti riprende la sua casella a centrocampo e quindi rimane un solo posto libero per due o tre nomi, inserendo nel ballottaggio anche il brasiliano Coutinho. Quindi nel dettaglio, in difesa saranno presenti i soliti e solidi Lucio-Samuel al centro, con a sinistra l’ex di turno Nagatomo intenzionato a segnare il terzo gol di fila , e a destra Maicon. In mediana Thiago Motta e Cambiasso agiranno più centrali a schermo della difesa con Zanetti e uno tra Faraoni e Alvarez per garantire corsa e cross, allargando il gioco sulle corsie laterali. In attacco dubbio sul possibile utilizzo della coppia Pazzini Milito, con il Cacha Diego Forlan che scalpita per giocare dal primo minuto. Se così non dovesse essere, possibile ingresso a partita in corso.

    PROBABILI FORMAZIONI CESENA INTER:

    Cesena (4-3-2-1): 1 Antonioli, 16 Comotto, 25 Von Bergen, 2 Rodriguez, 6 Lauro, 77 Ceccarelli, 5 Guana, 18 Parolo, 8 Candreva, 10 Mutu, 7 Eder.

    A disp.: 88 Ravaglia, 28 Benalouane, 23 Djokovic, 24 Arrigoni, 32 Ghezzal , 70 Bogdani, 17 Malonga.

    All.: Arrigoni.

    Squalificati: Rossi.

    Indisponibili: Colucci, Martinho, Martinez.
    Inter (4-4-2): 1 Julio Cesar, 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 55 Nagatomo, 37 Faraoni, 19 Cambiasso, 8 Thiago Motta, 4 Zanetti, 7 Pazzini, 22 Milito.

    A disp: 12 Castellazzi, 2 Cordoba, 5 Stankovic, 11 Alvarez, 18 Poli, 28 Zarate, 9 Forlan.

    All.: Ranieri.

    Squalificati: nessuno.

    Indisponibili: Sneijder, Ranocchia, Chivu, Jonathan, Viviano.

  • Palermo Cesena, Mangia cerca la settima vittoria in casa

    Palermo Cesena, Mangia cerca la settima vittoria in casa

    Allo stadio Barbera alle ore 20:45 anticipo della quindicesima giornata di Serie A fra il Palermo e il Cesena, in una gara in cui i romagnoli sono attesi da un esame molto complesso, contro la formazione di Devis Mangia, fortissima fra le mura amiche, al punto che questa sera potrebbe ottenere il record di sette vittorie consecutive in casa, eguagliando il record già raggiunto due volte da Delio Rossi.

    Devis Mangia, tecnico rosanero | © Dino Panato/Getty Images

    Mangia però, nonostante la possibilità di raggiungere il prestigioso risultato, pensa più che altro alle questioni di campo, all’aspetto pragmatico e concreto, ossia alla possibilità di conquistare tre punti pesanti che sarebbero importanti per la classifica dei rosanero, ma anche consapevole della difficoltà del match connessi alla possibilità di sottovalutare la difficoltà della gara e le forze dell’avversario.

    Punti casalinghi fondamentali, poi, soprattutto in virtù dell’eccessiva discrepanza dei rendimenti dei rosanero fra le partite in casa e quelle in trasferta, considerando che, lontano dallo stadio Barbera, finora hanno raccolto soltanto due punti, con due pareggi, dei quali l’ultimo in ordine cronologico è stato ottenuto contro il Parma al Tardini, sotto una filtre coltre di nebbia, nello scorso turno di campionato.

    Il Cesena, invece, cerca il riscatto dopo la sconfitta subita nell’ultimo turno di campionato contro la capolista Juventus, cercando di dare continuità ai positivi risultati ottenuti prima dello stop di Torino, puntando ancora sulla sua punta di diamante, il rumeno Adrian Mutu, in coppia con Eder e con Candreva nelle vesti di trequartista, maggiormente libero di svariare e di esprimersi. Al Renzo Barbera arbitrerà Gianpaolo Calvarese di Teramo.

    PROBABILI FORMAZIONI PALERMO CESENA

    PALERMO (4-3-1-2): Benussi; Pisano, Silvestre, Munoz, Balzaretti; Acquah, Bacinovic, Barreto; Ilicic; Pinilla, Miccoli.
    Allenatore: Mangia.

    CESENA (4-3-1-2): Ravaglia; Ceccarelli, Von Bergen, Rodriguez, Rossi; Parolo, Guana, Djokovic; Candreva; Eder, Mutu.
    Allenatore: Arrigoni.

  • Marchisio mantiene la Juve in vetta, Cesena ko 2-0

    Marchisio mantiene la Juve in vetta, Cesena ko 2-0

    La Juventus conquista tre punti preziosissimi contro un Cesena completamente chiuso in difesa per tutti i 90’ che ha dovuto soccombere al gol di Claudio Marchisio nella ripresa ed al rigore di Vidal nel finale partita.

    Claudio Marchisio trascina la Juve | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Come da previsione Antonio Conte sostituisce lo squalificato Pirlo con Pazienza, Chiellini gioca a sinistra con Bonucci al centro della difesa. Arrigoni presenta davanti Mutu con Bogdani a supporto.

    I primi 45’ sono un monologo juventino con la squadra di Conte che arriva facilmente al tiro ma non riuscendo mai a concretizzare con i suoi attaccanti. Matri per ben due volte ha l’occasione giusta per sbloccare il risultato ma nella prima occasione si fa respingere il tiro da Antonioli e nella seconda cicca clamorosamente un ottimo invito di Marchisio. Pericoloso è anche Mirko Vucinic che si procura due ottime occasioni sciupate dal montenegrino che non fa della concretezza sotto porta, la sua arma migliore.

    Nella ripresa Antonio Conte sostituisce la coppia d’attacco inserendo Quagliarella e Del Piero per Matri e Vucinic. Non cambia la situazione nella ripresa con i bianconeri che sfiorano ripetutamente il vantaggio con Vucinic e Pepe in più di due occasioni. Del Piero non fa in tempo nemmeno ad entrare che è costretto ad uscire a causa di un brutto scontro di gioco con Rossi che procura al capitano bianconero un bruttissimo taglia sulla testa. Sembra stregata la porta difesa da Antonioli quando Claudio Marchisio si dimostra il vero leader bianconero inventandosi il gol del vantaggio con un preciso tiro da fuori area che si infila all’angolino sinistro di un incolpevole Antonioli. A fine partita la Juve raddoppia grazie ad un rigore molto dubbio concesso per un fallo di Antonioli su Giaccherini che produce anche l’espulsione del portiere cesenate. Vidal trasforma il rigore chiudendo di fatto una partita senza storia in cui la Juve dimostra di saper affrontare anche le cosiddette piccole in maniera autorevole e nel prossimo turno ci sarà la Roma, decimata dalla trasferta di Firenze.

  • Marco Parolo gela il dall’Ara, Bologna Cesena 0-1

    Marco Parolo gela il dall’Ara, Bologna Cesena 0-1

    Il Cesena conquista tre punti vitali per la salvezza in serie A vincendo il derby contro il Bologna grazie ad un tiro imprendibile di Marco Parolo nel finale del match.

    I padroni di casa si presentano con lo schieramento tipo con Ramirez alle spalle del duo Acquafresca-Di Vaio. Arrigoni deve far fronte a molte assenze e manda titolare il francese Malonga ad affiancare Mutu in attacco.

    Marco Parolo ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    La prima frazione di gioco si apre all’insegna dello studio da parte delle due compagini in campo con Ramirez e Mutu, rispettivi aghi della bilancia per i rispettivi attacchi. Dopo un buon quarto d’ora dei padroni di casa, grazie soprattutto all’ottimo pressing a centrocampo, il cesena diventa padrone del campo andando vicinissimo al gol in due occasioni con marco Parolo che prima di sinistro e poi di destro spedisce fuori di pochissimi centimetri. Mutu è molto propositivo a differenza di Ramirez, abulico per tutti i primi 45’ che si chiudono a reti bianche.

    La seconda frazione si apre con la novità Pulzetti al posto di al posto dell’ammonito Perez a rischio espulsione con il Bologna che inizia subito forte con un tiro di Mudingay, fuori di poco con Antonioli comunque a proteggere sicuro la porta bianconera. Bologna molto più incisivo con Acquafresca che ha la grande occasione davanti ad Antonioli che per poco non combina una frittata facendosi quasi sfuggire un tiro non certo irresistibile dell’attaccante rossoblù. A metà ripresa escono Di Vaio e Malonga rispettivamente per Diamanti e Bogdani, ma a sbloccare il risultato non sono gli attaccanti ma un centrocampista, quel Marco Parolo del Cesena che dopo due tentativi nel primo tempo riesce ad infilare Gillet a 5’ dalla fine. Forcing del Bologna nei minuti finali con la speranza del pareggio che si spegne sulla parata di Antoioli su Gimenez che da due passi tira in faccia al portiere bianconero.

    Vittoria importantissima per il Cesena di Arrigoni che può cambiare il suo campionato da qui in vanti mentre male il Bologna con il solo Gaston Ramirez il solo a salvarsi fra le fila rossoblù.

    Il video di BOLOGNA – CESENA 0-1

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  • Daniele Arrigoni è il nuovo tecnico del Cesena

    Daniele Arrigoni è il nuovo tecnico del Cesena

    Ci sono voluti due no prima di annunciare il nuovo tecnico: Daniele Arrigoni è il nuovo allenatore del Cesena. Dopo l’esonero domenica scorsa di Giampaolo a seguito della sconfitta per 2-0 contro il Parma, il presidente Igor Campedelli si è visto rifiutare per ben due volta la guida della panchina bianconera. Dapprima Campedelli ha bussato alla porta di Davide Ballardini, il quale avrebbe rifiutato per troppo amore: “Amo Cesena e sono cresciuto con loro, ci ho pensato una notte, ho ringraziato il presidente Campedelli, ma ho preferito non andare. Le motivazioni? Sono molto attaccato alla città e l’idea di non riuscire a salvare la squadra mi avrebbe fatto vergognare. Troppo amore” – queste le sue parole. Così il presidente ha optato per Luigi De Canio, ma anche qui, dopo oltre quattro ore di colloquio per trovare un accordo tra le parti, il risultato sarebbe stato un no di fatto giunto nelle prime ore della mattinata. Il terzo tentativo è anche quello che ha portato i suoi frutti, infatti una volta incassato i due rifiuti, è arrivato il si di Arrigoni, 52 anni cesenate di Borello, ex giocatore del club romagnolo. Il contratto annuale, rinnovabile, si aggirerebbe sui 60.000 euro la possibilità di premi in caso di salvezza.

    Daniele Arrigoni| © Claudio Villa/Getty Images
    Arrigoni debutta nella massima serie nella stagione 2004/2005 quando si è piazzato al decimo posto con il Cagliari. L’anno successivo il tecnico prova a bissare l’ottima stagione conclusa con la società sarda trasferendosi alla corte del Torino dove però viene esonerato poco prima dell’inizio del campionato stesso. Rientrato nel Cagliari (dove trova un clima ostile) presenta le sue dimissioni dopo una brutta sconfitta contro la Lazio. L’ultima squadra affidata al mister è il Sassuolo nel 2010 ma anche questa esperienza non lascia tracce positive visto che si conclude con un esonero. Nel pomeriggio di oggi Campedelli ha presentato ufficialmente alla stampa il nuovo tecnico che ai giornalisti racconta: “Ho visto quasi tutte le partite e la squadra poteva fare qualcosa in più. Ad inizio stagione pensavo al Cesena in una posizione diversa, ma sapevo che doveva lottare. Io vedo Mutu come punta, seconda punta. Per me allenare il Cesena è un sogno, però ho un unico obiettivo da qui alla fine del campionato: la salvezza ed io ci credo, penso che ci sia ancora il margine per raggiungere la salvezza e di questo ne sono convinto, la rosa è molto valida“. Ad Arrigoni il compito di risollevare le sorti della società romagnola che finora ha raccolto un miserto bottino costituito da soli 3 punti in nove partite e nessuna vittoria in campionato.

  • Serie B: lo spareggio condanna alla retrocessione la Triestina. Il Padova è salvo

    Nello spareggio playout per la permanenza in Serie B, il Padova espugna il Nereo Rocco di Trieste e condanna i padroni di casa della Triestina, a cui bastava un pareggio, alla retrocessione in Prima Divisione. I veneti vincono con un netto 3-0 (andata terminata a reti inviolate) grazie alle reti di Vantaggiato dopo soltanto 120 secondi, di Cuffa che taglia definitivamente le gambe agli alabardati, e di Bonaventura a 5 minuti dal termine.

    Gioia immensa per la squadra di Sabatini che è riuscito, dopo essere stato richiamato in panchina dall’esonero di metà stagione, a far mantenere la categoria ai biancoscudati. Lacrime amare per gli uomini guidati da Arrigoni che tornano in Prima Divisione dopo 8 anni consecutivi di permanenza in Serie B.

    Il tabellino
    TRIESTINA – PADOVA 0-3
    2′ Vantaggiato, 46′ Cuffa, 85′ Bonaventura.
    TRIESTINA (4-4-1-1): Calderoni; Colombo, Cottafava, Scurto, Sabato; Tabbiani, Cossu, Princivalli (33′ Siligardi), Testini; Pani (35′ Gorgone, 55′ Della Rocca); Godeas.
    A disposizione: Dei, D’Ambrosio, Magliocchetti, Volpe.
    Allenatore: Arrigoni.
    PADOVA (4-3-1-2): Agliardi; Darmian, Cesar, Faisca, Renzetti (39′ pt Trevisan); Bovo (58′ Jidayi), Italiano, Cuffa; Bonaventura; Vantaggiato (75′ Morosini), Di Nardo.
    A disposizione: Cano, Rabito, Soncin, Gasparetto.
    Allenatore: Sabatini.
    Arbitro: Tagliavento
    Ammoniti: Calderoni (T), Scurto (T), Colombo (T), Renzetti (P), Agliardi (P) e Cuffa (P)

  • Lazio: Lotito ha scelto Reja per il dopo Ballardini

    Davide Ballardini è ad un passo dall’esonero dopo la sconfitta interna di ieri pomeriggio della Lazio subita ad opera del Catania dell’ex Mihajlovic. Il presidente biancoceleste Lotito è stufo della situazione difficile per non dire drammatica della Lazio che è sprofondata al terz’ultimo posto della classifica in zona retrocessione e che ha subito anche una dura contestazione da parte di un Olimpico imbufalito.
    Il presidente ha già deciso a chi affidare la panchina: in mattinata si erano fatti i nomi di Arrigoni e Camolese ma da fonti vicine all’ambiente laziale si è appreso che il nuovo allenatore sarà con molta probabilità Edy Reja. Si aspetta solo che il tecnico goriziano si liberi dal suo attuale club, l’Hajduk Spalato, per poi ufficializzare tutto.
    Reja, nella passata stagione alla guida del Napoli, ha portato i partenopei dalla Serie C all’Europa in 4 anni, prima di essere esonerato alla 27esima giornata per far posto a Donadoni.

  • Lazio: Ballardini al capolinea. Camolese o Arrigoni tra i possibili sostituti


    La situazione in casa Lazio inizia a farsi sempre più difficile, la classifica inizia ad esser compromettente e la panchina di Davide Ballardini non è più cosi al sicuro. Tra i tanti problemi societari, un mercato frutto dell’improvvisazione è chiaro che anche dal punto di vista tecnico qualcosa non va.

    Ballardini che aveva fatto bene sia a Cagliari che a Palermo subentrando a torneo in corsa paradossalmente ha fallito nel momento in cui gli hanno affidato la guida tecnica dall’inizio della stagione.

    Dopo la sconfitta, sfortunata, in casa contro il Catania dell’ex Sinisa Mihajlovic sembra che Lotito spinto anche dal malcontento della tifoseria stia per cambiare guida tecnica. In pole ci sono Giancarlo Camolese e Daniele Arrigoni (corteggiato anche dal Padova) ma non è da escludere il grande ex Bruno Giordano

  • Padova: esonerato Sabatini, 5 nomi per la sua successione

    E’ costata molto cara la sconfitta odierna del suo Padova a Piacenza per Carlo Sabatini. Il direttore generale dei veneti Sottovia ha dichiarato nel dopo partita “Ora serve una sterzata. Vi sapremo dire nella giornata di domenica” dando di fatto il benservito al tecnico che ha portato i biancoscudati in Serie B.
    Il successore del tecnico umbro sarà uno tra Baldini, favorito su tutti, Mandorlini, Cagni, Camolese e Arrigoni.

    Il Padova di Sabatini dopo un avvio scoppiettante di stagione (22 punti nelle prime 13 giornate e ruolino di marcia da playoff), è crollato nell’ultimo periodo perdendo 9 delle ultime 11 partite in campionato racimolando solo 4 punti e sprofondando al penultimo posto in classifica in zona retrocessione.